Crisi di governo, cresce l'attesa per la conferenza dei capigruppo del Senato, che dovrà decidere sulla calendarizzazione della mozione di sfiducia presentata dalla Lega nei confronti di Giuseppe Conte e del governo. Nel frattempo, dopo la mezza apertura di Beppe Grillo, arriva quella di Matteo Renzi: no a elezioni subito, prima stop ad aumento dell'IVA e taglio parlamentari. E Salvini grida all'inciucio.
- Renzi: "Neanche se mi pagano vado con Grillo, ma serve nuovo governo prima di andare a votare" 11 Agosto
- Nicola Zingaretti chiude ad alleanza con M5s: "Dico no, non ho paura del voto" 11 Agosto
- Luigi Di Maio: "No inciuci, ma serve buonsenso. Prima taglio dei parlamentari, poi voto su fiducia" 11 Agosto
- Ipotesi governo di scopo guidato da Roberto Fico, Salvini: "Un film dell'orrore" 11 Agosto
- Renzi chiede un governo elettorale, Salvini attacca: "È un inciucio, andiamo al voto" 11 Agosto
Renzi: "Neanche se mi pagano vado con Grillo, ma serve nuovo governo prima di andare a votare"
Dopo il no incassato da Nicola Zingaretti e le accuse di inciucio che piovono da Matteo Salvini, Matteo Renzi torna sulla questione dell'apertura al Movimento 5 Stelle e alle altre forze politiche per formare un nuovo governo che metta in sicurezza i conti prima di andare nuovamente al voto. L'ex Presidente del Consiglio, in una breve intervista al Tg5, non arretra, anzi rilancia: "Davanti alla forzatura istituzionale di Matteo Salvini, il Parlamento ha due strade: assecondare Capitan Fracassa e andare al voto, come vuole lui e quando vuole lui, oppure creare un Governo NoTax che eviti l’aumento dell’IVA e scongiuri il rischio dell’uscita dall’Euro. Io non ho dubbi".
E se pure ribadisce di avere "molti motivi di risentimento personale contro chi in questi mesi mi ha attaccato e insultato, a cominciare dai Cinque Stelle" e che "con Grillo non andrei a mangiare una pizza nemmeno se mi pagassero", ripete: "La politica si fa cercando il bene comune, non inseguendo le ripicche personali. E l’Italia viene prima delle correnti di partito. In Parlamento ciascuno di noi dovrà votare: io sono convinto che ci sia una maggioranza per un Governo Istituzionale che salvi l’Italia. Chi dirà NO, si assumerà la responsabilità davanti al Paese di consegnare alla destra estremista il futuro dei nostri figli".
Salvini ai contestatori: "Ospitate pure i migranti a casa vostra, ma con i vostri soldi"
Il ministro degli Interni Matteo Salvini si è rivolto al gruppo di contestatori che hanno protestato durante il suo comizio a Siracusa: "Quelli che fanno casino oggi sono dei figli di papà. Mi dispiace solo che ci siano dei poliziotti impegnati a contenerli". Poi ha commentato ironicamente i vari "Vaffa" che sono arrivati dal pubblico: "Che concetto profondo, è questo il programma di un eventuale governo Renzi-Grillo. E a Renzi dico che non è vero che io voglio cacciare le persone di colore. Io voglio dare un futuro alle persone perbene, non a chi bivacca ai giardinetti. Se vieni in Italia e dici che non ti piace Gesù Bambino e il Natale allora puoi andartene al tuo Paese".
"Se dipendesse da me reintrodurrei un bel po' di servizio militare, rispetto e disciplina. Altrimenti qua l'ultimo arrivato vuole solo diritti", ha aggiunto. Il vicepremier ha poi concluso il suo intervento dal palco, con il quale ha finito il suo tour al Sud, mostrando il rosario stretto nel pugno e baciando un santino che gli è stato passato dal pubblico.
Salvini: "Qualcuno vuole ammucchiate per non mollare la poltrona, io chiedo elezioni"
"C'è la certezza che in queste ore qualcuno sta lavorando a Roma a un'ammucchiata per non mollare la poltrona. Questa e' una certezza. Se poi ci riescano o no sta alla loro coscienza. Penso che dopo un governo la via maestra siano le elezioni", ha detto oggi pomeriggio Salvini da Catania. E ancora: "Se Renzi facesse un po' di passeggiate nella vita reale non penso che avrebbe voglia di perdere tempo", ha affermato poi il ministro degli Interni a Siracusa davanti alla sede della Capitaneria di Porto. "Capisco Renzi – ha aggiunto Salvini – che vuole salvare la poltrona, è umano ma capisco meno Di Maio e Grillo che fino a ieri parlavano di rivoluzione mentre adesso è diverso. A me interessa che si faccia in fretta, poi se qualcuno va in Parlamento e trova il Pd, il M5S, profughi e transfughi che fanno un governo lo spiegheranno agli italiani".
Poi, riferendosi al suo appello fatto agli italiani, chiedendo loro di dargli pieni poteri, ha sottolineato: "Si parla di dittatura ma io chiedo le elezioni. Se stiamo qua tutto agosto a perdere tempo è un problema. Chi perde tempo lo spiegherà agli italiani, I parlamentari della Lega sono a Roma già da domani".
Salvini annuncia: "A giorni vedrò gli alleati di centrodestra per le prossime regionali"
"Conto di vedere sicuramente gli alleati a livello locale del centrodestra perché sicuramente alcune elezioni regionali ci sono: in Umbria sono fissate il 27 ottobre, in Emilia Romagna dovrebbero essere a dicembre e poi ci saranno Calabria, Marche, Toscana. Sicuramente su questo l'alleanza che ha vinto tutte le elezioni negli ultimi mesi deve ritrovarsi e proporre candidati comuni prima possibile". L'ha annunciato a Catania Matteo Salvini. "Penso che già la settimana prossima ci ritroveremo con gli alleati per le regionali, ovviamente si parlerà anche di altro".
Il M5s lancia l'allarme: "Quota 100 e reddito di cittadinanza non si toccano"
Con un post pubblicato sul Blog delle Stelle, i parlamentari grillini inseriscono un ulteriore tema nella polemica politica sulla imminente crisi di governo: il destino delle misure economiche improntate dall'esecutivo guidato da Giuseppe conte. L'obiettivo polemico è ancora una volta Matteo Salvini, accusato di aver tradito il contratto di governo e la fiducia degli italiani:
Si prendano la responsabilità di bloccare riforme che i cittadini aspettano da anni come il salario minimo, la riduzione del costo del lavoro (dunque stipendi più alti), le norme sui riders, sull’acqua pubblica, il dimezzamento dei tempi dei processi e una legge #SalvaMare. Tra le altre.
Ma attenzione, una cosa deve essere chiara: misure come il Reddito e la Pensione di Cittadinanza e Quota 100 non si toccano!
Se e quando questo Governo vedrà la fine, nessuno dovrà penalizzare le oltre 900mila persone che hanno fatto domanda per ricevere un sostegno al reddito o i tanti che dopo una vita di sacrifici vogliono godersi l’agognata pensione. Davvero politici che vogliono salvaguardare i loro privilegi (e la loro poltrona) pensano così di distruggere quanto di buono fatto finora, andando a colpire ancora una volta i cittadini più deboli?
Nicola Zingaretti chiude ad alleanza con M5s: "Dico no, non ho paura del voto"
Il segretario del Partito Democratico sceglie il proprio blog sull'Huffington Post per replicare a Matteo Renzi e chiudere la porta all'ipotesi di un accordo con il Movimento 5 Stelle per evitare il ritorno alle urne e boccia quindi la proposta di dar vita a governi di tipo istituzionale o politico per traghettare solo successivamente il paese a elezioni. Scrive Zingaretti:
Ho ben chiara la minaccia rappresentata dall’iniziativa di Salvini, addirittura per la tenuta della democrazia liberale, ma il sostegno a ipotesi pasticciate e deboli, non illudiamoci, ci riproporrebbe ingigantito lo stesso problema tra poche settimane.Di fronte a una leadership della Lega che tutti giudichiamo pericolosa e che si appella al popolo in maniera spregiudicata è credibile imbarcarsi in un esperienza di governo pd/ 5 stelle (perché di questo stiamo parlando) per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni? Su cosa? Nel nome della salvaguardia della democrazia? Io con franchezza credo di no. E’ forte dire nel nome della democrazia non facciamo votare? Ho anzi il timore che questo darebbe a Salvini uno spazio immenso di iniziativa politica tra i cittadini. Griderebbe lui allo scandalo. Daremmo a lui la rappresentanza del diritto dei cittadini di votare e decidere. Davvero allora i rischi plebiscitari sarebbero molto seri.
Nella lettura del leader del PD, il partito deve prepararsi "con coraggio e passione alla battaglia politica", senza aver paura del ritorno alle urne in tempi brevi.
Luigi Di Maio: "No inciuci, ma serve buonsenso. Prima taglio dei parlamentari, poi voto su fiducia"
C'era grande attesa per la replica di Luigi Di Maio alla proposta avanzata da Matteo Renzi e alle parole pronunciate ieri da Beppe Grillo sulla possibilità di alternative all'immediato ritorno alle urne. Con un post pubblicato sulla sua bacheca Facebook, il capo politico del Movimento 5 Stelle ha confermato che la priorità del Movimento 5 stelle è quella di approvare il taglio dei parlamentari: "Ci aspettiamo adesso che nessun partito trovi scuse su questo, dopo che questa riforma ha già passato 3 voti di 4 necessari. Ne manca solo uno. Ci vogliono solo due ore ed è fatta. Solo due ore. E il mio appello è rivolto a tutte le forze politiche in Parlamento".
