Le ultime notizie di oggi, 5 febbraio, sulla crisi di governo. Chiuse le consultazioni in programma per la seconda giornata: dopo Leu e IV, nel pomeriggio è stato il turno di Pd, FdI e FI. Iv ha affermato che sosterrà il governo Draghi senza condizioni, indipendentemente da chi siano i ministri e che si tratti di un esecutivo tecnico o politico. Sì convinto anche dal Pd e da Forza Italia, mentre Giorgia Meloni e Fdi dicono no alla fiducia. Si inizia a parlare di governo di legislatura. Autonomie e Leu hanno ribadito il proprio sostegno a Draghi, anche se Leu ha sottolineato di essere incompatibile con un governo in cui siede anche la destra sovranista. Beppe Grillo è a Roma per un confronto con i vertici Cinque Stelle e Conte e farà parte della delegazione che si siederà al tavolo con Draghi. Non c'era invece Silvio Berlusconi, che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente incaricato. La Lega di Salvini aspetterà le consultazioni per decidere. Sabato sarà il M5S a chiudere le consultazioni. Salvini ha detto, rispetto all'ipotesi di avere ministri della Lega: "Se ci siamo ci siamo, non facciamo le cose a metà".
- Come cambierebbero i sondaggi con l'eventuale nascita del partito di Conte 05 Febbraio
- D’Uva (M5s): “Ultimo governo tecnico non ha lasciato bei ricordi, serve esecutivo politico" 05 Febbraio
- Conte parteciperà all'incontro con Grillo e i vertici M5s prima delle consultazioni 05 Febbraio
- Zingaretti cita Ciampi: “Abbiamo di fronte grande sfida, ma l’Italia ce la farà” 05 Febbraio
- Dalla Banca d'Italia al governo, non solo Draghi: tutti gli ex governatori arrivati a Chigi 05 Febbraio
- Forza Italia ribadisce sostegno a Draghi: “Governo dei migliori, non nuova maggioranza politica" 05 Febbraio
- Lo spread chiude in calo a 98 punti: abbattuta quota 100 05 Febbraio
- Consultazioni, Draghi incontrerà le parti sociali lunedì 05 Febbraio
- Delrio (Pd): “Lega al governo? Non possiamo mettere veti, ma porre questioni di principio" 05 Febbraio
- Casini: “Qualcuno pone condizioni a Draghi? Cerchiamo di non scadere nel ridicolo” 05 Febbraio
- Zingaretti annuncia sostegno del Pd a Draghi: “Dobbiamo rispondere a fase drammatica” 05 Febbraio
- Castellone (M5s): "Conte continuerà il percorso iniziato insieme a noi" 05 Febbraio
- Salvini: "In questo momento mi piacerebbe un governo di tutti, senza veti" 05 Febbraio
- Meloni: "Pronti a dare una mano per i provvedimenti utili, ma mai governo con Pd e M5S" 05 Febbraio
- Consultazioni, Berlusconi assente per precauzione: potrebbe esserci al secondo giro 05 Febbraio
- Governo, iniziato l'incontro tra Fratelli d'Italia e Mario Draghi 05 Febbraio
- Rosato (Iv): "Conte e Bonafede nel governo Draghi? Non mettiamo veti su nessuno" 05 Febbraio
- Salvini: "Domani parleremo con Draghi, ma non possiamo dire sì o no a prescindere" 05 Febbraio
- Governo Draghi, Berlusconi non parteciperà alle consultazioni 05 Febbraio
- Renzi: "Sosterremo il governo Draghi a prescindere dal programma e dai ministri" 05 Febbraio
- Grillo ascolterà i parlamentari e comunicherà la linea del Movimento 5 Stelle a Draghi 05 Febbraio
- Governo, Leu traccia il perimetro: "Siamo incompatibili con forze politiche come la Lega" 05 Febbraio
- Governo, Salvini: "Ministri della Lega? Se ci siamo non facciamo le cose a metà" 05 Febbraio
- Governo Draghi, Cottarelli: "Io ministro? Nomi messi in giro dai giornali" 05 Febbraio
