Le news di domenica 17 luglio sulla crisi del governo Draghi. Lettera congiunta di Berlusconi e Salvini: "Pronti al voto, rotto patto di fiducia. Mai più con M5s". "Qualcuno ha parlato di ricatto, ma siamo noi ad avere subito ricatti. Non potremo condividere alcuna responsabilità di governo se non ci sarà chiarezza sui punti nel documento consegnato", dice Giuseppe Conte. L'assemblea M5S è stata rimandata a lunedì. : il partito è diviso sulla fiducia al presidente del Consiglio. Ha superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. Impossibile prevedere cosa accadrà mercoledì.
Salvini: "Deciderà Draghi, la Lega farà ciò che serve al Paese, crisi creata dal M5s"
Le sorti del governo le "deciderà nelle prossime ore il presidente Draghi". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini parlando ad un comizio. Certo, ha aggiunto: "Quello che è certo è che mercoledì in aula la Lega farà solo quello che serve all'Italia e agli italiani. E l'abbiamo dimostrato nel 2019". "Poi – aggiunge Salvini – non so se si vota a settembre, a ottobre, a dicembre, a marzo. Non dipende da noi, questo casino se lo sono inventati i 5 stelle e i loro amici del Pd".
Bombardieri: "Chi è nei palazzi pensi a dare risposte vere"
Nell’incontro a Palazzo Chigi, la scorsa settimana, "il clima era costruttivo e in quel momento il presidente del Consiglio Draghi non dava l’impressione di un premier che si voleva dimettere. Piuttosto, forse per la prima volta eravamo entrati nel merito di come dare risposta ai problemi di lavoratori, pensionati e giovani". A riferirlo è il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri, intervenendo su Rainews 24. "Ora, vorrei che mercoledì idealmente che i palazzi del potere fossero circondati. Dico idealmente con tutto il rispetto verso il dibattito politico e tutto quello che è previsto dalla Costituzione. Vorrei che mentre si discute nelle ville e nei palazzi, qualcuno pensasse a chi oggi è andato al mare con l’utilitaria e magari con un panino e aspetta di avere dal Governo e dalla politica una risposta concreta su come potrà rispondere alla grande crisi che sta vivendo", aggiunge.
Orlando: "Le parole di Conte lasciano spazio che spero sia riempito"
Le ultime parole del presidente del M5S, Giuseppe Conte, "lasciano uno spazio che mi auguro sia riempito da ulteriori evoluzioni. Se non ci fosse una decisione che va nella direzione del cammino, considererei questa scelta profondamente sbagliata e anche dannosa per lo stesso M5S", ha aggiunto il ministro dem del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della Festa dell'Unità a Melzo (Milano). A chi gli chiedeva se il Movimento sopravviverà a questa crisi, Orlando ha risposto: "Non lo so, non azzardo previsioni. Quello che mi interessa in questo momento è che sopravviva un'attività di governo, che sopravviva un lavoro e sopravviva nella migliore delle condizioni, perché deve sopravvivere il Pnrr. Credo che le forze politiche debbano venire dopo".
Lo Russo: "I sindaci a sostegno di Draghi hanno superato quota mille, questo fa riflettere"
Ha superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. Lo fa sapere il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, tra i coordinatori dell'iniziativa con il sindaco di Firenze Dario Nardella. "L’adesione di oltre 1.000 sindaci in meno di 24 ore dovrebbe far riflettere Fratelli d’Italia. Un’adesione assolutamente bipartisan, dal nord al sud del Paese, dalle grandi alle piccole realtà e testimonia un sentimento di grande preoccupazione che abbiamo come primi cittadini" ha dichiarato Lo Russo, intervistato dal Tg3, alle critiche di Giorgia Meloni e di altri esponenti FdI. "Le abbiamo abusato della nostra posizione? Non è assolutamente così. Anzi. E le preoccupazioni sono quelle dei nostri cittadini e cittadine: il caro bollette, un’emergenza energetica, una difficoltà oggettiva ad arrivare a fine mese e soprattutto tanti investimenti in ambito Pnrr che devono ancora svilupparsi".
