Le news sulla crisi di governo del 26 gennaio, cosa succede dopo le dimissioni di Conte. Il premier ha scritto un messaggio, con un post su Facebook, il primo da quando si è aperta formalmente la crisi. Nell'ultimo Cdm del Conte bis il premier ha annunciato le sue dimissioni e poi è salito al Quirinale, dove ha rimesso l'incarico a Mattarella. Subito dopo Conte ha incontrato la seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Quindi ha avuto un incontro con il presidente della Camera Roberto Fico. Il governo rimane naturalmente in carica per lo svolgimento degli affari correnti, come l'eventuale emanazione di decreti legge urgenti. Il Capo dello Stato ha accettato la dimissioni del presidente del Consiglio, ma con riserva: ha deciso infatti di indire le consultazioni con i partiti, che inizieranno domani pomeriggio e si concluderanno venerdì pomeriggio. Di Maio: "È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione". Scalfarotto: "Italia Viva non farà un nome" specifico alle consultazioni. Il centrodestra ha fatto sapere che andrà al Colle con una delegazione unitaria. Rimane sul tavolo l'ipotesi di un nuovo incarico per formare un governo Conte ter. Silvio Berlusconi continua a chiedere un governo di unità nazionale. Lo ribadisce il numero due di Forza Italia Tajani: "Se non c'è la possibilità di fare nulla allora si andrà a votare". Matteo Salvini e Giorgia Meloni, invece, attaccano il governo e chiedono elezioni. Pd e Movimento Cinque Stelle si stringono attorno a Conte. Dal Pd però vengono sollevati i primi dubbi. È il senatore Marcucci a dire che i dem sperano in un Conte ter, ma la richiesta non è "Conte a tutti i costi". Anche il ministro Boccia sembra lasciare aperte tutte le ipotesi: "Se non ce la fa faremo una valutazione".
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Crisi di governo, le consultazioni al Colle indette da Mattarella si concluderanno venerdì
Le consultazioni al Colle andranno avanti fino a venerdì pomeriggio. Lo hanno fatto sapere fonti del Quirinale, mentre si attende ancora il calendario ufficiale. Da quanto si apprende la delegazione di Italia viva è attesa per giovedì dal Presidente della Repubblica Mattarella.
Marcucci (Pd): "Per noi ipotesi è reincarico a Conte, ma non a tutti i costi"
"Per noi oggi l'ipotesi sul campo è reincaricare Conte, vedremo le indicazioni che daranno gli altri partiti e soprattutto ci atterremo alle indicazioni del capo dello Stato". Lo dice Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, interpellato dai cronisti fuori da Palazzo Madama. A chi gli domanda se sia ‘Conte a tutti i costi', e quindi se il Pd si batterà per un Conte ter, a sorpresa risponde: "Non c'è un Conte a tutti i costi: io dico che il buonsenso ci deve guidare e ci guida oggi in quella direzione", aggiunge.
Cuperlo (Pd) paragona la crisi di governo alla querelle sulla censura dei cartoni Disney
In un lungo post su Facebook l'esponente dem Gianni Cuperlo critica ironicamente chi ha causato la crisi di governo, e lo fa parlando di una notizia che considera in questo momento marginale, rispetto a sfide urgenti per il Paese: l'annuncio della piattaforma streaming Disney+ di bloccare alcuni cartoni animati che considera razzisti, Dumbo Gli Aristogatti e Peter Pan, per i minori di sette anni.
"Dunque, la Disney ha deciso di vietare ai minori di 7 anni la visione di tre suoi lungometraggi: Dumbo, Peter Pan e Gli Aristogatti".
Il membro della Direzione nazionale Pd continua: "La motivazione sta in alcune scene e canzoni contenute nelle pellicole e che ‘includono rappresentazioni negative e/o denigrano popolazione e culture'. Nello specifico, in Dumbo vi sarebbero alcuni versi cantati e irrispettosi verso gli afroamericani. In Peter Pan si mancherebbe di rispetto nei confronti dei pellerossa. Mentre negli Aristogatti l’offesa sarebbe al popolo asiatico tramite la caricatura del gatto Shun Gon, quello coi denti sporgenti che suona tastiera e batteria con le bacchette".
