Le ultime notizie di oggi 3 febbraio sulla crisi di governo. Mario Draghi è salito questa mattina alle 12 al Quirinale: ha accettato l'incarico con riserva dopo un colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, durato più di un'ora. Draghi ha incontrato Fico alla Camera, la presidente del Senato Casellati e poi a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, prima di dare vita alle sue consultazioni. In corso assemblea M5s, Di Maio: "Serve governo politico". Finito il vertice del centrodestra con Salvini che parla ancora di elezioni ma annuncia che ascolterà Draghi. Non tutti i partiti sono favorevoli all'ipotesi di un governo tecnico: il Movimento Cinque Stelle ha già detto che non sosterrà un esecutivo di questo tipo guidato dall'ex governatore della Bce (anche se c'è chi esprime una posizione diversa tra i pentastellati) e anche Giorgia Meloni insiste per tornare alle urne: "Nessun sostegno a governo Draghi". Il Partito Democratico e Forza Italia invece sembrano orientati a sostenere Draghi, così come Renzi che non farà mancare i voti di Italia Viva. Il Pd chiede a M5s e Leu di continuare a portare avanti l'alleanza.
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- Alle 19 videoconferenza Pd-M5s-Leu 03 Febbraio
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- Finito il colloquio a Palazzo Chigi tra Draghi e Conte 03 Febbraio
- Conte non è disponibile a fare il ministro nel nuovo governo Draghi 03 Febbraio
- L’appello di Franceschini al Movimento 5 Stelle: “Sostenete Draghi con noi" 03 Febbraio
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- Toti (Cambiamo) sta con Draghi: "Mi piacerebbe moltissimo governo di alto profilo" 03 Febbraio
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Alle 19 videoconferenza Pd-M5s-Leu
Si terrà alle 19 la videoconferenza tra Pd, Movimento 5 Stelle e Leu. All’incontro per il Pd parteciperanno Nicola Zingaretti, Andrea Orlando e i capigruppo.
Zingaretti propone a Movimento 5 Stelle e Leu di proseguire l'alleanza con il Pd
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, commenta la crisi di governo e l’incarico a Mario Draghi a Radio Immagina: “Draghi è una personalità di grande prestigio, di grande forza e sicuramente è una risorsa italiana apprezzata nel mondo. Io credo che possa portare l’Italia fuori dall’incertezza determinata dalla crisi di governo. Oggi ho ascoltato il suo intervento, ha posto i temi nella maniera corretta, rivolgendosi al Parlamento, ai partiti, alla politica e alle forze sociali per trovare insieme il modo di uscire da questa situazione. Vedremo ma sicuramente non è solo una grande risorsa ma una personalità che ha iniziato a interloquire con il Paese nella maniera corretta”.
Poi il segretario dem parla di alleanze e di intese con M5s e Leu: “Bisogna fare di tutto per non liquidare un patrimonio unitario costruito in questi mesi che credo fosse il vero obiettivo di Italia Viva, distruggere il patrimonio di Pd, M5s, Leu e altre forze in Parlamento. È l’unica vera alternativa alla destra sovranista: ora dobbiamo fare di tutto per non buttare a mare questo patrimonio, da tutelare. Sulla stragrande maggioranza dei temi c’è una condivisione. Mai più pochi e soli come nel 2018 o isolati come nel 2019, perché altrimenti la destra vincerà sempre, dico invece uniti e unitari. Ci siamo messi d’accordo, ci incontreremo nelle prossime ore con Leu e M5s per un confronto, uno scambio di opinioni su quello che sta succedendo e dire all’Italia che vogliamo preservare questo patrimonio unitario”.
Zingaretti analizza anche la crisi degli scorsi giorni: “Io voglio dire grazie a Giuseppe Conte. Va detto perché credo che Conte abbia guidato un governo e l’Italia in uno dei momenti più drammatici della storia italiana del dopoguerra. Noi con lui abbiamo tentato di farlo al meglio, penso anche con grandi risultati, sicuramente quello più importante è che grazie a quanto fatto insieme abbiamo ricollocato l’Italia nel solco del migliore europeismo. Questo è un merito del governo e di Giuseppe Conte e ha anche favorito il fatto che forze politiche molto distanti un anno e mezzo fa si sono ravvicinate e rappresentano una sintesi importante. Sulla crisi non si può che dire che avevamo ragione noi, bisognava fare altro. La famosa crisi al buio ha distratto la politica dall’agenda delle persone che Mattarella ha rimesso ieri in campo. Insieme ai problemi ci sono le opportunità legate al Recovery. Io mi permetto di dire una cosa: c’è una certezza in questa vicenda, il Pd ha fatto davvero di tutto per evitare la crisi e per trovare una soluzione che tenesse in considerazione le opinioni di tutti. Non faccio polemiche, ma voglio dire agli italiani e agli elettori: siate orgogliosi di un partito che anche in un tornante difficile ha messo al centro il Paese. Gli interessi del Pd e dell’Italia coincidono come non mai”.
