Giornata conclusiva per la crisi di governo, aperta ormai 20 giorni fa. Mattarella stamattina darà l'incarico a Conte. Nella trattativa tra Pd e M5S resta il nodo del vicepremier, ruolo che i dem non vogliono cedere a Luigi Di Maio. Salvini durissimo chiede il ritorno alle urne, con lui Berlusconi e Meloni.
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Conte bis, Orlando (Pd): "Inaccettabile che il voto su Rousseau sia in conflitto con la Costituzione"
"Se il voto su Rousseau dovesse entrare in conflitto con la procedura prevista dalla Costituzione e incidere sulle decisioni del capo dello Stato sarebbe inaccettabile. Se è uno strumento di decisione interna è un altro discorso". Lo ha detto Andrea Orlando, vicesegretario Pd, all'arrivo alla Camera per la direzione del partito, che inizierà a breve. Ieri sera Luigi Di Maio ha infatti annunciato che non appena il premier riceverà l'incarico da Mattarella la proposta di governo verrà prima sottoposta al voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau "entro la prossima settimana". Il che significa che il Capo dello Stato dovrebbe concedere altro tempo.
"Non c'è un problema Di Maio, ma c'è un problema di struttura di governo. Se c'è un premier del Movimento 5 stelle è giusto che ci sia un vicepremier del Partito democratico. Serve a fare comprendere che stiamo entrando in una fase effettivamente nuova", ha aggiunto Orlando, ribadendo il no a un vicepremier penstastellato. "Non vedo perchè il Pd debba rinunciare ad una figura che sia di raccordo e rappresentanza all'interno del governo". A chi gli chiede se possa essere lui il futuro vicepremier, Orlando ha risposto: "Questo non è importante".