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Elezioni politiche 2018

Elezioni 2018, Salvini: “Mai governo con Renzi”. Di Maio: “No esecutivo istituzionale”

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Salvini dice un secco "no" a un eventuale governo con il Pd. Di Maio si appella agli altri partiti ma chiude a un esecutivo istituzionale, ribadisce che i ministri del M5s non si toccano e aggiunge: "Un ritorno al voto non ci spaventa".

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21:06

Gentiloni: "Dimissioni di Renzi sono esempio di coerenza politica. Il Pd si risolleverà"

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Al termine della direzione nazionale del Partito Democratico, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha twittato: "Le dimissioni di Matteo Renzi sono un esempio di stile e coerenza politica. Dalla sconfitta il PD saprà risollevarsi, con umiltà e coesione. Ora fiducia in Maurizio Martina".

A cura di Charlotte Matteini
20:40

Di Maio contro Pd: "Gli italiani si aspettano responsabilità, non giochi politici sulla loro pelle"

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"Gli italiani si aspettano responsabilità da chi ha fatto questa legge elettorale, ma assistiamo ai soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini", ha twittato in serata il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, un probabile avvertimento diretto ai parlamentari ed esponenti del Partito Democratico riuniti in direzione nazionale. Come anticipato, però, la direzione Pd ha approvato a maggioranza la mozione Martina e ribadito dunque il proprio ruolo all'opposizione parlamentare. Nessuna speranza, dunque, al momento, sembra esserci per un governo di larghe intese M5S-Pd o Lega-Pd.

A cura di Charlotte Matteini
20:32

Approvato il documento finale: Pd all'opposizione, niente governo con M5S o Lega

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La direzione nazionale del Partito democratico ha approvato il documento finale e recepito in toto la mozione espressa durante la relazione del vicesegretario Maurizio Martina. Nel voto finale in 7 si sarebbero astenuti, esponenti che secondo quanto apprende l'agenzia di stampa Ansa dovrebbero far capo all'area di Michele  Emiliano. Il Partito Democratico, che il mese prossimo vedrà avviare il percorso congressuale con l'indizio dell'Assemblea nazionale, starà dunque all'opposizione e non parteciperà alla formazione di un governo di larghe intese con M5S o Lega.

A cura di Charlotte Matteini
19:48

Emiliano: "Pd determinante per il governo, abbiamo più voti di Lega e Forza Italia"

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Uscendo dal Nazareno, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti davanti alla sede romana del Pd: "Il partito determinante per la formazione del governo è ancora una volta il Partito Democratico e abbiamo una responsabilità molto importante per dare al Paese un governo. Non possiamo sostenere l'idea che il Pd rimanga all'opposizione mandando in stallo la democrazia italiana e cercheremo in tutti i modi di far sì che questo Paese abbia un governo, sia pure di minoranza, com'è accaduto altre volte nella storia d'Italia. Il Pd comunque ha più voti della Lega e di Forza Italia". 

A cura di Charlotte Matteini
18:51

Orlando: "Tutti hanno responsabilità ma le responsabilità sono diverse"

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Secondo il leader della minoranza del Pd Andrea Orlando tutti nel partito hanno responsabilità "ma le responsabilità sono diverse". "Sarebbe sciocco – afferma durante la direzione Pd – ricondurre questo risultato a una questione di classe dirigente, ma è anche una questione di classe dirigente. Sarebbe sottovalutare la portata di questo risultato una discussione sulle responsabilità ma sono d'accordo con Gianni Cuperlo: tutti abbiamo responsabilità ma le responsabilità sono diverse". "Serve una riflessione profonda, che provi a investire anche qualcosa oltre il partito e coinvolga il campo che ancora lo circonda", aggiunge ancora Orlando.

