Sono oltre 18mila i palestinesi uccisi dai raid israeliani nella Striscia di Gaza. L'Onu: "È un inferno in terra, ogni palestinese soffre la fame", oggi l'Assemblea generale delle nazioni unite. Il Washington Post: "Tel Aviv usa fosforo bianco". Bombardata con droni anche la città di Jenin, in Cisgiordania. Colpita da combattenti yemeniti una nave commerciale battente bandiera norvegese. In salvo tutti i membri dell'equipaggio.
Assemblea Generale Onu approva risoluzione per cessate il fuoco a Gaza
L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la risoluzione che chiede un "cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. Nella bozza si esprime anche la "grave preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza", sulla scia del testo bocciato venerdì in Consiglio di Sicurezza a causa del veto Usa. La risoluzione ha ottenuto 153 voti a favore, 10 contrari (tra cui Austria, Usa, Israele), e 23 astenuti, mentre la Francia ha votato a favore. L'Italia, insieme alla Germania, si è astenuta.
Centinaia di persone davanti a sede Onu per chiedere cessate il fuoco a Gaza
Centinaia di persone stanno manifestando davanti al Palazzo di Vetro, sede dell'Onu, per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. La first Avenue è stata chiusa al traffico, decine di poliziotti presidiano la zona, mentre con gli altoparlanti cercano di invitare i manifestanti ad abbandonare l'area. Ma la gente continua ad affluire. Tra gli slogan risuona il "vergogna vergogna" rivolto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, per il veto al cessate il fuoco imposto dalla missione americana al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Usa a Onu: "Parlare con voce sola per condannare attacchi Hamas"
"Siamo d'accordo che la situazione umanitaria a Gaza e' terribile, che i civili hanno bisogno di cibo e aiuti e che devono essere protetti in linea con le leggi umanitarie internazionali. Supportiamo alcune componenti di questa risoluzione, e supportiamo il fatto di parlare con una voce sola per condannare Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. Perché é cosi' difficile?".
Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield alla riunione di emergenza dell'Assemblea Generale presentando l'emendamento Usa che chiede di "respingere inequivocabilmente e condannare l'attacco di Hamas del 7 ottobre e la presa degli ostaggi". Inoltre, ha detto che gli Usa "supportano la ripresa delle pause umanitarie per il rilascio degli ostaggi e che potrebbero riprendere subito".
Egitto a Onu: "Che aspettiamo a fermare macchina da guerra a Gaza?"
"Cosa stiamo aspettando per fermare gli omicidi? E per fermare la macchina da guerra?" Lo ha detto l'ambasciatore dell'Egitto all'Onu Osama Mahmoud Abdelkhalek Mahmoud presentando in Assemblea Generale Onu la risoluzione sul cessate il fuoco umanitario umanitario a Gaza che verrà votata a breve.
Presidente assemblea Onu: "A Gaza collasso senza precedenti"
"Chiaramente ciò a cui stiamo assistendo è il collasso senza precedenti in tempo reale di un sistema umanitario già fatiscente". Lo ha detto il presidente dell'Assemblea Generale Onu Dennis Francis, aprendo la sessione speciale di emergenza.
Schlein (PD): "Necessario pieno riconoscimento Stato Palestina"
Allo Stato della Palestina "manca ancora di un pieno riconoscimento, che deve finalmente arrivare da parte di tutta la comunità internazionale: dobbiamo trovare gli interlocutori sia sul lato palestinese che israeliano, per ricostruire la pace". A dirlo è stata la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, nel corso delle dichiarazioni di voto a seguito delle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo. "Siamo ad un inferno umanitario a Gaza, lo dicono anche le Nazioni unite che vanno sostenute e non attaccate: pensiamo che l'Italia possa fare molto di piu', per la sua tradizione diplomatica e per la credibilita' guadagnata", ha aggiunto
Israele: "Gli ostaggi morti sono 19, ne restano 135"
Israele ha dichiarato oggi che 19 persone, ancora tenute in ostaggio, sono morte in contumacia, annunciando inoltre di aver recuperato i corpi di due ostaggi. Tra le 19 persone c'è un cittadino tanzaniano, ha reso noto l'ufficio stampa israeliano. La Tanzania aveva affermato che due dei suoi cittadini erano tra quelli presi in ostaggio a ottobre. Circa 240 persone sono state prese in ostaggio da Hamas il 7 ottobre, di cui 135 sono ancora prigioniere.
