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Crisi di Governo 2022

Crisi di governo, ultime notizie: al via le consultazioni alla Camera con Fico, M5s dice no al MES, Pd: “Lavoriamo a programma di legislatura”. Renzi: “Pronti a tutto”

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Le notizie di oggi sulla crisi di governo dopo le dimissioni di Conte e le consultazioni al Quirinale da Mattarella. Il presidente della Camera Roberto Fico ha ricevuto dal Capo dello Stato l'incarico di verificare se esista ancora nel perimetro della maggioranza del Conte bis la possibilità di formare un nuovo esecutivo. La terza carica dello Stato ha iniziato oggi pomeriggio le consultazioni a Montecitorio, che si concluderanno martedì. Oggi tocca a M5s, Pd, Italia viva e Leu, a partire dalla 16. Ieri il Presidente della Repubblica Mattarella ha terminato le consultazioni con i partiti, e ha optato appunto per un mandato esplorativo. La novità è stata l'apertura da parte dei 5Stelle a un tavolo di trattativa con Renzi. I pentastellati però restano sempre ancorati al nome del presidente del Consiglio dimissionario e spingono per un Conte ter. Anche per il Pd c'è solo il premier uscente, perché è "la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari". La decisione, annunciata dal reggente Crimi, di dialogare con Renzi ha spaccato però il M5s, con Alessandro Di Battista e alcuni suoi fedelissimi che hanno minacciato di lasciare. Italia viva intanto rilancia l'ipotesi di Mario Draghi premier, per bocca dell'ex ministra Bellanova: "Sarebbe un'ottima notizia. Il centrodestra, dopo che la delegazione, compatta, è stata ricevuta ieri al Quirinale, ha ribadito che la strada maestra sono le elezioni. Oggi la leader di FdI Giorgia Meloni dice però che, in linea con il comunicato letto da Salvini dopo il colloquio con il Capo dello Stato, si potrebbe anche vagliare una soluzione alternativa: "Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all'Italia".

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10:00

Meloni con le stampelle al Colle ha scherzato con i giornalisti: "No a governo zoppo"

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La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è stata ricevuta ieri al Quirinale insieme alla delegazione del centrodestra unita, nell'ambito delle consultazioni avviate da Mattarella dopo le dimissioni di Conte. Meloni zoppicava vistosamente, e camminava con l'ausilio delle stampelle, a causa di uno strappo muscolare al polpaccio. Fermata dai cronisti ha scherzato: "Diremo no a un governo zoppo…".

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A cura di Annalisa Cangemi
09:38

Meloni dice no a governo di unità nazionale: "Non serve all'Italia, io mai con Pd e M5s"

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La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ribadisce il suo ‘no' a un governo di unità nazionale: "Non sarò mai in un governo con il Pd e il M5S". Poi, in linea con il comunicato unitario letto ieri al Quirinale dal segretario della Lega Matteo Salvini aggiunge: "Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all'Italia".

In un'intervista al Corriere della Sera l'esponente del centrodestra precisa che quell'apertura rappresenta solo "il doveroso rispetto che si deve al capo dello Stato se dovesse decidere di non sciogliere le Camere. Sarebbe giusto valutare, certo, ma da me non c'è alcun cambio di linea".

Meloni rivendica il fatto che "a dispetto di ogni lugubre previsione, il centrodestra è stato ed è compatto. Non ci siamo dilaniati, non abbiamo perso pezzi, Conte si è dovuto dimettere perché la sua campagna acquisti con noi è fallita. È stata una grande prova di unità, non scontata visto che la nostra richiesta è quella di andare ad elezioni: al capo dello Stato infatti abbiamo chiesto di valutare se a norma dell'articolo 81 della Costituzione esistano le condizioni per sciogliere le Camere".

