Continuano le ricerche da parte dei soccorritori dei 5 dispersi – stando alle ultime cifre fornite dalla Protezione Civile -che mancano ancora all'appello dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, verificatosi lo scorso martedì 14 agosto. Al momento, il numero dei morti è fermo a 38, mentre sono 15 i feriti ricoverati negli ospedali cittadini. Alcuni di questo sono ancora in codice rosso. Prosegue anche il dramma dei circa 700 sfollati costretti a trascorrere la seconda notte consecutiva fuori dalle proprie abitazioni, che sono state evacuate per il rischio di un nuovo possibile cedimento di ciò che resta della struttura collassata. Già lunedì, comunque, dovrebbero essere consegnati i primi 45 alloggi.
Intanto, mentre è in atto il braccio di ferro tra governo e Autostrade per l'Italia per identificare il responsabile della strage e la procura ha avviato un'indagine, è tutto pronto per i funerali di Stato di alcune delle vittime, che si svolgeranno nella giornata di domani, sabato 18 agosto, alla Fiera di Genova. Molte, in realtà, sono state le famiglie che hanno scelto la celebrazione privata. Sono 17, su 38 morti, quelle che hanno scelto le esequie private. Altre 7 non hanno ancora deciso. "Non vogliamo una cerimonia farsa", si è sfogato il padre di una delle 4 vittime di Torre del Greco.
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Crollo ponte Morandi, le sorprendenti immagini del viadotto che "poggia" sulle case sottostanti
Mentre continuano le ricerche dei dispersi tra le macerie del ponte Morandi di Genova, crollato lo scorso martedì 14 agosto, arrivano dalla città ligure alcune sorprendenti immagini, che hanno fatto nelle ultime ore il giro del web e che dimostrano come la parte restante del viadotto ancora in piedi "poggi" letteralmente sulle case sotto sottostanti, che sono state evacuate nei giorni scorsi per evitare pericoli in caso di nuovi, possibili cedimenti. Il palazzo in questione si trova su via Fillak, a cavallo tra i quartieri di Sampierdarena e Certosa, e già esisteva al momento della costruzione del viadotto, terminato alla fine degli anni Sessanta.
Crollo ponte Genova, Salvini: "Revoca concessioni ad Autostrade? Facciamo prima verifica"
"Stiamo lavorando con gli avvocati e di sicuro va rivisto tutto il sistema delle concessioni, c'è chi ha fatto soldi a palate e mentre registra a bilancio miliardi di utile rivede al ribasso le cifre per la sicurezza. Ma non è questo il momento di parlare di rescissioni di convezioni o di contratti, faremo il punto nel governo la settimana prossima, prima vediamo cosa succede". In un colloquio con il Corriere della Sera il vicepremier Matteo Salvini interviene sulla proposta di revocare la concessione ad Autostrade dopo il crollo di Genova, questione su cui ieri sera ha accelerato il M5S e il vicepremier Luigi Di Maio.
Ci sono di mezzo, spiega, "almeno alcune decine di milioni di euro che mi auguro nelle prossime ore vengano messe a disposizione dalla società per le vittime, per la ricostruzione, per la messa in sicurezza. Questo è il punto di partenza". E prima di parlare di una eventuale rescissione, "facciamo una verifica su quanti miliardi sono disposti a investire non nei prossimi anni, come da programmi che a questo punto appaiono chiaramente obsoleti, ma nei prossimi mesi". C'è da capire, afferma, se "le società concessionarie sono disposte a cambiare paradigma" su richiesta del governo, e "a investire immediatamente, con anni di anticipo sui piani programmati".
"Mi attendo – conclude – che nelle prossime ore, ci sia un massiccio impegno finanziario sulla città di Genova e che nei prossimi giorni si accetti di ridiscutere di tutti gli investimenti programmati".
Crollo ponte Morandi, incendio in uno dei capannoni evacuati sotto il viadotto
Un incendio si è sviluppato nella mattinata di oggi, venerdì 17 agosto, intorno alle 07:30 all'interno di una fabbrica del riciclo di Amiu che si trova nella zona del crollo del ponte Morandi a Genova, lungo il Polcevera, e che il 14 agosto era stata evacuata. Ancora ignote le cause del rogo. Sul posto sono in azione i Vigili del Fuoco, che sono riusciti a spegnere le fiamme poco dopo, ma stando alle prime indiscrezioni la situazione sarebbe sotto controllo. Non si segnalano danni a cose o persone. A provocare il piccolo incendio, tenuto sotto contro dai vigili del fuoco, sarebbero state le scintille provocate per tagliare dei cavi d'accaiaio. Intanto prosegue la ricerca dei dispersi sepolti sotto le macerie del viadotto collassato.
Vigili del fuoco al lavoro per tutta la notte. Si cercano ancora i dispersi
Sono andate avanti per tutta la notte le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco impegnati a Genova in seguito al crollo del ponte Morandi. Si procede con le demolizioni e rimozioni delle parti del viadotto crollato per la ricerca dei dispersi. Ufficialmente il bilancio provvisorio è fermo a 38 morti accertati. I feriti sono 15 di cui 9 in codice rosso. Il Procuratore capo Cozzi ha fatto sapere nella giornata di ieri che potrebbero esserci ancora 10-20 persone disperse. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie.
Crollo ponte Morandi Genova, si continua a scavare: si cercano tra i 10 e i 20 dispersi
Continuano le ricerche da parte dei soccorritori dei circa 20 dispersi che mancano ancora all'appello dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, verificatosi lo scorso martedì 14 agosto. Al momento, il numero dei morti è fermo a 38, mentre sono 15 i feriti ricoverati negli ospedali cittadini. Alcuni di questo sono ancora in codice rosso. Prosegue anche il dramma dei circa 700 sfollati costretti a trascorrere la seconda notte consecutiva fuori dalle proprie abitazioni, che sono state evacuate per il rischio di un nuovo possibile cedimento di ciò che resta della struttura collassata. Intanto, mentre è in atto il braccio di ferro tra governo e Autostrade per l'Italia per identificare il responsabile della strage e la Procura ha avviato un'indagine, è tutto pronto per i funerali di Stato di alcune delle vittime, che si svolgeranno nella giornata di domani, sabato 18 agosto, alla Fiera di Genova.
Molte, in realtà, sono state le famiglie che hanno scelto la celebrazione privata. Sono 17, su 38 morti, quelle che hanno scelto le esequie private. Altre 7 non hanno ancora deciso. "Non vogliamo una cerimonia farsa", si è sfogato il padre di una delle 4 vittime di Torre del Greco.