"I tre film sono stati cancellati nella sezione ‘bambini' e rimangono disponibili per gli adulti accompagnati da un chiarimento preventivo. Ora, non voglio giudicare né avrei titolo. Posso solo interrogarmi sulla parzialità del provvedimento. Per dire, quale criterio lascia senza censura l’offesa alla categoria dei giudici del tutto evidente nei lineamenti arcigni e il carattere insopportabile di Frollo ne Il Gobbo di Notre Dame? E cosa hanno fatto di male le iene (Hyaena hyaena) per finire identificate con quelle tre bestie imbroglione di Ed, Banzai e Shenzi ne Il Re Leone?", si chiede.
"Voi direte, ma non c’erano cose più serie delle quali occuparsi oggi? Avete perfettamente ragione – dice l'esponente dem – E infatti è la stessa domanda che mi sentirei di rivolgere a chi ha voluto una crisi di governo che da stamane non è un’ipotesi. È l’assurda realtà. Buona giornata, se si può dire".
Bellanova (Iv): "Nessun veto sul nome di Conte, ma non c'è solo lui"
"Nessun veto su un eventuale Conte-ter come dichiarato da Rosato? Nessun veto, ma non subiamo veti. E comunque ponendo al centro il programma sul quale si vuole governare il paese. I nomi? C'è Conte, ma non c'è solo Conte". Lo ha detto la senatrice di Italia Viva, Teresa Bellanova, a Rai Radio1.
Secondo Bellanova bisogna partire da un allargamento dell'attuale maggioranza: "Quello che auspichiamo è che si riparta dal perimetro maggioranza che è andata avanti in questi 16 mesi e, se ci sono le condizioni, allargare anche quella maggioranza, ma comunque rimettendo al centro i temi. Il Recovery plan è stato migliorato ma non è ancora soddisfacente, e non perché lo dice solo Iv. L’Europa ci dice che quel lavoro non risponde ancora alle esigenze che ci sono di far ripartire la nostra economia", ha aggiunto.
Consultazioni al Quirinale, Matteo Renzi farà parte della delegazione di Italia viva
Matteo Renzi, secondo quanto apprende LaPresse, farà parte della delegazione di Italia viva che prenderà parte alle consultazioni indette del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. Il turno di Italia viva, secondo il calendario che sarò reso noto a breve, dovrebbe essere giovedì. L'assemblea dei gruppi via zoom, inizialmente prevista per oggi, slitta a domani, probabilmente alle 22,30.
Tajani (FI) chiude a maggioranza Ursula: "Per noi l'unità del Centrodestra viene prima"
"Chiediamo un governo con una base parlamentare solida. Ci affidiamo tutti alla saggezza del Capo dello Stato che conosce già le nostre posizioni espresse qualche giorno fa come centrodestra. Noi abbiamo già il progetto per accedere al Recovery fund, abbiamo già pronto un pacchetto sulle vaccinazioni. Questo significa che noi abbiamo lavorato mentre loro discutevano per le poltrone", lo ha detto il numero due di Forza Italia Antonio Tajani, dopo il vertice unito del centrodestra.
"I leader andranno uniti dal Capo dello Stato, noi ci affidiamo alla sua saggezza. Noi come centrodestra voteremo tutti i provvedimenti utili al Paese, a cominciare dal dl Ristori al Recovery. Siamo pronti a sederci intorno ad un tavolo per elaborare un progetto che consenta al paese di usare i fondi che l'Ue ci mette a disposizione". Tajani ha anche detto un chiaro "no" alla maggioranza Ursula: "Abbiamo sempre detto che l'unità del centrodestra viene prima, per noi un governo di unità nazionale deve raccogliere un consenso rappresentativo di tutta l'Italia, che non è il governo Ursula".