Solo successivamente, spiega, si potrà tornare in Aula per valutare chi vuole sfiduciare il Presidente del Consiglio e successivamente rimettersi alle decisioni del Presidente della Repubblica. Spiega Di Maio: "L’unica apertura da fare è al buon senso. Tagliamo 345 poltrone. Nessun inciucio, nessun giochetto. Solo mezzo miliardo in meno di sprechi da investire in scuole, strade e ospedali".
Roberta Lombardi ha cambiato idea: "Governo anche col PD, dopo Salvini va bene pure Belzebù"
Nel giorno in cui Matteo Renzi apre alla possibilità di un governo di scopo per rinviare la data delle elezioni, arrivano altri inaspettati via libera a una intesa fra D e Movimento 5 Stelle. Questa volta a parlare è Roberta Lombardi, ex capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera e protagonista proprio dell'incontro in streaming con Pierluigi Bersani che mise la parola fine all'intesa Pd-5 Stelle dopo le elezioni del 2013.
In una intervista a Repubblica, Lombardi spiega: "Se Salvini vuole subito il voto, deve capire che il Parlamento non è ai suoi ordini". E apre a intese col PD: "Io dopo aver governato con la Lega penso di poter andare d’accordo anche con Belzebù […] Io penso che ci voglia un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. A maggior ragione dopo essere stati al governo con la Lega. E lo dice una che nel 2013 ha rifiutato l’offerta di Bersani: eravamo molto più schizzinosi". Dunque, aggiunge, può nascere un governo di transizione a partire dal taglio dei parlamentari: "Sì. Per fare, dopo quella riforma, la legge elettorale. Quando c’è la volontà politica ci vuole pochissimo tempo. Poi una manovra che sterilizzi le clausole di salvaguardia e metta il Paese al riparo dai mercati".
Ipotesi governo di scopo guidato da Roberto Fico, Salvini: "Un film dell'orrore"
Dopo l'apertura di Matteo Renzi a un governo di scopo, che metta in sicurezza i conti pubblici scongiurando l'aumento dell'IVA e permettendo al Parlamento di completare la riforma della Costituzione per il taglio dei parlamentari, sono in molti a ipotizzare un impegno in prima persona del presidente della Camera Roberto Fico. Stando ad alcune indiscrezioni che filtrano in queste ore, Mattarella potrebbe affidare all'esponente del Movimento 5 stelle l'incarico di valutare se ci sono margini per una nuova maggioranza in Parlamento, che possa scongiurare un immediato ricorso alle urne.
Immediata la replica di Matteo Salvini, che ha bollato tale ipotesi come "un film dell'orrore", attaccando: "tutti hanno detto che dopo questo governo c'erano solo le elezioni, mi auguro che Mattarella ascolti la sensibilità del paese, che certamente non vuole un governo con Renzi e Di Maio".
Renzi chiede un governo elettorale, Salvini attacca: "È un inciucio, andiamo al voto"
Dopo che ieri Beppe Grillo aveva rotto gli indugi e, nell'annunciare il suo ritorno in campo in prima persona, aveva aperto alla possibilità di rinviare le elezioni per completare prima alcuni provvedimenti fondamentali per il Paese, arriva anche la posizione "a sorpresa" di Matteo Renzi. L'ex Presidente del Consiglio e attuale senatore del Partito Democratico in una intervista al Corriere della Sera ha lanciato una proposta destinata a far discutere: un governo di transizione elettorale, che eviti l'aumento dell'IVA, permetta al Parlamento di completare la riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari e, infine, porti il Paese alle urne, gestendo in trasparenza la macchina elettorale. Nella lettura di Renzi, infatti, Conte e Salvini non possono essere in carica durante il percorso verso eventuali elezioni: "Facciano la campagna, ma lascino gli uffici pubblici: si trovino un altro modo per pagare i loro mastodontici staff. Salvini non può fare il giocatore, l’arbitro e l’ultrà. Anche perché gli riesce fare solo l’ultrà".
Una posizione che sembra contrastare con quella espressa dal segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti e che peraltro arriva prima che i democratici abbiano riunito i gruppi parlamentari per decidere quale atteggiamento tenere in Aula (l'incontro è fissato per il pomeriggio di lunedì 12 agosto). E se anche Renzi ha spiegato che la sua proposta è "aperta a tutti", appare chiaro come ora la palla sia nel campo del Movimento 5 Stelle, chiamato a prendere ufficialmente posizione, dopo le indiscrezioni e le mezze dichiarazioni di suoi autorevoli esponenti e anche del co-fondatore. Anche in questo caso, si attende la riunione dei gruppi parlamentari, fissata per la mattina di lunedì.
Nel frattempo, Matteo Salvini ha già commentato duramente le voci di un possibile accordo per un governo di transizione, parlando apertamente di inciucio e di manovre di palazzo: