Salvini dice un secco "no" a un eventuale governo con il Pd. Di Maio si appella agli altri partiti ma chiude a un esecutivo istituzionale, ribadisce che i ministri del M5s non si toccano e aggiunge: "Un ritorno al voto non ci spaventa".
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Renzi: "Io non mollo, non lasceremo mai il futuro agli altri"
Matteo Renzi non molla: nella sua ultima enews il segretario dimissionario del Pd lancia un messaggio chiaro, rispondendo a Paolo, un ragazzo di venti anni che combatte contro la Sla. “Io non mollo. Mi dimetto da segretario del Pd come è giusto fare dopo una sconfitta. Ma non molliamo, non lasceremo mai il futuro agli altri. E quando penso che in Italia ci sono persone come te, innamorate della vita e talmente coraggiose da non aver paura di sfidare malattie devastanti, ti dico che sono orgoglioso di averti conosciuto. E di lottare insieme a te. Abbiamo perso una battaglia, caro Paolo, ma non abbiamo perso la voglia di lottare per un mondo più giusto. Lo faremo insieme, con il nostro sorriso e con la nostra libertà. Io non mollo, ma soprattutto non mollare tu!”. “Il futuro prima o poi torna”, dice ancora Renzi ringraziando chiunque gli abbia scritto per chiedergli di non mollare e ricordando che la linea politica da seguire oggi “sembra chiara e molto condivisa”.
Renzi parla anche della Cina e del suo presidente Xi Jinping, oltre che dagli impegni che vuole assumere da futuro senatore: “Avevo promesso ai miei concittadini di lavorare ad una proposta di legge sui temi delle botteghe, dell’artigianato, dei piccoli negozi di vicinato. Nei prossimi giorni riunirò le associazioni di categoria fiorentine per farmi aiutare a valorizzare i punti più importanti, dalla burocrazia alla sicurezza, dalle tasse alla gestione del web”.
Renzi dedica parte della sua enews a Davide Astori, capitano della Fiorentina scomparso una settimana fa: “Il calcio sa regalare emozioni sempre. Ma l’improvvisa scomparsa di Davide Astori ha mostrato un aspetto di umanità che da tempo nel mondo del pallone non si scorgeva. Le lacrime della famiglia, dei suoi colleghi calciatori, di un’intera città nascono dal rispetto per un uomo vero. E forse dalla voglia di vivere lo sport con quel valore umano che il capitano della Fiorentina possedeva. E che a giudicare da frasi ascoltate in alcuni dialoghi di questi giorni è passato soprattutto tra i giovanissimi. Emozione vera quella di Firenze”.
La proposta di Zaia: "Candidiamo le Dolomiti ad ospitare le Olimpiadi del 2026"
Nei giorni in cui si discute della possibilità di candidare Torino a ospitare i giochi olimpici invernali del 2026, il presidente della regione Veneto Luca Zaia avanza un’altra ipotesi: una candidatura delle Dolomiti, attraverso una rete di località tra Veneto e Trentino Alto Adige. “Ci sono già contatti con i presidenti delle due province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher. Siamo in grado di proporre un'Olimpiade 2026 che porta in eredità i Campionati del mondo 2021, 1.300 chilometri di piste e un complesso di Dolomiti Superski supercollaudato, oltre al patrimonio dell'umanità, le Dolomiti. Quindi un'Olimpiade pulita, contro la cementificazione per la costruzione di nuove infrastrutture, compatibile sotto il profilo ambientale”. La candidatura verrà portata avanti nei prossimi giorni, con un incontro previsto tra Zaia e i presidenti delle province di Trento e Bolzano, per poter sostenere l’idea di una “Olimpiade dell’Unesco”, come la definisce lo stesso presidente della regione Veneto.
Zaia parla anche della situazione di stallo istituzionale che si è creata dopo le elezioni del 4 marzo: “Salvini ha le carte in regola per fare il candidato, non esiste alternativa. Se ci viene dato l'incarico del mandato esplorativo metteremo sul tavolo il nostro progetto. Niente accordi partitici, ma con uomini e donne di buona volontà, in un contesto difficilissimo. Se questo non accade ci sarà un governo politico a tempo per fare la legge elettorale e andare a votare”.
Mattarella: "Serve corresponsabilità senza egoismi, ho fiducia nel futuro dell'Italia"
Siamo tutti ugualmente responsabili del futuro dell’Italia e le sorti del Paese sono comuni: sono le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella che oggi al Quirinale ha ricevuto gli ‘Alfieri della Repubblica’, ragazzi nati tra il 1999 e il 2007. “Ho grande fiducia nel futuro dell'Italia e voi ne siete una delle ragioni”, ha detto rivolgendosi a loro e aggiungendo: “Avete dimostrato di essere protagonisti come cittadini, dimostrando di sentire la corresponsabilità per le sorti comuni del nostro Paese e facendo comprendere che occorre essere protagonisti e costruire il futuro, senza chiudersi nelle proprie dimensioni individuali, magari con egoismo”.
Mattarella ha ricordato che molti dei ragazzi e delle ragazze che oggi hanno ricevuto questo attestato si sono distinti per il loro impegno nell’ambiente, sottolineando che proprio l’ambiente “rappresenta una delle sfide più grandi della nostra epoca: avete promosso iniziative per difendere l'ambiente per salvare centri piccoli, centri storici, per difendere aree naturali, impegnati per la tutela di beni. Complimenti ragazzi questa è una grande frontiera e l'avete affrontata con senso di responsabilità e con grande efficacia”.
Berlusconi: "Serve anche il Pd nel nuovo governo"
In un'intervista su "La Stampa" il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha detto che il Pd dovrebbe farsi carico del nuovo governo: "Lasciare che Salvini conduca le trattative non esclude cercare delle convergenze con altre forze. Ma sempre nello spirito della lealtà". Con la Lega, Berlusconi marca invece le distanze: "Siamo alleati ma abbiamo valori diversi", e per questo Lega e Forza Italia non potranno mai essere "un partito unico". Sulla composizione del nuovo governo ha spiegato: "Non vedo come la Lega possa collaborare con i Cinque Stelle. Salvini non farà una scelta così in contrasto con i suoi elettori". Sulla presidenza delle Camere, Berlusconi avverte che "non ci sono automatismi", ma che dovranno essere scelte "figure di garanzia". Su un'ipotetica riforma della legge elettorale Berlusconi aggiunge: "Non sarei favorevole a un sistema maggioritario. Quello tedesco è il più coerente con la mia idea di democrazia".
Brunetta: "Non si può fare alleanza Lega-M5S, hanno programmi e storie politiche diverse"
"In tutti questi giorni i commentatori si sono lambiccati nel fare le varie combinazioni prescindendo dai programmi, prescindendo dai contenuti, prescindendo dalle storie politiche. Ecco, questo penso sia un esercizio che non si possa fare, perché ciascuno poi deve rendere conto alla propria base politico-elettorale e alla propria storia". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervenendo a "Circo Massimo", su Radio Capital. "Un'alleanza M5S-Lega? Lo vedrei un matrimonio molto, molto difficile dal punto di vista politico, programmatico, delle singole basi. Una Lega votata soprattutto al Nord che si allea con un partito votato soprattutto al Sud? Non mi sembra un'opzione percorribile".
E spiega perché sarebbe auspicabile che il centrodestra si allei piuttosto con il Pd: "Il Partito democratico all'opposizione? Non è mica una tragedia, noi siamo stati all'opposizione per quasi tutta la legislatura che si sta per chiudere. Non è una tragedia, è il sale della democrazia: c'è chi vince e c'è chi perde. C'è poi anche una terza ipotesi. – prosegue – C'è chi vince, come ha fatto il centrodestra in queste elezioni, ma non ha tutti i voti per governare, e dunque deve trovare appoggi in Parlamento tra chi ha perso. È successo in fondo con le larghe intese all'inizio della legislatura, ma poi è finita male, è successo infinite volte nella prima Repubblica, astensioni, non sfiducia, il tutto per consentire al Paese di essere governato. Quindi, l'opposizione non è una tragedia, chi ha vinto ha il diritto di governare però ha il dovere di avere anche i numeri, e quindi il Parlamento è fatto proprio per trovare questi numeri che mancano".
Direzione Pd, oggi inizia la "reggenza" di Martina dopo le dimissioni di Renzi
Salvini e Di Maio stanno lavorando per spartirsi le presidenze delle Camere, e continuano le trattative. Secondo il leader del Carroccio i due incarichi dovrebbero essere affidati ai vincitori di questa tornata elettorale, cioè M5S e Lega. E intanto Berlusconi, in un'intervista, ha detto che bisogna a tutti i costi scongiurare il rischio di andare a nuove elezioni: "Credo che responsabilità significhi prendere atto del fatto che Salvini è il leader del partito più votato all'interno della coalizione più votata. Significa anche la consapevolezza del fatto che nuove elezioni sarebbero allo stesso tempo un pessimo segnale per la democrazia e una strada probabilmente non risolutiva. Meglio, molto meglio perdere qualche settimana per un buon governo, se possibile, che mesi in una nuova campagna elettorale". Brunetta (FI), ha rinnovato il suo appello al Pd, perché partecipi a un eventuale nuovo governo di centrodestra "per il bene del Paese": "Io sono abituato a vedere se c'è compatibilità politica analizzando i programmi e nel Pd vedo molta più vicinanza con noi che con il M5S". Sul fronte del Pd, che oggi aprirà la direzione, sono attese le dimissioni formali del segretario uscente Matteo Renzi, e l'inizio della "reggenza" del vicesegretario Maurizio Martina, che guiderà il partito in questa fase di transizione, fino alle prossime primarie, avviando una gestione collegiale, in una forma ancora da definire. Renzi potrebbe non presenziare alla riunione di oggi, ma potrebbe anche cambiare idea all'ultimo minuto. E intanto la posizione ufficiale di Renzi, Martina riceverà in eredità, è rimasta la stessa: "Spetta a chi ha vinto la responsabilità del governo".