"Di fronte alla paura del futuro abbiamo raccontato il passato", dice ancora Orlando e rivolgendosi a Renzi afferma: "Non ci sono rivincite veloci. Serve una riflessione profonda, che provi a investire qualcosa oltre al partito e coinvolga il campo che lo circonda. Era la discussione che avremo dovuto fare all'indomani del referendum". In ogni caso Orlando ribadisce che il Pd è all'opposizione "non per il risultato elettorale, visto che c'erano partiti nella prima repubblica che col 3% stavano al governo, ma perché il nostro programma non si può realizzare in un sistema di alleanze. E se noi facessimo un governo coi M5s o con la destra tradiremmo gli impegni elettorali che abbiamo assunto. Dopo di che attenzione ad evitare un Aventino istituzionale, noi abbiamo il dovere di far entrare tutte le forze che sono uscite dalle urne nel gioco democratico e dobbiamo costruire un assetto di garanzia dei livelli istituzionali".

A cura di Stefano Rizzuti
17:41

Cuperlo: "La sconfitta non va scaricata solo su Renzi, è colpa di tutta la classe dirigente"

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Secondo l'ex parlamentare dem Gianni Cuperlo, Matteo Renzi starebbe pagando da solo un prezzo troppo alto: “La sconfitta non va scaricata sul segretario, riguarda tutta la classe dirigente. Serve un cambio di linea che non ho riscontrato nell’intervista di stamane. Il risultato del voto è senza appello: stiamo all’opposizione, chi ha vinto avanzi le sue proposte”, ha dichiarato arrivando al Nazareno.

A cura di Charlotte Matteini
16:47

Delrio: "Staremo all'opposizione con serietà e responsabilità"

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Il Pd starà all’opposizione: questa è la posizione di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Abbiamo ricevuto una cartolina netta, chiara, dagli elettori – afferma parlando durante la direzione Pd in corso a Roma -. Noi staremo dove ci hanno messo gli elettori: all'opposizione". Delrio promette una opposizioneseria, responsabile, costruttiva” e aggiunge: ”Quando il Paese si renderà conto che le promesse saranno irrealizzabili, gli elettori chiederanno conto”.

Delrio esordisce ringraziando Martina per la “sua analisi franca e seria: per ripartire abbiamo bisogno di analisi rigorose come queste”. E ringrazia anche Matteo Renzi “per tutto quello che ha fatto e per le dimissioni”. “Dico ai militanti – continua Delrio -: il Pd c'è ancora, non siamo una sfumatura tra il giallo dei grillini ed il blu dei leghisti. Noi dobbiamo dire ai militanti che c'è bisogno del Pd. Siamo riuniti non per cercare un nuovo capo ma una nuova direzione. Siamo di nuovo qua, siamo tornati. Abbiamo bisogno di un partito presente, presente nei territori, nella società”.

A cura di Stefano Rizzuti
16:37

La lettera di dimissioni di Matteo Renzi

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"Caro presidente, preso atto dei risultati elettorali rassegno le mie dimissioni da segretario del Pd", con queste parole Matteo Renzi ha rassegnato le proprie dimissioni. La breve lettere è stata letta dal presidente del Partito Democratico, Matteo Orfini, all'apertura della direzione nazionale, alla quale Renzi non ha presenziato. Dimettendosi, Renzi ha pregato Orfini di convocare l'assemblea Pd e dare corso a tutti gli adempimenti previsti dallo statuto, nonché ha dichiarato che nel corso dell'Assemblea spiegherà le ragioni del suo atto.

A cura di Charlotte Matteini
16:15

Direzione Pd, Cirinnà: "Mai accordo con M5S. Ricordo ancora la loro pugnalata alle spalle"

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Per la senatrice Monica Cirinnà nessun appoggio a un governo 5 Stelle è possibile: "Ora serve discontinuità per un rinnovamento del Pd, dobbiamo analizzare la sconfitta, capire perché e andare  avanti. I capigruppo di Camera e Senato devono essere di garanzia, si deve garantire la pluralità. In direzione poi dirò: mai un appoggio ai Cinquestelle, ricordo ancora la loro pugnalata alle spalle", ha dichiarato Cirinnà all'entrata del Nazareno, la sede romana del Pd dove a breve si svolgerà la direzione del partito che darà ufficialmente seguito alle dimissioni del segretario nazionale Matteo Renzi.

A cura di Charlotte Matteini
16:01

Martina apre la direzione Pd: "Di Maio e Salvini al governo, noi all'opposizione"

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Ha preso il via la direzione del Pd e ad aprirla è stato il vicesegretario Maurizio Martina che ha lanciato un messaggio chiaro: "Alle forze che hanno vinto diciamo una cosa sola: ora non avete più alibi. Ora il tempo della propaganda è finito. Lo dico in particolare a Lega e Cinque Stelle: i cittadini vi hanno votato per governare, ora fatelo. Cari Di Maio e Salvini prendetevi le vostre responsabilità. Il Pd continuerà a servire i cittadini dall'opposizione, dal ruolo di minoranza parlamentare". "Quanto alle presidenze delle Camere – ha continuano Martina – noi richiamiamo le forze politiche, e prima di tutto chi ha vinto, al dovere di garantire che questi ruoli siano affidati a figure autorevoli ed equilibrate in grado di rappresentare pienamente gli interessi collettivi secondo la Costituzione".

Martina ha ribadito che la segreteria si presenta dimissionaria a questo appuntamento: "Ma – ha aggiunto – io credo sia importante che continui a lavorare insieme a me in queste settimane che ci separano dall'Assemblea. Con il vostro contributo cercherò di guidare il partito nei delicati passaggi interni e istituzionali a cui sarà chiamato. Lo farò con il massimo della collegialità e con il pieno coinvolgimento di tutti, maggioranza e minoranze, individuando subito insieme un luogo di coordinamento condiviso. Chiedo unità". Martina ha spiegato che l'assemblea nazionale di aprile, a suo parere, dovrebbe "dar vita a una commissione di progetto per una fase costituente e riorganizzativa anziché avviare il congresso".

Martina ha parlato di una “netta e inequivocabile” sconfitta alle elezioni “che riguarda tutti, non dobbiamo cercare un capro espiatorio”. Il vicesegretario del Pd ha anche lodato Nicola Zingaretti che ha vinto le elezioni regionali del Lazio in questo contesto critico per il Pd: “La vittoria di Nicola Zingaretti e del Pd con la coalizione di centrosinistra è certamente un risultato molto significativo”.

Martina si è detto convinto che non bastino accordi di vertici ma che ora sia necessario un “lavoro aperto, partecipato e popolare” che porti a “cambiamenti radicali”. “Ripartiamo con umiltà e unità – ha aggiunto il vicesegretario del Pd -. Solo noi possiamo essere l'alternativa popolare ai populisti. In ballo non ci sono i destini personali, ma la prospettiva e il futuro della sinistra italiana ed europea. Mettiamo in prima fila la nostra comunità e lasciamo in ultima fila le correnti. Proviamo tutti a fare qualche intervista in meno e qualche assemblea in più. Apriamo subito le nostre sezioni, ascoltiamo iscritti ed elettori, chiamiamoli a raccolta, riflettiamo con loro. Ripartiamo dal basso e dal nostro popolo. Abbiamo seimila circoli, realizziamo seimila assemblee aperte tra venerdì, sabato e domenica prossimi. Io inizierò dal circolo Pd di Fuorigrotta a Napoli”.

A cura di Stefano Rizzuti
15:49

Emiliano: "Pd sostenga governo M5s senza avere ministri o rischio Aventino"

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"È mia convinzione che bisogna provare a dare un governo al Paese. È chiaro che il Pd non può entrare in un governo, non può prendere ministri e sottosegretari, non può avere responsabilità, però dobbiamo continuare a dare un governo all’Italia. Può decidere se far unire M5s e Salvini e rimanere fuori da ogni controllo democratico di questo processo difficile, e mi viene in mente l’Aventino, il cui risultato fu una deriva autoritaria dell'Italia, o viceversa si può utilizzare la forza che deriva da questa legge elettorale per individuare dei punti chiave in materia di sicurezza, uguaglianza, pari opportunità, contrasto alla povertà, concordando un programma e sostenendolo dall’esterno". A dirlo è Michele Emiliano, esponente della minoranza dem, arrivando alla direzione del Pd al Nazareno.

