Le elezioni USA 2024: secondo le prime proiezioni, Kamala Harris vince in Vermont, Maryland, Illinois, Massachusetts, Washington DC, Rhode Island, New Jersey. Trump avanti in Indiana, Kentucky, West Virginia, Florida, Tennessee, Alabama, Oklahoma, Missouri, Utah, Montana, testa a testa in Georgia. Al voto oltre 100 milioni di cittadini. Occhi puntati su sette Swing States, in particolare Pennsylvania e Michigan, dove al momento è avanti la candidata dem. Casa Bianca e Congresso blindati in attesa dei risultati, che potrebbero arrivare anche nei prossimi giorni.
L'election night è iniziata tra la mezzanotte e l'1:00 (ora italiana), quando hanno chiuso i seggi nei primi sei Stati, tra questi anche la Georgia, uno Stato chiave. Gli ultimi seggi chiuderanno alle 6:00 nello Stato delle Hawaii e alle 7:00 in Alaska.
Il programma elettorale di Kamala Harris
L'attuale vicepresidente ha dato pieno sostegno al diritto all’aborto, tanto è vero che una buona parte del suo elettorato, dicono i maggiori analisti, è composto da donne. Il sito web della campagna di Harris promette che se eletta Presidente, "non permetterà mai che un divieto nazionale sull'aborto diventi legge. E quando il Congresso approverà una legge per ripristinare la libertà riproduttiva a livello nazionale, lei la firmerà".
Dal punto di vista della politica estera, Harris si muove in continuità col suo predecessore, Joe Biden, prevedendo un rafforzamento della Nato e delle relazioni con l’Ue, una partnership con paesi Asean (Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico) e India e la rivalità strategica con la Cina. Non è in dubbio il sostegno incondizionato alla causa ucraina portato avanti da Biden, così come il sostegno a Israele.
"Oggi votiamo per un futuro migliore", gli appelli di Kamala Harris su X
"L'Election Day è arrivato. Oggi, votiamo perché amiamo il nostro paese e crediamo nella promessa dell'America. Fai sentire la tua voce. Votiamo per un futuro migliore". A scriverlo Kamala Harris che posta una serie di appelli su X. "Bussa alle porte. Chiama gli elettori. Contatta amici e familiari. Insieme, scriveremo il prossimo capitolo della storia più grande mai raccontata", scrive la candidata democratica. "Il tuo voto è la tua voce, e la tua voce è il tuo potere". "Quando lottiamo vinciamo".
Chi vince tra Donald Trump e Kamala Harris secondo lo storico Allan Lichtman
Per il professore di storia all'American University di Washington, Allan Lichtman, il prossimo presidente Usa sarà Kamala Harris. Noto come il ‘Nostradamus dei sondaggi', Lichtman realizza le sue previsioni su un sistema che ha applicato a tutte le elezioni degli ultimi 30 anni, basato su 13 ‘Chiavi per la Casa Bianca', da lui ideato insieme all'accademico russo Vladimir Keilis-Borok nel 1981. Con questo "sistema" Lichtman ha previsto correttamente l'esito di ogni elezione dal 1984, fatta eccezione per la corsa serrata del 2000 in cui il repubblicano George W. Bush sconfisse il democratico Al Gore.
Trump e Melania al seggio di West Palm Beach per votare
Donald Trump e la moglie Melania si sono recati al seggio di West Palm Beach in Florida per votare.
Il programma elettorale di Donald Trump
Tra i temi caldi su cui si giocherà la partita tra Trump e Harris c'è quello dell'aborto e dei diritti delle donne. Donald Trump ha abbandonato l'idea di vietarlo a livello nazionale, ma rimettendo la decisione ai singoli stati. C'è poi l'immigrazione: l'ex tycoon ha più volte definito il 5 novembre come la giornata della Liberazione per gli USA dall'immigrazione illegale. In politica estera Trump, è da sempre scettico nei confronti della Nato e ha spesso affermato che gli Stati Uniti non posso continuare a finanziare l'Ucraina in guerra contro la Russia.
Come funziona l’election day per la sfida Harris-Trump ora per ora: la guida al voto
Duello all’ultimo voto quello tra Kamala Harris e Donald Trump: a partire dalla nostra mezzanotte, con la chiusura dei primi seggi, inizierà la lunga maratona dell’election night. Qui spieghiamo, ora per ora, come si svolgerà la sfida Trump-Harris.
