Nel confronto faccia a faccia Enrico Letta e Giorgia Meloni hanno promesso che non faranno un governo di larghe intese, chi vince le elezioni governerà e gli altri staranno all'opposizione. Anche Matteo Salvini ribadisce che il centrodestra è pronto a governare. Giuseppe Conte chiude a ogni possibilità di alleanza con il Pd.
Soldi dalla Russia a partiti italiani, Letta: "Governo dia le informazioni e Copasir intervenga"
Il segretario dem Enrico Letta, ospite di CartaBianca su Rai3, chiede che "in Italia sia fatta la dovuta chiarezza" sulla questione dei presunti finanziamenti della Russia a partiti politici si altri Paesi, anche europei, che "il governo dia le informazioni" ricevute in proposito e che "il Copasir intervenga".
"Gli italiani devono sapere, a pochi giorni dal voto, se ci sono partiti che si presentano alle elezioni ed hanno avuto finanziamenti da Paesi stranieri", dice ancora il segretario Pd, sottolineando che "solo la Lega ha votato contro quando si è trattato di approvare una mozione contro le ingerenze dalla Russia".
Bonaccini: "Calenda ha fatto un errore clamoroso, insieme avremmo potuto competere"
"Calenda ha fatto un errore clamoroso: se stavamo insieme avremmo potuto competere senza grandi preoccupazioni". Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna ed esponente Pd, ospite di SkyTg24. "Meloni non è fascista, non c'è rischio di ritorno del fascismo se vincono", avverte il governatore, "ma sarebbe la prima volta nel dopoguerra che nell'Europa occidentale, in una della grandi democrazie, vanno a governare in particolare coloro che stanno nell'estrema destra del Parlamento europeo".
Calenda: "Pronti a governo di larghe intese con Draghi"
"Se noi avremo più del 10-12%, quello che succede è che noi andremo avanti con Draghi. Che lui voglia fare il premier non lo dice neanche al suo specchio, ma se non si riesce a formare un Governo di parte allora bisogna costruirne uno di larghe intese. Voglio fare la grande coalizione, mettiamoci tutti insieme a lavorare". Sono le parole del leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato da Fuori dal Coro su Retequattro: "La politica si cambia votando la politica nuova, altrimenti non sarebbero mai nati Berlusconi, Meloni, i Cinque Stelle – ha aggiunto – Non considero uno che vota a destra un fascista, in questo momento serve unità".
Salvini minaccia querele: "Mai chiesto o ricevuto soldi dalla Russia
"Mai chiesto o ricevuto soldi dalla Russia, gli unici che sono stati pagati sono stati i comunisti e qualche giornale come Repubblica". Lo ha detto a Cartabianca il segretario della Lega Matteo Salvini. "Facciano nomi e cognomi, chiedono chiarezza prima del voto? Per noi nessun problema", ha aggiunto, commentando le rivelazioni dell'intelligence Usa su finanziamenti della Russia a partiti e candidati di 20 Paesi, compresa l'Italia.
Letta: "Errore togliere tetto stipendi manager, cancellare subito norma dl Aiuti bis"
"In Italia ci sono sempre le manine famose, è stato un errore, noi siamo per toglierlo. Le nostre capogruppo hanno subito preso posizione, siamo contro del reinserimento e siamo favorevoli a togliere subito quella norma. Pare che anche Draghi sia molto arrabbiato. Cercheremo di capire cosa è successo. Oltretutto era un dl aiuti, e che in un decreto di questo genere si tolga il tetto dei 240mila euro… Oltre al merito, anche il veicolo è pessimo". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a Cartabianca, su Rai3.
Conte: "Senza pudore, hanno tolto tetto a megastipendi dirigenti Pa, con voti Fi, Pd e Iv"
Per mesi nessuno ha appoggiato la nostra proposta per alzare gli stipendi a chi prende 3 o 4 euro l'ora con il salario minimo. Ora infilano in un decreto per aiuti a famiglie e imprese un intervento per togliere il tetto ai megastipendi dei dirigenti di Stato. Tutto con la compiacenza del governo e il voto favorevole di Forza Italia, Pd e Italia Viva. Questo Paese è sottosopra. Chi ha votato quella norma ha mai parlato con famiglie che non arrivano a metà mese, con gli imprenditori che sono in ginocchio? Ma un po' di senso del pudore, no?". Lo scrive il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, sul suo profilo Facebook.
