I risultati definitivi delle elezioni in Francia 2024, le ultime notizie: secondo i dati diffusi dal Ministero dell'Interno per le elezioni legislative, è il Nuovo Fronte Popolare di Jean-Luc Mélenchon la prima forza politica del paese, ma sarà praticamente impossibile formare una maggioranza senza trovare un accordo con altri schieramenti. La maggioranza assoluta, infatti è fissata a 289 seggi, il Nuovo Fronte Popolare ne ha conquistati 182. Più distante Ensemble, la coalizione macroniana che raggiunge 168 seggi, e ancora più in basso il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella con i suoi alleati: 143 seggi.
Il premier francese Gabriel Attal per ora rimane al suo posto: aveva annunciato le dimissioni subito dopo il voto, ma il presidente Macron gli ha chiesto di "restare primo ministro per il momento", per "assicurare la stabilità del Paese"
Tra gli eletti con il Nuovo Fronte Popolare anche l'ex presidente francese Francois Hollande, che torna nell'assemblea nazionale, risultando eletto nella circoscrizione di Corrèze con il 43% dei voti. Affluenza ancora da record al secondo turno, al 67%.
Cancelliere tedesco Scholz auspica formazione di un governo "costruttivo" in Francia"
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha auspicato che la Francia sia in grado di formare un governo "costruttivo" dopo che dalle elezioni legislative non è emerso un blocco con una chiara maggioranza. "Speriamo che il presidente e i deputati eletti riescano a realizzare un governo costruttivo", ha detto ai giornalisti, mentre il suo portavoce, Steffen Hebestreit, in precedenza aveva annunciato che il cancelliere "avrà l'opportunità di discutere della situazione" con il presidente francese, Emmanuel Macron, a Washington, durante il vertice Nato.
Le reazioni italiane alle elezioni in Francia: le opposizioni festeggiano, critica la destra
Per il centrosinistra italiano e il Movimento 5 stelle, il risultato delle elezioni francesi ha lanciato un segnale chiaro: uniti si può battere la destra. Per Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, invece, il messaggio è stato ben diverso: Macron e la sinistra hanno formato "un'accozzaglia" che è riuscita ad arginare Marine Le Pen, ma ora il Paese è quasi ingovernabile. Ecco le reazioni italiane il giorno dopo il voto della Francia e l'inaspettata vittoria del Nuovo fronte popolare.
Ruotolo (Pd): "Direttore Rainews si dovrebbe dimettere, è Telemeloni"
"Si dovrebbero dimettere per manifesta incapacità. Vertici e direttori dell’informazione radiotelevisiva. A cominciare dal direttore di Rainews24, Paolo Petrecca, che durante lo spoglio, ha mandato in onda il ‘festival città identitarie'. Siamo al fianco del Comitato di Redazione e di quei giornalisti che stanno protestando in queste ore. Un evento come le elezioni francesi volutamente disertato perché la vittoria della sinistra sarebbe stata indigesta da sopportare per la destra italiana. Ancora una volta siamo costretti a denunciare la gestione di Telemeloni, strumento di mera propaganda dove non c’è più posto per l’informazione", ha scritto in una nota Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile Informazione nella segreteria del Pd.
Fratoianni (Avs): "Nuovo Fronte Popolare ferma la destra con un programma coraggioso"
"Il Nuovo fronte popolare è stato la novità delle elezioni francesi. L'unica novità capace di fermare l'estrema destra anche negli strati popolari, perché ha proposto un programma coraggioso". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Aumento del salario minimo, riduzione dell'età pensionabile, lotta ai cambiamenti climatici, sono – prosegue – i cardini del programma votato da milioni di francesi. Se qualcuno pensa che si possa fare a meno dell'unità del Fronte popolare, e quindi di una proposta che risponde alle urgenze di milioni di persone, sbaglia di grosso".
"Leggo commentatori in Francia e in Italia pronti a considerare ininfluente la sinistra che continuano a definire con malcelato fastidio ‘radicale'. Sappiano che così facendo – conclude Fratoianni – rischiano solo di rinviare la vittoria dell'estrema destra".
