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Crisi di governo 2019

Crisi di governo, consultazioni concluse. Mattarella prende tempo: “Decisione martedì”

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Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e l'apertura formale della crisi di governo, la palla passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che martedì terrà nuove consultazioni per capire se le trattative fra PD e Movimento 5 Stelle siano andate a buon fine o se toccherà ridare la parola agli italiani. Intanto Zingaretti apre a Di Maio: “C’è un quadro dal quale iniziare a lavorare”.

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Sergio Mattarella dà tempo: "Martedì nuove consultazioni, poi decisione definitiva"

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Il Presidente della Repubblica ha preso la sua decisione e l'ha comunicata ai cittadini: "Con le dimissioni di Conte si è aperta la crisi, che va risolta in tempi brevi e con decisioni chiare. Sono possibili solo governi che abbiano la fiducia del Parlamento in base ad accordi politici tra i gruppi parlamentari, in mancanza di questo accordo l'unica strada è quella delle elezioni, una decisione difficile ma necessaria se non vi è maggioranza in Parlamento. Mi è stato comunicato che ci sono interlocuzioni in atto per una nuova maggioranza, ma mi è stato chiesto tempo per effettuare nuove verifiche e io ho il dovere di non precludere alcuna possibilità. Nell'interesse del Paese richiedo decisioni sollecite e martedì svolgerò nuove consultazioni, al termine delle quali assumerò le decisioni necessarie".

A cura di Adriano Biondi
21:58

Quali sono i dieci punti del M5s per il governo col PD

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Dieci punti cui ancorare il patto di legislatura con le forze politiche che saranno disponibili a sostenere il nuovo governo. Questa è la proposta che Luigi Di Maio ha lanciato dal Quirinale, al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo politico non ha specificato se intende rivolgersi solo al Partito Democratico o anche alla Lega, mentre ha messo nero su bianco i punti, pubblicandoli sul blog delle stelle. Ecco il programma del Movimento 5 Stelle per questo nuovo patto di governo:

1. Taglio del numero dei parlamentari.
Manca un solo voto per completare la riforma, per noi deve essere un obiettivo di questa legislatura e deve essere tra le priorità del calendario in aula.

Non la daremo vinta a chi vuole tenersi stretti 345 parlamentari in più.

2. Una manovra equa: stop all’aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza abitativa.
Gli italiani rischiano di pagare 600 euro a famiglia in più nel 2020 e questo va impedito assolutamente. Avevamo promesso di abbassare le tasse per le imprese che assumono e va fatto. Ci sono ancora centinaia di norme fiscali inutili che hanno prodotto centinaia di tasse occulte per le imprese. Va dichiarato illegale qualsiasi stipendio da 2 o 3 euro all’ora. Misure per il sostegno alle nascite e alla disabilità.

3. Cambio di paradigma sull’Ambiente. Un’Italia 100% rinnovabile.
Dobbiamo realizzare un Green New Deal che nei prossimi decenni porti l’Italia verso l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia al 100 per cento. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la tutela dell’ambiente, la questione dei cambiamenti climatici e la nascita di nuove imprese legate a questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, SI all’economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l’obsolescenza programmata.

Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilità sostenibile.

4. Una legge sul conflitto di interessi e una riforma della Rai
L’Italia ha bisogno di una seria legge sul conflitto di interessi. Serve una riforma della Rai ispirata al modello BBC inglese: se i cittadini pagano il canone hanno diritto a una tv di qualità.

5. Dimezzare i tempi della giustizia e riformare il metodo di elezione del Consiglio superiore della Magistratura.
I cittadini e le imprese hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce: noi abbiamo pronta una riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per una sentenza definitiva.

6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali.
Va completato il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo contemporaneamente i livelli essenziali di prestazione per tutte le altre regioni per garantire a tutti i cittadini gli stelli livelli di qualità dei servizi.

Va anche avviato un serio piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli enti inutili.

7. Legalità: carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti.
L’evasione fiscale oggi costa agli italiani decine di miliardi di euro.

È necessario intervenire per tutelare i cittadini onesti, colpendo innanzitutto i grandi evasori con il carcere. Serve una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari e un inasprimento delle pene per i reati finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie.
Contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell’Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla modifica del Regolamento di Dublino.

8. Un piano straordinario di investimenti per il sud.
Va lanciato un piano straordinario di investimenti per il sud, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese.

