Le comunicazioni di Giorgia Meloni alla Camera e al Senato prima del Consiglio Europeo del 29 e 30 giugno 2023.
Nel suo discorso alla Camera Meloni in vista del Consiglio Ue, ha parlato anche dell’inflazione, definendo semplicistica la scelta della Bce di continuare ad alzare i tassi che, ha aggiunto, rischiano di fare più male che bene. Dall’opposizione Provenzano (Pd) ha detto: "Sul Mes la polemica ve la siete fatta tutta all'interno della vostra maggioranza e questo non aiuta". Scerra (M5s): "Pnrr non venga usato per armi e munizioni". Per Giuseppe Conte: “Favola dell’underdog non funziona più, su Mes assistiamo a imbarazzante indecisionismo”.
La replica di Meloni: "Sul Mes non ho cambiato idea. Io vi ho chiesto di valutare se questo sia il momento per discutere di questa materia. Ha senso procedere a una ratifica senza conoscere il contesto, senza sapere su cosa succede sulla governance europea e sull'unione bancaria?".
In tema migranti, invece, la premier ha dichiarato: "Tema centrale, soprattutto grazie all'impegno italiano, sarà quello delle migrazioni. Voglio per prima cosa esprimere il mio cordoglio per il tragico naufragio in Grecia. Dobbiamo stroncare i traffici che continuano a mietere vittime”.
Fratoianni a Meloni: "Vuole difendere le frontiere esterne, ma da cosa? Dai bimbi annegati a Cutro?"
"La guerra in Ucraina va avanti da un un anno e mezzo, ciò che invece sembra ormai scomparso dalla scena è ogni sprazzo di trattativa, ogni traccia di un'iniziativa diplomatica. Lei è venuta qui a dirci che l'Italia e il governo sono impegnatissimi nelle trattative di pace, ma non ce ne ha detta neanche uno. Nel suo intervento non ha nominato neanche l'iniziativa del cardinale Zuppi a Mosca", lo ha detto Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana. Sull'immigrazione il suo intervento è pieno di cinismo. Ha gridato che bisogna difendere le frontiere esterne dell'Ue. Risponda da madre: da cosa dobbiamo difenderci? Dai bambini morti a Cutro?".
"Discutiamo dei tassi, anch'io penso non siano il modo per combattere l'inflazione. Ma di fronte a un'inflazione da profitto come questa occorre un piano per tassare gli extraprofitti delle aziende. Cresciamo, ma cosa cresce in questo Paese? La crescita è un fatto assai estraneo alla crescita degli italiani, occorre che crescano gli stipendi".
Lucaselli (Fdi): "Il Mes è già attivo dal 2012, oggi non è prioritaria la sua ratifica"
"La verità, il tempo e il coraggio di scegliere. Serve un bagno di realtà da parte dei colleghi dell'opposizione. Vi do una notizia: il Mes è già attivo dal 2012. Noi siamo abituati a ragionare con la nostra testa, e proprio per questo riteniamo che il tema fondamentale non sia la ratifica o meno di una nuova condizionalità che riguarda il Mes, ma l'unione bancaria, il Patto di stabilità e la nuova governance europea", lo ha detto Ylenia Lucaselli (Fdi). "Parlate di incertezze, imbarazzo, fallimento? Non leggete i dati, tutti gli istituti, Istat, Banca d'Italia, certificano la fiducia delle famiglie italiane, cresce l'occupazione stabile, oggi cresciamo più di Francia e Germania".
Scerra (M5s): "I nostri soldati non varchino i confini ucraini, sarebbe un'escalation"
"Nella nostra risoluzione abbiamo voluto inserire un punto sull'Ucraina: i nostri soldati non varchino i confini ucraini, sarebbe un segnale di escalation. Su questo le chiedo chiarezza nel suo intervento di replica. Non un euro del Pnrr deve andare per armi e munizioni. Sull'immigrazione lei è passata dal blocco navale in campagna elettorale al record di sbarchi nel 2023", lo ha detto intervenendo in Aula Filippo Scerra (M5s).
"Entro il 31 agosto voi dovete presentare una revisione del Pnrr, ma questo piano deve passare dal Parlamento. Anche su questo ci deve dare una risposta".
