Il 26 maggio si è votato in più di 3800 Comuni italiani per le elezioni amministrative, con l'elezione dei nuovi sindaci e il rinnovo dei consiglio comunali. I risultati evidenziano una netta vittoria del centrosinistra a Firenze, Bari e Bergamo, con Nardella, Decaro e Gori eletti sindaci già al primo turno. A Perugia, invece, si afferma il centrodestra.
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- Elezioni comunali, i primi risultati: a Perugia nettamente avanti il centrodestra 27 Maggio
- Elezioni comunali, l'affluenza definitiva è del 68,01%, in calo rispetto alle ultime consultazioni 27 Maggio
- Elezioni comunali, alle 19 l'affluenza è al 55,1% 26 Maggio
Elezioni comunali, i primi risultati: a Perugia nettamente avanti il centrodestra
Iniziano ad arrivare i primi dati sulle proiezioni realizzate dal Consorzio Opinio per la Rai per le elezioni comunali che si sono tenute nello stesso giorno delle europee. Tra i comuni più importanti in cui si è votato c’è Perugia, dove il candidato del centrodestra e sindaco uscente, Andrea Romizi, sarebbe in testa con il 54,6% dei voti. Dietro Giuliano Giubilei (centrosinistra) con il 30,5% e Francesca Tizi, del M5s, con il 7%. A Livorno, invece, testa a testa tra il candidato del centrosinistra Luca Salvetti e quello del centrodestra Andrea Romiti, entrambi poco sotto il 30%. Terzo posto per Marco Bruciati di Potere al popolo al 14,8% e quarto per Stella Sorgente del M5s al 12,8%. A Livorno il sindaco uscente è Filippo Nogarin del Movimento 5 Stelle. Altra proiezioni riguarda Modena, dove Giancarlo Muzzarelli, sindaco uscente del centrosinistra, è sopra il 50% ( al 51%), cifra che serve per evitare il ballottaggio. A Lecce, invece, lotta per superare il 50% il centrosinistra con Carlo Maria Salvemini, intorno al 49,7%, secondo le proiezioni Rai. Al secondo posto Saverio Congedo del centrodestra al 33,2%.
Arrivano anche i dati relativi a Reggio Emilia, dove Luca Vecchi, sindaco uscente del centrosinistra, è al 44,3%, seguito da Roberto Salati del centrodestra poco sopra il 30%. A Potenza, invece, troviamo in testa Mario Guarente del centrodestra al 46,7%, seguito dal civico Valerio Tramutoli al 25,9%.
Elezioni comunali, l'affluenza definitiva è del 68,01%, in calo rispetto alle ultime consultazioni
Alle elezioni amministrative, che si sono tenute ieri in 3654 comuni, ha votato il 68,01% degli aventi diritto. Il dato reso noto dal Viminale risulta in calo rispetto al 70,97% delle precedenti consultazioni.
Ancora prima dello scrutinio ci sono 28 sindaci liguri che possono dire di essere già eletti. Avviene in quei piccoli Comuni dove è stata presentata una sola lista e dove il nemico da battere era il quorum. Per essere eletti doveva andare a votare il 50% più 1 degli aventi diritto. Obiettivo raggiunto, ora quei sindaci devono aver ottenuto il 50% di voti validi, altrimenti arriverà il commissario. Ma questa è una possibilità molto remota. Sono 4 in provincia di Genova, 13 in quella di Imperia e 11 in quella di Savona. Un discorso a parte merita Pietro Balestra a Villanova d'Albenga (Savona): è addirittura in Comune, in maggioranza, da 34 anni e ci starà per i prossimi cinque. Diventò sindaco nel 1985 per le dimissioni del primo cittadino dell'epoca, fu riconfermato tre volte e poi tornò in sella nel 2014 dopo due mandati da vice.
In provincia di Genova è stato confermato il primo cittadino di Carasco Massimo Casaretto, quello di Mele Mirco Ferrando, quello di Masone Enrico Piccardo e il candidato di Moconesi Giovanni Devoto – espressione dell'uscente sindaco Gabriele Trossarello. In provincia di Savona in ben 10 Comuni su 11 è stato riconfermato il sindaco uscente: l'unica ‘new entry' è Marino Beneccio a Casanova Lerrone. Via al secondo mandato per Gianluca Nasuti (Albissola Marina), Roberto Arboscello (Bergeggi), Amedeo Fracchia (Roccavignale), Andrea Delfino (Ortovero), Germano Barbano (Vezzi Portio), Mauro Boetto (Giustenice) e Massimo Paoletta (Massimino). Terzo mandato per Enrico Lanfranco (Magliolo) e Matteo Camiciottoli (Pontinvrea). Eterno amministratore è Pietro Balestra, in maggioranza a Villanova d'Albenga dal 1985. In provincia di Imperia sono 13 i casi. A Camporosso Davide Gibelli conquista il secondo mandato. Eletti Maurizio Odoero a Airole e Giuseppe Galatà a Castellaro. A Riva Ligure confermato Giorgio Giuffra, a Vasia si conferma Mauro Casale, come a San Biagio della Cima Luciano Biancheri, a Mendatica Piero Pelassa, a Cesio Fabio Natta (ex presidente della Provincia), a Dolcedo Giovanni Danio, a Ranzo Piero Raimondi, a Soldano Isio Cassini subentra ad Antonio Fimmanò dopo tre mandati, a Vallebona Roberta Guglielmi ottiene il terzo mandato e a Ceriana Maurizio Caviglia subentra allo storico sindaco Bruna Rebaudo.
Elezioni comunali, alle 19 l'affluenza è al 55,1%
Alle ore 19 l’affluenza alle elezioni comunali per cui sarà possibile votare fino alle 23 è del 55,1%. Il dato, fornito dal Viminale, riguarda tutti i 3654 comuni chiamati al voto. Tra i comuni al voto l’affluenza è più alta in quelli delle regioni del Centro e del Nord: i dati più alti si registrano nel Lazio, in Emilia Romagna, in Toscana, in Umbria, in Lombardia, in Piemonte (dove si vota anche per le regionali). Sotto il 50%, invece, l’affluenza in Molise, Calabria, Basilicata e Abruzzo. Alle elezioni europee che si svolgono in contemporanea, invece, l’affluenza alle 19 è minore: si attesta al 43,84%, in crescita però rispetto al 2014.
Elezioni amministrative, affluenza alle urne: alle 12 ha votato oltre il 21%
Alle ore 12 ha votato il 21,92% degli aventi diritto alle elezioni amministrative. È questo il dato reso noto dal ministero dell'Interno con la percentuale di affluenza alle urne di oggi, domenica 26 maggio. Si ricorda che sono in tutto 3.654 i Comuni in cui ci sono le consultazioni per le amministrative. Il dato risulta quindi più alto rispetto a quello delle europee, per cui l'affluenza si ferma al 16,72%.
Corato, in videochiamata mentre vota: elettore beccato e segnalato
Trambusto e intervento delle forze dell'ordine nella mattinata di domenica durante le operazioni di voto in un seggio di Corato, cittadina nella città metropolitana di Bari dove, oltre che per le elezioni Europee 2019, oggi la popolazione locale è chiamata a votare per eleggere anche il nuovo Sindaco nell'ambito delle Elezioni comunali 2019. Come raccontano le cronache locali, pare che un uomo si sia presentato al seggio col telefonino acceso e non contento avrebbe persino intrapreso una videochiamata per essere certo di non sbagliare ad esprimere il proprio voto. L'episodio è avvenuto nel seggio numero 39 allestito nella scuola "De Gasperi". L'elettore è stato scoperto dal presidente del seggio che, accortosi della telefonata in corso, ha invitato l'elettore a lasciare il cellulare. Quando l'uomo si è rifiutato è stato richiesto l'intervento della forza pubblica e nel seggio sono intervenuti gli agenti di Polizia.
Il 26 maggio si vota in 3856 Comuni italiani per rinnovare il Consiglio Comunale ed eleggere il nuovo Sindaco. Tra i Comuni al voto ci sono 30 capoluoghi di provincia e 6 capoluoghi di regione: Firenze, Bari, Pescara, Potenza, Cagliari e Campobasso.
Oltre a questi ci sono cinque grandi città caratterizzate da una storia sociale e politica che ha avuto risvolti importanti negli ultimi mesi: stiamo parlando di Avellino, Bergamo, Lecce, Livorno, Pesaro e Pescara.
Mentre per le elezioni europee lo spoglio delle schede inizia subito dopo la chiusura delle urne, domenica 26 maggio alle 23, nel caso delle elezioni amministrative le operazioni di scrutinio cominciano lunedì 27 maggio a partire dalle ore 14.
Nel caso dei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, la normativa prevede un solo turno elettorale senza la possibilità del voto disgiunto, con possibilità di ballottaggio solo in caso di assoluta parità.
Per i Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, è consentito il voto disgiunto e si passa al turno di ballottaggio se nessun candidato sindaco, sostenuto da partiti o coalizioni, non ha raggiunto più del 50% delle preferenze al primo turno. Gli eventuali ballottaggi delle Elezioni Comunali si terranno fra due settimane, con i seggi che apriranno la domenica alle ore 7 del mattino e lo spoglio che comincerà la sera stessa, alla chiusura fissata per le ore 23.
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