9. Una riforma del sistema bancario.
Serve separare le banche di investimenti da banche commerciali.

Se metto in banca i miei soldi voglio sapere se vengono investiti in economia reale o se qualcuno ci gioca in borsa.

10. Tutela dei beni comuni.
La scuola pubblica è un bene comune: serve prima di ogni altra cosa una legge contro le classi pollaio e valorizzare la funzione dei docenti.

L’acqua è un bene comune: bisogna approvare subito la legge sull’acqua pubblica.

La nostra sanità va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità valorizzando il merito.

Le nostre infrastrutture sono beni pubblici pagati dai cittadini ed appartengono ai cittadini ed è per questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali.

La cittadinanza digitale va riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita per favorire l’accesso alla partecipazione democratica, all’informazione e per favorire la trasformazione tecnologica.

A cura di Adriano Biondi
21:47

Alessandro Di Battista sta con Di Maio: "Condivido la linea al mille per mille"

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Intercettato da Fanpage.it, Alessandro Di Battista evita di rispondere nel dettaglio alle domande sulla crisi di governo e sulla decisione di Sergio Mattarella di consentire per altri 5 giorni la prosecuzione delle trattative tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. L'ex deputato ed esponente di primo piano del Movimento 5 Stelle, però, non manca di inviare un messaggio di sostegno al capo politico Luigi Di Maio, spiegando: "Condivido i 10 punti di Luigi Di Maio al mille per mille". E plaude anche a Giuseppe Conte: "Il suo è stato un ottimo discorso".

A cura di Adriano Biondi
20:47

M5s: "Incontriamo il Pd partendo dal taglio dei parlamentari"

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"Vi chiediamo mandato di incontrare la delegazione del Pd per parlare del primo punto, il taglio dei parlamentari, sul quale chiederemo chiarezza". Lo ha detto il capogruppo M5s, Stefano Patuanelli, all'assemblea dei gruppi.

L'assemblea dei gruppi M5s ha dato mandato per acclamazione al capo politico Luigi Di Maio e ai capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva a incontrare la delegazione del Pd.

A cura di Biagio Chiariello
20:42

Zingaretti apre all'accordo col M5S: "C'è un quadro dal quale iniziare a lavorare"

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"Dalle proposte e dai principi da noi illustrati al Capo dello Stato e dalle parole e dai punti programmatici esposti da Di Maio, emerge un quadro su cui si può sicuramente iniziare a lavorare", lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, aprendo di fatto ad un possibile accordo con il Movimento 5 Stelle.

A cura di Biagio Chiariello
17:54

Si chiudono le consultazioni, Mattarella si prende due ore per riflettere

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Giovanni Grasso, il consigliere per la comunicazione del Quirinale, ha annunciato nella loggia alla vetrata che il Capo dello Stato Sergio Mattarella si prenderà due ore di tempo per riflettere su quanto emerso dai colloqui con tutti i partiti, che si sono svolti nelle giornate di ieri e di oggi. Poi intorno alle 20 farà le sue comunicazioni.

A cura di Annalisa Cangemi
17:44

Di Maio dice 'no' a elezioni ed elenca 10 punti del M5S per un accordo con il Pd

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Dopo l'incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la delegazione M5S, composta dal capo politico Luigi Di Maio e dai capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva, è intervenuto il leader dei 5 Stelle: "La crisi di governo, aperta unilateralmente l'8 agosto, ha fatto ripiombare nell'incertezza milioni di italiani. Basti citare l'Ilva di Taranto in un limbo, quota 100 e reddito di cittadinanza che potrebbero saltare. Il M5S ha la maggioranza relativa in Parlamento, a tal proposito ricordo che la fine del governo ha bloccato riforme determinanti, leggi che erano ad un passo dalla realizzazione. Per questo abbiamo elencato al Capo dello Stato 10 punti: taglio dei parlamentari; una manovra equa, con stop all'aumento dell'Iva, sburocratizzazione, sostegno alle famiglie e alle nascite; cambio di paradigma sull'ambiente; una legge sul conflitto d'interessi e riforma della Rai sul modello BBC; dimezzare i tempi della Giustizia; autonomia differenziata richiesta da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e riorganizzazione degli enti locali; legalità, lotta alle mafie e all'evasione fiscale; un piano straordinario di investimenti per il Sud; una riforma del sistema bancario; tutela dei beni comuni, come la scuola, l'acqua, la sanità, infrastrutture, cittadinanza digitale. Abbiamo specificato al presidente della Repubblica che il voto non ci intimorisce, ma il voto non può essere una fuga dalle promesse fatte agli italiani. Stare al governo ha fatto perdere consenso al M5S, per questo siamo stati tentati di disimpegnarci da qualsiasi esperienza di governo. Ma al M5S non è mai mancato il coraggio. In queste ore sono state portate avanti tutte le interlocuzioni necessarie per chiedere a chi ci sta di convergere sui nostri punti".