Finito il colloquio a Palazzo Chigi tra Draghi e Conte
Il colloquio tra il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi e il premier uscente Giuseppe Conte si è concluso dopo circa un'ora e un quarto. L'ex presidente della Bce ha lasciato Palazzo Chigi in auto.
Conte non è disponibile a fare il ministro nel nuovo governo Draghi
Il presidente del Consiglio uscente non sarebbe disponibile a fare il ministro in un nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. Lo si apprende da esponenti M5s, che avrebbero avuto contatti con Giuseppe Conte. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate al riguardo dall'Ansa, non confermano né smentiscono l'indiscrezione. Prosegue intanto il colloquio a Palazzo Chigi tra il premier dimissionario e il premier incaricato Draghi.
L’appello di Franceschini al Movimento 5 Stelle: “Sostenete Draghi con noi"
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rivolge un appello al Movimento 5 Stelle sul governo Draghi in un’intervista ad HuffPost: “Io oggi dico agli amici dei Cinque Stelle: attenti, di fronte a problemi ancora più gravi a non rovesciare le parti; attenti, di fronte a un richiamo come quello di Mattarella e alla disponibilità di una personalità come Draghi a non produrre un esito paradossale: la maggioranza che si spacca e la destra disponibile per senso di responsabilità”.
Franceschini prosegue: “Capisco che è un percorso stretto perché ho visto da vicino le diverse anime del Movimento, ma penso che sia possibile dare una risposta positiva a Mattarella, senza far saltare la prospettiva di una alleanza tra di noi che avrebbe come conseguenza da un lato di bloccare l'evoluzione verso una cultura di governo dei Cinque Stelle e dall'altro di arrivare separati al voto con questa legge elettorale”. Secondo l’esponente del Pd ora è necessario “salvare il rapporto tra dem e 5 Stelle dentro il nuovo quadro”. Infine, su Giuseppe Conte, Franceschini aggiunge: “In un momento difficile, sarà coerentemente il primo e più e convinto sostenitore di Draghi”.
M5s spaccato su Draghi, Castaldi: "Farò di tutto affinché mio gruppo voti contro"
Il M5s, dopo che il Presidente Mattarella ha affidato a Mario Draghi il compito di formare un nuovo governo, si spacca. La senatrice Barbara Lezzi, ai microfoni di Fanpage.it, spiega di aver sempre sostenuto l'impossibilità di votare un governo istituzionale o tecnico: "Io non ho cambiato idea". La presidente della Commissione Banche Carla Ruocco ribatte: "Non abbiamo mai voluto questa crisi di governo, non avremmo voluto che le trattative andassero così ieri. Il Presidente Mattarella ha espresso delle posizioni chiare, adesso facciamolo lavorare, senza mettere disordine in una situazione disordinata". Secondo Ruocco è prematuro che prima delle consultazioni il reggente Crimi abbia detto no a Draghi. "Ci sono momenti in cui bisogna concentrarsi sul lavoro e sull'equilibrio, ascoltando delle figure che in questo momento sanno più di noi, mi riferisco al Presidente Mattarella".
"Troveremo la strada migliore per difendere i cittadini, come abbiamo sempre fatto – ha detto il senatore Gianluca Castaldi – Farò di tutto affinché il mio gruppo voti contro". Secondo il deputato anche se Draghi aprisse a ministri politici, anziché tecnici, non ci sarebbero le condizioni per votarlo.
Toti (Cambiamo) sta con Draghi: "Mi piacerebbe moltissimo governo di alto profilo"
Il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, apre alla possibilità di sostenere un governo Draghi: per il presidente della Regione Liguria che possa nascere "un governo non tecnico, ma di alto profilo politico mi piacerebbe moltissimo: sarebbe un modello tedesco di grande maturità per la classe politica di questo paese", afferma a ‘L'Aria Che Tira', su La 7. "Non so se è l'idea di Draghi, se è il mandato che avrà da Mattarella né se i leader politici avranno la disponibilità e la possibilità", aggiunge.
