
L'intervento di Giorgia Meloni al Senato, le comunicazioni della premier in vista del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo. Secondo Meloni, rafforzare le capacità di difesa non vuol dire parlare "solo di arsenali. La sicurezza" è un settore "molto vasto". "Senza difesa non c'è sicurezza, senza sicurezza non c'è libertà", ha detto la presidente del Consiglio, "cambiare nome al ReArm Ue non è una questione semantica, ma di sostanza e merito.
La premier ha anche detto che "l'Italia valuterà con grande attenzione l'opportunità o meno di attivare gli strumenti previsti dal piano" Rearm Eu, cioè appunto i 150 miliardi di prestiti previsti dallo strumento Safe, perché "può vantare indicatori economici estremamente positivi, un patrimonio cui non vogliamo rinunciare". La premier ha aggiunto che vanno cercate "soluzioni alternative rispetto alla semplice creazione di nuovo debito" come quella di un "sistema di garanzie" per stimolare gli investimenti privati proposto dal ministro Giancarlo Giorgetti.
La risoluzione del centrodestra è passata con 109 voti a favore e 69 contrari, oltre a quattro astenuti. Di conseguenza, tutte le risoluzioni dell'opposizione sono state bocciate.
A che ora si discute domani alla Camera in vista del Consiglio europeo
Domani mattina, la Camera inizierà alle 9.30 con la discussione, da parte dei parlamentari, delle comunicazioni di Giorgia Meloni. Non ci sarà bisogno che la presidente del Consiglio ripeta il suo intervento, identico a quello di oggi, anche perché ha già formalmente ‘consegnato' il testo a Montecitorio. Ciascuno gruppo parlamentare potrà intervenire, poi toccherà a Meloni replicare. A quel punto ci saranno le dichiarazioni di voto e la votazione finale sulle risoluzioni dei partiti. Come avvenuto oggi, dovrebbe esserci una risoluzione unitaria del centrodestra e cinque delle opposizioni: Pd, M5s, Verdi-Sinistra, Azione e Italia viva.
Scontro Renzi-Meloni in Aula, cosa si sono detti la premier e il leader di Italia viva
Nel corso della giornata di confronto al Senato, non sono mancate le tensioni tra Matteo Renzi e Giorgia Meloni. Il leader di Italia viva ha attaccato sui dazi, sul caso Almasri e soprattutto sulla vicenda Paragon, chiedendo se il governo Meloni abbia intercettato il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato. La presidente del Consiglio ha evitato di rispondere, attirando nuove critiche.
Cosa dice la risoluzione del centrodestra approvata dal Senato
La risoluzione approvata dalla maggioranza contiene dodici impegni per il governo Meloni. Per arrivare al sostegno di tutti i partiti, nonostante Lega e Forza Italia abbiano posizioni sostanzialmente opposte sul riarmo, il piano ReArm Eu non è stato citato negli impegni. Il testo prevede il sostegno all'Ucraina "per tutto il tempo necessario", ma non specifica se questo sostegno debba essere anche "militare" o meno, e aggiunge: "Fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace". Per quanto riguarda la sicurezza, si impegna il governo a perseguire una "politica di difesa che rinforzi le capacità operative degli Stati nazionali europei nel quadro dell'alleanza Nato". Insomma, per la spesa militare arriva un via libera, ma con termini ben poco specifici.
Domani la discussione sull'intervento di Meloni passa alla Camera
Domani, mercoledì 19 marzo, la Camera sarà impegnata nella discussione sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Meloni. La premier non ripeterà il suo intervento: si partirà direttamente con i gruppi parlamentari, a cui Meloni risponderà. Poi si terranno le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni, come avvenuto oggi.
Passa la risoluzione del centrodestra, il Senato la approva con 109 voti a favore
Il Senato ha approvato la risoluzione del centrodestra in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. Come previsto, la maggioranza ha tenuto e ha dato il via libera a una risoluzione che presenta toni piuttosto vaghi su diversi temi sensibili, dal riarmo al sostegno all'Ucraina. I voti favorevoli sono stati 109, i contrari 69 e gli astenuti 4.