A cura di Annalisa Cangemi
17:07

Crisi di governo, salta l'accordo Pd-M5S? Orfini: "Basta veline, si parla al Quirinale"

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"Lo dico a tutto il Pd: a consultazioni aperte non ci si parla con veline e contro veline. Non si fanno esegesi anonime. Non si gioca con le dichiarazioni fatte da ‘fonti vicine a'. Si va al Quirinale e si parla lì. Per rispetto al Capo dello Stato, al paese. E anche a se stessi". Lo ha scritto il dem Matteo Orfini su Twitter, riferendosi alle polemiche sollevate all'interno del Partito democratico da alcuni esponenti, in particolare vicini a Renzi, che hanno accusato alcuni colleghi, e il segretario Zingaretti, di voler far saltare l'accordo per la nascita di un governo giallo-rosso, portando al Colle, secondo alcune indiscrezioni, una proposta non discussa in direzione.

A cura di Annalisa Cangemi
16:58

Salvini vuole elezioni ma non chiude a un governo con il M5S: "Noi ci siamo"

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Le consultazioni al Colle riprendono con la delegazione della Lega. Insieme a Matteo Salvini sono presenti i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Il leader della Lega: "Bella discussione, sono contento di rappresentare una forza politica compatta. Abbiamo scelto di portare davanti agli italiani i problemi che la vecchia politica avrebbe mantenuto nel chiuso delle stanze. Ma l'Italia non può perdere tempo, per questo al Capo dello Stato abbiamo ribadito che i troppi ‘no' hanno portato alla fine di questa esperienza di governo. Oggi la via maestra non possono essere giochini di palazzo. Sono le elezioni: chi meglio dei lavoratori, dei pensionati, degli studenti italiani, può scegliere a chi affidare le sorti dell'Italia. Abbiamo letto diverse ipotesi di governo, che nascerebbero solo per tenere fuori Salvini e la Lega. Oggi è stato pubblicato il decreto che rimborsa i risparmiatori truffati dalle banche, e qualcuno vuole veramente fare un governo Pd-M5S, per cancellare i decreti Sicurezza, cancellare dall'agenda politica il taglio dei parlamentari, che noi sarebbe pronti a votare per la quarta e ultima volta, mentre il Pd non ne vuole sentire parlare. Abbiamo letto in questi giorni che alcuni dei ‘no' sarebbero diventati dei ‘sì'. Abbiamo letto che ci sarebbero tra i Cinque Stelle alcuni che sosterrebbero una manovra economica coraggiosa, basata su investimenti, crescita, flat tax. Aver scoperchiato il vaso evidentemente è servito. Io sono stato insultato, ma nelle strade ancora oggi c'è chi mi chiede di andare avanti. Io non porto rancore. Sarebbe irrispettoso vedere rientrare dalla finestra Renzi, Boschi, Boldrini, Casini, che gli italiani hanno ripetutamente cacciato dalla porta principale. Ritengo che Di Maio abbia lavorato bene, nell'interesse di questo Paese. A me interessa che gli italiani abbiano un governo che faccia. Noi siamo una squadra. Il governo non andava più avanti, ma se il M5S vuole lavorare noi ci siamo".

Alle 17 è poi previsto l'ultimo incontro della giornata, quello con il Movimento 5 stelle.

A cura di Annalisa Cangemi
14:51

Crisi di governo, M5S non indietreggia sulla presenza di Di Maio nell'esecutivo giallo-rosso

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Niente veti all'ingresso Luigi Di Maio nell'eventuale prossimo governo con il Pd. Sarebbe questo uno dei punti fermi per il Movimento 5 Stelle, a poche ore alle consultazioni al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 17 tocca al capo politico del Movimento salire al Colle, con i capigruppo Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli. A Mattarella la delegazione ribadirà quali sono le priorità, dall'ambiente al conflitto di interessi, dall'acqua pubblica al taglio dei parlamentari. I penstatellati continuano a riproporre il nome di Giuseppe Conte come capo del nuovo esecutivo, nonostante il veto posto dal segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti. Scendono in invece le quotazioni di Roberto Fico a Palazzo Chigi, che potrebbe incontrare l'opposizione dei renziani. Ma di un punto in particolare sono certi: la presenza di Di Maio in un ipotetico esecutivo ‘giallorosso'. E su questo Zingaretti sembra più conciliante: "Non ho alcun veto su Di Maio nel governo. Ma non si potrà far scendere in campo la stessa squadra che ha perso già una partita", ha detto in un'intervista sul Messaggero.