- Crippa (M5s): "Andremo da Draghi ribadendo che siamo la prima forza in Parlamento, poi si vedrà" 05 Febbraio
- Grillo parteciperà alle consultazioni M5s con Draghi 05 Febbraio
- Autonomie: "Come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi" 05 Febbraio
- L'effetto Draghi sullo spread: differenziale scende sotto quota 100 05 Febbraio
- Durigon (Lega): "Anche se si formerà governo Draghi, rimane il tema del voto anticipato" 05 Febbraio
- Salvini: "M5s vuol far decidere a Rousseau se appoggiare Draghi? Auguri...." 05 Febbraio
- Casaleggio su governo Draghi: "Unico modo per avere coesione è quello di chiedere a Rousseau" 05 Febbraio
- Lezzi: "Governo con Renzi e Berlusconi sarebbe fatale per il M5s e una sciagura per italiani" 05 Febbraio
- Zingaretti: "Non arretreremo su ancoraggio europeo. Maggioranza Ursula può essere perimetro" 05 Febbraio
- Totoministri: quale sarà la squadra del governo Draghi 05 Febbraio
- Tajani: "Mi auguro che la maggioranza di Draghi sia la più ampia possibile" 05 Febbraio
- Carfagna: "Stupita che il sì di Forza Italia a Draghi non sia arrivato immediatamente" 05 Febbraio
- Di Battista contrario a un governo Draghi: "Ogni ora che passa si aggiungono ragioni per dire no" 05 Febbraio
- Marcucci: "Governo con la Lega? Non vedo le condizioni, su alcuni punti Pd sia intransigente" 05 Febbraio
- Zingaretti contro Renzi: "Unica cosa che può rivendicare è il casino di aver aperto crisi al buio" 05 Febbraio
- L'appoggio della Lega al governo Draghi potrebbe dipendere da Quota 100 e Flat Tax 05 Febbraio
- Siparietto alle consultazioni, Draghi a Sgarbi: "Che fai, mi filmi con il telefono?" 05 Febbraio
- Meloni: "Non metto in discussione serietà di Draghi, ma di chi sta andando al governo con lui" 05 Febbraio
- Beppe Grillo sta arrivando a Roma: gli incontri con Conte e i vertici M5s 05 Febbraio
- Secondo giorno di consultazioni: oggi tocca alle Autonome, Iv, FdI, Pd e FI 05 Febbraio
- Crisi di governo, ultime notizie del 6 febbraio: Draghi al secondo giorno di consultazioni 05 Febbraio
Come cambierebbero i sondaggi con l'eventuale nascita del partito di Conte
La nascita di un partito guidato da Giuseppe Conte cambierebbe gli equilibri in campo: quasi tutti i principali partiti perderebbero consensi, a partire soprattutto da Movimento 5 Stelle e Pd. Anche senza considerare il partito di Conte, la crisi di governo sembra non giovare a nessuno: quasi tutti perdono consensi. Vediamo qui i dati completi del sondaggio effettuato da Emg per la Rai.
D’Uva (M5s): “Ultimo governo tecnico non ha lasciato bei ricordi, serve esecutivo politico"
Il deputato questore del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, sottolinea la necessità che il governo nascente sia di natura politica: “Il MoVimento 5 Stelle in questi anni ha portato avanti determinate battaglie, una tra tutte il reddito di cittadinanza. Noi vogliamo un governo politico che permetta di continuare a portarle avanti. Non siamo assolutamente d'accordo su un eventuale governo tecnico e lo stiamo dicendo in maniera molto chiara ormai da diversi giorni. L'ultimo governo tecnico non ha lasciato bei ricordi nel Paese, io credo che dobbiamo sgombrare il campo da questa ipotesi. Sarebbe un modo anche per tranquillizzare gli italiani, perché gli esponenti delle forze politiche sono i rappresentanti dei cittadini e la loro presenza evita di fare sentire questi ultimi commissariati invece che pienamente rappresentati. È questo che può tenere unito il Paese”.
