Le notizie del 19 gennaio sulla crisi di Governo tra Conte e Renzi in diretta. Il presidente del Consiglio Conte ha ottenuto la fiducia dell'Aula del Senato sulla risoluzione presentata dalla maggioranza (Pd-M5S-Leu-Autonomie) che approva le sue comunicazioni sulla situazione politica. A Palazzo Madama sono stati 156 i voti a favore, lontani dai 161 della maggioranza assoluta. 321 i voti di ieri alla Camera. Renzi attacca Conte nel suo lungo intervento in Aula: "Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini. La crisi istituzionale non è aperta ma l'Italia vive una crisi sanitaria ed economica". Italia viva, per bocca di Teresa Bellanova, aveva confermato l'astensione. Pier Ferdinando Casini (Udc) e Mario Monti (Misto) hanno annunciato che voteranno la fiducia, così come Sandra Lonardo (moglie di Mastella). Anche il senatore ex M5s Gregorio De Falco (Misto) voterà a favore della fiducia nei confronti del governo Conte. Mentre Emma Bonino (+Europa) ha detto che voterà contro. A favore hanno votato anche due senatori di Forza Italia.
- Le prime parole di Conte dopo la fiducia: "Ora allarghiamo la maggioranza" 19 Gennaio
- Cosa succede adesso e cosa farà Conte 19 Gennaio
- Renzi contro Conte: “Dovevano asfaltarci, invece governo non ha la maggioranza" 19 Gennaio
- Causin e Rossi votano la fiducia al governo: espulsi da Forza Italia 19 Gennaio
- Meloni e Salvini chiedono un incontro a Mattarella: "Non può fare finta che vada tutto bene" 19 Gennaio
- Governo incassa la fiducia al Senato, ma non c'è maggioranza assoluta: 156 i sì 19 Gennaio
- Licheri (M5s) contro Renzi: "Crisi scellerata, folle e assurda" 19 Gennaio
- Confronto Salvini-Segre al Senato: leader Lega aveva attaccato senatori a vita citando Grillo 19 Gennaio
- Salvini cita Grillo: "Senatori a vita non muoiono mai". Casellati lo riprende: "Irrispettoso" 19 Gennaio
- Forza Italia voterà no a fiducia a Conte: “Governo supponente, ci candidiamo a guidare Paese" 19 Gennaio
- Fratelli d’Italia contro Conte: “Cerca maggioranza mettendo insieme casi umani e voltagabbana" 19 Gennaio
- Iv si astiene, Bellanova: "Non può essere l'emergenza a tenere in piedi questo governo" 19 Gennaio
- Conte in Senato: "Se il governo non ha i numeri va a casa" 19 Gennaio
- Conte a Iv: "Avete scelto strada dell'aggressione, ma non è la soluzione migliore per il Paese" 19 Gennaio
- La replica di Conte in Senato: "Non è vero che la caduta del Pil in Italia è stata la peggiore in Ue" 19 Gennaio
- Italia viva conferma la linea dell'astensione al voto di fiducia 19 Gennaio
- Renzi: "Abbiate rispetto per chi lascia poltrona per un'idea. Mi ha offerto gli Esteri e ho detto no" 19 Gennaio
- Renzi al Senato: "Suo governo non è il migliore del mondo, abbiamo avuto già troppa pazienza. Ora o mai più" 19 Gennaio
- Centrodestra: "Da Conte cinica operazione trasformismo, noi costruiamo alternativa" 19 Gennaio
- Bellanova conferma: “Italia Viva si asterrà sulla fiducia al Senato” 19 Gennaio
- Lonardo Mastella voterà la fiducia: “Sono responsabile e costruttrice e non chiedo nulla in cambio" 19 Gennaio
- Liliana Segre voterà sì alla fiducia al governo: “Essere venuta qua è già una risposta” 19 Gennaio
- Per Scilipoti è tornata l'ora dei responsabili: "Si scelga per interesse Paese, io sarei stato contro crisi" 19 Gennaio
- Senato, seduta sospesa per un'ora per la sanificazione 19 Gennaio
- FdI: "Se Conte avrà maggioranza risicata, intervenga Mattarella" 19 Gennaio
- Bonino: "Non voterò la fiducia, governo Conte non era forte e responsabile prima e non lo è adesso" 19 Gennaio
- I numeri al Senato: chi voterà la fiducia al Governo Conte 19 Gennaio
- Il centrodestra presenta una risoluzione in Senato e chiede le dimissioni di Conte 19 Gennaio
- De Falco (Misto) voterà sì alla fiducia 19 Gennaio
- Nencini (Iv) non dice se voterà la fiducia a Conte 19 Gennaio
- L'annuncio di Monti: "Voterò la fiducia" 19 Gennaio
- Casini: "Voterò la fiducia al governo, ma sono preoccupato. Maggioranza va allargata" 19 Gennaio
- Conte in Senato contro Iv: "Ora servono forze politiche che fuggano da egoismi" 19 Gennaio
- Conte apre alle forze europeiste: "Aiutateci a rimarginare la ferita che la crisi ha prodotto" 19 Gennaio
- Conte oggi al Senato: "Adesso voltiamo pagina, Paese merita governo coeso" 19 Gennaio