Fratelli d'Italia: "In Francia vincono gli antisemiti"
"In Francia vincono gli antisemiti, gli eredi di Esterhazy, il maggiore infame che condannò Dreyfus solo perché ebreo". Lo dice il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi. "Tra un anno Macron scioglierà di nuovo l'Assemblea – aggiunge – e ora dovrà dirci se potrà governare con Mélenchon. Mi pare che il Rn sia cambiato negli anni, sia depurato da tutte quelle cose incompatibili con il sistema liberale e oggi viri verso una destra moderata".
"Mi preoccupa che i sostenitori di Hamas vincano e, del resto, è un problema che riguarda la sinistra europea. Noi guardiamo avanti, convinti che a novembre cambierà il mondo e si creeranno le condizioni di pace per una nuova Europa nella quale noi ci siamo, con Ecr e un presidente italiano giovane come Nicola Procaccini", conclude Antoniozzi.
Rainews, il direttore Paolo Petrecca: "Nessuna censura sul voto in Francia"
"Ai colleghi del Cdr e all'Usigrai la direzione replica con i fatti. Era concordato da diversi giorni uno speciale elezioni francesi di Rainews24 che puntualmente è andato in onda. Rainews Speciale Francia dalle 20 alle 21 con Erich Jozsef -Liberation Francesco Maselli L'Opinion la nostra inviata Emma Farne dal quartier enerale NFP e corrispondenti MAnzione e De Stefano. Dalle 21 in poi sono stati previsti esperti in tutte le mezz'ore in onda fino alle 24. Ospiti: Marine Valensise , Massimo Nava, Giampiero Gramaglia". Così una nota di viale Mazzini.
"Come sempre – continua la nota – il canale all news assolve il suo compito. E il direttore Paolo Petrecca esprime rammarico per i continui attacchi personali subiti in modo strumentale e in questo caso perfino oltre i limiti della decenza. In questa circostanza il cdr, che dovrebbe tutelare i colleghi, si sforza addirittura di mettere in relazione stimati professionisti con la vita privata del direttore".
"Per quanto riguarda l'apertura del tg delle 22 sul festival delle città identitarie è stata una libera scelta del Vicedirettore di turno. 1I festival sono una delle principali fonti di notizie con cui Rainews24 e rainews.it fanno partnership continue. E l'informazione nelle all news non segue regole fisse di impaginazione come nei tg generalisti".
Abascal (Vox): "Celebriamo adesione Rn a 'Patrioti per l'Europa'"
"Celebriamo l'adesione del Rassemblement National di Marine Le Pen" alla piattaforma ‘Patrioti per l'Europa' lanciata dal premier ungherese Viktor Orban, "Rn è una forza straordinaria". Lo ha detto il presidente di Vox Santiago Abascal rispondendo a una domanda di LaPresse sull'adesione di Rn ai ‘Patrioti per l'Europa', a cui venerdì si è unito anche il partito spagnolo, abbandonando il gruppo Ecr di cui faceva parte insieme a Fratelli d'Italia.
Allarme di Le Maire: "Con il programma del Nuovo Fronte Popolare rischio declino economico"
La nuova situazione politica che nasce dallo scioglimento dell'Assemblea Nazionale "presenta tre rischi principali. Sta a noi respingerli. Il rischio più immediato è una crisi finanziaria e il declino economico della Francia. L'applicazione del programma di rottura del Nuovo Fronte Popolare distruggerebbe i risultati della politica che abbiamo portato avanti per sette anni e che ha dato alla Francia lavoro, attrattiva e fabbriche. Questo progetto ha un costo esorbitante, è inefficace e datato. La sua legittimità è debole e circostanziata. Non deve essere applicato". Ad affermarlo in un lungo post su ‘X' è il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire.
