Si sono chiusi i seggi per le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria 2024, ma si voterà anche domani, lunedì 18 novembre, dalle 7 alle 23.
L'ultimo dato sull'affluenza, alle 23, ha registrato una partecipazione del 37,79% in Umbria (contro il 64,69% del 2019) e del 35,76% in Emilia-Romagna (nel 2020 era al 67,67%). Alle ore 19 l'affluenza registrata è stata del 31,01% in Emilia-Romagna e del 31,21% in Umbria, mentre alle 12 si erano recati alle urne l'11,57% degli elettori in Emilia-Romagna e il 9,54% dei cittadini in Umbria. In entrambi i casi è i dati sono stati decisamente più bassi rispetto alle ultime regionali, quando però si votò in un solo giorno.
In Emilia-Romagna si tratta di elezioni anticipate, necessarie dopo le dimissioni del presidente Stefano Bonaccini, che ha lasciato il ruolo di governatore dopo essere stato eletto al Parlamento Ue.
Per votare è necessario munirsi di carta d'identità e tessera elettorale: si può votare per un solo candidato Presidente oppure per una lista (in questo caso il voto si estende al candidato Presidente associato). In Emilia-Romagna è previsto anche il voto disgiunto: si potrà dunque votare per una lista e un candidato Presidente che non è collegato a essa. In Umbria non è permesso votare disgiuntamente per un candidato Presidente e per una lista non associata allo stesso.
Elezioni Emilia Romagna 2024, seggi chiusi: affluenza al 35% alle 23
Netto calo dell'affluenza in Emilia-Romagna, dove alle 23 si è registrata una partecipazione di circa il 35,7%, contro il 67,67% del 2020. Come ricordato più volte però, alle scorse elezioni si votò solamente in un'unica giornata e non in due. Pertanto per fare dei confronti precisi, occorrerà attendere i dati definitivi sull'affluenza, che arriveranno solo domani, dopo le 15, quando verranno chiusi i seggi.
Elezioni Emilia Romagna 2024, seggi chiusi: affluenza al 35% alle 23
Alle 23, in Emilia-Romagna, si sono recati alle urne circa il 35% degli elettori. Quattro anni fa, nel 2020, l'affluenza registrata alla medesima ora fu molto più alta, al 67,81%, ma in quell'occasione si votava un solo giorno e non due, come in questa tornata.
Elezioni Umbria 2024, seggi chiusi: affluenza al 37% alle 23
In Umbria l'affluenza registrata alle urne alle 23 è al 37%, un dato nettamente inferiore al 64,67% del 2019, quando però si votò in un'unica giornata.
Quando arriva l'ultimo dato dell'affluenza alle urne
L'ultimo dato dell'affluenza alle urne per oggi è previsto alle 23, quando chiuderanno i seggi sia in Umbria che in Emilia-Romagna. I risultati definitivi sulla partecipazione però, si avranno solo domani quando, dopo le 15, verranno chiuse definitivamente le urne e non sarà più possibile votare.
Quando chiudono i seggi oggi domenica 17 novembre
Oggi, domenica 17 novembre, i seggi chiuderanno alle ore 23. Da quel momento in poi non sarà più possibile recarsi a votare, ma bisognerà attendere le 7 di domattina, lunedì 18, quando le urne verranno riaperte, fino alle 15.
Regionali in Umbria, l'affluenza alle 19 provincia per provincia
Alle 19, l'affluenza nella provincia di Perugia è stata del 31,67%, contro il 53,08% del 2019. In provincia di Terni invece, si è registrata una partecipazione del 29,90% , rispetto al 51,95% della scorsa tornata elettorale.