Malan (FdI): "Curioso che chi ha sostenuto aumenti di spesa militare in passato oggi sia contrario"
Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha risposto a Boccia che chiedeva a Meloni di schierarsi con l'Europa o con Trump: "Giorgia Meloni non sta pedissequamente con nessuno dei due, sta per l'Italia". Poi ha parlato delle spese militari: "La politica di difesa non è mero acquisto di armi, ma coinvolge la sicurezza della nostra nazione. Tutti i governi negli ultimi sedici anni "hanno confermato l'intenzione di aumentare la spesa militare, è curioso che chi li ha sostenuti oggi si schieri contro".
Boccia (Pd) critica la risoluzione del Cdx: "È vuota per non mettere in imbarazzo la Lega"
"Avete deciso di andare d'accordo ignorando i problemi. Qui non c'è nulla, nessun impegno, è vuoto". Francesco Boccia, capogruppo Pd, ha criticato così la risoluzione che il centrodestra voterà questa sera. "Evidentemente per la presidente del Consiglio scrivere alcune delle cose che ha detto avrebbe aperto un serio imbarazzo con il gruppo della Lega, che ovviamente ha posizioni completamente diverse rispetto a Forza Italia".
Romeo (Lega): "Noi contro il riarmo europeo, perplessità condivise dalla maggioranza"
Massimiliano Romeo, capogruppo leghista al Senato, ha insistito contro il piano europeo ReArm Eu: "Un piano con cifre astronomiche, presentato proprio mentre si va verso una soluzione diplomatica del conflitto tra Russia e Ucraina: quasi un modo per prepararsi alla guerra. Un piano basato su minacce irrealistiche, come l'invasione della Russia in Europa. Un piano senza visione, con il rischio di pesanti ricadute sulle spese sociali". Queste perplessità, ha detto Romeo, "sono condivise dalla maggioranza, anche se in forme diverse, e nell'opposizione". La questione su cui puntare invece è "potenziare la sicurezza interna, i confini, il pilastro europeo nella Nato. Il controllo dell'immigrazione clandestina, questa sì che è una vera minaccia".
Patuanelli (M5s): "Trattative in Ucraina iniziate perché è arrivato Trump, non prendiamoci in giro"
"Lo stallo militare ha portato ai negoziati? Sono due anni che c'è uno stallo militare, non prendiamoci in giro. L'apertura di un tavolo negoziale in Ucraina è dovuta a un unico fattore: che piaccia o non piaccia, Trump ha vinto le elezioni negli Stati Uniti e la prima cosa che ha fatto è stata minacciare di non mandare più armi e togliere la copertura di Starlink. Questo ha portato a un tavolo di negoziazione". Lo ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 stelle a Palazzo Madama. "Che l'Europa si sarebbe trovata schiacciata sulle posizioni della nuova amministrazione Usa era evidente, e purtroppo temo che succederà anche all'Ucraina. Non ci siamo mossi prima verso un tavolo di pace, e oggi l'Europa è molto più debole di prima".
Gasparri (FI) per la difesa europea: "Ci auguriamo che prima o poi arriverà"
"Il tema della difesa europea c'è, e non da oggi. È un tema all'ordine del giorno da 70 anni, non potevamo risolverlo oggi pomeriggio. Noi di Forza Italia ci auguriamo che prima o poi questo abbia una soluzione: si spenderà di meno, si razionalizzeranno gli acquisti…". Lo ha detto Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. Il suo intervento a favore della difesa europea è andato direttamente contro quello che la Lega ha chiesto in queste settimane. "Si deve parlare di difesa europea, nei tempi e nei modi possibili. Ci sarà un progetto di integrazione, lo ha detto anche il ministro Crosetto, nessuno pensa che domani toglieranno le uniformi agli eserciti nazionali. E a chi chiede ‘ma poi chi comanda', comunico che la Nato prevede una rotazione degli incarichi, c'è un segretario generale eletto tra i civili e un comandante militare, che al momento è italiano".
De Cristofaro (Avs): "Il piano di Von der Leyen allontana la pace e avvicina la guerra"
"La gravissima crisi che il mondo sta attraversando ricorda la fase precedente alla Prima guerra mondiale. Allora ci fu un massiccio riarmo dei Paesi che sarebbero entrati in guerra. La proposta di Von der Leyen allontana la pace e avvicina la guerra", ha detto Peppe De Cristofaro, capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra al Senato. "Non si nega la necessità di una difesa comune, ma il piano proposto va in una direzione opposta, perché ogni Stato userà il riarmo per i propri interessi strategici e industriali. E non si pensa alla spesa sociale. Saremo molto più poveri, ma armati fino ai denti".