Tajani si è presentato ai cronisti senza indossare la mascherina. Non appena gli è stato fatto notare, qualche minuto dopo, l'esponente azzurro si è accorto della dimenticanza, e ha indossato subito il dispositivo di protezione.
La relazione Bonafede sulla Giustizia sarà depositata senza essere discussa
La relazione sullo stato della giustizia del Guardasigilli Alfonso Bonafede, dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte, sarà depositata senza essere discussa.
Quindi domani al Senato non si terranno le comunicazioni sull'amministrazione giustiziaria da parte del ministro uscente Bonafede. Al termine della capigruppo l'intervento non è stato calendarizzato e probabilmente il ministro invierà un testo scritto alla presidenza.
"Mi pare che si vada verso la soluzione di un invio della relazione al Senato, è già capitato in passato", ha riferito il capogruppo del Pd a palazzo Madama, Andrea Marcucci, al termine della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.
Marcucci ha precisato che "non è una decisione della conferenza dei capigruppo ma che ci sono dei precedenti in materia". L'unico precedente di relazione tenuta durante un governo dimissionario risale all'epoca di Mario Monti, nel 2013. In quella occasione la relazione fu semplicemente trasmessa alle Camere senza svolgere le comunicazioni.
Meloni: "Basta con questa pantomima indegna, siamo disponibili a dare un'alternativa"
"Continuiamo a pensare che questa pantomima è indegna di un paese civile – ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni, lasciando il vertice di centrodestra – Non ci ricattino su temi come i ristori e il Recovery fund, siamo disponibili a dare un'alternativa".
"Abbiamo dimostrato ancora una volta la compattezza del centrodestra. Vogliamo dimostrare che c’è una alternativa. Se si consentisse di scegliere agli italiani saremmo in grado di dare all’Italia governo solido".
Salvini: "Cdx ha posizione unitaria, no a governo che cerca i Ciampolillo di notte"
"Abbiamo una posizione unitaria con gli altri esponenti del centrodestra, se no non andremmo uniti da Mattarella", per le consultazioni". Lo ha detto Matteo Salvini dopo il vertice del centrodestra. "Poi diamo la parola agli italiani".
"In ballo il futuro dei nostri figli. Non può essere il governo che cerca i Ciampolillo di notte a fare il piano vaccinale e un piano economico serio. Noi siamo pronti. Se ci sono urgenze, visto che hanno dormito per mesi, su rimborsi, ristori, piano vaccinale, le portino in Parlamento domani, noi votiamo con responsabilità quello che serve al Paese e poi mettiamo fine a questa vergogna, a questa agonia, a questo tentativo di sopravvivere".
Il centrodestra andrà unito al Colle per le consultazioni
"Andremo tutti insieme, anche i centristi, al Quirinale per dire no al Conte ter e affidarci al Presidente Mattarella". Lo ha detto Paolo Romani (Cambiamo), lasciando il vertice del centrodestra.
Subito dopo la riunione il partiti hanno inviato una nota: "Il centrodestra unito in tutte le sue componenti (Lega, Fi, FdI con rappresentanti di Udc, Cambiamo! – Idea e Noi con l’Italia) ha chiesto al Presidente della Repubblica di partecipare alle Consultazioni con una delegazione unitaria. Nel corso del vertice, il centrodestra ha ribadito la necessità che l’Italia abbia in tempi rapidi un governo con una base parlamentare solida, una forte legittimazione e non, invece, un esecutivo con una maggioranza raccogliticcia".
"La coalizione è pronta a sostenere in Parlamento tutti i provvedimenti a favore degli italiani, a partire dai ristori e dalla proroga del blocco delle cartelle esattoriali.Ferme restando le posizioni già espresse al Presidente della Repubblica nel corso dell’ultimo incontro, il centrodestra si affida alla sua saggezza".
