Il leader del Carroccio: "C'è ottimismo sui punti chiave come tasse, pensioni, immigrazione". Il capo politico del M5S conferma: "Ampi punti di convergenza". ma si continua a trattare: nuovo incontro domenica.
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Di Maio: "Orgoglioso della nostra coerenza, ora diamo governo all'Italia il prima possibile"
Il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio commenta in un video su Facebook l’incontro avvenuto questa mattina con il leader della Lega Matteo Salvini. Incontro andato positivamente, secondo quanto riportato dai due. “Come sapete ieri sera si sono create le condizioni per cominciare a lavorare a un governo del cambiamento – afferma Di Maio -. Sono molto orgoglioso che siamo arrivati fin qui mantenendo la nostra linearità e la nostra coerenza, portando avanti la nostra linea politica. Questo è un grande obiettivo raggiunto, però adesso passiamo a dare un governo all’Italia il prima possibile”.
“Stamattina – spiega ancora – abbiamo convenuto sul fatto che bisogna iniziare a parlare di temi. I temi e le soluzioni che aspettiamo da trenta anni. Oggi pomeriggio ci sarà un tavolo tra politici e tecnici di M5s e Lega per cominciare a scrivere il contratto di governo. Il nostro obiettivo è portare a casa un contratto di governo che possa migliorare la qualità della vita degli italiani”.
Infine, Di Maio si sofferma sull’incontro di questa mattina: “Credo che siano stati fatti dei passi avanti significativi con Salvini questa mattina e avremo modo di metterci subito a lavoro. Il tempo non è tantissimo, dobbiamo fare un lavoro fatto bene. Dobbiamo ottenere dei risultati come governo per i cittadini e non posso nascondere la gioia e la contentezza del fatto che finalmente possiamo iniziare ad occuparci dei problemi dell’Italia. Sono passati diversi giorni ma ora finalmente siamo al lavoro. Sono momenti importanti non per il MoVimento ma per la Repubblica italiana”.
Di Maio-Salvini: "Significativi passi avanti su composizione del governo e premier"
È terminato l'incontro iniziato intorno alle 9 di questa mattina tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, per definire l'eventuale accordo che porterebbe alla nascita di un governo tra Lega e MoVimento 5 Stelle. I due, al termine del colloquio, hanno diffuso un comunicato congiunto: l'incontro è avvenuto in un "clima positivo per definire il programma e le priorità di governo. Già oggi pomeriggio si terrà la prima riunione con i responsabili tecnici dei diversi settori MoVimento 5 Stelle e Lega". Per quanto riguarda la composizione dell'esecutivo e il nome del presidente del Consiglio "sono stati fatti significativi passi in avanti nell'ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l'obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese".
Nel pomeriggio si terrà un incontro che verterà sul programma comune: a prendere parte saranno i tecnici dei due partiti. E Salvini e Di Maio, invece, decideranno quando rivedersi, secondo quanto spiegato da Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, ai cronisti alla Camera dei deputati. Giorgetti ha partecipato all'incontro di questa mattina, in cui era presente, per il MoVimento 5 Stelle, anche Vincenzo Spadafora. Giorgetti non risponde invece a chi gli chiede maggiori informazioni sui nomi che circolano per il governo e sui tempi che si danno le due forze politiche prima di andare al Quirinale a riferire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Lega e MoVimento 5 Stelle avrebbero chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di attendere qualche altro giorno per definire l'accordo di governo e poi riferire gli ultimi sviluppi al Colle. Secondo quanto si apprende, i due partiti avrebbero chiesto tempo almeno fino a domenica, quindi un punto sulla situazione potrebbe arrivare lunedì. Intanto Salvini ritorna alla sua classica metafora della ruspa, stavolta pubblicandola in foto. In un post su Twitter corredato da una sua foto davanti a una ruspa scrive: "Stiamo lavorando per voi".
Di Maio e Salvini trattano su temi e nomi: incontro tra i due per decidere la premiership
Nella serata di ieri è arrivato il tanto atteso via libera di Silvio Berlusconi a un’alleanza di governo tra MoVimento 5 Stelle e Lega. Un’intesa che non romperà la coalizione di centrodestra, assicura il presidente di Forza Italia, ma che comunque non verrà sostenuta con il voto di fiducia dalla truppa parlamentare di Berlusconi. Ricevuto l’ok dal leader azzurro, Matteo Salvini e Luigi Di Maio possono ora mettersi al tavolo per discutere – sottolinea il capo politico del M5s – “prima di temi e poi di nomi”. Ma è proprio sui nomi che è iniziato il confronto e soprattutto su quello del presidente del Consiglio.
Salvini e Di Maio si stanno incontrando in questi minuti alla Camera, discutendo delle figure da inserire nel governo, del loro ruolo (fuori dall’esecutivo o con un ministero pesante per entrambi?), e degli argomenti da inserire nel contratto di governo. Se non c’è l’accordo immediato, allora si torna al voto, è la linea ripetuta dal leader della Lega anche nelle ultime ore. Ieri i due leader politici avevano chiesto al Colle 24 ore per perfezionare l’accordo: oggi il Quirinale attende una risposta, rimanendo comunque pronto al varo di un governo neutrale per traghettare il Paese al voto. Ma la palla, ora, è solamente in mano a Lega e Cinque Stelle e – come precisa Berlusconi – non ci sono più alibi.
Bossi: "Berlusconi è stato umiliato, ma non potrà votare sempre contro, se no al Nord è morto"
"La cosa principale è che" il prossimo governo "avvii la fine del centralismo. Deve approvare le competenze per l'autonomia delle regioni padane, il Veneto e la Lombardia che hanno tenuto un referendum popolare". Lo dice a La Stampa, il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, che alla domanda sul redito di cittadinanza risponde: "Dipende come. Non può essere la nuova Cassa del Mezzogiorno, assistenzialismo alla democristiana". Intervistato anche dal Messaggero, Bossi spiega che Silvio Berlusconi "ora ha tanti parlamentari, quindi potrà comunque contare per le scelte del governo, dicendo la sua sui vari provvedimenti che vengono portati in Aula".
"Uno – aggiunge – non può dire a priori voto contro tutto. Gli conviene fare un voto legge per legge, ragionare di volta in volta, perché quando si arriva al voto sulle competenze per l'autonomia della Lombardia e del Veneto non può votare contro, sennò è morto, non prende più un voto al Nord. Quando dice voterò contro, sa che non è possibile". Berlusconi, con l'imposizione dei veti, è stato umiliato? Secondo Bossi è così, "Ma può recuperare sul campo, voto su voto".