Sala: "I cittadini non capiscono le ragioni della crisi"
"Noi sindaci siamo a contatto con i cittadini, sentiamo i loro umori, li sentiamo tra il deluso e il disorientato. Non capiscono le ragioni di una crisi rispetto alla quale si mette l’inceneritore di Roma al centro del dibattito". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni del Tg1. "Veramente vorrei chiedere ai politici che chiedono le elezioni anticipate: c’è qualcuno di voi che ritiene davvero di poter fare un lavoro migliore di quello di Draghi? Il mondo ci guarda, rischiamo di fare la figura dei cioccolatai", aggiunge.
Orlando: da destra arrivano ostacoli sulla possibilità di proseguire
"Io penso che il mio cauto pessimismo fosse in qualche modo fondato: lo abbiamo visto oggi, ieri sembrava che il tema principale fosse la discussione dei Cinque Stelle, oggi vediamo che anche dalla destra arrivano ostacoli alla ripresa di un ragionamento sulla possibilità di proseguire questa esperienza di unità nazionale. Questo non cambia di un millimetro il senso dell’appello che abbiamo lanciato a tutte le forze politiche, raccogliendo anche una spinta che sta venendo dal Paese a proseguire assumendosi ciascuno una parte di responsabilità nella prosecuzione il lavoro e chiedendo al presidente Draghi di andare avanti". Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della Festa dell’Unità a Melzo (Milano). "Mi sembra che ci siano molte ragioni, che abbiamo ripetuto in questi giorni, per farlo e ce ne siano anche altre per evitare un salto nel vuoto", ha concluso.
Rinviata a domani l’assemblea del M5s con Conte
Nuovo slittamento nei lavori dell’assemblea congiunta dei parlamentari del M5s con Giuseppe Conte. Dopo un primo rinvio alle 20, a quanto si apprende, è stato deciso che la ripresa della riunione è rinviata a lunedì pomeriggio.
Serracchiani (Pd): "No momento ultimatum, serve responsabilità"
"Questo non è il momento degli ultimatum: serve senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per andare avanti con l’agenda di questo governo di unità nazionale". Così su Twitter la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani.
Taverna (M5S): "Avanti compatti insieme a Conte"
"Noi parliamo di temi, noi portiamo proposte concrete. Non è questo il ruolo del Parlamento? Avanti compatti insieme a Conte, sempre dalla parte dei cittadini". Così, su Facebook, la vicepresidente del Senato e del M5S, Paola Taverna.
M5S, assemblea congiunta rinviata alle 20
È stata rinviata alle 20 la prosecuzione dell'assemblea congiunta dei gruppi M5S, con il leader Giuseppe Conte. Deputati e senatori, che avrebbero dovuto riunirsi alle 18, più tardi torneranno quindi a collegarsi via zoom con il leader del Movimento, Giuseppe Conte.
Renzi: "Draghi non tratti e faccia il discorso: prendere o lasciare"
"Abbiamo superato quota 80mila firme per dire a Draghi: non trattare con nessuno, vieni in Parlamento e fai un discorso prendere o lasciare. Noi ci stiamo. Avanti con Draghi. Arriviamo a 100mila?". Lo scrive su Twitter il leader di Italia viva Matteo Renzi, facendo riferimento alla petizione online organizzata dal suo partito a sostegno del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Berlusconi e Salvini: pronti al voto, rotto patto di fiducia
"Le nuove dichiarazioni di Giuseppe Conte – contraddistinte da ultimatum e minacce – confermano la rottura di quel "patto di fiducia" richiamato giovedì dal presidente Mario Draghi e alla base delle sue dimissioni". Lo si legge in una nota congiunta di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. I leader di FI e Lega "con il consueto senso di responsabilità, hanno dunque concordato di attendere l'evoluzione della situazione politica, pronti comunque a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini". Silvio Berlusconi e Matteo Salvini "confermano che sia da escludere la possibilità di governare ulteriormente con i 5 stelle per la loro incompetenza e la loro inaffidabilità", prosegue la nota congiunta del presidente di Forza Italia e del segretario della Lega.
