Il governo Conte 2 ha incassato la fiducia della Camera dei deputati con 343 voti favorevoli e 263 contrari, tre gli astenuti. L'esecutivo nato dall'accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle è atteso domani dalla prova del Senato, dove il margine sulle opposizioni è molto più ridotto. Conte, durante il suo discorso, ha attaccato la Lega ed è stato contestato.
- Dalla Camera ok alla fiducia al governo Conte: 343 i favorevoli, 263 i contrari 09 Settembre
- Governo, Zingaretti: "Bene Conte, altro passo avanti per cambiare l'Italia" 09 Settembre
- Governo, Di Maio: "Bene la fiducia, ora è il momento del coraggio, bisogna correre" 09 Settembre
- Conte replica alla Camera e attacca la Lega: "Volevate voto per avere più poltrone?" 09 Settembre
- Fiducia al governo, Meloni: "Un grande bentornato al mio amico Salvini. Mi dispiace per FI" 09 Settembre
- Manifestazione Motecitorio, Salvini: "C'è una divisione tra il Palazzo chiuso e l'Italia in piazza" 09 Settembre
- Fiducia al governo, Conte: "Basta slogan inutili, io e i miei ministri useremo un linguaggio mite" 09 Settembre
- Attesa per il discorso di Giuseppe Conte, Salvini e Meloni in piazza 09 Settembre
Dalla Camera ok alla fiducia al governo Conte: 343 i favorevoli, 263 i contrari
Il governo guidato da Giuseppe Conte e nato dall'accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico (con il contributo di Liberi e Uguali) ha incassato la fiducia della Camera dei deputati. Il primo test per il nuovo esecutivo è stato superato con 343 voti favorevoli e 263 contrari. Solamente tre gli astenuti. A sostenere il governo non solo M5s, Pd e Leu ma anche, secondo quanto annunciato durante le dichiarazioni di voto, alcuni esponenti del Gruppo Misto. In particolare sostengono l'esecutivo le componenti di +Europa e di Civica Popolare.
Governo, Zingaretti: "Bene Conte, altro passo avanti per cambiare l'Italia"
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, esulta su Twitter per il voto di fiducia ricevuto dal governo guidato da Giuseppe Conte alla Camera dei deputati: "Bene il presidente Conte e la fiducia alla Camera. Un altro passo in avanti per cambiare l'Italia e renderla più verde, giusta e competitiva".
Governo, Di Maio: "Bene la fiducia, ora è il momento del coraggio, bisogna correre"
"Bene la fiducia alla Camera. Massimo sostegno alle parole del presidente Conte. M5s ha idee chiare: lavoro, imprese, ambiente, scuola, famiglia sono priorità. Ma anche taglio dei parlamentari e revoca delle concessioni autostradali. È il momento di correre, è il momento del coraggio. Ci siamo!": queste le parole, espresse con un tweet, del neo-ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo il voto di fiducia al nuovo governo della Camera dei deputati.
La provocazione di D'Uva: "Salvini spieghi per quale mojito ha aperto la crisi"
Una battuta o forse una provocazione: il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Francesco D’Uva, ironizza su Matteo Salvini e sulla crisi di governo che ha aperto, durante il suo intervento per le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Conte: “Se siamo qui è perché qualcuno ha anteposto gli interessi di partito agli interessi degli italiani, una crisi nata sotto l'ombrellone per un capriccio. Dovrete spiegare per quale mojito…motivo lo avete fatto”. Un ‘finto' lapsus con cui critica espressamente l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
D’Uva parla anche del discorso pronunciato dal presidente del Consiglio: “Nel programma presentato dal presidente Conte ci sono tanti punti cari al M5S, punti con i quali ci siamo presentati ai cittadini. Quota 100 era uno dei punti di programma del M5s e non lo tocca nessuno, così come il reddito di cittadinanza, tutti i provvedimenti cari al M5s e approvati in questi 14 mesi non saranno toccati”.
Governo, Molinari (Lega) contro Conte: “Noi siamo eletti e lei no, abbia rispetto”
Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, si rivolge al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, attaccandolo per il suo intervento in Aula: “Le ricordo che qua non parla con i suoi studenti. Noi siamo eletti, lei no. Si ricordi di rivolgersi con rispetto. Le faccia ai suoi amici le lezioni di galateo, non a noi”. Poi, durante le dichiarazioni di voto, gli attacchi ai 5 Stelle: “È stato disvelato il grande bluff del M5s. Aveva il messaggio dell’uno vale uno, che poteva nascondere un messaggio nobile, ma oggi abbiamo capito che vuol dire che tutti sono sostituibili, che nessuno vale niente”.
