Le notizie del 22 gennaio sulla crisi di governo tra Conte e Renzi in diretta. Secondo il ministro dem per gli Affari regionali Francesco Boccia le elezioni saranno inevitabili se non c'è più una maggioranza: "Non si può fare accanimento terapeutico". Anche per il ministro dello Sport Spadafora il voto rischia di essere "l'unica strada". Tabacci incontra Di Maio e chiede un nuovo governo: "Conte-ter per uscire dalla crisi". I leader del centrodestra sono stati ricevuti dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, per fare il punto sulla situazione politica nel Paese. Anche Conte negli ultimi giorni, dopo aver incassato la fiducia in Senato, ha incontrato il presidente della Repubblica che, secondo quanto rivelato ai suoi dal presidente del Consiglio, non avrebbe imposto scadenze o obblighi per quanto riguarda un allargamento della maggioranza. I parlamentari di Italia Viva si dicono "preoccupati per lo stallo istituzionale", il deputato dei 5 Stelle Trizzino riaprirebbe il dialogo con i renziani basandolo su "una riflessione sui reciproci errori". Il M5S, da parte sua, chiude definitivamente all'Udc dopo la notizia del coinvolgimento dell'ormai ex segretario, Lorenzo Cesa, nell'inchiesta per 'ndrangheta. Il centrodestra continua a chiedere di andare al voto, Salvini attacca: "Basta pesca dei senatori, diamo la parola agli italiani".
- Boccia (Pd): "No accanimento terapeutico, senza numeri si va alle urne" 22 Gennaio
- Spadafora (M5s): "Si può recuperare rapporto con parlamentari Iv non con Renzi" 22 Gennaio
- Richetti (Azione): “Se Conte lascia, governo Draghi sostenuto da maggioranza, Iv e parte Fi" 22 Gennaio
- L’appello di Monti a Conte: “Non cerchi responsabili ma allarghi la maggioranza a Iv e Fi” 22 Gennaio
- L’auspicio del ministro Amendola: “Maggioranza si deve allargare in Parlamento” 22 Gennaio
- Di Battista: "Allontanare definitivamente renzismo da scena politica è dovere morale" 22 Gennaio
- Tabacci punta al Conte-ter: “Necessario per uscire da crisi, senza maggioranza c’è voto” 22 Gennaio
- Mastella su senatrice Lonardo: "Mia moglie perplessa su Bonafede, potrebbe non votare relazione" 22 Gennaio
- Marcucci (Pd): "Elezioni anticipate non sono opportune, ma rischio non si può escludere" 22 Gennaio
- Bernini (Fi) contro governo: “Maggioranza a pezzi, non è in grado di cambiare rotta” 22 Gennaio
- Movimento 5 Stelle riapre a Italia Viva: “No a Renzi, ma con parlamentari si può discutere" 22 Gennaio
- Senatori Pd avvertono: "Nessun ammiccamento a elezioni anticipate, rilanciare legislatura" 22 Gennaio
- Conte apre l'incontro con i sindacati: "Abbiamo una versione migliorata del Recovery plan" 22 Gennaio
- Crimi (M5S): "Lo ribadisco per ogni equivoco, la porta per Renzi è definitivamente chiusa" 22 Gennaio
- Crippa (M5S): "Renzi si è messo da solo all'opposizione, nessun margine per ricucire" 22 Gennaio
- Italia Viva: "Preoccupati per lo stallo di questi giorni, serve una soluzione politica" 22 Gennaio
- Conte e i ministri incontrano i sindacati per parlare di Recovery plan 22 Gennaio
- Bordo (Pd): "Se questo Governo cade si rischia il voto, serve un progetto politico" 22 Gennaio
- Salvini: "In Parlamento pesca a strascico dei senatori, diamo la parola agli italiani" 22 Gennaio
- Renzi paga la crisi di Governo e crolla nei sondaggi: Italia Viva sotto al 3% 22 Gennaio
- Scalfarotto (Iv): "Questo governo non è all'altezza del momento storico. Conte non ha i numeri" 22 Gennaio
- Saccone (Udc): "Restiamo all'opposizione, nostra coalizione è nel centrodestra" 22 Gennaio
- Tajani: "Abbiamo un governo che non è in grado di governare. Spetta a Mattarella tirare le somme" 22 Gennaio