Paragon, Renzi attacca ancora Meloni: "Non smentisce intercettazioni contro giornalisti, è una cosa enorme"
"La presidente del Consiglio scappa, dicendo ‘no non rispondo perché se no faccio pubblicità al tuo libro'. Stai svilendo il Senato non rispondendo sul caso Almasri. Lo avete scarcerato per un cavillo o interesse nazionale?". Matteo Renzi è tornato a ribadire le sue domande a Giorgia Meloni intervenendo nuovamente al Senato.
E ancora, insistendo sul caso Paragon: "Da oggi sono autorizzato a dire che Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive contro un giornalista che attacca il governo. È una cosa enorme, che lo capiate o no, che ha a che fare con la dignità delle istituzioni. Ha a che fare con il futuro della libertà".
Calenda dice a Meloni che dovrà scegliere tra Trump e Ucraina: "Non possiamo più contare sugli Usa"
"La ragione per cui in tutta Europa si stanno facendo preparativi per essere più forti e indipendenti è che non possiamo più contare sugli Stati Uniti d'America. Sono il più atlantista degli atlantisti, ma oggi il nostro principale alleato ci dice che siamo nati per fregarlo. Perché la deriva che Trump sta prendendo contraddice tutti i valori delle democrazie liberali". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, in Senato rivolgendosi a Meloni: "Lei ha tenuto la barra dritta sull'Ucraina, e non era facile. Ma Trump lascerà l'Ucraina indifesa e sguarnita. E lei dovrà decidere se riarmarci, per garantirci contro un dittatore. Cosa sceglierà lei: far parte della piattaforma di coordinamento dei Paesi volenterosi, o seguirà Trump, lasciandolo libero in Ucraina come Trump ha lasciato Netanyahu libero di fare uno scempio a Gaza?".
Meloni: "Governo non compatto? Vi consiglio di concentrarvi su compattezza dell'opposizione"
"Senatrice Maiorino, sulla compattezza della maggioranza vedremo anche oggi, con il voto. Vi consiglio di concentrarvi sulla compattezza dell'opposizione, e anche dei partiti all'interno dell'opposizione". Così la presidente del Consiglio ha respinto l'accusa che sul tema delle armi il centrodestra sia spaccato.
Giorgia Meloni risponde al M5s: "Se siete contro le armi, perché Conte firmò per alzare le spese militari?"
"Non ho mai detto ‘compriamo armi per occuparci di più cose'. Ho detto che per occuparsi di difesa non è sufficiente comprare armi. Che il tema di comprare armi è l'ultima questione, perché la difesa è un tema ampio". La premier lo ha detto rispondendo a Ettore Licheri, senatore del Movimento 5 stelle. "Sulla spesa in armi, abbiamo degli obblighi internazionali. Se il M5s dice che è un partito anti-militarista, contrario all'acquisto di armi, non capisco: il presidente del Consiglio Conte ha sottoscritto l'impegno di arrivare al 2% di Pil in spese militari, perché l'ha fatto se non era d'accordo?".
Meloni si lancia contro la Commissione europea: "Ha più competenze del presidente Usa"
"Il presidente degli Stati Uniti ha otto competenze di massima, io ho l'impressione che la Commissione europea ne abbia di più. Lo studieremo, verificheremo. Io penso che l'Ue dovrebbe concentrarsi su alcune materie, e lasciare agli Stati nazionali quelli su cui possono fare meglio", ha detto la presidente del Consiglio.
Meloni evita di rispondere su Paragon e attacca Renzi: "Vendere il suo libro non è la mia priorità"
Sul caso Paragon e le altre questioni sollevate da Matteo Renzi "il governo ha già risposto in quest'Aula e nelle sedi competenti". Con queste parole Giorgia Meloni ha liquidato la questione, evitando di rispondere sul punto. Poi ha attaccato direttamente il leader di Italia viva: "Mi rendo conto che continuare a gettare ombre possa essere utile per lei, mi perdonerà se non la seguo. La sua necessità di vendere il suo libro non è la mia priorità".
Meloni ricorda al leghista Borghi: "La sicurezza va rafforzata, l'abbiamo scritto nel programma"
Meloni ha risposto al senatore leghista Borghi, che aveva criticato la posizione europea chiedendo al governo di assumere una linea dura sulla questione della difesa: "È vero che la narrazione non funziona, dire che non ci sono soldi per fare niente e poi ci sono improvvisamente 800 miliardi sulla difesa", ha detto. "Il punto è che i soldi non ci sono neanche qui, perché non parliamo di nuove risorse dell'Ue, ma della ipotetica possibilità che gli Stati facciano maggiore deficit". Poi Meloni ha ricordato a Borghi: "Il tema di rafforzare la sicurezza di questa nazione c'è, l'abbiamo scritto nel nostro programma, su questo siamo compatti". E sull'esercito europeo: "Le ricordo che non è all'ordine del giorno".
Inizia la replica di Giorgia Meloni ai senatori
La presidente del Consiglio ha iniziato la replica, in cui dovrà rispondere agli interventi dei senatori. La premier è partita dai dazi, sottolineando: "Per noi l'export è molto importante, la materia è complessa, bisogna ragionare in maniera pragmatica e non rispondere più per istinto che con valutazioni economiche serie. Altrimenti rischieremmo di crearci più problemi di quelli che pensiamo di risolvere".
Ronzulli (Fi): "La sicurezza è la precondizione della libertà, difesa e sanità non devono essere in contrasto"
La senatrice Licia Ronzulli, intervenendo al Senato dopo le comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio europeo, ha sottolineato l'importanza di non considerare l'investimento nella difesa come un "tabù" rispetto agli altri settori come la sanità e la scuola. Secondo Ronzulli, la sicurezza nazionale è fondamentale per proteggere le libertà e i diritti individuali, poiché senza sicurezza, questi ultimi verrebbero meno; ha poi inoltre ribadito che, in un contesto internazionale complesso, è necessario un approccio razionale piuttosto che un atteggiamento di facciata. La senatrice ha poi evidenziato che, nonostante le differenze tra le forze politiche del centrodestra, è stata adottata una risoluzione unitaria che mira a dare alla premier Meloni un "mandato forte per rappresentare l'Italia in questo periodo critico". Un atto che "dimostra la responsabilità e l'unità delle forze politiche italiane, anche in momenti di divergenza".
Scurria (FdI), "La maggioranza è sempre compatta, a differenza del Pd"
"La risoluzione unica che ci apprestiamo a votare oggi mostra la solidità della maggioranza. E questa non è una notizia, perché è da tre anni che la maggioranza vota in modo compatto. La notizia di oggi, piuttosto, è che il Pd ha presentato una risoluzione unica e unitaria, non era affatto scontato viste le divisioni nel partito", ha dichiarato il senatore di Fratelli d'Italia Marco Scurria. "Del resto l'articolo 1 di questa risoluzione", ha aggiunto, "afferma di continuare a sostenere l'Ucraina salvo accordo di pace, perché noi abbiamo difeso l'Ucraina per tre anni, anche quando l’opposizione, anziché fare manifestazioni a favore di Kiev, mostrava mal di pancia sul sostegno al Paese invaso. Soprattutto in politica estera serve coerenza", ha sottolineato il parlamentare di FdI. "Oggi l'Italia svolge un ruolo nel mondo per come ha saputo agire da protagonista. Un articolo del 15 marzo uscito su Le Figaro racconta che l'economia italiana ha mostrato resilienza e ottenuto grandi risultati. Ciò dimostra la differenza tra l'apocalisse paventata in campagna elettorale se avesse governato Giorgia Meloni e la realtà dei fatti".
Scurria ha poi concluso il suo intervento: "Questa è l'Italia che con pazienza e vigore lavora per rimettere a posto i danni ereditati e ridare slancio alla nostra economia".
Renzi (Iv): "Il Governo ha autorizzato l'intercettazione del direttore di Fanpage?"
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha sollevato un'altra questione delicata durante il suo intervento al Senato, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, dichiarando: "Gli israeliani ci hanno informato che un software è stato introdotto nel cellulare del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, autore di una inchiesta sui giovani di FdI. La mia domanda è semplice: il Governo ha chiesto di intercettarlo, con le preventive, sì o no? Perché essendo un pubblicista per la legge si può fare ma per la democrazia è un problema enorme".