Molinari, dopo aver citato Gramsci, torna a prendersela con la maggioranza: “Voi potrete festeggiare per un po’, perché avete scampato le elezioni”. Poi si rivolge nuovamente a Conte: “La verità è che un anno fa lei parlava di un governo sovranista, chiedeva la fiducia per un governo capace di cambiare gli equilibri europei. Noi ci avevamo creduto. Lei lo sapeva che era alla guida di un governo sovranista che voleva cambiare l'Europa. Non saprei come chiamarlo se non tradimento, incoerenza. Grazie al voto dei Cinque Stelle in Europa non avete cambiato niente. Ci hai raccontato balle per 14 mesi”.
Governo, Delrio: "Dobbiamo tornare a sentirci padroni in Europa"
Durante le dichiarazioni di voto per la fiducia al governo Conte interviene il capogruppo del Pd, Graziano Delrio, annunciando il voto favorevole dei dem: “Il presidente del Consiglio ha presentato un programma serio e solido, ciò di cui abbiamo bisogno perché il Paese è fermo. Abbiamo bisogno di ricreare nuovi posti di lavoro, di aiutare le imprese a farlo. Lei ha fatto un discorso serio e solido perché ha accettato di superare la logica del contratto, di un gioco di interessi particolari che si andava a sommare senza vedere al bene comune”. Poi Delrio si rivolge alla Lega: “Mi dovrete spiegare perché è legittimo che si alleino il primo e il terzo partito dalle urne e non il primo e secondo”.
Delrio spiega che c’è un altro motivo per cui il Pd sostiene questo governo: “Siamo sicuri che con lei, e con noi, non tornerà un passato dove non si poteva parlare nelle Aule parlamentari”. Secondo il capogruppo dem ritiene che il programma “contiene il progetto e la visione, l’agenda nuova di cui il Paese ha bisogno”. E l’obiettivo da raggiungere è chiaro: “Dobbiamo pretendere la modifica del patto di stabilità e crescita”. Delrio aggiunge anche: "La prima cosa da fare è tornare a sentirci padroni in Europa. Lei avrà una squadra su cui contare in Europa con il ministro dell'Economia, il ministro agli Affari europei e il commissario Ue che sono tutti convinti europeisti".
Fonti Ue: "Gentiloni commissario agli Affari economici"
Il commissario italiano, designato dal governo M5s-Pd, Paolo Gentiloni, dovrebbe essere il prossimo responsabile degli Affari economici e monetari dell’esecutivo comunitario. A riportare la notizia, citando fonti dell’Ue, è l’Ansa, che dà per assodato l’approdo di Gentiloni agli Affari economici, salvo colpi di scena dell’ultima ora. L’ufficialità verrà data solo domani alle 12, quando la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen renderà noti i ruoli degli esponenti della sua squadra. La casella degli Affari economici è quella più ambita dall'Italia e, forse, quella di maggior prestigio e che garantisce più margine di trattativa sulla riforma del patto di stabilità che il governo chiede,
L’ipotesi di Gentiloni agli Affari economici viene riportata anche dall’Agi, citando sempre fonti europee. Inoltre una mezza conferma sembra arrivare anche dalle parole di Gunther Oettinger, commissario uscente al Bilancio: “Un ex primo ministro proveniente da un grande paese membro ha sempre la competenza per prendere un portafoglio importante, ma aspettiamo e vediamo”.
Meloni attacca il governo: "Siete ladri di democrazia e truffatori di consenso"
Annunciando uno scontato no alla fiducia al governo Conte, la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, non risparmia attacchi alle forze di maggioranza che hanno deciso di non tornare al voto formando il nuovo esecutivo: “Si chiama essere ladri di democrazia e truffatori di consenso”. Meloni inizia il suo intervento subito all’attacco: “Mi sarei almeno aspettata un po’ meno di spocchia. Volgare è imbullonarsi alle poltrone, non dire in quest’Aula che vi siete imbullonati alle poltrone. Noi faremo un’opposizione senza sconti, perché siete il nuovo, forse peggiore, governo di politicanti”. Poi una replica a Leu che contestava la presenza, durante la manifestazione di stamattina, di molte persone che hanno fatto il saluto romano: “Non accettiamo lezioni da quelli che vanno nelle manifestazioni a braccetto con i centri sociali che devastano le città”.
