
Nella notte e in mattinata Israele ha continuato a bombardare la Striscia, decine di morti accertati. Nella sera di ieri domenica 23 marzo un raid dello stato ebraico ha preso di mira anche l'ospedale Nasser di Khan Younis, e anche in quel caso sono state registrate delle vittime, tra le quali il leader di Hamas Ismail Barhoum. Un attentatore ha investito persone in attesa del bus nel nord di Israele, un morto. Nel frattempo gli Stati Uniti continuano la loro campagna di bombardamenti nello Yemen, colpendo i distretti di Sahar e Saqin nella provincia di Saada, dopo un precedente attacco alla capitale Sanaa. Il bilancio è di almeno quattro morti e decine di feriti, anche bambini.
Bonelli (Avs): "L'arresto da parte di Idf del registra Hamdan Ballal è intollerabile"
Sull'arresto da parte di Idf di Hamdan Ballal – il regista di ‘No Other Land' che ha vinto il premio Oscar 2025 come miglior documentario – interviene anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra: "Questo conferma che a governare Israele c'è una banda di criminali che oltre a bombardare ospedali, campi profughi e scuole, arresta anche gli uomini di cultura". E poi aggiunge: "Israele ha distrutto Gaza, ucciso 50mila civili e ora arresta chi fa film: l'obiettivo è silenziare chi documenta i crimini di Israele. Quello che sta facendo Netanyahu è intollerabile: questo è un crimine contro l'umanità, un genocidio che avviene nel silenzio assenso dell'Europa e dell'Italia. Le sanzioni a Israele sono un atto necessario e dovuto e la doppia morale dei tanti leader europei è vomitevole".
Idf: "Evacuare area a Nord di Gaza in vista di raid nella notte"
L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione nell'area a Nord di Gaza, in particolare agli abitanti della zona di Jabaliya: probabilmente questa zona nella notte sarà obiettivo di nuovi raid.
Il portavoce militare israeliano in lingua araba Avichay Adraee su X: "A tutti coloro che si trovano nell'area di Jabaliya, questo è un avvertimento prima di un attacco. Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo tornando e lanciando razzi dalle aree popolate. Per la vostra sicurezza, dirigetevi immediatamente a Sud verso i rifugi noti".
Il regista palestinese di "No other land" aggredito da coloni e arrestato dai militari israeliani
Il regista palestinese, Hamdan Ballal, co-vincitore del premio Oscar 2025 è stato arrestato dopo aver subito, insieme ad altri attivisti internazionali, una violenza aggressione ad opera dei coloni israeliani.
Idf: "Ignoravamo che il sito a Gaza fosse della Croce Rossa"
"Ignoravamo che il sito a Gaza fosse della Croce Rossa". Lo fa sapere Israele. Dopo l'annuncio della Croce Rossa, un portavoce dell'esercito israeliano ha reso noto che "a seguito di un'identificazione errata, sono stati sparati colpi contro un edificio appartenente all'organizzazione".
Nella nota dell'Idf si legge anche: "Le forze dell'Idf che operavano a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, hanno sparato contro un edificio dopo aver identificato i sospettati e averne percepito una minaccia. Non ci sono state vittime e l'edificio ha subito danni minori. Dopo un esame, è emerso che l'identificazione era errata e che l'edificio apparteneva alla Croce Rossa. L'affiliazione dell'edificio era sconosciuta alle forze dell'ordine al momento della sparatoria". Intanto l'esercito fa sapere che verrà aperta un'inchiesta sull'accaduto.
Idf: "Operazione a Tel Sultan, 20 i terroristi uccisi"
Le forze dell'Idf hanno condotto un'operazione nel quartiere Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti militari. L'offensiva, durata circa quattro ore, è stata guidata dalla 14ma brigata corazzata della riserva, che ha circondato il quartiere. Secondo le stime dell'Idf, circa 20 terroristi sono stati eliminati, alcuni in seguito ad attacchi aerei. Le truppe hanno inoltre fatto irruzione in un centro di comando di Hamas nella zona. Durante l'operazione sono stati arrestati circa 30 sospetti, tra cui un terrorista coinvolto nell'attacco del 7 ottobre. L'Idf prosegue le operazioni nell'area di Rafah e alla periferia di Khan Younis, con l'obiettivo dichiarato di ampliare la zona cuscinetto lungo il confine con Gaza.
