video suggerito
Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Decimo giorno di conflitto in Medio Oriente tra Israele e Iran: Usa attaccano tre siti nucleari iraniani. Netanyahu: “Grazie a Trump, nostri obiettivi più vicini”

Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno gli Usa hanno attaccato tre siti nucleari iraniani: Fordow, Natanz ed Esfahan. Trump: “Uno straordinario successo militare”. Iran: “Le conseguenze saranno eterne”.

22 Giugno 2025 07:31
Ultimo agg. 22 Giugno 2025 - 23:06
363 CONDIVISIONI
Immagine

Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iran, colpendo i tre siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan.

Secondo il presidente americano Donald Trump, che ha parlato agli americani dalla Casa Bianca, "gli attacchi sono stati uno straordinario successo militare", mentre l'Iran ha minacciato "conseguenze eterne" in risposta a questo attacco. Benjamin Netanyahu esulta: "Trump è un amico di Israele come non ce ne sono mai stati".

Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
23:01

Russia all'Onu: "Le azioni degli Stati Uniti sono irresponsabili e pericolose"

L'inviato russo all'Onu ha condannato le azioni irresponsabili, pericolose e provocatorie degli Usa contro l'Iran, sostenendo che con i bombardamenti "non provocati" sui siti nucleari iraniani, gli Stati Uniti, così come Israele, stanno giocando "con la sicurezza e il benessere dell'umanità nel suo complesso".

A cura di Eleonora Panseri
22:55

Stati Uniti: "Ogni ritorsione israeliana sarà contrastata con una forza devastante"

Gli Stati Uniti hanno ribadito che ogni ritorsione iraniana verso gli Stati Uniti sarà contrastata con una "forza devastante". L'Iran "non deve aggravare la situazione", ha detto l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Dorothy Camille Shea nel suo intervento al Consiglio di sicurezza.

"Come ha detto il presidente (Donald, ndr) Trump: ogni attacco iraniano, diretto o indiretto, contro americani o basi americane sarà contrastato con una forza devastante", ha ammonito.

A cura di Eleonora Panseri
22:54

Trump: "Da attacco Usa danni monumentali a siti iraniani"

"Si dice che i danni ai siti nucleari in Iran siano ‘monumentali'. I colpi sono stati duri e precisi. I nostri militari hanno dimostrato grande abilità". Lo ha scritto sul suo social Truth Donald Trump commentando l'esito dell'attacco Usa.

A cura di Eleonora Panseri
22:47

Risoluzione Onu Cina-Russia-Pakistan per tregua tra Iran, Usa e Israele

Cina, Russia e Pakistan hanno presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione che chiede "un cessate il fuoco immediato e incondizionato" tra Iran, Israele e Stati Uniti.

Lo ha riferito l'ambasciatore cinese all'Onu, Fu Cong. Nel testo si chiede, oltre al cessate il fuoco, "la protezione dei civili, il rispetto del diritto internazionale e il ritorno al dialogo e al negoziato".

A cura di Eleonora Panseri
22:34

La Cina sugli attacchi in Iran: "Usa hanno violato Carta Onu e diritto internazionale"

La Cina ha accusato gli Stati Uniti di "aver violato gravemente", con l'attacco in Iran, "gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, nonché la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale dell'Iran".

L'ambasciatore all'Onu, Fu Cong, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, ha chiesto alla comunità internazionale di "raffreddare la situazione e riportare pace e stabilità".

A cura di Eleonora Panseri
22:13

Netanyahu: "Determinati a riportare a casa tutti gli ostaggi, anche se ci vorrà tempo"

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha detto in una conferenza stampa preregistrata trasmessa in tv che resta "determinato" a riportare a casa gli ultimi ostaggi nella striscia di Gaza, ma che questo richiederà "ancora un po' di tempo".

"Siamo determinati a riportare a casa tutti, e ci riusciremo", ha detto, giudicando che la campagna militare contro l'Iran contribuisca al raggiungimento degli obiettivi a Gaza. Ma "questo richiederà ancora un po' di tempo", ha aggiunto.

A cura di Eleonora Panseri
22:05

Il segretario generale Onu Guterres: "Rischio ciclo di ritorsioni dopo raid Usa in Iran"

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, intervenendo ad una riunione urgente del consiglio di sicurezza sull'Iran, ha messo in guardia sul rischio di un ciclo di "ritorsione" dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato tre impianti nucleari di Teheran.

