In corsa Giancarlo Cancelleri per il Movimento 5 stelle, Nello Musumeci per il centrodestra, Fabrizio Micari per il centrosinistra, Claudio Fava, sostenuto da Mdp, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista e Roberto La Rosa, per il movimento indipendentista “Siciliani Liberi”. Per gli exit poll è testa a testa fra centrodestra e M5s.
- Musumeci presidente della regione Sicilia: per lui il 40% dei voti, Cancelleri al 34,6% 06 Novembre
- Musumeci parla da vincitore certo: “Sarò il presidente di tutti i siciliani” 06 Novembre
- Il presidente uscente Rosario Crocetta: "Errore non permettermi di ricandidarmi" 06 Novembre
- Lista Centopassi di Claudio Fava in bilico per l'Ars: per entrare serve il 5% 06 Novembre
- Prime proiezioni: è testa a testa tra Musumeci (centrodestra) e Cancelleri (M5S) 06 Novembre
- Ultimo exit poll: Musumeci sempre in vantaggio su Cancelleri 05 Novembre
- Exit Poll: testa a testa Musumeci (centrodestra) - Cancelleri (Movimento 5 Stelle) 05 Novembre
- Affluenza in leggero calo: alle 19 ha votato il 36,4% 05 Novembre
Di Maio: "Loro vittoria infangata, da qui parte onda che porterà M5s al 40% e al governo"
“Noi siamo molto soddisfatti, il voto non ci porta alla presidenza, ma da qui parte un'onda che tra 4 mesi ci può portare al 40%. Noi abbiamo un voto libero, consapevole”. Con queste parole il candidato premier del M5s Luigi Di Maio interviene per commentare il voto siciliano che ha visto la vittoria di Nello Musumeci, sconfiggendo – su tutti – proprio il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri. Questo voto “ci potrà portare tra quattro mesi davanti al Presidente della Repubblica per un governo Cinquestelle”, aggiunge ancora Di Maio. Che poi attacca gli avversari di queste elezioni siciliane: “Noi abbiamo il voto pulito, libero, bello, consapevole. Gli altri vincono ma grazie a Crocetta che ha appoggiato l'Udc, grazie agli impresentabili e ai ‘bambini prodigio' che riescono ad ottenere 20mila voti dal nulla… Loro hanno vinto ma è una vittoria infangata, contaminata dagli impresentabili”. Il candidato premier del M5s snobba poi gli altri leader politici: “Nei prossimi 4 mesi il nostro interlocutore o competitor non sarà né Renzi, né Salvini, né Berlusconi, né Grasso, né Bersani o chicchessia. Ma colui che pensa che le cose non si possono cambiare. Il nostro interlocutore sono i cittadini rassegnati”. E sul segretario del Pd aggiunge: “Matteo Renzi non solo non è un interlocutore ma probabilmente nei prossimi 15 giorni nel suo partito o lo rimpiazzeranno o lo metteranno in discussione. Questi signori non rappresentano più nessuno e lo abbiamo visto anche nel dato elettorale”.
Musumeci parla da vincitore certo: “Sarò il presidente di tutti i siciliani”
“Voglio essere e sarò il presidente di tutti i siciliani, di chi mi ha sostenuto, di chi ha legittimamente deciso di votare altri candidati e di chi addirittura ha deciso di non partecipare al voto”: le prime parole di Nello Musumeci dopo il voto in Sicilia che si è tenuto ieri indicano che il candidato del centrodestra è certo della vittoria quando ormai devono essere scrutinate meno di mille sezioni sulle 5.300 totali. Musumeci si attesta al 39,7%, contro il 34,7% di Cancelleri e il 18,5% di Micari. Claudio Fava si attesta invece al 6,1% quando sono state scrutinate 4.466 sezioni. “Bisogna recuperare l'oltre 50 per cento dei siciliani che ha deciso di non andare a votare – ha aggiunto Musumeci -. Ora bisogna restituire alla politica credibilità e autorevolezza. Dobbiamo combattere per la Sicilia e dimostrare cosa sappiamo fare”. Musumeci continua a parlare da presidente eletto e annuncia che “tra cinque anni” lascerà “la guida della regione siciliana”. Si sofferma poi sul risultato, ritenuto di “rilevanza nazionale: il centrodestra si ricompone e apre la strada a un appuntamento politico importante che nella prossima primavera dovrà dare all'Italia un governo degno di questo nome”. Secondo Musumeci, questo “laboratorio siciliano è felicemente riuscito e potrà rappresentare un paradigma per guardare al futuro dell’Italia con ragionevole ottimismo”.