Ceccanti (Pd): "A Camere sciolte gestire i decreti diventa una palude"
"A Camere sciolte la decretazione d'urgenza è praticamente ingestibile perché non si può porre la fiducia. L'ordinaria amministrazione porta a una palude", scrive il parlamentare del Pd Stefano Ceccanti su Twitter. "Oltre alla difficile gestibilità della decretazione senza fiducia sarebbe un pio desiderio a Camere sciolte pensare di gestire senza problema le deleghe legislative la cui attuazione è materia di scelte politiche prima che tecniche. In quel caso vedo molto male il Pnrr".
Di Battista: "Draghi se ne vuole andare e Di Maio è attaccato alla poltrona"
L'ultimo post su Facebook di Alessandro Di Battista: "Non devo difendere il Movimento 5 Stelle (figuriamoci, nell'ultimo anno e mezzo è indifendibile, dal “Draghi è grillino” in poi è stato un suicidio continuo) tuttavia amo difendere la verità. È evidente che Draghi si sia stancato di fare il Presidente del Consiglio. In realtà non l'ha mai voluto fare. Accettò sperando di diventare presto Presidente della Repubblica.Ora prende la palla al balzo per andarsene mentre gran parte della Stampa dà tutte le colpe a Conte descrivendolo come un irresponsabile perché ci ha fatto perdere (a detta loro) il miglior Presidente del Consiglio della galassia. Scemenze.Se Draghi davvero lo volesse sarebbe ancora non solo il Presidente del Consiglio, ma il Presidente del Consiglio di un governo di unità nazionale, perché quasi tutti gli voterebbero la fiducia.Dall'altra parte chi è terrorizzato dall'idea di perdere la poltrona e di andare ad elezioni anticipate (si dovrebbe mettere con l’agendina in mano alla Carlo Verdone in un “Sacco Bello” a chiamare tutti i democristiani d'Italia, con il pericolo che in molti non siano disposti a rispondergli perché ci sono democristiani seri e non soltanto democristiani di convenienza) è Luigi Di Maio".
Rosato (Iv): "Conte populista, in tempi difficili urla ma non porta soluzioni. Abbiamo bisogno di Draghi"
Il presidente di Italia viva Ettore Rosato torna ad attaccare il M5s a Skytg24. "Il governo Draghi è pragmatico, richiede scelte, sacrifici, azione. Esattamente l'opposto di Conte, che con una politica populista annuncia le soluzioni -spesso irrealizzabili, come l'abolizione della povertà- parlando alla pancia degli italiani. I populisti come Conte in tempi difficili possono urlare ma non risolvono le questioni spinose del Paese. E per affrontare tali questioni, abbiamo bisogno di uno come Draghi", ha detto.
Caon (FI): "Avanti con Draghi, è unica garanzia per il Paese"
"L'Italia sta andando incontro a una tempesta economica e finanziaria che colpirà duramente imprese, lavoratori e famiglie. Il presidente Draghi è l'unica garanzia che abbiamo a livello nazionale e internazionale per scongiurare una recessione senza precedenti e per questo deve poter terminare il proprio lavoro iniziato a Palazzo Chigi senza vincoli o scadenze. C'è un lavoro importante da portare avanti che tanti imprenditori e associazioni di categoria ci chiedono di completare. Irresponsabile chi pensa di fermarlo". Lo dichiara il deputato di Forza Italia, Roberto Caon.
Pavanelli (M5s): "Non abbiamo sfiduciato Draghi"
"Il M5S non ha sfiduciato Draghi. Come non lo ha fatto Italia Viva, quando non ha votato il decreto Cartabia o la Lega quando non ha votato il decreto Green pass. Ci siamo semplicemente astenuti sul dL Aiuti perché non risolve i gravi problemi delle famiglie e delle imprese alle prese con il caro bollette". Lo dice la senatrice pentastellata Emma Pavanelli. Le ragioni del dissenso sono tre: "Il blocco incomprensibile del Superbonus; l'assurdo articolo sull'inceneritore di Roma; l'approvazione di emendamenti surreali sul reddito di cittadina".
Come finirà la crisi di governo dipende soprattutto da Draghi
Come finirà la crisi di governo dipende soprattutto da quello che deciderà Mario Draghi. E, verosimilmente, se alla fine sceglierà di restare, sarà perché a chiederglielo è direttamente Sergio Mattarella.
