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Crisi di governo 2019

Crisi di governo, consultazioni concluse. Mattarella prende tempo: “Decisione martedì”

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Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e l'apertura formale della crisi di governo, la palla passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che martedì terrà nuove consultazioni per capire se le trattative fra PD e Movimento 5 Stelle siano andate a buon fine o se toccherà ridare la parola agli italiani. Intanto Zingaretti apre a Di Maio: “C’è un quadro dal quale iniziare a lavorare”.

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11:23

Il taglio dei parlamentari è ufficialmente congelato

La conferenza dei capigruppo della Camera dei deputati ha ufficializzato lo stop alla discussione sul disegno di legge Fraccaro di riforma della Costituzione. Come noto, la quarta e ultima votazione avrebbe dovuto aver luogo nella giornata di oggi a Montecitorio, ma le dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno avuto come primo effetto la cancellazione del calendario dei lavori parlamentari. Per prassi, infatti, non è consentito alle Camere di deliberare su progetti di riforma della Costituzione in regime di crisi di governo, quando ci si limita agli affari correnti. Il taglio dei parlamentari, dunque, è congelato, in attesa di capire se la legislatura proseguirà o se saranno necessarie nuove elezioni.

A cura di Adriano Biondi
11:00

Crisi di Governo, Orlando (Pd): "No a maggioranza con Conte premier. Serve discontinuità"

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Alla vigilia delle consultazioni del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo l'ufficializzazione della crisi di governo seguita alla dimissioni del premier Conte, continuano ad arrivare dichiarazioni da parte dei leader politici sugli scenari futuri riguardanti l'Esecutivo. Tra queste, quella di Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia e attuale vicesegretario del Partito democratico. "Non è possibile costruire oggi una maggioranza diversa con lo stesso presidente del Consiglio – ha detto nel corso di una intervista a Radio24 -. Conte ha dato ieri segno di un sussulto apprezzabile, ma francamente mi pare che ci sia un tratto di trasformismo nel cambiare maggioranza e mantenere parte dello stesso esecutivo. Credo che sarebbe più logico pensare a un esecutivo nel quale si introduca una netta discontinuità. Partiamo dalle cose da fare e poi ci possono essere esigenze delle forze politiche di avere esponenti che in qualche modo svolgano una funzione di raccordo e di continuità, però sarebbe un po' un Frankenstein, un governo che sia la somma delle compagine del governo Conte più dei governi Renzi e Gentiloni".

A cura di Ida Artiaco
10:47

Crisi di Governo, capigruppo Lega in Parlamento: "Chi scappa dal voto ha coscienza sporca"

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"La Lega è già tutta al lavoro per costruire lItalia dei sì, fondata su un taglio di tasse per 10 milioni di cittadini, investimenti pubblici, infrastrutture, processi giusti e veloci, certezza della pena e bambini che tornano a nascere". Queste le parole di Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, capigruppo della Lega rispettivamente di Camera e Senato alla vigilia delle consultazioni del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo l'ufficializzazione della crisi di governo in seguito alle dimissioni del premier Giuseppe Conte. I due esponenti del Carroccio anche aggiunto sugli scenari futuri: "Altri stanno pensando al governo dei ‘no' e delle poltrone? Andiamo a elezioni e facciamo scegliere gli Italiani. Chi scappa dalle urne ha la coscienza sporca".

A cura di Ida Artiaco
10:29

M5s smentisce le trattative con la Lega: "Compatti al fianco di Di Maio"

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Il Movimento 5 Stelle non ha riaperto alcun canale di interlocuzione con la Lega e respinge al mittente l’ipotesi di un “passo indietro” di Luigi Di Maio come capo politico. Sono questi i concetti che filtrano da ambienti grillini, dopo che alcuni retroscena avevano adombrato l’idea di un ritorno di fiamma con la Lega. A metterlo nero su bianco sono anche i due capigruppo Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli con una nota: “Sono ore molto importanti per il futuro del nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle si affiderà alla volontà del presidente Sergio Mattarella che segnerà la strada da seguire dopo che Matteo Salvini ha aperto un’assurda crisi di governo in pieno agosto. Il MoVimento è unito e compatto intorno al capo politico Luigi Di Maio. Siamo un monolite. E adesso siamo concentrati sulle consultazioni”.

A cura di Adriano Biondi
10:20

Il PD cerca l'intesa in Direzione, Zingaretti non vuole un nuovo "contratto di governo"

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C’è grande attesa per la direzione nazionale del Partito Democratico, durante la quale dovrà essere impostata la strategia per la gestione della crisi di governo apertasi in seguito alle dimissioni di Giuseppe Conte. Il segretario Nicola Zingaretti cercherà di indicare una strada comune, a partire dalla necessità di verificare se esistano le condizioni per formare una nuova maggioranza parlamentare. L’orizzonte è quello di un “governo di legislatura” che, nella lettura del segretario democratico, dovrebbe marcare un forte segnale di discontinuità rispetto all’esecutivo uscente. È escluso però che il PD si sieda al tavolo per sottoscrivere un nuovo contratto di governo, una pratica che Zingaretti giudica inusuale e non efficace.

Più sfumata la posizione dei renziani, che spingono per l’apertura di un dialogo che porti a un accordo con i 5 Stelle che abbia come priorità assoluta il disinnesco delle clausole di salvaguardia e impedisca l’aumento dell’IVA al 25%. Poche le voci contrarie all’accordo, tra cui quella di Carlo Calenda, che considera un errore sedersi al tavolo di governo con il Movimento 5 Stelle e chiede che il partito “non abbia paura” del voto degli italiani.

A cura di Adriano Biondi
10:07

Le consultazioni di Mattarella: si comincia da Giorgio Napolitano

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Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, giunte al termine di un aspro dibattito parlamentare, la crisi di governo è formalmente aperta. L’iniziativa è ora nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nella giornata di oggi avvierà le tradizionali consultazioni. Il primo a essere sentito sarà il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: le consultazioni avverranno telefonicamente, dal momento che l’ex capo di Stato non si trova a Roma e le sue condizioni di salute non gli consentono di raggiungere il Quirinale in tempi brevi.

Subito dopo, alle 16, sarà la volta della seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, poi toccherà al Presidente della Camera Roberto Fico. Il programma delle consultazioni continuerà con i rappresentanti del gruppo del Senato Autonomie, poi con quelli del Gruppo Misto di Camera e Senato e infine con la delegazione del gruppo parlamentare di Liberi e Uguali della Camera dei deputati.

Le consultazioni saranno poi sospese, per riprendere nella mattinata di giovedì 22 agosto, quando al Quirinale saliranno le delegazioni di Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Forza Italia, Lega e, infine, Movimento 5 Stelle. È molto probabile che, terminata questa fase, Mattarella si prenda qualche ora di riflessione per poi pronunciare un breve discorso con la sua indicazione per la gestione della crisi.

A cura di Adriano Biondi
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