I clamorosi risultati delle elezioni politiche: centrodestra in testa, ma Salvini batte Berlusconi; è boom del MoVimento 5 Stelle.
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- Affluenze alle ore 12 nei capoluoghi di regione 04 Marzo
- Roma, appello del Campidoglio: "Recatevi al seggio il prima possibile" 04 Marzo
- Affluenza a Roma alle 12 è stata del 20,54% 04 Marzo
- Imprevisto per Di Battista al seggio: il suo nome non risulta in lista 04 Marzo
- Le affluenze alle 12 per le elezioni alla Camera regione per regione 04 Marzo
- Folla per Di Maio, al voto a Pomigliano d'Arco 04 Marzo
- Calderoli: "Se nella scheda resta il codice anti frode il voto è nullo" 04 Marzo
- Ai seggi tempi di attesa di un'ora a Napoli, code anche in Veneto e Lombardia 04 Marzo
- Milano, denunciato ecuadoregno per una foto al seggio 04 Marzo
- Affluenza, i dati del ministero: alle 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto 04 Marzo
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- Affluenza, alle 12 ha votato il 19,02% degli aventi diritto 04 Marzo
- Lunghe code a Roma in centro e in periferia per le procedure di voto 04 Marzo
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- Caos a Roma, verbali consegnati in ritardo e liste affisse mancanti 04 Marzo
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- Si vota dalle 7 alle 23, poi lo spoglio dei voti 04 Marzo
Roma, appello del Campidoglio: "Recatevi al seggio il prima possibile"
"Roma Capitale è al lavoro insieme con tutti i livelli amministrativi e i soggetti istituzionali coinvolti per un monitoraggio costante della situazione nei 2600 seggi elettorali della città. Tutti i seggi sono aperti ed operanti". Lo comunica il Campidoglio. "Le code registrate in queste ore, anche in altre città italiane, sono dovute in gran parte alle nuove operazioni richieste per il tagliando antifrode. Pertanto, rinnovando l'invito ai cittadini all'esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un'ora prima della loro chiusura. Il Campidoglio sta monitorando costantemente la situazione al fine di una tempestiva risoluzione di eventuali problemi, come ha fatto con quelli finora verificatisi", conclude.
"Abbiamo aspettato tre quarti d'ora per votare, alle scorse elezioni si faceva tutto in un quarto d'ora al massimo". A parlare sono due anziani che hanno votato alla scuola elementare Caterina Usai a Roma. Da questo seggio diverse persone scoraggiate dalla fila stanno andando via per tornare più tardi. Alcuni elettori, in un altro seggio a piazza Lodi, zona San Giovanni, dicono di aver aspettato "un'ora prima di poter votare". "Abbiamo fatto una fila di almeno di 40 minuti e ora sta aumentando. E' allucinante. In confronto agli altri anni ci sembra siano un po' disorganizzati perché sono cambiate le operazioni di voto, c'è questo tagliando anti-frode per esempio", dicono Anna e Claudio. "Noi abbiamo atteso 40 minuti perché è tutto più complicato, c'è questo tagliando e in una giornata sola poi", dicono altri elettori esasperati.
Affluenza a Roma alle 12 è stata del 20,54%
Alle 12 l'affluenza al voto a Roma, relativamente alla Camera, è stata del 20,54% pari a 428.056 su un totale di iscritti 2.083.813. Lo riporta il sito del Comune di Roma. Il dato è riferito a 2597 sezioni su 2600.
Imprevisto per Di Battista al seggio: il suo nome non risulta in lista
Fuoriprogramma per il deputato del M5S Alessandro Di Battista. Stamani si è recato al seggio di via Taverna a Roma per votare ma il suo nome non era nelle liste. Dopo alcuni minuti di incertezza Di Battista è stato indirizzato verso il seggio di via Vallombrosa. "E' colpa del mio cambio di residenza, ti devono mandare un tagliandino e a me non è arrivato", ha detto il deputato un po' imbarazzato, spiega. I giornalisti, che lo attendevano all'esterno, gli hanno chiesto ironicamente se l'errore era da attribuirsi al comune e quindi alla Raggi. "No, per favore – ha risposto il deputato – non si fanno battute. Oggi c'è silenzio elettorale".