Mazzetti (FI): "Andare al voto ora significa precipitare l'Italia nel caos"
"Da settimane, nel momento più difficile sul fronte sanitario, economico e geopolitico, il Paese è fermo per i travagli del M5S. Il penultimatum di Conte ieri ha ricordato a tutti noi la grande confusione dei mesi duri del Covid, prima di Draghi. Del resto, non si può chiedere all'antipolitica di avere coerenza politica e responsabilità. Non temiamo mai il voto ma affossare questo governo significa lasciar precipitare l'Italia nel caos, con ripercussioni soprattutto sul ceto basso e medio". Lo dichiara in una nota Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia.
Mirabelli (Pd): "La Lega sa bene che il voto danneggerebbe il Pnrr"
"Leggo che il sottosegretario leghista Freni, insieme a Morelli, sostiene che con la crisi per il Pnrr non cambierebbe nulla. Proprio ieri lo stesso Freni aveva giustamente spiegato che senza riforma del processo tributario e legge sulla concorrenza entro il 2022 avremmo perso 21 miliardi". Lo dice il senatore del Partito democratico Franco Mirabelli. "Mercoledì ognuno si assumerà le proprie responsabilità, ma agli italiani va detta la verità e raccontare che se a ottobre si votasse invece che fare le riforme o tagliare le tasse sul lavoro non cambierebbe nulla è una bugia", ha aggiunto.
Insieme per il Futuro: "I 19 punti del partito di Conte che devastano il Paese"
"Con la crisi di governo voluta dal partito di Conte, gli effetti sul Paese sarebbero devastanti". Cosi in una nota Iolanda Di Stasio e Primo Di Nicola, capigruppo alla Camera e al Senato di Insieme per il Futuro. I parlamentari elencano poi il "documento" da 19 punti che l'M5s lascerebbe "in eredità agli italiani":
-
Non si raggiungono gli obiettivi del PNRR necessari per ottenere entro fine anno quasi 22 miliardi di euro;
-
salta il salario minimo: nessun aumento di stipendio per i lavoratori che percepiscono meno di 9 euro l'ora;
-
salta il taglio del cuneo fiscale, misura necessaria per aiutare le imprese;
-
si va in esercizio provvisorio e non sarà possibile programmare gli investimenti per il prossimo anno"
-
5, non si potranno fare provvedimenti contro il caro bollette;
-
non si potranno contrastare gli aumenti della benzina;
-
il governo non potrà fare nuovi accordi sul gas;
-
non si potranno rinnovare bonus come quello da 200 euro;
-
alta la battaglia sul tetto massimo al prezzo del gas in Ue;
-
si indebolisce l'Italia ai tavoli internazionali e su temi come la riforma del Patto di Stabilità non riusciremo a incidere;
-
nessuna riforma delle pensioni e si torna alla legge Fornero;
-
aumentano i tassi dei mutui per comprare una casa".
-
non si riuscirà a fare la riforma del fisco per abolire l'IRAP e semplificare gli adempimenti ad autonomi e partite IVA;
-
non sarà possibile contrastare l'inflazione attraverso la riduzione dell'IVA sui prodotti di prima necessità;
-
non si potranno fare interventi straordinari per aiutare famiglie e imprese durante l'emergenza;
-
salta la riforma degli Enti Locali, necessaria per aiutare i sindaci a garantire servizi primari ai cittadini;
-
salta il ddl sulla concorrenza, necessario per ottenere i fondi del PNRR e per ottenere liberalizzazioni in favore dei consumatori;
-
son sarà possibile rifinanziare il Superbonus;
-
non sarà possibile contrastare l'emergenza siccità".
Il documento quindi conclude: "Per risalire nei sondaggi e per beghe interne, il partito di Conte sta condannando il Paese al collasso economico e sociale".
Lettà riunirà deputati e senatori del Pd martedì sera
Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, riunirà alle 21.30 di martedì 19 luglio i deputati e senatori dem, alla vigilia dell'intervento di Mario Draghi in Parlamento.
