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Crisi di governo 2019

Governo, ci sarà il Conte bis: questa mattina incarico da Mattarella

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Giornata conclusiva per la crisi di governo, aperta ormai 20 giorni fa. Mattarella stamattina darà l'incarico a Conte. Nella trattativa tra Pd e M5S resta il nodo del vicepremier, ruolo che i dem non vogliono cedere a Luigi Di Maio. Salvini durissimo chiede il ritorno alle urne, con lui Berlusconi e Meloni.

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11:33

Direzione PD dà via libera a Zingaretti per chiudere la trattativa. Vota no solo Richetti

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La Direzione Nazionale del Partito Democratico ha dato mandato pieno al segretario Nicola Zingaretti per chiudere l'accordo con il Movimento 5 Stelle sulla base di un "governo della discontinuità", che rappresenti "un modello diverso rispetto al precedente". La relazione di Zingaretti e la proposta di conferirgli mandato pieno sono state votate da tutta la Direzione a eccezione di Matteo Richetti, che ha votato contro e pronunciato parole durissime: "Approvare un mandato in bianco toglie credibilità al partito e alle istituzioni".

A cura di Adriano Biondi
11:19

Giorgia Meloni: "Unica soluzione è voto, siamo pronti a scendere in piazza"

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Al termine del colloquio con il Capo dello Stato, Giorgia Meloni ha rilanciato l'ipotesi di immediato ritorno alle urne: "Mattarella sa bene di non aver alcun obbligo costituzionale di formare una nuova maggioranza e dovrebbe valutare la volontà di non farsi notaio di un accordo che serve solo a conservare le poltrone. Non avrebbe senso un nuovo governo destinato a durare solo pochi mesi, solo le elezioni possono garantire un futuro al Paese. In corso vi è un osceno baratto per le poltrone, Fratelli d'Italia chiede che una soluzione alla crisi arrivi oggi stesso e che Mattarella non conceda altro tempo. Se andasse in porto il governo, noi scenderemo in piazza".

A cura di Adriano Biondi
10:56

Luigi Di Maio: "Qualcuno pensa solo a colpire me, si lavori al bene degli italiani"

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Il ruolo di Luigi Di Maio all’interno del nuovo esecutivo sembra essere il vero nodo su cui si è incagliata la trattativa tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Lo conferma indirettamente anche lui stesso, parlando brevemente ai giornalisti poco prima di entrare a Palazzo Chigi. “Ognuno dovrebbe dimostrare responsabilità in queste ore molto difficili per il Paese”, spiega Di Maio, “perché ci siamo ritrovati in una crisi di governo senza un perché, per colpe che non sono del Movimento 5 Stelle”. E aggiunge, facendo riferimento alla diatriba sul suo nome: “Sono sorpreso dal fatto che qualcuno sia più interessato a colpire il sottoscritto che non a trovare soluzioni per gli italiani. Ma questa è la politica, quella politica abituata a concepire il dibattito come uno scontro continuo e sistematico sulle persone”.

A cura di Adriano Biondi
10:51

LeU dà il via libera al Conte bis: "Da noi nessun veto, ma governo sia di svolta"

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È terminato l'incontro fra la delegazione di Liberi e Uguali, Fornaro e Muroni, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al termine dell'incontro, Fornaro ha confermato il via libera del gruppo alla Camera di LeU a un "governo di svolta", aggiungendo di non aver messo alcun veto su nomi e composizioni della squadra. Forte è però la richiesta di un cambio delle politiche in tema ambientale ed economico che arriva dal gruppo, ha ribadito Fornaro, rimandando la valutazione finale sulla proposta PD a M5s.

A cura di Adriano Biondi
10:49

Conte 2, Zingaretti: "Pd ha mantenuto schiena dritta, ma ha messo al primo posto il Paese"

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"Il Pd ha mantenuto sempre la schiena dritta. Mai abbiamo anteposto gli interessi di parte a quelli del Paese". Lo ha detto, a quanto si apprende, il segretario Pd Nicola Zingaretti in direzione. "Il Pd è sempre stato responsabile", ha aggiunto. "La cosa importante è dare un futuro all'Italia con un nuovo governo". Sulle trattative in corso con i 5Stelle si è detto "ottimista. Il percorso avviato in questi giorni era e rimane difficile. Non è una passeggiata. È una sfida. Se siamo in grado di portare fino in fondo questo percorso è perché abbiamo portato avanti due elementi: spirito unitario e schiena dritta".

A cura di Annalisa Cangemi
10:41

Conte 2, Calenda: "Se c'è accordo Pd 5Stelle lascio il partito"

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"Sarò coerente, dal primo giorno in cui mi sono iscritto al Pd ho detto che non sarei rimasto se ci fosse stato un accordo con i 5 stelle". Lo afferma l'europarlamentare del Pd Carlo Calenda a Circo Massimo su Radio Capital aggiungendo: "Lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato da questo rapporto con i 5 stelle che nasce male. Quando il Pd avrà di nuovo voglia di combattere spero di ritrovare alcune persone sulla strada". Calenda, da quando si è aperta la crisi di governo, ha lanciato diversi appelli ai colleghi di partito invocando il voto.

Uno – ha continuato Caldenda a radio Capital – può fare accordi con chi ha idee diverse ma non con chi ha valori diversi. Ma il Pd si rende conto che i 5 stelle sottoporranno l'intesa alla piattaforma Rousseau? Noi dobbiamo rimanere appesi al voto di una piattaforma privata che abbiamo sempre considerato un'aberrazione della democrazia? Recuperiamo la schiena dritta, perché dobbiamo correre sbavanti dietro ai 5 stelle?2.

A cura di Annalisa Cangemi
10:20

Conte bis, Orlando (Pd): "Inaccettabile che il voto su Rousseau sia in conflitto con la Costituzione"

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"Se il voto su Rousseau dovesse entrare in conflitto con la procedura prevista dalla Costituzione e incidere sulle decisioni del capo dello Stato sarebbe inaccettabile. Se è uno strumento di decisione interna è un altro discorso". Lo ha detto Andrea Orlando, vicesegretario Pd, all'arrivo alla Camera per la direzione del partito, che inizierà a breve. Ieri sera Luigi Di Maio ha infatti annunciato che non appena il premier riceverà l'incarico da Mattarella la proposta di governo verrà prima sottoposta al voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau "entro la prossima settimana". Il che significa che il Capo dello Stato dovrebbe concedere altro tempo.

"Non c'è un problema Di Maio, ma c'è un problema di struttura di governo. Se c'è un premier del Movimento 5 stelle è giusto che ci sia un vicepremier del Partito democratico. Serve a fare comprendere che stiamo entrando in una fase effettivamente nuova", ha aggiunto Orlando, ribadendo il no a un vicepremier penstastellato. "Non vedo perchè il Pd debba rinunciare ad una figura che sia di raccordo e rappresentanza all'interno del governo". A chi gli chiede se possa essere lui il futuro vicepremier, Orlando ha risposto: "Questo non è importante".

A cura di Annalisa Cangemi
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