Conte parteciperà all'incontro con Grillo e i vertici M5s prima delle consultazioni
Ci dovrebbe essere anche Giuseppe Conte, presidente del Consiglio uscente, al vertice del Movimento 5 Stelle che si terrà domani mattina alla Camera, prima delle consultazioni con il presidente incaricato, Mario Draghi. All’incontro con Beppe Grillo dovrebbero partecipare anche tutti gli ex ministri e lo stesso Conte. Ci saranno anche Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Stefano Patuanelli, Lucia Azzolina, Fabiana Dadone, Paola Taverna, Vito Crimi e i capigruppo di Camera e Senato, Davide Crisi ed Ettore Licheri. La delegazione che andrà invece da Draghi sarà composta da Grillo, Crimi, Licheri, Crippa e dai vicecapogruppo, Andrea Cioffi e Riccardo Ricciardi.
Zingaretti cita Ciampi: “Abbiamo di fronte grande sfida, ma l’Italia ce la farà”
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, cita Carlo Azeglio Ciampi dopo le consultazioni di oggi con il presidente incaricato, Mario Draghi. In serata Zingaretti rilancia su Facebook un passaggio del suo discorso al termine dell’incontro con l’ex governatore della Bce. “La sfida che abbiamo di fronte è davvero grande e noi faremo di tutto per aiutare a vincerla. Come diceva il presidente Ciampi, l’Italia ce la farà”, scrive Zingaretti su Facebook pubblicando una foto dell’ex presidente della Repubblica.
Dalla Banca d'Italia al governo, non solo Draghi: tutti gli ex governatori arrivati a Chigi
Mario Draghi potrebbe diventare presto presidente del Consiglio a tutti gli effetti, sciogliendo la riserva dopo il giro di consultazioni che sta tenendo in questi giorni alla Camera. Draghi non sarebbe il primo ex governatore della Banca d'Italia ad approdare a Palazzo Chigi: in passato un salto simile era già toccato a Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini. Lo stesso Ciampi, peraltro, è stato anche presidente della Repubblica. Così come era successo in passato per Luigi Einaudi. L'intreccio tra la Banca d'Italia e i palazzi governativi – Chigi, Quirinale o ministeri che siano – non è però una rarità assoluta: vediamo quali sono stati gli altri casi.
Forza Italia ribadisce sostegno a Draghi: “Governo dei migliori, non nuova maggioranza politica"
Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, conferma il sostegno del suo partito al governo Draghi, dopo le consultazioni con il presidente incaricato: “Con l’Udc abbiamo confermato al presidente incaricato il pieno appoggio già anticipato dal presidente Berlusconi nel corso di un lungo colloquio telefonico di questa mattina. Forza Italia si aspetta un esecutivo di alto livello, capace di rappresentare al meglio l’unità del paese coinvolgendo tutte le risorse migliori della politica, dell’economia e della cultura per affrontare insieme la più grave emergenza sanitaria ed economica della storia della Repubblica. Tutto ciò non implica la nascita di una nuova maggioranza politica, ma un governo dei migliori al servizio dell’Italia e degli italiani. L’alto profilo del presidente Draghi, che fu proprio Berlusconi a volere alla guida di Banca Italia e Bce, è garanzia non solo dell’esecutivo in Europa e nel mondo ma anche della serietà di un progetto intorno al quale il Paese si potesse riunire. È quello che Berlusconi ha chiesto per primo. Fi è pronto a dare un contributo di idea e di programma e abbiamo consegnato due dossier, uno per il piano del Recovery e uno per il piano vaccinale, elaborati negli scorsi giorni dai nostri esperti e dai nostri tre gruppi parlamentari. Abbiamo approfondito diversi aspetti programmatici su cui Fi si aspetta risposte innovative adeguate”. Sostegno anche da parte dell’Udc, ribadito da Antonio De Poli, ricevuto da Draghi insieme a Fi.
Lo spread chiude in calo a 98 punti: abbattuta quota 100
Chiude ancora in calo lo spread tra Btp e Bund tedeschi. Nel corso della seduta odierna è sceso a un minimo di 94 punti base, mentre in chiusura si è stabilizzato a quota 98,1 punti. Il calo è di quasi 18 punti rispetto a martedì scorso, prima dell’incarico conferito a Mario Draghi.