La presidente di Fdi continua ad attaccare le forze di maggioranza: “Noi i governi li facciamo con chi ci presentiamo alle elezioni: noi diciamo mai con il Pd e mai coi 5 Stelle. Volevate aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno e siete diventati il tonno intrappolato nella scatola. A Di Maio, in quanto a trasformismo, Scilipoti gli può allacciare le scarpe”. Meloni conclude parlando del progetto di M5s e Pd: "Questo disegno ha come massimo obiettivo quello di dare la presidenza della Repubblica a un signore nuovo, Romano Prodi, cintura nera della svendita dell’Italia e dei suoi interessi. La buona notizia è che non ci riuscirete. Intanto perché faremo eleggere il presidente della Repubblica ai cittadini. E poi perché la democrazia tornerà molto prima di quel che pensiate. La qualità della colla con cui siete attaccati alla poltrona non vi basterà per affrontare le intemperie di questo tempo. La democrazia tornerà presto e quando tornerà penso che sarete travolti da un’Italia libera, sovrana, che vuole difendere i suoi interessi. E noi saremo pronti a dare una nazione che difenda i suoi confini, la sua identità, che la ami. L’unico padrone che abbiamo mai avuto è il popolo italiano".
Il governo incassa i primi sì alla fiducia, da +Europa a Leu: il gruppo Misto è diviso
Con l’inizio delle dichiarazioni di voto alla Camera dei deputati sulla fiducia al governo Conte 2 arrivano i primi sì al nuovo esecutivo. Annuncia, senza alcuna sorpresa, il voto a favore il gruppo di Liberi e Uguali, come annunciato da Federico Fornaro. A lui si uniscono anche alcune componenti del Gruppo Misto: i primi sono i tre deputati di +Europa-Centro democratico, seguiti da Beatrice Lorenzin con la componente di Civica popolare. Astensione annunciata, invece, dalle minoranze linguistiche con Svp. Voto contrario da Maurizio Lupi e dai tre deputati di ‘Sogno Italia’.
Nelle sue dichiarazioni di voto Fornaro ha criticato quanto avvenuto in piazza questa mattina, quando a Montecitorio durante la mobilitazione organizzata da Fratelli d’Italia e a cui ha aderito la Lega, alcuni manifestanti hanno mostrato il saluto romano: “Non accettiamo lezioni di democrazia da chi oggi ha manifestato in piazza facendo il saluto romano, sono immagini che voi per primi dovreste censurare”.
Conte replica alla Camera e attacca la Lega: "Volevate voto per avere più poltrone?"
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha replicato alla Camera dei deputati dopo gli interventi in Aula sul suo discorso programmatico. Il presidente del Consiglio è stato più volte contestato dalle opposizioni di centrodestra, venendo interrotto molto spesso durante il suo discorso. Queste le parole di Conte:
Molti degli interventi hanno rivolto lo sguardo al passato piuttosto che sui contenuti programmatici che ho illustrato. Credo allora di poter interpretare meglio le istanze formulate facendo una premessa che riguarda il passato: in particolare, molti degli interventi dei deputati della Lega e di Forza Italia celano, lo dico senza offese, delle forti emozioni emotive, dei violenti proclami. Le parole più utilizzate sono state tradimento, oltraggio agli italiani, sequestro del voto. Mi chiedo se la nostra Costituzione esiste ancora o è stata stracciata. Conosco la vostra dieta comunicativa, ma ripetere all’infinito (‘elezioni', ndr) queste parole non potrà cambiare la realtà dei fatti, questa è una grande mistificazione. Il solo fatto che una forza politica e il suo leader possa chiedere di portare il Paese a elezioni ogni anno è irresponsabile. La nostra Costituzione descrive un assetto noto come democrazia parlamentare, significa che voi parlamentari viene eletto dal popolo ma il governo viene qui a richiedere la fiducia, come avviene oggi.