Al termine delle consultazioni si terrà a Montecitorio l'assemblea congiunta con i deputati e i senatori per fare il punto della situazione.

A cura di Annalisa Cangemi
13:25

Crisi di governo, Ascani (Pd): "Meloni arrogante, chieda scusa a Mattarella"

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"L'arroganza di Giorgia Meloni è pari se non addirittura superiore a quella del suo compare Salvini: forte del 4% preso alle ultime politiche, si presenta al Quirinale addirittura con la pretesa di spiegare la Costituzione al presidente Mattarella, che della Costituzione non soltanto è il massimo garante in qualità di Capo dello Stato ma ne è anche uno dei maggiori conoscitori come costituzionalista ed ex giudice costituzionale. Meloni farebbe bene a chiedere scusa a Mattarella e ad avere maggiore rispetto istituzionale quando si reca al Colle". Lo scrive su Facebook la deputata e vicepresidente del Pd, Anna Ascani. "Secondo la Costituzione – prosegue ancora Ascani – l'interruzione anticipata della legislatura la decide il Quirinale, non Giorgia Meloni e nemmeno Salvini".

A cura di Annalisa Cangemi
12:37

Crisi di governo, Berlusconi: "No a maggioranza improvvisata Pd-5S, FI non parteciperà"

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Continuano le consultazioni, come da calendario. Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi si è recato al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con l'ex presidente del Consiglio ci sono il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, e i capigruppo azzurri di Senato e Camera, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini. Il presidente Berlusconi: "Ci siamo dedicati a stendere una dichiarazione che amerei leggervi. Abbiamo manifestato al presidente della Repubblica la nostra preoccupazione. L'Italia dovrà affrontare una manovra economica da 30 miliardi, per evitare una recessione. Una manovra attesa dall'Europa. 14 mesi dopo le ultime consultazioni abbiamo un divario tra Nord e Sud aumentato, senza che sia stata approvata l'autonomia richiesta dalle regioni. Un governo non può nascere in laboratorio, con un contratto. Forza Italia ha cercato di migliorare i provvedimenti presentati dal governo Conte, facendo opposizione. Mettiamo in guardia da un esecutivo che nasca da una maggioranza improvvisata, che non rispecchia la maggioranza degli elettori italiani. Esiste il rischio concreto che di fronte alle difficoltà di bilancio si ricorra a un'imposta patrimoniale. Forza Italia non partecipa a un governo Pd-M5S. Noi proponiamo la maggioranza ‘naturale' di centrodestra, confermata da quasi tutte le tornate elettorali amministrative e regionali. Ci vuole un centrodestra con una chiara vocazione atlantica ed europeista. Qualora non sia possibile realizzare un'alleanza di centrodestra per un nuovo governo l'unica via maestra è quella delle elezioni. Questo è quello che ho comunicato al Capo dello Stato".

A cura di Annalisa Cangemi
12:21

Crisi di governo, Di Stefano (M5S): "Non ci faremo dettare le regole dal Pd"

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"Non ci impicchiamo a formule, non poniamo aut aut a nessuno. Certo non ci facciamo dettare le regole dal Pd. Siamo il partito più grande del Parlamento, gli altri partiti smettano di mostrare i muscoli. Io credo che il Paese abbia bisogno di un presidente del Consiglio che sappia mediare. Quella persona è Conte". Lo ha detto Manlio Di Stefano (M5S), sottosegretario agli Esteri, a Sky Tg24. Sulla percentuale di chance che si possa ritrovare un'intesa con Matteo Salvini e la Lega, Di Stefano dice: "Lei crede che esista una Lega senza Salvini in questo momento?". In ogni caso, ha sottolineato, "molti della Lega ci chiamano…"

A cura di Annalisa Cangemi
11:24

Zingaretti apre al M5s: "Non sarà facile, ma noi ci siamo per un governo di svolta"