Crimi all’assemblea M5s: “Governo tecnico non fa bene del Paese, abbiamo già dato”
Durante l’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, il reggente Vito Crimi ribadisce le sue perplessità sul governo guidato da Mario Draghi: “Renzi non voleva ricucire, alzava solo il prezzo. Voleva più ministeri ma ha chiesto di tutto. Ha chiesto di concordare le nomine in Rai, in Cdp… Oggi ci ritroviamo con un governo tecnico. Mettete da parte Draghi, al di là della persona, pensate a un governo tecnico che è freddo e calcolatore. Un governo tecnico avrebbe mai potuto fare il reddito di cittadinanza?. Un governo tecnico avrebbe potuto fare misure costose ma innovative e di rilancio come il superbonus al 110% e le comunità energetiche? Queste sono operazioni che può fare un governo politico, non un governo che ha la necessità di far quadrare i conti. Un governo tecnico non fa il bene del Paese, abbiamo già dato”.
Debito pubblico, Mes e reddito di cittadinanza: come la pensa Mario Draghi
Cosa pensa il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, su temi come gli investimenti, il debito pubblico, ma anche il Mes e il reddito di cittadinanza? Qui proviamo a ricostruire il pensiero dell’ex presidente della Bce, sulla base di alcune sue recenti dichiarazioni e interventi, su tanti temi legati soprattutto all’economia.
Draghi a Palazzo Chigi per incontro con Conte
Il presidente incaricato, Mario Draghi, è arrivato a Palazzo Chigi, dove sta incontrando il presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte. Dopo aver ricevuto l'incarico – accettato con riserva – dal capo dello Stato, Draghi ha avuto un colloquio con il presidente della Camera, Roberto Fico, e uno con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Salvini: “Via maestra sono elezioni, ma soddisfatto perché non ci sono più Conte e Azzolina”
“Posso dirmi soddisfatto perché dopo settimane di perdite di tempo e agonie non ci sono più Conte, Casalino, Renzi, la Azzolina e questo è già un servizio reso all’Italia. Grazie a un centrodestra compatto, oggi ci siamo confrontati: continuiamo a ribadire che la strada maestra sono le elezioni, che possono essere svolte in sicurezza e potrebbero dare un governo stabile per 5 anni. Ovviamente siamo persone educate, siamo realisti, sappiamo che il Paese ha bisogno di risposte immediate, c’è il professor Draghi che ci incontrerà e ci ascolterà, andremo ad ascoltare e a valutare, noi non abbiamo dei pregiudizi. Gli italiani hanno fame di salute, lavoro, scuola, meno tasse e meno burocrazie”, afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine del vertice di centrodestra. A chi gli chiede se la coalizione andrà compatta all’incontro con Mario Draghi, Salvini replica: “L’obiettivo è questo. Non chiedetemi adesso che giudizio daremo quando ancora non abbiamo ascoltato. La via maestra sono le elezioni, che potrebbero svolgersi entro la primavera. Le priorità sono il taglio delle tasse, il taglio della burocrazia”. Su Draghi aggiunge: “C’è una persona che ha lavorato bene in Europa”.
Rosato (Italia Viva): "Draghi è la migliore delle soluzioni per il Paese"
“La migliore delle soluzioni per il Paese. Grazie al presidente Mattarella”. Così il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, commenta su Twitter il conferimento dell’incarico di formare il governo a Mario Draghi, pubblicando anche la foto dell’incontro tra lo stesso Draghi e il capo dello Stato.
Le ipotesi su chi saranno i nuovi ministri del governo Draghi
Da Carlo Cottarelli a Ilaria Capua e Andrea Crisanti, in queste ore stanno circolando diversi nomi che potrebbero comporre la squadra di governo. Al momento, però, non si tratta che di supposizioni: bisognerà aspettare il turno di consultazioni che Draghi ha annunciato farà in Parlamento. Solo se queste avranno esito positivo il presidente del Consiglio incaricato comunicherà i propri ministri.
Ex ministro Fioramonti: “Prima di decidere su Draghi vediamo programma e squadra di governo"
Secondo Lorenzo Fioramonti, ex ministro dell’Istruzione e parlamentare eletto con il M5s e poi uscito dal gruppo, è presto per decidere se sostenere o meno un governo Draghi: “Credo che dovremmo aspettare di vedere che programma e squadra di governo presenterà Mario Draghi, prima di giungere a conclusioni affrettate, sia tra chi si dice contro sia tra chi si dice a favore, a prescindere dalla sostanza”, scrive su Twitter.
Vicepresidente Commissione Ue Schinas: “Draghi ammirato e rispettato a Bruxelles e oltre”
Il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, commenta l’incarico affidato a Mario Draghi dal capo dello Stato, Sergio Mattarella: “Sta al governo italiano e alle istituzioni democratiche decidere” il futuro italiano, “ma non è una grande sorpresa se dico che Mario Draghi è rispettato e ammirato in questa città e oltre”.