Netanyahu: "Corte non può intervenire sul licenziamento di Bar"
Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il governo israeliano hanno sostenuto, in una memoria legale presentata all'Alta Corte di giustizia, che quest'ultima non ha l'autorità per intervenire nella decisione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Secondo il governo, si tratta di una questione di sicurezza nazionale e di politica, ambito nel quale la Corte ha tradizionalmente evitato di intervenire. Nella memoria si afferma che Bar ha inviato una lettera contenente gravi accuse contro Netanyahu e l'esecutivo, e che la Corte non può imporre al governo di lavorare con un capo dell'intelligence in cui non ha fiducia. Il governo ha inoltre sottolineato che Bar non si è presentato personalmente per rispondere alle accuse né ha presentato un ricorso diretto ai giudici, sostenendo che, secondo precedenti sentenze, petizioni presentate da terzi non sono ammissibili in assenza di un ricorso individuale. La memoria rigetta anche l'ipotesi di un conflitto di interessi legato alle indagini dello Shin Bet su presunti legami illeciti tra collaboratori di Netanyahu e il Qatar. Il documento è stato presentato in risposta a diverse petizioni, tra cui quelle di partiti politici e gruppi per la trasparenza, che chiedono un'ingiunzione provvisoria per bloccare la rimozione di Bar. La Corte ha già emesso un'ingiunzione temporanea che sospende il licenziamento, ma potrebbe decidere sulla richiesta di provvedimento provvisorio anche prima dell'udienza fissata per l'8 aprile.
Idf intercetta missile lanciato dallo Yemen, allarme antiaereo a Tel Aviv
L'esercito israeliano ha annunciato di aver "intercettato" un missile lanciato dallo Yemen, dopo che le sirene di allarme antiaereo sono risuonate a Tel Aviv e in diverse località del centro di Israele. Le forze armate hanno precisato che il missile è stato abbattuto "prima che entrasse nello spazio israeliano". Giornalisti dell'Afp a Gerusalemme hanno riferito di aver udito diverse detonazioni.
Idf, intercettati due missili della Jihad Islamica sparati da Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato di aver intercettato due missili sparati dalla Striscia di Gaza verso lo Stato ebraico. A rivendicare il lancio è stata la Jihad Islamica palestinese.
Onu: "Nostro edificio colpito a Gaza da carro armato israeliano"
"Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, gli attacchi che hanno colpito un complesso Onu a Deir Al Balah (Gaza) il 19 marzo sono stati causati da un carro armato israeliano". Lo fa sapere il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric in una nota. "Gli attacchi hanno causato la morte di un collega Onu dalla Bulgaria e ne hanno lasciati altri sei – da Francia, Moldavia, Macedonia del Nord, Palestina e Regno Unito – con gravi ferite, alcune di queste che mettono a rischio la vita".
CNN: "Israele pianifica un'offensiva di terra su vasta scala a Gaza"
Israele starebbe pianificando una nuova offensiva di terra su vasta scala a Gaza che comporterebbe il dispiegamento di decine di migliaia di soldati per prendere il controllo di ampie zone dell'enclave palestinese. Lo ha riferito la CNN, citando un funzionario israeliano e una seconda fonte a conoscenza della questione, con l'obiettivo di fare pressione su Hamas affinché rilasci tutti gli ostaggi senza passare all'attuazione della seconda fase dell'accordo sul cessate il fuoco. Secondo una delle fonti, far trapelare la notizia di una possibile nuova offensiva di terra farebbe parte proprio della strategia israeliana.
