Le ultime notizie di oggi, 8 febbraio, sulla crisi di governo. Secondo giro di consultazioni per il premier incaricato Mario Draghi oggi e domani, per definire la maggioranza e comporre il nuovo governo: si lavora sul programma e sui nomi della squadra di ministri. Si è cominciato con il gruppo Misto della Camera e si finirà martedì, ancora una volta con il Movimento 5 Stelle: poi gli iscritti pentastellati voteranno su Rousseau tra il 10 e l'11 febbraio per decidere se sostenere il governo Draghi. Il presidente incaricato incontrerà le parti sociali e poi salirà al Quirinale per sciogliere la riserva e presumibilmente per illustrare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la sua lista dei ministri. Il nuovo governo potrebbe quindi giurare già questo venerdì. Il gruppo Misto e i socialisti hanno ribadito il loro appoggio a un esecutivo Draghi, così come Noi con l'Italia, Cambiamo e Centro Democratico. Azione e +Europa hanno detto che lo sosterranno anche oltre il momento di entusiasmo generale. Fusacchia spiega che per Draghi la priorità è recuperare i mesi persi per la scuola. Ieri Conte ha chiarito però che non intende entrare nel nuovo esecutivo. Ma nel Movimento c'è malcontento. Non tutti sono disposti a stare nella stessa maggioranza con Berlusconi e con Salvini: che oggi ha detto di non essere contrario all'Europa e di avere intenzione di presentare a Draghi un "modello Bertolaso". Il Partito Democratico conferma il sostegno al governo Draghi, mentre Fratelli d'Italia è l'unico gruppo che ha annunciato che non voterà la fiducia al nuovo esecutivo.
- Fratelli d'Italia dice che non andrà mai al governo con Pd e M5s 08 Febbraio
- Tajani: "FI voterà sì al regolamento sul Recovery. Spero che Lega e FdI facciano lo stesso" 08 Febbraio
- La Lega torna a salire nei sondaggi: crollano Pd e M5s 08 Febbraio
- Crimi: "Su Draghi non devono esserci pregiudizi. Chi dice no lo fa senza sapere programma" 08 Febbraio
- La lettera di Meloni a Draghi: "Una maggioranza litigiosa non potrà gestire questa fase" 08 Febbraio
- Gelmini (Fi): “Per l’Italia è arrivata l’ora del Whatever it takes, nuovo governo sarà garanzia" 08 Febbraio
- Meloni: “Salvini ministro? Sarei contenta, ma rischio entrino anche Zingaretti e Di Maio” 08 Febbraio
- L’appello di Italia Viva a Draghi: “Recovery va riscritto, confidiamo in lui” 08 Febbraio
- Fratoianni contro Salvini: “Propone a Draghi modello lombardo per Covid, non scherziamo” 08 Febbraio
- Crucioli (M5s): "Voterò No all'ingresso del Movimento nel governo Draghi" 08 Febbraio
- Lezzi: "M5s si rivolge ancora agli iscritti, ora decisione complessa" 08 Febbraio
- Mario Draghi potrebbe incontrare le parti sociali mercoledì 10 febbraio 08 Febbraio
- M5s rilancia voto su Rousseau: "Per formazione governo decidono sempre iscritti" 08 Febbraio
- Unterberger (Autonomie): "Salvini in 12 ore diventato europeista, ora diventi anche femminista" 08 Febbraio
- Fusacchia (Centro Democratico): “Per Draghi priorità è recuperare mesi perduti su scuola” 08 Febbraio
- Lupi (Nci) alle consultazioni: “Sosteniamo Draghi rispondendo ad appello Mattarella, no a veti" 08 Febbraio
- Gli iscritti M5s voteranno online se sostenere il governo Draghi 08 Febbraio
- Di Battista bacchetta M5s: “Errore gravissimo” sostenere il governo Draghi 08 Febbraio
- Pd: "La rappresentanza femminile nel nuovo governo dovrà essere adeguata alla sfida" 08 Febbraio
- Azione e +Europa: "Nostro appoggio a Draghi permarrà anche in tempi difficili" 08 Febbraio
- Conte chiede compattezza ai Cinque Stelle: "Concentriamoci sul bene del Paese" 08 Febbraio
