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Elezioni regionali Abruzzo 2019

Elezioni regionali Abruzzo, vince il centrodestra: Marsilio eletto presidente

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Marco Marsilio è il nuovo presidente della Regione Abruzzo. Il candidato del centrodestra, esponente di Fratelli d'Italia, ha ottenuto quasi il 50% dei voti, distanziando nettamente tutti i suoi avversari, a partire da Giovanni Legnini del centrosinistra. Male il Movimento 5 Stelle: la sua candidata Sara Marcozzi si ferma intorno al 20%. La Lega è il partito più votato.

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23:06

Elezioni Regionali Abruzzo, le prime intenzioni di voto

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Subito dopo la chiusura dei seggi in Abruzzo sono stati diffusi i primi dati sulle espressioni di voto. Ecco i primi instant poll: al primo posto troviamo il centrodestra con Marco Marsilio, che oscilla tra il 41-45%; il centrosinistra con Giovanni Legnini sarebbe secondo, con il 30-34%. Al terzo posto ci sarebbe invece il candidato del M5S, Sara Marcozzi, che secondo la rilevazione è al 22-26%. Gli abruzzesi hanno votato per eleggere il nuovo presidente della Regione e il Consiglio regionale (in totale 30 consiglieri): si è votato in un unico turno, non è previsto ballottaggio. I risultati sono attesi nella notte.

A cura di Annalisa Cangemi
23:02

Instant poll: avanti il centrodestra con Marsilio, flop M5s

Enrico Mentana ha appena dato i numeri degli instant poll: Marsilio, del centrodestra, verso una facile vittoria, con un risultato tra il 40 e il 44 percento dei voti. Legnini del centrosinistra al 30%, solo terza la candidata del Movimento 5 Stelle Marcozzi.

Non si tratta di exit poll, ma appunto di instant poll, sostanzialmente dei sondaggi, che sembrerebbero indicare il vantaggio netto della coalizione di centrodestra, guidata dal candidato di fratelli d'Italia Marsilio.

A cura di Adriano Biondi
20:39

Forza Italia contro la Rai: "L'intervista a Di Battista viola silenzio elettorale"

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Patrizia Marrocco, deputata di Forza Italia e componente della commissione vigilanza Rai, ha lanciato un attacco durissimo nei confronti della Rai, per l'intervista rilasciata dall'ex deputato pentastellato Alessandro Di Battista a Lucia Annunziata, durante il programma tv ‘In Mezz'ora in Più': "L'intervista a Di Battista andata in onda oggi su Rai 3 è una palese e grave violazione del silenzio elettorale. Solleverò con i colleghi di Forza Italia la questione in commissione di vigilanza. Tre indizi sono una prova. La prova che in Rai si subisce il fascino di un militante del M5S, tanto da concedergli ampi spazi in importanti trasmissioni di approfondimento. Almeno da Fazio e Vespa il signor Di Battista ha comiziato in giorni ‘normali'; oggi c'è l'aggravante che la lunghissima intervista è andata in onda mentre si sta votando in Abruzzo. Avranno ancora il coraggio di fare la morale?".

In una nota congiunta i componenti di Forza Italia della Commissione di Vigilanza Giorgio Mulé, Maurizio Gasparri, Alessandra Gallone, Patrizia Marrocco, Andrea Ruggieri e Renato Schifani, hanno hanno criticato la scelta di intervistare Di Battista: "Liberissima di invitare chi vuole (perfino chi in un passato recentissimo le ha dato della "puttana"), ma perché proprio nella giornata del voto in Abruzzo – e nel pieno della consultazione elettorale – la Rai con Lucia Annunziata, permette una passerella e una ribalta a Alessandro Di Battista? Non è un'entrata a gamba tesa nella competizione elettorale che permette uno squilibrio a favore dei 5Stelle e di un loro esponente di punta a discapito di tutte le altre forze che oggi non saranno presenti nel programma di Lucia Annunziata? Magari con Di Battista non si parlerà di Abruzzo e di voto regionale, ma ogni argomento che sarà trattato riguarda inevitabilmente gli abruzzesi: il reddito di cittadinanza, quota 100, il caso trivelle, l'immigrazione, la sicurezza giusto per fare qualche esempio. Non sarà allora il caso di rinviare di una settimana l'intervista, non in nome della par condicio ma del minimo buon senso? Chiediamo quindi al presidente della commissione di Vigilanza di mettere in moto qualsiasi iniziativa presso la Rai affinché non venga consentito questo ulteriore strappo al pluralismo".

