Esplosione a Calenzano, nella città metropolitana di Firenze, in fiamme un deposito Eni intorno alle 10:20 di lunedì 9 dicembre: almeno 2 morti, 26 feriti e 3 dispersi, ma il bilancio delle vittime è ancora in fase di aggiornamento. Aperta inchiesta su eventuali responsabilità per l'esplosione.
Interessati dalla colonna di fumo nero i comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino insieme a Prato e Calenzano.
L'esplosione si è verificata in un'area definita punto di carico, dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante ed è stata avvertita in tutto il capoluogo. Sospesa la circolazione ferroviaria sulle linee convenzionali Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia. A renderlo noto è il sito Infomobilità di Rfi, con treni che subiranno limitazioni e cancellazioni. Riaperta l'uscita dell'A1 su Calenzano da entrambe le provenienze.
Il Dipartimento di Protezione Civile ha fornito alcune linee guida per far fronte all'emergenza di queste ore. Nell'elenco, si chiede alla popolazione di restare al chiuso, di chiudere porte e finestre usando panni bagnati per coprire gli spiragli e spegnere i condizionatori e gli impianti di aerazione per ridurre lo scambio d'aria con l'esterno.
Il presidente Giani sul posto: "I vigili hanno fatto un lavoro imponente evitando altre conseguenze".
Calenzano, il sito era a rischio “incidente rilevante”: dove sono gli altri in Italia
Secondo i dati del portale Ispra in Italia ci sono 974 siti industriali che sono a rischio di “incidente rilevante”. Controllando nell’elenco è possibile trovare capire dove si trovano e che tipo di sostanze trattano. La regione dove ci sono più siti industriali a rischio di “incidente rilevante” è la Lombardia: qui ne sono stati censiti 247.
Chi è Vincenzo Martinelli, la vittima accertata dell'esplosione a Calenzano
Tra le vittime della tragedia verificatasi questa mattina a Calenzano, nella provincia di Firenze, dove il deposito di carburante Eni è stato interessato da una esplosione, c'è Vincenzo Martinelli, napoletano di 51 anni, autista di cisterne. Da quanto si apprende, il 51enne partenopeo viveva a Prato e aveva due figlie: Martinelli è stato, purtroppo, il primo dei due operai morti a essere identificato.
Le ricerche dei dispersi sospese, riprendono domani
Sono state sospese e riprenderanno domani all'alba le ricerche dei tre dispersi nell'esplosione: il motivo, secondo quanto si apprende, si lega alle complessità dell'intervento nell'area interessata dalla esplosione: la deflagrazione è stata molto potente con un incendio durato per circa due ore. La procura di Prato ha anche nominato tre consulenti che sovrintenderanno alle operazioni di ricerca.
Il dolore dei parenti dei dispersi: “Vogliamo sapere se possiamo ancora sperare”
Nella sala del Consiglio del Municipio di Calenzano i parenti delle persone disperse in seguito all’esplosione nello stabilimento Eni aspettano, sperano e si disperano. A Fanpage.it raccontano: “Vogliamo sapere se sono vivi, sapere se i vigili del fuoco stanno sentendo dei gemiti sotto alle macerie”.
L'esame del dna per identificare le vittime: corpi dilaniati
Servirà l'esame del dna per l'identificazione della seconda vittima dell'esplosione di Calenzano. La potenza dell'esplosione infatti è stata tale da dilaniare i corpi. La procura sta seguendo i protocolli internazionali per l'identificazione delle vittime. Quanto alle cause dell'esplosione, se è stato ipotizzato che si è verificata a seguito della perdita di liquido, c'è da capire cosa possa averla innescata.
Vigili del fuoco: "Continuano le ricerche sotto le macerie"
"Stiamo verificando se nell'area coinvolta dalle fiamme possano esserci altre persone. Stiamo verificando quali possono essere le persone ulteriormente coinvolte. Stiamo muovendo macerie e le stiamo spostando con grande attenzione. Proseguiremo nella ricerca anche nelle prossime ore fino a quando non avremo completato le verifiche per l'eventuale presenza dei dispersi"lo ha detto il portavoce dei vigili del fuoco Luca Cari, a Calenzano sul luogo dell'esplosione.