Terminato incontro Draghi-Fico: presidente incaricato ora al Senato
È durato circa mezz’ora l’incontro tra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e il presidente della Camera, Roberto Fico. Draghi ha lasciato Montecitorio per andare a Palazzo Madama, dove incontrerà la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Draghi: "È un momento difficile: ci vuole unità, ma sono fiducioso"
"È un momento difficile. La consapevolezza dell'emergenza richiede risposte all'altezza ed è con questa speranza e questo impegno che rispondo positivamente alla richiesta del presidente Mattarella. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell'Ue, abbiamo l'opportunità di fare molto per il nostro Paese. Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, sono fiducioso che dal confronto con i partiti e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e con essa la capacità di dare una risposta favorevole al presidente della Repubblica. Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni": così Mario Draghi parlando al termine dell'incontro con Sergio Mattarella.
Grillo dice no a governo tecnico di Draghi: ai suoi la raccomandazione di rimanere leali a Conte
Beppe Grillo, a quanto riporta l'Adnkronos, avrebbe chiesto ai suoi di restare compatti e leali a Giuseppe Conte, ribadendo la sua contrarietà a un governo tecnico guidato da Mario Draghi. Il fondatore del Movimento Cinque Stelle avrebbe anche approvato la linea evidenziata da Vito Crimi, per cui appunto non ci sarebbe il sostegno all'esecutivo presieduto dall'ex numero uno della Bce.
Iniziato il vertice del centrodestra: si discute posizione da prendere su governo Draghi
È iniziato il vertice del centrodestra a Montecitorio: è stato convocato per trovare una posizione comune rispetto a un governo istituzionale guidato da Mario Draghi. Hanno partecipato all'incontro Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, e i centristi Maurizio Lupi (NcI), Giovanni Toti (Cambiamo) e Antonio De Poli (Udc). Silvio Berlusconi era collegato in video.
Mario Draghi ha accettato con riserva l'incarico di formare un nuovo governo
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato ufficialmente Mario Draghi di formare un nuovo governo. L'ex governatore della Bce ha accettato con riserva. Il presidente del Consiglio incaricato rilascerà a breve delle dichiarazioni.
Fornaro (Leu): "Ascolteremo il premier incaricato, poi decideremo"
"Noi crediamo che il messaggio del Presidente della Repubblica vada ascoltato, la storia insegna però che non ci sono governi neutri, ma qualsiasi governo ha bisogno della fiducia in Parlamento. Ascolteremo il presidente incaricato e poi decideremo. Se sarà un governo tecnico senza politici lo vedremo": lo ha detto il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, parlando ai microfoni di Rainews 24.
Mario Draghi al Quirinale per ricevere l'incarico da Mattarella
Mario Draghi è al Quirinale per ricevere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'incarico di formare un nuovo governo. Al termine dell'incontro potrebbe rilasciare una breve dichiarazione.
Chi sostiene Mario Draghi: le posizioni dei partiti
Tra poche ore Mario Draghi sarà al Quirinale, dove riceverà l'incarico di formare un nuovo esecutivo. Si tratterà quindi di un governo tecnico che il Movimento Cinque Stelle ha già detto di non essere disposto a sostenere. Anche Fratelli d'Italia ha detto che non sia la soluzione adatta in questo momento e che il Paese dovrebbe invece tornare alle urne. Italia Viva, invece, ha detto di essere pronta ad appoggiare l'ex governatore della Bce. Mantengono il riserbo il Partito democratico e Forza Italia, che però probabilmente sarebbero disposti a dare il via libera a un governo tecnico con a capo Draghi. La Lega ha detto di non avere pregiudizi sul suo nome, ma di essere convinta che l'orizzonte rimanga quello del voto. Nelle prossime ore, comunque, la situazione rispetto ai numeri che Draghi potrebbe avere a suo favore in Parlamento diventerà più chiara.
Romani (Cambiamo): "I numeri per ora non ci sono, Draghi è una garanzia e va sostenuto"
Paolo Romani, esponente di Cambiamo, parla ai microfoni di Fanpage.it dell’attuale quadro politico: “I numeri per Draghi a ora ufficialmente non ci sarebbero, speriamo che la gente cominci a ragionare e capisca che non ci sono le condizioni per andare a votare nei prossimi mesi. Bisogna trovare una soluzione, questo Paese senza governo non può stare e Draghi è una garanzia per tutti”. Quanto a Salvini aggiunge: “Il centrodestra è unito, ma al suo interno nel passato sono state fatte scelte diverse. Oggi c’è un vertice e in quella sede decideremo. I 5 Stelle? Sono un po’ spaesati, fossi in loro concederei l’onore delle armi a Conte, ma nei prossimi giorni valuterei la situazione”.