Consultazioni, Draghi incontrerà le parti sociali lunedì
Il presidente incaricato, Mario Draghi, dovrebbe incontrare nella mattinata di lunedì le parti sociali, prima del secondo giro di consultazioni con i partiti. Il primo giro di consultazioni di Draghi si concluderà domani mattina con i gruppi parlamentari di Lega e Movimento 5 Stelle.
Delrio (Pd): “Lega al governo? Non possiamo mettere veti, ma porre questioni di principio"
Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, commenta la formazione del governo Draghi dopo le consultazioni del presidente incaricato: “Non siamo nelle condizioni di porre veti a nessuno, questo non è un governo politico, ma siamo nelle condizioni di porre questioni di principio: se ci fosse un programma anti-europeista o con contenuti non coerenti con i nostri principi è chiaro che per noi sarebbe un problema, ma su questo Draghi è una delle garanzie migliori”. Il riferimento ai veti è quello alla Lega, secondo quanto chiesto dai cronisti allo stesso Delrio.
Casini: “Qualcuno pone condizioni a Draghi? Cerchiamo di non scadere nel ridicolo”
Pier Ferdinando Casini commenta le consultazioni del presidente incaricato, Mario Draghi: “Qualcuno pone condizioni a Draghi? Ma mi faccia il piacere… Cerchiamo di non scadere nel ridicolo”, scrive su Twitter l’ex presidente della Camera.
Zingaretti annuncia sostegno del Pd a Draghi: “Dobbiamo rispondere a fase drammatica”
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al termine dell’incontro nel merito delle consultazioni del presidente incaricato, Mario Draghi, sottolinea il sostegno del Pd al nuovo governo in procinto di nascere: “Abbiamo espresso al preside incaricato Mario Draghi la piena disponibilità a concorrere al successo del suo tentativo per la formazione di un governo in grado di rispondere alla fase di drammatica incertezza a causa di una crisi improvvisa e ingiustificata. Nell’ambito di questa fiducia abbiamo anche espresso le nostre preoccupazioni e proposte. Le preoccupazioni sono forti sulla crisi economica e produttiva. Non dobbiamo cedere alle tentazioni di disfattismo, occorre suscitare una riscossa italiana che ridia fiducia e speranza. Per questo siamo qua, perché per raggiungere questo obiettivo occorre, anche con le risorse Ue, realizzare un nuovo modello di sviluppo rispetto a quello precedente la pandemia, che non riusciva più a creare né giustizia, né benessere, né ricchezza”.
Zingaretti prosegue: “La sfida è davvero grande. Ma siamo convinti che l’Italia ce la farà. Le proposte, che saranno in un documento, partono dalla necessità della crescita dell’Italia basata sulla sostenibilità, anche ambientale, con un ancoraggio all’Europa e alla sua politica di superamento dell’austerità. E un ancoraggio alla nostra storica politica di amicizia euro-atlantica che può essere aiutata dall’elezione di Biden. Nel governo passato l’0Italia è tornata a essere protagonista della costruzione della nuova Europa, si è evitato derive. Questo matrimonio andrà conservato e rilanciato. È importante accelerare e creare buon lavoro nel nostro Paese. Centrale sarà la riforma del fisco, centrata sul rafforzamento della progressività. È decisivo costruire nuove politiche del lavoro, così come la giustizia. La crisi sta colpendo particolarmente le donne, questo imporrà politica di genere. Attendiamo dopo le consultazioni una sua prima sintesi di questo lavoro, per valutare con spirito costruttivo i passi successivi e vivere in Parlamento la fiducia che gli abbiamo accordato nel tentativo di fornire una risposta utile in questo momento di grande precarietà. Noi pensiamo che la situazione sia molto difficile, ma anche grazie allo sforzo fatto dal presidente Mattarella e da quello che si accinge a fare il professor Draghi siamo pronti a fare quello che serve partendo dai nostri contenuti”.
