![Elezioni in Francia 2024, i risultati del secondo turno di ballottaggi](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/06/francia-Macron-le-pen-bardella-1200x675.jpg)
In diretta i ballottaggi delle elezioni in Francia 2024 e i risultati del secondo turno in programma oggi 7 luglio: seggi aperti dalle 8:00 alle 20:00 (nei comuni più piccoli si vota fino alle 18:00) per votare i nuovi rappresentanti dell’Assemblea Nazionale, la camera bassa del Parlamento, ed eleggere il nuovo primo ministro francese. Subito dopo la chiusura dei seggi, alle 20:00, arrivano i primi exit poll, proiezioni e risultati dei ballottaggi.
Rischio disordini in Francia al secondo turno: giovedì 4 luglio il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha annunciato la mobilitazione di 30.000 agenti di polizia e gendarmi sul territorio nazionale, di cui 5.000 a Parigi e nella periferia. La sera del primo turno si sono verificati episodi di violenza in 37 città francesi. Secondo un esperto, questa cifra è destinata ad aumentare e potrebbe raggiungere il centinaio.
Elezioni Francia, ultime news sul voto:
- I risultati del primo turno
- Come funzionano i ballottaggi
- I candidati ritirati dal ballottaggi
- Gli ultimi sondaggi prima dei ballottaggi
I risultati dei Républicains
Al primo turno delle elezioni legislative in Francia, Les Républicains/centristi di destra con l'UDI e altri di destra moderata hanno avuto il 10,74% (35-45 seggi).
Quanto ha ottenuto il Nuovo Fronte Popolare
Al primo turno, il Nuovo Fronte Popolare della gauche francese ha raggiunto il 27,99% e potrebbe ottenere un numero di seggi compreso tra 120 e140.
Le percentuali di Ensemble, il partito di Emmanuel Macron
Al primo turno delle elezioni francesi, Ensemble, l'alleanza macroniana, secondo i dati definitivi comunicati dal ministero dell'Interno francese, si è fermata al 20,04% (90-125 seggi).
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I risultati del partito di estrema destra Rassemblement National
Al primo turno delle elezioni legislative francesi il Rassemblement National (Rn), partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella, alleato con Eric Ciotti, è stato nettamente il più votato: ha ottenuto 10.625.662 voti, raggiungendo il 33,14% dei voti, una percentuale che potrebbe valere 255-295 seggi potenziali.
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Come è andato il primo turno: tutti i risultati
In Francia lo scorso 30 giugno si è tenuto il primo turno delle elezioni legislative: ha avuto la meglio il Rassemblement National (Rn), il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella, che ha ottenuto il 33,15% dei voti, grazie anche all'alleanza con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani, partito che si è spaccato proprio in occasione di questa tornata elettorale. Il blocco della sinistra, Nuovo Fronte Popolare, ha ottenuto il 27,99% dei voti, mentre la coalizione centrista del presidente Emmanuel Macron, Ensemble, ha raccolto solo il 20,76% dei voti. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica francese l'estrema destra potrebbe arrivare al potere.
Rischio disordini per le legislative francesi
Giovedì 4 luglio il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha annunciato la mobilitazione di 30.000 agenti di polizia e gendarmi sul territorio nazionale, di cui 5.000 a Parigi e nella periferia. La sera del primo turno si sono verificati episodi di violenza in 37 città francesi. Secondo un esperto, questa cifra è destinata ad aumentare e potrebbe raggiungere il centinaio.
Come funzionano i ballottaggi in Francia
Ai ballottaggi in Francia non partecipano solo i due candidati con i migliori risultati al primo turno, ma tutti coloro che hanno superato una certa soglia, stabilita dalla legge elettorale. Ogni candidato deve superare il 12,5% degli elettori registrati, ma si considera questo tetto quando l’affluenza è al 100%. Ma se l'affluenza diminuisce, la soglia dei voti necessari per accedere al secondo turno sale. Di conseguenza, quando la partecipazione è più alta, raggiungere il 12,5% diventa più facile.
L'alta affluenza al primo turno (66,7%) ha aumentato matematicamente il numero dei possibili "triangolari", una partita in cui tre candidati con più del 12,5% dei voti si sfidano al secondo turno. In questo caso 218 candidati si sono ritirati (le cosiddette ‘desistenze'). Di conseguenza, dei 306 possibili triangolari al secondo turno, solo 89 avranno effettivamente luogo.
Aperti i seggi in Francia per il secondo turno
Aperti i seggi in Francia per il secondo turno delle eleziono legislative. Si vota dalle 8 fino alle 20 (nei comuni più piccoli i seggi elettorali chiudono alle 18).
I ballottaggi delle elezioni in Francia in diretta, ultime news sul voto del 7 luglio
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Oggi, domenica 7 luglio, i francesi tornano alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative, che dovranno dare un assetto definitivo al Parlamento francese. Nel primo round elettorale del 30 giugno sono stati eletti 76 deputati sui 577 che compongono l'Assemblea nazionale. Si vota dalle 8 alle 18, ma nelle città più grandi, come Parigi, Lione, Marsiglia e Bordeaux i seggi sono aperti fino alle 20.
Il primo turno, che si è tenuto domenica 30 giugno, ha incoronato il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella vincitore con una potenziale maggioranza, ma senza la maggioranza assoluta di 289 seggi sui 577 dell'Assemblea nazionale. Il Rassemblement National, alleato con i Repubblicani di Eric Ciotti, ha vinto con il 33,15%, ovvero 10 milioni di preferenze. Il Nuovo Fronte Popolare, il blocco della sinistra, ha ottenuto il 27,99% dei voti, pari a quasi 9 milioni di preferenze. Alla coalizione presidenziale, Ensemble e al suo alleato Horizons, è andato il 20,76% dei voti, con quasi 7 milioni di preferenze.
Dei 76 deputati eletti al primo turno, 39 sono del Rassemblement National e 32 del Nuovo Fronte Popolare. Dunque le sfide aperte per il secondo turno sono 501, la maggior parte: potenzialmente 306 di queste sarebbero state triangolari ma, alla luce delle ‘desistenze', di sfide a 3 ce ne saranno circa 90.
Sono 218 in tutto i candidati che hanno deciso di ritirarsi e non correre nei triangolari al secondo turno, principalmente in chiave anti-RN. Di queste ‘desistenze' – così vengono chiamati in gergo i ritiri delle candidature per evitare che si disperdano voti – 130 sono state da parte del Nuovo Fronte Popolare e 82 dal campo presidenziale di Ensemble, mentre si sono ritirati anche 2 candidati conservatori dei Repubblicani (LR) e 3 candidati di RN.