La presidente di FdI non si nasconde le difficoltà che potrebbe incontrare questa linea unitaria di fronte a un eventuale cambio di scenario: "Ho letto e sentito anche io sfumature diverse, ma confido e spero che il centrodestra resti compatto. Le valutazioni le faremo con serenità quando arriverà il momento di farle, ma nessuno credo vorrà avventurarsi in percorsi che non fanno bene all'Italia. È già accaduto che alcune forze prendessero strade diverse, poi abbiamo faticosamente ricucito. Certo, la speranza è che non accada, perché poi è difficile ritrovare la compattezza perduta".

A cura di Annalisa Cangemi
09:28

La lettera di Mattarella: "Per uscire dalla pandemia ci vuole lo sforzo di tutti"

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"Uscire dalla pandemia, ricostruire le reti che fanno vivere la nostra società, avviare una fase di sviluppo più sostenibile insieme all'Europa, che sta cambiando marcia e di cui siamo parte essenziale, è un'impresa di portata storica. Un'impresa che richiede l'impegno e lo sforzo creativo di tutti". Lo scrive il Capo dello Stato Sergio Mattarella, in una lettera inviata in occasione dei 25 anni de ‘Il Foglio', quotidiano fondato da Giuliano Ferrara e oggi diretto da Claudio Cerasa. "Il compleanno del Foglio è una notizia di grande significato per l'informazione e l'editoria italiane", ha scritto il Presidente della Repubblica.

A cura di Annalisa Cangemi
08:41

Governo, le news di oggi 30 gennaio sulla crisi

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha optato per un mandato esplorativo, affidando al presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare se davvero, dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, esista ancora all'interno della maggioranza la possibilità di dare vita a un nuovo esecutivo. Oggi pomeriggio inizieranno le consultazioni a Montecitorio, e Mattarella ha dato tempo fino a martedì: "C'è una pesante crisi sociale ed economica, e' doveroso dare vita presto a un Governo con un adeguato sostegno parlamentare", ha detto ieri il Capo dello Stato, dopo aver concluso le consultazioni con i partiti. A breve verrà divulgato il calendario.

Il reggente del Movimento Cinque Stelle Vito Crimi, dopo il colloquio al Quirinale, ha fatto sapere che i pentastellati sono pronti a dialogare con Matteo Renzi, anche di aspetti programmatici, ma restano fedeli al presidente del Consiglio dimissionario Conte, visto come "l'unico nome in grado in grado di condurre con serietà questa fase particolarmente complessa". Per il M5s insomma la soluzione della crisi di governo rimane il Conte ter.

Questa decisione ha spaccato il però il Movimento, al punto che Di Battista minaccia lo strappo, definendo l'apertura a Renzi un "errore storico e politico. "Può oggi il Paese accettare che sia il momento dei veti, dei personalismi, dell'arroccarsi sulle proprie posizioni?", dice il capo politico del M5S, Vito Crimi subito dopo il colloquio con Sergio Mattarella – o piuttosto chiede che sia il momento della responsabilità e della condivisione?".

Dal centrodestra attaccano duramente questa svolta: "Fico? Pur di non mollare la poltrona, ci riprovano. Altri giorni persi, l'Italia che lavora non ne può più. #vogliamovotare", ha twittato il leader della Lega, Matteo Salvini.

Prima della delegazione del M5S l'opposizione, unita, era salita al Colle. Per il centrodestra la via maestra è quella delle elezioni anticipate. Ma nel caso in cui non si arrivasse presto alle urne tutti i componenti della coalizione hanno fatto sapere che si riserveranno di valutare le decisioni che prenderà il capo dello Stato. Si tratta di un'apertura all'ipotesi di un governo di unità nazionale, una soluzione che piace più ai centristi e a Forza Italia che a Fratelli d'Italia e alla Lega di Salvini. Dopo l'incontro con Mattarella il centrodestra ha lasciato trapelare che. nel rispetto delle prerogative del capo dello Stato, avrebbe accolto con sorpresa l'affidamento di un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico, invece che alla seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, esponente di Forza Italia.

A cura di Annalisa Cangemi
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