Gli aggiornamenti in tempo reale sulla morte di Giulia Cecchettin. Filippo Turetta, indagato per tentato omicidio, è stato fermato in Germania. Tajani: "Sarà estradato in Italia entro 48 ore". Ieri il corpo di Giulia è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La 22enne uccisa con più di venti coltellate a testa e collo, sarebbe stata poi lasciata cadere lungo un dirupo per una cinquantina di metri. Il cadavere presentava evidente frattura al cranio.
Due giorni fa, venerdì 17 novembre, era emerso un video brevissimo che sarebbe tra gli elementi probanti in mano agli investigatori, in cui si vedrebbe Turetta aggredire a mani nude Giulia Cecchettin la notte di sabato 11 novembre. Il filmato è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento "Dior" di Fossò (Venezia), che si trova sulla strada dove erano state già repertate presunte macchie di sangue e dei capelli, domenica scorsa. Nel video si vede anche il giovane caricare nella sua auto, la Fiat Punto, Giulia, sanguinante.
La sorella di Giulia Cecchettin chiede di fare una rivoluzione culturale
“Non fate un minuto di silenzio per Giulia, ma bruciate tutto – dice Elena Cecchettin ai cronisti dopo la fiaccolata per sua sorella – ora serve una sorta di rivoluzione culturale”.
Il papà di Filippo: "Se chiamerò la famiglia di Giulia? Appena avrò il coraggio sì"
Nicola Turetta, padre di Filippo, il 22enne accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin, non ha ancora sentito la famiglia della vittima. A una domanda di LaPresse se andrà a trovarla, ha risposto: "Appena avrò il coraggio di farlo, sì".
Filippo Turetta ha accettato l'estradizione, in quindici giorni sarà in Italia
"Ho parlato oggi con l'avvocato di Filippo in Germania. Mi ha raccontato che durante l'udienza di convalida è stato dato il consenso da parte di Filippo all'estradizione, quindi la procedura dovrebbe avere un'accelerazione rispetto al fatto che non lo avesse dato, quanto meno relativa. Ci vorranno circa una quindicina di giorni perché Filippo arrivi qui in Italia". Lo conferma a LaPresse l'avvocato Emanuele Compagno, il legale del 22enne accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin.
Centinaia di persone in piazza Duomo a Milano per ricordare Giulia Cecchettin
Alcune centinaia di persone si sono radunate in piazza Duomo, stasera a Milano, con una candela in mano, per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di violenza di genere. L'appello a ritrovarsi in piazza è stato lanciato da No Justice No Peace. I partecipanti si sono disposti in cerchio, con le candele in mano, in ricordo di Giulia e delle vittime di femminicidio.
Turetta trasferito in carcere in Germania, convalidato l'arresto dal giudice
È stato convalidato l'arresto di Filippo Turetta ad Halle, in Germania. La polizia di Halle scrive in un aggiornamento del suo primo comunicato che: "Il 21enne cittadino italiano è stato portato davanti al giudice del Tribunale di Halle (Saale) intorno alle 17.00 di oggi. Quest'ultimo ha deciso che l'uomo deve essere posto in arresto". Turetta "è stato portato in un centro detentivo nella città di Halle".
Migliaia di persone alla fiaccolata per Giulia Cecchettin
Un fiume di persone si è riversato in strada a Vigonovo, dove è in corso la fiaccolata per Giulia Cecchettin. Il corteo ha fatto fatica a partire per via della folla che si è presentata all'appuntamento, il papà di Giulia e la sorella Elena partecipano alla fiaccolata seguendo i rappresentati della Associazione Penelope.
Fiaccolata per Giulia Cecchettin in corso a Vigonovo, presenti il papà e la sorella
Il papà e la sorella Elena sono presenti alla fiaccolata per Giulia Cecchettin che si sta tenendo a Vigonovo.
Cosa ha detto Meloni sulla morte di Giulia Cecchettin
La presidente del Consiglio interviene sulla morte di Giulia Cecchettin: “Provo una tristezza infinita nel vedere le fotografie sorridenti di questa giovane ragazza e, insieme alla tristezza, una grande rabbia”. Poi ricorda le misure contro la violenza sulle donne, ma aggiunge: “Nulla di tutto questo sarà utile se non saremo in grado di affermare che l’amore vero non fa mai del male”.