A cura di Eleonora Panseri
21:49

Tajani: "Se Teheran rinuncia ad arma nucleare si può arrivare ad accordo"

Tocca all'Iran "fare il primo passo" e se "accetta di continuare a lavorare sulla ricerca nucleare soltanto civile, rinunciando a qualsiasi ipotesi di costruire un'arma nucleare", è possibile "che sedendosi al tavolo con gli Stati Uniti si possa arrivare ad un accordo che ponga fine alla guerra". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg5.

"Perché poi il vero problema per Israele è la minaccia della bomba atomica. Perché Israele ricorda sempre quello che hanno detto per anni i leader iraniani: ‘Cancelliamo Israele dalla carta geografica'. Quando si è scoperto che si procedeva, anche l'Onu ha detto che attraverso la sua agenzia che si era superata la linea rossa, le cose sono cambiate. Dobbiamo però fare in modo che questo tentativo, questa spirale, assolutamente deve chiudersi", ha aggiunto.

A cura di Eleonora Panseri
21:27

Il premier israeliano Netanyahu: "Grazie a Trump, più vicini a nostri obiettivi"

"Abbiamo ottenuto molto, e grazie al presidente Donald Trump, ci siamo avvicinati ai nostri obiettivi". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa in merito agli attacchi Usa sui siti nucleari iraniani, aggiungendo che quando tali obiettivi "saranno raggiunti, l'operazione finirà".

"Non interromperemo la nostra attività prematuramente né la continueremo più a lungo del necessario. Valuteremo la situazione e lavoreremo per garantire che la struttura di Fordow non rappresenti alcuna minaccia per noi", ha proseguito, "il regime iraniano vuole distruggerci e siamo molto vicini ad eliminare le sue capacità nucleari e missilistiche".

"L'operazione in Iran contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo a Gaza: l'Iran è quello che ha costruito la morsa, e l'intera struttura sta crollando. La guerra a Gaza potrebbe finire oggi se Hamas si arrendesse, deponesse le armi e rilasciasse tutti gli ostaggi, ma si rifiuta di farlo", ha detto ancora.

"Spero che l'azione in Iran acceleri ciò che stiamo facendo a Gaza – ha aggiunto -. Attendo la risposta di Hamas. Spero che si possa raggiungere un cessate il fuoco di due mesi, ricevere metà degli ostaggi e poi discutere un cessate il fuoco permanente. I colloqui sono in corso. Siamo concentrati sull'Iran, ma non dimentichiamo Gaza, gli ostaggi e gli obiettivi della nostra guerra" .

A cura di Eleonora Panseri
21:16

Il consigliere dell'ayatollah Khamenei: "Non c'è più posto per Usa nella regione"

"Non c'è più posto per l'America o le sue basi in questa regione e nel mondo islamico. L'America ha attaccato il cuore del mondo islamico e deve aspettarsi conseguenze irreparabili, perché la Repubblica islamica non tollera nessun insulto né aggressione nei suoi confronti".

Lo ha detto Ali Akbar Velayati, un consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. "Ogni Paese della regione o di altrove usato dalle forze americane per colpire l'Iran sarà considerato come un bersaglio legittimo per le nostre forze armate", ha affermato citato dall'agenzia ufficiale Irna.

A cura di Eleonora Panseri
21:02

La mamma e il bimbo di 18 mesi bloccati in Iran sono salvi: il video del rientro in Italia

Rientro in Italia per Fatemeh Sakhtemani, il compagno Salvatore Politi e il loro bimbo di 18 mesi. La donna, architetta iraniana che da anni vive a Parma, era andata a far vedere il piccolo ai nonni a Teheran dove nei giorni scorsi sono iniziati i bombardamenti israeliani.

Da lì la fuga in Azerbaigian, dove li ha raggiunti il marito, ginecoloco parmigiano e, in mattinata, l'arrivo all'aeroporto di Malpensa a Milano. Poi il ritorno a casa.

Video thumbnail
A cura di Eleonora Panseri
20:58

Hezbollah: "Perfida aggressione Usa, noi sempre con Teheran"

Gli Hezbollah libanesi, tradizionalmente sostenuti dall'Iran, fanno sentire la loro voce dopo i raid Usa che in Iran hanno colpito tre siti nucleari. Un comunicato diffuso da al-Manar, la tv degli Hezbollah, parla di "perfida aggressione americana contro impianti nucleari usati per scopi pacifici", come Teheran ha sempre rivendicato negli anni.

Il Partito di Dio, il cui braccio armato è stato decimato dalla campagna militare israeliana scattata dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, considera gli ultimi sviluppi come una "escalation sconsiderata, pericolosa, che rischia di allargare" il conflitto nella regione e conferma "piena solidarietà alla Repubblica Islamica, alla sua leadership, alla sua popolazione".