Le affluenze alle 12 per le elezioni alla Camera regione per regione
Ecco le affluenze alle ore 12 in ogni Regione per le elezioni della Camera, secondo i dati del sito del ministero dell'Interno: Val d'Aosta 21,24% – Piemonte 20,44% – Lombardia 20,92% – Trentino Alto Adige 20,78% – Friuli Venezia Giulia 22,56% – Veneto 22,24% – Liguria 21,78% – Emilia Romagna 22,72% – Toscana 21,17% – Marche 19,81% – Umbria 20,55% – Lazio (dato non definitivo) 17,29% – Abruzzo 19,38% – Molise 17,88% – Campania 19,38% – Puglia 17,96% – Calabria 15,11% – Basilicata 16,27% – Sicilia 14,27% – Sardegna 18,34%. Nelle precedenti politiche del 2013 si votò in due giorni. Mancano ancora i dati di Roma.
Folla per Di Maio, al voto a Pomigliano d'Arco
Luigi Di Maio si è dovuto far largo tra la folla per poter raggiungere la propria auto dopo aver votato nel seggio elettorale della scuola "Sulmona" a Pomigliano d'Arco (Napoli). Il candidato premier del M5s ha faticato a raggiungere la vettura che lo attendeva, ed ha salutato la folla di concittadini e di fotografi salendo sul predellino dell'auto. Nella folla anche il papà Antonio, che ha osservato da lontano il proprio figliolo. "Non sono riuscito a salutarlo – ha detto – neanche a Roma ci sono riuscito. Ma sono qua per salutare alcuni amici che mi hanno cercato. La politica è una cosa, la famiglia un'altra". Non è ancora andata ai seggi, invece, la mamma del leader pentastellato. "È a casa – ha spiegato papà Antonio – e neanche oggi vedremo Luigi che partirà subito per Roma".
Calderoli: "Se nella scheda resta il codice anti frode il voto è nullo"
"Attenzione. Dai seggi arrivano segnalazioni di elettori che, per errori del presidente del seggio, hanno infilato la scheda nell'urna con il talloncino anti frode. Questi voti verranno annullati, purtroppo". Lo afferma in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato. "L'elettore – spiega – deve controllare che venga staccata la parte alfanumerica, bisogna accertarsi che sia il presidente a strappare il codice alfanumerico e che sia lui a infilare le schede nelle urne. Altrimenti l'elettore sarebbe identificabile ed il voto è nullo. Invitiamo inoltre tutti gli elettori a esprimere il voto sul solo simbolo del partito, perché eventuali croci aggiuntive sui candidati del proporzionale porterebbero all'annullamento del voto. Seguite queste istruzioni se non volete sprecare il vostro voto", conclude.
Ai seggi tempi di attesa di un'ora a Napoli, code anche in Veneto e Lombardia
Lunghe code intorno all'ora di pranzo si stanno verificando ai seggi di Napoli, sia al centro che nelle periferie, come Ponticelli. "Ho fatto una fila di oltre un'ora", sbotta una donna appena uscita dal seggio di Piazza del Gesù insieme alla figlia piccola. Le operazioni di voto risultano rallentate in particolare dalla nuova regola del tagliando antifrode da staccare dalla scheda: "Bisogna spiegare il nuovo sistema a moltissimi elettori – spiega all'Ansa la presidente di un seggio, al Liceo Genovesi, nel cuore della città – e molti devono tornare nella cabina elettorale perché non avevano piegato bene la scheda". Qualche nervosismo da parte degli elettori anche per la nuova regola che prevede che sia lo scrutatore a mettere la scheda nell'urna: "Diverse persone si sono sorprese – spiega un'altro scrutatore – ma quando spieghiamo loro la nuova legge e vedono che quando ci consegnano la scheda la mettiamo nell'urna sotto il loro sguardo si tranquillizzato".
Grande affluenza ai seggi anche in Veneto dove nelle città, come Venezia, Padova, Verona, ma anche nei centri minori si segnalano lunghe file di cittadini in attesa di entrare nelle sezioni elettorali. Si tratta di attese medie di 15-20 minuti, dovute in parte alle nuove operazioni necessarie per il voto, come l'apposizione del tagliando antifrode, in parte al maggior afflusso di elettori, considerando anche che nella tornata delle precedenti politiche si era votato in due giorni.
Berlusconi si è detto preoccupato per la situazione a Milano: "Per votare ci vuole un tempo molto lungo quindi temo ci saranno molte code anche stasera e sono preoccupato che ci possa essere una situazione in cui ci sono persone che non arrivano a votare".