Il padre di Filippo: "Siamo sotto shock, non capiamo come possa essere successo"
"Siamo ancora sotto shock da quello che ha combinato nostro figlio. Non capiamo come possa essere successa una cosa del genere, e porgiamo le massime condoglianze, siamo vicinissimi alla famiglia di Giulia, perché le volevamo bene". A fatica, Nicola Turetta ha parlato stasera con i giornalisti uscendo dalla casa di Torreglia (Padova). Giulia "l'abbiamo conosciuta bene. Veniva qua con Filippo ci vedevano. Sembrava una coppia perfetta; nessuno riporterà più Giulia. Siamo molto vicini a questa famiglia, e non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così un ragazzo a cui abbiamo cercato di dare tutto".
Filippo Turetta in udienza davanti al giudice in Germania per convalida dell'arresto
Filippo Turetta comparirà "di fronte al giudice di Halle, che deciderà solo sulla sua detenzione". Lo ha detto una portavoce della polizia della città parlando con l'ANSA in merito alla situazione dell'ex fidanzato di Giulia Cecchettin arrestato stamattina in Germania. Dopo questa fase, ha aggiunto, "con grande probabilità sarà trasferito in una prigione, senza tornare negli uffici della Polizia di Halle". A quel punto, ha concluso, "il Tribunale regionale superiore (Oberlandesgericht) di Naumburg, prevedibilmente domani o nei primi giorni della settimana, deciderà sul suo caso e se ci sarà a breve l'estradizione".
Il Papà di Giulia: “Ragazze denunciate così avrete salva la vita”
“A noi Giulia manca immensamente ma da questa vicenda deve nascere qualcosa”, è l’appello lanciato questo pomeriggio dal papà della 22enne Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dopo essere sparita con l’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato oggi con l’accusa di essere il suo assassino. “Faremo qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente in qualsiasi modo perché ad altre ragazze e ad altre donne non accada la stessa cosa” ha spiegato Gino Cecchettin fuori dall’abitazione di famiglia parlando con i giornalisti. Il papà di Giulia, Gino Cecchettin, ha rivolto un appello alle giovani: “Ragazze denunciate così avrete salva la vita. Che il sacrificio di mia figlia non sia vano”.
Omicidio Giulia: ultimati accertamenti, riaperta strada Piancavallo
Sono terminati, attorno alle 13, gli accertamenti dei Ris di Parma sul luogo del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin. Gli esperti nelle rilevazioni scientifiche dell'Arma si sono fermati per l'intera mattinata, circostanza che ha portato al blocco totale della strada secondaria che mette in collegamento Barcis con il Piancavallo. Alle verifiche di questa mattina hanno preso parte anche i cinofili dei Vigili del Fuoco del comando regionale del Veneto. È stata anche conclusa la raccolta di alcuni reperti che si trovavano nei pressi della grande roccia sotto la quale Filippo Turetta aveva nascosto Giulia. Dunque, al termine di rilievi e ricerche, i carabinieri hanno rimosso qualsiasi divieto di accesso e la strada è stata nuovamente riaperta.
Schlein a Meloni: “Superiamo le divisioni e introduciamo educazione al rispetto a scuola”
La segretaria del Pd Elly Schlein commenta così la vicenda di Giulia Cecchettin: “Mi sono rivolta a Meloni per dire, almeno su questo mettiamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo in avanti al Paese. La repressione non basta, per sradicare la tossica cultura patriarcale, bisogna partire dall’educazione al rispetto e all’effettività nelle scuole”.
Caso Giulia Cecchettin, Salvini: "Non guardo a colore o nazionalità"
Matteo Salvini ha respinto le accuse di un maggiore garantismo nei confronti di Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin, in quanto italiano, bianco e di buona famiglia, rivoltegli dalla sorella di Giulia dopo il post del segretario leghista che chiedeva il carcere a vita per il ragazzo "se colpevole". In un post su Instagram, il vice premier scrive: "Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili, di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale, castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti".