Meno donne nella nuova Assemblea Nazionale francese: solo 208 elette su 577
Nella nuova Assemblea nazionale uscita dalle urne diminuisce del 36% la rappresentanza femminile rispetto alle ultime due legislature, con solo 208 donne elette su 577 seggi da assegnare. Il risvolto negativo delle legislative anticipate di ieri sulla componente femminile del nuovo Parlamento giunge da un'analisi dei risultati ufficiali pubblicati dal ministero dell'Interno.
La percentuale di donne nell'Assemblea nazionale ha raggiunto un livello record nel 2017, con un picco del 38,8% (224 deputate), per poi scendere al 37,3% (215) nel 2022, e ora segna un ulteriore calo. Tra i principali blocchi della nuova Assemblea, l'Union des gauche o Nuovo Fronte Popolare (NFP) e i partiti affini hanno la più alta percentuale di donne, pari al 41,7% – 78 deputati su 187 – superando di poco la coalizione presidenziale di Ensemble, al 41,5%, con 66 parlamentari su 159 eletti.
L'estrema destra del Rassemblement National (RN) e i suoi alleati hanno solo il 32,4% di donne (46 su 142) e la destra gollista di Les Républicains (LR) ha eletto solo il 30,8% di donne.
Salis: "Quando la sinistra propone senza paura 'cose di sinistra' può vincere"
"Quando la percezione del pericolo aumenta e la posta in gioco è chiara, quando la sinistra propone senza paura ‘cose di sinistra' nutrendosi delle lotte sociali e culturali, quando ci si emancipa dalla subalternità all'ideologia del capitalismo neoliberista (il macronismo) e ci si orienta verso un orizzonte diverso, quando l'antirazzismo diventa pratica per affermare una reale uguaglianza, quando cioè ci si concentra sulle vite concrete, allora l'antifascismo può vincere". Lo scrive Ilaria Salis su Facebook, commentando il risultato delle elezioni francesi
."Questo – aggiunge la neo parlamentare europea, eletta con Avs – ci insegna l'inaspettato risultato delle elezioni francesi: non è stato solo il tradizionale argine repubblicano a tenere la barricata, ma una vera e propria sollevazione popolare – ricca di elementi di prospettiva e immaginario, il cui potenziale è ancora tutto da esplorare – contro l'estrema destra e la sua visione del mondo. Tutto è ancora in gioco e molte battaglie difficili ci attendono. Ma certamente oggi è un bel giorno per la Francia, per l'Europa e per tutti quelli che continuano a credere in libertà, uguaglianza e fratellanza. Allons enfants!".
Macron riceve all'Eliseo i rappresentanti della sua maggioranza
Il presidente francese Emmanuel Macron, dopo aver respinto "per il momento" le dimissioni del primo ministro, Gabriel Attal, riceve i rappresentanti della sua maggioranza, quella di "Renaissance". Fra loro ci sono alcuni ministri, secondo quanto si apprende. Contemporaneamente, il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, riceve a pranzo una trentina di deputati della maggioranza e riflette sul suo futuro. Eletto ieri al ballottaggio, Darmanin dovrebbe dimettersi dalla carica ma anche a lui potrebbe essere chiesto di rimanere in carica almeno fino alla fine dei Giochi olimpici di Parigi 2024, dei quali ha presieduto e organizzato la sicurezza.
Rainews non apre l'edizione serale con il voto in Francia: Iv presenta interrogazione
"La Rai ha derogato al suo ruolo di servizio pubblico e ha scelto di non informare in modo completo e tempestivo i cittadini sull'esito delle elezioni francesi. Presenterò immediatamente una interrogazione in Vigilanza affinché sia fatta chiarezza sulle responsabilità della mancata informazione ai danni degli spettatori e per verificare se vi sia stata una violazione del Contratto di Servizio", ha dichiarato la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai.
"Le elezioni francesi non possono essere derubricare a una notizia locale, ci riguardano tutti e delineano il futuro dell'Europa", ha aggiunto. "Stupisce in particolare che il tg di Rainews 24, rete all news che ha come vocazione quella di informare, non abbia aperto l'edizione serale sulle elezioni d'oltralpe. Come giustifica questa scelta il direttore Petrecca? – ha domandato Boschi -. Le cittadine e i cittadini italiani non devono essere costretti a ripiegare sulle emittenti private, che hanno invece dato una programmazione da vero servizio pubblico, ma hanno il diritto di avere un'informazione di qualità dalla Rai per la quale pagano il canone".