Berlusconi: "Impedito che Sicilia finisse in mano a gente che non ha mai lavorato come M5s"
"Grazie dal profondo dal cuore ai siciliani per aver scelto, come avevo chiesto, la strada del cambiamento basato su onestà e competenza", così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi esordisce in un messaggio video diffuso attraverso il suo profilo Facebook nel quale commenta l'affermazione di Nello Musumeci alle elezioni regionali siciliani. "La vittoria di Musumeci è la vittoria dei moderati – continua -. Dopo il fallimento dell’amministrazione della sinistra la Sicilia era di fronte a un bivio: la nostra rivoluzione positiva o la rabbia inconcludente dei Cinque Stelle. La Sicilia ha scelto la rivoluzione del fare, la rivoluzione liberale". Berlusconi passa poi all'attacco del M5s: "Abbiamo impedito che la Sicilia finisse in mano ai Cinque Stelle, a chi non ha mai realizzato nulla, a chi non ha mai amministrato neppure un condominio, a gente che non ha mai lavorato". E, infine, si sofferma sulle alleanze politiche in vista delle prossime elezioni politiche: "La stessa sfida riguarderà nei prossimi mesi l’Italia intera. Il centrodestra è la sola alternativa al grave pericolo che il nostro paese cada in mano a ribellismo, pauperismo, giustizialismo. Un governo di centrodestra è il solo a poter garantire la crescita, la democrazia e la libertà: sono certo che ci riusciremo come siamo riusciti in Sicilia. Musumeci ha davanti un compito difficile ma ha la capacità e le forze per potercela fare. Io, noi, gli saremo vicini".
Cancelleri (M5s): "Non chiamerò Musumeci, sua vittoria contaminata dagli impresentabili"
Il candidato del MoVimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri ha commentato nel tardo pomeriggio l'esito del voto che sembra ormai vedere Nello Musumeci come vincitore e prossimo governatore della Sicilia: "Non chiamerò il vincitore perché altrimenti avrei dovuto chiamare tutti quelli che hanno vinto nelle liste che lo hanno sostenuto. Questa è una vittoria contaminata dagli impresentabili e dalla complicità dei media nazionali. Ed è contaminata da Nello Musumeci che ha candidato gli impresentabili", ha affermato Cancelleri.
Il presidente uscente Rosario Crocetta: "Errore non permettermi di ricandidarmi"
Rosario Crocetta, intervistato da Repubblica, ha attribuito la colpa della sconfitta al sindaco di Palermo Orlando: "L'arroganza e il narcisismo di Orlando ci hanno fatto perdere, questo è il vero disastro". Il cosiddetto "modello Palermo" non è stato esportabile a livello regionale. E rivendica i successi dei suoi 5 anni al governo, snocciolando i punti messi a segno, dicendo di aver creato "75mila posti di lavoro, aver incrementato il Pil di 14 punti, aver finalmente speso i fondi europei". Ma la sua lettura sulla sconfitta di Renzi e del Pd in Sicilia offre una lettura differente: secondo lui il suo mandato è stato solo una parentesi, perché a governare l'Isola è sempre stato il centrodestra. Piuttosto la vittoria di Musumeci rafforzerebbe Renzi a livello nazionale, perché non ci sarebbero i tempi per cambiare la premiership in pochi mesi.
Lista Centopassi di Claudio Fava in bilico per l'Ars: per entrare serve il 5%
Il 60% delle sezioni sono state scrutinate, 3207 su 5300: il candidato del centrodestra Nello Musumeci conferma il suo vantaggio con il 39,2%; il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri è al 34,8; quello del centrosinistra, il rettore di Palermo Fabrizio Micari, al 18,9%; il candidato della sinistra Claudio Fava al 6,2%. L'indipendentista Roberto La Rosa ha lo 0,7%. Il M5s si conferma il primo partito con il 27%. Si aggira attorno al 5% la lista "Cento passi", che raggruppa i partiti della sinistra, a sostegno di Claudio Fava.
