Le notizie di oggi sulla crisi di governo dopo le dimissioni di Conte e le consultazioni al Quirinale da Mattarella. Il presidente della Camera Roberto Fico ha ricevuto dal Capo dello Stato l'incarico di verificare se esista ancora nel perimetro della maggioranza del Conte bis la possibilità di formare un nuovo esecutivo. La terza carica dello Stato ha iniziato oggi pomeriggio le consultazioni a Montecitorio, che si concluderanno martedì. Oggi tocca a M5s, Pd, Italia viva e Leu, a partire dalla 16. Ieri il Presidente della Repubblica Mattarella ha terminato le consultazioni con i partiti, e ha optato appunto per un mandato esplorativo. La novità è stata l'apertura da parte dei 5Stelle a un tavolo di trattativa con Renzi. I pentastellati però restano sempre ancorati al nome del presidente del Consiglio dimissionario e spingono per un Conte ter. Anche per il Pd c'è solo il premier uscente, perché è "la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari". La decisione, annunciata dal reggente Crimi, di dialogare con Renzi ha spaccato però il M5s, con Alessandro Di Battista e alcuni suoi fedelissimi che hanno minacciato di lasciare. Italia viva intanto rilancia l'ipotesi di Mario Draghi premier, per bocca dell'ex ministra Bellanova: "Sarebbe un'ottima notizia. Il centrodestra, dopo che la delegazione, compatta, è stata ricevuta ieri al Quirinale, ha ribadito che la strada maestra sono le elezioni. Oggi la leader di FdI Giorgia Meloni dice però che, in linea con il comunicato letto da Salvini dopo il colloquio con il Capo dello Stato, si potrebbe anche vagliare una soluzione alternativa: "Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all'Italia".
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- Consultazioni alla Camera, alle 16 M5s da Fico 30 Gennaio
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Consultazioni alla Camera, alle 16 M5s da Fico
La delegazione del Movimento 5 Stelle che alle 16 si recherà dal presidente della Camera Roberto Fico sarà composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo e vicecapogruppo di Camera e Senato. Lo rende noto il Movimento 5 Stelle.
"Il MoVimento cinque stelle assicura che lavorerà accanto al Presidente Fico per gestire la delicata fase in cui ci troviamo. Vanno però eliminati i temi che dividono concentrandoci su quelli in comune", ha detto il capogruppo M5S alla Camera Davide Crippa ai microfoni di SkyTg24.
Questa sera riunione dei parlamentari di Italia viva
Al termine della giornata di "esplorazioni" a Montecitorio è stata convocata , a quanto si apprende, una riunione dei parlamentari di Italia viva con Matteo Renzi (via zoom) questa sera alle 22 e 30.
Zingaretti: "Conte è il solo capace di raccogliere i consensi necessari, bisogna fare presto"
"Sosteniamo l'iniziativa assunta dal presidente Mattarella per superare la crisi di governo. Bisogna fare presto. C'è una distanza ormai quasi insopportabile tra il sentimento degli italiani e le loro preoccupazioni quotidiane e un dibattito politico ai più incomprensibile, chiuso in se stesso, in alcuni casi mosso da soli interessi personali o di partito", ha detto Nicola Zingaretti, segretario del Pd, in un post su Facebook.
"Il Pd ribadisce di indicare Conte come la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari. Egli ha ottenuto già la fiducia piena alla Camera dei deputati e un sostegno amplissimo al Senato. Ha lavorato con noi ed è in grado di garantire equilibrio e una immediata ripartenza. Occorre sviluppare in queste ore quel confronto programmatico richiesto da tutti e che noi ci auguriamo sia franco, approfondito e privo di strumentalità e di confusi diversivi e obiettivi politici".
Gasparri (FI): "Minoranza del Paese si è impossessata della crisi politica"
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri attacca: "La minoranza del Paese, perché tale è l'accozzaglia Pd, Leu, Renzi, grillini, si è impossessata della crisi politica. La gestisce un suo esponente che fa l'esploratore, ricevendo soltanto, ovviamente, quelli che dovrebbero spartirsi il potere essendo, lo ribadisco, minoranza nel Paese e non più maggioranza assoluta al Senato. Una crisi privata, un affare riservato a chi non rappresenta la volontà degli italiani ma la occupazione del potere. Un rito raccapricciante che viene gestito con gravi complicità. Un'autentica vergogna".
