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Le consultazioni per il nuovo governo

Fico, secondo round di consultazioni. Renzi chiede in piazza: “Lo volete l’accordo col M5S?”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato il mandato esplorativo a Roberto Fico. Il presidente della Camera sta verificando se esiste la possibilità di un accordo per formare il governo tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico. Domani riceverà il Pd alle 11, il M5s alle 13. Poi andrà a riferire al Quirinale.

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Fico, secondo giro di consultazioni: domani vedrà alle 11 Pd e alle 13 M5S

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Ufficializzato il calendario del secondo giro di Consultazioni che il Presidente della Camera, Roberto Fico, terrà domani mattina, 26 aprile, prima di salire al Quirinale a riferire da Sergio Mattarella il risultato del suo mandato esplorativo. Alle ore ore 11 si terrà il vertice a Montecitorio tra Fico e il quartetto del Pd con Martina, Marcucci, Delrio e Orfini; alle ore 13 invece tornano alla Camera Di Maio, Toninelli e Grillo per capire se un accordo di governo è possibile. Al termine delle due consultazioni, Fico si recherà al Colle per raccontare l’esito del suo mandato.

La decisione definitiva di Mattarella potrebbe poi essere fissata per lunedì (dopo le Elezioni in Friuli Venezia Giulia, ndr) o metà della prossima settimana quando la Direzione eventuale del Partito Democratico avrà votato in merito all’esecutivo unitario con i grillini. "Nel Pd alcuni vogliono evitare un esecutivo a trazione leghista – sottolinea Martina -. Noi dobbiamo essere rispettosi di ogni opinione e ragionare da comunità. Ben sapendo che sarà molto difficile. Ma soprattutto che se si è arrivati a questo punto non è certo per colpa del Pd".

I dem però restano molto titubanti a riguardo, con Renzi, Calenda e Orfini schierati del tutto contro l’accordo con Di Maio e con Rosato che ammette "Le distanze tra noi e il movimento 5 Stelle sono abissali, enormi siamo stati avversari per cinque anni non per caso ma per profondi motivi di divergenza sui programmi. Questo non va dimenticato nell'affrontare con senso di responsabilità il mandato che il capo dello Stato ha assegnato al presidente Fico. Ma il fatto di iniziare, come avvenuto, e di aver avuto un incontro con Fico non vuol, dire che si può  arrivare a un approdo di costruire un governo insieme".

A cura di Biagio Chiariello
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Le consultazioni per il nuovo governo
17:48

Berlusconi: "Davanti ai 5 stelle la gente si sente come gli ebrei davanti a Hitler"

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"Sta succedendo qualcosa in Italia di davvero pericoloso. L'altro giorno ho chiesto ad alcune persone a cui stavo dando una mano: ‘come vi sentite di fronte al comportamento di questa formazione politica, di questo movimento che non si può definire un partito democratico?' Mi hanno risposto che si sentono come gli ebrei al primo apparire di Hitler". Queste le parole del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dal palco a Porzus, in Friuli, dove nel febbraio 1945 furono uccisi 17 partigiani. "Siamo impegnati oggi a cercare una soluzione alla crisi politica – ha continuato -, senza veti né preclusioni, rispettosa del voto espresso dagli italiani". Quindi Berlusconi spiegato: "Tutte le forze politiche hanno il dovere di essere responsabili, nel linguaggio e nei comportamenti: il calcolo politico non può portare a disgregare quella convivenza democratica faticosamente acquisita settant'anni fa".

A cura di Biagio Chiariello
16:50

Renzi fa sondaggio alla gente in piazza: "Lo volete un accordo tra me e i 5 Stelle?"

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"Da Di Maio ho apprezzato le parole nette e chiare con cui ha chiuso la Lega. Se il rischio è di consegnare il Paese a delle derive pericolose, è necessario che il Pd faccia la sua parte. Dobbiamo essere all’altezza di questo passaggio molto complesso e ragionare come comunità", sono le parole del segretario Dem Maurizio Martina durante la celebrazione del 25 aprile. Non solo, aggiunge una strigliata al suo predecessore: "Ora il mio suggerimento è di abbandonare gli hashtag. Se mi rivolgo a Renzi? Non è una questione personale, abbiamo bisogno di tutte le forze del partito democratico per fare questo passaggio".

Poco prima infatti l’ex premier aveva inscenato in piazza a Firenze un siparietto coi presenti: "E te lo faresti un governo con i Cinquestelle?", con le svariate risposte che si uniscono in un solo messaggio, "assolutamente no".

La spaccatura nel Partito Democratico emerge anche dalle parole di un altro big, Carlo Calenda, che su Twitter striglia pesantemente l'ex premier. "Renzi è stato uno dei migliori PDC ita. Ma se ti dimetti ti dimetti. Non ti dimetti da PDC x chiedere elezioni dal giorno dopo e poi da segretario x continuare a farlo via Orfini e compagnia. È dannoso per lui e per il PD. Meglio dentro una segreteria collegiale a viso aperto"

A cura di Biagio Chiariello
11:10

Calenda: "Se ci sarà alleanza col M5s lascerò il PD"

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Anche il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda si dice nettamente contrario all'alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle. L'esponente del governo Gentiloni, ancora in carica per gli affari correnti, conferma via Twitter la sua opposizione a una ipotesi di accordo con i grillini, in modo da consentire l'avvio della legislatura e la nascita di un esecutivo. Calenda, che ha preso da poche settimane la tessera del Partito Democratico, ha spiegato la sua posizione in una serie di risposte ai suoi follower:

A cura di Redazione
10:19

I renziani confermano: "Non possiamo fare un governo con loro"