Scalfarotto (Italia Viva) annuncia: “Alle consultazioni non faremo un nome, neanche quello di Conte"
L’ex sottosegretario Ivan Scalfarotto, esponente di Italia Viva, annuncia quella che sarà la linea del suo partito in vista delle consultazioni al Quirinale che inizieranno domani. “Non faremo un nome in particolare”, dice rispondendo a Tagadà, su La 7, chi gli chiede se Iv farà il nome di Conte. “I nostri voti saranno legati a questioni senza esprimere veti nei confronti di nessuno, saranno anche gli altri gruppi ad evidenziare delle candidature nei colloqui con Mattarella”, aggiunge Scalfarotto.
Governo, i senatori di Cambiamo: “Nessun accordo per sostenere nascita Conte-ter”
I senatori di Idea-Cambiamo!, Massimo Berutti, Gaetano Quagliariello e Paolo Romani, smentiscono di far parte di un accordo per la nascita del governo Conte-ter: “In merito a retroscena riportati dal sito di un autorevole quotidiano nazionale, smentiamo assolutamente la notizia di un accordo fra la componente Idea-Cambiamo! al Senato per un sostegno alla nascita di un governo Conte ter”.
Fratoianni (Leu) difende Conte: "Ha gestito bene pandemia, non capisco come possa essere problema"
Nicola Fratoianni, deputato di Leu, ribadisce l'importanza del ruolo di Giuseppe Conte per la nascita di un nuovo governo: “Conte è un punto di sintesi di questa maggioranza e non vedo perché qualcuno possa pensare che il problema sia Conte che in questi mesi ha affrontato una pandemia terribile”. Secondo Fratoianni si deve ripartire da Conte, ma “con una proposta che deve avere il segno della chiarezza, della trasparenza”.
D'Incà (M5S): "Ringrazio Conte e altri ministri, ora responsabilità da forze politiche"
Dopo le dimissioni del presidente Conte, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il pentastellato Federico D'Incà, ringrazia per il lavoro svolto insieme: "Voglio ringraziare il Presidente Giuseppe Conte e tutti i colleghi ministri e sottosegretari per il grande lavoro svolto in questi mesi – scrive su Facebook – Abbiamo affrontato una delle fasi più difficili della storia repubblicana e questo è un fatto che nessuna crisi di Governo può cancellare. Il percorso istituzionale è stato interrotto, ma bisogna fare in modo che non si interrompa il percorso politico che stavamo costruendo per dare al Paese una prospettiva di Governo, e quindi di sviluppo sociale, economico e culturale, in grado di rispondere alle future generazioni".
"Credo che in questo momento tutte le forze politiche che hanno contribuito a scrivere questa pagina abbiano l’obbligo di far prevalere gli interessi del Paese rispetto a quelli, pure legittimi, di parte. Servono responsabilità, generosità e anche chiarezza, perché l’Italia non può permettersi di aggiungere alla situazione derivante dalla pandemia l’instabilità di una crisi di Governo".
Crimi (M5S): "Al fianco del presidente Conte, è l'unico che può guidare la maggioranza"
Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, affida a Facebook il suo commento sulle dimissioni del presidente Conte: "L'Italia sta attraversando una delle fasi più difficili della sua storia. Alla pandemia e alla crisi economica si è aggiunta una crisi politica causata da un atteggiamento irresponsabile e incomprensibile – scrive Crimi – Questo è il momento di volare alto, di riconoscere che il Paese ha bisogno di un Governo che affronti l'emergenza sanitaria, che fronteggi con determinazione la crisi economica e sia capace di trasformare le attuali difficoltà in un'occasione di rilancio e crescita".
"Questo è il momento nel quale tutti devono mettere da parte personalismi, ambizioni, egoismi e toni fuori luogo. Siamo e restiamo al fianco del Presidente Giuseppe Conte, che ringraziamo per l'enorme contributo che ha dato al Paese e che, ne siamo certi, può ancora dare. Riteniamo che sia l’unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza. Maggioranza che deve essere consolidata e rinforzata e che deve concentrarsi sulle priorità del Paese. Ci affidiamo infine alla guida del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cui saggezza ed equilibrio riponiamo totale fiducia".