Il video di Obama su X: "Elezioni combattute, manciata di voti sarà decisiva"
Barack Obama ha pubblicato su X un video in cui incoraggia i democratici a recarsi a votare, visto che il vincitore potrebbe essere determinato da "solo una manciata di voti". "Amici, queste elezioni saranno molto combattute. In alcuni Stati solo una manciata di voti in ogni distretto potrebbe decidere il vincitore", le parole dell'ex presidente nel breve video in cui ha invitato gli elettori dem a persuadere coloro che sono ancora incerti se andare o meno alle urne. "Dovete andare a votare. Quindi ditelo alla vostra famiglia, parlate con i vostri vicini, fate un piano, andate alle urne con i vostri amici e votate. Votate per Kamala Harris e Tim Walz", l'invito di Obama.
Quali sono gli Stati Chiave e perché sono importanti per i risultati del voto
Gli Stati in bilico, gli Swing States, sono quelli che possono determinare l’esito delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre 2024. Si tratta di Michigan, Georgia, Arizona, Pennsylvania, Wisconsin, Nevada e North Carolina. In questi Stati chiave né Donald Trump né Kamala Harris possono contare su un bacino di voti sicuro.
Aperti i seggi anche sulla costa occidentale Usa
Seggi elettorali aperti anche sulla costa occidentale Usa: il voto è in corso ormai in quasi tutti gli Stati Uniti, fatta eccezione per l'Alaska e le Hawaii dove apriranno fra un paio d'ore.
I palestinesi sfollati di Gaza bocciano sia Trump che Harris
Kamala Harris e Donald Trump sono entrambi "cattive opzioni" per i palestinesi sfollati nella Striscia di Gaza. Intervistati da Haaretz, affermano che la vittoria di uno o dell'altro candidato alla Casa Bianca non avranno effetti positivi sulla loro situazione. "Tutti e due, democratici o repubblicani, sostengono Israele con tutto il cuore", ha detto Mustafa, originario di Gaza City e ora sfollato a Rafah. Alla domanda su quale candidato sarebbe più adatto a raggiungere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza, Mustafa ha risposto sarcasticamente: "I democratici sono un po' meglio. Ad esempio, invece di inviare i loro militari a occupare Gaza, forniscono a Israele solo armi per un anno intero e un assegno aperto di miliardi di dollari". Hussam, dal campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza, ha detto che "non sono molto interessato alle questioni politiche degli Stati Uniti. Entrambi i candidati sono delle cattive opzioni e, onestamente, non mi dispiacerebbe se scoppiasse una guerra civile negli Stati Uniti, che porterebbe a una terza guerra mondiale".
Sondaggi, testa a testa Trump-Harris in 7 Stati chiave: i primi risultati nella notte
Oggi i cittadini americani stanno votando per scegliere chi tra Kamala Harris e Donald Trump andrà alla Casa Bianca: i sondaggi li danno testa a testa in 7 Stati chiave (Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona). Per gli esperti, entrambi i candidati hanno una realistica possibilità di vittoria. Secondo i modelli statistici di uno dei massimi esperti di previsioni elettorali, Nate Silver, Harris ha il 50,015% di possibilità di vittoria. Oltre 80 milioni di americani hanno già votato in anticipo o per posta o in presenza mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20.00.
Durata del mandato e rieleggibilità del presidente USA
Il mandato del presidente USA dura 4 anni ed inizia formalmente il 20 gennaio successivo al giorno delle elezioni. Può essere rieletto solo una volta, quindi per un totale di due mandati consecutivi. In caso di morte o dimissioni del presidente, il suo vicepresidente ha il compito di terminare il mandato. Una volta terminato il mandato, il presidente non diventa senatore, come accade, ad esempio, in Italia.
Trump su X: "È il giorno più importante della storia americana"
"È ufficialmente l'Election Day. Questo è il giorno più importante nella storia americana". Così Donald Trump su X invitando gli elettori a "restare in fila" ai seggi anche se ci sarà molto da aspettare. "Insieme incasseremo una grande vittoria e renderemo l'America di nuovo grande", ha aggiunto Trump.