Idf: "3 razzi lanciati dalla Siria su alture Golan, ha risposto artiglieria"
Tre razzi sono stati lanciati dalla Siria sulle alture del Golan. Due razzi sono caduti in Siria mentre il terzo è atterrato in un'area aperta. Lo riferisce l'Idf sottolineando che le truppe hanno risposto con colpi di artiglieria al fuoco. In precedenza, un certo numero missili anticarro sono stati lanciati dal Libano contro la comunità settentrionale di Bar'am, causando danni. L'Idf ha risposto bombardando i siti di lancio.
In risposta ai precedenti attacchi di Hezbollah al confine con il Libano, l'Idf afferma che carri armati e un elicottero d'attacco hanno colpito un sito di lancio di razzi e altre infrastrutture appartenenti al gruppo.
Wsj: "Israele inizia a pompare acqua di mare in tunnel Gaza"
L'esercito israeliano ha iniziato a pompare acqua di mare nel vasto complesso di tunnel di Hamas a Gaza, parte di un intenso sforzo per distruggere l'infrastruttura sotterranea che ha sostenuto le operazioni del gruppo: lo scrive in esclusiva il Wall Street Journal, citando dirigenti Usa informati sulle operazioni dell'esercito israeliano.
Usa presentano emendamento a bozza Onu su Gaza
Gli Usa hanno presentato un emendamento alla bozza di risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza che verrà votata questo pomeriggio in Assemblea Generale Onu, e chiedono di "respingere inequivocabilmente e condannare l'attacco di Hamas del 7 ottobre e la presa degli ostaggi".
L'ambasciatore palestinese Ryan Mansour si è detto fiducioso che gli emendamenti che cercano di politicizzare la bozza sul cessate il fuoco a Gaza saranno respinti, ricordando che il Consiglio di Sicurezza ha fallito ogni volta che ha tentato di adottare una risoluzione che faceva nomi e ha avuto successo solo una volta quando ha adottato una misura puramente umanitaria.
Meloni: "Difesa di Israele sia in linea con diritto internazionale"
"Chiunque ha onestà intellettuale deve riconoscere che gran parte della mia relazione dedicata al conflitto in Medio Oriente è stata concentrata sulle condizioni dei civili a Gaza, non con le intenzioni ma con i fatti che il governo sta portando avanti, lavorando a una tregua, trasferendo messaggi di ragionevolezza. Ci viene riconosciuto da tutti i Paesi arabi e islamici, mi spiace non venga riconosciuto solamente dal Parlamento italiano". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica alla Camera nella discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. "Mi spiace ci sia stata polemica – ha aggiunto -, forse non si è colto il senso di quello che ho detto quando ho citato il diritto di Israele difendersi che deve essere in linea con il diritto internazionale e con la conservazione dei civili".
Meloni: "Italia in prima linea per assistenza popolazione civile di Gaza"
La necessità di assistere la popolazione civile nella crisi in Medio Oriente vede l'Italia in prima linea. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche alle comunicazioni alla Camera dei deputati in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Dalla Nave Vulcano a tutto un lavoro che stiamo cercando di portare avanti per cercare di allestire un ospedale da campo nella Striscia di Gaza", ha precisato Meloni, ricordando anche tutto il lavoro "per una soluzione politica" basata sul principio dei due Stati.
Aperto valico Kerem Abou Salem tra Egitto, Israele e Gaza
Ha riaperto oggi, per la prima volta dall'inizio del conflitto Israele-Hamas, il valico di Kerem Abu Salem dove sono stati ispezionati un'ottantina di camion destinati a entrare a Gaza dal valico di Rafah. Kerem Abu Salem si trova a sud di Rafah ed esattamente al confine tra Egitto, Israele e la Striscia di Gaza. L'iniziativa era stata sollecitata più volte ad Israele per poter accelerare l'invio di aiuti ai palestinesi ammassati, allo stremo, nel sud del Paese. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa egiziana all'ANSA. Nei giorni scorsi era stata raggiunta un'intesa, ma il valico era rimasto chiuso.
Onu: "A Gaza distrutto 18% di edifici da inizio guerra"
Circa il 18% di tutti gli edifici – cioè circa 40mila – della Striscia di Gaza sono stati danneggiate dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha annunciato l'Onu, sulla base di immagini satellitari ad alta risoluzione. L'ultima stima è basata su un'immagine del 26 novembre. Gli analisti del Centro satellitare delle Nazioni Unite l'hanno esaminata per identificare le strutture danneggiate e pubblicare mappe per guidare i soccorsi e i piani di ricostruzione, al termine del conflitto. "C'è stato uno sconcertante aumento del 49% del numero totale di edifici colpiti dall'ultima valutazione del 7 novembre 2023", hanno detto gli esperti. La percentuale potrebbe però essere superiore, perchè la fotografia non mostra, per esempio, quali casi sono inabitabili o hanno subito danni gravi, pur avendo ancora il tetto. Le aree più colpite sono i due governatorati settentrionali di Gaza e Gaza Nord, che collettivamente rappresentano 29.732 edifici dei 37.379 danneggiati o distrutti (circa l'80% del totale).