Cremlino: "I rapporti con Parigi? Non ci facciamo illusioni dopo le elezioni francesi"
La Russia non ritiene ci siano speranze di un miglioramento nelle relazioni con Parigi dopo i risultati delle elezioni francesi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "Per la Russia sarebbe sicuramente meglio che vincessero quelle forze politiche che vorrebbero sostenere gli sforzi per ripristinare le nostre relazioni bilaterali. Ma finora non abbiamo visto una volontà politica in questo senso da parte di nessuno e non nutriamo particolari speranze o illusioni", ha affermato.
Il vicecancelliere tedesco Habeck: "Sollevato, non c'è stata alcuna marcia della destra"
Il vicecancelliere e ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, si è detto sollevato per il risultato elettorale in Francia. "Non c'è stata alcuna marcia della destra", ha detto Habeck, come riporta Zeit, aggiungendo che ora formare un governo sarà molto complicato, ma i "risultati restano incoraggianti". Il ministro tedesco ha elogiato la cooperazione tra i partiti di centro e di sinistra, che ha contribuito a impedire uno spostamento a destra. Allo stesso tempo, secondo Habeck, "restano ancora grandi sfide per l'Europa, che si trova in una fase di riallineamento dopo le elezioni, e per le relazioni franco-tedesche".
No comment della Commissione Ue: "Non ci esprimiamo mai i risultati delle elezioni nazionali"
No comment della Commissione europea all'indomani del voto in Francia: "Non commentiamo mai i risultati delle elezioni nazionali", ha detto il portavoce dell'esecutivo Ue, Eric Mamer, interpellato dai giornalisti.
Macron rifiuta le dimissioni di Attal: "Per il momento resti"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto al premier Gabriel Attal di restare "per il momento" al suo posto per la "stabilità del Paese", lo rende noto l'Eliseo. Macron ha poi ringraziato il premier per la campagna elettorale condotta alle europee e alle ultime legislative.
Floridia (M5s): "In Francia chiara la scelta della via progressista"
"Un importante segnale arriva dalla Francia. Tanta partecipazione e chiara la scelta della via progressista. Chi non è per i diritti sociali, per i più fragili e per i diritti civili si può sconfiggere. Si deve". Così la senatrice M5S Barbara Floridia.
Il premier Attal è arrivato all'Eliseo per rassegnare le dimissioni
Il premier francese, Gabriel Attal, è arrivato all'Eliseo per presentare al presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, le dimissioni. Il capo dello Stato, però, non ha lasciato trapelare nulla sulle sue intenzioni e potrebbe benissimo chiedere al governo di restare in carica in attesa che la situazione politica si stabilizzi, scrive Le Figaro.
Rassemblement National di Le Pen resta primo per numero di voti ricevuti
Questi i voti raccolti dai principali partiti al secondo turno delle legislative in Francia, secondo i dati del ministero dell'Interno: il Rassemblement National di Marine Le Pen ottiene 8.745.240 di consensi (il 32,05%), mentre al primo turno di domenica 30 giugno aveva incassato 9.379.092 voti (il 29,25%); il Nuovo Fronte Popolare ha avuto 7.005.514 preferenze (il 25,68%) contro gli 8.995.226 (28,06%) del primo turno; Ensemble (i macroniani) conta su 6.314.418 di voti (il 23,14%), contro i 6.425.707 (il 20,04%) della settimana scorsa. Infine Les Républicains sono stati votati da 1.474.648 di francesi (il 5,41%): al primo turno avevano 2.106.166 di voti (il 6,57%).
Il primo ministro Attal presenta le dimissioni alle 11:15
Il primo ministro francese Gabriel Attal presenterà le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron alle 11:15. Lo ha riferito il quotidiano "Le Figaro". Il capo dello Stato potrebbe anche rifiutarle, chiedendo al premier di rimanere in carica per non lasciare scoperto Matignon, sede dell'esecutivo.