"Se non ci saranno nuovi negoziati per gli ostaggi, l'unica alternativa sarà riprendere i combattimenti – ha affermato alla CNN Eyal Hulata, ex capo del consiglio di Sicurezza nazionale di Israele – E ci sono piani seri". Un'offensiva su larga scala – hanno aggiunto le fonti – potrebbe coinvolgere cinque divisioni israeliane, ovvero circa 50mila soldati. L'esercito israeliano – fa notare la Cnn – ha già iniziato a gettare le basi per manovre di terra su vasta scala, riprendendo il controllo di metà del corridoio Netzarim che divide la Striscia di Gaza.
Madrid, a Gaza un numero di morti "inaccettabile"
Condanno i bombardamenti indiscriminati dei civili e del personale delle Nazioni Unite a Gaza, anche degli ospedali. Il numero di morti è inaccettabile". E' il messaggio di condanna postato su X dal ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, dopo i bombardamenti di Israele, che la scorsa hanno ucciso a Gaza centinaia di civili, fra cui membri dello staff Onu. Attacchi proseguiti anche oggi, senza che siano lasciati entrare aiuti umanitari. Albares ribadisce che "il diritto umanitario deve essere rispettato". "Il Medio Oriente ha bisogno di pace e rispetto e della più elementare umanità", ha aggiunto il capo della diplomazia spagnola.
Vance: "Altri Paesi sottoscriveranno gli Accordi di Abramo"
"Non c'erano problemi in Medioriente quando ho lasciato l'incarico nel 2021 e ora ci sono molte sfide" da affrontare. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump mentre il suo vice, JD Vance, ha detto che "altri Paesi sottoscriveranno gli Accordi di Abramo" per la normalizzazione dei rapporti con Israele.
"Si pensi agli Accordi di Abramo, una delle grandi conquiste diplomatiche sotto la prima amministrazione Trump. L'Amministrazione Biden non ha fatto assolutamente nulla al riguardo. Non ci ha costruito niente. Non ha aggiunto nessun altro paese. Solo per dispetto politico", ha detto Vance.
Israele: "Non abbiamo ricevuto nuova proposta di tregua"
Israele non ha ricevuto alcuna nuova proposta per il rilascio di ostaggi. Lo ha riferito una fonte dello Stato ebraico al Times of Israel, dopo che dal Cairo un funzionario egiziano ha fatto sapere che Hamas "ha risposto positivamente" a una bozza di intesa che prevede la liberazione di cinque ostaggi vivi per una pausa prolungata di settimane nei combattimenti. "Non abbiamo sentito parlare di nessuna nuova proposta", ha detto il funzionario israeliano, sottolineando che Tel Aviv sta ancora cercando di convincere Hamas ad accettare la proposta Witkoff' sostenuta dagli Usa. Quest'ultima vedrebbe il cessate il fuoco esteso fino al 19 aprile con il rilascio di cinque rapiti vivi in cambio di un gran numero di prigionieri di sicurezza palestinesi. Se il gruppo palestinese non accetta, "continueremo ad aumentare la pressione finchè non crolla", ha detto il funzionario.
Hamas pubblica un video di due ostaggi, da 535 giorni a Gaza
Hamas ha diffuso un video in cui appaiono i due ostaggi Elkana Bohbot e Yosef Chaim Ohana, prigionieri a Gaza da 535 giorni. Su richiesta delle famiglie, il contenuto del filmato o parti di esso saranno pubblicati solo con l'approvazione dei parenti.
Croce Rossa: "Carro armato di Israele ha colpito nostra sede a Rafah, nessun ferito"
Carro armato Israele ha aperto il fuoco contro edificio Mezzaluna rossa, nella zona di Al Mawasi, nella Striscia di Gaza meridionale. Come riferisce l'emittente televisiva al Aqsa, che è gestita da Hamas. L'organizzazione in una nota ha precisato: "Oggi, un ufficio del Cicr a Rafah è stato danneggiato da un proiettile esplosivo nonostante fosse chiaramente segnalato e notificato a tutte le parti. Fortunatamente, nessun membro dello staff è rimasto ferito in questo incidente, ma ciò ha un impatto diretto sulla capacità del Cicr di operare. Il Cicr condanna fermamente l'attacco contro i suoi locali".