Milano, denunciato ecuadoregno per una foto al seggio
Un 43enne di origine ecuadoregna è stato denunciato per violazione della segretezza del voto per aver scattato con il cellulare una foto alla scheda mentre si trovava all'interno della cabina elettorale. E' successo stamane a Pioltello, nell'hinterland milanese. Il clic dello scatto è stato udito dal presidente del seggio, che ha chiesto l'intervento dei carabinieri. La scheda fotografata è stata quindi annullata e l'uomo denunciato.
Stando a quanto è stato riferito l'uomo, che si è presentato per votare attorno alle 8.30, è stato scoperto dalla presidentessa del seggio che ha udito il rumore dello scatto della fotografia. Immediatamente sono stati chiamati i carabinieri che presidiano la sezione elettorale di Seggiano di Pioltello e che, in seguito a un controllo del cellulare, hanno trovato registrata l'immagine della scheda.
Affluenza, i dati del ministero: alle 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto
Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto quando mancano i dati relativi a poche centinaia di comuni (7.554 su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.
Cavaliere contestato al seggio da ragazza a torso nudo: "Berlusconi, il tempo è scaduto"
Silvio Berlusconi è stato contestato stamani all'interno del suo seggio elettorale a Milano da una ragazza a torso nudo che gli ha urlato ‘Berlusconi, il tempo è scaduto'. Nel 2013 Berlusconi, sempre nel seggio di via Scrosati a Milano, era stato contestato da tre attiviste delle Femen con le stesse modalità. La ragazza, di 25-30 anni, aveva anche lei la scritta"Femen" sul petto e sulla schiena, ed è stata bloccata e trascinata fuori dalla Polizia. La donna è salita su uno dei banchi degli scrutatori e si è tolta la camicia.
"E' finito il mio tempo? Sì, in effetti la coda era finita". Così, con una battuta, Silvio Berlusconi ha commentato la contestazione. "Non ho visto, non sono riuscito a vedere niente" ha aggiunto il leader di FI.
Affluenza, alle 12 ha votato il 19,02% degli aventi diritto
Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,02% degli aventi diritto, quando i dati sono circa alla metà (relativi a 4.317 comuni su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.
Lunghe code a Roma in centro e in periferia per le procedure di voto
File, in alcuni casi anche lunghe, si stanno creando nei seggi per le votazioni in corso. In particolare a Roma, sono segnalate code in molte sezioni, dovute alle novità del voto, specialmente il tagliando antifrode che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda per la Camera e per il Senato nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell'urna. Le indicazioni sulle code vengono da vari quartieri, dalle zone centrali alla periferia
Il presidente Zingaretti al voto: "Oggi parla il popolo"
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, candidato governatore del centrosinistra, ha votato al suo seggio nei pressi di piazza Mazzini, a Roma. Lasciando il seggio non ha rilasciato dichiarazioni nel merito: "Oggi è silenzio elettorale – si è limitato a dire – oggi parla il popolo". A quanto riferiscono i responsabili del seggio dove ha votato Zingaretti, al momento da loro l'affluenza sarebbe scarsa.
Caos a Roma, verbali consegnati in ritardo e liste affisse mancanti
"Il caos denunciato ieri nella costituzione di seggi elettorali a Roma è continuato anche stamane. Abbiamo segnalazioni di verbali e materiali elettorali consegnati fino all'ultimo momento utile, a ridosso dell'apertura dei seggi. In un caso, alla scuola Alessi, nel II municipio, le operazioni di voto sono cominciate con oltre un'ora di ritardo, poco dopo le otto, per mancanza dei verbali. In alcuni seggi del municipio VIII, di Garbatella, mancano le liste affisse". Lo ha denunciato all'Ansa il segretario del Pd Roma Andrea Casu. "Questa disorganizzazione senza precedenti, in concomitanza con la prima votazione in cui si introduce il tagliando anti-frode, sta creando forti disagi ai cittadini, con file molto lunghe e operazioni di voto a rilento", sostiene.
Roma, irregolarità in un seggio ai Parioli: nomi sbagliati nelle schede
Schede con i nomi dei candidati di Camera e Senato sbagliati nel seggio 2167 di Via Micheli 29 a Roma, nel quartiere Parioli. Se ne accorge un elettore e avvisa la presidente di seggio. "A quel punto – ha detto all'Ansa Roberta Lisi, elettrice presente nel seggio – la presidente sospende le operazioni di voto e si fa dare dal seggio a fianco, il 2166, le schede corrette e fa votare con quelle. Ma prima di far continuare le operazioni di voto chiude la porta del seggio, apre l'urna e la vuota togliendo le 36 schede votate fino a quel momento mettendole in una busta".
