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Crisi di governo 2019

Conte bis, governo Pd-M5S al voto su Rousseau. Di Maio: “Iscritti avranno l’ultima parola”

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Dopo una serrata trattativa M5S e Pd potrebbero aver trovato l'accordo sul nome del futuro presidente del Consiglio, ancora Giuseppe Conte. Di Maio e Zingaretti devono però trovare l'accordo sui ministri e sui temi della politica economica. Al Quirinale oggi è iniziato il secondo giro di consultazioni. Si continua domani mercoledì 28.

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18:38

Zingaretti non cambia idea sul no a Conte: "Troviamo una soluzione, ma serve svolta anche sui nomi"

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In conferenza stampa, il segretario del Partito Democratico ribadisce la volontà di mettere in campo un governo di svolta e di discontinuità, con un patto di governo con il Movimento 5 Stelle, a partire dai contenuti perché "l'Italia non capirebbe un semplice rimpastone". "Non c'è solo il tema del nome e degli ultimatum", aggiunge, ripetendo: "Noi non crediamo al contratto, perché non ha funzionato. Noi vogliamo un Paese più green, più giusto e a misura delle donne, che metta al centro il tema della crescita, del lavoro e dello sviluppo. Siamo molto preoccupati per l'eredità del vecchio governo per quanto riguarda la situazione finanziaria del Paese e vogliamo disinnescare l'aumento dell'IVA, oltre che abbassare le tasse ai redditi medio bassi". Poi anticipa che continuerà il piano di ascolto e lancia un appello ai 5 Stelle: "Poniamo al centro del confronto le condizioni di convergenza programmatica, perché serve un programma comune utile per l'Italia. Superiamo le timidezze e scendiamo nel merito delle questioni". Su Conte ribadisce: "In un governo di svolta bisogna garantire la discontinuità a partire dal cambio delle persone. Io non cambio idea. Ora ancora non abbiamo una soluzione, ma continueremo a cercare un accordo".

A cura di Adriano Biondi
16:28

Fratelli d'Italia raccoglie firme per il voto subito

Come già avevano espresso pubblicamente prima e al Capo dello Stato poi, Fratelli d'Italia è intenzionato ad andare al voto subito senza la formazione di un nuovo governo. Lo ha ribadito la leader Giorgia Meloni spiegando che è partita anche una campagna di raccolte firme per sostenere il ritorno alle urne. "Fratelli d'Italia in piazza contro i governi di inciucio. Anche oggi siamo in diverse piazze italiane per permettere ai cittadini di firmare la nostra petizione per chiedere elezioni subito" ha scritto su Facebook Meloni mentre dal partito fanno sapere di aver già raccolto 50mila firme.

A cura di Antonio Palma
16:24

Trattative governo M5S-Pd, anche Beppe Grillo punta su Conte premier

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Anche Beppe Grillo rilancia il nome di Conte come Premier di un nuovo governo a trazione M5S. Con un post sul blog del Movimento 5 Stelle, il fondatore dei pentastellati infatti ha ribadito il suo giudizio di alcuni giorni fa ricordano inoltre che è lo stesso già espresso un anno fa al momento della formazione del governo con la Lega. "Saluto con grande piacere il Professor Giuseppe Conte – si legge-, lo abbiamo visto attraversare una foresta di dubbi e preoccupazioni maldestre, faziose e manierate, che ha saputo superare grazie a dei requisiti fondamentali per la carica che è destinato a ricoprire: la tenuta psicologica e l'eleganza nei modi…. Così scrivevo a proposito del nostro Presidente del Consiglio, a maggio del 2018 e questo è il mio pensiero a distanza di un anno" ha fatto sapere infatti Grillo, aggiungendo: "Qualsiasi cosa che preveda di scambiare lui, come facesse parte di un mazzo di figurine del circo mediatico-politico, sarebbe una disgrazia. Ora ha pure un valore aggiunto… l’esperienza di avere governato questo strano paese".

A cura di Antonio Palma
15:12

M5S attacca il Pd: "Nessun confronto davanti a veti su Conte"

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Non ci può essere nessun confronto tra M5s e Pd sulla composizione di un nuovo governo davanti ai veti "che continuano ad arrivare sul premier Giuseppe Conte".  È quanto fanno sapere fonti del MoVimento, sottolineando: "Se non si sciolgono i veti e non otteniamo le garanzie adeguate per il Paese diventa tutto molto difficile”. Per il MoVimento 5 stelle dunque tutto si gioca sul nome di Conte il cui ruolo di presidente del consiglio non sarebbe in discussione. "La lealtà a Giuseppe Conte non si discute, a lui riconosciamo le grandissime capacità dimostrate da Premier, dire di no a Conte per trovare altri nomi figli di strategie politiche, significa indebolire il Paese" fanno sapere, concludendo con una stoccata al Pd: "Non vorremmo che fosse una scusa per tornare al voto. In tal caso Zingaretti e i suoi devono essere chiari”.