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Anche Roberto Giachetti, in una intervista al Corsera, conferma dubbi e perplessità rispetto all'ipotesi di un governo con i 5 Stelle, anche se spiega di ritenere incomprensibili i veti sulla "sola possibilità di un dialogo, come se il confronto rappresentasse un cambio di posizione". Aggiunge l'ex vicepresidente della Camera: "Il presupposto deve essere la certificazione del fallimento della trattativa con la Lega. Io ancora non ci credo, anzi mi pare che al di là di artifici e schermaglie ci sia ancora un’amorevole rincorsa tra Di Maio e Salvini. Se e quando questa chiusura sarà ufficiale ci incontreremo e diremo che le distanze programmatiche non rendono possibile nessun tipo di governo insieme. Il M5S ha bombardato per cinque anni il nostro governo, che per noi era una idea riformista di sviluppo del Paese e per loro era il male assoluto. A me basta questo". La strada obbligata resta quella di stare all'opposizione: "In democrazia l’opposizione è un ruolo fondamentale e dobbiamo svolgerlo dimostrando la nostra diversità dal M5S, senza pregiudizi. Se arrivano provvedimenti convincenti dobbiamo valutarli".

A cura di Redazione
21:57

Il Pd è spaccato, Orfini: "Io resto contrario a intesa con il M5S"

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"Di Maio in questo momento ci sta chiedendo pubblicamente di fare un accordo sulla base di un confronto programmatico. Per chiarezza, sulla proposta di un accordo per un governo politico Pd-m5s la mia personale posizione resta la stessa di sempre: sono contrario". Lo scrive su Facebook il presidente del Pd Matteo Orfini.

"Mi arrivano in queste ore molti messaggi di nostri elettori che chiedono chiarimenti sull'incontro con Fico. Oggi abbiamo semplicemente detto che una eventuale apertura a un governo politico col m5s dovrà essere discussa in direzione. Perché noi siamo un partito e le decisioni le prendiamo negli organismi e non sulla base di una telefonata del Casaleggio di turno. Quindi convocherò la direzione il prima possibile".

Verso un'apertura al dialogo invece la minoranza dem: "E' giusto verificare se si è davvero irreversibilmente consumata la possibilità di un accordo tra M5s e Lega. Se ciò fosse vero, costituirebbe un fatto nuovo di cui dovremmo tenere debita considerazione. Questo non significa che automaticamente si pongano le condizioni per una qualche forma di accordo tra noi e il M5S. Piuttosto, mi pare, si determinino le precondizioni per un confronto serrato sul merito, il cui esito è tutt'altro che scontato", ha chiarito in una nota il ministro Andrea Orlando. "Ha fatto bene Maurizio Martina – prosegue – a individuare i punti principali, le precondizioni direi, perché questo confronto non risulti tempo perso".

A cura di Annalisa Cangemi
20:23

Pd risponde a Di Maio, Delrio: "Ci sediamo al tavolo, il risultato non è scontato"

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"Di Maio è stato chiaro, ha detto che ha definitivamente chiuso i rapporti con il centrodestra. Questa era la precondizione per sederci. Quindi ci sediamo al tavolo e cerchiamo di capire se ci sono le condizioni per fare iniziare questa discussione. Le condizioni sono i nostri punti programmatici". Lo ha detto Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, ribadendo che "deciderà la direzione e, se anche si aprirà, il risultato non è scontato, le differenze restano tante".

"Abbiamo detto con molta onestà a Fico che noi dobbiamo tornare in direzione, poi c'è il problema con i nostri iscritti, i nostri amministratori, noi abbiamo un percorso lungo per ragionare, se ci dite "in 2 giorni diteci se ci state o non ci state" per noi la risposta è no. Bisogna prima capire quale è il mandato che ci dà la direzione". La direzione del Pd sarà convocata a giorni. Ma, aggiunge, "se in 50 giorni non hanno concluso niente non è che in 48 ore il Pd deve risolvere" la situazione. "Saggezza e sapienza – ha aggiunto – sono meglio della fretta".

Delrio, intervenendo a Porta a Porta ha detto: "Ascolteremo tutti, è chiaro che quella di Matteo Renzi nel Pd è una opinione che pesa". Poi a proprosito di un appoggio esterno del Pd a un governo dei Cinquestelle ha detto: "Governare bisogna governare, o uno si assume la responsabilità di governare" perché "non ci sono alternative" o "ci si assume la responsabilità eventualmente anche di andare alle urne. Io penso che le vie di mezzo non sono serie. Nessuno nel Pd – ha comunque sottolineato – ha bisogno di sedersi su nessuna poltrona, a noi non interessa andare al governo. Se siamo coinvolti in questa vicenda, è solo perché altri hanno fallito".

Anche la parlamentare Debora Serracchiani invita alla cautela: "È doveroso esplorare con serietà la strada indicata dal Capo dello Stato, con la consapevolezza che un accordo di Governo cui partecipano due forze politiche non è mai un'asettica transazione commerciale, né un contratto meramente formale". "Un Governo ha inevitabilmente delle implicazioni politiche: è in carica per affrontare tutti i problemi del Paese, in agenda e imprevisti, per fare leggi finanziarie e politica estera. Credo che tutto questo dovrà essere valutato con scrupolo e prudenza dagli organi del Pd, prima di prendere qualsiasi decisione". Secondo Serracchiani, "Di Maio ha rappresentato, in caso di mancato accordo con il Pd, uno scenario di ritorno alle urne. Non so se questa opzione sia nell'interesse del Paese o non piuttosto in un poco lungimirante calcolo elettorale del capo dei 5Stelle".