A cura di Eleonora Panseri
20:46

Macron mette in guardia contro un'escalation incontrollata: "Serve la diplomazia"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha messo in guardia oggi contro "un'escalation incontrollata in Medio Oriente", in apertura del Consiglio di Difesa e Sicurezza convocato per stasera all'Eliseo.

"Nessuna risposta strettamente militare può produrre gli effetti desiderati" e "la ripresa delle discussioni diplomatiche e tecniche è l'unico modo per raggiungere l'obiettivo che tutti stiamo cercando, che è che l'Iran non possa acquisire armi nucleari, ma anche che non ci sia un'escalation incontrollata nella regione", ha spiegato.

Questa "nuova fase impone vigilanza – ha continuato Macron – e un'azione risoluta da parte nostra". Per il presidente francese, la "priorità" resta la "sicurezza dei nostri connazionali, in Iran, in Israele" e quella "del nostro personale diplomatico e dei nostri militari". Nel corso del Consiglio, Macron e i ministri partecipanti affronteranno il tema delle "azioni concrete per i nostri connazionali" e valuteranno "le opzioni diplomatiche" praticabili.

A cura di Eleonora Panseri
20:39

Israele: "Attacco Usa in Iran è stato la svolta"

L'attacco americano su tre centrali iraniane ha rappresentato un punto di svolta. Ad assicurarlo è stato il capo di Stato maggiore israeliano Eyal Zamir.

"Finora abbiamo raggiunto molti obiettivi, tra cui quello di danneggiare in modo significativo il programma nucleare" iraniano, ha sottolineato su Telegram. "Abbiamo raggiunto un punto di svolta nella campagna, dopo l'attacco molto preciso e impressionante sferrato ieri sera dall'esercito statunitense contro importanti siti nucleari", ha assicurato.

A cura di Eleonora Panseri
20:26

Jerusalem Post: "Trump convinto da Israele ad andare oltre Fordow"

Una volta deciso di attaccare l'Iran, Donald Trump voleva concentrarsi su Fordow, ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu lo ha convinto a colpire anche Natanz e Isfahan. A rivelarlo è il Jerusalem Post.

Quattro giorni fa ci sarebbe infatti stata una telefonata tra Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti, che dall'inizio della guerra si sono sentiti ogni giorno, e durante quella chiamata, Trump avrebbe detto: "Ho deciso di lanciare un attacco", ha riferito un funzionario israeliano al giornale.

A far decidere la Casa Bianca sarebbe stata la facilità con cui Israele ha colpito numerosi obbiettivi e preso il controllo dello spazio aereo iraniano. Trump aveva pianificato di bombardare solo l'impianto di arricchimento a Fordow.

Ma Netanyahu e il ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer, "sono riusciti a convincerlo a colpire anche la struttura di Isfahan e il sito di arricchimento a Natanz, già attaccati da Israele".

Nei giorni precedenti all'operazione Usa, sia Israele che gli Stati Uniti hanno fatto trapelare divergenze, ma si trattava solo di un diversivo, assicura il Post.

A cura di Eleonora Panseri
20:15

Meloni chiama Mattarella per fare il punto su situazione in Medio Oriente

Secondo quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni ha chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per fare il punto della situazione in Medio Oriente, dopo l'attacco statunitense a tre siti iraniani di arricchimento dell'uranio. La telefonata è avvenuta dopo la call di governo tenuta da Giorgia Meloni con i ministri competenti e un giro di contatti con leader occidentali e mediorientali.

A cura di Eleonora Panseri
20:01

Governatore Teheran: "Oltre 200 siti colpiti dal regime sionista usurpatore"

Israele ha colpito più di 200 obbiettivi a Teheran dall'inizio della guerra il 13 giugno. Lo ha riferito oggi il governatore della capitale iraniana. "Oltre di 200 siti sono stati attaccati dal regime sionista usurpatore", ha detto il governatore Mohammad Sadegh Motamedian alla televisione di stato. Oltre 120 edifici sono stati "completamente distrutti" e altri 500 hanno subito "danni".

A cura di Eleonora Panseri
19:45

Il consigliere dell'ayatollah: "Scorte di materiali arricchiti intatte, il gioco non è finito"

La partita nucleare iraniana non è finita. Ad assicurarlo è stato Ali Shamkhani, consigliere del leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei. "Anche se i siti nucleari fossero distrutti, il gioco non è finito", ha scritto su X.

"Restano i materiali arricchiti, la conoscenza e la volontà politica", ha avvertito. "Fermo restando il diritto alla difesa, l'iniziativa politica e operativa è ora di chi gioca in modo intelligente, evita gli attacchi alla cieca. Le sorprese continueranno!", ha assicurato.