Indagini anche su alcuni sacchi di plastica neri, forse usati dall'omicida
Le indagini degli inquirenti si stanno focalizzando anche su alcuni sacchi di plastica neri, sequestrati nel fossato del lago di Barcis, a poca distanza da dove si trovava il corpo di Giulia, che era adagiato in una spelonca, tra le acque di un canale che confluisce nell'invaso. Gli investigatori, coordinati dalla procura, stanno esaminando i reperti, per stabilire se sono stati in qualche modo utilizzati dal killer per il femminicidio.
L’avvocato di Filippo Turetta: "Era un ragazzo d’oro, aveva sempre un gesto dolce per Giulia"
Emanuele Compagno, l’avvocato di Filippo Turetta: “È sempre stato un ragazzo d’oro, un ragazzo buono. Tutti lo descrivono, anche gli amici, come un ragazzo gentile con tutti, che non aveva mai litigato con nessuno”.
L'auto di Turetta segnalata alla polizia tedesca da alcuni automobilisti
Sono stati alcuni automobilisti a segnalare ieri sera la presenza di un veicolo fermo sulla corsia di emergenza dell'autostrada 9, nei pressi di Bad-Duerrenberg (Sassonia-Anhalt), vicino a Lipsia. Quando un'auto di pattuglia ha effettuato il controllo poco dopo le 22, Turetta si è avvicinato agli agenti e si è lasciato arrestare senza opporre resistenza. A riportarlo è la Bild.
La sorella di Giulia Cecchettin: "Salvini dubita perché è bianco"
La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha risposto al leader della Lega Matteo Salvini, condividendo una nuova storia sul suo profilo Instagram: "Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta. Perché bianco, perché di ‘buona famiglia'. Anche questa è violenza di stato", si legge nel testo riportato.
"Ministro il cui partito (insieme a Fdi, che però ha scelto l'astensione) a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul. Così, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato".
L’avvocato della famiglia Cecchettin: "Siamo in uno stato di diritto, gli esami chiariranno la dinamica"
L’avvocato della famiglia della vittima: “Adesso capire le esatte dinamiche, le esatte responsabilità è sempre una questione molto delicata, voglio ricordare che noi siamo in uno Stato di diritto, non uno stato di polizia, quindi è giusto che l’autorità giudiziaria faccia i propri accertamenti”.
L'avvocato della famiglia Cecchettin: "Solo gli esami chiariranno la dinamica"
Noi siamo in uno Stato di diritto e non in uno Stato di polizia, quindi è giusto che si facciano gli accertamenti processuali" lo ha sottolineato il legale della famiglia Cecchettin, Stefano Tigani, uscendo dalla loro abitazione a Vigonovo (Venezia). "Io sono sempre stato cauto sulla dinamica, se premeditato o meno, saranno gli esami a chiarire l'esatta dinamica, ora possiamo dire di aver riportato Giulia a casa anche se senza vita" ha detto il legale. "Abbiamo avuto stamattina la notizia che ci aspettavamo, siamo in un momento particolare. Il nostro ringraziamento va alle forze dell'ordine, all'Arma e alle Procure che hanno consentito di chiudere questo cerchio. È stata una settimana pesantissima ma c'è una gran parte d'Italia che ci è stata vicina. Adesso inizierà l'iter processuale, e faremo in modo che ci sia l'accertamento della verità" ha detto ai giornalisti.
Giulia Cecchettin uccisa con più di 20 coltellate
Sono più di 20 le coltellate che hanno ucciso Giulia Cecchettin. II medico legale di turno ieri, che ha effettuato l'ispezione sul corpo della 22enne, ne ha repertate diverse su varie parti del corpo, sparse fra la testa e il collo, dove si ipotizza possa essere stata sferrata una di quelle rivelatesi mortali. Solo in sede di autopsia, prevista già da domani, potrà essere stabilito con certezza quanti sono stati i fendenti inferti dalla mano del presunto assassino e, in quella sede, si potrà circoscrivere l'ora della morte.