- I socialisti: "Draghi avrà il nostro sostegno, e speriamo anche qualcosa in più" 08 Febbraio
- Consultazioni, il Misto e le minoranze linguistiche: "Non abbiamo ancora parlato di nomi" 08 Febbraio
- Si apre secondo giro di consultazioni di Draghi: le dichiarazioni in diretta streaming 08 Febbraio
- Azzolina su governo Draghi: “Essere responsabili verso il Paese vuol dire partecipare” 08 Febbraio
- Quanti sono i parlamentari del M5s che non sostengono il governo Draghi 08 Febbraio
- Gli italiani hanno fiducia in Draghi: oggi a Palazzo Chigi, domani al Quirinale 08 Febbraio
- Governo Draghi, Salvini: "Io non sono contrario all'Europa" 08 Febbraio
- Casini: "I leader non entreranno nella squadra del governo Draghi" 08 Febbraio
- Totoministri, tra tecnici e politici: i nomi possibili per il governo Draghi 08 Febbraio
- Salvini: "A Draghi proporremo il modello Bertolaso, nostra priorità è la salute" 08 Febbraio
- Di Maio: "Da anni provano a dividere il M5S ma non ci riusciranno, siamo una famiglia" 08 Febbraio
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- Crisi di governo, ultime notizie dell'8 febbraio: Draghi avvia il secondo giro di consultazioni 08 Febbraio
Fratelli d'Italia dice che non andrà mai al governo con Pd e M5s
"Fratelli d'Italia ha firmato un patto con gli elettori: mai con il Pd, mai con i Cinquestelle e saremo coerenti. E saremo utili all'Italia facendo un'opposizione al governo Draghi forte, costruttiva, patriottica e senza chiedere posti di potere": lo ha detto ai microfoni del Tg1 il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Luca Ciriani.
Tajani: "FI voterà sì al regolamento sul Recovery. Spero che Lega e FdI facciano lo stesso"
Domani il Parlamento europeo voterà in merito al Regolamento del Recovery Fund: "Noi di FI, con tutto il Ppe, voteremo a favore del progetto di regolamento di Recovery, anche se c'è un articolo in cui si parla del Patto di Stabilità che deve essere rispettato, pena la perdita dei fondi. È un dubbio formale, perché il patto anche il prossimo anno non verrà utilizzato, quindi meglio andare in fretta. Voteremo sì e spero lo facciano anche Lega e FdI", ha commentato il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a Stasera Italia su Rete 4.
La Lega torna a salire nei sondaggi: crollano Pd e M5s
Secondo il consueto sondaggio del lunedì di Swg, l'ultima settimana di crisi di governo premia i partiti del centrodestra, che risultano tutti in aumento. La Lega, dopo settimane a segno negativo, cresce di quasi un punto percentuale in soli sette giorni. Al contrario, perdono consensi sia il Partito democratico che il Movimento Cinque Stelle.
Crimi: "Su Draghi non devono esserci pregiudizi. Chi dice no lo fa senza sapere programma"
"Il MoVimento 5 Stelle ha sempre messo l'interesse del Paese davanti a tutto, concentrandosi sui temi e sugli obiettivi comuni. Come già accaduto in precedenza, anche in questo caso faremo una scelta ponderata, non istintiva ma basata sugli atti, sui programmi e sulle reali possibilità di incidere sull'attività di governo": lo scrive il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Vito Crimi, su Facebook. E aggiunge: "In queste ore vedo delinearsi schieramenti per il si e per il no al presidente incaricato Draghi. Sia chiaro, è una decisione importante. Ma ritengo che affidarsi al pregiudizio, alla presunzione di conoscere la verità o addirittura il futuro, sia il peggior modo di servire la nostra comunità. Perché è questo che siamo chiamati a fare".
Crimi sottolinea che, "come sempre fatto", il M5s lascerà che siano gli iscritti a decidere. "Lo faremo nella consapevolezza che l'intelligenza collettiva supera sempre le posizioni dei singoli, e lo faremo soltanto dopo che il presidente Draghi ci avrà fornito gli elementi per comprendere, e dunque deliberare. Chi in queste ore si sta agitando per far prevalere la propria contrarietà, o meno, lo fa senza nemmeno conoscere quali iniziative politiche il presidente incaricato intende proporre, qual è il perimetro della maggioranza che supporterebbe questo governo, se sarà composto di soli tecnici o anche di esponenti che siano espressione delle forze politiche. Quando avremo fatto chiarezza su tutti questi elementi, allora sottoporremo la decisione al voto dei nostri iscritti", conclude Crimi. Gli iscritti voteranno su Rousseau tra il 10 e l'11 febbraio.
La lettera di Meloni a Draghi: "Una maggioranza litigiosa non potrà gestire questa fase"
"Gentile Presidente Draghi, Fratelli d'Italia mantiene sempre gli impegni. In occasione del primo giro di consultazioni, Le abbiamo comunicato la nostra decisione di non far parte del nascituro Governo da Lei presieduto, non per avversione preconcetta nei Suoi riguardi ma perché convinti che una maggioranza parlamentare eterogenea e litigiosa non possa gestire la difficile fase che attende l'Italia": lo scrive Giorgia Meloni, in una lettera inviata al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. La leader di Fratelli d'Italia ha però assicurato che il suo partito voterà a favore dei provvedimenti e delle misure messe in campo nell'interesse degli italiani. Meloni ha quindi proseguito illustrando sei proposte di FdI che erano già state sottoposte, ma ignorate, al Conte bis. Infine, ha chiesto a Draghi di confrontarsi, così come farà con le parti sociali, in particolare con i settori e le categorie più colpite dal coronavirus.
Gelmini (Fi): “Per l’Italia è arrivata l’ora del Whatever it takes, nuovo governo sarà garanzia"
La capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, torna a parlare del nascente governo Draghi con un post su Twitter: “L’ora del ‘Whatever it takes’ è giunta per il nostro Paese e, con il sostegno del presidente Berlusconi e di Forza Italia, siamo certi che se questo esecutivo vedrà la luce potrà rappresentare una garanzia per l’Italia e per il buon uso dei fondi europei”.
Meloni: “Salvini ministro? Sarei contenta, ma rischio entrino anche Zingaretti e Di Maio”
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sembra non essere del tutto felice di un eventuale ingresso di Matteo Salvini come ministro nella squadra del governo Draghi. “Se Salvini diventasse ministro in questo contesto io potrei essere contenta”, afferma a Quarta Repubblica. Ma poi aggiunge: "Temo però che questo significherebbe che avremo ministro anche Zingaretti, Di Maio, Speranza. E quindi lo scenario è un po' più fosco”.
L’appello di Italia Viva a Draghi: “Recovery va riscritto, confidiamo in lui”
Il deputato di Italia Viva, Massimo Ungaro, chiede al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, di riscrivere il Recovery plan: “Le audizioni di oggi sul PNRR in commissione Bilancio a Montecitorio hanno confermato quello che come Italia Viva denunciavamo da tempo: il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza italiano, seppur migliorato molto dalla prima bozza del 7 Dicembre, rimane ancora troppo vago, debole e inadeguato. In audizione Bankitalia, la Corte dei Conti e l'UPB hanno messo in luce le varie criticità del piano italiano nel quale non sono ancora definite le singole voci di spesa, mentre altri paesi sono ben più avanti, come il piano francese ‘France Relance', pronto da mesi. Confidiamo nel governo del Prof. Draghi per aggiustare il PNRR italiano e riportare il paese sulla strada della crescita inclusiva e sostenibile. Nel suo momento peggiore l'Italia merita la squadra migliore”.
Fratoianni contro Salvini: “Propone a Draghi modello lombardo per Covid, non scherziamo”
Nicola Fratoianni, deputato di Leu, parla delle proposte avanzate da Matteo Salvini al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi: “Salvini propone a Draghi di adottare il modello lombardo nella gestione della pandemia e come peculiarità del nuovo governo. Forse ha deciso di farsi dire di no all'ingresso nel governo? Battute a parte, è chiaro che rischiamo di trovarci di fronte a una maionese impazzita. Nessuno può accettare che venga richiamata la sanità lombarda come modello in una fase così delicata, visto che si tratta di un sistema sanitario fondato sull'ospedalizzazione e sul privato, completamente sguarnito sul territorio e nell'assistenza di base. E cioè di tutto ciò che si è dimostrato fondamentale nella gestione della pandemia da Covid”.
Crucioli (M5s): "Voterò No all'ingresso del Movimento nel governo Draghi"
"Fin da adesso, vi comunico che voterò no all'ingresso del M5S nel governo Draghi e ve ne elenco sinteticamente le ragioni: alcune delle azioni avallate in passato da Draghi contrastano con il programma e i fondamenti stessi del M5S: privatizzazioni, imposizioni di austerità all'Italia, ingerenze nella sovranità della Grecia": lo afferma il senatore del Movimento Cinque Stelle, Mattia Crucioli. E ancora: "Il curriculum e la storia del presidente incaricato non consentono di escludere ambiguità qualora gli interessi del popolo italiano dovessero divergere da quelli dell'alta finanza e della elite europea di cui fa parte. Le modalità con cui il governo Draghi si formerà- seppure formalmente conformi a Costituzione – non corrispondono all'idea democratica che ci ha spinto in Parlamento. È del tutto evidente, infatti, che la crisi di governo innescata da Renzi puntava proprio a sostituire il presidente Conte con una figura tecnica svincolata da un'effetti".
Lezzi: "M5s si rivolge ancora agli iscritti, ora decisione complessa"
"Il M5S si rivolge anche questa volta ai suoi iscritti come ha già fatto per far nascere il governo Conte I e poi il Conte II. Questa volta la decisione è ancora più complessa, spero venga attentamente ponderato questo aspetto al fine di formulare quesiti chiari che possano lasciare esprimere i nostri iscritti pienamente. Siate numerosi, partecipate, informatevi, elaborate la vostra opinione con coraggio. Ve ne sarò infinitamente grata": lo scrive la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Barbara Lezzi.
Mario Draghi potrebbe incontrare le parti sociali mercoledì 10 febbraio
Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, potrebbe incontrare mercoledì prossimo le parti sociali. Si parla di un incontro verso la tarda mattinata anche se, per ora, non c'è ancora stata una convocazione ufficiale.
M5s rilancia voto su Rousseau: "Per formazione governo decidono sempre iscritti"
Il Movimento 5 Stelle ricorda, attraverso un post su Facebook, che il 10 e 11 febbraio gli iscritti potranno votare sulla piattaforma Rousseau per esprimersi sul sostegno al governo Draghi: “Il Movimento 5 Stelle, come ha sempre fatto anche per la formazione dei governi precedenti, darà la parola ai propri iscritti. Domani ascolteremo le proposte del presidente Draghi, sintesi del primo giro di consultazioni, e sottoporremo la proposta alla rete”, si legge nel post.
Unterberger (Autonomie): "Salvini in 12 ore diventato europeista, ora diventi anche femminista"
Le Autonomie ribadiscono, attraverso la voce di Julia Unterberger, il sostegno al governo Draghi dopo l’incontro con il presidente incaricato nel secondo giro di consultazioni: “Quello che ha fatto più impressione a noi, convinti europeisti, è proprio ciò che ha detto Draghi sulla maggiore integrazione dell’Europa. Il nostro obiettivo è di un’Europa delle Regioni, senza nazionalismi, quindi non possiamo che dire sì. Per l’approccio nei confronti delle minoranze linguistiche, anche questo rientra in un’ideologia dell’Europa e per il presidente questa cosa ha una certa importanza. Ho parlato anche della questione di genere, non è possibile che l’Italia sia all’ultimo posto: è un danno per le donne ma anche per tutto lo Stato. Pensiamo a quanto capitale umano va perso. Pertanto ho chiesto che la politica di genere venga messa al centro di tutte le altre politiche e che nel governo ci sia una adeguata rappresentanza di donne. Siccome Salvini in 12 ore è diventato da sovranista a europeista, magari diventa anche femminista”. “Noi abbiamo chiesto una persona di riferimento”, spiega Unterberger sottolineando che non è stato chiesto di avere un sottosegretariato o una persona all’interno del governo.
Fusacchia (Centro Democratico): “Per Draghi priorità è recuperare mesi perduti su scuola”
Bruno Tabacci, di Centro Democratico, parla al termine delle consultazioni con il presidente incaricato, Mario Draghi, spiegando che il governo avrà un programma incentrato “su europeismo, atlantismo, ambientalismo. Sul tema dell'Europa c’è l'attenzione più alta. è al centro dell'attenzione di Draghi”. Tabacci si augura che il “nostro paese possa svoltare e trarre dalla pandemia una grande opportunità sul tema dello sviluppo”. Alessandro Fusacchia si concentra invece sul ruolo della scuola: “È un punto prioritario per Draghi che ha sottolineato il disagio di apprendimento e anche psicologico che gli studenti hanno subito in questi mesi. C’è un ragionamento da fare su come organizzare questo recupero di mesi persi. Draghi ha condiviso un primo ragionamento su cose strutturali, che hanno a che fare con il calendario scolastico per prepararsi per tempo a settembre dell'anno prossimo. E c’è un lavoro da fare in questi mesi per riprendere il prima possibile a fare scuola”.
Lupi (Nci) alle consultazioni: “Sosteniamo Draghi rispondendo ad appello Mattarella, no a veti"
I rappresentanti di Noi con l’Italia, Cambiamo e Alleanza di Centro sono stati ricevuti dal presidente incaricato, Mario Draghi, per il secondo giro di consultazioni, Maurizio Lupi, di Nci, spiega: “Abbiamo riconfermato al presidente incaricato Draghi non solo la nostra stima, ma anche dopo aver sentito la sintesi del suo programma la nostra condivisione, in particolare sull’essere un governo fortemente europeista e sui punti come il piano di vaccinazione nazionale, la scuola, il lavoro. È evidente che stiamo rispondendo con serietà e responsabilità all’appello del presidente Mattarella, forse qualcuno se ne dimentica. È la ragione per cui noi diamo convintamente la risposta al professor Draghi e non credo ci debbano essere veti”.
Interviene alla Camera anche Vittorio Sgarbi: “L’affresco che sta nella Sala della Regina dice “a Roma ci siamo e ci resteremo” e questo penso valga per un mandato che non sia a termine. Nel governo non ci deve essere alcuno del precedente governo né petali di Arcuri e bisogna integrare con qualcuno il Cts”. Poi Sgarbi ironizza: “Preferirei che si desse la fiducia da lunedì” in poi, perché prima deve visionare alcuni affreschi, scherza. Gaetano Quaglieriello di Cambiamo aggiunge: “Noi pensiamo che questa fase non si debba fare la corsa per mettere la propria bandierina di parte sul programma del governo. Il governo di salvezza nazionale ha pochi punti, come quelli che ci sono stati esposti”.
Gli iscritti M5s voteranno online se sostenere il governo Draghi
"Dalle ore 13 di mercoledì 10 febbraio 2021 alle ore 13 di giovedì 11 febbraio 2021 gli iscritti saranno chiamati a esprimersi su un eventuale supporto a un Governo presieduto da Mario Draghi. Potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato": lo annuncia in un post il Blog delle Stelle.
Di Battista bacchetta M5s: “Errore gravissimo” sostenere il governo Draghi
Alessandro Di Battista ribadisce la sua contrarietà al sostegno del Movimento 5 Stelle al governo Draghi: “Se io fossi in Parlamento assolutamente non voterei la fiducia, in un Paese democratico l'opposizione serve. Ora invece nessuno la farà. Neanche Meloni, che infatti resta in alleanza con la Lega e Berlusconi”. Di Battista parla in un’intervista che andrà in onda domani sera durante la trasmissione Cartabianca, su Rai 3, e ribadisce che il M5s “sbaglia assolutamente e totalmente, è un errore grave infilarsi in una roba del genere”.
