Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e l'apertura formale della crisi di governo, la palla passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che martedì terrà nuove consultazioni per capire se le trattative fra PD e Movimento 5 Stelle siano andate a buon fine o se toccherà ridare la parola agli italiani. Intanto Zingaretti apre a Di Maio: “C’è un quadro dal quale iniziare a lavorare”.
- Zingaretti apre all'accordo col M5S: "C'è un quadro dal quale iniziare a lavorare" 22 Agosto
- Sergio Mattarella dà tempo: "Martedì nuove consultazioni, poi decisione definitiva" 22 Agosto
- Si chiudono le consultazioni, Mattarella si prende due ore per riflettere 22 Agosto
- Di Maio dice 'no' a elezioni ed elenca 10 punti del M5S per un accordo con il Pd 22 Agosto
- Salvini vuole elezioni ma non chiude a un governo con il M5S: "Noi ci siamo" 22 Agosto
- Crisi di governo, Berlusconi: "No a maggioranza improvvisata Pd-5S, FI non parteciperà" 22 Agosto
- Zingaretti apre al M5s: "Non sarà facile, ma noi ci siamo per un governo di svolta" 22 Agosto
- Crisi di governo, al via la seconda giornata di consultazioni dopo l'apertura di Pd al M5S 22 Agosto
- Crisi di governo, Salvini sfida Conte: "Si candidi alle elezioni, non ho paura" 21 Agosto
- Zingaretti apre al governo col M5s: "Doveroso verificare se c'è nuova maggioranza" 21 Agosto
- Le consultazioni di Mattarella: si comincia da Giorgio Napolitano 21 Agosto
M5s smentisce le trattative con la Lega: "Compatti al fianco di Di Maio"
Il Movimento 5 Stelle non ha riaperto alcun canale di interlocuzione con la Lega e respinge al mittente l’ipotesi di un “passo indietro” di Luigi Di Maio come capo politico. Sono questi i concetti che filtrano da ambienti grillini, dopo che alcuni retroscena avevano adombrato l’idea di un ritorno di fiamma con la Lega. A metterlo nero su bianco sono anche i due capigruppo Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli con una nota: “Sono ore molto importanti per il futuro del nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle si affiderà alla volontà del presidente Sergio Mattarella che segnerà la strada da seguire dopo che Matteo Salvini ha aperto un’assurda crisi di governo in pieno agosto. Il MoVimento è unito e compatto intorno al capo politico Luigi Di Maio. Siamo un monolite. E adesso siamo concentrati sulle consultazioni”.
Il PD cerca l'intesa in Direzione, Zingaretti non vuole un nuovo "contratto di governo"
C’è grande attesa per la direzione nazionale del Partito Democratico, durante la quale dovrà essere impostata la strategia per la gestione della crisi di governo apertasi in seguito alle dimissioni di Giuseppe Conte. Il segretario Nicola Zingaretti cercherà di indicare una strada comune, a partire dalla necessità di verificare se esistano le condizioni per formare una nuova maggioranza parlamentare. L’orizzonte è quello di un “governo di legislatura” che, nella lettura del segretario democratico, dovrebbe marcare un forte segnale di discontinuità rispetto all’esecutivo uscente. È escluso però che il PD si sieda al tavolo per sottoscrivere un nuovo contratto di governo, una pratica che Zingaretti giudica inusuale e non efficace.
Più sfumata la posizione dei renziani, che spingono per l’apertura di un dialogo che porti a un accordo con i 5 Stelle che abbia come priorità assoluta il disinnesco delle clausole di salvaguardia e impedisca l’aumento dell’IVA al 25%. Poche le voci contrarie all’accordo, tra cui quella di Carlo Calenda, che considera un errore sedersi al tavolo di governo con il Movimento 5 Stelle e chiede che il partito “non abbia paura” del voto degli italiani.
Le consultazioni di Mattarella: si comincia da Giorgio Napolitano
Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, giunte al termine di un aspro dibattito parlamentare, la crisi di governo è formalmente aperta. L’iniziativa è ora nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nella giornata di oggi avvierà le tradizionali consultazioni. Il primo a essere sentito sarà il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: le consultazioni avverranno telefonicamente, dal momento che l’ex capo di Stato non si trova a Roma e le sue condizioni di salute non gli consentono di raggiungere il Quirinale in tempi brevi.
Subito dopo, alle 16, sarà la volta della seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, poi toccherà al Presidente della Camera Roberto Fico. Il programma delle consultazioni continuerà con i rappresentanti del gruppo del Senato Autonomie, poi con quelli del Gruppo Misto di Camera e Senato e infine con la delegazione del gruppo parlamentare di Liberi e Uguali della Camera dei deputati.
Le consultazioni saranno poi sospese, per riprendere nella mattinata di giovedì 22 agosto, quando al Quirinale saliranno le delegazioni di Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Forza Italia, Lega e, infine, Movimento 5 Stelle. È molto probabile che, terminata questa fase, Mattarella si prenda qualche ora di riflessione per poi pronunciare un breve discorso con la sua indicazione per la gestione della crisi.