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La delegazione del Partito democratico, guidata dal segretario Nicola Zingaretti è stata ricevuta dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nella seconda giornata di consultazioni, che si stanno svolgendo dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte. Della delegazione dem fa parte anche il presidente del partito, Paolo Gentiloni. Subito dopo il colloquio è intervenuto a Quirinale davanti ai cronisti il segretario democratico: "Non è scelta facile, per la distanza politica che abbiamo col Movimento 5 Stelle e per l’eredità che ci lascia questo governo. Ma siamo preoccupati per l’economia e l’isolamento internazionale del nostro Paese, quindi riteniamo utile provare a costruire un governo di svolta. Abbiamo indicato i punti non negoziabili su cui cominciare un nuovo percorso". Poi Zingaretti ha aggiunto: "Non vogliamo un governo a qualunque costa, ma un governo di svolta, alternativo alle destre, che dia una speranza agli italiani".

A cura di Annalisa Cangemi
10:31

Crisi di governo, Meloni al Colle: "Irrispettoso esecutivo che nasce senza il consenso popolare"

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"Irrispettoso un governo che nasce senza il consenso il popolare. I nostri Padri costituenti non credo volessero dire che si può fare un governo con persone che se si andasse a votare andrebbero a casa. La volontà degli italiani è chiara. Chiedono un governo stabile. In tutte le ultime elezioni il centrodestra ha vinto. Se si andasse a votare avremmo un governo coeso che durerebbe 5 anni. Tutto il resto è destinato a durare qualche mese", lo ha detto Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia, al termine delle consultazioni al Colle. "Abbiamo chiesto al presidente Mattarella di sciogliere le Camere e andare a elezioni anticipate. Oppure bisogna offrire un mandato esplorativo a un esponente del centrodestra che meglio rappresenta la volontà popolare".

"Ho sentito Salvini – ha detto Meloni rispondendo a una domanda – e penso che se si andasse al voto ci sarebbe una compagine formata da FdI e Lega sicuramente, vedremo cosa fa FI, e sicuramente sarebbe già maggioritaria".

A cura di Annalisa Cangemi
08:51

Crisi di governo, al via la seconda giornata di consultazioni dopo l'apertura di Pd al M5S

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Al via a breve la seconda giornata di consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo l'ufficializzazione della crisi di governo. Dopo aver incontrato ieri al Quirinale i presidenti di Camera e Senato e i rappresentanti dei primi gruppi parlamentari, oggi sfileranno davanti al capo dello Stato i partiti maggiori: il primo, alle 10:00, sarà Fratelli d'Italia, seguito in ordine da Partito democratico, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, che chiuderà la giornata decisiva per il futuro del nuovo esecutivo, al termine della quale toccherà a Mattarella indicare una soluzione.

Nel corso della giornata di ieri non sono mancate le novità. Prima tra tutte l'apertura del Pd al M5S, così come emerso dalle parole del segretario Nicola Zingaretti, che ha proposto un programma di 5 punti da rispettare, riguardante temi come l'Ue, i flussi dei migranti e la sostenibilità ecologica, per portare a termine la trattativa, chiedendo massima discontinuità rispetto al passato. Quindi, no ad un Conte bis. Matteo Salvini dal canto suo non ha usato mezzi termini per definire "l'inciucio" tra gli ex alleati pentastellati e i democratici, affermando di avere "la nausea". "Mentre gli altri pensano alle poltrone noi guardiamo alla Manovra e agli italiani – ha detto ai cronisti, non nascondendo di prediligere la strada delle urne -. Ad ogni modo ci sarà un esecutivo contro la Lega".

A cura di Ida Artiaco
22:28

Crisi di governo, Macron: "Italia merita dirigenti all'altezza"

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L'Italia merita dirigenti all'altezza" del suo "grande popolo": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo a una domanda sulla crisi di governo in Italia, nel corso di un incontro con la stampa presidenziale a Parigi. "L'Italia è un Paese amico e un grande popolo. In queste ore sono al fianco del presidente Mattarella", ha aggiunto. Nel successivo botta e risposta con i giornalisti, sorridendo, Macron ha osservato che "quando ci si allea con l'estrema destra", alla fine "è l'estrema destra che vince".

A cura di Annalisa Cangemi
19:43

Crisi di governo, Fornaro (LeU): "Disponibili a sostenere un governo politico di svolta"

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"Abbiamo ribadito l'indisponibilità a soluzioni tampone semplicemente per contrastare il voto anticipato e la disponibilità a dare un contributo per un governo politico di svolta che dia un segnale di cambiamento di cui il Paese ha bisogno". Lo ha affermato il capogruppo di LeU alla Camera, Federico Fornaro, al termine dell'incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con questo colloquio si sono chiuse le consultazioni in programma per oggi per la soluzione della crisi di governo.