"E noi dovremmo dialogare con questa gente che ha distrutto l'Italia, che non riesce nemmeno a vaccinare i cittadini e che gestisce in questo modo una crisi della politica e della democrazia? Che uno come Fico debba pensare al futuro dell'Italia è già raccapricciante di per sé. Gente senza arte né parte, venuta dal nulla dove presto sarà ricacciata dovrebbe pensare al futuro dell'Italia? Stiamo assistendo a uno spettacolo sconcertante. Al quale bisogna porre presto fine facendo prevalere la libertà e la democrazia".
Saviano a Bellanova: "Come può accettare che Renzi sia ben pagato da una dittatura?"
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‘Conoscete la storia del giornalista saudita del Washington Post Jamal Kashoggi, barbaramente ucciso e fatto a pezzi per conto del principe saudita Mohamed Bin Salman? Solo conoscendola potrete realmente capire di quali crimini sia sospettato Mohammed Bin Salman. E a quel punto, come me, capireste per quale ragione Matteo Renzi dovrebbe avere la dignità di lasciare la vita pubblica del nostro Paese". Lo scrive Roberto Saviano sui social.
"Proveranno a imbrogliarvi tracciando un parallelismo con Emanuel Macron che conferisce la Legion d'onore ad Al-Sisi, o con Angela Merkel che mostra timidezza con Vladimir Putin. Sono argomentazioni senza valore: le azioni politiche squallide di Macron e Merkel trovano una possibile giustificazione nella Ragion di Stato. La grave presenza di Matteo Renzi ai piedi di Bin Salman trova giustificazione solo nella Ragion del Portafogli, il suo. Matteo Renzi – continua Saviano – è un Senatore della Repubblica Italiana, non un ex politico in pensione, non un personaggio secondario che possa permettersi di essere al soldo di chiunque, soprattutto di un principe che silenzia i suoi oppositori condannandoli a morte".
"Renzi è ancora pagato dallo Stato italiano per il suo lavoro (un senatore in Italia guadagna oltre 14mila euro al mese netti, considerando l'indennità mensile, la diaria e vari rimborsi spese) e il presupposto è che lo faccia con dignità, nel rispetto dei valori costituzionali, dai quali non mi pare sia riconosciuta la possibilità di fare a pezzi gli oppositori politici in sedi diplomatiche altrui, come è accaduto al giornalista del Washington Post Jamal Kashoggi. Matteo Renzi è il politico italiano più in vista del momento, e dunque l'idea che i cittadini del mondo possono farsi, dopo questa uscita, è che il politico italiano più in vista – l'ago della bilancia – sia anche un venduto. Non male per un Paese che, nelle attuali condizioni, avrebbe bisogno solo di una cosa: credibilità.
"È un grande piacere – ha detto Renzi – è un onore essere qui con il grande principe MBS. Credo che l'Arabia possa essere il luogo di un nuovo rinascimento". Ricordatevi queste parole, non dimenticatele, perché sono un marchio d'infamia. Ora io domando agli ex Ministri di Italia Viva – e in particolare a Teresa Bellanova, che è sicuramente la vera protagonista della legge contro il caporalato, per la quale tutti dobbiamo esserle grati – come si possa accettare che il leader (ma a questo punto direi il padrone, nel senso più deteriore del termine) del loro partito vada, in qualità di ospite ben pagato, ad esaltare una dittatura che massacra gli oppositori politici e che gode della servitù della gleba. Ministra Bellanova, esattamente, qual è la sua posizione su questo?".
Rosato (Iv) insiste: "Renzi in Arabia Saudita? Nessun conflitto d'interessi"
"Il senatore Renzi è andato a dare un contributo di tipo culturale, come fanno tantissimi leader in questo mondo". Ettore Rosato, vice presidente della Camera dei deputati e coordinatore di Italia Viva (Iv), parlando con i giornalisti a Roma, commenta la conferenza di Matteo Renzi i Arabia Saudita, in piena crisi di governo.