Fratoianni: "Non ci sono scuse, governo trovi il modo di reintrodurre il tetto agli stipendi pubblici"
"Non ci sono scuse, il governo trovi il modo di reintrodurre il tetto agli stipendi pubblici. Ma non si fermi lì, per rispetto per tutti gli italiani che stanno soffrendo in questi mesi di difficoltà , individui prima del 25 settembre il genio che ha scritto questa norma e lo metta a fare cose meno dannose". Lo scrive su Twitter Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra.
Bersani: "Draghi irritato per deroga su tetto stipendi per manager Pa? Cancelli la norma"
"Dell'eliminazione del tetto agli stipendi per i manager pubblici, trovo l'eufemismo del tutto inopportuno. Mi risulta che sia stato tolto da Forza Italia con parere favorevole del governo ma se Draghi è tanto irritato, basta cancellarlo settimana prossima nel decreto Aiuti Ter. Ed è giusto cancellarlo, anzi bisognerebbe andare a vedere anche le strepitose remunerazioni dei manager nel settore privato, perché anche loro dovrebbero darsi una regolata". Così Pierluigi Bersani (Articolo 1), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
Dl Aiuti bis, da Draghi "disappunto" dopo il via libera Senato a deroga tetto 240mila euro per Pa
Filtra "disappunto" da Palazzo Chigi dopo che il Senato ha dato il via libera, con il decreto Aiuti bis, a una deroga al tetto a 240mila euro degli stipendi dei dirigenti pubblici. Si tratta, viene sottolineato nella sede dell'esecutivo, di una "dinamica squisitamente parlamentare", frutto di una intesa tra i partiti.
Bersani: "Si parla solo di Meloni ma non penso vincerà lei"
"Qui si parla solo della Meloni ma io non penso che vinca la Meloni". Così Pierluigi Bersani (Articolo 1), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. Per l'ex leader Pd "se Calenda e Renzi si mettono al Centro è perché pensano di fare i maker della situazione. Li abbiamo già visti all'opera: prima si crea l'emergenza e poi ci si offre come soluzione…".
Boschi: "Letta prende in giro gli elettori, Fratoianni e Bonelli non piacciono neanche a lui"
"Che non si potesse governare con Fratoianni e Bonelli noi lo sapevamo già, infatti ci siamo candidati come terzo polo, alternativo a quella proposta. Invece Letta prende in giro i suoi elettori chiedendo di votare per uno schieramento che non esisterà dopo le elezioni, per candidati che non piacciono neppure a lui". Lo ha detto Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, durante un'iniziativa con i candidati della lista Azione – Italia Viva a Rignano Flaminio.
"Noi non abbiamo dovuto fare alcuna mediazione al ribasso, perché abbiamo le stesse idee e saremo in grado di governare insieme. Questa è coerenza, questo è rispetto per gli elettori", ha concluso.
Letta non dice chi farà premier se vince il Csx: "Sarà in continuità con le scelte degli ultimi anni"
"Il 26 settembre lo decideremo, sarà una discussione rapida. Posso dire che se vinceremo noi sarà una scelta in forte continuità con quello che è stato fatto in Italia in questi anni. L'ultimo discorso di Draghi aveva una parte sociale molto importante. Noi saremo in continuità con quelle scelte", ha risposto così il segretario dem Enrico Letta a una domanda di Enrico Mentana su La7, a proposito del prossimo inquilino di Palazzo Chigi. Letta è il front runner della coalizione, ma non si è mai espresso sul nome del futuro presidente del Consiglio.
Renzi: "Meloni dice all'Ue che la pacchia è finita? Non è patriota"
"Meloni ha detto che la pacchia è finita per l'Europa… Cara Giorgia, se non c'era l'Europa, i 209 miliardi di euro li prendevi stampando soldi sul Monopoli… Allora prima di parlare male dell'Europa, cerca di fare uno sforzo per capire che oggi essere europeisti è il vero modo per essere patrioti. E penso che continuare ad attaccare l'Europa, forse faccia prendere qualche voto in campagna elettorale, ma alla lunga faccia del male al Paese". Lo ha detto Matteo Renzi in collegamento Facebook dal suo ufficio al Senato.
