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Crisi di Governo 2022

Le notizie del 27 gennaio sulla crisi di governo

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La diretta delle consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni di Conte, che hanno aperto ufficialmente la crisi di governo. Si sono conclusi gli incontri con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e con il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha detto lasciando il Quirinale: "Stiamo tutti lavorando per il bene del Paese". Si prosegue domani e venerdì con i partiti, secondo il calendario stabilito dal Quirinale. Matteo Renzi punta il dito contro la caccia ai responsabili: "Quello che sta accadendo in Parlamento è uno scandalo". Il M5s risponde: "Da Renzi ancora atteggiamenti incomprensibili e scellerati, non gli interessa l'Italia. Serve responsabilità". Forza Italia, intanto, subisce un'altra fuoriuscita: è il senatore Luigi Vitali, che ha annunciato di abbandonare il suo gruppo per sostenere Conte.

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Dimissioni di Conte e crisi di governo, le ultime notizie di oggi 27 gennaio: al via consultazioni al Quirinale

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Si inizia oggi pomeriggio, mercoledì 27 gennaio, alle 17. E si prosegue fino al tardo pomeriggio di venerdì: le consultazioni al Quirinale, dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, prenderanno il via con la convocazione, da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dei presidenti di Camera e Senato. Toccherà prima, alle 17, a Elisabetta Casellati, presidente dell’Aula di Palazzo Madama. Poi, alle 18, sarà il turno di Roberto Fico, presidente della Camera. Le consultazioni entreranno nel vivo nella giornata di domani, giovedì 28 gennaio, quando al Colle saliranno prima le Autonomie e il Gruppo Misto e poi, nel pomeriggio, Leu, Italia Viva e Pd. Il ciclo di incontri al Quirinale terminerà venerdì pomeriggio con il centrodestra e, a chiudere, il Movimento 5 Stelle.

Dopo le dimissioni di Conte il governo resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti. Intanto il presidente del Consiglio uscente si rivolge agli italiani, dopo aver rimesso il mandato nelle mani di Mattarella, con un lungo messaggio su Facebook: “Il profondo disagio sociale e le difficoltà economiche richiedono una prospettiva chiara e un governo che abbia una maggioranza più ampia e sicura. È il momento che emergano in Parlamento le voci che hanno a cuore le sorti della Repubblica. Le mie dimissioni sono al servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale. Serve un'alleanza, nelle forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista, in grado di attuare le decisioni che premono”.

Al Colle ogni gruppo fornirà le sue indicazioni: da una parte ci sono Pd, Movimento 5 Stelle e Leu che continuano a ritenere centrale la figura di Conte, anche se i dem dicono di non dover pensare solo a un governo Conte “a tutti i costi”; dall’altra Italia Viva annuncia che non farà un nome specifico al Quirinale, quindi neanche quello dello stesso presidente del Consiglio uscente. Forza Italia (che al Colle andrà con Lega e Fratelli d'Italia), invece, continua a chiedere la nascita di un governo di unità nazionale, mentre continuano a rincorrersi le voci di azzurri pronti a entrare nella maggioranza. Al Senato è nato, intanto, il gruppo europeista dei responsabili: è stato raggiunto il numero minimo di dieci senatori e il gruppo si chiamerà ‘Europeisti Maie Centro Democratico’. Ora dovrebbe formarsi anche alla Camera.

A cura di Stefano Rizzuti
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