Il senatore di Italia Viva ha annunciato in conferenza stampa le dimissioni e l'uscita dal governo delle ministre di Italia Viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, e del sottosegretario Ivan Scalfarotto. Conte ha accettato le dimissioni, replicando: "Atto gravissimo". Il centrodestra chiede di andare al voto, mentre Pd e Movimento Cinque Stelle hanno lanciato sui social l'hashtag #AvantiConConte, esprimendo il loro sostegno al presidente del Consiglio. Alla Camera e al Senato sospesi i lavori per convocare Conte a riferire in Parlamento. L'ex ministra renziana Bonetti apre però a un tavolo politico e a trattare ancora: "Siamo disposti a sederci a un tavolo per rimanere in maggioranza". Per Matteo Salvini le strade adesso sono solo due: o la formalizzazione della crisi o le elezioni. Di Maio rivolge un appello ai "costruttori europei" e conferma che il gesto di Renzi "divide le nostre strade".
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Il ministro Patuanelli: "Crisi più assurda e irresponsabile del Papeete"
Anche il ministro dello Sviluppo economico, il pentastellato Stefano Patuanelli, si è rivolto ai social network per esprimere il suo appoggio al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e condannare la decisione di Italia Viva, con cui di fatto si è aperta la crisi di governo. Si sarebbe dovuto parlare di Recovery Plan, scrive Patuanelli su Facebook, "invece siamo avvitati attorno a una crisi politica che per assurdità, negligenza e irresponsabilità, supera persino quella del Papeete". E aggiunge: "È il momento delle decisioni politiche, che ognuno di noi compie ogni giorno, per stabilire da che lato della storia vuole stare: con l’ego, la conservazione e l’esaltazione della retorica; o viceversa con l’innovazione, il progresso e la complessità del ragionamento. Scegliamo bene, scegliamo tutti, perché da questo dipenderà il futuro dei nostri figli".
Zingaretti: "La scelta di Renzi di rompere favorisce gli alleati di Trump"
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti torna a criticare la decisione di Renzi di ritirare le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto: "Abbiamo chiarito e dobbiamo ribadire che per noi è impensabile qualsiasi collaborazione di governo con la destra italiana, sovranista e nazionalista. Sarebbe un segnale incomprensibile in Italia, ma anche per le cancellerie europee e per l'opinione pubblica democratica europea inaccettabile".
"Le immagini di Washington ci dicono quanto pericolosa sia quella deriva. Ha vinto Biden. L'Europa sta marciando su una linea di unità e di attivo intervento positivo. Noi non ci possiamo permettere di governare con chi si è identificato con Trump ed ha costantemente manifestato un sentimento anti europeo. È sbagliato dopo la vittoria di Biden favorire scenari che ridanno fiato, come è accaduto con la scelta di Renzi, agli alleati di Trump", ha detto nel suo intervento alla riunione dell'ufficio politico del Pd.
Il leghista Zaia contro la crisi di governo: "Momento più sbagliato per avere instabilità"
Anche il presidente della Regione Veneto ed esponente della Lega, Luca Zaia, si schiera contro la crisi di governo in questo momento. “Ci mancava solo la crisi politica, il momento più sbagliato per avere instabilità di governo. Spero si risolva tutto velocemente anche se penso sia chiaro a tutti che non ci sarà un Conte-ter. A elezioni non si andrà penso, se ci fossero in questo momento sarebbe uno scenario veramente problematico sia per i tempi di attesa per avere un nuovo governo che per il rispetto delle norme sanitarie”, afferma rispondendo alle domande dei giornalisti.
La crisi di governo sulla stampa estera: Renzi come "demolition man"
Anche la stampa estera questa mattina ha raccontato quanto accaduto ieri sera nel nostro Paese, dopo che Matteo Renzi ha aperto la crisi di governo ritirando le ministre di Italia Viva dall'esecutivo. Il Financial Times ha definito Renzi come "demolition man" e ha sottolineato come la crisi arrivi nel peggior momento possibile per il nostro Paese, alle prese con un'epidemia che sembra ancora lontana dalla fine.