L'ultradestra belga: "L'onda Rn è stata sabotata ma non può essere fermata per sempre"
In Francia "l'onda" del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella "è stata sabotata, ma non può essere fermata per sempre. La persistenza è il messaggio". Lo scrive su X l'eurodeputato dell'ultradestra belga del Vlaams Belang, Gerolf Annemans, presidente del partito di Identità e democrazia, puntando il dito contro il "sistema elettorale francese".
Eric Ciotti denuncia: "È un colpo di Stato democratico"
"È un colpo di Stato democratico. Macron è un vero kamikaze della Repubblica": lo ha detto Eric Ciotti, esponente dell'ala più dura di Les Républicains (LR), alleato con l'estrema destra del Rassemblement National (RN), al terzo posto alle elezioni legislative anticipate di ieri. "L'apprendista stregone dell'Eliseo ha offerto al signor Mélenchon la maggioranza relativa su un piatto d'argento", ha detto Ciotti dalla sua città natale, Nizza.
"Denuncio il signor Macron, un vero kamikaze della Repubblica, pronto a installare il caos istituzionale per mantenere il suo piccolo potere! L'alleanza tra Macron, Mélenchon, Bertrand e Rousseau sta privando il popolo francese della sua vittoria!", ha detto ancora l'ex presidente LR, destituito dai vertici del partito di destra gollista dopo aver stretto alleanza con il RN di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Pur essendo stato rieletto nella sua circoscrizione delle Alpi Marittime, il controverso Ciotti è uno dei grandi sconfitti di queste elezioni.
Salvini: "Il 'tutti contro uno' non ha ridotto il consenso di Le Pen e Bardella"
Esultanza nelle strade di comunisti e centri sociali, di filo-islamici e anti-semiti, teppisti che attaccano a sassate la Polizia in diverse citta', caos in Parlamento. Questa la prima notte dopo le elezioni in Francia, con l'ammucchiata ‘tutti contro la Le Pen' costruita da Macron che vince le elezioni ma non ha i numeri per governare", ha detto sui social Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier commentando il risultato delle elezioni in Francia. "E in Parlamento a Parigi arriveranno 143 parlamentari di RN, mai così tanti nella storia con una crescita dei voti dal 33 al 37% tra primo e secondo turno, rimanendo il partito ampiamente piu' votato, nel silenzio dei media. Il ‘tutti contro uno' – conclude – ha ridotto il numero di seggi, ma non il consenso per Marine Le Pen e Jordan Bardella, ai quali mando un grande abbraccio".
Provenzano (Pd): "Meloni ha perso come ha perso Le Pen, entrambe sono rimaste isolate"
"Meloni ha perso come ha perso Le Pen. Loro avevano un disegno, l'estrema destra in Europa. Quello di vincere le elezioni europee e le elezioni francesi era il capitolo conclusivo di questo disegno per ribaltare gli equilibri in Europa, creare una maggioranza alternativa con l'estrema destra che entrasse al governo in Europa. Così non è". Lo ha detto Giuseppe Provenzano, deputato del Partito democratico, ad Agorà Estate Rai Tre. "Meloni è isolata sia sul piano internazionale, sia all'interno del suo stesso partito in Europa, così come Marie Le Pen. Sia Meloni che Le Pen sono sostanzialmente rimaste sole".
Scurria (Fdi) dice che Meloni non ha mai voluto essere la leader dell'estrema destra in Europa
"Giorgia Meloni non ha mai voluto essere il leader dell'estrema destra europea. Il progetto di Giorgia Meloni e di FdI è quello di allargare la destra ad altre componenti, non certo guardare a destra o all'estrema destra. FdI è nel percorso del conservatorismo europeo, altrimenti avremmo fatto già cinque anni fa un gruppo tutti insieme, con Le Pen e altri partiti", ha detto il senatore di Fratelli d'Italia, Marco Scurria, ad ‘Agorà Estate' su Rai3.
