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Crisi di governo 2019

Conte bis, governo Pd-M5S al voto su Rousseau. Di Maio: “Iscritti avranno l’ultima parola”

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Dopo una serrata trattativa M5S e Pd potrebbero aver trovato l'accordo sul nome del futuro presidente del Consiglio, ancora Giuseppe Conte. Di Maio e Zingaretti devono però trovare l'accordo sui ministri e sui temi della politica economica. Al Quirinale oggi è iniziato il secondo giro di consultazioni. Si continua domani mercoledì 28.

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15:12

M5S attacca il Pd: "Nessun confronto davanti a veti su Conte"

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Non ci può essere nessun confronto tra M5s e Pd sulla composizione di un nuovo governo davanti ai veti "che continuano ad arrivare sul premier Giuseppe Conte".  È quanto fanno sapere fonti del MoVimento, sottolineando: "Se non si sciolgono i veti e non otteniamo le garanzie adeguate per il Paese diventa tutto molto difficile”. Per il MoVimento 5 stelle dunque tutto si gioca sul nome di Conte il cui ruolo di presidente del consiglio non sarebbe in discussione. "La lealtà a Giuseppe Conte non si discute, a lui riconosciamo le grandissime capacità dimostrate da Premier, dire di no a Conte per trovare altri nomi figli di strategie politiche, significa indebolire il Paese" fanno sapere, concludendo con una stoccata al Pd: "Non vorremmo che fosse una scusa per tornare al voto. In tal caso Zingaretti e i suoi devono essere chiari”.

Che sul nome di Conte il M5s non è disposto a trattare lo ha ribadito questa mattina anche il leader del Movimento Luigi di Maio in una telefonata al segretario del Pd Nicola Zingaretti. "Tutto il M5s è leale a Conte ed è l'unico nome come premier", ha sottolineato Di Maio durante il colloquio. Lo hanno confermato anche fonti Dem spiegando che Zingaretti nella telefonata con Luigi Di Maio ha ribadito il no a un Conte bis, per i motivi che aveva già spiegato al leader M5s. Secondo fonti della segreteria, Zingaretti però avrebbe espresso "malessere" per gli "ultimatum" da parte di M5s ma si starebbe comunque lavorando per trovare una soluzione.

A cura di Antonio Palma
14:30

Landini rilancia Conte: "Ha coraggio politico e ha riaperto i tavoli con le parti sociali"

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“Non è compito del sindacato discutere di nomi, ma Giuseppe Conte  ha dimostrato coraggio politico e profilo istituzionale importante”, così il numero uno della Cgil Maurizio Landini rilancia il Premier uscente anche alla guida del prossimo esecutivo. Fondamentale nel giudizio di Landini il fatto che Conte abbia avuto il merito di “riaprire i tavoli con le parti sociali" nel corso del suo breve mandato. Quello che serve, però, secondo il sindacalista  è un mandato forte e un  programma chiaro, "un governo in grado di combattere le diseguaglianze, l’impoverimento economico e sociale, che rimetta al centro un nuovo modello di sviluppo, riformi la P.a. rilanciando i diritti fondamentali del e nel lavoro, puntando sull’economia della conoscenza, sulla salute e sul rispetto dell’ambiente. Inoltre, un nuovo governo avrebbe bisogno di ricostruire un rapporto vero con le parti sociali".

A cura di Antonio Palma
11:59

Crisi di governo, Fico non sarà il nuovo presidente del Consiglio: "Darà continuità al suo ruolo"

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"Roberto Fico ricopre l'incarico di presidente della Camera dei deputati e intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo". Lo hanno detto fonti di Montecitorio. A quanto si apprende Fico non sarebbe interessato a ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio, ipotesi circolata in queste ore. Il suo nome avrebbe messo sicuramente d'accordo una parte del M5S e il Pd. Ora la trattativa è di nuovo a un punto morto, anche se la carta Fico non è stata ancora esclusa ufficialmente dal Movimento.

A cura di Annalisa Cangemi
10:04

Crisi di governo, ipotesi Fico a capo dell'esecutivo. Zingaretti: "Non diciamo di no"

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La trattativa tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle per tentare di trovare una quadra sul nome del presidente del Consiglio che potrebbe guidare il nuovo esecutivo giallo-rosso continua. Bisogna raggiungere un accordo entro martedì, quando il presidente della Repubblica Mattarella avrà nuovi colloqui con i partiti al Quirinale, prima di prendere una decisione: o ci sarà una maggioranza solida, oppure si torna al voto. Ieri Giuseppe Conte da Biarritz ha preso le redini della situazione, dicendo che l'ipotesi di un nuovo governo con Salvini è ormai da escludere e sottolineando "la stagione con la Lega è chiusa e non si riaprirà". Ma è proprio sul nome di Giuseppe Conte che Pd e M5S hanno incrociato le spade: Luigi Di Maio in un faccia a faccia con Nicola Zingaretti ha proposto un Conte bis come soluzione. Ma per Zingaretti "serve discontinuità".

Potrebbe essere l'attuale presidente della Camera a mettere d'accordo tutti: una parte dei parlamentari del M5S vedrebbe infatti con favore la premiership di Roberto Fico. Se questo nome fosse accolto da Di Maio non incontrerebbe grossi ostacoli anche tra i dem. Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato che sta seguendo da vicino il negoziato, in un'intervista a ‘La Stampa' ha detto che "deve prevalere lo sforzo di trovare nomi condivisi. Anche in questo caso bisogna trascurare le carriere personali e concentrarsi sulle cose che uniscono. Di Maio non è certo un nome che potrebbe unire l'alleanza. Fico ha avuto un altro ruolo, è presidente della Camera, è stato certamente meno coinvolto nel governo giallo-verde. Evitiamo però di dare pagelle a eventuali candidati, aspettiamo un confronto serio tra Di Maio e Zingaretti".

"Se ci propongono Fico non diciamo di no", avrebbe detto il segretario dem nel corso della riunione dei big del partito, secondo quanto riportato da Huffington Post. Zingaretti si sarebbe confrontato con i suoi, dopo un lungo vertice a casa Zanda: "Stanno ancora giocando – avrebbe detto Zingaretti – e traccheggiando. Per noi il no a Conte non è negoziabile. È chiaro che ci avanzassero la proposta di Fico, non potremmo dire di no".

A cura di Annalisa Cangemi
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