A cura di Annalisa Cangemi
19:28

Salvini: "Io irrilevante? Di Maio amoreggia con Pd pur di andare al potere"

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"Di Maio mi accusa di essere irrilevante? Forse voleva dire "coerente" e leale, visto che lavoro da 40 giorni per formare un governo fedele al voto degli italiani. Amoreggiare con Renzi e con il Pd pur di andare al potere mi sembra invece irrispettoso nei confronti degli italiani e dei propri elettori. Se vuole smettere di polemizzare aiutarmi a ricostruire questo Paese io come leader del centrodestra sono pronto", lo afferma Matteo Salvini, leader della Lega.

A cura di Annalisa Cangemi
18:42

Di Maio: "Accordo con Lega termina qui, Salvini si è condannato a irrilevanza"

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"Salvini si è condannato a irrilevanza, il governo con il centrodestra non più percorribile". Questa in sintesi la dichiarazione di Di Maio, dopo l'apertura del segretario reggente del Pd Martina.

"Abbiamo apprezzato le parole del segretario del Pd Martina, sono parole che vanno in direzione dell' apertura. Abbiamo detto al presidente Fico che manteniamo la linea delle elezioni, di insistenza sui temi per il cambiamento del paese e abbiamo detto che non rinunciamo ai nostri valori e alle nostre battaglie politiche".

"E' chiaro che un governo del centrodestra non è più un'ipotesi percorribile, gli unici che non l'hanno capito sono forse proprio loro ma dopo il fallimento del mandato di Casellati quell'ipotesi tramonta del tutto", ha detto il leader pentastellato al termine dell'incontro con Roberto Fico.

"Sono passati circa 50 giorni in cui abbiamo provato in tutti modi e tutte le forme a firmare un contratto di governo per il cambiamento del Paese con Salvini e la Lega ma loro hanno deciso di condannarsi all'irrilevanza per rispetto dei loro alleati e del loro alleato invece di andare al governo nel rispetto degli italiani".

Se invece dovesse fallire anche l'ipotesi M5S-Pd "Per noi si deve tornare al voto non sosterremo nessun altro governo, tecnico, di scopo o del presidente". E aggiunge: "M5s e Lega, M5s e Pd e qualsiasi partito sono e resteranno alternativi e questo patto deve essere segno di rispetto dei nostri elettori e degli elettori dei partiti. Ma nessuna forza politica può fare da sola, nessuno può dare un governo a questo Paese da solo. Per questo abbiamo ribadito la disponibilità" per un tavolo con il Partito democratico. "Con il Pd – afferma – ci sono profonde differenze ma se riusciremo a mettere al centro l'interesse nazionale, sui temi ci siamo e l'abbiamo sempre detto".

"Chiedo al Pd di venire al tavolo, non subito a firmare il contratto ma a verificare se ci sono i presupposti per metterlo in piedi. Capisco le loro dinamiche interne, ma è chiaro che dobbiamo vederci per capire se ci sono i presupposti ci facciano sapere se sono disponibile poi vediamo la stesura del contratto". Per Di Maio non è concepibile che il M5S vada all'opposizione: "Abbiamo 338 parlamentari e con questa forza un partito deve dare un governo del cambiamento del Paese, e un governo del cambiamento parte dalle nostre battaglie".

A cura di Annalisa Cangemi
18:36

Berlusconi: "Centrodestra è unito non si può dividere"

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"Il presidente Mattarella sa quello che fa", lo ha detto Silvio Berlusconi a Pordenone, dove si è recato in vista delle prossime elezioni in Friuli, riferendosi alla attuale situazione politica e al mandato esplorativo che ieri il Capo dello Stato ha affidato al presidente della Camera Roberto Fico, per vagliare l'ipotesi di un eventuale governo Pd-M5S.

Al termine del comizio elettorale il Cavaliere si è rivolto ai presenti: "Se siete qui sapete già come votare. Dovete votare per Forza Italia, il risultato non deve essere inferiore a quello della Lega. Questo è molto importante".

"Una risposta a Di Maio che considera tramontato il governo di Centrodestra? Non voglio dirgli niente". ha detto poi ai giornalisti dal predellino dell'auto. "Nella formazione di un governo c'è chi ha detto che con i 4,5 milioni di persone che hanno votato per Forza Italia non si vuole neanche sedere a un tavolo. Questo non deve succedere in un paese democratico. Smettiamola di guardarci di sbieco, l'uno con l'altro. Deve esserci rispetto per tutti. La democrazia deve essere anche questo".

E ribadisce: "Abbiamo 172 parlamentari eletti con il voto di tutti: la nostra è una forza politica unita, che non si può dividere. La nostra è un'alleanza che regge da tantissimi anni – ha aggiunto – e governiamo insieme importanti Regioni, tra cui il Veneto, e le governiamo bene. Dobbiamo ricordare a tutti che abbiamo siglato un programma comune di dieci punti, firmato da tutti, punto per punto".

Durante la manifestazione un uomo ha lanciato un uovo contro Berlusconi che si faceva largo tra la folla, senza però centrarlo. L'uomo è stato immediatamente bloccato dalle forze dell'ordine. Ma è stato l'unico episodio di contestazione.

A cura di Annalisa Cangemi
16:21

La renziana Ascani: "Direzione nazionale per apertura a M5S? Voterò convintamente no"

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A pochi minuti dal termine del colloquio della delegazione Pd con il presidente Fico, la renziana Anna Ascani ha criticato la posizione del segretario dem Martina  e twittato: "Qualora il reggente Martina, come ha annunciato, sottoponesse qualsivoglia ipotesi di governo PD-Cinque Stelle alla direzione del partito, io voterò convintamente, senza esitazioni, contro". 

