Le news sulla crisi di governo del 26 gennaio, cosa succede dopo le dimissioni di Conte. Il premier ha scritto un messaggio, con un post su Facebook, il primo da quando si è aperta formalmente la crisi. Nell'ultimo Cdm del Conte bis il premier ha annunciato le sue dimissioni e poi è salito al Quirinale, dove ha rimesso l'incarico a Mattarella. Subito dopo Conte ha incontrato la seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Quindi ha avuto un incontro con il presidente della Camera Roberto Fico. Il governo rimane naturalmente in carica per lo svolgimento degli affari correnti, come l'eventuale emanazione di decreti legge urgenti. Il Capo dello Stato ha accettato la dimissioni del presidente del Consiglio, ma con riserva: ha deciso infatti di indire le consultazioni con i partiti, che inizieranno domani pomeriggio e si concluderanno venerdì pomeriggio. Di Maio: "È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione". Scalfarotto: "Italia Viva non farà un nome" specifico alle consultazioni. Il centrodestra ha fatto sapere che andrà al Colle con una delegazione unitaria. Rimane sul tavolo l'ipotesi di un nuovo incarico per formare un governo Conte ter. Silvio Berlusconi continua a chiedere un governo di unità nazionale. Lo ribadisce il numero due di Forza Italia Tajani: "Se non c'è la possibilità di fare nulla allora si andrà a votare". Matteo Salvini e Giorgia Meloni, invece, attaccano il governo e chiedono elezioni. Pd e Movimento Cinque Stelle si stringono attorno a Conte. Dal Pd però vengono sollevati i primi dubbi. È il senatore Marcucci a dire che i dem sperano in un Conte ter, ma la richiesta non è "Conte a tutti i costi". Anche il ministro Boccia sembra lasciare aperte tutte le ipotesi: "Se non ce la fa faremo una valutazione".
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Scalfarotto (Italia Viva) annuncia: “Alle consultazioni non faremo un nome, neanche quello di Conte"
L’ex sottosegretario Ivan Scalfarotto, esponente di Italia Viva, annuncia quella che sarà la linea del suo partito in vista delle consultazioni al Quirinale che inizieranno domani. “Non faremo un nome in particolare”, dice rispondendo a Tagadà, su La 7, chi gli chiede se Iv farà il nome di Conte. “I nostri voti saranno legati a questioni senza esprimere veti nei confronti di nessuno, saranno anche gli altri gruppi ad evidenziare delle candidature nei colloqui con Mattarella”, aggiunge Scalfarotto.
Governo, i senatori di Cambiamo: “Nessun accordo per sostenere nascita Conte-ter”
I senatori di Idea-Cambiamo!, Massimo Berutti, Gaetano Quagliariello e Paolo Romani, smentiscono di far parte di un accordo per la nascita del governo Conte-ter: “In merito a retroscena riportati dal sito di un autorevole quotidiano nazionale, smentiamo assolutamente la notizia di un accordo fra la componente Idea-Cambiamo! al Senato per un sostegno alla nascita di un governo Conte ter”.
Fratoianni (Leu) difende Conte: "Ha gestito bene pandemia, non capisco come possa essere problema"
Nicola Fratoianni, deputato di Leu, ribadisce l'importanza del ruolo di Giuseppe Conte per la nascita di un nuovo governo: “Conte è un punto di sintesi di questa maggioranza e non vedo perché qualcuno possa pensare che il problema sia Conte che in questi mesi ha affrontato una pandemia terribile”. Secondo Fratoianni si deve ripartire da Conte, ma “con una proposta che deve avere il segno della chiarezza, della trasparenza”.