Salvini incontrerà oggi Berlusconi: al centro del colloquio la crisi di governo
Matteo Salvini arriverà oggi in Sardegna per un incontro con Silvio Berlusconi. I due leader del centrodestra, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, avrebbero deciso di anticipare il faccia a faccia previsto per domani.
Bonaccini a Meloni: "Centinaia di sindaci che firmano nostra lettera sarebbero burattini?"
"Quindi secondo Giorgia Meloni centinaia di sindaci (in realtà crescono di ora in ora) che stanno firmando appello per chiedere a Mario Draghi di restare sono tutti burattini? E i civici che firmano a chi risponderebbero? Semplicemente surreale". Lo dice il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, a proposito della lettera-appello dei sindaci a Draghi, criticata dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
I sindaci della Lega non rispondono all'appello per tenere Draghi a Chigi, si aspetta Salvini
Cade nel vuoto l'appello dei primi cittadini per Draghi al governo tra i parlamentari-sindaci della Lega. "Firmare per una riedizione di governo con il M5S e con chi fa solo teatrini non ha molto senso", dice all'AdnKronos Alberto Stefani, deputato e primo cittadino di Borgoricco, in provincia di Padova. "Come sindaci del Veneto dobbiamo mobilitarci per un governo che difenda l'autonomia, non certo per dare la firma a un governo fotocopia, che è quello che mi pare venga chiesto".
Giarrizzo (Insieme per il Futuro): "Conte condanna Paese a voto anticipato, pagheranno gli italiani"
"Credo che ormai sia chiaro a tutti che Conte sta prendendo tempo, allungando i tempi delle riunioni con i parlamentari, per non prendere una posizione netta, condannando così il Paese alle elezioni anticipate, come ha sempre voluto, sin da quando ha innescato questa tragicommedia che stanno già pagando italiani". Così all'Adnkronos Andrea Giarrizzo, deputato di Insieme per il Futuro.
Lega: "Pnrr e fondi Ue non sono a rischio in caso di voto anticipato"
"In una fase così delicata, è necessario confrontarsi senza inquinare il dibattito: anche in caso di elezioni anticipate non sono a rischio né l'attuazione del Pnrr, né le Olimpiadi, né tantomeno i fondi contro il caro energia ed il caro carburanti. Il Paese avrà sempre un Parlamento ed un governo in carica: la conversione dei decreti attualmente in parlamento, così come l'attuazione degli obiettivi PNRR non è in discussione né lo saranno nella primavera 2023. Mai come in questo momento l'Italia e gli italiani meritano massima responsabilità, a maggior ragione ora che 5Stelle e Pd hanno messo in discussione quel patto di fiducia evocato giovedì dal Presidente del Consiglio. Mercoledì tutte le forze parlamentari sceglieranno secondo coscienza, ma notizie come queste creano un allarme inutile ed ingiustificato". Cosi' il viceministro delle Infrastrutture Alessandro Morelli e il sottosegretario al Mef Federico Freni, esponenti della Lega.
Sospesa l'assemblea M5s con Conte, riprenderà alle ore 18
È stata sospesa l'assemblea congiunta dei parlamentari M5S, che si è aperta ieri sera e ha ripreso i lavori questa mattina. Deputati e senatori pentastellati torneranno a riunirsi in videocollegamento con il leader Giuseppe Conte alle ore 18. POL NG01 gir/sid 171411 LUG 22
Per il Financial Times l'Italia ha ancora bisogno di Mario Draghi
"Con una crisi del costo della vita, la guerra in Ucraina e il pacchetto "anti-frammentazione" in preparazione da parte della Banca centrale europea, è il momento peggiore per la confusione. Questa settimana sarà cruciale, e non solo per l'Italia": lo scrive il Financial Times, sostenendo Mario Draghi. "La migliore speranza è che Draghi continui a essere presidente del Consiglio il più a lungo possibile. Sarebbe molto meglio concedergli il tempo di portare avanti le misure fondamentali nei prossimi mesi".
Lo Russo: "Oltre 1.000 sindaci hanno firmato la lettera per chiedere a Draghi di restare"
Ha superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. Lo fa sapere il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, tra i coordinatori dell'iniziativa con il sindaco di Firenze Dario Nardella.