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Crisi di Governo 2022

Le notizie del 27 gennaio sulla crisi di governo

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La diretta delle consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni di Conte, che hanno aperto ufficialmente la crisi di governo. Si sono conclusi gli incontri con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e con il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha detto lasciando il Quirinale: "Stiamo tutti lavorando per il bene del Paese". Si prosegue domani e venerdì con i partiti, secondo il calendario stabilito dal Quirinale. Matteo Renzi punta il dito contro la caccia ai responsabili: "Quello che sta accadendo in Parlamento è uno scandalo". Il M5s risponde: "Da Renzi ancora atteggiamenti incomprensibili e scellerati, non gli interessa l'Italia. Serve responsabilità". Forza Italia, intanto, subisce un'altra fuoriuscita: è il senatore Luigi Vitali, che ha annunciato di abbandonare il suo gruppo per sostenere Conte.

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12:09

Al via le consultazioni, cosa diranno i gruppi parlamentari a Mattarella

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Le consultazioni del capo dello Stato, Sergio Mattarella, inizieranno quest'oggi con i presidenti di Camera e Senato. Da domani, giovedì 28 gennaio, toccherà invece ai partiti. Ma cosa chiederanno i gruppi parlamentari al presidente della Repubblica? Quali saranno le posizioni dei partiti di maggioranza e opposizione? Cerchiamo di capire cosa diranno da una parte Movimento 5 Stelle, Pd, Leu e Italia Viva e dall'altra Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Udc e Cambiamo.

A cura di Stefano Rizzuti
11:48

Ascani (Pd) ribadisce: “La nostra linea è la stessa, Conte è punto equilibrio più avanzato”

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Intervenendo a L’aria che tira, su La7, la viceministra dell’Istruzione ed esponente del Pd, Anna Ascani, ribadisce: “La linea del Pd è sempre stata questa: questa crisi è incomprensibile e Conte è evidentemente il punto di equilibrio più avanzato di una coalizione che deve essere ampliata. È evidente che servono numeri più ampi e queste ore vanno utilizzate anche per questo. Il punto di equilibrio è Conte, è un fatto di buon senso”. Secondo Ascani il punto è che tutti i partiti di maggioranza fanno il nome di Conte, motivo per cui non ha senso considerare altre ipotesi per ora: “La posizione del Pd è questa, verrà ribadita oggi nella direzione nazionale, non è mai cambiata”. In riferimento al dialogo con Matteo Renzi e Italia Viva, Ascani commenta: “Nessun veto, nessun risentimento, però a riaprire le porte e a costruire i ponti deve essere chi li ha tagliati”.

A cura di Stefano Rizzuti
11:14

La ricetta di Cottarelli per uscire dalla crisi: "Unica soluzione è un Conte ter"

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Secondo Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici, l’unica soluzione al momento è un Conte ter. Chi spera “in un governo guidato da me resterà deluso”, scherza Cottarelli in un’intervista a La Stampa. “La soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l’ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni”, afferma.

A cura di Stefano Rizzuti
10:47

Della Vedova (+Europa): “Operazione europeisti sgangherata, serve altro premier e maggioranza ampia"

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Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, critica l’idea di un governo europeista dopo la crisi formalizzata dalle dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "L’idea di affidare le sorti del governo che affronti con efficienza la più grande vaccinazione di massa e investa non per le prossime elezioni ma per le future generazioni 209 miliardi di risorse europee a un gruppo eterogeneo e litigioso di 9/10 senatori, impegnati in una legittima ma sgangherata operazione trasformista imbellettata dalla nobile etichetta di ‘europeisti' per il Conte ter, dice tutto sulla necessità di un altro Premier e un'altra più ampia maggioranza. È possibile, si provi, si faccia”.

A cura di Stefano Rizzuti
10:14

Nasce il gruppo dei responsabili, ma non c’è Sandra Lonardo Mastella: “Sono fuori”

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Nel gruppo dei responsabili, ufficialmente costituto al Senato con il nome ‘Europeisti-Male-Centro Democratico’, non ci sarà Sandra Lonardo Mastella. “Sì, in effetti sono fuori dal gruppo che sarebbe nato in Senato. Non ho mai firmato”, conferma la senatrice all’Adnkronos.

A cura di Stefano Rizzuti
09:42

Nasce ufficialmente gruppo responsabili al Senato: si chiameranno 'Europeisti', presidente è Fantetti

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Il gruppo dei responsabili al Senato si è ufficialmente costituito. Si chiamerà Europeisti-Maie-Centro Democratico e il presidente sarà Raffaele Fantetti. Sono stati raggiunti, quindi, i 10 senatori necessari per formare un gruppo a Palazzo Madama. Non ha aderito alla fine Sandra Lonardo Mastella, mentre si sono aggregati due senatori finora appartenenti ad altri gruppi: Gianni Marilotti (ex M5s) delle Autonomie e Tatjana Rojc del Pd. Gli altri componenti del gruppo sono: Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Andrea Causin (che è anche vice-presidente), Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Ricardo Merlo e Maria Rosaria Rossi.

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A cura di Stefano Rizzuti
09:32

Boschi (Italia Viva): “Conte non è riuscito a fare a meno di noi, ma no pregiudiziale su nomi"

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Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, fa il punto della situazione della crisi di governo con il Messaggero: “Conte ha già provato a fare a meno di noi. Mi pare che non ci sia riuscito. Errare è umano, perseverare è  semplicemente inutile. Buon lavoro al nuovo Gruppo, se mai si costituirà. Mi pare che non stia allargando la maggioranza ma tenendo insieme persone che hanno già votato sì alla fiducia, da Ciampolillo a Maria Rosaria Rossi”. Boschi assicura: “Non poniamo pregiudiziali sui nomi, ma chiediamo una svolta sui contenuti".

A cura di Stefano Rizzuti
09:21

Tutti gli scenari della crisi di governo: dal Conte ter al governo di unità nazionale

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L'ipotesi più probabile, al momento, resta quella di un Conte ter. Ma la crisi di governo, formalizzata con le dimissioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non sembra avere un esito certo. Con le consultazioni al Quirinale che si aprono oggi pomeriggio potrebbe emergere uno scenario ben diverso: dal governo di unità nazionale a quello istituzionale, da un nuovo premier al voto anticipate, vediamo cosa potrebbe succedere ora e quali sono tutte le ipotesi in campo.

A cura di Stefano Rizzuti
08:58

Il commissario Ue Hahn: “Con voto in Italia sarebbe a rischio Recovery, crisi va risolta subito”

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La crisi di governo in Italia deve essere risolta “nel giro di qualche giorno”: ne è convinto Johannes Hahn, commissario europeo per il Bilancio, che si occupa della gestione del Next Generation Eu. Alla Stampa Hahn spiega che bisogna evitare le urne e l’incertezza, perché una campagna elettorale potrebbe avere “conseguenze molto gravi” per il Recovery fund. “Ciò che sta succedendo in Italia è decisamente spiacevole, oltre che irresponsabile. In una situazione come quella che stiamo vivendo, tutte le forze politiche ragionevoli, di governo e di opposizione, dovrebbero lavorare per superare le difficoltà”, afferma il commissario.

A cura di Stefano Rizzuti
08:32

Molinari (Lega) si dice certo: “Berlusconi non ci tradirà con i grillini”

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Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, si dice certo che il centrodestra arriverà compatto al Quirinale per le consultazioni con il capo dello Stato: “Il centrodestra si presenterà dal capo dello Stato con una posizione unica: no ad un governo Conte ter e a pezzi del nostro schieramento nel ruolo di stampella”. Intervistato da La Stampa risponde all’ipotesi che quella di Berlusconi sia un’apertura per l’ingresso di Forza Italia in maggioranza: “Venerdì pomeriggio andremo tutti insieme dal presidente della Repubblica. Anche l'Udc. Per noi il voto è la via maestra. La pandemia è un fatto ma non può diventare un alibi per impedire ai cittadini di esprimersi”. “Se le trattative per formare un Conte ter andranno a vuoto, Forza Italia non sarà disposta a governare con i Cinque Stelle”, assicura ancora il capogruppo della Lega a Montecitorio.