D'Incà (M5S): "Ringrazio Conte e altri ministri, ora responsabilità da forze politiche"
Dopo le dimissioni del presidente Conte, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il pentastellato Federico D'Incà, ringrazia per il lavoro svolto insieme: "Voglio ringraziare il Presidente Giuseppe Conte e tutti i colleghi ministri e sottosegretari per il grande lavoro svolto in questi mesi – scrive su Facebook – Abbiamo affrontato una delle fasi più difficili della storia repubblicana e questo è un fatto che nessuna crisi di Governo può cancellare. Il percorso istituzionale è stato interrotto, ma bisogna fare in modo che non si interrompa il percorso politico che stavamo costruendo per dare al Paese una prospettiva di Governo, e quindi di sviluppo sociale, economico e culturale, in grado di rispondere alle future generazioni".
"Credo che in questo momento tutte le forze politiche che hanno contribuito a scrivere questa pagina abbiano l’obbligo di far prevalere gli interessi del Paese rispetto a quelli, pure legittimi, di parte. Servono responsabilità, generosità e anche chiarezza, perché l’Italia non può permettersi di aggiungere alla situazione derivante dalla pandemia l’instabilità di una crisi di Governo".
Crimi (M5S): "Al fianco del presidente Conte, è l'unico che può guidare la maggioranza"
Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, affida a Facebook il suo commento sulle dimissioni del presidente Conte: "L'Italia sta attraversando una delle fasi più difficili della sua storia. Alla pandemia e alla crisi economica si è aggiunta una crisi politica causata da un atteggiamento irresponsabile e incomprensibile – scrive Crimi – Questo è il momento di volare alto, di riconoscere che il Paese ha bisogno di un Governo che affronti l'emergenza sanitaria, che fronteggi con determinazione la crisi economica e sia capace di trasformare le attuali difficoltà in un'occasione di rilancio e crescita".
"Questo è il momento nel quale tutti devono mettere da parte personalismi, ambizioni, egoismi e toni fuori luogo. Siamo e restiamo al fianco del Presidente Giuseppe Conte, che ringraziamo per l'enorme contributo che ha dato al Paese e che, ne siamo certi, può ancora dare. Riteniamo che sia l’unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza. Maggioranza che deve essere consolidata e rinforzata e che deve concentrarsi sulle priorità del Paese. Ci affidiamo infine alla guida del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cui saggezza ed equilibrio riponiamo totale fiducia".
Rosato (Iv): "Nessun veto su Conte, al Governo serviva uno scossone ma soluzione si trova"
Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, rivendica le scelte del suo partito: "Avevamo ragione sulla necessità di uno sforzo straordinario per il paese che questo governo non era più in grado di mettere in campo – ha detto dopo le dimissioni del presidente Conte – Adesso vediamo, noi abbiamo fatto un appello scritto e continuiamo senza veti e preclusioni ad essere disponibili al dialogo. Io penso che questo governo aveva bisogno di uno scossone". Domani iniziano le consultazioni: "Il Presidente della Repubblica ha in mano la regia difficile" di questa crisi, "e credo che sarà utilizzata per dare al Paese un governo più solido e con un programma più chiaro, che questo governo non aveva più. Penso che una volta che si trova la sintesi sulle questioni programmatiche principali, prima fra tutte il Recovery, una soluzione si trova".
Tajani (FI): "Aperti a governo d'unità nazionale, ma Forza Italia non lascia centrodestra"
Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, apre ad un governo di unità nazionale: "La crisi è aperta, ci rimettiamo alla saggezza del capo dello Stato. Se tutti i migliori si mettono assieme per affrontare l'emergenza con un governo di unità nazionale stabile e serio" Forza Italia è d'accordo, "altrimenti per assicurare un governo serio lo strumento è il voto". Tajani ribadisce però la linea del suo partito: "Non c'è nessuna possibilità che Forza Italia esca dal centrodestra".
Binetti (Udc): "Io sono nel centrodestra, ci muoviamo tutti insieme"
"Io sono nell'area del centrodestra, sono Udc nell'area di centrodestra e ci muoviamo tutti insieme": lo ha detto la senatrice dell'Udc, Paola Binetti. "Andremo sicuramente con l'area del centrodestra, non da soli siamo troppo piccoli. Andremo insieme agli altri tre partiti, spero proprio di sì", ha poi aggiunto rispondendo alla domanda se il suo partito parteciperà alle consultazioni.