A cura di Eleonora Panseri
19:33

Il presidente iraniano Pezeshkian: "Risposta all'aggressione sarà dura"

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ammonito che Teheran reagirà con forza all'attacco subito. "L'Iran darà sicuramente risposte dure all'aggressione", ha detto al premier indiano, Narendra Modi, nel corso di una conversazione telefonica. Lo riporta l'agenzia Tasnim.

"Noi non abbiamo iniziato alcuna guerra e vogliamo pace e tranquillità nella regione, ma le azioni aggressive e sconsiderate dell'altra parte hanno chiarito che non ci sono garanzie che siano applicate le regole internazionali", ha sottolineato.

"Pensavano che con questo atto criminale avrebbero potuto impedire all'Iran di perseguire i suoi diritti legittimi e legali, ma questa azione non è altro che la logica della legge della giungla, che la Repubblica islamica dell'Iran non accetterà mai. Noi stessi ci riserviamo il diritto di difendere la nazione e l'integrità territoriale del paese", ha avvertito.

A cura di Eleonora Panseri
19:25

Media: "Nuove esplosioni nella zona nord di Teheran"

Nuove esplosioni sono state segnalate nella zona nord di Teheran. Lo riferisce l'agenzia Afp, mentre prosegue l'escalation militare tra Israele e Iran e dopo i raid Usa contro tre siti nucleari in Iran.

A cura di Eleonora Panseri
19:23

Il capo di Stato maggiore Portolano: "Militari italiani riposizionati per evitare danni collaterali"

I militari italiani impegnati nei teatri operativi all'estero sono stati riposizionati alla luce della crisi in Medio Oriente per evitare eventuali danni collaterali. Lo ha detto all'ANSA il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano.

"Le misure di sicurezza adottate essenzialmente consistono nel riposizionare le nostre forze presenti in aree particolarmente sensibili o in prossimità di possibili obiettivi Usa", ha precisato il generale ricordando che "da qualche giorno, d'intesa con il ministro Crosetto, avevo dato chiare indicazioni al comando di vertice interforze di mettere in atto misure di protezione per garantire la sicurezza del personale nelle nostre missioni e operazioni e pre-allertare i nostri contingenti nell'area che, comunque, non sono coinvolti e, per quanto noto, non costituiscono un obiettivo dell'azione iraniana".

A cura di Eleonora Panseri
19:11

Iran, Crosetto: "Forte preoccupazione per evoluzione della crisi"

"I raid aerei condotti nella notte dagli Stati Uniti contro tre siti iraniani di arricchimento dell’uranio — localizzati nei pressi di Natanz, Arak e Fordow — rappresentano un cambiamento radicale dello scenario strategico in Medioriente. Si apre una crisi molto più ampia, la cui evoluzione desta forte preoccupazione".

Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "È ragionevole attendersi, da parte dell’Iran, una risposta molto più forte, che potrebbe non limitarsi al solo teatro regionale e coinvolgere obiettivi americani e interessi occidentali in aree sensibili del globo", ha aggiunto.

"Pur non essendo coinvolta nell'azione militare, l'Italia condivide la necessità di impedire all'Iran di acquisire un'arma nucleare. Un simile sviluppo rappresenterebbe un punto di non ritorno, destabilizzando l'intero Medio Oriente e aggravando il quadro della sicurezza globale", ha detto ancora Crosetto.

"La non proliferazione nucleare resta un pilastro essenziale dell'ordine internazionale. Qualsiasi tentativo di comprometterne i principi deve essere affrontato con lucidità, fermezza e coerenza, nel pieno rispetto del diritto internazionale".

A cura di Eleonora Panseri
19:02

Viminale su Medio Oriente: "Massima allerta su oltre 29mila siti in Italia"

Si è concluso al Viminale il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, con la partecipazione delle forze dell'ordine, delle agenzie di intelligence e delle strutture preposte alla cybersicurezza.

L'incontro è stato preceduto, in mattinata, da una riunione del comitato di analisi strategica antiterrorismo, organismo tecnico, cui hanno partecipato gli esperti delle forze di polizia e delle agenzie di intelligence.

Durante la riunione sono stati presentati gli esiti delle recenti attività investigative e definite le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dal deterioramento del quadro geopolitico internazionale.

All'esito del comitato nazionale, su impulso del ministro Piantedosi, sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo.

Massima allerta sugli obiettivi ritenuti sensibili: attualmente, in Italia, sono oltre 29mila i siti sottoposti a vigilanza, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche. Tra questi, circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani.