Lo scorso 19 marzo il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che un attacco dello stato ebraico aveva preso di mira un edificio delle Nazioni Unite, uccidendo una persona e ferendone almeno altre cinque. L'Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi ai progetti (Unops) ha in seguito confermato la morte del suo personale nell'enclave, affermando che era stata causata da un proiettile che aveva colpito l'edificio dell'Unops.
Hossam Shabat, reporter di Al Jazeera, ucciso in raid israeliano: è il secondo giornalista morto in pochi giorni
I media di Gaza hanno fatto sapere che Hossam Shabat, un reporter della tv satellitare araba al Jazeera nel nord di Gaza, è stato ucciso in un raid aereo israeliano mentre si trovava nella sua auto. Le Idf (Forze di Difesa israeliane) avevano dichiarato di aver scoperto nella Striscia di Gaza documenti che dimostravano che Shabat era un cecchino del battaglione Beit Hanoun di Hamas. Non sarebbe l'unico giornalista morto nei raid di questi giorni: anche Mohamad Mansor, un reporter dell'emittente Falstin al Yom della Jihad islamica palestinese, sarebbe stato ucciso in un attacco.
Angelo Bonelli: "Due ospedali distrutti in due giorni, Ue sanzioni Israele"
Angelo Bonelli parlamentare AVS e co-portavoce di Europa Verde precisa che i raid di Israele hanno distrutto in due giorni due ospedali. Nel dettaglio: "Tre giorni fa, a Gaza, l'esercito di Netanyahu ha distrutto con i missili l'ospedale oncologico turco-palestinese. Ieri sera è stato bombardato l'ospedale di Khan Yunis. Due ospedali rasi al suolo in due giorni, un crimine di guerra sotto gli occhi del mondo. Un genocidio che si consuma nell'assordante silenzio della comunità internazionale".
Tiene a precisare poi: "Almeno 730 persone sono state uccise e oltre 1.300 ferite da quando Israele ha violato il cessate il fuoco, riprendendo gli attacchi indiscriminati contro la popolazione palestinese. Il bilancio della guerra supera i 50.000 morti e i 113.000 feriti: un massacro senza fine, una tragedia umanitaria inaccettabile. Netanyahu è un criminale".
Infine Bonelli conclude: "Bombardare ospedali, campi profughi e scuole è genocidio. L'Europa e l'Occidente dimostrano ancora una volta la loro doppia morale: parlano di diritto internazionale, ma lo ignorano quando a essere massacrato è il popolo palestinese. La verità è che l'Europa sta morendo a Gaza".
Kaja Kallas (Ue): "Israele ha diritto all'autodifesa, ma azioni devono essere proporzionate"
l'Alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, in conferenza stampa congiunta con il ministro israeliano degli Affari esteri, Gideon Sa'ar a Gerusalemme, parla della guerra a Gaza: "Israele ha il diritto all'autodifesa contro gli attacchi terroristici, che provengano da Hamas, dagli Houthi o da Hezbollah ma le azioni militari devono essere proporzionate e gli attacchi israeliani in Siria e Libano rischiano un'ulteriore escalation".
E poi aggiunge: "La sicurezza di Israele è estremamente importante per l'Unione europea. Gli israeliani devono potersi sentire al sicuro nelle proprie case. I passaggi fondamentali sono la riaffermazione del cessate il fuoco, la garanzia del rilascio di tutti gli ostaggi e la ripresa del flusso di aiuti umanitari a Gaza, con l'obiettivo di un cessate il fuoco permanente. L'Unione europea puo' aiutare, sia ribadendo la nostra missione di attraversamento del valico di Rafah, sia fornendo maggiore assistenza umanitaria".
L'UE: "Riprendere i negoziati è l'unico modo per porre fine alle sofferenze"
"Riprendere i negoziati è l'unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze da tutte le parti. La violenza alimenta altra violenza, i nuovi combattimenti stanno causando un'incertezza insopportabile per gli ostaggi e le loro famiglie, e orrore e morte per il popolo palestinese". Lo ha detto l'alto rappresentante UE Kaja Kallas in conferenza stampa a Gerusalemme con il ministro degli Esteri Gideo Sa'ar.