Carfagna: "Dimissioni di Conte inevitabili. Ora la maggioranza metta fine al totoministri"
"Le dimissioni del presidente Conte sono un atto di chiarezza, del quale ormai non si poteva fare a meno. Adesso la maggioranza che lo ha sostenuto deve dimostrare di essere davvero “responsabile”: metta subito fine al totoministri e alla caccia a pochi transfughi, volti pagina e apra il confronto con le migliori energie del Paese e con tutti i partiti su alcune priorità. Noi ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella, che saprà gestire al meglio la ricerca di una soluzione alta e solida": lo scrive Mara Carfagna su Facebook.
Con dimissioni Conte la Camera blocca i lavori: si va avanti solo su Recovery plan
Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’attività della Camera dei deputati si ferma. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha deciso che l’attività legislativa, di indirizzo e di controllo è interrotta, come normalmente avviene in caso di governo dimissionario. Si è però deciso di proseguire l’attività conoscitiva in commissione sul Recovery plan.
Conte alla Camera per incontro con presidente Fico dopo dimissioni
Dopo aver rassegnato le sue dimissioni al Quirinale, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è andato alla Camera dei deputati per aggiornare sulla situazione il presidente dell'Aula di Montecitorio, Roberto Fico. Conte poco prima era stato anche al Senato, come da consuetudine in caso di dimissioni.
Di Maio: “È momento della verità, ora vedremo chi difende Italia e chi pensa a proprio tornaconto"
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commenta le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando come siano arrivate alla fine di una “crisi di governo senza alcun senso, mentre stiamo lottando contro i colossi farmaceutici che ci hanno bloccato le forniture di vaccini. Dovrebbe esserci un Governo solido che fa sentire la propria voce e invece siamo alle prese con una inspiegabile fase di incertezza. E intanto il virus avanza, con medici e infermieri impegnati in prima linea per salvare vite umane”. Su Facebook Di Maio continua: “Con un Governo dimissionario sarà tutto più lento e difficile. La vera crisi da affrontare a viso aperto è quella degli italiani e finché saremo in carica ce la metteremo tutta. L’Italia deve reagire in fretta. È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto. Il Movimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità. Questo è il nostro impegno, a questo fine stiamo lavorando”.
Consultazioni Mattarella al via domani: possibile seguirle in streaming su YouTube e sito Quirinale
Le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inizieranno domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario sarà reso noto più avanti, ma intanto il Quirinale comunica che le consultazioni si potranno seguire in diretta streaming sul canale YouTube della presidenza della Repubblica e sul sito www.quirinale.it. A causa delle restrizioni Covid l’accesso al Quirinale sarà garantito a un numero ristretto di giornalisti “per seguire le dichiarazioni dei gruppi parlamentari e per rivolgere loro eventuali domande”. I cronisti presenti saranno scelti mediante sorteggio.
Battelli (M5s): "Di Maio premier? Da Renzi mi aspetto di tutto, ma sosteniamo Conte"
Il deputato del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Affari europei della Camera, Sergio Battelli, commenta gli scenari che si aprono con le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Rispondendo anche a gli chiede cosa farebbe il M5s nel caso in cui Renzi proponga Luigi Di Maio come presidente del Consiglio: “Da Renzi mi aspetto qualsiasi giocata di poker, ma il Movimento adesso supporta Conte, noi lavoriamo su Conte. Poi non so cosa dirà Italia Viva alle consultazioni e cerchiamo di trovare la maggioranza più ampia su Conte”. Battelli assicura che il “M5s è compatto con le forze di maggioranza e al giro di consultazioni dirà che darà massimo sostegno al presidente Conte”.