A cura di Charlotte Matteini
15:40

Consultazioni Fico, Pd: "Se M5S chiude con la Lega dialoghiamo, ma partendo dal nostro programma"

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Alle 14.30, dopo essersi riunita al Nazareno, la delegazione Pd composta da Maurizio Martina, Matteo Orfini, Graziano Delrio e Andrea Marcucci è giunta alla Camera per il colloquio con il presidente Roberto Fico. Al termine del colloquio, riguardo alla possibile formazione di un governo programmatico con il Movimento 5 Stelle, il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ha dichiarato: "Ringraziamo Fico per la sua disponibilità e il suo lavoro. Abbiamo dichiarato al presidente che dopo 50 giorni di questa situazione di impossibilità e incapacità di arrivare a una proposta di governo, noi siamo ovviamente disponibili a valutare il patto nuovo annunciato dal Movimento 5 Stelle poche ore fa e dunque la fine di qualsiasi tentativo di accordo con il centrodestra e la Lega. Se questo patto nuovo verrà confermato, come immagino dopo le dichiarazioni importanti di Di Maio, questo per noi rappresenta un punto di novità che anche i nostri dirigenti dovranno essere chiamati a valutare. Con spirito di leale collaborazione, non nascondendo le diversità, noi ci impegniamo ad approfondire questo possibile percorso coinvolgendo i nostri gruppi dirigenti e la nostra direzione nazionale deve essere chiamata a discuterne e a deliberare un percorso nuovo che ci coinvolga. Naturalmente, sul piano programmatico abbiamo ribadito che l'asse del dialogo sarà attorno al programma del Partito Democratico, dei 100 punti che abbiamo presentato al Paese prima delle elezioni e di quelli presentati poche settimane fa al Quirinale. Noi siamo seccamente per fare in modo che l'Italia scriva la nuova agenda europea, noi siamo per più europa e per noi è fondamentale anche occuparci di lavoro e di questioni fondanti per l'Italia e aspettiamo risposte dal Movimento 5 Stelle su questi temi per noi importanti". 

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A cura di Charlotte Matteini
14:31

Bersani: "Il Pd dovrebbe accettare la sfida di governare con il M5s"

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Secondo Pier Luigi Bersani, tra i leader di Liberi e Uguali ed ex candidato premier del Pd nel 2013, il Partito Democratico dovrebbe aprire al dialogo con il MoVimento 5 Stelle. “Come la penso io lo si sa da 5 anni, non vedo perché no, la sinistra, il centrosinistra, il Pd dovrebbero accettarlo questo confronto, questa sfida”. Bersani ricorda quando, cinque anni fa, parlò con i grillini per provare a convincerli a far parte di un governo guidato dal centrosinistra: ”Io dissi allora ‘fate partire un governo di cambiamento’, stanno dicendo le stesse cose, perché no?”.

Bersani risponde ai cronisti che gli fanno notare come il Pd sia in parte arroccato sulle sue posizioni: “Già allora c'era un bel pezzo di Pd che non era d'accordo e poi si sono ancora aggravate sotto questo profilo, perché non si coglie quello che era già chiaro allora e adesso è addirittura conclamato: c'è un pezzo di Paese che non ne vuole più sapere di vecchi riti e quindi ciascuna delle forze tradizionali con maggiore esperienza di governo, positive o negative, ciascuna dal suo lato dovrebbe accettarla questa sfida”.

A cura di Stefano Rizzuti
12:43

De Luca: "Se mi chiami delinquente per 10 anni e ora mi chiedi l'alleanza devi spiegare perché"

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"Se mi chiami delinquente per 10 anni e ora mi chiedi l'alleanza devi spiegare perché o dicevi palle ieri o dici palle oggi", ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando l'ipotetica alleanza di governo tra Pd e Movimento 5 Stelle. "Poi si discute di tutto, se qualcuno mi chiede di fare un governo nell'interesse del Sud Italia, dei giovani del mezzogiorno, parlo non di elemosina ma lavoro, io gli do sostegno. Non c'è bisogno di avere ministri, si può sostenere un governo anche monocolore sulle cose utili per l'Italia, ma a partire dalle proposte non di una somma di parole ma con programmi consapevoli e sostenibili", ha proseguito De Luca.

"Va guardato con rispetto il lavoro del Presidente Mattarella e quello di Roberto Fico, anche se non so quest'ultimo cosa produrrà. Mattarella lavora per passi successivi per chiarire le possibili alleanze, si comincia a ragionare quando ci sarà incarico non di esploratore ma di fare un governo. Il M5S? Dobbiamo avere rispetto di un partito che arriva al 33%, ma questo significa dire quello che pensi, non essere opportunisti, anche perché in Italia i cicli politici durano un tempo molto breve: tre anni fa Renzi ha avuto il 40% e in tre anni l'elettorato è dimezzato. La realtà è dura, un conto è parlare un pò a capocchia, altro è trasformare la realtà. Ai 5 stelle chiederei: di tutto quello che avete detto in deici anni cosa è rimasto? Di quella violenza nell'offendere gli interlocutori cosa è rimasto?. Chi ne risponde oggi che vi muovete con cravatta e giacchetta abbottonata? E ovviamente i viaggi a piedi sono durati una settimana, ora vanno tutti in macchina: a me la demagogia dà l'orticaria", ha concluso il governatore campano.