Zaia: "Lutto regionale il giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, indosseremo un fiocco rosso"
"Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia sia dichiarato il lutto regionale. Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz'asta e l'intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, agli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene", lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Il dolore e lo sgomento – prosegue in una nota – coinvolgono, in queste giornate, l'intera comunità veneta: ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull'oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile. Propongo quindi di indossare non solo il 25 novembre ma anche nel giorno dei funerali il fiocco rosso, divenuto simbolo contro la violenza di genere, e di esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso". "Il Veneto, nel ricordo di Giulia, lancerà nel giorno delle esequie un forte segnale contro ogni, odiosa, violenza sulle donne" conclude.
Tajani: "Filippo Turetta sarà estradato in Italia entro 48 ore"
"Grazie all'arresto europeo il ragazzo potrà essere affidato in pochi giorni alle forze dell'ordine e alla giustizia italiana per subire un giusto processo", lo ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri. L'arresto è avvenuto "grazie alla collaborazione tra le nostre forze dell'ordine e quelle tedesche, ora il 22enne entro 48 ore sarà in Italia per essere processato", ha evidenziato Tajani, aggiungendo: "Ancora una volta come marito, padre e nonno chiedo scusa attraverso le donne della mia famiglia a tutte le donne per quello che uomini privi di intelligenza e amore hanno fatto e continuano a fare, non soltanto nel nostro Paese". "Ringrazio gli inquirenti per il lavoro che ha portato all'arresto di Filippo Turetta in Germania. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere" ha scritto ancora il Ministro sui social.
Filippo Turetta tradito dai fari dell'auto: arrestato dalla polizia stadale tedesca
Filippo Turetta è stato arrestato oggi dalla polizia stradale tedesca sull’autostrada A9 all’altezza della cittadina di Bud Durremberg, a ovest di Lipsia. A insospettire gli agenti il fatto che avesse le luci spente mentre la legge tedesca prevede che le luci siano sempre accese. Al momento del fermo non ha opposto resistenza. Agli agenti della polizia stradale tedesca che lo hanno fermato sarebbe apparso stanco e rassegnato.
Elena, la sorella di Giulia Cecchettin: "Io non starò mai zitta, non mi farete mai tacere"
“Io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere”. Lo ha scritto in una story su Instagram Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. La ragazza ha anche pubblicato altri post sulla violenza di genere e la cultura dello stupro.
L'associazione Penelope: "Con l'arresto di Filippo Turetta si è chiuso un cerchio"
"Si è chiuso un cerchio". La famiglia di Giulia Cecchettin ha appreso la notizia dell'arresto di Filippo Turetta "con sollievo. Sono raccolti nel dolore", ma non hanno ancora sentito i familiari del presunto assassino.
Tajani propone una laurea honoris causa per Giulia Cecchettin
Il ministro Antonio Tajani propone per Giulia Cecchettin la laurea honoris causa. La 22enne, ritrovata morta ieri, avrebbe dovuto laurearsi giovedì scorso.
Salvini invoca il "carcere a vita per Turetta"
Il vice-premier Matteo Salvini dopo la notizia dell'arresto di Filippo Turetta: "Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita".
Giulia era già morta prima di essere stata gettata nel canalone
Giulia era già deceduta quando è stata lanciata nella scarpata della Val Caltea, a Barcis, dopo essere stata scaricata dall'auto di Filippo. Ne sono convinti gli investigatori sulla scorta di quanto ha riferito loro il medico legale Antonello Cirnelli che ha effettuato l'ispezione esterna della salma per conto della Procura di Pordenone. Come apprende l'ANSA, le coltellate alla testa e al collo erano svariate e molto profonde, inferte con grande violenza. Appare dunque impossibile che la ragazza fosse ancora viva, molte ore dopo, quando l'ex fidanzato ha scaricato il corpo in un canalone.
Tajani: "Arresto Turetta non potrà lenire il dolore della famiglia di Giulia"
"Ringrazio gli inquirenti per il lavoro che ha portato all'arresto di Filippo Turetta in Germania. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.