Dimissioni Conte, consultazioni Mattarella al via domani pomeriggio
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rassegnato le sue dimissioni durante l’incontro con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. A confermarlo è il Quirinale attraverso una nota: “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Avv. Giuseppe Conte, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto”. Le consultazioni, fa sapere ancora la presidenza della Repubblica, inizieranno nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio: “Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l'Ufficio Stampa”.
Conte al Senato: incontra Casellati per confermare dimissioni
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato a palazzo Giustiniani per comunicare alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, di aver consegnato le sue dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Dopo la formalizzazione della crisi al Quirinale, quindi, Conte ha compiuto il passaggio successivo, quello di recarsi al Senato per informare la presidenza di Palazzo Madama.
In Senato si forma il nuovo gruppo parlamentare dei Responsabili
In Senato si sta per costituire un nuovo gruppo parlamentare formato dai Responsabili. Sarà composto da 10 senatori e utilizzerà il simbolo del Maie, cioè quello della lista di eletti all'estero. Ne faranno parte l'ex M5s Maurizio Buccarella, Adriano Cario (Maie), Saverio De Bonis (Maie), l'ex M5S Luigi Di Marzio, Ricardo Merlo (Maie) gli ex Fi Sandra Lonardo, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, che dovrebbe assumere l'incarico di capogruppo. Starebbe prendendo parte alle trattative anche l'ex grillino Alfonso Ciampolillo. Per quanto riguarda questi nomi, si tratta di senatori che hanno già votato la fiducia la settimana scorsa, per cui non aumentano i numeri della maggioranza. In questo modo, però, il nuovo gruppo potrebbe partecipare alle consultazioni di domani.
Conte si è dimesso, formalizzata la crisi di governo al Quirinale
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è dimesso. Conte è salito al Quirinale dove ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, formalizzando così la crisi di governo. Conte è stato al Colle circa mezz'ora.
Conte arrivato al Quirinale per rassegnare le dimissioni
Dopo aver lasciato Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato al Quirinale dove rimetterà il suo incarico nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Conte aveva annunciato le sue dimissioni durante il Consiglio dei ministri che si è tenuto questa mattina. Con le dimissioni di Conte si aprirà formalmente la crisi di governo.
Meloni torna a chiedere voto anticipato dopo dimissioni Conte: "Elezioni subito"
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, torna a chiedere le elezioni anticipate dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che verranno formalizzate a breve al Quirinale. "Dimissioni Conte… Elezioni subito", scrive su Twitter.
Crippa (M5s) apre a Italia Viva: "Dialogo con parlamentari ma non con Renzi"
Davide Crippa, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, chiude nuovamente a un dialogo con Matteo Renzi, ma sostenendo che ci si possa invece confrontare con i parlamentari di Italia Viva. “Colui che ha scoperchiato la casa durante un temporale è bizzarro che oggi diventi l'architetto di una copertura in vetro, noi chiediamo invece ai parlamentari di Itala Viva di sostenere un'azione di rilancio”, afferma a 24Mattino su Radio 24. A chi gli chiede se si tratta di un sì a Italia Viva senza Renzi, Crippa risponde definendo questa richiesta “sicuramente complicata”.
Casini: "Non è una crisi al buio"
Per il senatore Pier Ferdinando Casini quella che si sta aprendo non è una crisi al buio: “Non vedo una crisi al buio, se c'è la capacità di metterla sul binario giusto”, afferma a Sky Tg24. Questa crisi, secondo l’ex presidente della Camera “ha delle logiche conclusioni: c'è una maggioranza che si è dissolta, ma i cui leader non hanno dichiarato indisponibilità a questo percorso”.