A cura di Charlotte Matteini
11:52

Carelli (M5S): "Per l'accordo con il Pd bisogna dialogare con Renzi, è ancora un leader"

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"É imprescindibile la figura di Renzi, perché Renzi è una figura ancora importante come leader del Partito democratico". ha dichiarato il pentastellato Emilio Carelli, ospite ad Agorà su Raitre. Proseguendo, per quanto riguarda l'accordo con la Lega, Carelli ha evidenziato: "Salvini in questi giorni si è praticamente autoescluso. Da tutti i contatti che sono avvenuti tra Di Maio e Salvini mi sembra che Salvini abbia mostrato maggior interesse a rafforzare la sua coalizione di centrodestra, e al limite ad arrivare dopo le elezioni in Friuli, a tentare una sorta di Opa su Forza Italia, che abbiamo visto in grave difficoltà, piuttosto che a pensare a quelle che sono le prospettive di un governo".

A cura di Charlotte Matteini
11:47

Forza Italia: "C'è ancora spazio per un governo Salvini. Cercheremo i voti in parlamento"

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"È prematuro parlare di un Governo del presidente. Noi pensiamo che, anche dopo il mandato a Fico, ci possa essere la possibilità per uno spazio a Salvini e si possa, sulla base del nostro programma, andare in Parlamento a cercare i voti. Bisogna partire dal voto degli italiani. Ci troviamo di fronte a un governo dei secondi o dei terzi a Palazzo Chigi. Di Maio e i 5 stelle hanno una pregiudiziale nei nostri confronti. Di Maio però, in perfetto stile da ricreazione scolastica pensa che governare con Lega o Pd sia la stessa cosa. Ma il Paese ha delle priorità. Spero che il Pd non preferisca le poltrone ai punti programmatici", ha dichiarato la capogruppo forzista Mariastella Gelmini a Radio Anch'io.

A cura di Charlotte Matteini
11:16

Salvini: "Pd al governo? No, grazie. Farò rispettare il voto degli italiani"

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"PD al governo? No, grazie. Farò di tutto perché il voto degli italiani sia rispettato, da Roma e da Bruxelles. P.s. Guarda caso i clandestini tornano a sbarcare…", ha commentato questa mattina il leader del Carroccio, Matteo Salvini, su Twitter.

A cura di Charlotte Matteini
10:18

Franceschini apre al confronto con M5s: "È l'ultima speranza che c'è, non si può dire solo no"

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Dopo l’affidamento del mandato esplorativo a Roberto Fico per verificare se esistono le condizioni per far partire un governo M5s-Pd, il ministro dei Beni culturali ed esponente di spicco del Pd Dario Franceschini apre al confronto con i pentastellati. “Non si può rispondere con un semplice no”, afferma durante un’intervista rilasciata a Repubblica. “Mi ha sconcertato leggere una raffica di dichiarazioni di totale chiusura di esponenti del mio partito mezz'ora dopo il conferimento dell'incarico – afferma il ministro -. Abbiamo invece l'obbligo di verificare nei contenuti la possibilità di un'intesa”.

Secondo Franceschini questa è “l’ultima speranza che c’è”: “Non mi sembra che il clima dei rapporti tra le forze politiche consenta di far nascere un governo di tutti. E fatico a vedere una maggioranza in cui stanno insieme noi, Di Maio, Salvini e Berlusconi”, argomenta il parlamentare del Pd. Secondo cui ora bisogna “tentare questa strada senza pregiudiziali. Mettiamo in campo le proposte del Pd come ha iniziato a fare Martina. Vediamo se c’è uno spazio di confronto basato sui programmi. Certo, se ci rivolgiamo solo alle spalle, è chiaro che la collaborazione è impensabile”.

Al giornalista che gli chiede se sarebbe accettabile anche un governo con Luigi Di Maio presidente del Consiglio, Franceschini replica: “Andiamo per gradi. Vediamo i programmi e anche come si può realizzare un'intesa. Esistono i governi politici, l'appoggio esterno, varie formule. Certo, se esisterà un interesse a formare un governo, allora più sarà stabile e meglio sarà”.

A cura di Stefano Rizzuti
10:04

L'esploratore Fico cerca un accordo tra M5s e Pd: dai dem qualche timida apertura

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C’è già chi la definisce l’ultima mossa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di perdere la pazienza e procedere per strade diverse, ma il mandato esplorativo affidato al presidente della Camera Roberto Fico verrà messo alla prova solo oggi, quando quest’ultimo incontrerà le delegazioni di Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle. Il compito di Fico è quello di verificare se esistono le condizioni per far partire un governo formato da questi due partiti, nonostante insieme abbiano numeri abbastanza ristretti, soprattutto al Senato dove avrebbero una maggioranza di un solo seggio (al netto dei senatori a vita).

Fico incontrerà questo pomeriggio il Pd alle 14.30 nel salottino del presidente di Montecitorio. A seguire gli esponenti dem dovrebbero rilasciare una dichiarazione alla stampa nella Sala della Lupa. Il secondo incontro previsto da Fico sarà alle 18, quando a Montecitorio arriverà la delegazione del MoVimento 5 Stelle. Qualche timido segnale di apertura da parte del Pd tra ieri sera e questa mattina c’è stato. Dopo che Di Maio ha ufficialmente ‘scaricato’ Matteo Salvini con un post sul blog delle stelle, prima il segretario reggente Maurizio Martina e poi anche altri esponenti come Dario Franceschini hanno aperto alla possibilità di un dialogo con i pentastellati.

La strada per trovare un accordo è però ancora in salita: in molti, tra cui anche il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci, intervistato da Fanpage.it, fanno notare le distanze sui temi, ma è proprio su questi che si deve ragionare per provare a cercare una convergenza. Nel frattempo è scoppiata l’ira di Salvini e del centrodestra che parlano di “presa in giro” e ritengono impensabile un governo senza il centrodestra dopo la vittoria elettorale della coalizione. Fico dovrà riferire a Mattarella entro giovedì. A quel punto – in caso di fallimento del mandato esplorativo – la palla tornerà in mano al capo dello Stato che starebbe valutando varie opzioni, vedendo sempre più lontano un accordo per la formazione di un governo politico.