Di Maio: "Gesto irresponsabile Renzi divide nostre strade, ora appello a costruttori europei"
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, definisce "irresponsabile" il gesto di Italia Viva e di Matteo Renzi che ha aperto la crisi di governo e assicura che proprio questo gesto "divide definitivamente le nostre strade". L'esponente del Movimento 5 Stelle, inoltre, in un post su Facebook dice che i tre punti fermi in questo momento sono Conte, Mattarella e l'Ue. E proprio a tutti i "costruttori europei" presenti in Parlamento rivolge un appello per la formazione del nuovo governo.
Governo, prima di aprire crisi tempi stretti per scostamento bilancio e dl Ristori
Tempi stretti, per il governo, per approvare alcuni provvedimenti urgenti, prima che venga formalizzata la crisi e che ci sia, magari, un cambio a Palazzo Chigi. Il governo Conte deve subito mettere in sicurezza lo scostamento di bilancio da circa 25 miliardi e il conseguente decreto Ristori: qui i tempi per l'approvazione in Cdm e in Parlamento dei due provvedimenti.
Salvini: "Conte vada al Colle per dimettersi oppure venga a riferire in Parlamento"
Il leader della Lega Matteo Salvini ribadisce che non intende entrare in un governo di unità nazionale, come proposto ieri da Beppe Grillo: "Governo senza Conte di unità nazionale? Sinistra pensa che io debba finire in galera, per il fatto dei migranti, come faccio allora a fare qualcosa di serio con chi mi vuole in galera?", ha detto stamattina, ospite dell'Aria che tira, su La7.
Salvini chiede dunque di formalizzare la crisi: "Da mesi litigavano su tutto, Mes, ponte Stretto, noi però oggi formalmente non sappiamo se governo c'è o non c'è", aggiunge. "Conte o va oggi pomeriggio al Colle" per dimettersi "oppure viene a riferire in Parlamento".
"Il centrodestra, un suo governo, penso che i numeri li trova, se mi dicessero provaci tu a tirar fuori il paese da questi problemi, con le donne e gli uomini e i progetti per riprendere in mano l'Italia, direi che sono pronto, io non mi tiro indietro. È tutto – conclude – nelle mani del presidente Mattarella, speriamo che ci aiuti a capire".
Conte potrebbe riferire in Parlamento su crisi: possibile primo voto di Italia Viva con opposizioni
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, potrebbe essere chiamato a riferire in Aula alla Camera e al Senato sulla crisi di governo e su cosa succederà ora. La richiesta è stata avanzata dalle opposizioni di centrodestra, che hanno anche chiesto di sospendere i lavori sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Richieste accordate e che hanno portato alla convocazione della conferenza dei capigruppo in entrambi i rami del Parlamento. Qui si potrebbe aprire una prima partita che mette alla prova la maggioranza, anche se al momento sembra che tutti i gruppi siano pronti a sostenere la proposta di convocare Conte per riferire in Aula, o quantomeno a non ostacolarla. Il che, peraltro, rinvierebbe un voto in Parlamento e un’eventuale conta sulla tenuta della maggioranza. Bisognerà poi capire in che tempi avverrà la convocazione di Conte e quando si terranno le sue comunicazioni, su cui l’Aula potrebbe poi anche esprimersi con una risoluzione. Quello potrebbe essere – compatibilmente coi tempi della convocazione in Aula – un primo banco di prova per il governo Conte, una sorta di conta dei numeri con tanto di possibile primo voto con le opposizioni di Italia Viva.