Castellone (M5s): "Conte continuerà il percorso iniziato insieme a noi"
La senatrice Mariolina Castellone del Movimento 5 Stelle, intervistata nella redazione di Fanpage.it, in vista delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi, per formazione del prossimo governo. Il M5s verrà ricevuto nella giornata di domani, ed è l'ultimo gruppo in calendario.
"Il nostro direttivo, il capo politico e i due capigruppo, andranno all'incontro con Draghi per ascoltare le sue proposte, la sua visione. Noi come sempre parleremo solo di temi".
"Avrei voluto un governo politico e non tecnico, perché si tratta di dover prendere decisioni immediate e servono scelte rapide ed una maggioranza coesa – spiega – noi siamo post ideologici, quindi non dico che dobbiamo fare un governo con la stessa maggioranza di prima, anche perché sarebbe complicato sedersi di nuovo al tavolo con Renzi, e parlare ancora di Mes e di revisione di reddito di cittadinanza".
Per quanto riguarda il ruolo di Conte la senatrice pentastellata ha detto: "Ci auguriamo che Conte continui a lavorare con noi e a far parte del nostro progetto politico. La forma ovviamente dovrà essere individuata, se non sarà il nuovo premier. Ma la sua dichiarazione di ieri mi ha rincuorata, ha chiaramente detto che è accanto a noi, accanto al M5s, e che continueremo il percorso iniziato insieme".
Salvini: "In questo momento mi piacerebbe un governo di tutti, senza veti"
Mentre la presidente di Fratelli d'Italia era a colloquio con il premier incaricato Mario Draghi il leader della Lega Matteo Salvini dichiarava di voler un governo con tutti dentro, almeno in questa fase: "Mi piacerebbe ci fossero tutti, questo momento è tale per cui c'è bisogno dell'energia di tutti", ha detto intervistato da Skynews 24. Quanto a eventuali veti, Salvini ha ribattuto: "Chi sono io per dire ‘tu no', mi spiace che altri lo dicano".
Sul punto, e sulle divisioni del centrodestra, Giorgia Meloni ha ribadito: "Capisco le difficoltà, capisco le pressioni e non mi sento di giudicare le scelte che stanno facendo gli altri".
"A me piacerebbe che il centrodestra rimanesse compatto. Vorrei andare al governo col centrodestra, non voglio andarci con Pd, M5s e Renzi. E Salvini che ci è andato prima di me forse dovrebbe volerci andare anche meno di me", ha detto dopo le consultazioni.
Meloni: "Pronti a dare una mano per i provvedimenti utili, ma mai governo con Pd e M5S"
Giorgia Meloni si è fermata a rilasciare alcune dichiarazioni alla stampa subito dopo aver avuto un lungo colloquio con il presidente incaricato Mario Draghi: "Abbiamo incontrato Mario Draghi, è stato un confronto cordiale, franco e costruttivo. Abbiamo ribadito che in ogni caso non voterà la fiducia al suo governo, senza alcun pregiudizio nei suoi confronti. Noi pensiamo che gli italiani non siano cittadini di serie b e abbiano diritto di scegliere da chi farsi rappresentare. Serve un governo coeso con una maggioranza omogenea e una visione chiara da mettere in pratica, sarebbe possibile solamente con nuove elezioni. Il presidente incaricato rischia di trovarsi con gli stessi problemi avuti fin qui, con il rischio dell'immobilismo nonostante capacità e autorevolezza di chi guida l'esecutivo. Rischiamo di andare verso una maggioranza con le stesse forze che ci hanno portato al disastro di oggi. Fratelli d'Italia non andrà mai al governo con Pd, Movimento 5 Stelle o Renzi".
"Speriamo che Draghi e il suo governo possano andare bene e di dare una mano all'Italia come forza politica, le nostre proposte non mancheranno e speriamo di trovare qualcuno che abbia più voglia di ascoltare rispetto al passato. Per dare una mano non abbiamo bisogno di chiedere ministri o sottosegretari. Se arriveranno provvedimenti utili per l'Italia li sosterremo. Sul piano economico quando dice che bisogna tornare a una spesa buona ha ragione, che però vuol dire discontinuità totale con i governi avuti finora. Spero che le cose cambino, il timore è che con maggioranze che sono per buona parte uguali a quelle che abbiamo già avuto non so quanto si possa sperare in un cambio di passo. Mi auguro Draghi non voglia confermare il Recovery plan proposto da Conte. Abbiamo chiesto un mandato a tempo prima del semestre bianco, ma l'intenzione è arrivare a fine legislatura. Ci sarà un secondo giro di consultazioni, ma ribadiamo che non voteremo la fiducia".