Anche Pier Ferdinando Casini, eletto con il Pd al Senato, ha criticato la scelta del Servizio Pubblico: "Il presidente Napolitano ha collocato l'Italia, negli anni del suo mandato, in una collaborazione forte e autorevole con Germania e Francia. Esattamente l'opposto dell'isolamento drammatico che oggi registriamo a causa di governanti che stanno provocando all'Italia danni politici ed economici ingenti. Le volgari parole del lautamente pagato giramondo Di Battista non meritano commenti. Viene solo da chiedersi come sia possibile che la Rai decida in un giorno di silenzio elettorale di genuflettersi a tale signore".

A cura di Annalisa Cangemi
19:57

Elezioni Regionali Abruzzo 2019, l'affluenza alle 19 è stata del 43%

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È stata del 43% l'affluenza alle urne per le elezioni regionali in Abruzzo fino alle ore 19 di oggi. Nelle precedenti consultazioni, a maggio del 2014, era stata del 45,10%. Il dato è diffuso sul portale Eligendo. Questa è la percentuale di affluenza al voto provincia per provincia: Chieti 40,46% (42,77% nel 2014), L'Aquila 44,56% (40,68% nel 2014), Pescara 43,98% (47,55% nel 2014), Teramo 43,96% (50,33% nel 2014). Si potrà votare fino alle 23.

A cura di Annalisa Cangemi
19:18

Abruzzo, Salvini rompe silenzio elettorale. Martina: "Il ministro calpesta le regole"

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Ancora polemiche per i tweet di questa mattina del ministro degli Interni Matteo Salvini: all'apertura delle urne Salvini, sebbene ci fosse il silenzio elettorale da rispettare, ha invitato i cittadini ad andare a votare. Il primo messaggio è stato pubblicato su Twitter intorno alle 6:30: "Oggi in Abruzzo, dalle 7 alle 23, vota Lega!". Poi, poco dopo, ha scritto: "Io ce l'ho messa tutta! Oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo: una croce sul simbolo LEGA e vinciamo!". E ancora: "Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega".

La normativa vieta esplicitamente le esternazioni di propaganda a favore di una delle formazioni politiche in corsa "nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni". "Il ministro dell'Interno invece di garantire lo svolgimento corretto delle elezioni regionali continua a calpestare le regole per fare propaganda per il suo partito. Per lui il rispetto delle norme ormai è un optional", è l'attacco del candidato alla segreteria del Pd Maurizio Martina.

A cura di Annalisa Cangemi
07:26

Regionali Abruzzo: urne aperte dalle 7 alle 23

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Urne aperte alle 7, e fino a stasera alle 23 in Abruzzo, per eleggere il nuovo presidente della Regione e il Consiglio regionale. Un milione e 200mila cittadini abruzzesi sono chiamati a eleggere il nuovo presidente di Regione e a rinnovare il consiglio regionale. Chi vince sarà il successore di Luciano D’Alfonso, dimessosi dopo essere stato eletto senatore in seguito alle politiche del 4 marzo 2018: il presidente uscente ha preferito il seggio di Palazzo Madama alla presidenza della Regione. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.

A contendersi la poltrona di governatore per il M5S c'è Sara Marcozzi, avvocato 41enne di Chieti, consigliere regionale uscente; Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, senatore, nato a Roma e di origini abruzzesi, di Fratelli d'Italia, 52 anni il 17 febbraio, che rappresenta il centrodestra unito, in una coalizione composta, oltre che dal suo partito, da Lega, Forza Italia, Udc-Dc-Idea e Azione Politica; il centrosinistra si presenta unito con l'ex vicepresidente del Csm e sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini, 60 anni, avvocato, di Roccamontepiano (Chieti), a capo di una coalizione composta da 8 liste (Partito democratico, Legnini Presidente, Abruzzo Insieme, Avanti Abruzzo, Abruzzo in Comune, +Abruzzo, Progressisti per Legnini, Centristi per l'Europa-Solidali e popolari); il quarto sfidante è Stefano Flajani di CasaPound, 47enne avvocato di Alba Adriatica. Si vota in un unico turno, senza ballottaggio. Le liste del candidato che prenderà più voti avranno tra il 60% e il 65% dei seggi in consiglio regionale.

Come si vota

Ogni elettore potrà esprimere una preferenza per il candidato alla presidenza e una per una lista a lui collegata. Barrando solo la lista, il voto andrà anche al candidato presidente a cui è collegata. Si possono esprimere anche due preferenze per i consiglieri, ma in tal caso i voti devono andare a un uomo e a una donna ed entrambi devono essere candidati nella stessa lista. In caso di mancato rispetto di queste regole, la seconda preferenza verrà annullata. Non è possibile ricorrere al voto disgiunto né sarà possibile mettere la crocetta su due liste diverse, neanche se collegate allo stesso candidato presidente.

A cura di Annalisa Cangemi
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