Operaio ferito: "I vetri di una finestra mi sono schizzati addosso"
La testimonianza di Nicholas Magnolfi, 29 anni, un operaio che stamattina stava lavorando in un'azienda di prodotti a pochi metri dal deposito Eni di Calenzano dove è avvenuta l'esplosione. "Abbiamo sentito un boato fortissimo e le finestre sono esplose in mille pezzi e un vetro mi ha colpito sul viso" racconta Nicholas che ha un grande cerotto bianco sulla fronte. Lui non lavora nell'azienda dov'è avvenuta l'esplosione, ma la deflagrazione è stata talmente grande da creare danni anche agli edifici vicini.
Calenzano, lutto regionale in Toscana mercoledì 11 dicembre
Lutto regionale in Toscana Mercoledì prossimo 11 dicembre per le vittime dell'esplosione avvenuta questa mattina nel deposito carburanti Eni a Calenzano (Fi). Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta. "Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz'asta per l'intera giornata e verranno listate a lutto", ha spiegato il presidente Giani che invita gli enti locali e agli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio.
Nardella: "Tragedia che ci ha colpito profondamente"
"Ho espresso al sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, la mia vicinanza alle famiglie e alla comunità tutta di Calenzano per questa terribile tragedia. Con lui abbiamo ringraziato i Vigili del Fuoco, ancora impegnati nelle ricerche dei dispersi, i soccorritori del 118, la protezione civile e tutte le forze dell'ordine per il lavoro incessante che stanno ancora svolgendo in queste ore nel deposito Eni. Una tragedia che ci ha colpito profondamente. Un altro gravissimo incidente su un luogo di lavoro in un anno che era già cominciato con il disastro del cantiere dell'Esselunga a Firenze a pochi km da qui. In attesa di capire la dinamica dell'incidente non possiamo che insistere nell'impegno sulla sicurezza del lavoro, a tutti i livelli istituzionali e confidare nel lavoro di indagine dei Carabinieri e della Procura di Prato". Lo Dario Nardella.
Identificata la prima vittima dell'esplosione di Calenzano: è Vincenzo Martinelli, autotrasportatore di 51 anni
Si chiama Vincenzo Martinelli, 51 anni, la prima vittima identificata a seguito dell'esplosione avvenuta a Calenzano. Martinelli era autista di autocisterne e viveva a Prato.
Sale il bilancio dei feriti: sono 26, diverse persone arrivate autonomamente in ospedale
Oltre ai 9 feriti accompagnati con le ambulanze presso gli ospedali della zona (dei quali due gravi), altre 17 persone si sono presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche dopo l'esplosione nel deposito di carburanti Eni a Calenzano. Lo rende noto la Prefettura di Firenze. Complessivamente i feriti salgono a 26. Nel bilancio dell'esplosione ci sono poi 2 morti e ancora 3 dispersi.
La telefonata del presidente Mattarella a Giani: "Solidarietà alle famiglie delle vittime"
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per avere informazioni sui feriti, per portare la solidarietà alle famiglie delle vittime e per ringraziare i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità. Lo si è appreso al Quirinale.
Proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore l'11 dicembre dopo l'incidente di Calenzano
Per l'esplosione a Calenzano Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze proclamano uno sciopero generale provinciale di 4 ore (fine turno) per l'11 dicembre con manifestazione (14:30-16:30) a Calenzano. Così i sindacati che esprimono "dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia" per "l'ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti". Quanto successo "è inaccettabile, attendiamo il lavoro degli inquirenti per fare luce". Senza sicurezza non c'è lavoro, non c'è dignità, non c'è vita".
Cna Toscana: "Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime"
Cna Toscana sta seguendo con apprensione le notizie provenienti dal sito Eni di Calenzano dove si è verificato "un tragico e gravissimo incidente". "In questo momento – afferma il presidente di Cna Toscana, Luca Tonini – il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime alle quali esprimiamo la nostra vicinanza, solidarietà anche a tutti i feriti. Un ringraziamento doveroso a coloro che hanno portato e stanno ancora potando avanti le operazioni di soccorso, quanto mai difficili in questo momento. Chiediamo nuovamente provvedimenti decisi e precisi per mettere fine alla strage di morti sul lavoro alla quale assistiamo da anni".