Consultazioni, Berlusconi assente per precauzione: potrebbe esserci al secondo giro
L'assenza di Silvio Berlusconi alle consultazioni, previste per oggi, di Forza Italia con il presidente incaricato Mario Draghi, è dovuta a "motivi precauzionali legati allo stato di salute", riferirebbero fonti del partito azzurro. Visto lo stato di salute dell'ex presidente del Consiglio, i suoi medici gli avrebbero sconsigliato di muoversi con la pandemia di Covid ancora in pieno corso. Ma le stesse fonti non escluderebbero una presenza di Berlusconi al secondo giro di consultazioni.
Governo, iniziato l'incontro tra Fratelli d'Italia e Mario Draghi
È appena iniziato il colloquio tra Mario Draghi, presidente incaricato, e la delegazione di Fratelli d'Italia. A Montecitorio sono arrivati la leader di partito e deputata Giorgia Meloni e i capigruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, e al Senato, Luca Ciriani.
Rosato (Iv): "Conte e Bonafede nel governo Draghi? Non mettiamo veti su nessuno"
"Credo che la riservatezza di Draghi gli consentirà di avere una maggioranza molto ampia, con dentro tutti tranne la Meloni, del resto sarebbe una risposta all'appello del presidente Mattarella", ha spiegato Ettore Rosato alla trasmissione Un Giorno da Pecora. "Se accetteremmo Conte nel governo Draghi? Anche Bonafede? Non mettiamo veti nei confronti di nessuno – ha aggiunto il deputato di Italia Viva – Noi siamo molto contenti di come sta andando, difficile trovare italiani che non pensino a Draghi come una persona ottima per gestire questa crisi".
Salvini: "Domani parleremo con Draghi, ma non possiamo dire sì o no a prescindere"
"Con il professor Draghi parleremo domani della nostra idea di Italia, non possiamo dire “sì” o “no” a prescindere in un momento in cui l’interesse del Paese deve venire prima dell’interesse dei partiti. Di certo diremo no all’aumento di tasse e IMU, no alla patrimoniale…": lo scrive Matteo Salvini su Twitter.
Governo Draghi, Berlusconi non parteciperà alle consultazioni
Niente da fare, Silvio Berlusconi non incontrerà oggi Mario Draghi. Dopo che si era diffusa la notizia del ritorno a Roma dopo un anno del leader di Forza Italia, un atto per dimostrare quanto sia importante questo passaggio per lui, è già arrivata la rinuncia. "Berlusconi non potrà partecipare oggi, suo malgrado, alle consultazioni del Presidente incaricato", rende noto il partito. "Lo ha comunicato lui stesso al professor Mario Draghi, in un lungo e cordiale colloquio telefonico, nel quale gli ha espresso il suo rammarico, e gli ha anticipato la posizione di Forza Italia che gli sarà illustrata nel pomeriggio dalla delegazione composta dal vicepresidente Tajani e dalle capigruppo Bernini e Gelmini".
Renzi: "Sosterremo il governo Draghi a prescindere dal programma e dai ministri"
Matteo Renzi, dopo le consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi, si è fermato a parlare al punto stampa: "Grazie a Mattarella, arbitro rispettoso delle regole. Da Mario Draghi ventata di credibilità e fiducia nel Paese, è una polizza assicurativa per i nostri figli e nipoti. Mai il nostro Paese ha avuto così tanti soldi dal dopoguerra, più del piano Marshall, ci porta a dire che chi meglio di Mario Draghi possa gestire questo passaggio. L'idea che la presidenza del G20 sia affidata all'italiano che più che gli altri ha partecipato a summit di questo tipo è un elemento di serenità".