- Berlusconi: "Renzi ora vada fino in fondo e faccia cadere il governo Conte" 22 Gennaio
- Molinari (Lega): "Maggioranza tenuta insieme solo dalla paura di andare al voto" 22 Gennaio
- Ruocco (M5s): "Aprire crisi in questo momento è stato devastante. Ora spero ci sia responsabilità" 22 Gennaio
- Di Battista: "Renzi è il peggio dell'establishment politico. Ben vengano Ciampolillo e la Rossi" 22 Gennaio
- Salvini: "Tre senatori mi hanno rivelato di aver ricevuto in offerta lo stesso ministero" 22 Gennaio
- Binetti (Udc): "Farei di tutto per salvare la legislatura. Cesa? Il momento è davvero inopportuno" 22 Gennaio
- Crisi di governo, le ultime news di oggi 22 gennaio 22 Gennaio
Boccia (Pd): "No accanimento terapeutico, senza numeri si va alle urne"
Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia lo dice senza mezzi termini: "Il Parlamento a un certo punto è chiamato ad assumersi delle responsabilità. Se ci sono i numeri ci sarà una maggioranza. Se no, non si può fare accanimento terapeutico. Che si voti a marzo, maggio o giugno lo deciderà il presidente della Repubblica, ma è evidente che se non c'è una maggioranza l'unica strada possibile è il voto", ha detto a Titolo V su Rai3. Il ministro aggiunge che per il Pd non c'è alcuna alternativa a Conte: "È il punto di equilibrio della maggioranza".
Spadafora (M5s): "Si può recuperare rapporto con parlamentari Iv non con Renzi"
"Dare per scontato quello che succede tra 48 ore o poco più è sbagliato. C'è un lavoro di allargamento della maggioranza in corso e un no netto del presidente del Consiglio su Renzi ma io mi auguro che si possa rivalutare il rapporto con i gruppi parlamentari di Iv ma non con Renzi e con il renzismo". Lo ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora alla trasmissione ‘Titolo V' su Rai tre parlando della situazione politica del Paese e dei possibili risvolti della crisi.
Spadafora (M5s): "Elezioni anticipate? Rischiano di essere l'unica strada"
"Quella che è l'ultima strada sembra diventata l'unica strada". Lo ha detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervenendo alla trasmissione ‘Titolo V' e rispondendo ad una domanda sull'ipotesi del voto anticipato. "Non mi scandalizzo se si è cercato di trovare dei numeri, dei paletti sono stati messi", aggiunge il ministro. "Conte è un punto fermo", osserva. "Dovesse esserci una crisi poi a quel punto tutto è possibile", spiega.
"Il compito di un governo non è andare alle elezioni, tanto più ora che ci sono cose importanti da fare come affrontare la pandemia o predisporre il recovery plan. Non vedo alcuno scandalo a portare avanti con responsabilità l'azione di governo".
Boccia (Pd): "Il voto è un'opzione inevitabile se non c'è più la maggioranza"
Il voto "è un'opzione inevitabile, che dipende dal capo dello Stato, quando in una democrazia parlamentare non c'è più la maggioranza". Lo dice il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia a Titolo V su Raitre. Sul Conte ter non si sbilancia: "Non lo so, sono valutazioni che farà il partito quando sarà chiamato a esprimersi, in questo momento il Pd è al lavoro su salute e lavoro".
Richetti (Azione): “Se Conte lascia, governo Draghi sostenuto da maggioranza, Iv e parte Fi"
Matteo Richetti, senatore di Azione, parla in un’intervista a iNews24.it e apre all’ipotesi di un governo tecnico: “È evidente che tornare al voto in questo momento sarebbe una scelta difficile e per certi versi pericolosa, ma sinceramente trovo che Ciampolillo sia più ‘pericoloso’ delle elezioni. Non prendiamoci in giro, una strada alternativa ci sarebbe, basterebbe prendere l'attuale maggioranza, compresa Iv, Azione, +Europa, un pezzo di Forza Italia, e farla guidare da Mario Draghi… già saremmo a 200 senatori”.