A cura di Annalisa Cangemi
19:35

Governo, Borghi (Lega): "L'uscita dall'euro farebbe bene al nostro Paese"

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"Sono convinto che l'uscita dall'euro farebbe bene al nostro paese": così il consigliere economico di Matteo Salvini e presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi, in un'intervista al magazine tedesco Capital intitolata ‘L'euro è la valuta sbagliata per l'Italia'.

La valuta comune ha ostacolato la crescita in Italia, rappresenta ancora oggi uno svantaggio per la concorrenza e sottrae al paese "la libertà di decidere sulla nostra politica finanziaria", ha affermato Borghi, come si legge sul sito di Capital. L'esponente leghista ha dichiarato inoltre "che realizzerebbe l'uscita (dall'euro), se avessi una legittimazione democratica, almeno con una vittoria elettorale con oltre il 50% o se fossi costretto da motivi di sicurezza nazionale". Poi, dopo le polemiche con cui è stata accolta la sua intervista, ha commentato con un tweet: "Intanto riprovano con il solito giochetto: si prende una mia intervista di un mese fa dove dico che l'euro non mi piace (sai che novità), ma che non uscirei mai dall'euro senza pieno mandato democratico a farlo. Ovviamente si omette il ma e si fa il titolo ad effetto. Che noia".

A cura di Annalisa Cangemi
19:18

Crisi di governo, il Gruppo Misto della Camera: "Italia non si può permettere il voto anticipato"

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È stato ricevuto al Colle anche il Gruppo Misto alla Camera, guidato dal presidente Manfred Schullian accompagnato da una folta delegazione. La posizione di Civica popolare: "Esprimiamo sgomento per una crisi aperta l'8 agosto, a pochi mesi dalla legge di Bilancio. È stato un colpo difficile da digerire. Ma ribadiamo la centralità del Parlamento, siamo una Repubblica parlamentare, i governi non si fanno via social. Per questo motivo il Paese non si può permettere di andare a elezioni subito. Il presidente della Repubblica ci invita a trovare una quadra attorno a un programma condiviso. Serve dunque non un governo purchessia ma un governo di legislatura e Civica e popolare è disponibile a sostenerlo. Per noi è fondamentale restare in Europa e mettere in sicurezza i conti pubblici. Su questi punti capiremo le opzioni e prenderemo una decisione", ha spiegato Beatrice Lorenzin al termine delle consultazioni.

La posizione di Maurizio Lupi, della componente Noi per l'Italia-Usei, che conta 4 deputati, diverge da quella degli altri: "Questa legislatura è partita con una maggioranza politica che aveva vinto le elezioni, il centrodestra, e un partito arrivato primo, il Movimento 5 stelle. Fallita l'esperienza di Governo Lega-M5s riteniamo che l'Italia abbia bisogno di una coalizione politica forte, che abbia una maggioranza in Parlamento che possa governare per cinque anni il Paese e questa non può che essere la maggioranza di centrodestra". Un Governo Pd-M5s "non potrebbe vedere mai e poi mai il nostro consenso".

A cura di Annalisa Cangemi
18:40

Consultazioni, gruppo Misto del Senato: "Sì a un governo di legislatura"

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Dopo il gruppo delle Autonomie del Senato è il momento del Misto del Senato. Dopo il colloquio con Sergio Mattarella parla Loredana De Petris: "Abbiamo esposto al presidente le nostre preoccupazioni su una precipitazione del Paese al voto, di preoccupazioni di natura democratica molto seria. Si rischierebbe, per molte forze politiche, di non potere neanche presentare le liste. Riteniamo questa idea di voto anticipato precipitoso pericolosa per il Paese".

"Se tutti fanno uno sforzo, Pd, M5S e LeU, si può lavorare su 4 o 5 punti comuni. L'emergenza democratica riguarda anche la messa in sicurezza delle istituzioni. Le maggioranze si fanno all'interno del Parlamento. Per questo noi diciamo sì a un governo di legislatura, un governo di ampio respiro, che non duri poche settimane". Bonino ha poi aggiunto: "Questo nuovo governo avrà il compito di disfare alcuni provvedimenti, come il decreto Sicurezza bis".

