Mentre resta altissima la tensione tra Israele e Iran, un bombardamento in Iraq su una base militare di truppe filo-iraniane ha provocato due morti e diversi feriti. Fonti a Cnn: "Israele non è coinvolta nel rad". Anche le forze del Comando Centrale degli Stati fanno sapere di non aver lanciato attacchi aerei in Iraq.
In un video diffuso sui social, la Resistenza Islamica in Iraq ha poi annunciato di aver lanciato alcuni droni contro "un obiettivo vitale" a Eliat, nel sud di Israele, al confine tra Egitto e Giordania.
Intanto dopo le crescenti minacce, Israele ha sferrato il suo contrattacco all'Iran, colpendo una base aerea militare nei pressi di Esfahan.
Israeliani protestano davanti casa di Netanyahu
Almeno un migliaio di persone hanno protestato questa sera davanti alla casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea chiedendone l'impeachment. Lo riferisce Haaretz.
In migliaia a Tel Aviv contro il governo per il ritorno degli ostaggi
Migliaia di manifestanti si sono radunati in centro a Tel Aviv per protestare contro il governo, chiedendo elezioni anticipate e un accordo per il ritorno degli ostaggi israeliani. Molti di coloro che si sono riuniti a ‘Democracy Square', sventolano bandiere bianche e blu e cartelli contro il primo ministro Benjamin Netanyahu. La polizia ha transennato alcune strade nei dintorni così come gli incroci con la vicina autostrada Ayalon per impedire ai manifestanti di bloccare il traffico.
New York Times: "Missile d'Israele verso l'Iran in grado di eludere i radar"
Due funzionari occidentali hanno riferito al New York Times che un missile lanciato nell'attacco israeliano contro le difese del sito nucleare di Natanz, e mai rivendicato dallo Stato ebraico, aveva una tecnologia che consentiva all'arma di eludere i sistemi di difesa radar dell'Iran. La fonte afferma che l'aereo da guerra dal quale è stato lanciato il missile era "lontano dallo spazio aereo israeliano o iraniano" e né il jet né il missile sono entrati nello spazio aereo giordano, con una mossa calcolata per tenere Amman fuori da qualsiasi potenziale ramificazione per l'eventuale attacco di rappresaglia successivo.
Cina: "Sforzi per la Palestina all'Onu rettifica a un'ingiustizia"
Gli sforzi per ammettere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite rappresentano un'iniziativa per rettificare un'ingiustizia prolungata. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, come riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua. Wang Yi ha rilasciato queste dichiarazioni durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo alla Papua Nuova Guinea durante una visita nel paese. "L'ammissione tempestiva della Palestina alle Nazioni Unite è una mossa per correggere una prolungata ingiustizia storica", ha dichiarato Wang, secondo quanto riportato da Xinhua.
Lega araba: "Sostegno alla Palestina senza precedenti, nonostante posizioni vergognose dei governi occidentali"
"La rivolta dei popoli liberi di tutto il mondo per il diritto del popolo palestinese rappresenta un punto di svolta senza precedenti nel sostegno, comprensione e difesa dei diritti legittimi dei Palestinesi". Lo afferma il presidente del Parlamento della Lega araba, Adel bin Abdul Rahman Al-Asoumi, denunciando "le vergognose posizioni dei governi occidentali riguardo ai crimini dell'occupazione in Palestina".
La Corte penale internazionale all'Aia: "Investighiamo sui fatti accaduti in Israele e Palestina"
"Per quanto riguarda i fatti in Israele e Palestina – dove io sono stato, come anche in Egitto – è che tutti devono rispettare la legge. Posso dire che stiamo investigando sia rispetto alle azioni avvenute il 7 ottobre 2023 che rispetto a quanto si sta verificando a Gaza". Lo ha detto Karim Kahn, procuratore capo della Corte penale internazionale all'Aia, ospite dell'Accademia di Merano, in Alto Adige, per un convegno dedicato al tema della giustizia in tempo di guerra. Inevitabili i riferimenti a Putin, all'Ucraina e alla crisi israelo-palestinese.
Israele: 10 uomini armati uccisi e 8 arrestati a Tulkarem
L'esercito israeliano sta portando avanti un'operazione antiterrorismo nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania ormai da più di 40 ore e annuncia che nel corso del raid almeno 10 uomini armati sono stati uccisi e otto palestinesi ricercati sono stati arrestati. Lo riporta il Times of Israel. L'esercito israeliano afferma che le truppe hanno anche scoperto e distrutto un laboratorio per la fabbricazione di bombe e hanno sequestrato armi da fuoco, compresi fucili d'assalto.
Istanbul, colloqui Erdogan-Haniyeh. In agenda guerra a Gaza e situazione regionale
Sono iniziati a Istanbul i colloqui tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, arrivato a Palazzo Dolmabahçe attorno alle 14.00. Lo hanno riferito i media turchi. In agenda, la situazione a Gaza e i possibili sviluppi della rappresaglia israeliana contro l'Iran in risposta al raid di Teheran di una settimana fa.