L'affluenza alle 19 in Emilia-Romagna, provincia per provincia
Nelle diverse province dell'Emilia-Romagna, l'affluenza alle ore 19 è stata la seguente:
- Provincia di Bologna: 35,12% (nel 2020 era al 61,88%);
- Provincia di Ferrara: 28,98% (nel 2020 era al 57,94%);
- Provincia di Forlì-Cesena: 30,20% (nel 2020 era al 59,39%);
- Provincia di Modena: 31,61% (nel 2020 era al 59,89%);
- Provincia di Parma: 27,88% (nel 2020 era al 55,12%);
- Provincia di Piacenza: 27,39% (nel 2020 era al 54,38%);
- Provincia di Ravenna: 33,72% (nel 2020 era al 60,67%);
- Provincia di Reggio nell'Emilia: 30,66% (nel 2020 era al 58,83%);
- Provincia di Rimini: 25,80% (nel 2020 era al 54,57%);
Romano Prodi al seggio: "Da anni l'affluenza cala, finirà male"
"Ormai è da anni che in tutto il mondo democratico" con l'affluenza alle urne "si cala, si cala, si cala, dopodiché si va a finir male, e si vede già che vanno a finir male tante cose". Così Romano Prodi ha commentato i dati sulla bassa affluenza registrata alle elezioni regionali in Umbria e in Emilia-Romagna, quando si è recato a votare oggi, al liceo Galvani di Bologna.
In Emilia-Romagna l'affluenza più alta è a San Giorgio di Piano, a Morfasso il dato più basso
In Emilia-Romagna, l'affluenza più alta alle 19 è stata a San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna, dove finora si sono recati alle urne il 48% degli elettori. A Morfasso invece, in provincia di Piacenza, il dato più basso, con una partecipazione di appena l'11,5%.
Affluenza in Umbria, record negativo nel comune di Ficulle: è solo al 22,7%
Alle 19, il dato più basso dell'affluenza alle regionali in Umbria, si è registrato nel comune di Ficulle, in provincia di Terni, dove la partecipazione è stata di appena il 22,7%, contro il 46,3% del 2019. Il comune in cui si è votato di più invece, si conferma anche alle 19, Poggiodomo, con un'affluenza del 40%.
Elezioni Emilia Romagna 2024, affluenza al 30% alle 19
In Emilia-Romagna, alle 19 si è registrata un'affluenza di circa il 30%. Si tratta di una percentuale decisamente più bassa rispetto al 2020, quando alla stessa ora si erano recati a votare il 58,8% degli elettori. È pur vero però, che come in Umbria, anche in Emilia-Romagna le scorse elezioni si svolsero in un'unica giornata.
Elezioni Umbria 2024, affluenza al 31,4% alle 19
Alle 19 di oggi, domenica 17 novembre, l'affluenza alle elezioni regionali in Umbria è del 31,4% %. Alla scorsa tornata elettorale la partecipazione alla stessa ora era stata più alta, al 52,9 %. In quell'occasione però, si votava in un unico giorno, mentre quest'anno ci sarà tempo fino alle 15 di domani, lunedì 18, per recarsi alle urne.
Quando arriva il secondo dato dell'affluenza alle urne
Tra pochi minuti, alle ore 19, sarà diffuso dal ministero dell'Interno il secondo dato sull'affluenza alle regionali in Emilia-Romagna e Umbria. Il primo, arrivato alle ore 12, ha mostrato un'affluenza decisamente in ribasso: l'11,57% in Emilia-Romagna e addirittura il 9,54% in Umbria. In entrambi i casi è stato un dato nettamente al di sotto di quello registrato alle ultime elezioni, quando però si votò in un solo giorno. Il secondo dato mostrerà se la bassa affluenza è confermata.
Come viene eletto il presidente di Regione
Sia in Umbria che in Emilia-Romagna la legge elettorale prevede che il presidente di Regione venga scelto a suffragio universale diretto. Molto semplicemente, il candidato o la candidata che prende il maggior numero di voti viene eletto. Non esiste il ballottaggio, si vota solamente per il primo turno, e quindi non c'è una soglia minima da raggiungere. Qualunque sia il distacco dagli avversari, chi arriva per primo in termini di preferenze individuali vince. In Emilia-Romagna, dove c'è la possibilità del voto disgiunto, per scegliere il presidente non contano i voti ottenuti dalle liste, ma quelli ricevuti dal candidato presidente.