"Secondo non c'è nessun problema di conflitto di interesse. La politica che abbiamo messo in campo nella politica estera, negli anni del nostro governo, è stata una politica estera che ha privilegiato gli interessi nazionali, sempre. Naturalmente qualsiasi cosa riguardi Matteo Renzi suscita l'attenzione sempre in maniera esponenziale", ha aggiunto Rosato. "Matteo Renzi da senatore nel rispetto delle leggi fa quello che fanno tutti gli altri leader mondiali. È chiaro che uno che non è considerato al di fuori dei confini, e in questa politica nazionale ne abbiamo tanti, vive un po' di invidia".
Rosato (Iv): "Prima parliamo di contenuti, poi si discute di premiership"
"Abbiamo aperto la crisi sui contenuti e la chiudiamo sui contenuti. Se c'e' una risposta, noi facciamo un governo che affronti le cose". Lo ha detto Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, intervenendo al ‘Non congresso', indetto da Alleanza civica del nord. "Se poi accanto ai contenuti ci sono anche delle questioni legate alla capacità delle persone – sottolinea – dovremo trovare anche le persone più capaci di rispondere a questo. Ma qui si aprirà un secondo problema, un secondo giro di analisi che riguarda la premiership e la squadra che accompagna la premiership".
Secondo Rosato la scelta del nuovo presidente del Consiglio non è prioritario per Iv: "Noi lo abbiamo posto dopo quello dei contenuti, perché se sui contenuti non ci capiamo e si continua a dire che siamo i più bravi del mondo. Se si capisce che non siamo stati i più bravi del mondo e c'è ancora molto da fare e che abbiamo bisogno dei più bravi in Italia per cercare di risolvere i problemi. E in questo paese c'e' tanta gente capace e competente e non belligerante per cercare di risolverli".
"Eravamo consapevoli che non c'era un governo in grado di affrontare l'emergenza – aggiunge -. Non do giudizi sulle persone, ma quel governo non era in grado di affrontare tre emergenze straordinarie per il paese", quella sanitaria, economica ed educativa. Per Rosato, "Non era in grado di scrivere un Recovery all'altezza" .
Il calendario di oggi delle consultazioni alla Camera
Le consultazioni del presidente della Camera Roberto Fico partiranno oggi a Montecitorio alle 16 con il Movimento Cinque stelle. In rapida successione Fico consulterà Pd, Iv e LeU, per verificare l'esistenza di una maggioranza di governo a partire da quella dell'esecutivo uscente, come indicato dal presidente della Repubblica Mattarella.
Sabato 30 gennaio
Ore 16 – Gruppi Parlamentari "Movimento 5 Stelle" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
Ore 17.20 – Gruppi Parlamentari "Partito Democratico" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
Ore 18.40 – Gruppi Parlamentari "Italia Viva – PSI" del Senato della Repubblica e "Italia Viva" della Camera dei deputati
Ore 20 – Gruppo Parlamentare "Liberi e Uguali" della Camera dei deputati
Domenica 31 gennaio
Ore 10 – Gruppo parlamentare "Europeisti – MAIE – Centro Democratico" del Senato della Repubblica
Ore 11.20 – Gruppo Parlamentare "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica
Ore 12.40 – Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei deputati limitatamente alle Componenti che fanno riferimento alla maggioranza: Centro Democratico- Italiani in Europa; Maie-Movimento associativo Italiani all'estero-Psi; Minoranze linguistiche
Ore 14 – Gruppo Parlamentare Misto del Senato della Repubblica
limitatamente ai componenti che fanno riferimento alla maggioranza.
L'affondo di Zingaretti: "Noi abbiamo rispettato il Quirinale, altri hanno fatto i comizi al Colle"
"Ho letto su Repubblica una pagina di Concita De Gregorio, purtroppo ho visto solo l'eterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic che vuole sempre dare lezioni a tutti ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo. Chi fa un comizio in diretta dopo le consultazione al Quirinale è un esempio, chi rispetta quel luogo una nullità. La prossima volta mi porto una chitarra". Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti. "Che degrado – commenta – Ma ce la faremo anche questa volta".