Il Ministero della Salute di Gaza: "Dal 18 marzo uccisi 730 palestinesi"
Il ministero della Salute della Striscia di Gaza ha annunciato che il numero dei morti dalla ripresa degli attacchi israeliani a Gaza il 18 marzo, dopo una tregua di due mesi, ha raggiunto quota 730, con un incremento di 57 uccisi nelle ultime 24 ore. Secondo la dichiarazione del ministero, la guerra a Gaza ha causato un totale di 50.082 morti e 113.408 feriti dal 7 ottobre 2023.
Fonti palestinesi: "Carri armati israeliani diretti verso Rafah"
Secondo fonti palestinesi citate dai media israeliani, veicoli corazzati dell'IDF hanno iniziato ad avanzare verso la zona di Mawasi, a nord-ovest di Rafah, nel sud di Gaza dove in precedenza era stata individuata la ‘zona umanitaria'. Finora l'esercito israeliano non ha confermato l'avanzata, dopo aver annunciato ieri che le operazioni erano in corso nel quartiere di Tel a-Sultan a Rafah. Tuttavia in precedenza l'IDF ha pubblicato foto di colonne di carri armati e veicoli corazzati per il trasporto delle truppe nel sud.
Il Ministro degli Esteri israeliano: "Ci aspettiamo il sostegno dell'Unione Europea"
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha ribadito la richiesta di sostegno dell’Unione Europea a Israele, sottolineando la natura globale del conflitto in corso. Durante una conferenza stampa a Gerusalemme Ovest, accanto alla presidente di turno del Consiglio dell’UE, Kaja Kallas, Saar ha dichiarato che il sostegno europeo è un’aspettativa naturale per Israele.
"È naturale che Israele si aspetti il sostegno europeo", ha affermato, citato dal Times of Israel. Il ministro ha poi ampliato la prospettiva del conflitto, definendolo una battaglia che coinvolge l’intero mondo occidentale. Ha accomunato Iran, Houthi, Hamas e Hezbollah come forze ostili non solo a Israele, ma ai valori dell’Occidente. “Ci attaccano perché siamo vicini", ha dichiarato, avvertendo che la guerra in corso è “contro la civiltà occidentale, contro i suoi valori e il suo stile di vita”.
Israele al Papa: "Noi rispettiamo il diritto internazionale e riduciamo al minimo i danni ai civili"
"L'operazione israeliana è condotta in piena conformità con il diritto internazionale e mira a ridurre al minimo i danni ai civili. Mentre Hamas colpisce deliberatamente i civili, Israele adotta misure straordinarie per ridurre al minimo i danni ai civili". Lo dice una nota dell'ambasciata di Israele presso la Santa Sede diffusa "in riferimento all'Angelus" del Papa. "Hamas ha ripetutamente violato il cessate il fuoco" – sottolinea – "e lo ha utilizzato per ricostruire il suo arsenale militare. 59 ostaggi sono ancora trattenuti a Gaza in condizioni disumane" e "lo Stato di Israele ritiene che sia suo dovere morale riportarli a casa".
L'UE: "Israele si difenda con azioni militari proporzionate"
"Siamo testimoni di una escalation pericolosa, crea una insostenibile incertezza per gli ostaggi e le loro famiglie e, allo stesso tempo, genera orrore e morte tra i palestinesi: Israele ha il diritto di difendersi contro gli attacchi terroristici ma le azioni militari devono essere proporzionate, gli attacchi israeliani in Siria e in Libano rischiano di provocare un'ulteriore escalation". Lo ha dichiarato l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, a Gerusalemme.