A cura di Stefano Rizzuti
20:12

Martina: "Ci confrontiamo con M5S, ma basta con ambiguità e trattative parallele con la Lega"

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"Ci confronteremo con il presidente Fico con spirito di leale collaborazione secondo il mandato conferitogli dal presidente Mattarella. Lo faremo con serietà e coerenza a partire da una questione fondamentale e prioritaria: la fine di ogni ambiguità e di trattative parallele con noi e anche con Lega e centrodestra. Per rispetto degli italiani, dopo 50 giorni di tira e molla, occorre su questo totale chiarezza", ha dichiarato il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, commentando il conferimento dell'incarico esplorativo a Roberto Fico.

A cura di Charlotte Matteini
19:46

Di Maio scarica Salvini: "Contratto con il Pd, entro la settimana daremo governo al Paese"

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Luigi Di Maio scarica definitivamente la Lega di Matteo Salvini. Con un lungo post pubblicato sul Blog delle Stelle, il capo politico del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: "Come sapete oggi il Presidente Mattarella ha dato al presidente della Camera Roberto Fico il mandato di verificare se ci siano i presupposti per un'intesa di maggioranza parlamentare tra il MoVimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Il capo dello Stato ha preso questa decisione dopo il fallimento dell’ipotesi di un governo del centrodestra, come certificato dall’incarico alla Presidente del Senato della settimana scorsa.

In questi giorni ho chiesto a più riprese a Matteo Salvini di sedersi al tavolo come leader della Lega per discutere i termini del contratto di governo. E’ cosa nota che abbiamo delle differenze programmatiche, ma è altrettanto chiaro che abbiamo tanti obbiettivi in comune che potremmo realizzare. Penso alla Legge Fornero, alla riduzione delle tasse, ai diritti dei lavoratori, alla lotta alla burocrazia, al sostegno alle famiglie e ai loro figli, alla sicurezza su tutto il territorio nazionale solo per citare i primi che mi vengono in mente. Alcuni mi hanno anche detto di aver esagerato in questo “corteggiamento”, chiamiamolo così. L’ho fatto perchè era doveroso dare questa opportunità all’Italia.

L’ho fatto perchè raggiungere quei risultati elencati poco fa sarebbe straordinario per il cambiamento dell’Italia. Ma dal suo comportamento ho capito che Salvini non vuole assumersi responsabilità di governo. Perchè sinceramente non riesco proprio a capire come mai preferisca stare all'opposizione per il bene dei suoi alleati, invece di andare al Governo per il bene degli italiani. E dovrà darne conto a tutti gli imprenditori, pensionati, professionisti, giovani che lo hanno votato per vederlo al Governo e invece ha reso il loro voto ininfluente. Non si dica che non c'ho provato fino alla fine, adesso buona fortuna.

Fa' un pò ridere che si citi il voto del Molise per giusitificare queste scelte incomprensibili. Il MoVimento 5 Stelle da solo ha preso oltre il 38% dei voti, il nostro record storico per delle elezioni regionali. 9 liste che si sono unite sotto il centrodestra hanno preso appena 10.000 voti in più. Ma chiariamo cosa sia questo centrodestra, perchè qui in Parlamento centrodestra significa Salvini, Meloni e Berlusconi che insieme alle elezioni molisane hanno preso solo il 22% (FI 9,4%, Lega 8,2% e Fdi 4,4%). In Molise centrodestra significa invece un'accozzaglia di liste civetta che ha portato altri 20 punti. Ve ne leggo alcuni: Orgoglio Molise 8,3%, Iorio per il Molise 3,6%, Movimento Nazionale per la Sovranità 2,7%, Il Popolo della Famiglia 0,4%.

Il centrodestra che ha vinto in Molise ha poco o nulla a che vedere con i partiti che sono oggi in Parlamento, quindi eviterei di mischiare le due cose. Io non so se ce ne rendiamo conto, ma questi stanno dicendo che, Berlusconi ha vinto col 9%, la Meloni col 4%, Salvini con l'8% e vuol fare pure il premier, e il Movimento 5 Stelle col 38,5% ha perso! Solo il MoVimento 5 Stelle mantiene sempre, ovunque e comunque la sua identità. Ed è per questo che i cittadini ci hanno premiato con oltre 11 milioni di voti.

Il Presidente Mattarella oggi ha chiesto a Roberto Fico di verificare se ci sono i presupposti per far siglare il contratto di governo al MoVimento 5 Stelle e al Partito Democratico. Io accetto la richiesta del capo dello Stato e presto incontrerò il Presidente della Camera per valutare la possibilità di questo percorso, visto e considerato che dall’altra parte non hanno voluto ascoltare i loro stessi elettori che chiedevano a Salvini di fare questo passo.

Questa è la settimana decisiva per dare un Governo al Paese e sono molto ottimista. Lo sono perchè non sarà un'alleanza. Voglio dirlo chiaramente ai nostri attivisti: quello che valeva per la Lega, vale anche per il Pd. Le condizioni non cambiano: vogliamo un contratto di governo, fatto a partire dal nostro programma e sulla base redatta dal prof. Giacinto Della Cananea. L’obiettivo di questo contratto è realizzare quanto abbiamo promesso in campagna elettorale, per migliorare finalmente la qualità della vita degli italiani, non la nostra ma la loro, perchè il nostro programma non è nè di destra nè di sinistra, ma di puro buonsenso e non siamo disposti a rinunciare i nostri valori".