A cura di Eleonora Panseri
18:51

Il segretario di Stato Usa Rubio: "Pronti a discutere con Iran sul nucleare civile"

Gli Stati Uniti permetterebbero all'Iran di gestire centrali nucleari, ma non di arricchire il proprio combustibile: lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio, dopo l'ondata di attacchi americani mirati a smantellare il programma nucleare iraniano.

"Il regime iraniano dovrebbe svegliarsi e dire ‘Ok, se vogliamo davvero l'energia nucleare nel nostro Paese, c'è un modo per farlo'. Quell'offerta è ancora valida, siamo pronti a parlare con loro domani", ha spiegato a Fox News. 

A cura di Eleonora Panseri
18:30

Il presidente iraniano Pezeshkian: "Usa dovranno subire reazione alla loro aggressione"

Gli Stati Uniti dovranno subire una risposta per la loro aggressione all'Iran: lo ha dichiarato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, nel corso di un colloquio con l'omologo francese Enmmanuel Macron.

"Gli Stati Uniti ci hanno attaccato. Se vi trovaste in queste condizioni, cosa fareste? Naturalmente, devono ottenere una risposta alla loro aggressione", ha concluso.

A cura di Eleonora Panseri
18:04

Cosa farà l’Iran per rispondere all’attacco degli Stati Uniti

Dopo l’attacco degli Stati Uniti ai siti nucleari dell’Iran, molti sperano che non scatti un’escalation. Molto dipenderà dalla risposta del governo iraniano.

C’è la via diplomatica, che però sarebbe vista come una resa; o la ritorsione militare, più o meno ampia. Sullo sfondo resta l’ipotesi di un crollo del regime, così come dell’uso di un’arma atomica che per ora, a quanto se ne sa, non esiste. L'analisi.

Immagine
A cura di Eleonora Panseri
17:33

Il segretario di Stato americano: "Al momento non sono in programma altri raid su Iran"

"Al momento non sono previste operazioni militari contro l'Iran". Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista alla Cbs precisando però che "non escludo intervento Usa se Stretto Hormuz venisse chiuso". In altra parole gli Stati Uniti non escludono la possibilità di una reazione militare in caso di chiusura dello stretto. O a meno che "non si azzardino ad attaccare gli americani o interessi americani", ha detto sempre Rubio a Fox News.

A cura di Giorgia Venturini
16:40

Giorgia Meloni ai leader internazionali: "Evitare ulteriore allargamento del conflitto"

"Evitare ulteriore allargamento del conflitto. Rapida ripresa negoziati per una soluzione politica della crisi". Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo aver sentito i diversi leader politici. Stando alle informazioni riportate da Palazzo Chigi, a seguito della riunione di governo convocata d'urgenza questa mattina dopo gli attacchi Usa Giorgia Meloni per tutta la giornata ha tenuto contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione. Tra questi il Primo Ministro canadese Mark Carney, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. E ancora: con il Principe Ereditario e Primo Ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani.

Palazzi Chigi precisa che "con tutti gli interlocutori è stata condivisa e data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti, al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e di giungere a una soluzione politica della crisi".

A cura di Giorgia Venturini
16:17

Vicepresidente Usa: "Chiusura Stretto di Hormuz sarebbe azione suicida per Teheran"

A pochi minuti dalla decisione del Consiglio supremo della sicurezza dell'Iran di chiudere lo Stretto di Hormuz dopo gli attacchi americani di questa notte, il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in un'intervista a Nbc News precisa: "La loro intera economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz. Se vogliono distruggere la loro economia e causare disordini nel mondo, credo che sarebbe una loro scelta. Ma perché dovrebbero farlo? Non credo abbia alcun senso". Per questo lui sostiene che "la chiusura Stretto di Hormuz sarebbe azione suicida per Teheran".

A cura di Giorgia Venturini
16:05

Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa: "Nessun coinvolgimento diretto basi Usa in Italia"

Il generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa, ha tenuto a precisare che non c'è nessun coinvolgimento diretto di basi Usa in Italia: "Al momento non si registrano coinvolgimenti diretti delle basi americane in Italia. Tuttavia, come ha sottolineato il ministro Guido Crosetto, la situazione internazionale impone una soglia di attenzione molto elevata. La Difesa, quindi, in questo senso ha rafforzato le misure di sicurezza, in particolare alla luce delle recenti operazioni statunitensi contro le infrastrutture iraniane". Lo ha riferito allo ‘Speciale in mezz'ora' su Rai3.

A cura di Giorgia Venturini
363 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views