A cura di Stefano Rizzuti
08:04

M5s rivuole Renzi in maggioranza, Trizzino: “Riaprire a Iv nell’interesse del Paese”

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Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, anche il Movimento 5 Stelle sembra riaprire sempre più esplicitamente al ritorno in maggioranza di Matteo Renzi e Italia Viva. Il deputato pentastellato Giorgio Trizzino lo fa in un’intervista al Corriere della Sera: “È vero che esistono forti remore a riaprire il dialogo con Renzi ma io ritengo che sia corretto farlo nell'interesse del Paese ed anche perché non vedo altra maggioranza possibile al momento”. Su Conte, invece, Trizzino non ha dubbi: “In questo momento l'unico premier riconosciuto dal Movimento è Conte, non lo diciamo solo noi ma tutta la coalizione ed i partner europei che ne hanno apprezzato le doti ed hanno dato fiducia all'Italia. Altra soluzione al momento non è praticabile”.

A cura di Stefano Rizzuti
07:50

Casini: “Conte ha sbagliato tutto, teatrino imbarazzante”

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In un’intervista al Corriere della Sera Pier Ferdinando Casini non risparmia critiche al presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte: “Partiamo da Conte. Finora ha sbagliato tutto: politicamente, e tecnicamente. Perché sarebbe dovuto salire al Quirinale un minuto dopo aver ricevuto le dimissioni delle due ministre di Italia viva, Bonetti e Bellanova e invece ha detto: ‘Con Renzi mai più'. E ha cominciato a cercare responsabili. Errori blu. Ma come fai, in politica, a dire: con Renzi mai più? Va bene, certo: ti può scappare, e del resto scappava anche a giganti come Craxi e De Mita, quante volte si sono detti una roba così? Per non parlare di Andreotti e Fanfani. Ma poi ricuci. Invece lui s'è intestardito, e ha aperto quel mercato vergognoso cercando i voti di chiunque, compreso quello di Ciampolillo, che io dico, santa miseria…”. Secondo Casini “Conte dovrebbe smettere di ascoltare i suoi pessimi consiglieri e tirare dentro Renzi. A quel punto, quindi, con uno schieramento almeno decoroso, io penso ci sarebbero anche le condizioni per veder arrivare gente come Toti, come la Carfagna”. L’ex presidente della Camera, infine, definisce quello che sta avvenendo come un “teatrino imbarazzante”.

A cura di Stefano Rizzuti
07:32

Oggi al via consultazioni al Colle, si inizia da Casellati e Fico: il calendario completo

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Inizieranno alle 17 di oggi, mercoledì 27 gennaio, le consultazioni al Colle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si parte con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per poi proseguire alle 18 con il presidente della Camera, Roberto Fico. Domani toccherà ai primi gruppi parlamentari: in mattinata le Autonomie e il Gruppo Misto, nel pomeriggio Leu, Italia Viva e Pd. Ultimo giorno del ciclo di consultazioni sarà venerdì 29 gennaio: gli incontri si terranno tutti nel pomeriggio, iniziando dal centrodestra per poi concludere con il Movimento 5 Stelle. Qui il calendario completo delle consultazionial Quirinale:

Mercoledì 27 gennaio (pomeriggio)

ore 17:00

Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati

ore 18:00

Presidente della Camera dei deputati, On. Dott. Roberto Fico

Giovedì 28 gennaio (mattina)

ore 10.00

Gruppo Parlamentare "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica

ore 10.30-12.30 e ore 16.00-16.45

Rappresentanti dei gruppi Misti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