Di Battista: "Renzi per me è il passato, non entrerà più nel governo"
Anche Alessandro Di Battista, in linea con il Movimento Cinque Stelle, attacca Matteo Renzi, additato come responsabile della crisi di governo che si è aperta ieri, dopo le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti, e del sottosegretario Scalfarotto. L'unico scopo di questo strappo, secondo il pentastellato, è la rimozione del presidente del Consiglio Conte. "Il leader di un partitino del 2% creato solo per gestione di potere ha aperto una crisi esclusivamente per buttare giù l'attuale Presidente del Consiglio. Il solo obiettivo di questo mediocre è stato sempre e solo questo. C'è chi ha paragonato la crisi di ieri alle insolazioni del papeete. Non scherziamo", scrive Dibba in un post su Fb.
"Nell'estate del 2019 Salvini, mettendo davanti gli interessi della Lega rispetto a quelli del Paese, forzò sperando di tornare al voto ed aumentare il numero dei suoi parlamentari. Fu certamente irresponsabile e ne sta ancora pagando le conseguenze (infatti non vuole affatto andare al voto sebbene pubblicamente dica il contrario). Ma quel che ha fatto Renzi va oltre. In piena pandemia, con centinaia di decessi al giorno, per invidia personale, forte del fatto che nel mezzo di una campagna di vaccinazioni e con un parlamento che è stato appena tagliato le elezioni anticipate sono altamente improbabili (e giustamente non volute dagli italiani), ha aperto una crisi esclusivamente per far fuori Conte".
"Per me è il passato – ha concluso – Parlando di futuro il Movimento deve solo mantenere la linea delle ultime 48 ore. Renzi ha squittito per far fuori Conte e basta? Benissimo Conte resta al suo posto. Renzi ha lasciato il governo? Benissimo, non ci entrerà mai più. Senza Se e senza Ma".
Governo, Fdi chiede stop a lavori Camera. Fico sospende: "Chiamerò Conte per riferire in Aula"
La crisi di governo ha ripercussioni anche sui lavori della Camera dei deputati. Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio, Francesco Lollobrigida, ha chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di riferire in Aula sull’attuale situazione: “Conte riferisca al Parlamento oggi stesso su quello che succede nella maggioranza. Non abbiamo ancora capito perché non si sia ancora dimesso. Fico convochi immediatamente la conferenza dei capigruppo perché i lavori di questa Aula non possono proseguire in questa condizione”. Il presidente della Camera, Roberto Fico, risponde sostenendo che “quest’Aula non è e non può essere indifferente a quanto sta succedendo”. I lavori della Camera sono quindi stati sospesi e verrà convocata la conferenza dei capigruppo “per un percorso ordinato e responsabile”. Fico contatterà Conte per comunicargli la richiesta di riferire in Aula avanzata dai gruppi parlamentari. Anche al Senato i lavori sono stati sospesi ed è stata convocata la conferenza dei capigruppo, dopo la richiesta delle opposizioni di invitare Conte a riferire in Aula.
Bonetti: "Nemmeno una telefonata per convocare un tavolo politico"
La ministra dimissionaria Elena Bonetti ha spiegato in un'intervista questa mattina che le sue dimissioni servivano proprio a uscire da una fase di stallo, in cui era diventato impossibile discutere dei temi. Ma, lamenta, da Palazzo Chigi non è arrivata "nemmeno una telefonata per dirci che sarebbe stato almeno convocato il tavolo politico, quindi a quel punto abbiamo rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Conte", ha detto a Rado InBlu.
L'esponente di Iv ha spiegato che intenzione del suo partito sarebbe comunque quello di rimanere in maggioranza: "Le mie dimissioni sono lo spazio perché questo tavolo finalmente si apra, sono mesi, è da novembre che chiediamo un tavolo per riprogettare le risposte da dare al paese".
Affinché Italia viva rimanga nella maggioranza giallo-rossa però è fondamentale che si affronti la questione dell'uso del Mes: "Per noi l'utilizzo del Mes è dirimente per il Paese ed è dirimente per restare in maggioranza che ci siano le condizioni politiche sulla base delle quali l'utilizzo del Mes viene almeno discusso", ha detto a Radio 24.