Quando si insedierà il Presidente alla Casa Bianca
Entro il prossimo 25 dicembre i voti dei Grandi Elettori, che riuniranno ciascuno nel proprio Stato il 17 dicembre, saranno quindi inviati al Senato, dove saranno contati in seduta comune dal nuovo Congresso il 6 gennaio, quando verrà proclamato il nuovo presidente che presterà poi giuramento e si insedierà il 20 gennaio nel corso del cosiddetto Inauguration Day.
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza Jd Vance ha votato nel seggio di Cincinnati
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance ha votato questa mattina presso il suo seggio elettorale a Cincinnati. Il senatore, apparso di buon umore, è arrivato alla chiesa di Sant'Antonio da Padova per esprimere la sua preferenza con la moglie Usha e i loro figli.
L'intelligence Usa mette in guardia sull'escalation di interferenze straniere sulle elezioni: "La Russia è la minaccia maggiore"
L'intelligence americana mette in guardia sull'escalation di interferenze straniere sulle elezioni, denunciando diffusione di disinformazione negli Stati in bilico da parte di attori russi sotto copertura. "Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali", così in una nota l'Fbi, l'agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l'ufficio del direttore della National intelligence. "La Russia è la minaccia maggiore", aggiungono le agenzie di intelligence.
Quando sapremo i dati dell’affluenza alle elezioni americane
Sono attualmente in corso le elezioni USA 2024: per conoscere i primi risultati dell’elezione e i dati parziali sull’affluenza bisognerà attendere la chiusura dei seggi che nei vari Stati non avviene alla stessa ora. Tutti gli orari e le info necessarie.
Come viene eletto il Presidente USA
Oggi i cittadini americani voteranno per i Grandi Elettori nei propri stati. Per eleggerli, in 48 Stati vige il sistema maggioritario puro: il candidato che ottiene la maggioranza relativa, anche di un solo voto, guadagna tutti i seggi in palio. È il principio chiamato winner takes all (il vincitore prende tutto). Solo in due Stati, Nebraska e Maine, il meccanismo è misto maggioritario/proporzionale e il candidato che vince non guadagna tutti i grandi elettori. Saranno poi i Grandi Elettori il prossimo 17 dicembre a votare per il presidente.
Il presidente Biden aspetterà i risultati alla Casa Bianca
Il presidente americano Joe Biden e la moglie Jill guarderanno i risultati delle elezioni dalla Casa Bianca, insieme al loro staff. Lo ha reso noto un funzionario dell'amministrazione Usa a Cnn. "Abbiamo fatto molti progressi e Kamala si baserà su quei progressi", ha detto Biden sabato. Biden ha continuato a mettere in guardia negli ultimi giorni su cosa potrebbe riservare al Paese una seconda presidenza Trump. "Ho grandi disaccordi con Trump e la sua personalità", ha detto.
Maltempo negli Stati Usa in bilico, incognita sull'affluenza
Alcuni Stati in bilico saranno colpiti da un fronte freddo il giorno delle elezioni che porterà forti piogge e violente tempeste. Lo riporta la Cnn. La pioggia più intensa sta cadendo dal Texas orientale al confine tra Missouri e Illinois, compresa St. Louis. Il fronte continuerà a dirigersi verso est, portando piogge in Minnesota e negli stati chiave del Wisconsin e del Michigan a sud fino alla Louisiana. Nelle precedenti elezioni le piogge hanno ridotto leggermente l'affluenza alle urne.
Quanti sono i Grandi Elettori per Stato
Ogni Stato ha diritto a due grandi elettori più altri, tanti quanti sono il numero dei deputati mandati alla Camera dei Rappresentanti. Rispetto alle precedenti elezioni, la ripartizione del numero dei grandi elettori all’interno dei vari Stati è cambiata per effetto del censimento del 2020. In particolare, il Texas ha guadagnato due grandi elettori, Carolina del Sud, Colorado, Oregon, Florida e Montana hanno guadagnato un grande elettore. California, Illinois, Michigan, New York, Ohio, Pennsylvania e Virginia Occidentale hanno perso un grande elettore.