Rosato (Iv): "Nessun veto su Conte, al Governo serviva uno scossone ma soluzione si trova"
Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, rivendica le scelte del suo partito: "Avevamo ragione sulla necessità di uno sforzo straordinario per il paese che questo governo non era più in grado di mettere in campo – ha detto dopo le dimissioni del presidente Conte – Adesso vediamo, noi abbiamo fatto un appello scritto e continuiamo senza veti e preclusioni ad essere disponibili al dialogo. Io penso che questo governo aveva bisogno di uno scossone". Domani iniziano le consultazioni: "Il Presidente della Repubblica ha in mano la regia difficile" di questa crisi, "e credo che sarà utilizzata per dare al Paese un governo più solido e con un programma più chiaro, che questo governo non aveva più. Penso che una volta che si trova la sintesi sulle questioni programmatiche principali, prima fra tutte il Recovery, una soluzione si trova".
Tajani (FI): "Aperti a governo d'unità nazionale, ma Forza Italia non lascia centrodestra"
Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, apre ad un governo di unità nazionale: "La crisi è aperta, ci rimettiamo alla saggezza del capo dello Stato. Se tutti i migliori si mettono assieme per affrontare l'emergenza con un governo di unità nazionale stabile e serio" Forza Italia è d'accordo, "altrimenti per assicurare un governo serio lo strumento è il voto". Tajani ribadisce però la linea del suo partito: "Non c'è nessuna possibilità che Forza Italia esca dal centrodestra".
Binetti (Udc): "Io sono nel centrodestra, ci muoviamo tutti insieme"
"Io sono nell'area del centrodestra, sono Udc nell'area di centrodestra e ci muoviamo tutti insieme": lo ha detto la senatrice dell'Udc, Paola Binetti. "Andremo sicuramente con l'area del centrodestra, non da soli siamo troppo piccoli. Andremo insieme agli altri tre partiti, spero proprio di sì", ha poi aggiunto rispondendo alla domanda se il suo partito parteciperà alle consultazioni.
Carfagna: "Dimissioni di Conte inevitabili. Ora la maggioranza metta fine al totoministri"
"Le dimissioni del presidente Conte sono un atto di chiarezza, del quale ormai non si poteva fare a meno. Adesso la maggioranza che lo ha sostenuto deve dimostrare di essere davvero “responsabile”: metta subito fine al totoministri e alla caccia a pochi transfughi, volti pagina e apra il confronto con le migliori energie del Paese e con tutti i partiti su alcune priorità. Noi ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella, che saprà gestire al meglio la ricerca di una soluzione alta e solida": lo scrive Mara Carfagna su Facebook.
Con dimissioni Conte la Camera blocca i lavori: si va avanti solo su Recovery plan
Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’attività della Camera dei deputati si ferma. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha deciso che l’attività legislativa, di indirizzo e di controllo è interrotta, come normalmente avviene in caso di governo dimissionario. Si è però deciso di proseguire l’attività conoscitiva in commissione sul Recovery plan.
Conte alla Camera per incontro con presidente Fico dopo dimissioni
Dopo aver rassegnato le sue dimissioni al Quirinale, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è andato alla Camera dei deputati per aggiornare sulla situazione il presidente dell'Aula di Montecitorio, Roberto Fico. Conte poco prima era stato anche al Senato, come da consuetudine in caso di dimissioni.
Di Maio: “È momento della verità, ora vedremo chi difende Italia e chi pensa a proprio tornaconto"
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commenta le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando come siano arrivate alla fine di una “crisi di governo senza alcun senso, mentre stiamo lottando contro i colossi farmaceutici che ci hanno bloccato le forniture di vaccini. Dovrebbe esserci un Governo solido che fa sentire la propria voce e invece siamo alle prese con una inspiegabile fase di incertezza. E intanto il virus avanza, con medici e infermieri impegnati in prima linea per salvare vite umane”. Su Facebook Di Maio continua: “Con un Governo dimissionario sarà tutto più lento e difficile. La vera crisi da affrontare a viso aperto è quella degli italiani e finché saremo in carica ce la metteremo tutta. L’Italia deve reagire in fretta. È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto. Il Movimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità. Questo è il nostro impegno, a questo fine stiamo lavorando”.