Grillo sta con Conte: pubblica foto con presidente del Consiglio e hashtag #ConTe
Solamente una foto. Nessuna scritta, solo un hashtag, ma chiarissimo: “#ConTe”. Così Beppe Grillo esprime su Twitter il suo sostegno al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pubblicando una foto di loro due insieme. Ieri sera era stato lanciato l’hashtag #avanticonConte, sostenuto da molti ministri ed esponenti di maggioranza. Ora arriva un nuovo hashtag con cui Grillo esprime il suo supporto a Conte.
Per Dadone crisi “surreale, folle e inspiegabile”: “Non ci sono motivazioni reali”
Una situazione “surreale, folle e inspiegabile”: così la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, descrive in collegamento con Radio Anch’io, su Radio 1, la crisi di governo innescata in queste ore da Italia Viva. “La situazione è sotto gli occhi di tutti e devo dire che comprendo lo sconforto degli ascoltatori, che provano non dico rabbia ma disappunto rispetto a una situazione che è abbastanza surreale, folle, inspiegabile”. Per Dadone "in un momento come questo, nel quale cominciamo a vedere l'uscita da una situazione molto, molto complicata, che si apra una crisi di questo genere non ha motivazioni reali e oggettive tali da giustificare una crisi”.
Amendola blinda Conte e attacca: “Crisi al buio apre scenari incerti”
Per il ministro degli Affari europei, Enzo Amendola, la crisi di governo “al buio” apre scenari incerti. Una crisi definita incomprensibile e che il Pd – spiega il ministro – ha cercato di evitare: “Ora questa crisi al buio ha degli esiti incerti”. “Per fortuna che abbiamo un presidente della Repubblica saggio, ma ora serve comprendere come uscirne”, afferma a 24 Mattino. Amendola continua: “L’unica realtà al momento è che c’è un'unità intorno al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e su questo punto il Partito Democratico intende andare avanti”.
La crisi di governo vista dall’estero: da Renzi “atto disperato”
La crisi del governo italiano finisce anche sui giornali internazionali. È il caso del settimanale tedesco Die Zeit, che racconta di un Matteo Renzi che “ama chiamare con disprezzo ‘il professore'" Giuseppe Conte, “per far capire che il capo del governo non è un politico”. Il giornale tedesco definisce quello di Renzi come “un atto di disperazione”. L’ex presidente del Consiglio sembra mirare “a riguadagnare finalmente visibilità e peso politico per la sua Italia Viva per uscire dall'abisso”, con riferimento agli scarsi risultati dei sondaggi. ”Certo, Renzi è stato in prima pagina per settimane – e ora più che mai – ma questo non lo ha aiutato nei sondaggi”, continua Die Zeit. “È isolato dagli altri partner della coalizione; il Pd ha subito dichiarato la crisi del governo un ‘grave errore', per il quale l'intero Paese potrebbe ora, in mezzo alla pandemia, ‘dover pagare un prezzo alto’”, si legge ancora.
Calenda pronto a sostenere un governo 'Ursula': Fi in maggioranza e “premier adeguato”
Carlo Calenda, leader di Azione, punta a un “governo di salvezza nazionale, composto da persone che sappiano amministrare”. In un’intervista a Repubblica, Calenda si rivolge a “tutte le forze politiche non antieuropeiste”, per un governo che anche Azione e +Europa al Senato “dovrebbero appoggiare” per evitare il caos. Per Calenda lo scontro tra Renzi e Conte è stato tra due “irresponsabili”. Ora ci vuole un esecutivo sul modello ‘Ursula’, formato dalle forze che hanno sostenuto l’elezione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Parlamento Ue. Ovvero con la maggioranza allargata a Forza Italia. Ma serve anche un “premier adeguato al momento drammatico che l'Italia sta vivendo”.