Addirittura nel ribaltamento delle posizioni si accusa il M5s, che ha subito la scelta, di tradimento: assurdo. Il M5s, e io lo apprezzo per questo e per questo lavoro con loro e sono fiducioso di poter costruire con loro e altre forze politiche che hanno aderito, ha ritenuto di fare della coerenza con il proprio programma il centro della propria virtù politica. Io non ho mai detto e non dirò mai che voi avete tradito, mi rivolgo alla Lega. Dico che mentre il M5s è stato coerente al proprio programma, voi dimostrate di essere coerenti alle vostre convenienze elettorali. Se mi permettete avete sbagliato giuramento, perché i ministri che hanno giurato lo hanno fatto per tutelare l’interesse esclusivo della nazione, non del proprio partito. Questo governo si presenta a voi in modo libero, trasparente, lineare: il M5s, il Pd e Leu hanno lavorato a un programma e hanno elaborato un progetto da offrire al paese.
Per me una poltrona è fonte di responsabilità, ma allora cosa devo pensare: che volevate andare al voto per avere più poltrone? Mi chiedo ancora: perché ministri che presentano una mozione di sfiducia non si dimettono?
Nel discorso di Conte non mancano le frecciatine nei confronti della Lega, molto spesso chiamata in causa, come quando si parla del portafoglio ottenuto dall'Italia nella Commissione europea o l'importanza di "partecipare a tutti i Consigli europei e non a nessuno, ci siamo intesi", una frase che sembra riferita alle assenze di Matteo Salvini in occasione di alcuni tavoli europei. Ancora, rivolgendosi alla Lega Conte aggiunge: "Diciamo che con le alleanze europee non mi avete per niente aiutato".
Sul reddito di cittadinanza, tornando sul programma, il presidente del Consiglio assicura che rimarrà in piedi e che, anzi, si deve implementare maggiormente: "Non intendiamo smantellare le misure di protezione sociali, ma anzi le misure di welfare a favore dei redditi più svantaggiati e delle famiglie più numerose saranno al centro della nostra azione".
Sul ministero della Disabilità il presidente del Consiglio spiega: “Non è sparito il ministero delle Disabilità e le associazioni che ho ascoltato durante le consultazioni mi hanno chiesto espressamente di poter tenere questa delega presso la presidenza del Consiglio. Quindi ci sarà un sottosegretario con delega per le Disabilità. Su questo punto il nostro programma esprime una visione molto chiara”.
Sul capitolo sicurezza, Conte replica: “Ci è stato contestato che non ci siamo dedicati al tema della sicurezza, ma ci sono due punti che riguardano il comparto della sicurezza e del soccorso pubblico. State tranquilli, pensavate di aver ipotecato il presidio di un comparto, ma non è così. È inaccettabile che chi presta soccorso ai cittadini sia costretto a operare in carenza di mezzi e personale. E questo riguarda anche la tutela della sicurezza dei centri urbani con particolare riferimento alle periferie, che non dobbiamo abbandonare”.
Conte risponde su uno dei temi posti durante il suo discorso: “È stato obiettato che gli asili nido sono già gratuiti in Lombardia, sì è vero ma offrono solo un posto a un bambino su quattro: noi vogliamo garantirlo anche agli altri tre. E soprattutto vogliamo che questa prestazione costituisca oggetto di un diritto e non di un servizio a domanda individuale, quindi sia a beneficio di tutti coloro che non se lo possono permettere”. Sui rapporti con le Camere il presidente del Consiglio prosegue: “Questo governo ha una grandissima sensibilità per quelli che saranno i rapporti con il Parlamento. Ci faremo carico di rispettare a pieno il ruolo del Parlamento, anche con le forze di opposizioni. Cercheremo di relegare la decretazione di urgenza solo ai casi straordinari e urgenti”.
Il presidente del Consiglio conclude parlando delle aree terremotate del Centro Italia: “Mi sembra ingiusto dire che non c’è stata attenzione per le comunità terremotate. Questo governo, però, nasce nella consapevolezza che le misure finora adottate non sono state sufficienti, quindi abbiamo parlato di ulteriori provvedimenti. Cerchiamo una soluzione che si offra anche al dialogo con le forze di minoranza, dobbiamo varare una riforma che ci permetta di affrontare ogni tipo di calamità una volta per tutte. Non possiamo permetterci ogni volta di introdurre dei decreti ad hoc e poi modificarli in corso di attuazione”.