A cura di Annalisa Cangemi
18:03

Crisi di governo, Salvini sfida Conte: "Si candidi alle elezioni, non ho paura"

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"Conte mi avrebbe bullizzato? Io gli dico di misurarci in cabina elettorale a ottobre", lo ha detto Matteo Salvini, rispondendo ai microfoni di Fanpage.it, a una domanda sugli attacchi che ha subito ieri in Parlamento da Conte. Sulla possibilità che Conte sarà il suo avversario politico nei prossimi mesi il segretario della Lega ha detto: "Anche Renzi mi ha sfidato a un duello elettorale, e io gli ho detto ‘Anche domani'. Non ho mai avuto paura di confrontarmi con nessuno, con Renzi, Conte, con chiunque. Però in democrazia il posto per il confronti sono le elezioni". Riguardo ai prossimi passaggi, il leader leghista ha anticipato che a Mattarella chiederà elezioni immediate e sembra chiudere definitivamente la porta a un nuovo accordo con i 5 Stelle, anche se Giorgetti ammette che "per arrivare al voto anticipato ci vogliono tante condizioni, ora la palla passa al Quirinale". Salvini sarà ricevuto da Mattarella domani 22 agosto alle 16.

A cura di Annalisa Cangemi
17:47

Crisi di governo, Autonomie: "Irresponsabile votare adesso, appoggeremmo un Conte bis"

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Si è svolto al Quirinale il primo colloquio politico nell'ambito delle Consultazioni per la formazione del nuovo governo. Dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono arrivati i rappresentati del gruppo parlamentare delle Autonomie guidato da Juliane Unterberger. Alla fine del colloquio hanno detto: "Irresponsabile andare al voto adesso. Per questo siamo intenzionati ad appoggiare un nuovo progetto che nascerà. Una buona ipotesi sarebbe anche un Conte bis, con una maggioranza diversa, purché abbia una vocazione europeista", ha detto la senatrice della Svp.

A cura di Annalisa Cangemi
17:35

Zingaretti: "Io premier in un governo giallo-rosso? Ho già altri due incarichi gravosi"

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"Io faccio il presidente della Regione Lazio e il segretario del Pd e credo siano già due impegni molto gravosi e intendo continuare a fare questo". Così il leader del Pd Nicola Zingaretti, intervistato dal Tg2 nello speciale sulla crisi, ha risposto a chi gli chiedeva della possibilità che potesse essere proprio lui a guidare un eventuale esecutivo giallo-rosso.

"Rispetto a un governo che è entrato in crisi, bisogna dare vita a nuovo governo cioè una nuova squadra, però unito intorno al programma", ha aggiunto il segretario dem. Zingaretti ha escluso che si potrà riproporre il modello del contratto di governo in un eventuale accordo con il M5s. Il segretario del Pd ha poi sottolineato che nella precedente esperienza di governo, c'è stata "l'illusione di poter pensare un governo con l'affastellamento dei provvedimenti in cui si riconosceva una volta una parte, una volta l'altra". E ha concluso: "Se non ce la faremo, andremo al voto".

"Per me la partita inizia oggi. Abbiamo messo in campo un'iniziativa politica e programmatica, ora dobbiamo attendere la risposta degli interlocutori che finora non c'è stata. Da Mattarella ribadiremo la nostra posizione e disponibilità a un governo, ma non a qualsiasi costo". Poi ha rimarcato: "Da stamani il Pd, e nessuna altra forza politica, si è dichiarata disponibile a partecipare a un nuovo governo".

A cura di Annalisa Cangemi
17:29

Crisi di governo, colloquio telefonico tra Mattarella e Napolitano

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sentito al telefono il presidente emerito Giorgio Napolitano nell'ambito delle consultazioni seguite alle dimissioni di Giuseppe Conte.

A cura di Annalisa Cangemi
17:25

Crisi di governo, Salvini: "Governo Lega-M5S? Ne è valsa la pena"

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"Io guardo sempre al futuro, mai al passato. E comunque, sì, ne è valsa la pena. Almeno nel settore di mia competenza, quello della sicurezza, il bilancio è assolutamente positivo". Così Matteo Salvini, conversando con i cronisti a Montecitorio, risponde a chi gli chiede un commento alle parole di Silvio Berlusconi Cavaliere, che più volte ha definito l'alleanza gialloverde ‘contronatura' e ha sostenuto che non sarebbe andata molto lontano.