L’appello di Monti a Conte: “Non cerchi responsabili ma allarghi la maggioranza a Iv e Fi”
Il senatore a vita, Mario Monti, si rivolge al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, suggerendo quella che secondo lui è la ricetta per superare la crisi di governo. Conte, secondo Monti, non deve cercare “responsabili, volenterosi e costruttori”, ma deve puntare ad allargare la maggioranza. “Un'emergenza di questo tipo – afferma Monti ospite di Otto e mezzo, su La 7 – deve essere affrontata con uno schieramento largo. Ormai sembra essere chiaro che la linea di demarcazione è tra gli europeisti e gli altri. Penso a Renzi, una volta archiviate le tattiche politiche, e a Forza Italia”.
Il senatore a vita parla anche dell’alta popolarità di Conte, che “è sicuramente dovuta anche ad un suo senso pacato e rassicurante. Ma mai nella storia nessuno si è trovato a gestire un fondo europeo di tali dimensioni. È la condizione ideale per un politico. Il merito della svolta nelle politiche europee è di Conte e dell'Italia ma sicuramente anche della signora Merkel e della signora von der Leyen. Comprensibilmente il presidente del Consiglio di fronte a una sfida così chiede il concorso di altre forze, anche perché tutto ciò succede in una situazione di guerra come è quella contro il Covid”.
L’auspicio del ministro Amendola: “Maggioranza si deve allargare in Parlamento”
Il ministro degli Affari europei, Vincenzo Amendola, si sofferma sulle prossime sfide per il governo, a partire dal piano vaccinale e dal Recovery plan, per sottolineare l’importanza che il governo vada avanti: “Ci vuole stabilità, lavoro, proposte come quelle che abbiamo inviato al Parlamento e che da oggi inizieremo a discutere con gli attori sociali. Noi ci auguriamo di lavorare in una maniera chiara, forte, con una maggioranza che si deve allargare in Parlamento, altrimenti ci troveremo dinanzi a esiti anche imprevedibili. Il rischio addirittura è di elezione anticipate. Questa è la volontà del governo, in maniera seria, efficace e anche aperta al dialogo”.
Causin (ex FI): "Dietro il mio sì a Conte non c'è la regia di Berlusconi, è una scelta personale"
"Dietro la nostra scelta non c'è Berlusconi, assolutamente no…". Il "responsabile" o "costruttore", il senatore Andrea Causin, spiega all'Adnkronos che non c'è la regia di Silvio Berlusconi dietro il suo sì al governo Conte, in occasione del voto di fiducia a Palazzo Madama del 19 gennaio. L'ex azzurro è sicuro di poter parlare anche per la sua collega Maria Rosaria Rossi, considerata una delle fedelissime del Cav. ‘
"È stata una scelta sofferta e dolorosa, meditata e consapevole", giura Causin che precisa: "nessuna ripicca personale e avallo da parte della leadership di Forza Italia, semplicemente abbiamo fatto una scelta consapevole e strettamente personale".
Causin rifiuta l'etichetta di voltagabbana e respinge al mittente le accuse di tradimento mosse da alcuni parlamentari di Fi, a cominciare da Maurizio Gasparri: "Spesso capita che i parlamentari di lungo corso cambino partito, che passino con altre forze politiche cessate prima che finisse la loro attività politica. Allora la maggior parte dei senatori e deputati sarebbero tutti contagiati dal nomadismo politico? Anche Gasparri, mi risulta, ha cambiato quattro partiti, da Msi a FI… Basta con queste accuse Vogliamo dire pure che uno sbaglia a tifare Juve perché ha i capelli azzurri? Di che parliamo…". ‘
‘Io così come la Rossi – assicura – abbiamo preso questa decisione secondo scienza e coscienza. Secondo scienza, perché avevamo ben chiara la situazione di difficoltà di fronte a una crisi al buio, e secondo coscienza perché dentro Forza Italia l'unico fatto positivo è che fa ancora riferimento al Ppe, mentre di negativo c'è che fino a tre mesi fa il partito azzurro era al traino di Salvini e Meloni e ora, da tre mesi a questa parte, è al traino di Meloni e Salvini…".
Servizi segreti, Conte nomina i tre vicedirettori Massagli, Della Volpe e De Donno
Dopo che Conte ha ceduto la delega sui Servizi all'ambasciatore Piero Benassi, come era stato chiesto da Italia viva, il presidente del Consiglio, a quanto si apprende da autorevoli fonti di governo, ha firmato i decreti di nomina di due vicedirettori all'Aise e un vice all'Aisi. All'Aise Conte ha designato il generale della Guardia di Finanza Luigi Della Volpe e l'ammiraglio Carlo Massagli, mentre all'Aisi il nuovo numero due è il generale dei carabinieri Carlo De Donno. Il comparto dell'intelligence attendeva da tempo la nomina dei vicedirettori.
"Congratulazioni all'Ambasciatore Piero Benassi per una nomina ad una funzione tanto importante e delicata. Ancora una conferma del grande valore delle donne e degli uomini del nostro corpo diplomatico", aveva scritto questa mattina su Facebook il ministro degli esteri Luigi Di Maio, commentando la nomina di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti conferita all'ambasciatore Benassi.
Biancofiore (FI): "Renzi ritroverebbe popolarità se contribuisse a governare con il Centrodestra"
"Quando nacque Italia Viva, Matteo Renzi la dichiarò una forza liberal democratica, esattamente come Berlusconi definì Forza Italia nel 1994 , fondando l’alleanza del Polo delle Libertà e del Buon governo. Riuscendo a mettere insieme le forze nazionaliste dell’MSI poi An al Sud e quelle autonomiste della Lega al Nord. Ora è evidente che da tutti i sondaggi nell’alveo del centro sinistra Renzi non cresce e quindi è difficile a questo punto capire perché non punti a ritrovare ampia popolarità contribuendo a governare col centro destra che è maggioranza nel Paese e nelle regioni". Lo ha detto Michaela Biancofiore, parlamentare FI e Membro del coordinamento di Presidenza.
"Gli italiani che hanno scelto costantemente il centrodestra dal 2018 ad oggi, se lui come ha detto il Presidente Berlusconi andasse fino in fondo, ne recupererebbero stima. E se aderisse al centro al gruppo dell’UDC, sarebbe accettato anche da Salvini e Meloni e il centro destra avrebbe quel gruppo forte e coeso che manca oggi a Conte", suggerisce la parlamentare azzurra.
Di Battista: "Allontanare definitivamente renzismo da scena politica è dovere morale"
L’ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, torna a parlare di Matteo Renzi: “Ho sempre ritenuto che la mancata revoca” della concessione ad Autostrade “durante il Conte I fosse imputabile alla pavidità di Salvini. Al contrario ritenevo che il Conte II avrebbe trovato le stesse identiche difficoltà per la contiguità di taluni esponenti del Pd con determinati gruppi industriali italiani. E mi riferivo, soprattutto, alla compagine renziana, trombettieri del peggior establishment del Paese”. In un editoriale su Tpi Di Battista aggiunge: “Oggi che allontanare definitivamente il renzismo dalla scena politica italiana non è affatto impossibile, credo sia un dovere morale andare fino in fondo”.
Tabacci punta al Conte-ter: “Necessario per uscire da crisi, senza maggioranza c’è voto”
Bruno Tabacci è stato a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “La possibilità di rafforzare la maggioranza – afferma al termine del confronto – c’è ma serve un governo nuovo, non basta un piccolo rimpasto. Io penso che Conte sia l'unico punto di equilibrio di questa legislatura. Per concludere la crisi è necessario aprire a un ventaglio di forze più ampio. Renzi al Senato ha fatto un discorso di rottura ma credo che in Iv ci siano posizioni più concilianti. E poi c’è l'area dei liberal-democratici di Fi”. Per Tabacci “se la maggioranza non c’è si va al voto”.
Mastella su senatrice Lonardo: "Mia moglie perplessa su Bonafede, potrebbe non votare relazione"
Clemente Mastella interviene a Radio 1, ospite di Un giorno da pecora, sulla posizione di sua moglie, la senatrice Sandra Lonardo, in vista della relazione sulla giustizia del ministro Bonafede. “Mia moglie è perplessa su Bonafede, devo dire la verità. A lei non piace l'idea della giustizia di Bonafede, giustizialista fino alle estreme conseguenze. Se potrebbe votare no alla relazione del ministro? Non lo so, non vota contro, ma insomma a favore non lo so, è tutto da valutare. Non le piace questo disfattismo giudiziario”. Per Mastella, quindi, sostituire Bonafede potrebbe essere una buona idea: “Secondo me sì. Quando un ministro non ha la benevolenza del Parlamento, prima di esser sfiduciato va trovata una soluzione diversa. A meno che non si trovi una maggioranza convinta che lo sostenga”.
Marcucci (Pd): "Elezioni anticipate non sono opportune, ma rischio non si può escludere"
Il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, si allinea al pensiero del suo partito: "Reputo che tutto il gruppo dirigente del Partito Democratico sia consapevole che il ricorso alle elezioni anticipate non sia in alcun modo opportuno, ma vista la situazione è un rischio che non si può escludere".
Bernini (Fi) contro governo: “Maggioranza a pezzi, non è in grado di cambiare rotta”
La capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini, torna all’attacco del governo: “Dall'inizio della pandemia il debito pubblico italiano, già a livelli insostenibili, è cresciuto di altri 160 miliardi. Era inevitabile, e Forza Italia non ha fatto mancare il suo sostegno a misure che avrebbero dovuto arginare la crisi e mettere in sicurezza il sistema produttivo. Ma questo sforzo immane non ha prodotto risultati né in termini di crescita o di minore decrescita né di riduzione dei danni sanitari ed economici, come dimostra drammaticamente la chiusura di 390mila imprese. Il governo si è arroccato nell'assistenzialismo fine a se stesso, e oggi non c’è una sola categoria da cui non salga un grido d'allarme e non giunga un pressante invito a cambiare rotta. Cosa che questa maggioranza a pezzi non è assolutamente in grado di fare”.
Movimento 5 Stelle riapre a Italia Viva: “No a Renzi, ma con parlamentari si può discutere"
Il Movimento 5 Stelle invia qualche timido segnale di riapertura nei confronti di Italia Viva: “Renzi ha portato avanti posizioni inconciliabili con il perimetro della maggioranza che sostiene il governo e si è messo da solo all'opposizione. Non ci sono margini per ricucire con lui”, afferma il capogruppo alla Camera, Davide Crippa. Specificando, però, che per i parlamentari di Italia Viva vale un discorso diverso: “Diverso è il discorso per i parlamentari di Italia Viva con cui abbiamo lavorato bene e con i quali si può discutere e può proseguire un discorso costruttivo. Chi ha sbagliato i toni dovrebbe fare un passo indietro e lasciare ad altri il campo”. Opinione simile anche per il deputato Giorgio Trizzino, che all’Adnkronos afferma: “Parlare di ricucitura probabilmente è inappropriato ma si può fare qualcosa di diverso: cioè ricreare le condizioni ideali per una riflessione collettiva sui reciproci errori commessi in questi ultimi mesi. E, ove esistano le condizioni, potrebbe essere anche valutabile una riapertura di dialogo con i renziani”.
Senatori Pd avvertono: "Nessun ammiccamento a elezioni anticipate, rilanciare legislatura"
I senatori del Pd Gianni Pittella, Dario Stefano, Tommaso Nannicini e Francesco Verducci, inviano un messaggio rivolto sia agli altri esponenti dem che al resto della maggioranza di governo. “Nessun ammiccamento diretto o indiretto alle elezioni anticipate, come arma finale, può essere una mossa politica utile e nell'interesse del Paese in questo momento”, affermano. I senatori del Pd proseguono: “Bisogna ribadire con forza anche in queste ore difficili che il Pd è il partito del rilancio della legislatura. Siamo nel pieno di una drammatica crisi sanitaria e sociale. L'Italia ha bisogno di risposte urgenti. Il Pd rilanci le ragioni di un governo che sia all'altezza delle risposte che si aspettano le italiane e gli italiani, parlando con tutti per trovare la quadra di un programma di legislatura”.
Conte apre l'incontro con i sindacati: "Abbiamo una versione migliorata del Recovery plan"
Il presidente del Consiglio Conte ha aperto l'incontro con i segretari dei sindacati Cgil, Cisl e Uil: "Oggi inizia il confronto con le parti sociali, un confronto che vogliamo intenso e costruttivo – ha detto – Abbiamo una versione aggiornata, oggettivamente migliorata, del Piano. Questo Piano deve servirci a liberare il potenziale di crescita dell’economia, a dare impulso alla produttività e all’occupazione. E lo dobbiamo fare aumentando la capacità del nostro Paese di affrontare queste sfide e le trasformazioni in atto che riguardano anche le modalità organizzative del mondo del lavoro, rafforzando al contempo anche la coesione sociale".
Crimi (M5S): "Lo ribadisco per ogni equivoco, la porta per Renzi è definitivamente chiusa"
"Leggiamo dichiarazioni e interviste di esponenti politici ancora convinti che ci sia spazio per ricucire con Renzi, questo nonostante le mie e le nostre affermazioni nei giorni precedenti siano state chiarissime in tal senso", attacca Vito Crimi, capo politico del Movimento 5 Stelle. "Allora lo ribadisco, a scanso di ogni equivoco: per il Movimento non ci sono margini per ricucire con Renzi, la porta è definitivamente chiusa", spiega all'Ansa. "Non torneremo con chi è inaffidabile fino a questo punto: con chi si è reso responsabile di una crisi in un momento tanto drammatico per il Paese".
Crippa (M5S): "Renzi si è messo da solo all'opposizione, nessun margine per ricucire"
"Renzi ha portato avanti posizioni inconciliabili con il perimetro della maggioranza che sostiene il Governo e si è messo da solo all'opposizione, non ci sono margini per ricucire con lui". Davide Crippa, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, chiude la porta al senatore fiorentino, colpevole di aver aperto la crisi di Governo. "Diverso è il discorso per i parlamentari di Italia Viva – precisa però Crippa – con cui abbiamo lavorato bene e con i quali si può discutere e può proseguire un discorso costruttivo". Poi lancia un consiglio: "Chi ha sbagliato i toni dovrebbe fare un passo indietro e lasciare ad altri il campo".
Italia Viva: "Preoccupati per lo stallo di questi giorni, serve una soluzione politica"
I parlamentari di Italia Viva hanno sottoscritto un documento per chiedere una svolta politica: "Osserviamo con preoccupazione lo stallo istituzionale di questi giorni, la difficile situazione sanitaria e i drammatici dati economici del nostro Paese". Poi ribadiscono "con forza la necessità, già espressa nel dibattito parlamentare, di una soluzione politica che abbia il respiro della legislatura e offra una visione dell’Italia per i prossimi anni".
Conte e i ministri incontrano i sindacati per parlare di Recovery plan
È iniziato l’incontro in teleconferenza con i sindacati presieduto dal Presidente Conte, si tratta del primo di una serie di incontri con le parti sociali, categorie produttive e Regioni sul Recovery Plan. Presenti Maurizio Landini, segretario della Cgil, Annamaria Furlan, segretaria della Cisl, e Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, tutti e tre in videocollegamento. Partecipano anche diversi ministri: presenti Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico), Paola De Micheli (Trasporti e Infrastrutture) e Riccardo Fraccaro (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio); collegati a distanza Roberto Gualtieri (Economia), Nunzia Catalfo (Lavoro) e Peppe Provenzano (Sud).
Bordo (Pd): "Se questo Governo cade si rischia il voto, serve un progetto politico"
Il Partito Democratico continua a richiamare le urne come ipotesi non così remota: "Per governare serve una maggioranza forte con un progetto politico, un Governo di scopo e larghe intese per il Pd non esistono", ha spiegato il vicepresidente dei deputati dem Michele Bordo a Radio Anch'io. "Se questa esperienza finisce il rischio del voto è oggettivo, le elezioni sono improvvide in pandemia, ma non possiamo avere paura della democrazia, senza maggioranza e progetto politico è evidente che l'alternativa è il voto". E sull'ipotesi di un terzo Governo Conte: "La forma in questo momento è secondaria, bisogna trovare intesa politica per andare avanti".
Salvini: "In Parlamento pesca a strascico dei senatori, diamo la parola agli italiani"
Matteo Salvini dà il buongiorno ai suoi seguaci su Twitter con un nuovo attacco al Governo: "Lega in crescita e ampiamente primo partito, centrodestra di gran lunga prima forza politica del Paese", scrive citando l'ultimo sondaggio mostrato a Porta a Porta. "Il Parlamento dei Ciampolilli e della pesca a strascico notturna dei senatori è un insulto ai cittadini – aggiunge – Diamo la parola agli italiani e poi per cinque anni si parla di fatti. Mi rifiuto di pensare a un mercato delle vacche che vada avanti ancora per settimane".
Renzi paga la crisi di Governo e crolla nei sondaggi: Italia Viva sotto al 3%
L’ultimo sondaggio di Index Research per Piazza Pulita mette in luce le conseguenze della crisi di Governo. Italia Viva paga lo strappo del suo leader, Matteo Renzi, e scende sotto quota 3%. Ma non solo: il senatore fiorentino cala ancora nel gradimento personale, è il peggiore tra i leader politici con l'11%.
Scalfarotto (Iv): "Questo governo non è all'altezza del momento storico. Conte non ha i numeri"
Ivan Scalfarotto, di Italia Viva, intervenendo alla trasmissione Omnibus su La7, spiega la posizione del suo partito: "Abbiamo preso una decisione pesante e riflettuta perché pensavamo, come tutta Italia, che il governo non fosse all'altezza di un momento storico. Non lo dico io, lo dicono gli studenti, i ristoratori, i lavoratori dello spettacolo. Quindi abbiamo chiesto di metterci al tavolo per costruire un governo meno deludente. Ci è stato detto che non era questo il momento. Ma è proprio nel momento delle grandi scelte che bisogna avere un governo all'altezza della situazione".
E ancora: "Lo stile di Conte è quello di Conte zio manzoniano: troncare e rimandare. Ma nel frattempo le cose succedono. Noi abbiamo chiesto un governo migliore senza porre veti. Ma invece si è iniziato a lavorare a un governo peggiore, senza i numeri. Conte non li ha. Dovrebbe riconoscere che c'è l'esigenza di dare a questo Paese un governo importante".
Saccone (Udc): "Restiamo all'opposizione, nostra coalizione è nel centrodestra"
"Restiamo all’opposizione. La nostra coalizione è quella di centrodestra. Nelle prossime ore ci vedremo con calma e ribadiremo la linea della fermezza": lo ha affermato il senatore dell'Udc, Antionio Saccone, in un colloquio con il Corriere della Sera.
Tajani: "Abbiamo un governo che non è in grado di governare. Spetta a Mattarella tirare le somme"
Il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, ha commentato in un'intervista al Messaggero la situazione politica attuale, a oltre una settimana dalla crisi di governo. E per prima cosa ha puntato il dito contro i partiti di maggioranza che "hanno fatto la crisi e hanno anche detto che non c'è nessuno spazio per un governo di unità nazionale". Poi ha aggiunto: "Loro hanno escluso ogni possibilità di questo tipo quindi è un'ipotesi che non è sul tavolo, è inutile parlarne". Rispetto all'incontro, avvenuto ieri, tra i leader del centrodestra e il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha detto: "Ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato, è lui che deve tirare le somme. Abbiamo fiducia nel Quirinale. Vedremo cosa accadrà. Sicuramente siamo in presenza di un governo che non è in grado di governare, questo è evidente".
Berlusconi: "Renzi ora vada fino in fondo e faccia cadere il governo Conte"
"Siamo di fronte ad una crisi pericolosa, da risolvere in fretta. A questo punto è auspicabile che Matteo Renzi vada avanti nella sua opera, facendo definitivamente cadere il governo di Giuseppe Conte": così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista con La Verità. L'ex presidente del Consiglio afferma: "Renzi si è ritirato dal governo che lui stesso si era vantato di aver fatto nascere un anno fa. Ha aperto una crisi politica ma fin qui non ha potuto o voluto andare fino in fondo. Se al Senato Italia viva avesse votato no alla fiducia, il governo Conte non esisterebbe più. Credo che questa crisi sia davvero pericolosa e vada risolta molto in fretta o con un governo di segno diverso oppure con le elezioni, secondo ciò che il presidente della Repubblica riterrà più opportuno". E aggiunge, sottolineando che lo stesso Giuseppe Conte abbia più volte richiesto un cambio di passo: "Come sarebbe possibile una svolta con gli stessi partiti, le stesse idee, le stesse persone che hanno governato finora?".
Molinari (Lega): "Maggioranza tenuta insieme solo dalla paura di andare al voto"
"C'è un collante che tiene in piedi la maggioranza: la paura di andare a votare. Mentre il centro-destra chiede compatto le elezioni. Non posso escludere che qualche singolo parlamentare del centro-destra possa cedere alle lusinghe di Conte": lo ha detto il deputato della Lega Riccardo Molinari intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai3.