Molti gli elettori che hanno protestato per lo svuotamento dell'urna da parte della presidente del seggio senza altri testimoni che gli scrutatori. Non era presente infatti nessun rappresentante di lista. Alle 10.13 alla sezione sono state riconsegnate le schede con i nomi dei candidati corretti e la presidente del seggio ha precisato che i 36 elettori che avevano votato con le schede sbagliate, sarebbero stati ricontattati per farli votare di nuovo.
Milano, Boldrini ai giornalisti: "Andate a votare anche voi"
La presidente della Camera e candidata di LeU, Laura Boldrini, ha votato nella sezione 169 del seggio allestito al liceo Berchet di Milano, in via della Commenda. Dopo aver ricevuto le schede per Camera e Senato, ha chiesto al presidente come fossero i dati di affluenza. All'uscita non ha voluto rilasciare dichiarazioni: "Oggi è il giorno del silenzio. Rispettiamo il silenzio" ha detto. "Mi auguro che vada tutto bene e che gli italiani vadano a votare. Andate a votare anche voi" ha concluso riferendosi ai giornalisti e fotografi che assediavano il seggio.
Roma, il premier Gentiloni ha votato nel suo seggio
Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha votato a Roma nel suo seggio in via Daniele Manin alle 10 di stamani. Un folla di fotografi e cineoperatori lo hanno atteso all'interno del seggio per immortalare il momento in cui inseriva la scheda nell'urna. Il premier è rimasto in fila attendendo il suo turno per votare. Presidente del seggio e scrutatori hanno voluto salutarlo stringendogli la mano.
Mantova, al voto regolarmente dopo l'errore nelle schede
Si sono aperte regolarmente questa mattina alle 7 le 375 sezioni elettorali della provincia di Mantova. Secondo la prefettura le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente nonostante il caso delle schede per le elezioni regionali stampate con il simbolo del Pd senza il riferimento al candidato presidente Gori. La Regione ieri sera a tarda ora ha diffuso una circolare nella quale è stato ammesso l'errore, invitando i Comuni a informare i presidenti di seggio. A sua volta, la prefettura ha ordinato ai vari presidenti di affiggere la circolare sul manifesto che in ogni seggio riporta i candidati con i rispettivi simboli collegati, in modo da informare gli elettori. Nelle 46 sezioni del capoluogo la circolare è già stata affissa e non si registrano proteste o richieste di chiarimento da parte degli elettori. Nella circolare della Regione si legge che il contrassegno della lista Pd , "per un mero errore di stampa", è "parzialmente difforme rispetto al contrassegno della stessa lista depositata è riportata sul manifesto". Il contrassegno, viene specificato, "è comunque correttamente collegato nell'ambito del riquadro della coalizione di appartenenza evidenziando inequivocabilmente il collegamento tra la lista in questione è il candidato alla carica di presidente della Regione".
Palermo, tutti i seggi sono adesso operativi
Secondo la Prefettura di Palermo e l'ufficio elettorale del Comune le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente in tutte le sezioni del capoluogo siciliano. Numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa delle distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L'errore era stato causato dall'inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2.
Renzi arriva al seggio insieme alla moglie Agnese
"Scusate il disturbo": così Matteo Renzi, segretario del Pd, ha salutato gli scrutatori appena arrivato nel suo seggio elettorale, il liceo classico Machiavelli in via Santo Spirito a Firenze, gremito di giornalisti e fotografi. Renzi, candidato al Senato proprio nel collegio uninominale di Firenze, si è informato con il presidente di seggio sul meccanismo antifrode utilizzato per la prima volta in questa tornata elettorale. Oltre alla moglie Agnese Landini, che però vota in un altro seggio, Renzi era accompagnato da Caterina Biti, candidata Pd al Senato per il collegio plurinominale sempre a Firenze, di cui Renzi ha auspicato l'elezione parlando coi cronisti fuori dal seggio; dal segretario Pd metropolitano Massimiliano Piccioli e dalla vicesegretaria Lorenza Giani. Renzi seguirà stasera i primi risultati elettorali nella sede fiorentina del Partito Democratico, in via Forlanini, mentre domani sarà a Roma.