Renzi: "Se vinciamo noi vince l'Italia con Draghi"
"La nostra sfida è portare il Terzo Polo al 10%. Vediamo se ce la facciamo, è una partita che dipenda da ciascuno di noi. ‘Se vinciamo noi, vince l'Italia con Draghi. Se vince la destra, c'è la Meloni…". Lo ha detto Matteo Renzi in collegamento Facebook dal suo studio a Senato.
Calenda a Fanpage: "Con Renzi grandi fratture, ma siamo gli unici ad avere un'idea su agenda Draghi"
Nonostante l'alleanza politica, Carlo Calenda resta critico sui rapporti di Matteo Renzi con l'Arabia Saudita. "Su questo tema la penso assolutamente così. Lui ha ragione a dire che è legale, e che non ha problemi a farlo. Per me non tutto quello che è legale è etico. Su questo c'è una differenza di vedute profonda. E anche in questa legislatura – ha aggiunto il leader di Azione in un'intervista a Fanpage.it – abbiamo avuto fratture gigantesche, a partire dalla scelta di fare il Conte 2. C'è un fatto però. Siamo rimasti gli unici due ad avere un'idea sull'agenda Draghi e sulle cose da fare che era completamente coincidente. E lui ha fatto un passo di lato, anzi indietro, in maniera netta, oggi c'è il mio nome nel simbolo, sono il leader della coalizione. Gli va riconosciuto come un gesto anche di generosità".
Calenda ha chiarito poi che l'alleanza fra Azione e Italia viva nasce con "l'idea di costruire un polo. Dobbiamo far nascere un'area che non è la semplice fusione di Azione e Italia Viva. Devono entrare altre forze, del mondo liberale, popolare e riformista. I popolari oggi non ci sono più: Forza Italia ha preso una deriva che è totalmente populista e dall'altro i riformisti nel Pd si trovano sempre meno a casa. Letta li ha portati su una linea, o Almirante o Berlinguer".
Di Maio: "Rinegoziare Pnrr significa fare figura da solita 'italietta'
"Chi in questo momento parla di rinegoziazione del Pnrr produrrà l'effetto di dare l'impressione della solita ‘italietta' che invece di rispettare la scadenza di fine dicembre, dopo che il governo Draghi ha rispettato sia giugno che dicembre 2021, farà sembrare che noi non vogliamo rispettare le scadenze per rinegoziare il piano". Lo ha detto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e candidato con Impegno Civile nello schieramento di centrosinistra, nel suo intervento all'Unione Industriale di Napoli. "Perderemo i fondi e quelli sono fondi dell'indebitamento comune europeo – ha detto Di Maio – ci sono cittadini europei che avevano risorse a disposizione e si sono indebitati per dare risorse a noi perché il 40% sarebbe stato destinato al Mezzogiorno".
Meloni al Washington Post: "Non sono un mostro, non ho bisogno di sentirmi accettata dall'Ue"
"Se punto ad ottenere l’accettazione da parte dell’establishment europeo? A me interessa che l'Italia abbia il ruolo che le spetta nel contesto europeo, e non capisco perché il presidente del Consiglio, che viene nominato sulla base di un chiaro consenso popolare, debba rappresentare un problema per qualcuno. Non trovo normale che si pensi che gli italiani non siano liberi di eleggere i propri rappresentanti come chiunque altro in Europa”, ha detto Giorgia Meloni rispondendo alle domande del Washington Post.
"Se dovessimo vincere le elezioni, una volta presentata la nostra prima legge di bilancio, forse all'estero si accorgeranno che esistono partiti più seri di quelli che hanno aumentato il nostro debito per acquistare banchi di scuola con le ruote. Quindi non ho bisogno di sentirmi accettata. E con questo intendo dire che non mi considero una minaccia, una persona mostruosa o pericolosa. Mi considero una persona molto seria e penso che sia con serietà che dobbiamo rispondere agli attacchi interessati che ci stanno sferrando".