Prodi: "No a governo di unità nazionale, serve ritrovare sintonia Paese"
L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervistato dal Messaggero interviene sulla crisi di governo: “Il governo diventa grande se pensa in grande. E se mette all'ordine del giorno il futuro e non il passato”. Prodi dice no a un esecutivo di unità nazionale: “Non mi sembra una via perseguibile, le tensioni e gli insulti crescono sempre, invece di calare. Ci vorrebbe un partito che indicasse due o tre punti di larghissimo interesse popolare, aprisse un grande dibattito nazionale su questi e si rimettesse così in sintonia con il Paese. Mi sono sempre stupito che, quasi vi fosse un istinto masochista, venissero messe all'ordine del giorno del Cdm soprattutto le materie più divisive. Ogni partito è rimasto prigioniero del suo passato. Mantenendo lo sguardo rivolto all'indietro, ha reso più difficile il cammino in avanti”.
Il Cdm ha approvato il nuovo decreto anti-Covid: le misure in vigore dal 16 gennaio
Si è concluso il Consiglio dei ministri riunito per approvare il nuovo decreto contenente le misure anti-coronavirus che entreranno in vigore dal prossimo 16 gennaio. Nel documento è stato anche prorogato lo stato di emergenza fino al prossimo 30 aprile. Confermato il divieto di spostamento tra Regioni e il limite di due persone che possono essere ricevute nelle case private. Vengono anche inaspriti i parametri con cui scattano le misure restrittive e, allo stesso tempo, viene creata una zona bianca nei territori dove la circolazione del virus è particolarmente bassa, con meno di 50 positivi ogni 100 mila abitanti.
Crimi: "Andiamo avanti con Conte per il bene del Paese e dei cittadini"
"In questo momento di crisi non può esserci altro pensiero che continuare a lavorare per il bene del Paese e dei cittadini. Il Mov5Stelle c'è e farà la sua parte. Andiamo avanti con Conte": lo scrive il capo politico dei Cinque Stelle, Vito Crimi.
Cosa dice la lettera di dimissioni di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto
“Non siamo irresponsabili, presidente, ma non possiamo nemmeno accettare lo stallo. Specie in questo momento. Ci auguriamo che possano realizzarsi le condizioni per una nuova e diversa fase per il nostro Paese guidata da un governo capace di rispondere prontamente ai bisogni dei nostri cittadini, famiglie e imprese”: lo hanno scritto le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto nella lettera di dimissioni inviata a Conte.
Il ministro Franceschini: "Chi attacca Conte attacca l'intero governo"
"In Consiglio dei Ministri ho ribadito che chi attacca il Presidente del Consiglio attacca l’intero governo e Giuseppe Conte sta servendo con passione e dedizione il proprio Paese nel momento più difficile della storia repubblicana": lo scrive su Twitter il ministro del Turismo, Dario Franceschini, del Partito democratico.
Conte ha accettato le dimissioni delle ministre: "Atto gravissimo"
Le parole di Conte durante il consiglio dei ministri certificano la crisi di governo: "Se un partito fa dimettere le sue ministre, questo non può essere considerato un fatto estemporaneo, non si può sminuire la gravità di questa decisione. Ho provato fino all'ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto. Il Paese sta guardando la drammatica situazione che stiamo vivendo, ho offerto la disponibilità ad un tavolo di legislatura eppure di fronte a questa disponibilità ci sono state comunque le dimissioni delle ministre. Dimissioni che mi sono state comunicate attraverso una comunicazione via mail e che accetto".
Il ministro Speranza: "Conte ha servito Paese con onore. Avanti al suo fianco"
"In questi mesi Giuseppe Conte ha servito il Paese con disciplina e onore. Avanti al suo fianco": lo scrive Roberto Speranza, ministro della Salute su Twitter. Anche il suo vice, Pierpaolo Sileri, ha espresso il suo sostegno a Conte, aggiungendo: "Faccio fatica a comprendere le scelte politiche di Matteo Renzi in uno dei momenti più drammatici della storia recente. Continueremo a lavorare senza sosta per uscire dall’emergenza e far ripartire l’Italia".