Calderoli: "La Lega assumerà posizione unitaria. Mi auguro che sia condivisa da tutto cdx"
"La Lega assumerà una posizione unitaria e comune e mi auguro che sia la posizione condivisa con tutto il centrodestra. Ci sarà un vertice del centrodestra, per me vale sempre il principio per cui prima vedere tappeto e poi dare cammello": lo ha detto il senatore della Lega, Roberto Calderoli, rispondendo alle domande di Fanpage.it sulla posizione del centrodestra rispetto a un governo tecnico guidato da Mario Draghi.
Chi è Mario Draghi, il prossimo Presidente del Consiglio incaricato
Nato a Roma nel 1947, Mario Draghi è uno degli italiani più noti e rispettati dalla comunità internazionale. Con una lunga carriera accademica alle spalle, la figura del prossimo Presidente del Consiglio incaricato da Sergio Mattarella di formare un nuovo governo è legata al suo ruolo prima alla Banca d’Italia (che ha guidato dal 2005 al 20011) e poi alla Banca Centrale Europea, che ha lasciato recentemente in favore di Christine Lagarde.
È anche noto come Super Mario, in ragione del suo attivismo nella salvaguardia dell’Eurozona e della moneta unica: in molti ricorderanno il suo celebre discorso in cui spiegava di essere disposto a fare qualunque cosa per salvare l’euro. Qui una scheda completa.
Il vertice del centrodestra si terrà alle 12.30
Il vertice del centrodestra si terrà questa mattina alle ore 12.30. Mezz'ora prima Mario Draghi salirà al Quirinale, da dove il presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, intende affidargli l'incarico di formare un nuovo governo. Il centrodestra farà quindi il punto della situazione: Giorgia Meloni ha ribadito che un governo tecnico non sia la soluzione e ha chiesto di tornare alle urne, mentre Matteo Salvini ha detto di non avere pregiudizi su Draghi ma che comunque l'orizzonte rimane quello del voto. Forza Italia ancora non si è esposta, ma gli azzurri non hanno mai nascosto la stima per Draghi e nei giorni scorsi hanno detto di essere disposti a sostenere un governo di unità nazionale.
Matteo Salvini: "È finita la stagione di Conte, Casalino e Azzolina, è una buona notizia"
Ospite della trasmissione di La7 Omnibus, parla il leader della Lega Matteo Salvini: “Non è corretto dire che non sin possa votare adesso, perché ci sono già le elezioni, voteranno in Calabria e i cittadini di tante città a maggio. La democrazia non può essere sospesa all’infinito, però usiamo questi mesi per confrontarci e fare delle cose positive per il Paese, tra cui un piano vaccinale serio, rimborsi veri per le chiusure e la sospensione delle cartelle esattoriali. È una buona giornata perché sono andati a casa Conte, Casalino e Azzolina, anche grazie alla compattezza del centrodestra”.
Non si espone direttamente sul sostegno a Draghi, ma insiste sulla necessità di “parlare di ambiente, futuro, lavoro”, senza accettare che ci sia un dualismo fra europeismo e sovranismo: “In queste settimane prima di andare al voto il Parlamento deve lavorare a pieno regime, azzerando il codice degli appalti, tagliando le tasse e approvando la flat tax”. In attesa del vertice del centrodestra, la linea sembra chiara: voto al più presto, ma nel frattempo appoggio sui temi al governo che dovrà traghettare il Paese alle urne.
Renzi: "Basta polemiche, ora tutti sostengano Draghi"
Il leader di Italia Viva affida ai suoi profili social l'invito a costruire intorno a Draghi una nuova maggioranza, scegliendo anche di utilizzare il termine "costruttori", evocato anche dall'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Ora è il momento dei costruttori e di tutte le persone di buona volontà", scrive Renzi:
Oggi vertice del centrodestra, Salvini: "Nessun pregiudizio su Draghi, ma orizzonte è voto"
Questa mattina il centrodestra si riunirà per fare il punto sulla situazione dopo l'annuncio del fallimento del mandato esplorativo e quindi dell'assenza della precedente maggioranza. Matteo Salvini, intervenendo a Omnibus su La7, ha assicurato che la coalizione è compatta. E su Mario Draghi ha aggiunto: "Si apre una nuova fase. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi. Vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto. Voterà mezza Europa e lo faranno tante città italiane per cui la democrazia non può essere sospesa in questi mesi. Ma non sprechiamo questi mesi".