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Crisi di governo 2019

Governo, ci sarà il Conte bis: questa mattina incarico da Mattarella

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Giornata conclusiva per la crisi di governo, aperta ormai 20 giorni fa. Mattarella stamattina darà l'incarico a Conte. Nella trattativa tra Pd e M5S resta il nodo del vicepremier, ruolo che i dem non vogliono cedere a Luigi Di Maio. Salvini durissimo chiede il ritorno alle urne, con lui Berlusconi e Meloni.

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C'è l'accordo tra M5S e Pd, questa mattina il via libera al Conte bis

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Sergio Mattarella ha convocato il premier uscente Giuseppe Conte per oggi giovedì 29 agosto alle 9:30 al Quirinale. Gli affiderà l'incarico per formare un governo in base all'intesa politica raggiunta nelle consultazioni dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico.

Il primo passo di Conte sarà chiedere al Presidente della Repubblica qualche giorno di tempo, almeno fino a lunedì, per sciogliere la riserva. Poi a metà della prossima settimana presterà giuramento, per la seconda volta in 15 mesi, nelle mani del Capo dello Stato.

E mentre Matteo Salvini, dopo il colloquio al Colle, evoca addirittura un complotto internazionale: "Il presidente del Consiglio l'hanno trovato a Biarritz su indicazione del G7. E sta arrivando il Monti bis. Non ci hanno permesso una manovra coraggiosa fondata sulla flat tax", Beppe Grillo chiede un "governo di tecnici, con i politici relegati a fare i sottosegretari".

I nodi ora riguardano soprattutto i ruoli e il consenso interno, a cominciare dall'incarico di Di Maio. Sembra che Conte sia orientato verso un unico vice Pd – o addirittura a non avere proprio vice – per spegnere le ambizioni del leader pentastellato.

A cura di Biagio Chiariello
21:04

M5S corregge Grillo: "Intendeva i ministeri tecnici"

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È giallo sulle parole del fondatore del M5s Beppe Grillo che a sorpresa ha consigliato ministri tecnici e non politici per il nascente governo Conte bis. A stretto giro infatti fonti del Movimento hanno rettificato le affermazioni spiegando che il comico si riferiva solo ai ministeri più tecnici. Il chiarimento sarebbe avvenuto nel corso di una telefonata tra lo stesso Grillo e Luigi Di Maio. Il primo avrebbe confermato al secondo la sua fiducia sottolineando che è a Luigi Di Maio che spetta decidere la squadra di governo.

A cura di Antonio Palma
20:33

Beppe Grillo spiazza tutti: "Ministri non siano politici, ma tecnici"

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“Oggi è l’occasione di dimostrare a noi stessi ed agli altri che le poltrone non c’entrano nulla: i ministri vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori dalla politica”. Un po’ a sorpresa è questo il consiglio che Beppe Grillo manda a chi sta conducendo le trattative, con un post pubblicato sulle pagine del suo blog. Per il co-fondatore del Movimento 5 Stelle, dunque, il “ruolo politico lo svolgeranno i sottosegretari, ognuno dovrà scegliere secondo verso cui dovrà rispondere nei fatti e sintetizzare, per ogni ministero, l’approccio ottimale e imparare a governare i “tecnici” della burocrazia che li occupano da tempo immemore”. Politici ad affiancare tecnici nei ruoli di primo piano, insomma.

A cura di Adriano Biondi
20:12

Sergio Mattarella darà domani mattina l'incarico a Giuseppe Conte

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Il Presidente della Repubblica non ha parlato al termine delle consultazioni, ma, dopo aver ascoltato nuovamente tutti i gruppi, ha deciso di convocare per domani mattina alle 9:30 il Presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte. Con ogni probabilità gli conferirà l'incarico per la formazione del nuovo governo.