Bellanova (Iv): "Giusto mandato esplorativo a Fico, ma Draghi premier sarebbe ottima notizia"
"Ci eravamo affidati alla saggezza del presidente Mattarella. Se è giunto alla determinazione del mandato esplorativo, per noi è la strada giusta. Adesso facciamo lavorare con la serenità necessaria il presidente Fico. Certo, poter eventualmente contare, se ce ne fossero le condizioni, su una personalità autorevole, competente e di prestigio come l'ex presidente della Bce, Mario Draghi dovrebbe essere una ottima notizia per tutti". Lo ha detto l'ex ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova intervistata da La Stampa.
Crisi di governo, in caso di elezioni anticipate arriva il 'Rotondellum'
"Per ogni evenienza, il ‘Rotondellum' è pronto e si può votare in un'ora alla Camera. Lunedì presenterò formalmente il mio progetto di legge elettorale proporzionale. Si compone di un solo articolo: abolizione dei collegi uninominali. Per il resto rimane in vigore il ‘Rosatellum', compreso lo sbarramento al tre per cento". Lo annuncia Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione dc e vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera. "È il solo modo – spiega – per approvare la legge subito, senza estenuanti mediazioni e in modo da poterla utilizzare in eventuali elezioni immediate. Ho avuto molte interlocuzioni informali e ritengo di poter dire che ci sono i voti per approvare questa mini-riforma".
Fratoianni (Si): "Difendiamo il Conte ter e questa maggioranza"
"La crisi del Governo Conte è molto più seria di come è stata a lungo raccontata. Se la narrazione prevalente si è concentrata sugli aspetti caratteriali dello scontro tra Renzi e Conte, una lettura più attenta rivela le ragioni vere di quello che è successo. Appare chiaro l'obbiettivo di colpire Conte per colpire e disarticolare l'alleanza tra Pd, Movimento 5 Stelle e la sinistra di LeU". Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni nella relazione al Secondo Congresso Nazionale.
"Disarticolare un'alleanza per impedire che, oltre l'emergenza, questa alleanza trovi una ragione per lavorare assieme ad una prospettiva per il Paese e per la prossima legislatura. Si tratta per Italia Viva di impedire che si saldi un quadro nel quale la sua marginalità è ben più profonda di quanto non dicano i numeri parlamentari. È una marginalità politica e culturale, priva peraltro di una possibilità espansiva. Un quadro che da un lato impedisce di saldare la propria iniziativa con altre forze liberali e moderate come +Europa e Azione e dall'altro rende impraticabile l'offensiva sul corpo indebolito di Forza Italia".
"La nostra discussione cade nel pieno della crisi di governo. Partiamo dunque da qui, mandando dal Congresso i nostri auguri di buon lavoro al presidente della Camera Roberto Fico per il lavoro importante che lo aspetta nei prossimi giorni. Giorni delicati per ricucire le fila di una maggioranza parlamentare", ha aggiunto.
"L'apertura di una crisi a freddo in questo momento -ha aggiunto- è stata una scelta pericolosa e irresponsabile. Lo abbiamo ribadito più volte ma questa affermazione non basta a spiegarne le ragioni e, dunque, a spiegare perché scegliamo di posizionarci a difesa di questa maggioranza e dello sforzo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di dar vita ad un nuovo governo in queste ore".
Mandato esplorativo a Fico, Salvini: "Altri 4 giorni di chiacchiere, è una mancanza di rispetto"
Il leader della Lega Matteo Salvini non approva il mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico: "Guardi – dice in una intervista di oggi al Quotidiano nazionale – ho il telefono intasato da messaggi di imprenditori e gente che lavora. La domanda di tutti è la stessa: ma non dovevano fare in fretta? Perché altri quattro giorni di chiacchiere? Mi pare sinceramente una mancanza di rispetto".