"Se su Cancellato Meloni non risponde è gravissimo. È da Venezuela intercettare i giornalisti", ha poi aggiunto Renzi e concluso: "Mantovano ha detto che lui non intercetta giornalisti. Ma i pubblicisti li può intercettare. Qualcuno Cancellato lo ha intercettato, con Paragon. Se Meloni oggi dice che non risponde, è gravissimo. Deve dire ‘io non ho chiesto di intercettare il direttore di una testata che ha fatto uno scoop contro di me'.
Renzi (Iv): "Su caso Almasri, Meloni dica se lo ha scarcerato per cavillo giuridico o per sicurezza nazionale"
"Il generale Almasri, uno di quelli al quale doveva dare la caccia per ‘tutto il globo terracqueo', lei lo ha scarcerato. Perché è stato il Governo a scarcerarlo. Lo ha scarcerato per un cavillo giuridico come ha detto il ministro Nordio o come ha detto il portavoce del Governo Bruno Vespa su RaiUno per motivi di sicurezza nazionale?", ha aggiunto il leader di Iv Matteo Renzi.
Renzi (Iv): "Meloni non può rispondere sempre 'dazi vostri', non sono 'dazi vostri' ma 'dazi amari'"
"Non condivido la sua linea sui dazi: dice che se anche Trump dice che mette i dazi non dobbiamo reagire pensando che si spaventi" ma "Confindustria è terrorizzata dai dazi. Non dia retta a Salvini. Non può rispondere dazi vostri, non sono dazi vostri ma dazi amari". A dirlo Matteo Renzi intervenendo in Aula al Senato nella discussione generale sulle comunicazioni della premier sul Consiglio europeo.
Renzi (Iv): "Meloni, le chiedo di essere più sovranista, sta cercando il 'bacio della pantofola' con Trump"
"Confindustria la sua base, quelli che hanno votato per lei, sono terrorizzati dai dazi" e lei "non ha dato una risposta su questo", ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in sede di discussione generale nell'Aula del Senato sulle comunicazioni della premier Meloni, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. Renzi ha poi detto: "La presidente Meloni ci ha chiesto di dare un segnale di ascolto e di unità. Dice che i mercati finanziari ci stanno promuovendo ma l'economia delle famiglie non si è accorta di questi successi. Presidente Meloni, intendete nei prossimi mesi presentare una manovra correttiva nell'interesse delle famiglie? Dio, patria e famiglia, ma le famiglie ve le siete scordate".
Il leader di Italia Viva ha poi aggiunto: "Le chiedo di essere più sovranista, sta cercando il ‘bacio della pantofola' con Trump, riprenda la lezione di Alcide De Gasperi del 1951 sulla difesa comune europea invece di inseguire Trump".
Rota (Fai-Cisl): "Sosteniamo l'appello di Giorgia Meloni contro le guerre commerciali"
Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl, commenta le comunicazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato riguardo l'introduzione dei dazi, sostenendo l'appello della premier per un approccio pragmatico che "evita le guerre commerciali". Rota ha sottolineato che la logica dei mercati internazionali dovrebbe essere quella del "win-to-win", cioè di una competizione leale in cui tutte le parti vincono, basata sulla qualità del lavoro e delle produzioni, e su criteri di reciprocità. Il segretario generale della Fai-Cisl esprime poi preoccupazione per l'effetto negativo che i dazi potrebbero avere sul settore agroalimentare, evidenziando che l'export verso gli Stati Uniti rappresenta una parte significativa dell’export agroalimentare italiano; cita poi anche i dati Nomisma, secondo cui le esportazioni di vino dalla Ue negli Usa raggiungono un valore di 4,9 miliardi di euro e conclude sottolineando che "non devono essere i lavoratori a pagare le conseguenze delle scelte economiche di Trump".