Franceschini rilancia alleanza Pd-M5s: “Salvare prospettiva riformista, non solo temporaneamente"
Il ministro della Cultura e capo-delegazione del Pd al governo, Dario Franceschini, durante il Consiglio dei ministri con cui Giuseppe Conte ha annunciato le sue dimissioni ha ribadito l’importanza di questa alleanza di “forze riformiste”. Franceschini parla di “risultati positivi” di quest’alleanza tra Pd, M5s e Leu, anche “grazie alla guida del presidente Conte”. “Questo cammino – avrebbe spiegato Franceschini – ci consente oggi di pensare a questa maggioranza anche in prospettiva, come un’area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente. Per questo è fondamentale salvare questa prospettiva anche nel percorso della crisi che abbiamo davanti”.
Conte salirà al Quirinale alle 12 per dimettersi
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dovrebbe salire al Quirinale alle 12 per rimettere il suo mandato nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. A scriverlo sono alcune agenzie che spiegano come ora Conte sia riunito a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri in cui ha annunciato le sue dimissioni.
Leu ribadisce sostegno a Conte: "Essenziale e indispensabile, ora allargare maggioranza"
Leu ribadisce il suo sostegno al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, anche dopo l’annuncio delle sue dimissioni in Consiglio dei ministri. La senatrice Loredana De Petris ribadisce che l’operazione servirà a “rilanciare, rafforzare e allargare la maggioranza”. “Confidiamo nella saggezza e nell'esperienza del capo dello Stato perché la crisi sia risolta rapidamente e si possa tornare ad affrontare i problemi gravissimi del Paese”, afferma aggiungendo che si deve ripartire dalla “conferma del presidente Conte, il cui ruolo è essenziale e indispensabile, come guida del prossimo governo”.
Cosa succede dopo le dimissioni di Conte in Consiglio dei ministri
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato le sue dimissioni ai ministri. Per aprire formalmente la crisi di governo serve un altro passaggio, che dovrebbe avvenire a stretto giro: Conte dovrebbe salire al Colle per rimettere il suo mandato nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Una volta formalizzate le dimissioni al Quirinale, quali sono le tappe della crisi di governo? L’ipotesi più probabile è che si proceda con le consultazioni del capo dello Stato, che potrebbero partire non prima di mercoledì pomeriggio (ma su questo non c’è conferma ufficiale). A questo punto le ipotesi, in realtà, sono varie: dall’idea di un reincarico a Conte al mandato esplorativo a una figura istituzionale, passando per le possibilità di governi diversi, come quello di unità nazionale di cui parla in queste ore Silvio Berlusconi.
Concluso Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, a breve Conte al Quirinale da Mattarella
Il Consiglio dei ministri durante il quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato le sue dimissioni ai ministri è terminato. A stretto giro Conte dovrebbe salire al Quirinale per rimettere il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Conte ha comunicato le sue dimissioni ai ministri: si apre la crisi di governo
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato durante il Consiglio dei ministri la sua volontà di dimettersi. Conte, secondo quanto riportato dall’Ansa, ha comunicato ai ministri le sue dimissioni, che verranno formalizzate al termine del vertice dallo stesso presidente del Consiglio andando al Quirinale. I capi-delegazione al governo di M5s, Pd e Leu avrebbero subito dopo ribadito il loro sostegno a Conte.
Fiano (Pd) blinda Conte: "È il punto di equilibrio della futura proposta di governo"
Giuseppe Conte non si tocca: il Pd lo ribadisce attraverso il deputato Emanuele Fiano, intervenuto su La7. “Il presidente Conte in questo momento è il punto di equilibrio della futura proposta di governo”, afferma.
Sondaggi, in caso di elezioni anticipate centrodestra nettamente avanti e Lega primo partito
Cosa succederebbe in caso di voto oggi? Se ci fossero elezioni anticipate chi sarebbe avvantaggiato? Per capirlo proviamo a mettere insieme alcuni degli ultimi sondaggi, realizzati da Swg, Emg e Index Research: ciò che emerge è che il centrodestra è nettamente avanti in tutte le rilevazioni rispetto a un’eventuale coalizione di centrosinistra (formata da Pd, M5s e Leu).