Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e l'apertura formale della crisi di governo, la palla passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che martedì terrà nuove consultazioni per capire se le trattative fra PD e Movimento 5 Stelle siano andate a buon fine o se toccherà ridare la parola agli italiani. Intanto Zingaretti apre a Di Maio: “C’è un quadro dal quale iniziare a lavorare”.
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Le consultazioni di Mattarella: si comincia da Giorgio Napolitano
Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, giunte al termine di un aspro dibattito parlamentare, la crisi di governo è formalmente aperta. L’iniziativa è ora nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nella giornata di oggi avvierà le tradizionali consultazioni. Il primo a essere sentito sarà il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: le consultazioni avverranno telefonicamente, dal momento che l’ex capo di Stato non si trova a Roma e le sue condizioni di salute non gli consentono di raggiungere il Quirinale in tempi brevi.
Subito dopo, alle 16, sarà la volta della seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, poi toccherà al Presidente della Camera Roberto Fico. Il programma delle consultazioni continuerà con i rappresentanti del gruppo del Senato Autonomie, poi con quelli del Gruppo Misto di Camera e Senato e infine con la delegazione del gruppo parlamentare di Liberi e Uguali della Camera dei deputati.
Le consultazioni saranno poi sospese, per riprendere nella mattinata di giovedì 22 agosto, quando al Quirinale saliranno le delegazioni di Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Forza Italia, Lega e, infine, Movimento 5 Stelle. È molto probabile che, terminata questa fase, Mattarella si prenda qualche ora di riflessione per poi pronunciare un breve discorso con la sua indicazione per la gestione della crisi.