Il governo Conte ha ottenuto la fiducia sia alla Camera che al Senato e ora dunque è pienamente in carica. Nelle prossime settimane, l'esecutivo si occuperà di sciogliere i nodi "del sottogoverno" con la distibuzione degli incarichi e delle deleghe per ogni dicastero e si proseguirà poi con la formazione delle commissioni parlamentari.
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Salvini a Balotelli: "Ius Soli non è priorità degli italiani, divertiti dietro al pallone"
Il neo-ministro dell'Interno Matteo Salvini risponde su Twitter a Mario Balotelli: il calciatore della nazionale italiana oggi ha rivolto un appello per cambiare l'attuale legge sulla cittadinanza. Ma la risposta del leader della Lega è negativa: "Caro Mario, lo Ius Soli non è la priorità mia, né degli italiani. Buon lavoro, e divertiti, dietro al pallone", scrive Salvini rimandando a un articolo in cui vengono riprese le parole dette da Balotelli sul tema durante la presentazione di un libro a Torino. "Brutto avere la cittadinanza solo a 18 anni – aveva affermato Balotelli – da giovane è stato difficile non essere riconosciuto come italiano. Sono nato e cresciuto in Italia e non sono mai stato in Africa purtroppo. Non sono un politico, ma penso che la legge debba essere cambiata. Mi sento di lanciare un appello per questo".
Pd: "Dal presidente Conte solo un discorso pieno di propaganda e luoghi comuni"
“Dal presidente del Consiglio Conte una replica della propaganda che abbiamo ascoltato per 90 giorni da Lega e Cinque Stelle. Solo un discorso generico, pieno di luoghi comuni”, ha scritto su Twitter il segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina.
La senatrice Cirinnà dà il benvenuto al ministro Fontana con una maglia pro-famiglie omosessuali
"Il mio ‘benvenuto' al ministro Fontana nell'aula del Senato per ricordargli che tutte le persone e tutte le famiglie hanno gli stessi diritti, lo dice la nostra Costituzione", scrive la senatrice Monica Cirinnà, madre della legge sulle Unioni Civili, pubblicando sulla sua pagina Facebook una sua fotografia dove viene ritratta in Aula con la maglietta delle Famiglie Arcobaleno.
Il discorso programmatico di Giuseppe Conte al Senato - la diretta video
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aprirà la discussione al Senato sul voto di fiducia al suo governo con il discorso programmatico che avrà inizio alle 12. Dopo il discorso di Conte ci sarà un'interruzione: i lavori riprenderanno nel pomeriggio con la discussione generale e a partire dalle 19 ci sarà invece la votazione sulla fiducia a Palazzo Madama. Qui è possibile seguire la diretta video, attraverso il canale YouTube del Senato:
Il governo alla prova del Senato: alle 12 il discorso di Conte, alle 19 il voto di fiducia
Inizia con il discorso programmatico al Senato del presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’iter per il voto di fiducia al nuovo governo. Alle 12 l’aula di Palazzo Madama ascolterà le linee guida del nuovo esecutivo, per poi passare alla discussione generale e al voto di fiducia, che dovrebbe arrivare poco dopo le 19. Domani toccherà invece alla Camera, dove si dovrebbe votare intorno alle 17.30. Quello di oggi sarà “un giorno importante”, come sottolineato ieri dallo stesso Conte che ha preparato un discorso in cui, tra i punti fermi, chi sono anche quelli di un’Europa più equa e di una nuova centralità per il lavoro.
La prima prova per il governo Conte è quindi quella del Senato, dove i numeri della maggioranza sono più ristretti rispetto a Montecitorio. Per oggi, però, Conte può stare tranquillo potendo contare sui 58 senatori della Lega e sui 109 del MoVimento 5 Stelle. A cui si aggiungono altri 4 seggi, quelli degli ex M5s Buccarella e Martelli, e quelli dei senatori del Maie. Per un totale di 171, dieci voti in più della maggioranza. Non è da escludere, inoltre, che alla maggioranza si aggiungano i voti del gruppo per le Autonomie.
Il gruppo di Fratelli d’Italia, che porta in dotazione 18 senatori, si asterrà. Il partito di Giorgia Meloni sembra quindi voler rinunciare al voto contrario dopo una mediazione tra la sua leader e Matteo Salvini, neo-ministro dell’Interno. Rimangono contrari, invece, i 61 senatori di Forza Italia, i 52 del Pd e alcuni componenti del gruppo Misto, come Emma Bonino, eletta con +Europa. Tutt’altra storia domani alla Camera, dove il governo ha una maggioranza più ampia con 346 voti, ben 30 oltre la quota necessaria per stare tranquilli.