A cura di Annalisa Cangemi
17:15

Crisi di governo, Fico al Quirinale: colloquio durato mezz'ora

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Dopo la seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Casellati, anche il presidente della Camera Roberto Fico si è recato al Quirinale per il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'ambito delle consultazioni al Quirinale, dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di ieri. L'incontro tra Fico e Mattarella è durato circa mezz'ora. Come vuole la prassi la terza carica dello Stato non ha rilasciato dichiarazioni.

A cura di Annalisa Cangemi
17:07

Crisi di governo, Salvini: "FI in un esecutivo giallo-rosso? Non può governare con noi"

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"Chi va al governo con il Pd non va al governo con la Lega". Così il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato alla Camera l'eventuale rottura del centrodestra se Forza Italia dovesse essere coinvolta in un governo istituzionale, assieme alle altre forze politiche, Pd e M5S in testa. "Questo però – aggiunge – non interesserebbe gli accordi locali e amministrativi, siamo un partito autonomista". Ai cronisti che gli chiedevano se avesse già sentito Silvio Berlusconi e stesse lavorando al futuro del centrodestra ha risposto così: "Ora stiamo lavorando al programma. Prima aspettiamo le decisioni di Mattarella. Un passo alla volta".

A cura di Annalisa Cangemi
16:20

Crisi di governo, iniziano le consultazioni: Casellati da Mattarella

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La presidente del Senato Elisabetta Casellati è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla fine del colloquio, che ha aperto questo breve giro di consultazioni, Casellati non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Il colloquio è durato circa 20 minuti. Il presidente emerito della Repubblica, il senatore Giorgio Napolitano, non trovandosi a Roma, sarà sentito telefonicamente.

A cura di Annalisa Cangemi
13:41

Crisi di governo, Salvini: "Mentre gli altri parlano di poltrone noi pensiamo agli italiani"

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"Gli altri in queste ore parlano di posti, di poltrone. Noi di Manovra, di come tagliare le tasse e aiutare gli italiani". È questa la primissima dichiarazione rilasciata ai cronisti da Matteo Salvini, poco dopo essere arrivato alla Camera dove è in programma l'assemblea dei deputati leghisti alla vigilia delle consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il leader del Carroccio ha poi anche commentato la notizia dell'apertura del Pd ad un eventuale esecutivo con il Movimento 5 Stelle, sulla base di cinque punti da rispettare su tematiche tra cui l'Unione europea, i migranti e la sostenibilità ambientale: "Non dovete chiedere a me – ha detto -, chiedete ai Cinque Stelle che ne pensano dei 5 punti di Zingaretti. Sono passati in una settimana dalla Lega a Renzi. Che stomaco che hanno…Li invidio". E poi ancora sugli ex alleati di governo: "Se si va al voto, subito dopo è possibile approvare una manovra che non si limiti a sterilizzare l'Iva ma arriva ad abbassare le tasse agli italiani. Abbiamo idee che con il M5s non era possibile realizzare, a partire dalla flat tax. Categorie economiche si stanno esprimendo e sono contro manovre che alzano le tasse. Sento parlare di patrimoniale, precarietà. Il Pd si accontenta di sterilizzare l'Iva, a noi non basta, le tasse vanno abbassate". Sugli scenari futuri ha detto: "Rottura? Erano troppi i no. Poi gli italiani decideranno. Un Governo che nasce contro è destinato solo a salvare qualche poltrona. A Mattarella chiederemo di andare a elezioni. Qualunque governo nasca sarà un governo contro la Lega".

A cura di Ida Artiaco
12:06

Crisi di Governo, apertura del Pd al M5s. Zingaretti: "Cinque punti per trattare con loro"

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Il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ha dettato la linea in vista delle consultazioni del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in seguito all'ufficializzazione della crisi di governo. Lo ha fatto nel corso della direzione del Pd, che ha approvato per acclamazione, all'unanimità, l'ordine del giorno. Zingaretti ha aperto al dialogo con il Movimento 5 Stelle per la nascita di un nuovo governo, indicando cinque punti da seguire. "Appartenenza leale all'Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori,con pieno protagonismo dell'Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti", aggiungendo che "non ho mai demonizzato il M5s, ma dobbiamo essere consapevoli che con loro ci sono profonde differenze". Nel caso in cui non si riuscisse a formare un esecutivo di legislatura, l'unica via percorribile, secondo il governatore del Lazio, sarebbe il voto. "Io credo dovremo assumerci la responsabilità di dar vita a una governo di svolta per la legislatura – ha precisato -. In caso contrario nessun pastrocchio o accordicchio temporeggiatore ma subito alle urne senza alcuna paura".

A cura di Ida Artiaco
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