Governo, Renzi: “Mi costa molto ma voto la fiducia. Però non basta essere contro Salvini”
Sulla nascita del nuovo governo interviene, con la sua enews, anche il senatore del Pd, Matteo Renzi: “Il nuovo Governo chiede la fiducia alla Camera oggi e al Senato domani. A tutti i puristi chiedo di riflettere attentamente su quale fosse l’alternativa. Preferivate forse l’aumento dell’Iva, l’odio verbale elevato a stile di governo, le rappresaglie mediatiche contro qualche decina di migranti fuggiti dalla fame e dalla guerra, la strumentalizzazione social contro le persone di colore, l’opacità sulle tangenti richieste ai russi, le campagne elettorali permanenti in spiaggia, lo spread ai massimi, l’isolamento dell’Italia in Europa, i saluti romani in piazza? Preferivate forse i pieni poteri a Salvini per cinque anni? Io no”. Per questo l’ex presidente del Consiglio spiega: “Anche se umanamente e personalmente mi costa molto, domani voto la fiducia al Governo Conte II”.
Renzi ritiene che non sia sufficiente essere contro Salvini per tenere insieme la maggioranza di governo: “Non basta essere contro. Per fare un Governo bisogna indicare proposte programmatiche precise. Tra le cose più convincenti del nuovo esecutivo, il ritorno da protagonisti nella famiglia europeista e la proposta degli asili nido gratuiti per tutti”, dice ancora riferendosi a quanto dichiarato durante il suo discorso programmatico da Giuseppe Conte.
Conte bis, in corso la discussione generale alla Camera. Questa sera il voto di fiducia
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo l'intervento in aula alla Camera ha depositato nell'Aula di palazzo Madama il suo discorso programmatico. Il premier poi è rientrato a Montecitorio, dove è il corso il dibattito, che durerà 4 ore e mezzo, fino alle 17.30. Alle 17.45 la replica di Conte, quindi ci saranno le dichiarazioni di voto dei gruppi. Alle 19.30 circa è previsto l'inizio della votazione sulla fiducia.
Berlusconi: "Opposizione dura a governo di ultrasinistra. Prima c'era un partito comunista, ora due"
"Sono arrivato leggermente in ritardo? No, non mi sono fermato alla manifestazione qui fuori per sentire la Meloni e Salvini?". Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nella riunione con i gruppi parlamentari alla Camera. "Prima avevamo un partito comunista e ci battevamo contro un solo partito comunista, oggi ce ne sono addirittura due…Uno da salotto, il Pd, e uno da strada, i Cinque stelle…Faremo opposizione dura, ferma, senza alcuna ambiguità contro un governo di ultra sinistra".
"Sono molto considerato negli scenari internazionali: quando vado al Parlamento europeo o ai vertici Ppe mi chiedono consiglio. Sono considerato giusto un gradino sotto la Merkel. Questo accade anche grazie alla mia lunga esperienza politica", ha aggiunto.
"Dobbiamo avviare una stagione di ricostruzione e rilancio del centro-destra. Abbiamo proposto a Matteo Salvini e Giorgia Meloni un tavolo comune del centrodestra alla Camera e al Senato per coordinare al meglio i nostri lavori e fare opposizione parlamentare più efficace".
Fiducia al governo, Meloni: "Un grande bentornato al mio amico Salvini. Mi dispiace per FI"
"I Cinque stelle sono parte del sistema come il Pd. Sono i peggiori voltagabbana che si siano mai visti". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervenendo dal palco in piazza Montecitorio, alla manifestazione contro il Conte bis, alla quale ha aderito anche alla Lega. "Questo governo non piace agli italiani per le stesse ragioni per cui piace alle grandi consorterie europee. Oggi il popolo si ribella alla truffa che hanno messo in piedi – ha detto ancora – Oggi, per quanti siamo, avremmo potuto riempire piazza del Popolo".
"Il massimo obiettivo di questo teatrino al governo è il presidente della Repubblica, al quale vogliono mettere un campione mondiale di svendita dell'Italia, Romano Prodi: questo è quello che hanno in mente. Ma non ci arriveranno", ha aggiunto. "Continuate a battervi con noi, ci saremo, nei palazzi e nelle piazze, finché questo scempio non avrà fine. Un grande bentornato al mio amico Matteo Salvini. Mi dispiace che Forza Italia abbia deciso di non partecipare alla nostra manifestazione dicendo ‘noi non urleremo in piazza', perché io ricordo un centrodestra nato sulle grandi manifestazioni di piazza, quindi adesso oltre a non far votare gli italiani è un problema pure farli scendere in piazza, io questo non lo condivido proprio per la storia di coerenza che ho anche nel campo del centrodestra", ha detto poi la leader di Fratelli d'Italia, intervistata a 24 Mattino in onda su Radio 24.