Ripresa circolazione dei treni sulla tratta Firenze-Prato
Ripresa circolazione dei treni sulla tratta Firenze-Prato, sospesa questa mattina dopo l'incidente. Lo comunica il presidente Giani su Telegram.
I rischi della nube tossica dopo l’esplosione: i dati sulla qualità dell’aria
Dopo l’esplosione dal sito Eni si è alzata una colonna di fumo nero, una nuvola "potenzialmente tossica" tanto che la Protezione Civile ha spiegato che chi vive in zona deve “cercare riparo al chiuso”. Secondi i dati di Arpat, al momento la qualità dell'aria nelle zone intorno è ancora accettabile. Cosa sappiamo finora.
Il sindaco di Calenzano: "Tanta preoccupazione, non si era mai verificato un evento di questo tipo"
"È stato un evento drammatico ed è vissuto anche con una grandissima preoccupazione della cittadinanza, che ha subito, soprattutto nella parte più vicina al deposito, dei danni, da un'onda d'urto importante, che ha frantumato i vetri delle fabbriche e anche delle case. Naturalmente la cosa più triste è il fatto che ci sono stati dei deceduti e dei feriti, il bilancio purtroppo è molto grave. A Calenzano non si era mai verificato un evento di questo tipo. È sicuramente il fatto più grave accaduto a Calenzano dal secondo dopoguerra ad oggi". Lo ha detto il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, parlando con i giornalisti prima di effettuare un sopralluogo nell'area dove oggi si è verificata un'esplosione. "Siamo profondamente addolorati oggi e domani abbiamo deciso di proclamare il lutto cittadino proprio per onorare le vittime di questo tragico incidente", ha aggiunto. La preoccupazione per la presenza del deposito Eni, in cui si è verificata l'esplosione, ha spiegato Carovani, "era insita nella classificazione come stabilimento a rischio incidente rilevante. È stato predisposto da vent'anni un piano specifico di emergenza per queste tipologie di rischi e che è stato il piano che abbiamo seguito nei primi momenti, nelle prime ore, prima che si attivasse anche il tavolo della Prefettura. Quindi abbiamo seguito quelle indicazioni che specificavano chiaramente quali erano le problematiche che ci saremmo trovati ad affrontare e abbiamo quindi seguito quella traccia. Naturalmente le condizioni, le cause sono credo tutte da accertare e quindi su questo ci interrogheremo e interrogheremo anche le altre autorità per capire qual è il futuro di questa situazione, visto che comunque noi abbiamo un contesto di attività produttive, una zona sportiva sopra la ferrovia, un centro abitato a 350 metri".
Prefettura Firenze: cessato allarme inquinamento
La prefettura di Firenze informa "che è stato dichiarato cessato l'allarme e che a partire dalle ore 16 è stato interrotto l'avviso It alert', scattato stamani per il rischio inquinamento a seguito dell'esplosione nel sito Eni di Calenzano. La prefettura conferma poi che al momento si contano due decessi, nove feriti e tre dispersi.
Il messaggio di Eni: "Vicini alle famiglie delle vittime, collaboriamo con autorità giudiziaria"
"Eni desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell'incidente", si legge in una nota dell'Eni nella quale si sottolinea che: "l'Eni sta pienamente collaborando con l'autorità giudiziaria per l'accertamento delle dinamiche e delle cause dell'esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico. Eni conferma inoltre che l'incendio "è stato completamente domato questa mattina in modo tempestivo dai Vigli del Fuoco".
Continua la ricerca dei dispersi nella palazzina crollata dopo l'esplosione di Calenzano
"È venuta giù la palazzina adibita a stazione di rifornimento dove si è verificata l'esplosione, e questa ha fatto crollare anche parte della palazzina direzionale. I vigili del fuoco stanno ancora cercando i tre dispersi proprio nella palazzina crollata dove è avvenuta l'esplosione. E' un evento drammatico che fa venire alla mente la tragedia di via Mariti". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni parlando con i giornalisti nell'area vicino all'esplosione avvenuta oggi a Calenzano (Firenze).
Comune Calenzano: "Da rogo non ci sono rischi per la salute"
Arpat comunica che non ci sono rischi per la salute causati dall'incendio verificatosi questa mattina presso il deposito Eni". Lo fa sapere il Comune di Calenzano con un post sulla pagina Facebook. "Ferrovie e Autostrada – aggiunge il Comune – regolarmente riaperte".