A cura di Charlotte Matteini
18:44

Salvini: "Mandato a Fico per governo M5s-Pd è presa in giro, alla fine potremmo fare da soli"

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Dopo la decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidare il mandato esplorativo per verificare l'esistenza di una convergenza tra M5s e Pd per formare il governo, a commentare questa scelta arriva il leader della Lega Matteo Salvini che la definisce una "presa in giro". Il segretario del Carroccio ritiene ingiusta la possibilità di un governo tra M5s e Pd: "Hanno perso in Italia, hanno perso in Molise, se ci date una mano straperderanno domenica in Fvg. Io non voglio vedere Renzi, Serracchiani o la Boschi al governo per i prossimi cinque anni. Non è giusto, non è normale, non è rispettoso". Secondo Salvini, "bisogna rispettare sempre le indicazioni del presidente ecc. ecc. ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro".  "Per il governo si potrebbe fare la stessa cosa che avete fatto voi con la ricostruzione: se quelli con cui dovreste ricostruire cominciano a litigare e non si mettono d'accordo, alla fine possiamo tirarci su le maniche e provare a far da soli", aggiunge ancora Salvini.

A cura di Stefano Rizzuti
18:28

Forza Italia: "Centrodestra imprescindibile, senza di noi governo non legittimato dal voto"

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La decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidare il mandato esplorativo a Roberto Fico per verificare se è possibile costituire una alleanza di governo tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico non è stata accolta favorevolmente dagli esponenti di Forza Italia. La capogruppo forzista al Senato Anna Maria Bernini dichiara: "Abbiamo rispetto per la decisione del presidente della Repubblica di conferire un incarico esplorativo al presidente della Camera circoscritto all'eventualità di formare un governo a maggioranza M5s-Pd. Altrettanto rispettosamente dobbiamo sottolineare di trovare tale prospettiva non condivisibile. Riteniamo infatti che un governo non possa prescindere dal risultato elettorale nazionale del 4 marzo – peraltro ribadito anche dall'esito delle regionali del Molise – che ha premiato in primo luogo il centrodestra attribuendogli oltre il 37% dei voti e molto di più in termini di seggi parlamentari. Attendiamo, dunque, il risultato di questa nuova esplorazione ma restiamo convinti che senza il centrodestra il Paese non possa avere un governo credibile e legittimato dal voto".

A cura di Stefano Rizzuti
17:15

Fico accetta il mandato esplorativo per governo M5s-Pd: "Si deve partire da temi e programmi"

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al presidente della Camera Roberto Fico il mandato esplorativo. Il suo compito sarà quello di verificare se è possibile formare una maggioranza di governo tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico. "Il presidente della Repubblica – annuncia il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti – ha ricevuto il presidente della Camera Roberto Fico e gli ha affidato il compito di verificare la possibilità di una intesa di maggioranza parlamentare tra il MoVimento 5 Stelle e il Pd per costituire il governo. Ha chiesto a lui di riferire entro la giornata di giovedì".

Poco dopo aver accettato l'incarico, Roberto Fico ha parlato uscendo dallo studio alla Vetrata del Quirinale: “Ringrazio il presidente della Repubblica per avermi affidato un mandato esplorativo che ricerca la possibilità di una maggioranza parlamentare tra M5s e Pd al fine di costituire un governo. Mi metterò al lavoro da subito seguendo un punto fondamentale: si deve partire dai temi e dal programma per l’interesse dal Paese. Ed è quello che cercherò di fare da subito”.

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Subito dopo aver lasciato il Quirinale, il presidente della Camera è andato a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Dopo il colloquio con Gentiloni, Fico avrebbe dovuto incontrare anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ma il colloquio è stato rinviato e potrebbe anche avvenire telefonicamente perché la presidente del Senato si trova a Tallinn per l'incontro tra i presidenti dei parlamenti europei. Negli scorsi giorni la seconda carica dello Stato aveva ricevuto un mandato simile dal capo dello Stato, ma in quel caso l'obiettivo era verificare l'esistenza delle condizioni per far nascere un governo tra centrodestra e MoVimento 5 Stelle. Le trattative, però, si erano chiuse con un nulla di fatto.

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A cura di Stefano Rizzuti
14:06

Elezioni in Molise, Cav: "Dilettantismo M5S esce battuto. I grillini non sono credibili"

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"Dal Molise esce battuto e fortemente ridimensionato il dilettantismo dei 5 Stelle rispetto al voto di protesta espresso dagli elettori alle politiche. I grillini si dimostrano del tutto non credibili per una funzione di governo". Lo afferma il leader di Fi, Silvio Berlusconi commentando i risultati delle elezioni in Molise.

A cura di Annalisa Cangemi
14:02

Di Maio: "Fico interpreterà al meglio il mandato che riceverà da Mattarella"

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"Oggi il presidente Mattarella ha convocato il presidente della Camera Roberto Fico per assegnargli un mandato. Faccio un grosso in bocca al lupo a Roberto e sono sicuro che interpreterà al meglio quanto sarà richiesto dal capo dello Stato". Lo scrive su Twitter il capo del M5s Luigi Di Maio.

A cura di Annalisa Cangemi
12:37

Mattarella convoca Fico al Quirinale: gli affiderà il mandato esplorativo

Foto: Twitter/Quirinale
Foto: Twitter/Quirinale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato al Quirinale per oggi pomeriggio, alle ore 17, il presidente della Camera Roberto Fico. Dopo il fallimento del mandato esplorativo affidato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il capo dello Stato dovrebbe conferire un compito molto simile anche a Fico. L'ipotesi più probabile è che al presidente dell'aula di Montecitorio spetti il compito di verificare la possibilità di un accordo tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico.