Provenzano (Pd) a Meloni: "La polemica interna sul Mes l'avete fatta da soli"
"Il prossimo Consiglio sarà cruciale, bisogna far valere l'interesse italiano, lasciti stare i gufi, volatile notturno che non è il caso di importunare soprattuto dai banchi del governo. Siamo preoccupati dalla gabbia ideologica in cui è imprigionata – ha detto Provenzano (Pd) – Ci preoccupa la guerra in Ucraina, dopo 16 mesi, lo dica al suo amico Orban che ieri si è detto contrario agli aiuti in Ucraina. Vi chiediamo di informare le Camere sulle conseguenze della rivolta della Wagner in Russia. Il regime russo mostra le sue crepe, ma le incognite sono ancora tante. Nel rivendicare la nostra posizione pensiamo che sia arrivato il momento di spingere su una soluzione diplomatica. La pace è il primo interesse degli ucraini ma anche dell'Europa. Non siamo stati contenti di aver visto declassata l'Italia nei contesti internazionali. La fuga dal Mes è biglietto da visita dell'Italia al Consiglio, niente e nessuno costringe ad usarlo ma noi siamo gli unici a non averlo ratificato, la polemica ve la siete fatta tutta all'interno della vostra maggioranza e questo non aiuta. La mancata ratifica ci isola. Lei deve scegliere: o va contro se stessa o va contro l'interesse nazionale".
Anche Salvini sarà in Aula in Senato per le comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio Ue
Matteo Salvini questa mattina è al Mit per impegni istituzionali e nel pomeriggio, sempre a quanto si apprende, sarà al Senato per il dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo.
Inizia la discussione alla Camera sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Meloni
È appena ricominciata nell'Aula della Camera la discussione sulle comunicazioni rese dalla presidente del Consiglio Meloni in vista del Consiglio Ue. Dopo il dibattito, con la presentazione delle risoluzioni, si terranno le dichiarazioni di voto. Il voto è previsto ad ora di pranzo. Poco fa Meloni ha consegnato nell'Aula del Senato il testo delle comunicazioni. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato che la discussione a Palazzo Madama sulle comunicazioni inizierà oggi pomeriggio alle 15:30.
Meloni consegna al Senato testo delle comunicazioni in vista del Consiglio Ue
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha consegnato al Senato il testo delle comunicazioni rese alla Camera in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì. Ora è in programma il dibattito nell'Assemblea di Montecitorio, mentre a Palazzo Madama si terrà nel pomeriggio.
Cosa ha detto Meloni in Aula sul rapporto Italia-Cina
Secondo la presidente del Consiglio Meloni le economie di Cina e Unione europea sono interdipendenti e devono evolvere verso standard e regole comuni: "Se da un lato il disaccoppiamento" tra l'economia europea e quella cinese "non è percorribile, dall'altro è necessario ridurre il rischio, sostenere con forza la competitività del nostro sistema produttivo per non cadere in deleteri legami di dipendenza", ha spiegato durante le comunicazioni alla Camera rese questa mattina in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno.
Cosa ha detto Meloni sul nuovo aumento dei tassi deciso dalla Bce
"L'inflazione è tornata a colpire l'economia; è un'odiosa tassa occulta che colpisce soprattutto i meno abbienti. È giusto combatterla con decisione" ma "la semplicistica ricetta dell'aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta. L'aumento dei prezzi non è figlio di un'economia che cresce troppo velocemente ma di fattori endogeni, primo tra tutti la crisi energetica. Non si può non considerare il rischio che l'aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia", ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno. "L'aumento dei tassi non può finire per colpire più le nostre economie che l'inflazione".
Cosa ha detto Meloni in Aula sul Mes
La questione Mes è "una partita complessa, sulla quale io credo che l'Italia abbia obiettivi condivisi da gran parte delle forze politiche e che sono stati oggetto di sostegno bipartisan già con i governi precedenti. Per questa ragione, lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all'Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il Mes", ha detto la premier nell'Aula della Camera, durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
"L'interesse dell'Italia oggi – ha detto la premier – è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di stabilità, il completamento dell'Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c'è una questione di metodo su come si faccia a difendere l'interesse nazionale".
La seduta dell'Aula è sospesa, lavori riprendono alle 10:30
Dopo il discorso della premier Meloni in Aula il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sospeso i lavori, che riprenderanno alle 10:30 con la discussione sulle comunicazioni rese dalla presidente del Consiglio.
Meloni: "Con la Cina non dobbiamo avere un rapporto ostile, ma maggiormente equilibrato"
Un passaggio delle comunicazioni è stato dedicato anche alla Cina, con cui la premier vuole tenere un rapporto "equilibrato": "La Cina è per noi un interlocutore imprescindibile", ha detto Meloni in vista del Consiglio Ue, ma "Il rapporto non deve essere ostile ma maggiormente equilibrato".
"L'Europa ha necessità e bisogno di controllare le sue catene di approvvigionamento e non essere esposta a dipendenze pericolose", ha sottolineato ancora.