A cura di Adriano Biondi
19:04

Conte bis, Di Maio da Mattarella: "Ok a Conte, ho rinunciato al ruolo di presidente del Consiglio"

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Luigi Di Maio dopo il colloquio con il Capo dello Stato Mattarella: "Gli Italiani da un mese non hanno più un governo, per colpa di qualcuno che ha staccato la spina all'esecutivo guidato da Giuseppe Conte, dopo che l'Italia si era di nuovo conquistata uno spazio ai tavoli internazionali, dopo che erano stati sbloccati i rimborsi per i truffati delle banche. Il M5S non si sottrarrà alle proprie responsabilità, costi quel che costi. Non esistono soluzioni di destra o di sinistra, esistono solo soluzioni. Contano i programmi, i temi. La politica è servizio. In questi anni il nostro obiettivo è stato quello di cambiare, rimettendo al centro la persona. Uno dei grandi interpreti di questo nuovo umanesimo è stato Giuseppe Conte, uomo di grande coraggio che ha servito il Paese con spirito di abnegazione. C'è un accordo politico con il Pd per formare un governo di lungo periodo. Abbiamo obiettivi da realizzare, abbiamo iniziato un lavoro il 4 marzo 2018. Non scapperemo, noi, dalle promesse fatte agli italiani. Oltre un anno fa dopo aver vinto le elezioni ho rinunciato al ruolo di candidato premier e grazie a quella scelta l'Italia ha conosciuto Conte come premier ed il M5S è andato al governo. Anche oggi rifiuto l'offerto della Lega di fare il premier con serenità e gratitudine per chi la ha avanzata. Ma non rinnego il lavoro di questi mesi".

A cura di Annalisa Cangemi
18:34

Conte bis, Salvini al Colle: "Questo governo è voluto dall'Europa, gli italiani sono in ostaggio"

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La delegazione della Lega è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima dell'ingresso degli esponenti del Carroccio al Quirinale la delegazione ha incrociato quella di Forza Italia. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si sono trovati faccia a faccia proprio nel centro del cortile e si sono salutati dandosi la mano. Un rapido scambio, visto che Salvini era atteso dal Presidente della Repubblica. A colloquio concluso il leader della Lega ha parlato davanti ai cronisti in sala stampa: "Secondo il rituale previsto siamo stati rapidi precisi e onesti fino in fondo. Il Presidente Mattarella chiedeva un candidato presidente del Consiglio, un programma e una maggioranza. Il premier lo hanno trovato probabilmente a Biarristz. C'è un premier scelto su indicazioni di Parigi, Berlino, Bruxelles, un Monti-bis. A qualcuno dava fastidio un governo che stava restituendo orgoglio, sovranità e futuro alle famiglie italiane. La storia di questi giorni ci conferma che in Europa non ci avrebbero mai permesso una manovra con la flat tax. Il Pd ha sistematicamente perso tutte le scorse elezioni politiche e le europee. A cosa serve votare se chi viene mandato a casa rientra dalla finestra. Ma elezioni è una bella parola. L'unico collante è l'odio nei confronti del primo partito italiano, la Lega, che ha avuto il coraggio di richiedere il mandato agli italiani".

"Pd e M5S non sono la maggioranza nel Paese. È il primo governo che ancor prima di nascere ha già iniziato a litigare sulle poltrone. Sarebbe più giusto far votare gli italiani, per avere una maggioranza più stabile e coerente. C'è un disegno che non parte dall'Italia, che ha un'idea di svendita di questo Paese a poteri che non sono in Italia".

A cura di Annalisa Cangemi
17:33

Conte bis, FI chiede a Mattarella di tornare al voto: "Governo Pd 5S è uno scenario pericoloso"

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Dopo il colloquio tra il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la delegazione di Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, insieme alle capogruppo di Senato e Camera, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini e al vicepresidente Antonio Tajani, il leader di Forza Italia ha detto: "Abbiamo manifestato al presidente ancora una volta la necessità di ridare la parola agli italiani. Siamo preoccupati per il pericoloso scenario che si sta delineando. Italia ha bisogno di svolta liberale e liberista".