Ecco di seguito l'elenco completo del numero dei Grandi Elettori stato per stato:
- Pennsylvania 19 grandi elettori;
- Michigan 15;
- Wisconsin 10;
- Georgia 16;
- Nebraska e Maine 10;
- North Carolina 16;
- California 54;
- Texas 40;
- Florida 30;
- New York 28;
- Illinois 19;
- Ohio 17;
- New Jersey 14;
- Virginia 13;
- Washington 12;
- Arizona 11;
- Indiana 11;
- Massachusetts 11;
- Tennessee 11;
- Maryland 10;
- Minnesota 10;
- Missouri 10;
- Alabama 9;
- Colorado 10;
- South Carolina 9;
- Kentucky 8;
- Louisiana 8;
- Connecticut 7;
- Oklahoma 7;
- Oregon 8;
- Arkansas 6;
- Iowa 6;
- Kansas 6;
- Mississippi 6;
- Nevada 6;
- Utah 6;
- New Mexico 5;
- West Virginia 4;
- Hawaii 4;
- Idaho 4;
- New Hampshire 4;
- Rhode Island 4;
- Alaska 3;
- Delaware 3;
- District of Columbia 3;
- Montana 4;
- North Dakota 3;
- South Dakota 3;
- Vermont 3;
- Wyoming 3.
La Russia "non è interessata" all'esito delle elezioni Usa
Il governo russo "non è interessato" all'esito delle elezioni presidenziali USA perché a Washington vige un "consenso" tra repubblicani e democratici nei riguardi di Mosca. "Alla Russia non interessa come finiscono queste elezioni", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, in risposta a chi le chiedeva di confermare le indiscrezioni secondo cui ci sarebbe da parte del Cremlino una preferenza per Trump, che ha più volte dichiarato di volersi impegnare per la pace in Ucraina. Secondo Zakharova a Washington c'è un "consenso bipartisan" per confrontarsi con la Russia, e solo se emergessero posizioni politiche diverse sulla questione il Cremlino sarebbe disposto ad analizzare "per vedere se rispondono agli interessi russi". "In ogni caso, la Russia difenderà con determinazione i propri interessi, soprattutto in materia di sicurezza nazionale", ha detto Zakharova. La speranza di Mosca è che chiunque si ritrovi alla Casa Bianca si concentri sui problemi del suo Paese e ‘non cerchi avventure a decine di migliaia di chilometri di distanza dagli Stati Uniti'.
Tajani sul voto Usa: "Il nuovo presidente non ignori Europa e Africa"
"Noi siamo amici degli Stati Uniti, indipendentemente da chi vincerà, non siamo amici degli Stati Uniti a seconda del presidente. L'unica cosa che mi auguro è che il futuro presidente non giri la testa rispetto all'Europa, al Mediterraneo e all'Africa perché sono scacchieri fondamentali, dove gli Stati Uniti possono insieme all'Europa giocare un ruolo fondamentale". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando agli Stati Generali della diplomazia culturale a Matera. "Mi auguro anche che non ci siano scelte che penalizzino le esportazioni del nostro Paese, visto che per noi l'export rappresenta il 40% del Pil".
Quando sapremo i dati dell'affluenza alle urne per Stato
Per conoscere i primi risultati dell’elezione e i dati parziali sull’affluenza bisognerà attendere la chiusura dei seggi che nei vari Stati non avviene alla stessa ora. Si inizierà con la chiusura dei primi distretti in Indiana e Kentucky alla mezzanotte italiana. Gli ultimi a chiudere saranno quelli in Alaska alle 7 del mattino (sempre ora italiana, ndr).
Le star con Kamala Harris e Tim Waltz: da Lady Gaga a Ricky Martin, i loro appelli al voto
Tante star per Kamala Harris e per il suo candidato vice Tim Waltz alla chiusura della campagna elettorale prima dell'Election Day. A Pittsburgh c'erano Katy Perry, l'attore Cedric the Entertainer e la cantante Andra Day; a Filadelfia c'erano Lady Gaga, Oprah Winfrey, il portoricano Ricky Martin, DJ Cassidy e il rapper Fat Joe. A Las Vegas si sono esibiti Christina Aguilera e il duo electro-dance Sofi Tukker; a Raleigh, in North Carolina, sono saliti sul palco gli Sugarland, duo di musica country composto da Jennifer Nettles e Kristian Bush. Oprah Winfrey ha concluso con lo slogan che aveva portato bene ai democratici e a Barack Obama: "Yes she can".
Il comizio finale di Harris a Philadelphia si è tenuto all'esterno del Philadelphia Museum of Art, reso famoso dal film "Rocky" di Sylvester Stallone. "La posta in gioco per i latinoamericani in queste elezioni è più alta che mai", ha detto Ricky Martin. "I latini saranno decisivi per garantire la vittoria del vicepresidente Harris, un leader che è al nostro fianco e combatterà per noi come presidente. Non potrei essere più orgoglioso di unirmi a lei stasera".