Gaza, il racconto dall’ospedale bombardato: "I feriti non sanno dove andare, hanno ustioni su tutto il corpo"
“La situazione è veramente brutta, c’è gente che corre ovunque e le persone ferite che si trovavano all’interno non sanno più dove andare. Sono almeno 5 le persone uccise e 15 i feriti”, il racconto a Fanpage.it della giornalista Rita Baroud dopo le bombe sull’ospedale Nasser di Khan Younis.
Colonne di carri armati israeliani diretti nella Striscia di Gaza
L'esercito israeliano ha rilasciato immagini che mostrano colonne di carri armati e veicoli corazzati per il trasporto delle truppe che vanno in direzione nel sud, mentre la divisione 36 ha iniziato a prepararsi dopo mesi di attività operativa nel nord. La più grande divisione corazzata dell'IDF quindi si è unita alla divisione Gaza e alla 252, già operative nel sud. Il Washington Post ha riferito ieri, citando fonti coinvolte nella pianificazione dell'operazione dell'IDF a Gaza, che "un'invasione e un'occupazione completa di Gaza richiederebbe fino a cinque divisioni sul campo" mentre i riservisti si mostrano scettici sui combattimenti.
Tajani: "Preoccupati per la situazione nel sud del Libano, le parti rispettino gli impegni"
"Il Governo italiano segue con preoccupazione la situazione nel Libano meridionale. Tutte le parti devono rispettare i propri impegni e difendere i progressi raggiunti. Ulteriori escalation rappresenterebbero un grave rischio per la regione". È il monito del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in un post su X scrive: "Sosteniamo il ruolo di Unifil e la sicurezza di tutti i militari impegnati in questa importante missione di pace".
Attentato nel nord di Israele: morto un uomo di 75 anni
Secondo la polizia, un uomo di 75 anni è rimasto ucciso nell'attentato sulla strada 66 nel nord di Israele. Il terrorista ha prima investito delle persone che aspettavano alla fermata dell'autobus, poi è sceso dalla sua auto e ha aperto il fuoco. Nel video delle telecamere di sicurezza si vede il terrorista mentre corre con un fucile e viene colpito. La polizia riferisce che ci sono diversi feriti.
Egitto: "Hamas fornisca filmati ostaggi in cambio della tregua da parte di Israele"
L'Egitto ha presentato una nuova proposta per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza, in base alla quale Hamas dovrebbe fornire informazioni dettagliate, fra cui filmati, sugli ostaggi sia vivi che morti, e Israele cesserebbe immediatamente le ostilità. Lo ha riferito una fonte a conoscenza dei dettagli all'agenzia di stampa qatariota Al-Araby Al-Jadeed.
Secondo il rapporto, l'Egitto ha proposto inoltre che, una volta entrato in vigore il cessate il fuoco, si svolgano negoziati più dettagliati per raggiungere accordi su una tempistica per il rilascio degli ostaggi rimasti a Gaza, in cambio del graduale ritiro delle forze dell'Idf.
Diciassettenne palestinese morto nella "prigione degli orrori" israeliana di Megiddo
Un ragazzo palestinese di 17 anni, Walid Khaled Abdullah Ahmed, originario della città di Silwad, in Cisgiordania, è morto all'interno della prigione israeliana di Megiddo. La notizia è stata confermata dalla Commissione per gli affari dei prigionieri e dei detenuti palestinesi, che ha denunciato la mancanza di spiegazioni sulle cause del decesso.
Le autorità israeliane hanno informato la commissione della morte del giovane detenuto, senza però fornire dettagli su come o perché sia avvenuta. Ahmed si trovava in carcere dal 30 settembre 2024.
La prigione di Megiddo è tristemente nota per le dure condizioni di detenzione e il trattamento riservato ai prigionieri palestinesi. Secondo un'inchiesta del quotidiano israeliano Haaretz, i detenuti sarebbero sottoposti a torture sistematiche, tra cui scosse elettriche, attacchi da parte di cani e violente percosse. Alcuni prigionieri hanno denunciato di essere stati spogliati nudi, legati mani e piedi per giorni e privati di cibo e coperte. Diversi detenuti sono stati ricoverati in ospedale a causa delle violenze subite.