Manifestazione Motecitorio, Salvini: "C'è una divisione tra il Palazzo chiuso e l'Italia in piazza"
"In piazza c'è un pezzo di Italia che penso sia maggioranza nel Paese che chiede di votare. Oggi è plastica la divisione tra il Palazzo chiuso e l'Italia in piazza". L'ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine della manifestazione contro la fiducia al governo Conte davanti a Montecitorio. "Auguri a Di Maio… ", ha aggiunto. Il suo arrivo in piazza è stato accolto da un boato: il segretario del Carroccio è stato assediato da decine di cronisti, e ha raggiunto i manifestanti di Lega e Fdi, che si trovano lì da un paio d'ore per protestare contro il governo Conte bis.
Fiducia al governo, Conte: "Basta slogan inutili, io e i miei ministri useremo un linguaggio mite"
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il suo programma alla Camera dei deputati, chiedendo la fiducia. Il premier è entrato nell'Aula per tenere il suo discorso, e ha preso posto tra Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, e Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno. Conte ha salutato Di Maio e stretto la mano a Francesco Boccia e Roberto Speranza seduti sotto di lui, quindi ha rivolto un gesto di incoraggiamento con le mani intrecciate alla sua sinistra, in direzione dei banchi del Pd. "Un ringraziamento lo rivolgo al presidente della Repubblica. Ho sempre cercato di guardare al bene comune. Il programma che vi presento non è una mera sommatoria delle posizioni assunte dalle forze politiche. Ma vuole essere un progetto di governo per il Paese, che preannuncia risposte per i cittadini. Servirà a delineare la società che vogliamo consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Questo progetto politico segna l'inizio di una nuova stagione riformatrice. Elementi di novità si trovano nella modalità di elaborazione dei bisogni dei cittadini, è un progetto nuovo nell'affrontare con rapidità le questioni urgenti. Ci vogliono sobrietà e rigore per recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È un progetto politico di ampia portata culturale. Non più dichiarazioni bellicose. Io e i ministri prendiamo l'impegno di curare le parole, di utilizzare un lessico più rispettoso delle persone e delle idee. La lingua del governo sarà mite, perché siamo consapevoli che la forza della nostra azione non si misurerà con l'arroganza delle nostre parole. Ci vuole un supplemento di umanità". Conte, dopo diverse interruzioni, ha citato Saragat: "‘Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano'. Ho più volte evocato nei miei interventi un ‘nuovo umanesimo'. All'interno di questi valori si iscrive la nostra azione riformatrice. Di questo programma io sarò il garante. Lo sviluppo, l'innovazione e l'equità sociale sono i nostri obiettivi, a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza. Non possiamo limitarci ad azioni marginali, abbiamo l'opportunità storica di imprimere una svolta nelle politiche economiche".
"Il primo immediato intervento sarà sugli asili nido. Non possiamo indugiare oltre. Rafforzare l'offerta dell'educazione fin dal nido è un investimento strategico per il futuro della nostra società perché combatte le diseguaglianze sociali, che purtroppo si manifestano sin nei primissimi anni di vita, e favorisce una più completa integrazione delle donne nella nostra comunità di vita sociale e lavorativa. Dobbiamo contrastare la falsa mitologia per cui la cura della comunità familiare, dei figli e degli anziani possa essere di ostacolo a una più intensa partecipazione al mercato del lavoro. Il simultaneo perseguimento di questi obiettivi è possibile con adeguate politiche di offerta di servizi alle famiglie, coerente distribuzione del carico fiscale, lotta alla discriminazione di genere, in particolare nei luoghi di lavoro. Bisogna azzerare le rette degli asili nido, a partire dal prossimo anno scolastico 2020-2021; e lo faremo anche per sostenere la natalità e combattere il calo demografico".
"La sfida sul piano interno è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa delle fasce di popolazione finora escluse. Esse si concentrano soprattutto tra i giovani e le donne, particolarmente nel Mezzogiorno. Occorre contrastare il precariato attraverso concorsi che valorizzino i meriti. Inoltre valuteremo misure a sostegno delle famiglie meno abbienti per difendere il diritto allo studio. Ci vuole poi un intenso coordinamento tra università e centri di ricerca. Tra le tante eccellenze del nostro Paese ne stiamo esportando una, contro la nostra volontà: sono i nostri giovani, che dovrebbero invece essere la nostra spinta propulsiva. Questo è il governo più giovane della storia della Repubblica, e non può rinnegare se stesso. Deve assolutamente raccogliere e vincere questa sfida. L'Italia dovrà essere laboratorio di innovazione, di opportunità, di idee, capace di offrire ai giovani solidi e convincenti motivi per rimanere, hic optime".