Come vengono assegnati i seggi in Umbria
In Umbria ci sono in tutto 21 seggi del Consiglio regionale da assegnare, di cui uno è riservato al presidente eletto e uno al candidato presidente sconfitto che ha preso più voti. Non ci sono circoscrizioni: tutto il territorio regionale è un'unica circoscrizione. Tutti i seggi vengono assegnati con il metodo proporzionale, e si accede al Consiglio regionale ottenendo almeno il 2,5% dei voti. La coalizione che vince ottiene con un premio di maggioranza un totale di almeno 12 seggi, ma quella che perde deve comunque mantenerne almeno 7.
Come vengono assegnati i seggi in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna possono ottenere un seggio tutte le liste che ricevono almeno il 3% dei voti. Sui 50 seggi complessivi, 40 vengono attribuiti con metodo proporzionale e sono suddivisi in questo modo:
- 9 a Bologna
- 5 a Reggio Emilia
- 6 a Modena
- 4 a Forlì-Cesena e Parma
- 3 a Ferrara, Piacenza, Ravenna e Rimini
Altri 9 seggi sono assegnati con metodo maggioritario, e uno è riservato al presidente eletto. La coalizione che vince ottiene un premio di maggioranza: avrà almeno 27 seggi.
Chi è Stefania Proietti, candidata di centrosinistra in Umbria
Stefania Proietti è nata ad Assisi il 5 gennaio 1975. È sindaca della sua città dal 2016. Esperta di ingegneria industriale ed energia – ha ottenuto un dottorato e un master in questi campi – è una ricercatrice e docente universitaria che ha collaborato con numerose organizzazioni nazionali e internazionali. Nel 2010 è stata scelta dal governo Berlusconi come componente del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. Nel 2021 è stata parte del primo comitato organizzatore del movimento The economy of Francesco, dedicato a temi economici su sostenibilità e giovani.
Chi è Donatella Tesei, candidata di centrodestra in Umbria
Donatella Tesei, attuale presidente dell'Umbria in carica dal 2019, è nata il 17 giugno 1958 a Foligno. Avvocata, è cresciuta a Montefalco in provincia di Perugia, di cui è diventata sindaca nel 2009 da esponente della Lega Nord. È stata poi riconfermata nel 2014. Alle elezioni politiche del 2018 è stata eletta al Senato, sempre con il Carroccio, e a dicembre 2019 si è dimessa dopo aver vinto le regionali in Umbria. La sua giunta si è impegnata anche in politiche che restringono l'accesso all'aborto. È la prima governatrice umbra non appartenente al centrosinistra.
Bonelli (Avs) contro Gasparri: "L'unico a violare silenzio elettorale è stato lui"
"Gasparri, prima di attaccare Report, farebbe bene a documentarsi. Nella replica della trasmissione di Rai3 di ieri, la parte relativa all'inchiesta sull'Umbria è stata tagliata". Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, ha criticato così il capogruppo di Forza Italia al Senato, che con la ‘scusa' della puntata di Report ha chiesto ai cittadini di votare Forza Italia: "Va chiarito che il silenzio elettorale, per legge, si applica esclusivamente alle aree interessate al voto, in questo caso Emilia-Romagna e Umbria, e riguarda la propaganda di programmi e candidati partecipanti alla competizione. A violare la legge, invece, è stato proprio Gasparri, invitando gli elettori a votare per il suo partito".