Biden: "Netanyahu non vuole una soluzione a due Stati"
"Netanyahu non vuole una soluzione a due Stati". Lo ha detto Joe Biden ad un evento elettorale a Washington.
Save the Children: "Ucciso membro dello staff in raid Israele"
Con profonda tristezza Save the Children conferma che un membro del suo staff e la sua famiglia sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano a Gaza. Sameh Ewaida, 39 anni, padre di quattro figli, lavorava dal 2019 per Save the Children, l'Organizzazione internazionale indipendente che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Si ritiene che tutti i suoi figli, sua moglie Fatima e molti altri membri della sua famiglia allargata, composta da 28 persone, siano stati uccisi a seguito di un attacco aereo israeliano domenica 10 dicembre o lunedì 11 dicembre. Sameh, membro dell'équipe amministrativa, sarà ricordato dai suoi colleghi per la gioia e la gentilezza che diffondeva nel suo lavoro, e per la sua generosità.
Israele recupera i corpi di 2 ostaggi, due soldati uccisi
Un'unità speciale delle forze armate israeliane ha recuperato i corpi di due israeliani che erano tenuti in ostaggio a Gaza da Hamas. Lo ha riferito il portavoce militare. Ma nell'operazione due militari sono rimasti uccisi ed altri ancora sono stati feriti. "La nostra missione è di recuperare i dispersi e gli ostaggi e riportarli a casa", ha affermato l'esercito. "A questo fine facciamo ricorso a tutti i mezzi di intelligence ed operativi a nostra disposizione".
Borrell: "Orrore e distruzione a Gaza ingiustificabili"
"La situazione a Gaza peggiora. L'Onu ci dice che non ci sono rifugi possibile e sta per smettere di lavorare nell'area per mancano risorse e sicurezza. Al G7 avevamo richiesto che le attività militari di Israele a Gaza Sud non seguissero lo stesso schema di Gaza Nord ma il livello di distruzione a Gaza resta senza precedente, è un livello peggiore di quanto successo a Dresda, a Colonia e simile a quello che è successo ad Amburgo. tale orrore non può essere giustificato con l'orrore del 7 ottobre". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando all'Eurocamera.
Israele: "A Jenin complessa operazione anti-terrorismo"
Una complessa operazione ‘anti-terrorismo' è stata condotta oggi a Jenin (Cisgiordania settentrionale) secondo quanto ha confermato il portavoce militare. Essa ha incluso il ricorso a ruspe pesanti "per neutralizzare ordigni collocati sotto alle strade, nell'intento di colpire i nostri combattenti".
I soldati, ha aggiunto il portavoce, hanno distrutto un laboratorio "dove erano stati confezionati ordigni che erano gia' pronti per l'uso". Inoltre hanno requisito armi, munizioni ed altri ordigni. In precedenza i militari hanno localizzato gli imbocchi di tunnel ed una ‘sala operativa' da dove una cellula di miliziani aveva aperto il fuoco contro i militari. Per neutralizzare quella cellula e' stato utilizzato un drone, ha precisato il portavoce. "Alcuni terroristi sono stati uccisi. Inoltre ci sono state decine di arresti". Altre operazioni "anti-terrorismo" sono state condotte in parallelo, in Cisgiordania, nelle localita' di Kalil (Nablus), Deheishe (Betlemme), Silwad (Ramallah) e Nahalin.
Netanyahu: "Divergenze con Biden su post guerra a Gaza"
Ci sono divergenze tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden su come gestire il periodo post bellico nella Striscia di Gaza. Lo ha detto lo stesso Netanyahu, sottolineando che Israele ha il sostegno degli Stati Uniti per quanto riguarda la sua intenzione di distruggere Hamas e liberare gli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza.
Allo stesso tempo, però, ha detto che con Biden non c'è unità di vedute sul post guerra. La Striscia di Gaza "non sarà né Hamas-stan né ‘Fatah-stan'", ha detto Netanyahu ribadendo la sua contrarietà a far sì che l'enclave palestinese possa essere governata dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) sotto la guida di Mahmoud Abbas dopo che Hamas sarà sconfitto.