"Persone in fila in Pennsylvania all'apertura delle urne"
La Bbc dà notizia di persone in fila davanti ai seggi a Philadelphia, in Pennsylvania (stato chiave per l'esito delle elezioni), all'apertura dei seggi alle 7 ora locale. Con i suoi 19 grandi elettori lo Stato è uno dei 7 in bilico.
Chi sono i Grandi Elettori e perché eleggono il Presidente USA
I Grandi Elettori sono i delegati che compongono il collegio elettorale, che sono poi quelli che avranno il compito di eleggere ufficialmente il presidente degli Stati Uniti secondo il colle. Per arrivare alla vittoria servono almeno 270 voti elettorali. Complessivamente, ci sono 538 grandi elettori.
Seggi aperti negli Stati chiave della costa orientale: l'esito del voto potrebbe determinare il prossimo presidente
Aperti i seggi negli Stati chiave della costa orientale degli Usa, Pennsylvania e North Carolina, dove l'esito del voto potrebbe determinare se il prossimo inquilino della Casa Bianca sarà Trump o Harris. Oltre 82 milioni di persone hanno già votato in anticipo. I seggi sono stati aperti in alcune località del Vermont alle 5 del mattino, ora orientale; alle 6 in Connecticut, Kentucky, Maine, New Jersey, New York, Virginia; alle 6,30 nell'altro stato chiave, il North Carolina, e in Ohio e West Virginia. Alle 7 (le 13 in Italia) in Alabama, Delaware, nel Distretto di Columbia e in Florida, nello stato chiave della Georgia, New Hampshire, Illinois, Indiana, quasi tutto il Kansas, Louisiana, Maryland, Massachusetts, parte dello stato chiave del Michigan, Missouri, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina e Wyoming. Alle 14 ora italiana apriranno in un altro stato chiave come l'Arizona, poi Iowa, Minnesota, Mississippi, Oklahoma, North Dakota, parte del South Dakota, Tennessee, Texas e nello stato chiave del Wisconsin. Alle 14,30 ora italiana apriranno in Arkansas e alle 16 in Colorado, Montana (i seggi elettorali nelle contee con meno di 400 elettori registrati possono aprire fino alle 14 ora della costa orientale), Nebraska, Nevada, New Mexico e Utah. Alle 16 ora italiana aprono in California e Idaho e alle 18 (ora italiana) nello stato di Washington, dove la maggior parte delle votazioni avviene per posta, e in Alaska. Gli ultimi a votare saranno gli elettori delle Hawaii, dove i seggi apriranno alle 12 ora della costa orientale, le 18 in Italia. I seggi elettorali iniziano a chiudere negli stati orientali dalle 18 della costa orientale, la mezzanotte italiana.
Perché quello americano è un sistema elettorale indiretto
Negli Stati Unite esiste un sistema elettorale indiretto, come previsto dall'articolo 2 della Costituzione. I cittadini votano per i Grandi Elettori del loro stato, non direttamente per il candidato presidente. In 48 stati su 50 (le eccezioni sono Maine e Nebraska) chi vince il voto popolare, anche per un solo voto di scarto, conquista tutti i grandi elettori in palio. Ma è un sistema che può creare paradossi: un candidato può diventare presidente anche avendo meno voti popolari del suo avversario a livello nazionale, come successo ad esempio nel 2016, quando Trump è diventato presidente pur avendo tre milioni di voti popolari in meno di Hillary Clinton.
Come si vota alle elezioni USA ai seggi e per posta
Come abbiamo visto, ogni elettore vota per un candidato presidente e un candidato vicepresidente. Ma questo voto non determinerà direttamente chi andrà alla Casa Bianca, bensì chi saranno i Grandi Elettori, che a loro volta voteranno il candidato presidente che ha vinto il voto popolare nello Stato di cui sono rappresentanti.
I cittadini possono recarsi alle urne per votare il presidente il 5 novembre nel corso dell'Election Day ma il sistema elettorale offre diverse opzioni. In 47 Stati è stato già possibile esprimere la propria preferenza grazie al voto anticipato, che può essere effettuato sia di persona che per corrispondenza fino a sette settimane prima dell'Election day.