Dati reali: Musumeci in testa al 39,4%, stacca Cancelleri di 5 punti percentuali
Le elezioni regionali siciliane si sono svolte ieri, domenica 5 novembre, dalle 8 alle 22. Questa mattina alle ore 8, invece, per effetto di una vecchia legge regionale che consente di posticipare le operazioni di scrutinio, è invece iniziato lo spoglio delle schede. Alle ore 13.00 iniziano a essere diffusi i primi dati reali, ovvero le percentuali di consensi riscossi dai candidati basate sulle reali schede già scrutinate. Con 1.051 sezioni scrutinate, la situazione sembra essere profondamente mutata rispetto alle prime proiezioni diffuse in mattinata dagli istituti demoscopici: Musumeci (Centrodestra) tocca quota 39,4%, mentre Cancelleri (M5S) si attesta al secondo posto con il 34,9% dei consensi, segue Micari (Pd) al 18,8%, Fava (Sinistra) al 6,2% e La Rosa allo 0,7%.
Terza proiezione: Musumeci in testa con il 36% dei consensi, segue Cancelleri al 34%
La terza proiezione fornita dall'Istituto Piepoli per Rai conferma il vantaggio di Nello Musumeci, candidato della coalizione di centrodestra. Stando all'analisi del campione, pari al 18% delle schede scrutinate e con un margine di errore del 3,4%, Musumeci è in testa con il 36% dei consensi, segue al secondo posto Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle con il 34% dei voti, poi Fabrizio Micari del Pd al 19,5%, Claudio Fava (Coalizione di Sinistra) sempre al 9%. Secondo le proiezioni di Emg – Acqua Group per La7, invece, il candidato del centrodestra Nello Musumeci è in testa con il 37,3%, seguito dal candidato del M5s Giancarlo Cancelleri al 36,4%. Il candidato del Pd Fabrizio Micari è al 18,8%, il candidato della Sinistra Claudio Fava al 6,9% mentre Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) è allo 0,6%. La coalizione di centrodestra risulta essere la prima per preferenze.
Secondo la proiezione ‘Istituto Piepoli la coalizione di centrodestra è al 38,6%, un risultato superiore a quello del candidato Nello Musumeci al 36%. Giancarlo Cancelleri è al 34% e raccoglie più consensi del M5s, che risulta aver totalizzato al momento il 27,2%. Al contrario, il candidato di centrosinistra Fabrizio Micari è al 19,5%, mentre la coalizione a suo sostegno è al 25,9%. Claudio Fava è al 9% mentre la sua coalizione al 7,3%.
"È una proiezione equilibrata. Sono 72 punti di campionamento rappresentativi di tutto il territorio siciliano. Fino a questo punto, e con le proiezioni siamo al 10%, la vittoria di Musumeci è territoriale e quindi è molto probabile", ha commentato Nicola Piepoli.
Prime proiezioni: è testa a testa tra Musumeci (centrodestra) e Cancelleri (M5S)
Come annunciato sabato, lo spoglio delle schede per il rinnovo dell'Ars e l'elezione del nuovo governatore della Regione Sicilia è iniziato alle otto di stamattina, lunedì 6 novembre. Con l'inizio dello spoglio, gli istituti demoscopici hanno dunque iniziato a diffondere le prime proiezioni. Piepoli per Rai vede nella prima proiezione, con il 5% delle schede scrutinate, un testa a testa per Musumeci e Cancelleri al 34%. Nella seconda proiezione (campione 10% delle prime schede scrutinate) Nello Musumeci, candidato per il centrodestra, risulta invece in testa con il 35%, Giancarlo Cancelleri, candidato M5S, secondo con il 34% dei consensi. Seguono Micari del Partito Democratico al 21%, Fava (Coalizione Sinistra) al 9% e infine Roberto La Rosa di Siciliani Liberi al 0.6%.
Secondo Emg – Acqua Group per la7, il candidato Nello Musumeci è in testa con il 37,5%, seguito dal candidato del M5s Giancarlo Cancelleri al 36,4%. Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari è al 18,8%, il candidato della Sinistra Claudio Fava al 6,7% mentre Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) è allo 0,6%.
Ultimo exit poll: Musumeci sempre in vantaggio su Cancelleri
L'istituto EMG per La7 ha ricalcolato le interviste per gli exit poll, provando a limare la forbice tra i vari candidati. Questi i dati finali:
Cancelleri 34 – 37
Musumeci 36,5 – 39,5
Micari 16 – 20
Fava 6 – 9
Per i partiti, invece:
M5s 29 – 33
FI 13 – 16
Fdi – Salvini 5 – 9
Pd 9 – 13
AP 3 – 6
PSI 3 – 6
Exit Poll: testa a testa Musumeci (centrodestra) - Cancelleri (Movimento 5 Stelle)
Diffusi i primi exit poll delle Regionali in Sicilia, dall'istituto EMG: Cancelleri (M5s) 34 – 38, Musumeci (cdx) 36 – 40, Micari (csx) 16 – 20, Fava (sinistra) 6 – 9. Si profila, dunque, un duello all'ultimo voto tra il candidato del centrodestra e quello del MoVimento 5 Stelle, separati da una forbice strettissima. Tra i voti alle singole liste, si segnala il M5s al 30% e un Partito Democratico al di sopra della quota attribuita al candidato Micari, segno forse di come gli elettori democratici abbiano praticato il voto disgiunto.