Rafah, le vittime portate nell'ospedale al-Najjar
Le autorità ospedaliere di Gaza hanno confermato che sei delle persone uccise erano bambini. I corpi dei bambini, di due donne e un uomo sono stati portati all'ospedale Abu Yousef al-Najjar di Rafah, secondo media occidentali, che riportano anche che in ospedale i parenti piangevano e abbracciavano i corpi dei bambini, avvolti in sudari bianchi, mentre altri li confortavano.
Media Iran: "Nessun danno alle difese nell'attacco di Isfahan"
Non ha provocato alcun danno ai sistemi di difesa iraniani l'attacco di ieri all'alba, attribuito a Israele, nella provincia di Isfahan. Lo affermano “fonti informate” citate dall'agenzia iraniana Mehr. “I misteriosi micro-droni sono stati colpiti prima che raggiungessero le aree critiche” dice una fonte, contraddicendo quanto scritto dal New York Times, secondo cui nei pressi del sito nucleare di Natanz nell'attacco sarebbero andati distrutti sistemi di rilevamento delle minacce aeree. Secondo il comandante militare iraniano, Abdolrahim Mousavi, le esplosioni udite in Isfahan sono state prodotte dai colpi dell'antiaerea contro “oggetti sospetti” che non hanno causato danni.
Iraq: un morto e 8 feriti nell'attacco alla base di milizie filo-Iran
Un morto e otto feriti: questo il bilancio dell’esplosione avvenuta in una base di unità militari filo-iraniane a Kalso (provincia di Babil a sud di Baghdad). La scorsa notte “si è verificata un'esplosione, con un incendio, all'interno della base di Kalsu, che ospita il quartier generale delle unità dell'esercito, della polizia e delle forze di mobilitazione popolare irachene”, scrive l’agenzia di stampa irachena Shafaq. Questo ha provocato "la morte di un membro delle Pmf", ovvero le milizie armate e finanziate dall’Iran, e "il ferimento di altri otto, tra cui un membro dell'esercito iracheno". L'esercito iracheno ha riferito che un comitato tecnico sta indagando sulle cause dell'esplosione e dell'incendio nella base. Il rapporto del comando della difesa aerea ha confermato, attraverso sforzi tecnici e rilevamento radar, che “non c'erano droni o aerei da combattimento nello spazio aereo di Babil prima e durante l'esplosione", hanno detto i militari in una nota.
Wsj: "Colloqui Israele-Hamas, accordo ostaggi vicini a fallire"
C'è la possibilità che Israele e il movimento integralista islamico palestinese Hamas interrompano i negoziati in Qatar per un cessate-il-fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando un funzionario arabo – sotto anonimato – che ha familiarità con il dossier.
L'interno della base di Kalso, in Iraq, colpita nella notte
Queste le immagini dell'interno della base delle Forze di mobilitazione popolare di Kalso, in Iraq, colpita nella notte.
Gaza, aggiornato bilancio dei morti: superate le 34mila vittime
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 34.049, di cui 37 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il Ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 76.901, secondo la stessa fonte.
Usa, oggi voto della Camera su aiuti per Ucraina e Israele
La Camera Usa si prepara a votare oggi per l'approvazione di un pacchetto di 95 miliardi di dollari di aiuti esteri per l'Ucraina e Israele, nonché per la situazione umanitaria a Gaza e per altri alleati degli Stati Uniti. Se il pacchetto passerà alla Camera, il Senato Usa dovrà poi approvarlo nelle votazioni previste per la prossima settimana. Il presidente Usa Joe Biden ha promesso che a quel punto firmerebbe il testo immediatamente.
Il cardinale Parolin: "Evitare tutto ciò che porti a escalation"
"Io credo che si deve evitare tutto quello che può portare a una escalation e soprattutto fare si' che la situazione sfugga di mano, che nessuno più sappia controllare: questo capita se non c'è l'impegno da parte di tutti a moderare le proprie posizioni". Cosi' il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin riguardo alla situazione in Medio Oriente, a margine di un convegno promosso dall'Agidae (Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall'Autorità Religiosa), alla Pontificia Università Urbaniana sulle opere apostoliche degli Enti ecclesiastici.
"‘Vedo che tutti stanno lavorando perchè questo non capiti", ha sottolineato Parolin, riferisce Vatican News. "Mi pare che finora le cose, nel male, sono andate abbastanza bene, nel senso che non c'è stato quello che si temeva e che entrambe le parti cerchino di non provocare in maniera tale da far ampliare il conflitto", ha poi osservato.
Forze filo-Iran: "Nostra base in Iraq colpita in un attacco"
L'esplosione avvenuta durante la notte in una base di unità militari filo-iraniane a Kalso, in Iraq, è il "risultato di un attacco": lo affermano le Forze di mobilitazione popolare, citate da Reuters e riprese da vari media.