Civati: "Scostamento di bilancio inevitabile senza intervento corale Ue"
"Chi dice che lo scostamento di bilancio non si farà dice una cosa attualmente impossibile, temo che lo dovrà fare chiunque vincerà le elezioni, a meno che non ci sia un intervento straordinario e corale dell'Europa come quello fatto in pandemia, ma per ora mi sembra che ancora non ci sia". Lo ha dichiarato il fondatore di Possibile, Pippo Civati, capolista a Bologna per il plurinominale al Senato con la lista Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alle misure contro la crisi energetica.
Intervistato da SkyTg24, Civati ha aggiunto che per ora le proposte dell'Ue "sono poca cosa", e ha rimarcato come "è chiaro che imprese e cittadini possono ridurre i consumi, ma non tutti lo potranno fare. Le imprese più energivore faranno fatica a ridurre il consumo se non riducendo la propria attività".
Piuttosto, ha aggiunto, "se ci farà risparmiare, iniziamo a tenere l'ora legale". Per Civati, le risorse che servono vanno prese da "misure che abbiamo inserito nel nostro programma e che riguardano la progressività fiscale, la patrimoniale e una tassa di successione sulle grandi ricchezze, risparmi selettivi della spesa pubblica, ma anche dalla legalizzazione della cannabis che equivale ad una piccola finanziaria".
Meloni al Washington Post: "Io premier? Al pensiero mi tremano le mani"
Giorgia Meloni è stata intervistata in queste ore dal Washington Post. La leader di Fratelli d'Italia ha parlato della campagna elettorale in corso, alludendo al gravoso compito cui sarà chiamato chiunque governerà il paese nei prossimi mesi. "Io premier? Non posso dire che di fronte a una tale responsabilità le mie mani non tremino".
Sulla possibilità che possa essere davvero lei la prima premier donna in Italia dopo il 25 settembre Meloni ci va coi piedi di piombo: "La decisione spetta al presidente della Repubblica. Se accadrà sarà una sfida enorme perché ci ritroveremmo a governare l'Italia in quella che forse è una delle situazioni più complesse di sempre". Nonostante i problemi strutturali che dal suo punto di vista affliggono l'Italia, Meloni aggiunge di credere "anche che questa nazione possa invertire la rotta con un po' di buon senso e una classe politica che sappia spiegare le scelte impopolari ai cittadini".
Aborto, Evi e Piccolotti (Verdi Sinistra): "Destra al governo mette in pericolo diritti donne"
L'Alleanza Verdi-Sinistra risponde alle parole sull'aborto pronunciate da Giorgia Meloni in occasione del confronto tra la leader di Fratelli d'Italia e Enrico Letta. Eleonora Evi e Elisabetta Piccolotti (Verdi Sinistra) affermano: "La destra in Europa mette in pericolo i diritti delle donne. Questo non deve accadere anche nel nostro Paese". Annunciando una conferenza stampa prevista per giovedi 15 settembre a Montecitorio, Evi e Piccolotti affermano via Facebook:
“La destra estrema al governo in Europa continua a mettere in pericolo i diritti delle donne e la loro salute psicofisica, e questo non deve accadere anche in Italia. Come Alleanza Verdi Sinistra non vogliamo solo garantire la libertà di interrompere una gravidanza, ma fare anche molto di più".
E aggiungono: “Vogliamo cambiare la cultura, partendo dall'educazione sentimentale – proseguono la co-portavoce dei Verdi e la coordinatrice della segreteria nazionale di SI – e sessuale dei più giovani. Vogliamo prenderci cura della la salute delle donne, rivitalizzando e rafforzando i consultori familiari.”