Esplosione Calenzano avvenuta dopo perdita liquido
Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. È quanto si apprende dagli inquirenti. L'area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro.
Evacuate 15 aziende dopo esplosione Calenzano
"Ci sono 15 aziende nei dintorni che sono state evacuate a scopo cautelativo, e che hanno subito danni. Sono in corso valutazioni per capire se si può tornare a lavorare in quei luoghi. Le scuole del territorio sono invece tutte aperte e Arpat è rassicurante sulla qualità dell'aria. La colonna di fumo densa che si è sviluppata era anche molto calda e si è alzata molto. Il vento era piuttosto importante oggi, e quindi si è tutto disperso e non ci sono problemi per la qualità dell'aria". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni parlando con i giornalisti nell'area vicino all'esplosione avvenuta oggi a Calenzano (Firenze). Evacuati da parte del Comune anche una piscina e il palazzetto dello sport che sono non molto distanti dal luogo dell'incidente.
Il ministro Piantedosi: "Profondo dolore per le vittime di Calenzano"
"È con profondo dolore che esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime del tragico incidente accaduto oggi a Calenzano. La mia vicinanza insieme agli auguri di pronta guarigione a tutti coloro che sono rimasti feriti a causa della violenta esplosione. Ai Vigili del fuoco, prontamente intervenuti sul posto per prestare soccorso e ancora impegnati nella ricerca dei dispersi, va il mio apprezzamento e la mia gratitudine". Così il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi.
Le testimonianze dei feriti nell’esplosione Eni a Calenzano: “Sbalzati in aria per diversi metri”
Il drammatico momento della deflagrazione nel deposito Eni di Calenzano raccontato dai feriti soccorsi e trasportati in ospedale. “L’esplosione è stata così forte da farci saltare per diversi metri all’interno del nostro ufficio” ha spiegato uno di loro. “C’è stato un boato, sembrava una bomba, un’onda d’urto. Si sono spaccati i vetri delle finestre e i lampadari” ha rivelato un altro.
Esplosione Calenzano, Comune dichiara lutto cittadino
Il Comune di Calenzano ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi e per domani, martedì 10 dicembre, dopo l'esplosione presso la raffineria Eni. Tutti gli eventi in programma sono sospesi.
Il Procuratore: "Aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità"
"Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità". Lo annuncia con una nota il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli che stamattina ha fatto un sopralluogo nel deposito Eni a Calenzano. "Un'esplosione con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni" – prosegue il comunicato – ha prodotto la morte di due persone e il ferimento di nove soggetti, di cui due molto gravi". "Allo stato è possibile evidenziare che al momento dell'esplosione erano presenti diverse autobotti parcheggiate all'altezza degli stalli di approvvigionamento del carburante", conclude.
Meloni informata dell'incidente: "Cordoglio per le vittime"
Giorgia Meloni segue con apprensione le conseguenze dell'incendio che si è sviluppato nello stabilimento Eni a Calenzano "delle quali è costantemente informata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, che si tiene in continuo e stretto contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano". Lo fa sapere palazzo Chigi. Il presidente Meloni, viene precisato, esprime il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi.
Calenzano, le vittime sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina. Procura Prato apre un fascicolo
La Procura di Prato ha aperto un fascicolo di indagine dopo l'esplosione che si è verificata questa mattina nel Fiorentino. "L'esplosione è avvenuta a una pensilina mentre si caricavano le autocisterne. Il procuratore Tescaroli, che ringrazio, ha coordinato fin da subito, con la massima rapidità, le indagini e i sopralluoghi. Allo stato attuale si parla di due morti, tre dispersi e nove feriti. I feriti non sono tutti necessariamente per la conseguenza diretta della esplosione. Si tratta anche di persone che sono state ricoverate con trauma cranico perché negli stabilimenti intorno l'esplosione sono stati colpiti dallo spostamento d'aria. Le persone decedute sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina", ha spiegato Eugenio Giani.
Giani: "Situazione sotto controllo, i vigili hanno fatto un lavoro imponente"
"La situazione è sotto controllo, i vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze. Sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante. I depositi sono rimasti intatti, altrimenti l'esito sarebbe stato ancora più drammatico", ha aggiunto il presidente della Toscana parlando con i giornalisti.