L'europarlamentare Fidanza (Fdi): "Francia precipitata nel caos e nell'instabilità"
"Nessuna scommessa persa. Era naturale che, tra una sinistra radicale filo-islamista, un macronismo al tramonto e il ‘blocco nazionale' delle destre, la nostra simpatia andasse a quest'ultimo. Purtroppo il sistema francese favorisce alleanze innaturali pur di fermare l'avversario. Ora molti esultano per aver ‘salvato la Repubblica', ma in realtà l'hanno fatta precipitare nel caos e nell'instabilità". Sono le parole di Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, in un'intervista a La Stampa sui risultati delle elezioni in Francia.
Fidanza poi guarda all'Italia: "L'ormai ex ‘campo largo' non è molto diverso da questo inquietante ‘fronte popolare'. Gente che sta insieme soltanto ‘contro', senza uno straccio di programma comune. Un modello già sconfitto dagli italiani, la migliore assicurazione sul futuro del governo Meloni". L'europarlamentare poi frena sulla possibilità di votare per il bis di Ursula von der Leyen alla Commissione europea: "A livello parlamentare von der Leyen non ha ancora presentato un documento programmatico, ha avviato negoziati con i Verdi e non con Ecr. A livello di governi, non è ancora arrivato quel riconoscimento all'Italia che riteniamo doveroso. Per queste ragioni a oggi non vedo le condizioni per un nostro voto a favore".
Lollobrigida: "Macron ha perso, la Francia non avrà un governo stabile"
Il presidente francese Emmanuel "Macron ha perso. La sua coalizione, che era maggioritaria, uscirà ridimensionata. Peraltro il dato è particolarmente penalizzante nelle aree rurali" e "il fatto che la Francia non abbia un governo stabile e quindi autorevole è un problema per l'Europa tutta. Del resto l'unico governo uscito autorevole dalle Europee è quello italiano. Nelle altre nazioni è forte la voglia di cambiare passo", ha detto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un'intervista su Il Corriere della Sera.
Secondo il ministro Lollobrigida "Le forze politiche contro Le Pen hanno creato un'alleanza innaturale rispetto ai loro programmi, finalizzata esclusivamente a battere nei collegi la Le Pen che comunque raddoppia i suoi eletti. Certamente questa operazione è riuscita. Altra storia è avere una coalizione che abbia una capacità di governo. E questo è un problema".
La France Insoumise: "Il leader Mélenchon non è assolutamente squalificato per Matignon"
Il leader Jean-Luc Mélenchon "non è assolutamente squalificato" per Matignon. Lo ha detto la deputata de La France Insoumise Mathilde Panot, confermando che la sinistra proporrà "un primo ministro e un governo questa settimana". "Jean-Luc Mélenchon è colui che ha insegnato alla sinistra a vincere, colui che ha dato speranza a milioni di persone vincendo il 22% alle elezioni presidenziali, colui grazie al quale non solo i Nupes ma oggi il Nuovo Fronte popolare ha potuto esistere", ha dichiarato ai microfoni di Rtl.
Il presidente spagnolo Sanchez: "Francia e Regno Unito hanno rifiutato l'estrema destra
"Questa settimana, due dei più grandi Paesi europei, il Regno Unito e la Francia, hanno scelto la stessa strada che la Spagna ha intrapreso un anno fa: il rifiuto dell'estrema destra e il fermo impegno per una sinistra sociale che affronti i problemi della gente con politiche serie e coraggiose." Lo ha affermato su X il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez. "Il Regno Unito e la Francia hanno detto sì al progresso e al progresso sociale e no all'arretramento sui diritti e sulle libertà. Con l'estrema destra non si può negoziare né governare", ha proseguito il capo dell'esecutivo di Madrid.
Santanchè: "Macron ha resuscitato il comunismo antisemita. Chapeau"
"Il miracolo di Macron. Ha resuscitato in Francia il comunismo antisemita. Chapeau". Lo scrive, su X, la ministra del Turismo Daniela Santanchè.