Almeno 10 morti in raid aerei israeliani a Rafah, dice l'agenzia palestinese Wafa
Almeno 10 persone, tra cui sei bambini, sono state uccise in attacchi aerei notturni contro la città di Rafah: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche hanno riferito che aerei da guerra israeliani hanno preso di mira una casa appartenente alla famiglia Radwan, nel quartiere Tal Al-Sultan della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza, provocando la
morte di nove persone, tra cui sei bambini e donne. Contemporaneamente, un civile è rimasto ucciso nel bombardamento di una casa a est della città di
Rafah.
Attacco contro base filo iraniana in Iraq, arriva la condanna di Hamas
Hamas "condanna fermamente" l'attacco contro la base delle Forze di Mobilitazione Popolare (Pfm) filo iraniane in Iraq, considerandolo "una violazione della sovranità del Paese". "Riteniamo l'amministrazione Biden responsabile dell'escalation nella regione attraverso il suo sostegno alla guerra di sterminio nazista contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza", ha affermato Hamas in una nota. Gli Stati Uniti hanno negato qualsiasi collegamento con il raid. I funzionari israeliani non hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche sull'attacco, ma una fonte anonima di Tel Aviv ha detto ai media statunitensi che lo Stato ebraico non è coinvolto nell'attacco.
Sirene nel nord di Israele: "Sospetta infiltrazione aerea"
Gli allarmi antiaerei sono scattati nel nord di Israele per quello che alcuni media israeliani (YNet e Haaretz) definiscono "sospetta infiltrazione di aerei". Poco prima il canale Telegram dell'Idf dava conto di un allarme
aereo nel kibbutz Sasa, sempre nel nord.
Iraq: "Nessun drone o aereo in volo durante esplosione base"
Il governo iracheno ha affermato oggi che al momento dell'esplosione nella base militare non c'erano droni o aerei in volo.
Usa: "Non abbiamo condotto attacchi aerei Iraq"
"Siamo a conoscenza di notizie che affermano che gli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei in Iraq oggi" ma "non sono vere. Gli Stati Uniti non hanno condotto attacchi aerei in Iraq oggi". Così le forze del Comando Centrale Usa su X, dopo l'esplosione che si è verificata la scorsa notte in una base militare di Baghdad.
WSJ: "Hamas starebbe valutando l'ipotesi di lasciare il Qatar"
La leadership politica di Hamas starebbe valutando l'ipotesi di lasciare il Qatar – Paese che ospita il gruppo dal 2012 – mentre l'emirato è sempre più sotto pressione dinanzi allo stallo dei negoziati con Israele. Lo rivela il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, secondo cui il gruppo negli ultimi giorni avrebbe contattato almeno due Paesi nella regione, chiedendo la disponibilità a ospitare l'ufficio politico di Hamas. Uno dei due Paesi sarebbe l'Oman, che non ha voluto commentare le indiscrezioni del giornale americano.
Se Hamas lasciasse il Qatar, la mossa potrebbe compromettere i colloqui per la liberazione degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza dal 7 ottobre e probabilmente renderebbe più difficile per Israele e gli Stati Uniti trasmettere messaggi al gruppo. leader di Hamas vivono a Doha, la capitale del Qatar, dal 2012, in un accordo sostenuto dagli Stati Uniti. "I colloqui si sono già arenati di nuovo, senza quasi nessun segnale o prospettiva di ripresa a breve, e la sfiducia tra Hamas e i negoziatori sta aumentando", ha dichiarato un mediatore arabo al corrente della situazione.
Times of Israel: Danni al sistema radar dell'aeroporto di Isfahan
Le immagini satellitari viste dal Times of Israel mostrano danni a un sistema radar vicino all'aeroporto iraniano di Isfahan, conseguenza dell'attacco israeliano durante la notte scorsa: lo scrive il sito del giornale israeliano. Al momento non e' consentita la pubblicazione delle immagini, secondo la politica dell'agenzia che ha scattato la foto. Ulteriori immagini satellitari radar ad apertura sintetica scattate oggi mostrano anche la prova che e' stato preso di mira il sito radar vicino all'aeroporto di Isfahan. Secondo una notizia di oggi della ABC, il presunto attacco israeliano vicino a Isfahan ha preso di mira un sistema radar che faceva parte delle difese aeree dell'impianto nucleare iraniano di Natanz.
Il bombardamento in Iraq contro base delle milizie filo-iraniane
Nella notte tra venerdì e sabato la base militare dell'Iraq centrale che ospita truppe dell'Esercito ed ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi, integrati nelle forze regolari, è stata vittima di un bombardamento. Sono almeno due i morti. Lo riferiscono fonti locali.
Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno spiegato su X che "gli Stati Uniti non hanno condotto raid aerei in Iraq oggi". Anche Israele non è coinvolta nelle notizie di esplosioni in Iraq. Lo fanno sapere alcune fonti alla Cnn.
Le milizie filoiraniane in Iraq hanno poi rivendicato il lancio di un drone contro Eliat, in Israele, in risposta alle "violazioni israeliane della sovranità irachena e a suoi attacchi contro le basi delle Forze di mobilitazione popolare (Hashed al-Shaabi).