"Le infrastrutture sono necessarie. Renderemo più razionale il sistema delle concessione dei beni e dei servizi pubblici. Quanto al procedimento in tema di concessioni autostradali avviato a seguito del crollo del ponte Morandi, questo governo porterà a completamento il procedimento senza nessuno sconto per gli interessi privati, avendo quale obiettivo esclusivo la tutela dell'interesse pubblico e, con esso, la memoria delle 43 vittime, una tragedia che rimarrà una pagina indelebile della nostra storia patria. Obiettivo di questo governo sarà un ‘Green New Deal', che promuova la rigenerazione urbana e la riconversione energetica, la protezione della biodiversità e la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre non ci saranno più concessioni per le trivellazioni. Devono essere inseriti tra i principi della nostra Costituzione".
"Massima priorità avranno le politiche contro il dissesto idrogeologico. Ho incontrato durante le consultazioni una delegazione delle persone colpite dai terremoti: la ricostruzione sarà una questione prioritaria di questo governo. Il mio primo impegno pubblico sarà la visita ad alcuni comuni colpiti dal sisma. L'azione di rilancio degli investimenti passa dall'abbattimento del divario fra Nord e Sud del Paese. A questo scopo occorre rilanciare un piano straordinario per il Mezzogiorno, anche con l'istituzione di una banca pubblica per gli investimenti, che aiuti le imprese in tutta Italia e dia impulso all'accumulazione di capitale fisico, umano, sociale e naturale del Sud. In particolare i Contratti istituzionali di sviluppo sono un esempio virtuoso di azione politica, concreta e rapida, che abbiamo già sperimentato con successo e che intendiamo riproporre in tutte le aree economicamente disagiate del Paese. Ma per rilanciare efficacemente il nostro sistema produttivo dobbiamo tenere conto delle sue peculiarità e, quindi, dei suoi punti di forza e dei suoi punti di debolezza. Il nostro tessuto produttivo è composto da piccole medie imprese, e dobbiamo saperlo valorizzare. Quando l'impresa cresce investe di più, offre occasioni anche per i giovani. Promuoveremo maggiormente il nostro made in Italy, anche coinvolgendo le ambasciate".
"Tutti devono pagare le tasse. Ma proprio tutti. Affinché tutti possano pagare meno, Nella prospettiva di una graduale rimodulazione delle aliquote a sostegno dei redditi medi e bassi, in linea con il principio costituzionale della progressività delle tasse, vogliamo ridurre il cuneo fiscale. E lo faremo a vantaggio dei lavoratori, individuando il salario minimo, garantendo le tutele massime a tutela dei lavoratori. Occorre procedere finalmente all'approvazione di una legge sulla rappresentanza sindacale, sulla base di indici rigorosi. Vogliamo individuare il giusto compenso per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento che solitamente affliggono i più giovani professionisti. Introdurremo una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni. Realizzeremo poi un piano strategico per gli infortuni sul lavoro. Non possiamo rassegnarci al fatto che in Italia mentre si lavoro si può morire o subire danni fisici. Riporremo massima attenzione al problema della tutela dei risparmi dei cittadini".
"Sulla prossima manovra economica le forze politiche hanno già avviato con me le interlocuzioni. La sfida è evitare l'aumento dell'Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale. Le risorse saranno reperite con una strategia organica e articolata, che includerà un controllo rigoroso della qualità della spesa corrente – a questo riguardo vanno completate e rese efficaci le attività di spending review – e includerà, altresì, un attento riordino del sistema di tax expenditures, che salvaguardi l'importante funzione sociale e redistributiva di questo strumento, nonché un'efficace strategia di contrasto all'evasione, da condurre con strumenti innovativi e un ampio ricorso alla digitalizzazione. Rafforzeremo la tutela dei diritti dei minori, con particolare attenzione alla famiglie, che in una società sempre più frammentata, sono fondamentali. Ci tengo poi a informare quest'Aula che le deleghe sulla disabilità saranno in capo direttamente alla Presidenza del Consiglio".