Meloni: "Bce alza i tassi, ma si rischia di colpire nostre economie più che inflazione"
"Nei nostri Paesi l'aumento generalizzato dei prezzi non è segno di un'economia che cresce troppo velocemente, ma è causata da fattori endogeni", come l'aumento dei prezzi dell'energia dovuto alla guerra in Ucraina. "L'aumento costante dei tassi può colpire le nostre economie più che l'inflazione. La cura rischia di essere peggiore del male", ha detto Meloni in Aula.
Meloni: "Non è utile alimentare una polemica interna sul Mes
"Vogliamo porre fine una volta per tutte alla stagione dell'austerità. È una partita complessa. Non è utile per l'Italia alimentare una polemica interna su alcuni strumenti come il Mes", ha detto Meloni alla Camera nel suo intervento in vista del Consiglio Ue.
Meloni: "Siamo preoccupati per la centrale di Zaporizhzhia"
"L'Italia sostiene pienamente gli sforzi del direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi per garantire la sicurezza nucleare", ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno. "Dopo l'atto criminale che ha provocato l'esplosione della diga di Nova Kakhovka siamo preoccupati per la centrale di Zaporizhzhia", ha detto ancora
Meloni: "Il Consiglio ribadirà il convinto sostegno al popolo ucraino"
"Tratteremo dell'aggressione della Federazione russa all'Ucraina, senza addentrarci in questioni interne", ha detto Meloni, secondo cui l'assalto della Wagner ha mostrato la debolezza di Putin. "L'Ue confermerà il suo convinto sostegno al popolo ucraino che si batte da 16 mesi per l'indipendenza. Difendere l'Ucraina significa difendere anche l'Italia. Se noi non avessimo aiutato gli ucraini, oggi ci troveremmo in un mondo in cui alla forza del diritto si sostituisce il diritto del più forte, un mondo più instabile, in cui l'Europa e l'Italia avrebbero solo da perdere", ha detto la premier nel suo intervento alla Camera.
Cosa ha detto Giorgia Meloni sul tema delle migrazioni
"Tema centrale, soprattutto grazie all'impegno italiano, sarà quello delle migrazioni. Voglio per prima cosa esprimere il mio cordoglio per il tragico naufragio in Grecia. Dobbiamo stroncare i traffici che continuano a mietere vittime. Allo scorso vertice abbiamo riconosciuto, grazie al nostro lavoro, che quella delle migrazioni è una sfida europea che merita risposte europee. Se non si affronta a monte il tema della difesa dei confini esterni non ci saranno mai politiche serie. Non possiamo lasciare a trafficanti senza scrupoli la possibilità di decidere chi entra in Europa. La migrazione illegale di massa non ha nulla di umano, colpisce i più deboli e quelli che avrebbero il diritto di essere accolti": lo ha detto Giorgia Meloni durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno.
Meloni alla Camera: "Al Consiglio europeo parleremo di sfide prioritarie"
"In agenda abbiamo sfide prioritarie, come l'aggressione all'Ucraina e le migrazioni. È una situazione complessa, la sicurezza in tutti gli ambiti compreso quello sociale ed economico rimane la nostra priorità", ha cominciato la presidente del Consiglio": lo ha detto Giorgia Meloni durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno.
Di che cosa si discuterà al Consiglio europeo e cosa dirà oggi Meloni
Migrazioni, sostegno e ricostruzione dell’Ucraina, un mercato unico più resiliente e la Difesa comune europea: questi i temi al centro del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles tra il 29 e il 30 giugno. Oggi in Parlamento Giorgia Meloni fornirà comunicazioni sulla linea che l'Italia porterà al tavolo con gli altri capi di Stato e di governo Ue.
Dove seguire in diretta streaming le comunicazioni di Giorgia Meloni
Sarà possibile seguire la diretta dell'intervento di Giorgia Meloni in Parlamento, per le comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, sui canali streaming di Camera e Senato. Anche Palazzo Chigi trasmetterà in diretta il discorso della presidente del Consiglio.
Quando sarà il prossimo Consiglio europeo
Il prossimo Consiglio europeo si terrà a Bruxelles tra il 29 e il 30 giugno, quindi tra giovedì e venerdì. I capi di Stato e di Stato e di governo dei Paesi membri si recheranno quindi due giorni nella capitale belga, sede delle istituzioni europee, per discutere di vari temi tra cui la situazione in Ucraina e la gestione dei flussi migratori.
A che ora Giorgia Meloni riferirà alla Camera e al Senato
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi sarà in Parlamento per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo, che si terrà a Bruxelles tra il 29 e il 30 giugno. Il suo intervento è previsto alla Camera per le ore 9, mentre si recherà in Senato nel pomeriggio, alle 15.30.