"Il fatto che Mario Draghi sarà l'uomo che rappresenterà l'Italia all'interno delle istituzioni europee è importante", ha continuato Matteo Renzi. "Per queste ragioni Italia Viva accoglie l'appello del presidente della Repubblica e annuncia che sosterrà il governo da subito, a prescindere dai ministri, siamo al suo fianco e a sua disposizione e auspichiamo che tutte le forze politiche lo sostengano ugualmente. Chi oggi pone veti sugli altri rifiuta l'appello del presidente della Repubblica. Se da questa crisi usciremo con un governo Draghi l'Italia sarà più forte".
Grillo ascolterà i parlamentari e comunicherà la linea del Movimento 5 Stelle a Draghi
Beppe Grillo è arrivato a Roma con un obiettivo: cercare una posizione unitaria nel Movimento 5 Stelle. Il garante scende in campo in uno dei momenti più complessi della storia pentastellata. Grillo incontrerà i gruppi parlamentari per trovare una linea comune che, come è evidente al momento, ancora non c'è. Poi, una volta trovata la quadra, andrà lui stesso con la delegazione del Movimento da Mario Draghi per spiegare al presidente incaricato il pensiero del gruppo politico che ha la maggioranza relativa dei seggi in Parlamento.
Per quanto riguarda il voto su Rousseau, invece, non ci sono ancora tempistiche certe. È possibile che avvenga in una fase successiva e non a breve, ovvero quando Mario Draghi avrà stabilito un programma e l'avrà illustrato al Movimento 5 Stelle con una proposta chiara e delineata, sulla quale gli attivisti, a quel punto, sarebbero chiamati ad esprimersi.
Governo, Leu traccia il perimetro: "Siamo incompatibili con forze politiche come la Lega"
Dopo il colloquio con il presidente incaricato Draghi, i due capigruppo di Liberi e Uguali, Federico Fornaro e Loredana De Petris, si sono fermati a parlare alla stampa: "Abbiamo ascoltato il presidente incaricato, la nostra posizione è chiara e rimane la stessa, abbiamo posto una serie di questioni, pandemia, lavoro, preoccupazione sugli effetti sociali e il rischio di rimettere in discussione la tenuta del tessuto sociale del paese", ha spiegato Fornaro. E ancora: "Il blocco dei licenziamenti che va prorogato fino a fine emergenza, la necessità di avere un ammortizzatore sociale unico, il miglioramento del reddito di cittadinanza". Poi ha spiegato che "le questioni programmatiche non sono variabili indipendenti, serve una base coesa". È difficile "pensare di stare insieme a chi a settimane alterne era per chiudere e riaprire e lisciava il pelo alle tematiche negazioniste – ha spiegato il deputato di Leu – Sul tema fiscale la nostra firma sotto un programma di governo in cui c'è la flat tax non arriverà mai".
"Per noi è fondamentare implementare il progetto Recovery plan, ci sono delle cose per noi buone di partenza, pensiamo che bisogna molto lavorare sulla riconversione ecologica, nell'indirizzare in modo chiaro e preciso le politiche industriali", ha spiegato la capogruppo al Senato, Loredana De Petris. "Non siamo disponibili a operazioni di facciata, è arrivato il momento per il nostro Paese di indirizzarsi su una strada chiara. Per noi questi punti sono degli spartiacque con immediate conseguenze". L'alleanza Pd-5 Stelle-Leu è "un'alleanza strategica che deve avere una base forte che non può essere dispersa, è evidente a tutti che per i temi fondamentali siamo incompatibili con forze come la Lega. Ma sul tema dell'Europa è nei fatti impossibile convivere con le forze sovraniste e della destra, su questo siamo stati molto chiari".
Governo, Salvini: "Ministri della Lega? Se ci siamo non facciamo le cose a metà"
Matteo Salvini e la Lega aprono sempre più al governo Draghi, ma a delle condizioni: "Se ci sono spazi per aiutare milioni di italiani noi ci siamo", ha detto il leader del Carroccio a Rainews24. Con ministri della Lega? "Se ci siamo – ha specificato Salvini – ci siamo, non facciamo le cose a metà. Se non ci siamo collaboriamo come opposizione come abbiamo fatto in questo anno e mezzo".