"Nel primo calendario utile inseriremo il disegno di legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Questa riforma dovrà essere affiancata da un percorso volto ad ampliare le garanzie istituzionali. Occorrerà avviare un percorso di riforma del sistema elettorale. Il nostro obiettivo sarà avviare una riforma sui requisiti dell'elettorato attivo e passivo. Un percorso che richiederà tempo, perché lo richiede ogni modifica della nostra Costituzione".
"Nel quadro delle riforme istituzionali, è intenzione del Governo completare il processo che possa condurre a un'autonomia differenziata, che abbiamo definito ‘giusta e cooperativa'. Un progetto di autonomia che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di solidarietà e la tutela dell'unità giuridica ed economica. Occorre definire i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e i fabbisogni standard, attuando compiutamente l'art. 119, quinto comma, della Costituzione, che prevede l'istituzione di un fondo di perequazione volto a garantire a tutti i cittadini la medesima qualità dei servizi. Queste cautele consentiranno di evitare che questo legittimo processo riformatore possa contribuire a creare un Paese a due velocità, che aggravi il divario fra il Nord e il Sud. La tutela dei beni comuni è essenziale: intendiamo approvare una legge sull'acqua pubblica; difenderemo la sanità pubblica e universale, prevedendo un percorso di assunzione dei medici".
"Ringrazio poi la stampa, per il suo ruolo di termometro della democrazia. L'informazione libera è uno dei nodi nevralgici che definiscono la tenuta del nostro Paese e delle istituzioni. Confido che i professionisti dell'informazione possano svolgere una funzione di stimolo, per spingere i membri del governo a concentrarsi sui contenuti".
Chiuso accesso manifestanti a Montecitorio, Fratelli d'Italia protesta alla Camera
L'afflusso di manifestanti di Fratelli d'Italia e Lega nella zona adiacente alla Camera dei deputati ha determinato la chiusura di alcune strade e il transennamento di piazza Montecitorio, ormai gremita. Per questo, in apertura di seduta, il deputato Francesco Lollobrigida, di Fratelli d'Italia, ha protestato con la Presidenza, chiedendo spiegazioni e il ripristino del "diritto a manifestare".
Fiducia al Conte bis, si vota alle 19:30: risultati dopo le 21
Ufficializzati i tempi della discussione e del voto dopo la conferenza dei capigruppo. Dopo l'intervento di Conte il dibattito proseguirà fino alle dichiarazioni di voto dei gruppi, per poi concludersi con la prima chiama, che inizierà alle 19:30. Il risultato è atteso per le 21.
Manifestazione Lega - FdI, piazza Montecitorio piena: attesa per Meloni e Salvini
Piazza Montecitorio gremita fin dal mattino per la manifestazione di protesta indetta da Lega e Fratelli d'Italia nel giorno della fiducia alla Camera al governo Conte. Circa duecento persone sono in attesa dell'intervento di Giorgia Meloni, che dovrebbe arrivare per le 10:30 e parlare alle 12 (dopo il discorso di Conte), e di Matteo Salvini, che sembra possa raggiungere i manifestanti per le 11.
Attesa per il discorso di Giuseppe Conte, Salvini e Meloni in piazza
È il giorno della fiducia per il governo Conte bis, nato dall’accordo fra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e altri gruppi in Parlamento. Toccherà alla Camera dei deputati dare un primo via libera all’esecutivo, un voto dall’esito scontato considerata l’ampia maggioranza di cui gode la coalizione che sostiene il ritorno di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Come vi abbiamo spiegato, infatti, alla Camera il Movimento 5 Stelle conta 215 deputati, il PD 111, il gruppo LeU 14: il totale è di 340 cui sommare i 7 deputati del gruppo Misto che voteranno certamente la fiducia al Conte bis. Un margine più che sufficiente, considerato che il quorum è fissato a quota 316.
C’è comunque grande attesa per il discorso che terrà il Presidente del Consiglio, chiamato a fare il punto degli eventi che hanno portato a tale esito, dopo la crisi di governo aperta da Matteo Salvini in pieno agosto e concretizzatasi con la rottura dell’alleanza fra Lega e Movimento 5 Stelle.
E proprio il Carroccio, assieme con gli alleati di Fratelli d’Italia, animerà la manifestazione di protesta che si terrà all’esterno di Montecitorio. Non è ancora chiarissimo se Matteo Salvini e Giorgia Meloni decideranno di parlare in piazza, mentre è certo che non vi sarà la delegazione di Forza Italia, dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi.