La tragedia durante una manifestazione organizzata per ricordare i due afroamericani assassinati in Louisiana e Minnesota.
- Dallas, strage a marcia afroamericani: cecchino ammazza 5 agenti e viene ucciso 08 Luglio
- Identificato uno dei killer, è un 25enne incensurato 08 Luglio
- Obama: "Strage ingiustificabile, giustizia sarà fatta" 08 Luglio
- Si suicida il quarto cecchino nascosto in un garage 08 Luglio
- Brent Thompson è il nome di uno degli agenti morti 08 Luglio
Dallas, strage a marcia afroamericani: cecchino ammazza 5 agenti e viene ucciso
Tragedia a Dallas, dove cinque agenti di polizia sono stati uccisi e altre sei feriti a seguito di un vero e proprio agguato avvenuto durante veglia notturna organizzata per ricordare i due afroamericani assassinati in Louisiana e Minnesota. Un cecchino ha aperto il fuoco contro i poliziotti, schierati per evitare che le proteste diventassero violente, e ne ha colpito diversi prima di essere ucciso. Il dramma si è consumato quando erano le 8 e 45 di sera negli Stati Uniti: centinaia di persone si erano radunate e stavano camminando verso City Hall e lungo la strada che porta alla sede del Comune decine di agenti erano pronti a impedire incidenti di ogni genere. Improvvisamente però sono stati uditi distintamente dei colpi di arma da fuoco: la folla, terrorizzata, ha cominciato a disperdersi mentre a terra sono rimasti dodici poliziotti: quattro di loro sono morti sul colpo mentre altri sette sono stati trasportati in ospedale con ferite più o meno gravi. Numerosi testimoni hanno parlato di decine di colpi d'arma da fuoco provenienti da un'arma semi-automatica e in un primo momento si è temuto la presenza di più cecchini.
La reazione delle squadre speciali della polizia non si è fatta attendere: gli Swat hanno ingaggiato un conflitto a fuoco il cecchino autore della strage, che alla fine è stato colpito. Stando alla ricostruzione fornita dal capo della polizia di Dallas, David Brown, "gli spari contro i poliziotti provenivano da una posizione piuttosto elevata" nel corso della manifestazione, fino a quel momento pacifica, proprio quando la marcia stava per concludersi. Il capo della polizia David Brown ha inoltre riferito che il killer si era nascosto in un garage e minacciava di far esplodere delle bombe che però non sono state mai trovate.
Il killer è stao identificato come Micah Xavier Johnson. Un uomo incensurato di 25 anni, residente a Mesquite, sobborgo della città texana, e senza apparenti legami con gruppi terroristici. L'uomo era un ex riservista dell'esercito, che era andato in misisone anche in Afghanistan. Secono i media locali, ai negoziatori con cui era entrato in contatto aveva affermato di aver agito da solo, di non essere affiliato ad alcun gruppo e di essere furioso contro le recenti uccisioni di neri da parte della polizia. Gli agenti lo hanno ucciso attraverso un robot armato con una bomba incinando uslò posto per evitare altre sangunose sparatorie.
Aperta indagine federale per crimini dʼodio
Sull'agguato agli agenti di polizia avvenuto a Dallas in cui hanno perso la vita 5 poliziotti è stata aperta un'indagine federale da parte del ministero della Giustizia statunitense per crimini d'odio. Lo riporta il New York Post citando fonti locali. "Il killer voleva solo uccidere dei bianchi, in particolare poliziotti bianchi, il più possibile", aveva spiegato in precedenza il capo della polizia della città texana. Anche se per il momento si esclude che l'autore de gesto abbia collegamento con organizzazioni terroristiche, si sta indagando per accertare se abbia avuto dei complici.
Nyt: “Micah Johnson unico killer”
Micah Xavier Johnson sarebbe l'unico killer della strage di poliziotti a Dallas. È quanto afferma il New York Times, citando alcune fonti. Tuttavia, altre versioni parlano di almeno due cecchini. Johnson, che è morto dopo la strage, era un incensurato, ex riservista dell'esercito, che ha servito anche in Afghanistan.
Identificato uno dei killer, è un 25enne incensurato
È stato identificato uno dei killer della strage a Dallas, poi ucciso dalle forze dell'ordine. Si tratta di un uomo incensurato di 25 anni, Micah Xavier Johnson, residente nell'area di Dallas e senza legami con gruppi terroristici. Lo riferisce il Los Angeles Times citando le forze dell'ordine. Emerge inoltre che agenti federali stanno collaborando con le autorità locali alle indagini. Il giovane era stato riservista dell'esercito americano secondo fonti della Cnn, che confermano quindi che aveva una preparazione militare. Secondo quanto riferiscono altri media americani, Johnson era probabile simpatizzante delle “Pantere nere”, il movimento militante nero fondato nel 1966 da Bobby Seale e Huey Newton contro la brutalità della polizia e il razzismo.
Il sospetto killer era infuriato per le recenti uccisioni di neri da parte della polizia, con i bianchi in generale e voleva uccidere poliziotti bianchi. È quanto ha detto il capo della Polizia di Dallas, David Brown, in conferenza stampa.
Obama: "Strage ingiustificabile, giustizia sarà fatta"
Da Varsavia, dove sta partecipando a un vertice della Nato, Barack Obama ha commentato la notizia dell'attacco di Dallas: "Faccio le condoglianze ai parenti delle vittime a nome di tutto il popolo americano. Quei poliziotti stavano facendo il loro dovere, tenendo al sicuro i partecipanti a una manifestazione pacifica. Cinque agenti sono stati uccisi, altri sei sono feriti, alcuni dei quali versano in gravissime condizioni. Deve essere chiaro che questa strage non ha nessuna giustificazione. Coloro che hanno partecipato a questo attacco insensato pagheranno, giustizia sarà fatta".
Obama ha comunque ammesso che negli Stati Uniti c'è ancora un grave problema di intolleranza e razzismo e che il lavoro della polizia è spesso estremamente complesso. Un altro passaggio del suo discorso è stato, come di consueto, sulla pericolosità dell'accesso d armi letali da parte dei cittadini.
Si suicida il quarto cecchino nascosto in un garage
Il quotidiano Dallas Morning News riporta che il quarto cecchino, che si era nascosto in un garage nella periferia della città, sarebbe stato ucciso in seguito a un blitz della polizia. La notizia non ha ancora trovato conferma ufficiale.
Il più grave attacco alla polizia dall'11 settembre 2001
L'attacco di Dallas risulta essere il più letale alle forze di polizia dall'11 settembre del 2001.
Fa scudo ai figli con il corpo: donna ferita a Dallas
L'unica civile coinvolta nella sparatoria si chiama Shetamia Taylor: è stata raggiunta alle gambe dai proiettili esplosi dai cecchini e fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazioni. Stando a quanto riportano i media statunitensi appena udite le esplosioni la donna si è gettata sui suoi figli per proteggerli ed è stata colpita.
Brent Thompson è il nome di uno degli agenti morti
Si chiama Brent Thompson il quinto poliziotto morto a Dallas: era un ufficiale dell'Area Rapid Transit.
Morto il quinto poliziotto
Uno dei sette agenti di polizia feriti a Dallas è morto a causa delle gravissime ferite riportate.
Esplosioni nei pressi del luogo in cui si nasconde un sospetto
Sono state udite distintamente delle esplosioni nei pressi di El Centro, dove un sospetto attentatore è impegnato in un negoziato con la polizia: secondo i media locali è possibile che la polizia abbia utilizzato delle granate, ma ciò non è stato ancora confermato ufficialmente.
Rilasciato uomo fotografato con un fucile in mano
Si chiama Mark Hughes l'uomo immortalato in una foto della polizia con un fucile in mano. Il ricercato si è consegnato ed è stato rilasciato dopo un lungo interrogatorio: non è assolutamente coinvolto nell'attacco, ma si tratta al contrario di uno degli organizzatori della veglia funebre.