Giovedì 28 gennaio (pomeriggio)

ore 16.45

Gruppo Parlamentare "Liberi e Uguali" della Camera dei deputati

ore 17.30

Gruppi Parlamentari Italia Viva – PSI del Senato della Repubblica e Italia Viva della Camera dei deputati

ore 18.30

Gruppi Parlamentari "Partito Democratico" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

La mattina del 29 gennaio si svolgerà la Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte Suprema di Cassazione. Le consultazioni seguiranno nel pomeriggio.

Venerdì 29 gennaio (pomeriggio)

ore 16.00

Gruppi Parlamentari "Fratelli d'Italia" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

Gruppi Parlamentari “Forza Italia – Berlusconi Presidente – UDC” del Senato della Repubblica e “Forza Italia Berlusconi Presidente” della Camera dei deputati

Gruppi Parlamentari “Lega – Salvini Premier” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

Rappresentanti delle componenti “Idea e Cambiamo” del Gruppo Misto del Senato della Repubblica e “Noi con l’Italia – USEI – e Cambiamo” del Gruppo Misto della Camera dei deputati

 ore 17.00

Gruppi Parlamentari "Movimento 5 Stelle" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

A cura di Stefano Rizzuti
07:25

Dimissioni di Conte e crisi di governo, le ultime notizie di oggi 27 gennaio: al via consultazioni al Quirinale

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Si inizia oggi pomeriggio, mercoledì 27 gennaio, alle 17. E si prosegue fino al tardo pomeriggio di venerdì: le consultazioni al Quirinale, dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, prenderanno il via con la convocazione, da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dei presidenti di Camera e Senato. Toccherà prima, alle 17, a Elisabetta Casellati, presidente dell’Aula di Palazzo Madama. Poi, alle 18, sarà il turno di Roberto Fico, presidente della Camera. Le consultazioni entreranno nel vivo nella giornata di domani, giovedì 28 gennaio, quando al Colle saliranno prima le Autonomie e il Gruppo Misto e poi, nel pomeriggio, Leu, Italia Viva e Pd. Il ciclo di incontri al Quirinale terminerà venerdì pomeriggio con il centrodestra e, a chiudere, il Movimento 5 Stelle.

Dopo le dimissioni di Conte il governo resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti. Intanto il presidente del Consiglio uscente si rivolge agli italiani, dopo aver rimesso il mandato nelle mani di Mattarella, con un lungo messaggio su Facebook: “Il profondo disagio sociale e le difficoltà economiche richiedono una prospettiva chiara e un governo che abbia una maggioranza più ampia e sicura. È il momento che emergano in Parlamento le voci che hanno a cuore le sorti della Repubblica. Le mie dimissioni sono al servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale. Serve un'alleanza, nelle forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista, in grado di attuare le decisioni che premono”.

Al Colle ogni gruppo fornirà le sue indicazioni: da una parte ci sono Pd, Movimento 5 Stelle e Leu che continuano a ritenere centrale la figura di Conte, anche se i dem dicono di non dover pensare solo a un governo Conte “a tutti i costi”; dall’altra Italia Viva annuncia che non farà un nome specifico al Quirinale, quindi neanche quello dello stesso presidente del Consiglio uscente. Forza Italia (che al Colle andrà con Lega e Fratelli d'Italia), invece, continua a chiedere la nascita di un governo di unità nazionale, mentre continuano a rincorrersi le voci di azzurri pronti a entrare nella maggioranza. Al Senato è nato, intanto, il gruppo europeista dei responsabili: è stato raggiunto il numero minimo di dieci senatori e il gruppo si chiamerà ‘Europeisti Maie Centro Democratico’. Ora dovrebbe formarsi anche alla Camera.

A cura di Stefano Rizzuti
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