Lega: "Intervento di Meloni va nella giusta direzione, ribadiamo il no a truppe in Ucraina e a esercito europeo"
La Lega, in una nota, esprime il proprio apprezzamento per il discorso di Giorgia Meloni al Senato, definendolo positivo e in linea con le posizioni sostenute da Matteo Salvini. La nota ribadisce alcune posizioni fondamentali del partito, come il rifiuto dell'invio di truppe italiane in Ucraina, l'opposizione alla creazione di un esercito europeo, l'assenza di tagli ai fondi per lo sviluppo e la mancata considerazione di un debito comune europeo. Il partito di Salvini esprime poi anche un forte sostegno all'impegno di Donald Trump per la pace e sottolinea la necessità di investimenti per garantire la sicurezza in Italia. La nota si conclude richiamando la "realtà delle esigenze degli italiani", che secondo il partito preferiscono pace, salute e lavoro, piuttosto che aumenti di tasse o tagli per finanziare guerre o l'acquisto di armi.
Licheri (M5s): "Nel tavolo europeo non siete andati a sedervi, siete andati ad accucciarvi"
"Presidente Meloni, è un piacere rivederla al Senato, sono tre mesi che non si faceva vedere da queste parti ed è difficile credere che in questo lasso di tempo non si accaduto nulla", ha esordito così in Aula al Senato il senatore M5s, Ettore Licheri, dopo le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.
"Vediamo che lei sente la circostanza e ha bevuto tre bicchieri d'acqua e le chiediamo di stare attenta perché come dice il ministro Lollobrigida ha detto che fa male. Secondo quello che ha detto le armi non saranno più armi ma faranno bene a tutti, a cittadini e imprese. Dopo che per tre anni avete parlato di coperta corta come riuscirete a far accettare al Paese un indebitamento di 30 miliardi? Come sta facendo oggi, generando paura. Poi racconterete agli operai che se non possono costruire carburatori per le auto potranno farlo per i carri armati. Voi nel tavolo europeo non siete andati a sedervi, siete andati ad accucciarvi", ha poi aggiunto Licheri.
Napoli (Azione): "Draghi mostra la via, maggioranza e opposizione ascoltino la concretezza"
Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, in una nota sottolinea la differenza tra l'approccio pratico e concreto di Mario Draghi e le discussioni più "teoriche e retoriche" che si sono invece svolte al Senato. Napoli mette in evidenza che, mentre la maggioranza e l'opposizione in aula si sono concentrate sull'analisi dei dettagli riguardanti Ucraina e difesa comune, Draghi, in un incontro separato, ha presentato invece un piano più chiaro e pragmatico per il futuro dell'Europa.
"Per una di quelle coincidenze che Meloni avrebbe volentieri evitato, oggi al Senato sono andati in scena due spettacoli a distanza di poche ore. Maggioranza e opposizione, in aula, a soppesare ogni virgola di risoluzioni inclusive di ogni punto di vista, a cercare di suturare le ferite lasciate dal voto del Parlamento europeo su Ucraina e difesa comune. Qualche ora prima, a pochi metri dall'aula di Palazzo Madama, c'era il signor Mario Draghi a mostrare la luna del possibile futuro europeo. Subito difesa comune, creazione di un comando militare integrato, coordinamento nella catena della produzione industriale per evitare sovrapposizioni. Di là le chiacchiere e la verbosità di cui si abbevera la politica quando non sa che pesci pigliare. Di qua, la concretezza di un leader europeo che sa che cosa serve all'Unione, come farlo e in che tempi. Di là domande retoriche e incertezze filosofiche, di qua le risposte concrete, operative di chi ha intravisto prima di altri il treno superveloce su cui è salita la storia. Sarebbe saggio che maggioranza e opposizione leggessero il resoconto dell'audizione di Draghi e ne ricavassero una risoluzione da votare insieme, con rispetto, sia chiaro, per Conte e Salvini".
Andrea Stroppa: "La vicinanza storica della Lega agli Usa è positiva per l'Italia"
Andrea Stroppa, referente in Italia di Elon Musk, commenta positivamente il discorso della premier Meloni dopo le sue comunicazioni in Senato. "Molto buono il discorso del Presidente Giorgia Meloni. La vicinanza storica della Lega con il ministro Salvini e il ministro Giorgetti agli USA sono positivi per l'Italia. Anche Tajani sta lavorando per rafforzare i rapporti bilaterali", scrive Stroppa in un post su X (ex Twitter).
In precedenza, Stroppa aveva condiviso un altro tweet in mattinata, scrivendo: "Settimana interessante", accompagnato dalla bandiera italiana accanto a quella americana.