Consultazioni Mattarella al via domani: possibile seguirle in streaming su YouTube e sito Quirinale
Le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inizieranno domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario sarà reso noto più avanti, ma intanto il Quirinale comunica che le consultazioni si potranno seguire in diretta streaming sul canale YouTube della presidenza della Repubblica e sul sito www.quirinale.it. A causa delle restrizioni Covid l’accesso al Quirinale sarà garantito a un numero ristretto di giornalisti “per seguire le dichiarazioni dei gruppi parlamentari e per rivolgere loro eventuali domande”. I cronisti presenti saranno scelti mediante sorteggio.
Battelli (M5s): "Di Maio premier? Da Renzi mi aspetto di tutto, ma sosteniamo Conte"
Il deputato del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Affari europei della Camera, Sergio Battelli, commenta gli scenari che si aprono con le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Rispondendo anche a gli chiede cosa farebbe il M5s nel caso in cui Renzi proponga Luigi Di Maio come presidente del Consiglio: “Da Renzi mi aspetto qualsiasi giocata di poker, ma il Movimento adesso supporta Conte, noi lavoriamo su Conte. Poi non so cosa dirà Italia Viva alle consultazioni e cerchiamo di trovare la maggioranza più ampia su Conte”. Battelli assicura che il “M5s è compatto con le forze di maggioranza e al giro di consultazioni dirà che darà massimo sostegno al presidente Conte”.
Dimissioni Conte, consultazioni Mattarella al via domani pomeriggio
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rassegnato le sue dimissioni durante l’incontro con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. A confermarlo è il Quirinale attraverso una nota: “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Avv. Giuseppe Conte, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto”. Le consultazioni, fa sapere ancora la presidenza della Repubblica, inizieranno nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio: “Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l'Ufficio Stampa”.
Conte al Senato: incontra Casellati per confermare dimissioni
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato a palazzo Giustiniani per comunicare alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, di aver consegnato le sue dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Dopo la formalizzazione della crisi al Quirinale, quindi, Conte ha compiuto il passaggio successivo, quello di recarsi al Senato per informare la presidenza di Palazzo Madama.
In Senato si forma il nuovo gruppo parlamentare dei Responsabili
In Senato si sta per costituire un nuovo gruppo parlamentare formato dai Responsabili. Sarà composto da 10 senatori e utilizzerà il simbolo del Maie, cioè quello della lista di eletti all'estero. Ne faranno parte l'ex M5s Maurizio Buccarella, Adriano Cario (Maie), Saverio De Bonis (Maie), l'ex M5S Luigi Di Marzio, Ricardo Merlo (Maie) gli ex Fi Sandra Lonardo, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, che dovrebbe assumere l'incarico di capogruppo. Starebbe prendendo parte alle trattative anche l'ex grillino Alfonso Ciampolillo. Per quanto riguarda questi nomi, si tratta di senatori che hanno già votato la fiducia la settimana scorsa, per cui non aumentano i numeri della maggioranza. In questo modo, però, il nuovo gruppo potrebbe partecipare alle consultazioni di domani.
Conte si è dimesso, formalizzata la crisi di governo al Quirinale
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è dimesso. Conte è salito al Quirinale dove ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, formalizzando così la crisi di governo. Conte è stato al Colle circa mezz'ora.
Conte arrivato al Quirinale per rassegnare le dimissioni
Dopo aver lasciato Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato al Quirinale dove rimetterà il suo incarico nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Conte aveva annunciato le sue dimissioni durante il Consiglio dei ministri che si è tenuto questa mattina. Con le dimissioni di Conte si aprirà formalmente la crisi di governo.
Meloni torna a chiedere voto anticipato dopo dimissioni Conte: "Elezioni subito"
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, torna a chiedere le elezioni anticipate dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che verranno formalizzate a breve al Quirinale. "Dimissioni Conte… Elezioni subito", scrive su Twitter.