Governo Draghi, Cottarelli: "Io ministro? Nomi messi in giro dai giornali"
Carlo Cottarelli non farà parte del governo Draghi, o almeno non al momento. "Io ministro? I nomi che circolano sono messi in giro dai giornali", ha detto l'economista intervenendo durante un incontro in streaming. "Vediamo se Draghi riesce a formare un nuovo Governo, io penso di sì. E dovrà puntare sulla sostanza, sulle discussioni politiche che devono essere intraprese". Sul Meccanismo europeo di stabilità, tema centrale nella crisi di governo innescata da Matteo Renzi, Cottarelli ha detto: "I soldi del Mes li avrei presi sei mesi fa, ma non è una questione tale da far cadere il governo, sarebbe stupido rifiutarlo". Ma non è una "questione fondamentale come alcuni lo hanno fatto apparire".
Crippa (M5s): "Andremo da Draghi ribadendo che siamo la prima forza in Parlamento, poi si vedrà"
"Dobbiamo evitare di dare visibilità e rilievo a chi ha causato questo disastro politico. Chi è stato protagonista della crisi di governo, non può oggi essere un elemento determinante tanto più che i suoi numeri in Parlamento sono sempre meno determinanti": lo dice il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa, ospite alla trasmissione Agorà su Rai 3. Su Mario Draghi, ribadendo che serva un governo politico, apre: "Andremo da Mario Draghi per comprendere le sue linee progettuali, ribadendogli che siamo la prima forza parlamentare ed insistendo su alcuni temi per noi fondamentali. Poi si vedrà".
Grillo parteciperà alle consultazioni M5s con Draghi
Beppe Grillo, arrivato oggi a Roma, domani sarà presente alle consultazioni del Movimento Cinque Stelle con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. Lo confermano fonti pentastellati, assicurando che il "garante" è stato incluso nella delegazione Cinque Stelle.
Autonomie: "Come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi"
"Come abbiamo ribadito in questo periodo, siamo disponibili per ogni soluzione che dia stabilità al Paese, che si collochi in una cornice europea e che dia attenzione alle Autonomie. Su questo abbiamo trovato la massima attenzione da parte di Draghi: ha dimostrato di conoscere i nostri territori ed è stato un incontro positivo. In Germania Draghi ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi, e questo può rappresentare affabilità con i sudtirolesi": lo ha detto Julia Unterberger, al termine del confronto con il presidente del Consiglio incaricato. "Noi auspichiamo a un governo politico e la formula Ursula mi sembra ottima per un nuovo governo. Dobbiamo confrontarci nel nostro partito, ma io penso che come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi".
Al via la seconda giornata di consultazioni: in corso il confronto con le Autonomie
È iniziato il secondo turno di consultazioni di Mario Draghi a Montecitorio. Al momento è in corso l'incontro con il gruppo Per le Autonomie del Senato. In seguito toccherà a Leu e Italia Viva. Nel pomeriggio, invece sarà la volta di FdI, Pd e infine Forza Italia
L'effetto Draghi sullo spread: differenziale scende sotto quota 100
Lo Spread tra Btp italiani e Bund tedeschi, in discesa da quando Mario Draghi ha ricevuto l'incarico di formare un nuovo governo, cala ancora e scende sotto la soglia dei 98 punti. Il rendimento del decennale italiano è ora pari allo 0,52%.
Durigon (Lega): "Anche se si formerà governo Draghi, rimane il tema del voto anticipato"
Il deputato della Lega, Claudio Durigon, intervistato da Radio Cusano Campus, ribadisce che anche se si formerà un governo Draghi, l'orizzonte rimane comunque quello del voto. "La tempistica delle elezioni sarà un tema anche se si formerà il governo Draghi", afferma. E su un'eventuale partecipazione della Lega aggiunge: "C’è bisogno di riduzione delle tasse, flessibilità in entrata e in uscita nel mercato del lavoro, temi importanti che Draghi non potrà che condividere se vuole andare verso l’espansione anziché verso la repressione come fu per il governo Monti".