Emiliano afferma ancora: "Orfini è un artista nel cambiare le regole a seconda delle opportunità di vittoria che ha la sua parte. Siccome la sua parte ora ha possibilità di vittoria più contenute rispetto alle precedenti primarie, probabilmente ora vuole cambiare le regole, ma io penso sia impossibile, nel Pd, fare a meno delle primarie, anche perché il nuovo segretario deve avere la stessa legittimazione del segretario uscente. Sarebbe un segretario di serie B se eletto in modo diverso".

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A cura di Stefano Rizzuti
15:08

Salvini: "Gli italiani non ci hanno votato per far tornare al governo Renzi e Gentiloni"

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Gli italiani non ci hanno votato per riportare Renzi al governo e neanche Gentiloni”, ha affermato oggi il leader della Lega Matteo Salvini. “Non andremo mai al governo se non potremo fare quello che vogliamo realizzare, cancellare la legge Fornero, controllare l'immigrazione clandestina e ridiscutere i trattati europei. Chiederemo in Parlamento i voti”.

Oggi si è riunito il Consiglio federale del Carroccio e il segretario leghista ha risposto, al termine dell’incontro, ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse del messaggio di apertura lanciato da Silvio Berlusconi al Pd. Salvini comunque ha assicurato che con Forza Italia non c’è nessun problema sulla questione delle presidenze delle Camera: “No – ha replicato ai cronisti – con Forza  Italia ci vedremo già questa settimana”.

Sicuramente – ha detto ancora Salvini – chi ha fatto campagna contro la Lega fondando altri partiti o invitando a votare altri partiti non farà più parte della Lega. Oggi abbiamo preso un provvedimento contro una persona che ha fatto ricorso contro la Lega: chi attacca pubblicamente la Lega si mette fuori dalla Lega da solo”.

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A cura di Stefano Rizzuti
13:47

Renzi: "Io non mollo, non lasceremo mai il futuro agli altri"

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Matteo Renzi non molla: nella sua ultima enews il segretario dimissionario del Pd lancia un messaggio chiaro, rispondendo a Paolo, un ragazzo di venti anni che combatte contro la Sla. “Io non mollo. Mi dimetto da segretario del Pd come è giusto fare dopo una sconfitta. Ma non molliamo, non lasceremo mai il futuro agli altri. E quando penso che in Italia ci sono persone come te, innamorate della vita e talmente coraggiose da non aver paura di sfidare malattie devastanti, ti dico che sono orgoglioso di averti conosciuto. E di lottare insieme a te. Abbiamo perso una battaglia, caro Paolo, ma non abbiamo perso la voglia di lottare per un mondo più giusto. Lo faremo insieme, con il nostro sorriso e con la nostra libertà. Io non mollo, ma soprattutto non mollare tu!”. “Il futuro prima o poi torna”, dice ancora Renzi ringraziando chiunque gli abbia scritto per chiedergli di non mollare e ricordando che la linea politica da seguire oggi “sembra chiara e molto condivisa”.

Renzi parla anche della Cina e del suo presidente Xi Jinping, oltre che dagli impegni che vuole assumere da futuro senatore: “Avevo promesso ai miei concittadini di lavorare ad una proposta di legge sui temi delle botteghe, dell’artigianato, dei piccoli negozi di vicinato. Nei prossimi giorni riunirò le associazioni di categoria fiorentine per farmi aiutare a valorizzare i punti più importanti, dalla burocrazia alla sicurezza, dalle tasse alla gestione del web”.

Renzi dedica parte della sua enews a Davide Astori, capitano della Fiorentina scomparso una settimana fa: “Il calcio sa regalare emozioni sempre. Ma l’improvvisa scomparsa di Davide Astori ha mostrato un aspetto di umanità che da tempo nel mondo del pallone non si scorgeva. Le lacrime della famiglia, dei suoi colleghi calciatori, di un’intera città nascono dal rispetto per un uomo vero. E forse dalla voglia di vivere lo sport con quel valore umano che il capitano della Fiorentina possedeva. E che a giudicare da frasi ascoltate in alcuni dialoghi di questi giorni è passato soprattutto tra i giovanissimi. Emozione vera quella di Firenze”.

A cura di Stefano Rizzuti
12:59

La proposta di Zaia: "Candidiamo le Dolomiti ad ospitare le Olimpiadi del 2026"

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Nei giorni in cui si discute della possibilità di candidare Torino a ospitare i giochi olimpici invernali del 2026, il presidente della regione Veneto Luca Zaia avanza un’altra ipotesi: una candidatura delle Dolomiti, attraverso una rete di località tra Veneto e Trentino Alto Adige. “Ci sono già contatti con i presidenti delle due province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher. Siamo in grado di proporre un'Olimpiade 2026 che porta in eredità i Campionati del mondo 2021, 1.300 chilometri di piste e un complesso di Dolomiti Superski supercollaudato, oltre al patrimonio dell'umanità, le Dolomiti. Quindi un'Olimpiade pulita, contro la cementificazione per la costruzione di nuove infrastrutture, compatibile sotto il profilo ambientale”. La candidatura verrà portata avanti nei prossimi giorni, con un incontro previsto tra Zaia e i presidenti delle province di Trento e Bolzano, per poter sostenere l’idea di una “Olimpiade dell’Unesco”, come la definisce lo stesso presidente della regione Veneto.

Zaia parla anche della situazione di stallo istituzionale che si è creata dopo le elezioni del 4 marzo: “Salvini ha le carte in regola per fare il candidato, non esiste alternativa. Se ci viene dato l'incarico del mandato esplorativo metteremo sul tavolo il nostro progetto. Niente accordi partitici, ma con uomini e donne di buona volontà, in un contesto difficilissimo. Se questo non accade ci sarà un governo politico a tempo per fare la legge elettorale e andare a votare”.

A cura di Stefano Rizzuti
12:30

Mattarella: "Serve corresponsabilità senza egoismi, ho fiducia nel futuro dell'Italia"

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Siamo tutti ugualmente responsabili del futuro dell’Italia e le sorti del Paese sono comuni: sono le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella che oggi al Quirinale ha ricevuto gli ‘Alfieri della Repubblica’, ragazzi nati tra il 1999 e il 2007. “Ho grande fiducia nel futuro dell'Italia e voi ne siete una delle ragioni”, ha detto rivolgendosi a loro e aggiungendo: “Avete dimostrato di essere protagonisti come cittadini, dimostrando di sentire la corresponsabilità per le sorti comuni del nostro Paese e facendo comprendere che occorre essere protagonisti e costruire il futuro, senza chiudersi nelle proprie dimensioni individuali, magari con egoismo”.

Mattarella ha ricordato che molti dei ragazzi e delle ragazze che oggi hanno ricevuto questo attestato si sono distinti per il loro impegno nell’ambiente, sottolineando che proprio l’ambiente “rappresenta una delle sfide più grandi della nostra epoca: avete promosso iniziative per difendere l'ambiente per salvare centri piccoli, centri storici, per difendere aree naturali, impegnati per la tutela di beni. Complimenti ragazzi questa è una grande frontiera e l'avete affrontata con senso di responsabilità e con grande efficacia”.

A cura di Stefano Rizzuti
10:47

Berlusconi: "Serve anche il Pd nel nuovo governo"

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In un'intervista su "La Stampa" il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha detto che il Pd dovrebbe farsi carico del nuovo governo: "Lasciare che Salvini conduca le trattative non esclude cercare delle convergenze con altre forze. Ma sempre nello spirito della lealtà". Con la Lega, Berlusconi marca invece le distanze: "Siamo alleati ma abbiamo valori diversi", e per questo Lega e Forza Italia non potranno mai essere "un partito unico". Sulla  composizione del nuovo governo ha spiegato: "Non vedo come la Lega possa collaborare con i Cinque Stelle. Salvini non farà una scelta così in contrasto con i suoi elettori". Sulla presidenza delle Camere, Berlusconi avverte che "non ci sono automatismi", ma che dovranno essere scelte "figure di garanzia". Su un'ipotetica riforma della legge elettorale Berlusconi aggiunge: "Non sarei favorevole a un sistema maggioritario. Quello tedesco è il più coerente con la mia idea di democrazia".

A cura di Annalisa Cangemi
10:29

Brunetta: "Non si può fare alleanza Lega-M5S, hanno programmi e storie politiche diverse"

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"In tutti questi giorni i commentatori si sono lambiccati nel fare le varie combinazioni prescindendo dai programmi, prescindendo dai contenuti, prescindendo dalle storie politiche. Ecco, questo penso sia un esercizio che non si possa fare, perché ciascuno poi deve rendere conto alla propria base politico-elettorale e alla propria storia". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervenendo a "Circo Massimo", su Radio Capital. "Un'alleanza M5S-Lega? Lo vedrei un matrimonio molto, molto difficile dal punto di vista politico, programmatico, delle singole basi. Una Lega votata soprattutto al Nord che si allea con un partito votato soprattutto al Sud? Non mi sembra un'opzione percorribile".

E spiega perché sarebbe auspicabile che il centrodestra si allei piuttosto con il Pd: "Il Partito democratico all'opposizione? Non è mica una tragedia, noi siamo stati all'opposizione per quasi tutta la legislatura che si sta per chiudere. Non è una tragedia, è il sale della democrazia: c'è chi vince e c'è chi perde. C'è poi anche una terza ipotesi. – prosegue – C'è chi vince, come ha fatto il centrodestra in queste elezioni, ma non ha tutti i voti per governare, e dunque deve trovare appoggi in Parlamento tra chi ha perso. È successo in fondo con le larghe intese all'inizio della legislatura, ma poi è finita male, è successo infinite volte nella prima Repubblica, astensioni, non sfiducia, il tutto per consentire al Paese di essere governato. Quindi, l'opposizione non è una tragedia, chi ha vinto ha il diritto di governare però ha il dovere di avere anche i numeri, e quindi il Parlamento è fatto proprio per trovare questi numeri che mancano".

A cura di Annalisa Cangemi
10:16

Direzione Pd, oggi inizia la "reggenza" di Martina dopo le dimissioni di Renzi

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Salvini e Di Maio stanno lavorando per spartirsi le presidenze delle Camere, e continuano le trattative. Secondo il leader del Carroccio i due incarichi dovrebbero essere affidati ai vincitori di questa tornata elettorale, cioè M5S e Lega. E intanto Berlusconi, in un'intervista, ha detto che bisogna a tutti i costi scongiurare il rischio di andare a nuove elezioni: "Credo che responsabilità significhi prendere atto del fatto che Salvini è il leader del partito più votato all'interno della coalizione più votata. Significa anche la consapevolezza del fatto che nuove elezioni sarebbero allo stesso tempo un pessimo segnale per la democrazia e una strada probabilmente non risolutiva. Meglio, molto meglio perdere qualche settimana per un buon governo, se possibile, che mesi in una nuova campagna elettorale". Brunetta (FI), ha rinnovato il suo appello al Pd, perché partecipi a un eventuale nuovo governo di centrodestra "per il bene del Paese": "Io sono abituato a vedere se c'è compatibilità politica analizzando i programmi e nel Pd vedo molta più vicinanza con noi che con il M5S". Sul fronte del Pd, che oggi aprirà la direzione, sono attese le dimissioni formali del segretario uscente Matteo Renzi, e l'inizio della "reggenza" del vicesegretario Maurizio Martina, che guiderà il partito in questa fase di transizione, fino alle prossime primarie, avviando una gestione collegiale, in una forma ancora da definire. Renzi potrebbe non presenziare alla riunione di oggi, ma potrebbe anche cambiare idea all'ultimo minuto. E intanto la posizione ufficiale di Renzi, Martina riceverà in eredità, è rimasta la stessa: "Spetta a chi ha vinto la responsabilità del governo".

A cura di Annalisa Cangemi
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