Lo spoglio comincerà solo domani mattina alle 8:00, dunque bisognerà attendere per conoscere i risultati definitivi della consultazione.
Affluenza in leggero calo: alle 19 ha votato il 36,4%
I dati delle ore 19 testimoniano un leggero calo dell'affluenza alle urne: alle 19 ha votato poco meno del 36,4% degli aventi diritto, contro il 37,8% della scorsa tornata elettorale. La conferma arriva dall'Ufficio elettorale della Regione, che evidenzia come il trend delle 12 sia sostanzialmente confermato.
Canale 5 trasmette intervista a Berlusconi, Fico: "Scorretto, mezzucci di bassa lega"
È polemica tra il centrodestra e il Presidente di Commissione di Vigilanza sulla Rai, Roberto Fico, dopo che questa mattina, su Canale 5, è andata in onda la replica dell'intervista di Silvio Berlusconi nel salotto di Maurizio Costanzo. Per il deputato grillino, si è trattato di una chiara violazione delle norme sulla propaganda elettorale.
Ecco cosa sostiene Fico:
Aggiornamento ore 13: L'Ufficio elettorale della Regione Sicilia ha comunicato i dati di affluenza alle urne delle ore 12: gli elettori sono stati il 9,12%, 424.913. Cinque anni fa la percentuale era stata, alla stessa ora, dell'11,23% (525.854). Le prossime rilevazioni sono fissate alle 19 e alle ore 22. L'unica provincia dove l'affluenza è maggiore è quella di Ragusa: ha votato l'11,24% rispetto al 10,82% del 2012.
Sono state aperte questa mattina alle 8 le urne per le elezioni siciliane, che stabiliranno il nuovo governatore e l'assemblea regionale. Hanno diritto di votare 4 milioni 661.123 elettori, chiamati a esprimersi su uno dei cinque candidati governatori: si tratta di Giancarlo Cancelleri per il Movimento 5 stelle, Nello Musumeci per il centrodestra, Fabrizio Micari per il centrosinistra, Claudio Fava, sostenuto da Mdp, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. In corsa anche Roberto La Rosa, per il movimento indipendentista “Siciliani Liberi”. Il primo avversario da battere tuttavia sarà l'astensionismo: cinque anni fa si recarono ai seggi solo 2,2 milioni di siciliani, appena il 47,07%. C'è tempo fino alle 22 di stasera.
La legge elettorale vigente in Sicilia non prevede il turno di ballottaggio: verrà eletto governatore colui che otterrà più voti. In base alla legge regionale, la scheda è unica e l'elettore potrà esprimere due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di presidente della Regione, l'altro per la lista provinciale. Nell'ambito di quest'ultima, l'elettore può altresì esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella stessa lista. Possibile, dunque, il voto disgiunto. Per la prima volta si dovranno scegliere non 90, bensì 70 deputati: conseguenza della norma costituzionale del 7 febbraio 2013 di modifica dello Statuto regionale che ha ridotto la composizione di Sala d'Ercole.
Le operazioni di spoglio solo domani mattina
Le operazioni di spoglio avranno inizio solo alle 8 di domani mattina, lunedì 6 novembre. La notizia ha innescato un'accesa polemica perché in questa maniera, sostengono alcuni esponenti politici, si paventa un serio rischio brogli. "Gli exit poll saranno comunque diffusi dopo le 22 e in caso di testa a testa qualcuno potrebbe fare il furbo nella notte, per questo chiediamo al ministero dell'Interno di vigiliare soprattutto nei seggi di periferia. Si tratta di uno spoglio semplice con una sola scheda e non si capisce perché alle comunali lo fanno in un'unica sessione e qui invece si fa un giorno dopo. Se gli exit poll daranno risultati equilibrati e testa a testa, il mancato scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi potrebbe essere un’occasione per chi vuole fare il furbo sfruttando la notte. La scelta della Regione è incomprensibile, un altro disastro di Crocetta. Comunque invece di chiedere gli osservatori dell’Osce, i 5 stelle potevano sollevare subito la questione dello spoglio", ha dichiarato il deputato di Sinistra Italiana, Erasmo Palazzotto.