Chi è Michele De Pascale, candidato di centrosinistra in Emilia Romagna
Michele De Pascale è sindaco di Ravenna e candidato con il centrosinistra alle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Nato il 20 gennaio 1985 a Cesena, è primo cittadino ravennate dal 2016. Ha frequentato la facoltà di Medicina ma non si è mai laureato. È entrato in politica fin da giovane: nel 2004 è stato eletto consigliere comunale a Cervia con i Democratici di sinistra e nel 2007 ha aderito al Pd. Nel 2011 è diventato assessore a Cervia. Nel 20166 ha vinto le elezioni a Ravenna al ballottaggio, e nel 2021 è stato rieletto al primo turno. Nel 2023 ha sostenuto Stefano Bonaccini, ex presidente dell'ER, come segretario del Pd.
Chi è Elena Ugolini, candidata di centrodestra in Emilia Romagna
Elena Ugolini, nata il 9 giugno 1959, è la candidata del centrodestra alle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Già insegnante di storia e filosofia nelle scuole superiori, nel 1988 la sua esperienza politica iniziò con la nomina nella commissione che preparò la riforma Berlinguer della scuola, poi collaborò con la ministra dell'Istruzione Letizia Moratti. Dopo vari incarichi nell'istituto Invalsi, nel 2011 fu nominata sottosegretaria all'Istruzione durante il governo Monti, sotto il ministro Francesco Profumo. Dopo la caduta del governo, nel 2013, tornò a insegnare. A luglio di quest'anno ha annunciato la sua candidatura in Regione come indipendente, e dopo poche settimane ha ottenuto il sostegno del centrodestra.
Anche Borghi (Lega) invita a votare il suo partito: "Con affluenza bassa ogni voto pesa"
"Con affluenza bassa ogni voto pesa tantissimo. Andate a votare", ha scritto sui social il senatore leghista Claudio Borghi. Anche in questo caso, una ‘rottura' di fatto del silenzio elettorale da parte del centrodestra, anche se tecnicamente la legge in questione non riguarda i social network. "Coinvolgete i figli, gli amici, dite che state facendo una scommessa e volete fare il comune con più voti per la Lega. Non fate casino con il voto disgiunto o altre bambinate perché in Umbria non è consentito", ha detto Borghi. In Emilia-Romagna, invece, il voto disgiunto è permesso.
Gasparri rompe il silenzio elettorale: "È un principio superato, votate Forza Italia"
"Esisteva, un tempo, il silenzio elettorale. Mentre le urne erano aperte, nella immediata vigilia, non si poteva fare propaganda elettorale. E, invece, il servizio pubblico radiotelevisivo ha rotto questo principio che, in effetti, nell'epoca dei social e di tante forme di comunicazione appare superato". Lo ha detto Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, in polemica con la replica di una puntata di Report andata in onda ieri sera che riguardava anche l'Umbria. "Penso che sia legittimo fare propaganda anche oggi e invitare gli elettori a ricordarsi che si vota in Umbria, in Emilia-Romagna e di andare a votare per i candidati presidenti Tesei ed Ugolini ma, soprattutto, per le liste ed i candidati di Forza Italia", ha detto Gasparri.
L'affluenza in Umbria alle ore 12 di oggi, provincia per provincia
In Umbria l'affluenza media registrata alle ore 12 era del 9,54%. In questo caso, a differenza dell'Emilia-Romagna, non c'è stata una forte variazione tra una provincia e l'altra: mentre in ER c'erano diversi punti di differenza tra i territori, qui le province di Perugia e di Terni sono state sostanzialmente uniformi. Alle ore 12 in provincia di Perugia aveva votato il 9,68% degli aventi diritto. Appena mezzo punto in meno in provincia di Terni, dove era andato alle urne il 9,16%.