Che sul nome di Conte il M5s non è disposto a trattare lo ha ribadito questa mattina anche il leader del Movimento Luigi di Maio in una telefonata al segretario del Pd Nicola Zingaretti. "Tutto il M5s è leale a Conte ed è l'unico nome come premier", ha sottolineato Di Maio durante il colloquio. Lo hanno confermato anche fonti Dem spiegando che Zingaretti nella telefonata con Luigi Di Maio ha ribadito il no a un Conte bis, per i motivi che aveva già spiegato al leader M5s. Secondo fonti della segreteria, Zingaretti però avrebbe espresso "malessere" per gli "ultimatum" da parte di M5s ma si starebbe comunque lavorando per trovare una soluzione.

A cura di Antonio Palma
14:30

Landini rilancia Conte: "Ha coraggio politico e ha riaperto i tavoli con le parti sociali"

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“Non è compito del sindacato discutere di nomi, ma Giuseppe Conte  ha dimostrato coraggio politico e profilo istituzionale importante”, così il numero uno della Cgil Maurizio Landini rilancia il Premier uscente anche alla guida del prossimo esecutivo. Fondamentale nel giudizio di Landini il fatto che Conte abbia avuto il merito di “riaprire i tavoli con le parti sociali" nel corso del suo breve mandato. Quello che serve, però, secondo il sindacalista  è un mandato forte e un  programma chiaro, "un governo in grado di combattere le diseguaglianze, l’impoverimento economico e sociale, che rimetta al centro un nuovo modello di sviluppo, riformi la P.a. rilanciando i diritti fondamentali del e nel lavoro, puntando sull’economia della conoscenza, sulla salute e sul rispetto dell’ambiente. Inoltre, un nuovo governo avrebbe bisogno di ricostruire un rapporto vero con le parti sociali".

A cura di Antonio Palma
11:59

Crisi di governo, Fico non sarà il nuovo presidente del Consiglio: "Darà continuità al suo ruolo"

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"Roberto Fico ricopre l'incarico di presidente della Camera dei deputati e intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo". Lo hanno detto fonti di Montecitorio. A quanto si apprende Fico non sarebbe interessato a ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio, ipotesi circolata in queste ore. Il suo nome avrebbe messo sicuramente d'accordo una parte del M5S e il Pd. Ora la trattativa è di nuovo a un punto morto, anche se la carta Fico non è stata ancora esclusa ufficialmente dal Movimento.

A cura di Annalisa Cangemi
10:04

Crisi di governo, ipotesi Fico a capo dell'esecutivo. Zingaretti: "Non diciamo di no"

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La trattativa tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle per tentare di trovare una quadra sul nome del presidente del Consiglio che potrebbe guidare il nuovo esecutivo giallo-rosso continua. Bisogna raggiungere un accordo entro martedì, quando il presidente della Repubblica Mattarella avrà nuovi colloqui con i partiti al Quirinale, prima di prendere una decisione: o ci sarà una maggioranza solida, oppure si torna al voto. Ieri Giuseppe Conte da Biarritz ha preso le redini della situazione, dicendo che l'ipotesi di un nuovo governo con Salvini è ormai da escludere e sottolineando "la stagione con la Lega è chiusa e non si riaprirà". Ma è proprio sul nome di Giuseppe Conte che Pd e M5S hanno incrociato le spade: Luigi Di Maio in un faccia a faccia con Nicola Zingaretti ha proposto un Conte bis come soluzione. Ma per Zingaretti "serve discontinuità".

Potrebbe essere l'attuale presidente della Camera a mettere d'accordo tutti: una parte dei parlamentari del M5S vedrebbe infatti con favore la premiership di Roberto Fico. Se questo nome fosse accolto da Di Maio non incontrerebbe grossi ostacoli anche tra i dem. Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato che sta seguendo da vicino il negoziato, in un'intervista a ‘La Stampa' ha detto che "deve prevalere lo sforzo di trovare nomi condivisi. Anche in questo caso bisogna trascurare le carriere personali e concentrarsi sulle cose che uniscono. Di Maio non è certo un nome che potrebbe unire l'alleanza. Fico ha avuto un altro ruolo, è presidente della Camera, è stato certamente meno coinvolto nel governo giallo-verde. Evitiamo però di dare pagelle a eventuali candidati, aspettiamo un confronto serio tra Di Maio e Zingaretti".

"Se ci propongono Fico non diciamo di no", avrebbe detto il segretario dem nel corso della riunione dei big del partito, secondo quanto riportato da Huffington Post. Zingaretti si sarebbe confrontato con i suoi, dopo un lungo vertice a casa Zanda: "Stanno ancora giocando – avrebbe detto Zingaretti – e traccheggiando. Per noi il no a Conte non è negoziabile. È chiaro che ci avanzassero la proposta di Fico, non potremmo dire di no".

A cura di Annalisa Cangemi
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