Di Maio risponde a Calenda: "Vergognati, anche un venditore di bibite merita rispetto"
A pochi minuti dall'attacco di Carlo Calenda a Luigi Di Maio alla confederazione nazionale dell'artigianato, arriva la risposta dell'attuale ministro degli Esteri al leader di Azione: "Caro Calenda, anche un ‘venditore di bibite' merita rispetto. La cultura dell'odio e del disprezzo che tu alimenti è classista e discriminante. Chi nella vita è stato meno fortunato di te, e ha fatto lavori umili, non può essere denigrato e messo ai margini della società. Quelle persone vanno aiutate e valorizzate. Quelle persone per me sono eroi. Dovresti solo vergognarti". Di Maio lo ha scritto su Facebook, riferendosi alle seguenti parole pronunciate da Calenda in mattinata:
Come mai votiamo la politica di cui siamo insoddisfatti? Uso la metafora della piccola impresa artigianana: se doveste fare un colloquio di lavoro chiedereste che cosa ha fatto una persona nella vita, se ha esperienza, e che progetti ha per l'azienda. Se una persona ha fatto il venditore di bibite, ad esempio, non lo prenderei in questa impresa. Se quella persona vi dicesse che l'impresa diventa più grande della general electric, chiamereste la neuro". Così Carlo Calenda all'incontro della Confederazione nazionale dell'artigianato (Cna). "Votiamo persone – ha aggiunto – che fuori della politica non hanno fatto un giorno e che vi raccontano cose meravigliose. Se non cambiamo modo di votare, noi facciamo i prossimi 30 anni come abbiamo passato gli ultimi 30 anni, cioè votando persone che non assumeremmo per la nostra impresa artigiana.
Letta dice che la casa è un diritto fondamentale: "Servono 5mila alloggi popolari"
"La casa è un diritto fondamentale che deve essere tutelato e garantito. Perché senza una casa dignitosa tutti gli altri diritti sono di fatto negati, a cominciare da lavoro, salute e socialità. Per questo lanceremo una nuova stagione di politiche abitative, realizzando 5mila alloggi popolari nei prossimi dieci anni. Nel farlo, utilizzeremo interventi di rigenerazione urbana per limitare al massimo il consumo di suolo e per dare nuova vita agli spazi meno curati delle nostre città, perché bellezza, dignità e protezione sociale possono andare di pari passo". Lo afferma il segretario del Pd, Enrico Letta, in un'intervista esclusiva ad ‘upday'. "Una particolare attenzione – aggiunge – andrà inoltre ai più giovani: siamo uno dei Paesi europei in cui si esce più tardi di casa, in media a circa 30 anni rispetto ai 24 anni di Stati come Germania e Francia. Per questo potenzieremo il Fondo di garanzia mutui per la prima casa e introdurremo un contributo affitti di duemila euro per studenti e lavoratori under 35, in base al reddito. Infine, per quanto riguarda il caro energia, ormai emergenza da bollino rosso, intendiamo bloccare il prezzo delle bollette e permettere di rateizzare i pagamenti. E per le famiglie a reddito medio e basso lanceremo un nuovo contratto ‘bolletta luce sociale', che fornirà metà dell'energia a costo zero da fonti rinnovabili. La parola d'ordine del nostro programma è ‘protezione': delle fasce sociali più fragili, di chi non riesce a far quadrare i conti i fine mese e di chi vuole costruirsi un futuro".
Calenda contro Letta: "Nervosismo e maleducazione, non sono da te Enrico"
"Enrico Letta, nervosismo e maleducazione non sono da te. Ieri ho colmato una lacuna. Nei paesi seri i confronti si fanno tra tutti i leader. Chi si sottrae al confronto non è un leader. Quando vuoi sono qui per confrontarmi sui fatti. Ritrova la calma e l'autorevolezza". Lo scrive su Twitter Carlo Calenda, rispondendo a Letta che ha definito "patetico" il suo ‘controdibattito' di ieri.
Lega a Conte: "Lui esperto di banchi a rotelle, noi di imprese e lavoro"
"C'è chi è esperto di imprese e di lavoro, la Lega, e chi lo è di Dpcm e banchi a rotelle il Movimento 5 Stelle". Così fonti della Lega replicando alle parole del leader M5S, Giuseppe Conte, che nello speciale di LaPresse ha definito il Carroccio "ridicolo" a intestarsi la soluzione sul Superbonus. "Il presidente Giuseppe Conte non è nemmeno parlamentare e quindi è comprensibile che perda qualche passaggio: la norma che ha salvato il superbonus, grazie a una mediazione accettata dai partiti, è frutto della proposta avanzata dal sottosegretario al Mef Federico Freni", conclude.