Salvini comunque non attacca apertamente le scelte del presidente della Repubblica: "Avevamo chiesto – sottolinea – che un eventuale mandato esplorativo andasse alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, seconda carica dello Stato. Poi Mattarella ha scelto Fico e rispettiamo la scelta". Quanto all'ipotesi formulata dal capo dello Stato di un nuovo governo basato sulla vecchia maggioranza dice: "A me pare solo incredibile che chi ha creato il problema sia poi quello che lo deve risolvere".
Crisi di governo, il Presidente Mattarella ha telefonato a Elisabetta Casellati
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri sera ha avuto un colloquio telefonico con la presidente del Senato Elisabetta Casellati per informarla della decisione di affidare un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico. Il centrodestra avrebbe voluto che fosse la seconda carica dello Stato, eletta nel 2018 nelle fila del centrodestra, a ricevere l'incarico: "Non ho elementi – ha detto in una intervista al Corriere della sera Giorgia Meloni – per sindacare sulle scelte del capo dello Stato. Certo, era possibile attendersi che per un incarico esplorativo istituzionale si potesse ricorrere alla seconda carica dello Stato, la presidente del Senato, peraltro una donna".
Sì a dialogo con Renzi spacca il M5s, Morra: "Leader Iv responsabile di una crisi inaccettabile"
"Io ho difficoltà a individuare un solo motivo politico, qualitativo, per cui si possa rinnegare quel giudizio, in quanto ritengo Renzi responsabile di una crisi inaccettabile in un momento grave come quello della pandemia che stiamo vivendo". il senatore pentastellato Nicola Morra, presidente della commissione antimafia, ricorda le prese di posizione di Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio e del premier dimissionario Giuseppe Conte su Matteo Renzi e Italia viva e ribadisce in una intervista al Corriere della sera la sua contrarietà al cambio di linea annunciato ieri dal capo politico M5s Vito Crimi, che ha aperto al dialogo con il senatore di Rignano.
"Nei prossimi giorni – avverte – valuterò se sarà il caso di continuare la mia battaglia per il cambiamento. Non escludo però che si diano altri scenari e dovrò valutarli con attenzione. Io vorrei rimanere a fare le mie battaglie in commissione Antimafia con il Movimento. Spero che alcuni campanelli d'allarme possano condurre altri a nuovi scenari". Conte non sa se si arriverà alla fine a un Conte ter: "Non lo so, non ho la sfera di cristallo". E sul clima "di scissione" nel Movimento dice: "Non mi risulta".
Meloni con le stampelle al Colle ha scherzato con i giornalisti: "No a governo zoppo"
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è stata ricevuta ieri al Quirinale insieme alla delegazione del centrodestra unita, nell'ambito delle consultazioni avviate da Mattarella dopo le dimissioni di Conte. Meloni zoppicava vistosamente, e camminava con l'ausilio delle stampelle, a causa di uno strappo muscolare al polpaccio. Fermata dai cronisti ha scherzato: "Diremo no a un governo zoppo…".
Meloni dice no a governo di unità nazionale: "Non serve all'Italia, io mai con Pd e M5s"
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ribadisce il suo ‘no' a un governo di unità nazionale: "Non sarò mai in un governo con il Pd e il M5S". Poi, in linea con il comunicato unitario letto ieri al Quirinale dal segretario della Lega Matteo Salvini aggiunge: "Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all'Italia".
In un'intervista al Corriere della Sera l'esponente del centrodestra precisa che quell'apertura rappresenta solo "il doveroso rispetto che si deve al capo dello Stato se dovesse decidere di non sciogliere le Camere. Sarebbe giusto valutare, certo, ma da me non c'è alcun cambio di linea".
Meloni rivendica il fatto che "a dispetto di ogni lugubre previsione, il centrodestra è stato ed è compatto. Non ci siamo dilaniati, non abbiamo perso pezzi, Conte si è dovuto dimettere perché la sua campagna acquisti con noi è fallita. È stata una grande prova di unità, non scontata visto che la nostra richiesta è quella di andare ad elezioni: al capo dello Stato infatti abbiamo chiesto di valutare se a norma dell'articolo 81 della Costituzione esistano le condizioni per sciogliere le Camere".