L'affluenza alle 12 in Emilia-Romagna, provincia per provincia
Tra le province dell'Emilia-Romagna l'affluenza più alta è stata Ravenna (13,14%, di poco superiore a Bologna) e quella più bassa a Rimini (8,95%, l'unica a non andare in doppia cifra). Questi sono i dati completi del ministero dell'Interno sulla percentuale di votanti alle ore 12 di oggi:
- Provincia di Ravenna: 13,14% (nel 2020 era 23,67%)
- Provincia di Bologna: 13,06% (nel 2020 era 24,97%)
- Provincia di Reggio Emilia: 11,57% (nel 2020 era 23,54%)
- Provincia di Modena: 11,55% (nel 2020 era 23,96%)
- Provincia di Forlì-Cesena: 11,18% (nel 2020 era 23,63%)
- Provincia di Ferrara: 11,12% (nel 2020 era 23,63%)
- Provincia di Piacenza: 10,87% (nel 2020 era 22,55%)
- Provincia di Parma: 10,14% (nel 2020 era 21,98%)
- Provincia di Rimini: 8,95% (nel 2020 era 19,87%)
Umbria, affluenza record a Poggiodomo, il dato più basso è a Vallo di Nera
Il Comune in cui l'affluenza in Umbria è stata più alta finora è Poggiodomo. Si trova in provincia di Perugia e ha meno di cento abitanti: il 16,25% degli aventi diritto aveva votato alle 12. Al contrario a Vallo di Nera (335 abitanti, sempre in provincia di Perugia) era andato alle urne solo il 6,01%. Tra le due province la differenza è molto ridotta: alle 12 aveva votato il 9,68% in provincia di Perugia e il 9,16% in quella di Terni.
In Emilia-Romagna l'affluenza è più alta nelle zone alluvionate
L'affluenza media in Emilia-Romagna era molto bassa alle ore 12, in tutte le zone del territorio. Tuttavia, proprio nei Comuni dove le alluvioni degli ultimi mesi hanno avuto un impatto più duro la partecipazione al voto è stata leggermente più alta: è vero di Bagnacavallo (in provincia di Ravenna) e soprattutto nella frazione di Traversara. Lo stesso vale per Faenza e diversi Comuni del Bolognese.
In Emilia-Romagna l'affluenza più alta a Travo, la più bassa a Ottone
In Emilia-Romagna l'affluenza più alta e quella più bassa sono state in provincia di Piacenza, finora. Alle 12 nel Comune di Travo (2.200 abitanti circa) aveva votato il 16,59% degli aventi diritto. Invece in quello di Ottone (400 abitanti) appena il 2,77%. Guardando alle province, il dato più alto è il 13,16% di Ravenna, città dove è sindaco il candidato del centrosinistra De Pascale; quello più basso l'8,9% di Rimini. A gennaio 2020, in provincia di Ravenna alle ore 12 aveva votato quasi il 24% della popolazione, mentre a Rimini il dato era vicino al 20% (era già il più basso della Regione). Va ricordato che nel 2020 si votava in un solo giorno, mentre quest'anno si vota di domenica e di lunedì.
Elezioni Umbria 2024, affluenza al 9,54% alle 12
In Umbria, alle ore 12 l'affluenza registrata era del 9,54%. Un deciso passo indietro rispetto al 2019, quando alle ore 12 di domenica aveva votato poco meno del 20% degli aventi diritto. Per il momento l'affluenza risulta quindi dimezzata ma, come in Emilia-Romagna, anche in Umbria nel 2019 si votò in un solo giorno. Per fare dei paragoni più precisi, quindi, bisognerà aspettare il dato definitivo dell'affluenza.
Elezioni Emilia Romagna 2024, affluenza all'11,57% alle 12
In Emilia Romagna il dato sull'affluenza è solo dell'11,57% alle ore 12 di oggi, domenica 17 novembre. Alle ultime elezioni – a gennaio 2020 – l'affluenza alle ore 12 era stata del 23%. Nel 2014, invece, il dato era del 12%. Questo risultato potrebbe essere una prima conferma che la partecipazione al voto si è abbassata, forse anche per effetto delle alluvioni che hanno colpito la Regione negli ultimi mesi. Tuttavia, sia nel 2014 che nel 2020 si votava in un solo giorno, mentre quest'anno ci sarà anche il lunedì.