Tajani: "Italia fa tutto il possibile per aiutare la popolazione civile"
L'Italia sta facendo "tutto il possibile" per la popolazione civile vittima del conflitto armato in Medio Oriente: lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una riunione in Farnesina del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo (Cncs). A colloquio con i giornalisti è stato citato il lavoro di assistenza sanitaria della "Vulcano", la nave-ospedale della Marina militare che ha attraccato al porto di Al-Arish. "Sta curando i feriti palestinesi in Egitto" ha detto Tajani, aggiungendo in riferimento al territorio della Striscia di Gaza: "Siamo pronti a realizzare un ospedale da campo e poi abbiamo inviato aiuti; tutto quello che si può fare, l'Italia lo fa". Sul merito anche politico del conflitto, Tajani ha sottolineato che Roma sta esercitando "pressione per cercare di disinnescare Hamas" e per "convincere Israele ad azioni mirate contro le basi" dell'organizzazione, in modo da ridurre le conseguenze per i civili
Ministra dell'estrema destra avverte Netanyahu: "Rischi il posto"
Orit Strock, ministra per gli Insediamenti e deputata del partito di estrema destra Sionismo Religioso, ha messo in guardia il premier Benjamin Netanyahu dall'autorizzare il trasferimento di fondi a Gaza e l'ingresso in Israele di lavoratori palestinesi dalla Cisgiordania.
"Se Netanyahu decide di fare questo, dovrà trovare un nuovo primo ministro e non semplicemente un altro ministro delle Finanze", ha affermato la rappresentante delle frange più estremiste dei coloni, facendo riferimento all'opposizione di Bezalel Smotrich a simili iniziative. "L'opinione pubblica è contraria, hanno smesso di credere nel concetto secondo cui denaro equivale a pace, questo concetto è morto Il 7 ottobre e non lo accettiamo piu'", ha sostenuto Strock, che vive nell'insediamento di Hebron, uno dei luoghi più sensibili e controversi in Cisgiordania.
Israele, iniziati controlli a Kherem Shalom su aiuti per Gaza: poi camion verso Rafah
"Stamani il primo gruppo di camion carichi di aiuti umanitari è stato sottoposto a controlli a Kerem Shalom ed è ora diretto al valico di Rafah". Lo conferma il Cogat (il Coordinamento delle attività del governo nei Territori).
Il valico di Kerem Shalom si trova al confine tra Israele, Striscia di Gaza ed Egitto. Quello di Rafah è al confine tra Egitto e Gaza e sinora è stato l'unico utilizzato per gli aiuti all'enclave palestinese.
Su X le autorità israeliane parlano di un "passo cruciale per aumentare il volume degli aiuti a Gaza". "Confidiamo che le Nazioni Unite abbiano disposto tutte le misure per ricevere e distribuire gli aiuti", aggiunge il Cogat.
A Gaza arrivate in Egitto 11 tonnellate di alimenti brasilia
Un velivolo dell'aeronautica militare brasiliana è arrivato oggi in Egitto con undici tonnellate di alimenti, parte dei quali donati dal Movimento dei lavoratori rurali Senza Terra (Mst), per la popolazione della Striscia di Gaza. L'aereo, un KC-390 Millennium, è atterrato alle 10:45 locali nella città di Al-Arish, come parte dell'operazione ‘Ritorno in Pace' organizzata dalla presidenza brasiliana. Nell'ambito di questa, sono già state rimpatriate 1.525 persone da Israele e dalla Striscia di Gaza dall'inizio dell'attuale conflitto in Medio Oriente il 7 ottobre.
L'invio degli aiuti umanitari è stato coordinato dal ministero degli Esteri e dall'Agenzia di cooperazione brasiliana, che ieri ha completato il rimpatrio di altre 48 persone che si trovavano nella Striscia di Gaza. Jane Cabral, membro della direzione del Mst ha commentato l'operazione sostenendo che "stiamo effettuando la seconda donazione di cibo al popolo palestinese, che ha bisogno dell'azione di solidarietà di altri popoli del mondo. dopo la prima effettuata in ottobre"
Media: "Morti e feriti negli attacchi israeliani a Gaza"
Un numero imprecisato di palestinesi e stato ucciso e molti sarebbero i feriti nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza, dopo un attacco dell'Idf contro un veicolo. Lo scrive Al Jazeera, aggiungendo che nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, diverse persone sono rimaste ferite in seguito al bombardamento di una casa.