Crisi di governo, Bonafede: "Si va avanti con Conte"
"Si va avanti con Giuseppe Conte": lo scrive il ministro della Giustizia, esponente del Movimento Cinque Stelle, sui social, commentando quanto sta succedendo in queste ore, dopo l'apertura della crisi di governo da parte di Matteo Renzi. Che, in conferenza stampa, ha anche attaccato duramente proprio il Guardasigilli.
Bernini (FI): "Governo davvero irresponsabile. L'Italia non ha tempo"
"All'insensibilità del governo che ignora il grido di disperazione di tante, troppe, piazze italiane, diciamo che è davvero irresponsabile. L'Italia non ha tempo, bisogna fare presto!": scrive su Twitter Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
Zingaretti: "Scelta di Renzi incomprensibile. Oggi 500 morti e noi con la crisi di governo"
"Oggi ci sono stati 500 morti e noi la crisi di governo? Io francamente non lo capisco": lo ha detto al Tg 1 il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. "Conte aveva assicurato la disponibilità per un patto legislatura e questo rende scelta Italia viva ancora più incomprensibile. Ora è a rischio tutto, dagli investimenti nel digitale alla sanità".
Centrodestra chiede le dimissioni di Conte: "Oppure venga a chiedere fiducia in Parlamento"
"L’Italia non può aspettare le liti, i giochini e le reciproche accuse dei partiti di governo, di Conte e Renzi, dei Cinquestelle e del Pd.I l Centrodestra è la prima forza politica del Paese e, dopo un vertice che ha confermato la grande compattezza della coalizione, chiede che il Presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o, diversamente, si presenti domani in Parlamento per chiedere un voto di fiducia": lo afferma il centrodestra in una nota congiunta. "Se non ci sarà la fiducia, la via maestra per riportare al governo del Paese una maggioranza coesa ed omogenea, con un programma condiviso e all’altezza dei problemi drammatici che stiamo affrontando, resta quella delle elezioni. Ci affidiamo alla saggezza del Presidente della Repubblica per una soluzione rapida: i partiti del centrodestra ribadiscono con chiarezza la loro indisponibilità a sostenere governi di sinistra", aggiungono Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Il ministro Amendola dice che la scelta di Renzi è stata un "grave errore"
"Credo che la scelta che ha fatto Italia Viva sia un grave errore. Aprire una crisi ora apre a qualsiasi scenario ma blocca un lavoro che si stava facendo": lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, durante un'intervista con il Tg4.
Renzi: "Nuovo governo Conte? Nessun pregiudizio, ma non c'è un solo nome per Chigi"
"Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno", ha detto Matteo Renzi durante la conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni delle ministre e del sottosegretario di Italia Viva, riferendosi a Giuseppe Conte. "Se Conte vorrà ci troverà in parlamento, a lui la scelta. Sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c'è un solo nome per palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o voto' è irresponsabile. Da parte nostra nessun veto o pregiudizio".
Salvini: "Governo in Italia non c'è più. Andiamo a votare
"Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti. Litigio infinito, italiano in ostaggio": lo scrive il leader della Lega, Matteo Salvini, su Facebook parlando della crisi di governo. Il senatore del Carroccio quindi prosegue affermando che a Gennaio si vota in Portogallo, a Febbraio in Catalogna, a marzo in Olanda, Israele e Bulgaria, ad Aprile in Albania, a maggio in Scozia, Galles e Cipro, a giugno in Francia, a settembre in Norvegia, Russia e Germania, a ottobre in Repubblica Ceca. "Il governo in Italia non c'è più. Che si fa?", ha aggiunto, lanciando l'hashtag elezioni.