Pd: "La rappresentanza femminile nel nuovo governo dovrà essere adeguata alla sfida"
Il Partito democratico domani incontrerà nuovamente il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e gli sottoporrà come priorità la questione dell'empowerment femminile. "Come già fatto nel primo giro di consultazioni", hanno scritto i dem in una nota, "ribadiremo la necessità di concentrare l'attenzione del futuro governo sulle politiche di genere ed in particolare sulle politiche per l'occupazione femminile, quale fattore decisivo per innescare la crescita del paese". E ancora: "Nelle scelte che verranno fatte nella formazione del governo, la rappresentanza femminile dovrà essere adeguata alla sfida".
Azione e +Europa: "Nostro appoggio a Draghi permarrà anche in tempi difficili"
"Abbiamo condiviso la linea di governo di Mario Draghi, in primis con la piena adesione al progetto europeo. Abbiamo prodotto delle proposte che faremo giungere al presidente del Consiglio. L'appoggio di Azione e +Europa è un appoggio pieno e incondizionato, che permarrà anche oltre questo momento di entusiasmo": lo ha detto Carlo Calenda al termine del secondo giro di consultazioni. Concetto, quest'ultimo, ribadito anche da Emma Bonino: "Il nostro appoggio continuerà anche in tempi difficili che non mancheranno".
Conte chiede compattezza ai Cinque Stelle: "Concentriamoci sul bene del Paese"
Giuseppe Conte ribadisce che resterà vicino ai Cinque Stelle: "Li seguirò, continueremo a sentirci", ha detto intercettato dai giornalisti per le vie della capitale, dopo aver comunicato proprio ai parlamentari del M5s che non farà parte della squadra di governo. Il presidente del Consiglio uscente ha anche commentato i malumori che la nomina di Mario Draghi ha scatenato all'interno del Movimento: "Non è un passo facilissimo per alcuni di loro, è comprensibile che ci siano delle perplessità". E ha aggiunto: "Io ho detto loro quel che penso, è il momento di guardare alle sofferenze delle persone e di cercare di concentrarsi per il bene del Paese", chiedendo compattezza.
I socialisti: "Draghi avrà il nostro sostegno, e speriamo anche qualcosa in più"
"In un utilissimo secondo giro di consultazioni, ci siamo confrontati sul programma. Da una parte una forte cornice europeista e dall'altra riforme in campo di giustizia, fisco e pubblica amministrazione. Ma anche una fortissima attenzione verso il mondo del lavoro e della scuola. Queste quattro punti ci trovano assolutamente d'accordo": così il rappresentante dei socialisti, Riccardo Nencini, dopo il confronto con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. "Al professore noi assicuriamo la nostra attenzione, e speriamo qualcosa in più, il nostro sostegno in questa delicata fase per il Paese".
Consultazioni, il Misto e le minoranze linguistiche: "Non abbiamo ancora parlato di nomi"
"In questo secondo giro di consultazioni il presidente ci ha illustrato brevemente i pilastri del nuovo governo e del nuovo programma. Come premessa, si è auto-definito futuro rappresentante di un governo europeista. Noi come componenti delle minoranze linguistiche condividiamo a piena questa prospettiva, per noi è fondamentale": lo hanno detto i rappresentanti del Gruppo Misto della Camera e delle Minoranze linguistiche, al termine delle consultazioni, le prime di questo secondo turno. Per poi aggiungere: "Non abbiamo parlato ancora di nomi, né di incarichi".
Si apre secondo giro di consultazioni di Draghi: le dichiarazioni in diretta streaming
Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, avvia il secondo giro di consultazioni con i gruppi parlamentari. Si inizia alle 15 con il gruppo Misto della Camera e le minoranze linguistiche e si va avanti fino alle 17.30, quando sarà il turno delle Autonomie. Per seguire le dichiarazioni dei gruppi al termine delle consultazioni con Draghi è possibile utilizzare il portale della web tv della Camera dei deputati o il canale YouTube di Montecitorio.
Questo è il calendario delle consultazioni di oggi pomeriggio:
15.00 : Gruppo Misto della Camera e Minoranze Linguistiche
15.30: Maie – Movimento associativo italiani all’estero / Psi
16.00: Azione / +Europa – Radicali Italiani (componente gruppo misto Camera) / + Europa/ Azione (componente gruppo misto Senato)
16.30: Noi con l’Italia / Usei / Cambiamo! / Alleanza di centro (componente gruppo misto Camera) / Idea e Cambiamo (componente gruppo misto Senato)
17.00: Centro Democratico / Italiani in Europa (componente gruppo misto Camera)
17.30: Gruppo per le Autonomie (Svp – Patt, Uv) del Senato
Qui la diretta video:
Azzolina su governo Draghi: “Essere responsabili verso il Paese vuol dire partecipare”
La ministra uscente dell’Istruzione, Lucia Azzolina, commenta su Facebook questa fase con la nascita del governo Draghi: “In questa fase essere responsabili di fronte al Paese significa partecipare. Partecipare al confronto in corso, sedersi al tavolo e portare avanti le proprie idee. È quello che ho ripetuto ieri sera intervenendo all’assemblea congiunta dei parlamentari M5s. Protezione delle fasce più deboli, ambiente, scuola, giovani, occupazione femminile: partiamo dai temi e facciamo la nostra parte con coraggio. La sfida è molto impegnativa, ricordiamoci che saremo forti solo restando uniti”.
Quanti sono i parlamentari del M5s che non sostengono il governo Draghi
Il Movimento 5 Stelle si spacca sul sostegno al governo Draghi. Inizialmente si era parlato di una cinquantina di senatori non disposti a votare la fiducia al presidente del Consiglio incaricato, ma ora questi numeri sembrano nettamente scesi e alla fine i dissidenti potrebbero essere non più di una decina, più qualche astenuto.
Gli italiani hanno fiducia in Draghi: oggi a Palazzo Chigi, domani al Quirinale
Mario Draghi ha già convinto gli italiani: secondo il sondaggio Tecnè per Agenzia Dire, l'ex presidente della Bce è il leader politico con l'indice di gradimento più alto. Ma non solo: quasi il 70% dei cittadini vedrebbe bene Draghi come successore di Mattarella alla presidenza della Repubblica.
Governo Draghi, Salvini: "Io non sono contrario all'Europa"
Il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato così la sua decisione di appoggiare un governo ‘europeista', come quello che sta per nascere: "Io non sono contrario all'Europa, se qualche potere forte dell'Europa aiuta l'Italia a curarsi, evviva. Io sono per l'adozione del codice degli appalti europeo, io domani mattina azzererei il codice di appalti italiano che è una bufala, è una ‘sòla', e lo sostituirei con la normativa sugli appalti europea. Quindi se c'è qualcosa che arriva dall'Europa perché no".
"Sul tema dell'immigrazione noi proporremo l'adozione della legislazione europea. A noi va bene che l'immigrazione in Italia sia trattata come viene trattata in Francia e in Germania. Con le stesse regole. Bisogna coinvolgere l'Europa in quello che non è un problema solo italiano", ha detto a proposito dello sbarco dei 422 migranti della Ocean Viking al porto di Augusta.
Casini: "I leader non entreranno nella squadra del governo Draghi"
Il senatore centrista Pierfredinando Casini, intervistato da Affaritaliani, ha dato la sua previsione sulla squadra del governo Draghi: "Salvini ministro? Di solito in casi come questi c'è sempre la tendenza a sfumare la rappresentanza politica, anche perché, probabilmente, i leader si vorranno giocare il governo del Paese quando ci saranno le elezioni".
Secondo l'ex presidente della Camera "è difficile che i leader e i segretari dei partiti" entreranno nel nuovo esecutivo. "Sotto il profilo costituzionale i governi non nascono mai con una scadenza temporale (tranne ovviamente la fine naturale della legislatura), anche quando sono di scopo. E questo governo ha una scopo molto alto. Il concetto della delimitazione temporale non esiste".
Totoministri, tra tecnici e politici: i nomi possibili per il governo Draghi
Nel primo giorno delle nuove consultazioni si continua a parlare insistentemente di totoministri. Mario Draghi dovrà scegliere una squadra di governo tenendo conto dell'equilibrio precario che avrà una maggioranza ampia come quella che si prospetta. Alcuni ministri saranno tecnici, Cartabia alla Giustizia, Lamorgese agli Interni e un nome di rilievo all'Economia. Mentre i ministri politici saranno tra le figure non di primo piano dei partiti.