"Forza Italia non potrà che essere all'opposizione di un governo nato da una manovra di palazzo. Sarà un'opposizione ferma e senza compromessi. La nostra bussola sarà sempre l'interesse del Paese. Il nostro orizzonte rimane sempre il centrodestra, di cui Forza Italia deve essere sempre il cuore e il cervello. La destra senza di noi non sarebbe in grado di vincere. E se anche vincesse non sarebbe in grado di governare. Il centrodestra che vogliamo rilanciare sarà europeo, atlantico, cristiano, capace di riaffermare il ruolo dell'Italia nel mondo. Mi auguro che saranno gli elettori a ritrovare il loro vero interesse alle prossime elezioni".

A cura di Annalisa Cangemi
16:25

Governo, delegazione Pd al Colle: "Abbiamo accettato Conte come presidente del Consiglio"

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Sono riprese nel pomeriggio le consultazioni al Quirinale: ora tocca ai partiti maggiori. La prima delegazione a essere ricevuta è quella del Pd: presenti Zingaretti, Delrio, Marcucci, Gentiloni e De Micheli. "Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito al presidente Mattarella di aver accettato la proposta del M5S di indicare il nome del presidente del Consiglio, in quanto partito che ha maggioranza relativa in Parlamento", ha detto Zingaretti al termine del colloquio. "Sia chiaro che non c'è alcuna staffetta da proseguire e non c'è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare", ha aggiunto.

Poi toccherà nell'ordine a Forza Italia, Lega e Movimento 5 stelle.

A cura di Annalisa Cangemi
15:22

Conte bis, Orlando (Pd): "Oggi diremo a Mattarella che si può partire con il nuovo governo"

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"Oggi diremo a Mattarella che per noi si può partire e che ci sono le condizioni perché il presidente Conte assuma questo incarico". Lo ha detto il vice segretario del Partito Democratico Andrea Orlando, a proposito del processo di formazione del governo giallo rosso. "Non c'è mai stata una discussione sui ministri – ha aggiunto – Noi volevamo solo la garanzia che il Pd avesse un ruolo riconoscibile. Il nostro assillo principale è quello di evitare che questo governo assomigli in qualsiasi modo a quello precedente nelle persone e nelle forme operative. Come sarà il presidente Conte a doverlo dire e garantire".

A cura di Annalisa Cangemi
13:05

Conte 2, la lettera di dimissioni di Carlo Calenda: "Caro Nicola lascio il Pd"

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L'Huffington Post ha pubblicato la lettera di dimissioni di Carlo Calenda, con cui l'europarlamentare ha annunciato che lascerà il Partito democratico. La lettera è indirizzata al presidente del partito Gentiloni e al segretario Zingaretti. "È una decisione difficile e sofferta. Nell’ultimo anno e mezzo ho sentito profondamente l’appartenenza a un partito che, per quanto diviso e disorganizzato, consideravo l’ultimo baluardo del riformismo in Italia. Per questo mi sono iscritto al Pd all’indomani della sconfitta più pesante mai subita dal centrosinistra", recita la lettera. "Dal giorno della mia iscrizione ho chiarito che non sarei rimasto nel partito in caso di un accordo con il M5S. La ragione è semplice: penso che in democrazia si possano, e talvolta si debbano, fare accordi con chi ha idee diverse, ma mai con chi ha valori opposti. Questo è il caso del M5S", si legge in un altro passaggio. "Stringendo l'alleanza con il M5S, il Pd rinuncia a combattere per le sue idee e i suoi valori. E questo non posso accettarlo". E ancora: "Le elezioni arriveranno. Le avete solo spinte più in là di qualche metro. Quando sarete pronti a lottare ci troveremo di nuovo dalla stessa parte. Con amicizia".

A cura di Annalisa Cangemi
12:46

Conte 2, Salvini accusa: "Non c'è una maggioranza in questo Parlamento, sono disperati pronti a tutto"

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"Qualcuno parla di bene dell'Italia, di responsabilità, temi, programmi; tradotto, si parla di poltrone. La verità squallida che sta emergendo è che alcune centinaia di parlamentari disperati sono pronti a tutto pur di non mollare la poltrone e dare la parola agli italiani". Così il ministro degli Interni Matteo Salvini, in una diretta Facebook, sottolineando che "non c'è una maggioranza in questo Parlamento; qualcuno pensa che il Parlamento degli opposti e dei perdenti possa dare un futuro a questo Paese?".

"Oggi pomeriggio andremo al Quirinale e diremo a Mattarella di mettere fine a questo spettacolo indecente, vergognoso, senza dignità e onore", ha aggiunto.

A cura di Annalisa Cangemi
11:50

Conte 2, M5S: "Voto su Rousseau? Fake news rivolta iscritti. Conte è d'accordo"

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"È una fake news la notizia secondo cui ci sarebbe una rivolta degli eletti circa il voto su Rousseau. Chi ha scritto questa falsità sa bene che sta parlando dell’opinione di 4 o 5 persone. Ad ogni modo, nel rispetto della consueta grammatica istituzionale del voto – che ricordiamo decidere il capo politico, secondo quanto prevede lo statuto – è stato informato anche il presidente Conte che conviene su questa tempistica”. Lo dichiarano i capigruppo M5S Patuanelli e D'Uva.

A cura di Annalisa Cangemi
11:33

Direzione PD dà via libera a Zingaretti per chiudere la trattativa. Vota no solo Richetti

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La Direzione Nazionale del Partito Democratico ha dato mandato pieno al segretario Nicola Zingaretti per chiudere l'accordo con il Movimento 5 Stelle sulla base di un "governo della discontinuità", che rappresenti "un modello diverso rispetto al precedente". La relazione di Zingaretti e la proposta di conferirgli mandato pieno sono state votate da tutta la Direzione a eccezione di Matteo Richetti, che ha votato contro e pronunciato parole durissime: "Approvare un mandato in bianco toglie credibilità al partito e alle istituzioni".

A cura di Adriano Biondi
11:19

Giorgia Meloni: "Unica soluzione è voto, siamo pronti a scendere in piazza"

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Al termine del colloquio con il Capo dello Stato, Giorgia Meloni ha rilanciato l'ipotesi di immediato ritorno alle urne: "Mattarella sa bene di non aver alcun obbligo costituzionale di formare una nuova maggioranza e dovrebbe valutare la volontà di non farsi notaio di un accordo che serve solo a conservare le poltrone. Non avrebbe senso un nuovo governo destinato a durare solo pochi mesi, solo le elezioni possono garantire un futuro al Paese. In corso vi è un osceno baratto per le poltrone, Fratelli d'Italia chiede che una soluzione alla crisi arrivi oggi stesso e che Mattarella non conceda altro tempo. Se andasse in porto il governo, noi scenderemo in piazza".

A cura di Adriano Biondi
10:56

Luigi Di Maio: "Qualcuno pensa solo a colpire me, si lavori al bene degli italiani"

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Il ruolo di Luigi Di Maio all’interno del nuovo esecutivo sembra essere il vero nodo su cui si è incagliata la trattativa tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Lo conferma indirettamente anche lui stesso, parlando brevemente ai giornalisti poco prima di entrare a Palazzo Chigi. “Ognuno dovrebbe dimostrare responsabilità in queste ore molto difficili per il Paese”, spiega Di Maio, “perché ci siamo ritrovati in una crisi di governo senza un perché, per colpe che non sono del Movimento 5 Stelle”. E aggiunge, facendo riferimento alla diatriba sul suo nome: “Sono sorpreso dal fatto che qualcuno sia più interessato a colpire il sottoscritto che non a trovare soluzioni per gli italiani. Ma questa è la politica, quella politica abituata a concepire il dibattito come uno scontro continuo e sistematico sulle persone”.

A cura di Adriano Biondi
10:51

LeU dà il via libera al Conte bis: "Da noi nessun veto, ma governo sia di svolta"

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È terminato l'incontro fra la delegazione di Liberi e Uguali, Fornaro e Muroni, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al termine dell'incontro, Fornaro ha confermato il via libera del gruppo alla Camera di LeU a un "governo di svolta", aggiungendo di non aver messo alcun veto su nomi e composizioni della squadra. Forte è però la richiesta di un cambio delle politiche in tema ambientale ed economico che arriva dal gruppo, ha ribadito Fornaro, rimandando la valutazione finale sulla proposta PD a M5s.

A cura di Adriano Biondi
10:49

Conte 2, Zingaretti: "Pd ha mantenuto schiena dritta, ma ha messo al primo posto il Paese"

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"Il Pd ha mantenuto sempre la schiena dritta. Mai abbiamo anteposto gli interessi di parte a quelli del Paese". Lo ha detto, a quanto si apprende, il segretario Pd Nicola Zingaretti in direzione. "Il Pd è sempre stato responsabile", ha aggiunto. "La cosa importante è dare un futuro all'Italia con un nuovo governo". Sulle trattative in corso con i 5Stelle si è detto "ottimista. Il percorso avviato in questi giorni era e rimane difficile. Non è una passeggiata. È una sfida. Se siamo in grado di portare fino in fondo questo percorso è perché abbiamo portato avanti due elementi: spirito unitario e schiena dritta".

A cura di Annalisa Cangemi
10:41

Conte 2, Calenda: "Se c'è accordo Pd 5Stelle lascio il partito"

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"Sarò coerente, dal primo giorno in cui mi sono iscritto al Pd ho detto che non sarei rimasto se ci fosse stato un accordo con i 5 stelle". Lo afferma l'europarlamentare del Pd Carlo Calenda a Circo Massimo su Radio Capital aggiungendo: "Lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato da questo rapporto con i 5 stelle che nasce male. Quando il Pd avrà di nuovo voglia di combattere spero di ritrovare alcune persone sulla strada". Calenda, da quando si è aperta la crisi di governo, ha lanciato diversi appelli ai colleghi di partito invocando il voto.

Uno – ha continuato Caldenda a radio Capital – può fare accordi con chi ha idee diverse ma non con chi ha valori diversi. Ma il Pd si rende conto che i 5 stelle sottoporranno l'intesa alla piattaforma Rousseau? Noi dobbiamo rimanere appesi al voto di una piattaforma privata che abbiamo sempre considerato un'aberrazione della democrazia? Recuperiamo la schiena dritta, perché dobbiamo correre sbavanti dietro ai 5 stelle?2.

A cura di Annalisa Cangemi
10:20

Conte bis, Orlando (Pd): "Inaccettabile che il voto su Rousseau sia in conflitto con la Costituzione"

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"Se il voto su Rousseau dovesse entrare in conflitto con la procedura prevista dalla Costituzione e incidere sulle decisioni del capo dello Stato sarebbe inaccettabile. Se è uno strumento di decisione interna è un altro discorso". Lo ha detto Andrea Orlando, vicesegretario Pd, all'arrivo alla Camera per la direzione del partito, che inizierà a breve. Ieri sera Luigi Di Maio ha infatti annunciato che non appena il premier riceverà l'incarico da Mattarella la proposta di governo verrà prima sottoposta al voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau "entro la prossima settimana". Il che significa che il Capo dello Stato dovrebbe concedere altro tempo.

"Non c'è un problema Di Maio, ma c'è un problema di struttura di governo. Se c'è un premier del Movimento 5 stelle è giusto che ci sia un vicepremier del Partito democratico. Serve a fare comprendere che stiamo entrando in una fase effettivamente nuova", ha aggiunto Orlando, ribadendo il no a un vicepremier penstastellato. "Non vedo perchè il Pd debba rinunciare ad una figura che sia di raccordo e rappresentanza all'interno del governo". A chi gli chiede se possa essere lui il futuro vicepremier, Orlando ha risposto: "Questo non è importante".

A cura di Annalisa Cangemi
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