Oms: "A Gaza rimangono 11 ospedali parzialmente funzionanti su 36"
A Gaza rimangono solo 11 ospedali parzialmente funzionanti sui 36 disponibili. Lo riferisce un funzionario dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il sito di Reuters. "In soli 66 giorni il sistema sanitario è passato da 36 ospedali funzionanti a 11 ospedali parzialmente funzionanti – uno nel nord e 10 nel sud", ha dichiarato Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per i territori palestinesi.
"Non possiamo permetterci di perdere strutture sanitarie o ospedali – ha aggiunto -. Speriamo e supplichiamo che questo non accada". Secondo quanto riporta il Guardian, l'Oms ha anche accusato Israele di aver ritardato una missione medica vitale e di aver costretto il personale medico palestinese a inginocchiarsi sotto la minaccia delle armi, trattenendolo e impedendogli di svolgere il proprio lavoro. Un membro dello staff dell'organizzazione umanitaria della Mezzaluna rossa palestinese ha riportato di essere stato molestato, picchiato, minacciato, spogliato e bendato dalle forze israeliane, poi lasciato camminare verso sud con le mani ancora legate dietro la schiena e senza vestiti o scarpe.
Polemiche in Israele su fondi desinati alla sicurezza della colonie: spesi per espansione
Nuove polemiche in Israele sui fondi destinati ai coloni nel bilancio aggiornato: nonostante le assicurazioni del ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, che i 368 milioni di shekel approvati sarebbero stati utilizzati per la sicurezza degli insediamenti in Cisgiordania, in Commissione Finanze alla Knesset è stato riferito che andranno a gruppi dediti all'espansione delle colonie.
In particolare 70 milioni di shekel sono destinati a gruppi di attivismo sociale e 94 milioni alla divisione insediamenti dell'Organizzazione sionista mondiale, che costruisce e sviluppa piccole città e insediamenti in tutto il paese, compresa la Cisgiordania.
Inoltre, 32 milioni di shekel andranno a sostegno delle accademie pre-militari e 38 milioni al dipartimento diidentità ebraica del ministero degli Insediamenti. I circa 110 milioni di shekel destinati alla sicurezza sono stati accantonati come "riserva" da utilizzare in caso di necessità. La notizia ha scatenato la reazione dell'opposizione: il deputato di Yesh Atid, Naor Shiri, ha accusato Smotrich di essere "un bugiardo" mentre la deputata laburista Naama Lazimi ha denunciato "il furto" di fondi, sottolineando che "niente in questo bilancio e' legato alla sicurezza in Cisgiordania".
Israele moltiplica i controlli sugli aiuti destinati a Gaza
Nel contesto di nuove misure approntate per "accrescere il volume degli aiuti destinati a Gaza", Israele ha provveduto a condurre da oggi al suo valico di Kerem Shalom le ispezioni dei camion provenienti da el-Arish (Sinai) che sono stati poi inoltrati al valico di Rafah, fra Egitto e Gaza. Lo ha reso noto su X il Coordinatore delle attività nei territori (Cogat), che opera per conto del ministero della Difesa israeliano. Ieri il Cogat aveva annunciato che Israele ha destinato da adesso a queste ispezioni due valichi: Kerem Shalom e Nitzana. "In questo modo il numero delle ispezioni quotidiane raddoppierà. Ma gli aiuti – ha aggiunto – sostano poi all'ingresso di Rafah". A quel valico, secondo Israele, le Nazioni Unite dovrebbero rafforzare adesso la propria presenza.
Agenzia ONU: "A Gaza l'inferno in terra"
Philippe Lazzarini, capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ha affermato, al termine di una visita notturna nella Striscia di Gaza che i civili stanno vivendo "l'inferno in terra". "A Gaza, una tragedia che si aggrava senza fine. Le persone sono ovunque, vivono per strada, hanno bisogno di tutto. Chiedono sicurezza e la fine di questo inferno sulla terra", ha detto Lazzarini in un post su X, aggiungendo che la sua agenzia si trova ad affrontare "una situazione impossibile".
OMS: "A Gaza solo 11 ospedali sono ancora parzialmente funzionanti"
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che solo 11, e meno di un terzo, degli ospedali di Gaza rimangono parzialmente funzionanti e ha chiesto che vengano risparmiati dai combattimenti. “In soli 66 giorni il sistema sanitario è passato da 36 ospedali funzionanti a 11 ospedali parzialmente funzionanti – uno nel nord e 10 nel sud”, ha detto Rik Peeperkorn, rappresentante dell’OMS per i territori palestinesi occupati, in una conferenza stampa delle Nazioni Unite tramite videolink da Gaza.