Calenda: "O ci teniamo Draghi o ci andiamo a schiantare"
Carlo Calenda senza freni alla Conferenza Nazionale per l'Artigianato. Il leader di Azione, candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, ha esplicitamente definito Mario Draghi come il profilo più adatto per continuare a governare l'Italia dei prossimi anni, mettendo se stesso in secondo piano: "Ho lavorato a Sky, in Ferrari e da molte altre parti, lavoro da quando ho 18 anni, ho le carte in regola per governare il Paese? Sì, ce l'ho, ma so riconoscere chi è più bravo di me, e so che se non governerà Mario Draghi ci andiamo a schiantare". Calenda ha quindi aggiunto: "Ci sono due tsunami: uno è quello dell'energia e l'altro è quello del debito. Possiamo decidere di votare come sempre o di votare per chi ha un programma concreto tenendoci l'unica persona che può proteggere il Paese e riappacificarlo" altrimenti "andiamo a scontrarci con un muro entro sei mesi".
Poi il leader di Azione ha utilizzato la metafora della piccola impresa artigiana per attaccare uno dei suoi bersagli storici, Luigi Di Maio, alludendo ai curricula dei candidati e le loro precedenti esperienze: "se doveste fare un colloquio di lavoro chiedereste che cosa ha fatto una persona nella vita, se ha esperienza, e che progetti ha per l'azienda. Se una persona ha fatto il venditore di bibite, ad esempio, non lo prenderei in questa impresa […] Votiamo persone che fuori della politica non hanno fatto un giorno e che vi raccontano cose meravigliose. Se non cambiamo modo di votare, noi facciamo i prossimi 30 anni come abbiamo passato gli ultimi 30 anni, cioè votando persone che non assumeremmo per la nostra impresa artigiana".
Trovato l'accordo sul Superbonus, via libera al decreto Aiuti bis in Commissione al Senato
Dopo la mediazione del governo si è trovato l’accordo sul Superbonus e riparte l’iter del decreto Aiuti bis: responsabilità in solido solo “con dolo o colpa grave”.
Di Maio: "Il reddito di cittadinanza l'ho fatto e lo miglioro, Meloni vuole abolirlo"
"Vedo che in queste elezioni Giorgia Meloni chiede l'abolizione del reddito di cittadinanza. L'unico voto utile per salvare il reddito di cittadinanza, perché io l'ho fatto, io lo difendo e io lo miglioro, è il voto a Impegno Civico. Perché è l'unica coalizione che può battere quella di Giorgia Meloni che vuole abolire il reddito di cittadinanza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, oggi a Napoli per una visita nel quartiere Sanità.
Conte: "Tanti gufi ci davano in picchiata, ma c'è entusiasmo e attenzione intorno al M5s"
"Rispetto ai tanti gufi del malaugurio che ci davano in picchiata c'è un rinnovato interesse per noi, un rinnovato entusiasmo. Al di là dei sondaggi io l'ho constatato girando da nord a sud il Paese, c'è grande attenzione per la nostra offerta politica. Confidiamo molto nella solidità del nostro progetto per trasformare in meglio l'Italia". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, intervistato nello Speciale elezioni di LaPresse.
La lettera degli scienziati ai politici: "Non dimenticate la ricerca"
Non dimenticare la scienza nei programmi elettorali: è questo l'invito contenuto in una lettera inviata a tutti i leader politici, in vista delle elezioni, da un gruppo di scienziati di livello internazionale, fra i quali molti membri dell'Accademia dei Lincei. Tra i firmatari il Nobel Giorgio Parisi, vicepresidente dei Lincei, e fisici Ugo Amaldi, il presidente della Fondazione Tera, Luciano Majani della Sapienza Università di Roma, e Lucia Votano dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Alcuni dei firmatari sono anche i promotori del Programma quinquennale della ricerca proposto recentemente e rivolto al mondo politico.
Tajani propone di regalare un pannello solare a ogni famiglia
"Siamo favorevoli a un nuovo piano energetico nazionale che punti al raddoppio delle estrazioni del gas e sulle rinnovabili". Lo ha detto il coordinatore e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, intervistato nello Speciale elezioni di LaPresse. Secondo Tajani, "si dovrebbe regalare un pannello solare ad ogni famiglia da metter sopra al tetto di casa. Tutto deve essere finalizzato ad avere un'alternativa al carbone e al gas".