A cura di Stefano Rizzuti
11:33

Di Maio: "Voto in Molise è richiesta di cambiamento, fiduciosi di dare un governo al Paese"

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Nonostante la sconfitta alle elezioni regionali in Molise, ma con la contemporanea affermazione del MoVimento 5 Stelle come primo partito (col 31,5%), Luigi Di Maio si dice ottimista sulla formazione del nuovo governo e sul ruolo del M5s al suo interno. "Questo risultato – afferma su Facebook riferendosi alle elezioni in Molise – è la dimostrazione che una larga parte del Paese ci chiede con forza di archiviare la vecchia politica e di far partire un governo del cambiamento. Non intendo lasciare questa richiesta inascoltata. Rimaniamo concentrati su questo obiettivo, fiduciosi di poter arrivare a dare al Paese un governo che finalmente lavori per i cittadini".

Di Maio ringrazia Andrea Greco, candidato del MoVimento alle regionali ma uscito sconfitto dalle urne: "Voglio dirgli grazie per l’impegno e la passione con cui ha portato avanti una campagna elettorale non facile. Il MoVimento 5 Stelle si è presentato da solo mentre dall’altra parte c’erano grandi ammucchiate che ora rischiano di sciogliersi come neve al sole, come la Sicilia insegna, e che difficilmente potranno lavorare per il bene dei molisani. Donato Toma era sostenuto da una coalizione composta da 9 liste, di queste nemmeno una è riuscita a raggiungere il 10% dei voti. I partiti che insieme rappresentano il centrodestra a livello nazionale – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – insieme superano appena il 22%.  Il nostro Andrea Greco, da solo, supera il 38%. Il MoVimento 5 Stelle si conferma anche in Molise prima forza politica della Regione".

A cura di Stefano Rizzuti
11:07

Gli appelli di Salvini: "Di Maio si sieda al tavolo con me, con Mattarella facciamo veloce"

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Dopo le elezioni regionali in Molise, riparte la campagna elettorale in vista del voto in Friuli Venezia Giulia e riprendono le trattative per la formazione del nuovo governo. Da Trieste, il leader della Lega Matteo Salvini fa un doppio appello: da una parte chiede al capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio si sedersi con lui a un tavolo, dall’altra invita il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a fare in fretta.

Lo dico a Di Maio, lo dico da leader del centrodestra – afferma Salvini – mettiamoci al tavolo. Riforma delle pensioni, riforma del lavoro, riduzione delle tasse, blocco degli aumenti dell'Iva e delle accise, blocco e controllo dei confini e in qualche giorno si dà un governo che dura cinque anni a questo Paese”. Salvini “consiglia ai secondi arrivati di smetterla di imporre veti e di metterci intorno ad un tavolo. Centrodestra e 5 Stelle comincino a governare già da questa settimana”.

Salvini si rivolge anche a Mattarella: “Facciamo veloce, noi abbiamo le idee chiare e infine se ognuno scende dal piedistallo in una settimana daremo il governo agli italiani”. "Auguriamo buon lavoro al presidente Mattarella – continua Salvini – che ovviamente farà le sue scelte. Sottovoce ci tengo che da Trieste gli arrivi questa indicazione: facciamo veloce, noi le idee ce le abbiamo chiare ed il programma è pronto”.

A cura di Stefano Rizzuti
10:02

Governo, Mattarella oggi decide: verso l'incarico esplorativo a Fico per alleanza M5s-Pd

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Dopo le elezioni regionali in Molise, con la vittoria del candidato del centrodestra, Donato Toma, oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riprende in mano la palla e decide cosa fare per provare a uscire dallo stallo per la formazione del nuovo governo. Nella mattinata il capo dello Stato dovrebbe sciogliere le riserve e affidare un nuovo mandato esplorativo, dopo quello fallito della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico. Anche in questo caso potrebbe trattarsi di un incarico mirato, ovvero il compito del presidente d'aula di Montecitorio potrebbe essere quello di verificare se ci sono le condizioni per una trattativa e un eventuale governo tra MoVimento 5 Stelle e Pd. Ma non è da escludere che Mattarella prenda un'altra decisione o dia altre indicazioni a Fico.

Intanto la vittoria elettorale del centrodestra in Molise rinvigorisce la coalizione guidata da Matteo Salvini. La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, rivendica il risultato su Facebook, scrivendo: "La schiacciante vittoria del centrodestra in Molise con il fondamentale contributo di Fratelli d'Italia, l'unico partito che cresce rispetto alle politiche, è un'altra indicazione chiara per il presidente Mattarella: gli italiani vogliono un governo guidato dal centrodestra e con un programma di centrodestra. Complimenti e buon lavoro al neo governatore Donato Toma! Ora a testa bassa per strappare anche il Friuli Venezia Giulia alla sinistra". Difficile che Mattarella si possa far influenzare dal risultato di una elezione regionale che poco ha a che vedere con i risultati del 4 marzo (ribaltati in Molise con l'esito delle regionali) e con la formazione del nuovo governo, ma una affermazione del centrodestra anche in Friuli Venezia Giulia potrebbe ulteriormente rafforzare la coalizione e la sua unità, nonostante le distanze tra Salvini e Berlusconi siano decisamente aumentate negli ultimi giorni, con un nuovo riavvicinamento del leader della Lega al capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Proprio Di Maio questa mattina ha presentato una bozza del contratto di governo da proporre a Lega e Pd.

A cura di Stefano Rizzuti
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Le consultazioni per il nuovo governo
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