La presidente di FdI non si nasconde le difficoltà che potrebbe incontrare questa linea unitaria di fronte a un eventuale cambio di scenario: "Ho letto e sentito anche io sfumature diverse, ma confido e spero che il centrodestra resti compatto. Le valutazioni le faremo con serenità quando arriverà il momento di farle, ma nessuno credo vorrà avventurarsi in percorsi che non fanno bene all'Italia. È già accaduto che alcune forze prendessero strade diverse, poi abbiamo faticosamente ricucito. Certo, la speranza è che non accada, perché poi è difficile ritrovare la compattezza perduta".
La lettera di Mattarella: "Per uscire dalla pandemia ci vuole lo sforzo di tutti"
"Uscire dalla pandemia, ricostruire le reti che fanno vivere la nostra società, avviare una fase di sviluppo più sostenibile insieme all'Europa, che sta cambiando marcia e di cui siamo parte essenziale, è un'impresa di portata storica. Un'impresa che richiede l'impegno e lo sforzo creativo di tutti". Lo scrive il Capo dello Stato Sergio Mattarella, in una lettera inviata in occasione dei 25 anni de ‘Il Foglio', quotidiano fondato da Giuliano Ferrara e oggi diretto da Claudio Cerasa. "Il compleanno del Foglio è una notizia di grande significato per l'informazione e l'editoria italiane", ha scritto il Presidente della Repubblica.
Governo, le news di oggi 30 gennaio sulla crisi
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha optato per un mandato esplorativo, affidando al presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare se davvero, dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, esista ancora all'interno della maggioranza la possibilità di dare vita a un nuovo esecutivo. Oggi pomeriggio inizieranno le consultazioni a Montecitorio, e Mattarella ha dato tempo fino a martedì: "C'è una pesante crisi sociale ed economica, e' doveroso dare vita presto a un Governo con un adeguato sostegno parlamentare", ha detto ieri il Capo dello Stato, dopo aver concluso le consultazioni con i partiti. A breve verrà divulgato il calendario.
Il reggente del Movimento Cinque Stelle Vito Crimi, dopo il colloquio al Quirinale, ha fatto sapere che i pentastellati sono pronti a dialogare con Matteo Renzi, anche di aspetti programmatici, ma restano fedeli al presidente del Consiglio dimissionario Conte, visto come "l'unico nome in grado in grado di condurre con serietà questa fase particolarmente complessa". Per il M5s insomma la soluzione della crisi di governo rimane il Conte ter.
Questa decisione ha spaccato il però il Movimento, al punto che Di Battista minaccia lo strappo, definendo l'apertura a Renzi un "errore storico e politico. "Può oggi il Paese accettare che sia il momento dei veti, dei personalismi, dell'arroccarsi sulle proprie posizioni?", dice il capo politico del M5S, Vito Crimi subito dopo il colloquio con Sergio Mattarella – o piuttosto chiede che sia il momento della responsabilità e della condivisione?".
Dal centrodestra attaccano duramente questa svolta: "Fico? Pur di non mollare la poltrona, ci riprovano. Altri giorni persi, l'Italia che lavora non ne può più. #vogliamovotare", ha twittato il leader della Lega, Matteo Salvini.
Prima della delegazione del M5S l'opposizione, unita, era salita al Colle. Per il centrodestra la via maestra è quella delle elezioni anticipate. Ma nel caso in cui non si arrivasse presto alle urne tutti i componenti della coalizione hanno fatto sapere che si riserveranno di valutare le decisioni che prenderà il capo dello Stato. Si tratta di un'apertura all'ipotesi di un governo di unità nazionale, una soluzione che piace più ai centristi e a Forza Italia che a Fratelli d'Italia e alla Lega di Salvini. Dopo l'incontro con Mattarella il centrodestra ha lasciato trapelare che. nel rispetto delle prerogative del capo dello Stato, avrebbe accolto con sorpresa l'affidamento di un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico, invece che alla seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, esponente di Forza Italia.