Palermo, lunghe code nei seggi che hanno aperto con due ore di ritardo
Lunghe code si stanno registrando a Palermo nei seggi che hanno aperto in ritardo a causa della distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate nella notte. Il protrarsi dei tempi d'attesa è favorito anche dalle nuove procedure di controllo, da parte del presidente di seggio, del codice alfanumerico della scheda. Un elettore in attesa di votare in una sezione della scuola Uditore Setti Carraro ha cronometrato il tempo necessario a ultimare le sue operazioni di voto: 4 minuti e 38 secondi.
"E' scandaloso che a quasi due ore dall'apertura delle sezioni elettorali in tutta Italia, a Palermo vi siano alcune persone ancora fuori dai seggi". E' il commento di uno degli elettori in attesa di votare nell'istituto Uditore Setti Carraro del capoluogo siciliano, dove hanno appena aperto i seggi dopo la timbratura delle nuove schede elettorali. Ma non tutti i seggi sono ancora operativi. E' il caso della scuola Karol Wojtyla del quartiere Monte Pellegrino. "Non ci fanno votare – dice un elettore in attesa – Dicono che si stanno riunendo i presidenti dei seggi. Ma mi sembra una procedura anomala. Nessuno ci ha informato che non c'erano le schede". "E' inaccettabile in un Paese civile che ai cittadini sia impedito di votare – ha detto su Twitter il candidato per LeU alla Camera nel collegio uninominale di Palermo 1 – Dopo più di un'ora molti seggi di Palermo sono ancora chiusi. Mi auguro che vengano individuate le responsabilità di questo ennesimo disastro e che qualcuno ne risponda".
Il presidente Mattarella ha votato a Palermo
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato stamttina, poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Nel capoluogo si registrano ancora ritardi nell'apertura di alcuni seggi a causa di un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando però di ritirare il documento d'identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta.
Grasso: "Mi preoccupa che alcuni seggi siano ancora chiusi"
"Mi preoccupa che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini". È il commento del Presidente del Senato e leader di LeU Pietro Grasso a seguito dell'errore nella stampa e nella consegna delle schede elettorali a Palermo: in più di 200 sezioni alcuni seggi ancora non sono aperti. Il collegio è quello dove Grasso è candidato all'uninominale.
Schede sbagliate a Palermo e a Mantova
Nella notte sono state ristampate le schede elettorali di 200 sezioni di Palermo per un errore: in alcune sezioni del collegio Palermo 1 erano state distribuite nel collegio Palermo 2 che comprende anche Bagheria. Sulle schede non figurava il nome del presidente del Senato, Pietro Grasso, che nel collegio del centro è candidato all'uninominale. Dalle 4:45 del mattino i vigili urbani sono al lavoro per la consegna delle nuove schede, che ammontano circa a 200mila. Problemi con le schede anche a Mantova, dove però non sono state ristampate le schede.
A Roma molti autisti di bus e a Venezia i conduttori di vaporetti sono impegnati oggi come scrutatori. Potrebbero quindi esserci disagi nei trasporti per le corse dei mezzi cancellate.
Si vota dalle 7 alle 23, poi lo spoglio dei voti
È il giorno delle elezioni politiche 2018, con gli italiani che saranno chiamati a determinare la composizione del nuovo Parlamento. Si vota, infatti, per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica: per la prima possono votare tutti gli elettori che abbiano compiuto 18 anni, per la seconda solo coloro i quali hanno compiuto 25 anni. I seggi per le elezioni politiche 2018 resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 4 marzo. Lo spoglio dei voti per le elezioni politiche comincerà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, ovvero poco dopo le 23. I cittadini di Lazio e Lombardia saranno chiamati a rinnovare i rispettivi Consigli regionali e il presidente della Regione: anche in questo caso, i seggi resteranno aperti fino alle ore 23 di domenica 4 marzo. Lo spoglio dei voti per le elezioni regionali comincerà lunedì 5 marzo alle ore 15.
Gli elettori della Camera dei deputati sul territorio nazionale sono 46.604.925: di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine. Al Senato, invece, gli elettori sono 42.871.428: di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine. Le sezioni saranno in tutti 61.552. Gli elettori della circoscrizione estero sono 4.177.725 per la Camera e 3.791.774 per il Senato. Ricordiamo che per le elezioni politiche si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum bis, che prevede l’assegnazione di un terzo dei seggi su base maggioritaria, mentre i restanti due terzi saranno assegnato in base a un sistema proporzionale su base nazionale.