- Salvini: "Spero che governo pasticcione e immobile tolga presto il disturbo" 19 Gennaio
- Conte in diretta al Senato: "Sono a disagio, dovremo concentrarci sull'emergenza. Non parlare di crisi senza fondamento" 19 Gennaio
- Conte al Senato: "Abbiamo commesso errori, ma avanti a testa alta" 19 Gennaio
- Renzi: "Oggi giornata di dibattito in Senato, io interverrò nel pomeriggio" 19 Gennaio
- Conte al Senato, la diretta del discorso e del voto di fiducia 19 Gennaio
- Bonetti (Iv): "Conte apre a qualsiasi maggioranza per restare dov'è" 19 Gennaio
- De Falco prende tempo: "Deciderò cosa votare dopo aver ascoltato Conte" 19 Gennaio
- Molinari (Lega): "Pensavo Conte avesse numeri più solidi, Governo appeso a due voti" 19 Gennaio
- Boschi: "Conte cambia idea ogni anno, pur di restare dov'è" 19 Gennaio
- Prodi è ottimista: "I numeri al Senato ci saranno, e potrebbero anche crescere" 19 Gennaio
- Bonafede: "La fiducia alla Camera è un segnale importante per gettare le basi del rilancio" 19 Gennaio
- Crisi di governo Conte - Renzi, le news di oggi 19 gennaio e la diretta al Senato della Repubblica 19 Gennaio
Le prime parole di Conte dopo la fiducia: "Ora allarghiamo la maggioranza"
"Il Governo ottiene la fiducia anche al Senato. Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L'Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l'emergenza sanitaria e la crisi economica. Priorità a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori". Con queste parole il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte commenta l'ottenimento della fiducia, non mostrandosi preoccupato per l'assenza della maggioranza assoluta a Palazzo Madama. Risalta però l'anticipazione dell'allargamento della maggioranza, obiettivo solo accennato durante i suoi interventi in Parlamento.
Cosa succede adesso e cosa farà Conte
Il Presidente del Consiglio ha preso atto del via libera del Senato e della Camera alle risoluzioni di maggioranza che confermavano la fiducia al suo governo, ma ha dovuto constatare anche il mancato raggiungimento della soglia minima di 161 voti a Palazzo Madama, che garantisce la maggioranza assoluta. Decisiva si è rivelata l'astensione dei senatori di Italia Viva, anche se vanno considerate alcune assenze e la possibilità che altri dissidenti "rientrino nel perimetro della maggioranza" nelle prossime ore. Resta da capire, poi, come Conte intenda impostare il rimpasto e su che tavoli continuerà a trattare con i soggetti che al momento non gli hanno garantito il sostegno in Parlamento.
Salvini e Meloni hanno chiesto l'intervento di Sergio Mattarella, perché prenda atto dell'assenza di numeri ampi per governare. È probabile che Conte veda comunque il Capo dello Stato nelle prossime ore, per relazionare sulla situazione politica e capire qual è l'orientamento del Colle.
Renzi contro Conte: “Dovevano asfaltarci, invece governo non ha la maggioranza"
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, commenta il voto del Senato, dove il governo Conte ha incassato la fiducia con 156 sì, cifra lontana dai 161 della maggioranza assoluta. A Porta a Porta, Renzi attacca: “È successa una cosa enorme. Oggi dovevano asfaltarci, ma invece è successo che il Governo della Repubblica non ha la maggioranza. Il presidente del Consiglio immagina di andare avanti senza i numeri”.
Senato vota la fiducia, Salvini: "156? Che schifezza, che pagina triste"
"Che schifezza!!! Che pagina triste". Così il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato a Cartabianca i 156 voti a favore del governo. "Per arrivare alla maggioranza ora comprano altri cinque voti?", ha detto, dopo aver appreso che i due senatori ritardatari – Ciampolillo e Nencini riammessi al voto dopo un ‘Var' – hanno votato il "sì" alla fiducia.
Causin e Rossi votano la fiducia al governo: espulsi da Forza Italia
Andrea Causin e Maria Rosaria Rossi, senatori di Forza Italia, hanno votato sì alla fiducia al governo Conte. I due parlamentari azzurri sono stati espulsi da Forza Italia, come comunicato dal vicepresidente azzurro, Antonio Tajani: “Sono fuori da Forza Italia. Questo non nasconde il grave problema che ha il Governo. È sotto la maggioranza assoluta, è un Governo che sarà sempre in difficoltà”, afferma allo speciale Tg1.
Meloni e Salvini chiedono un incontro a Mattarella: "Non può fare finta che vada tutto bene"
Dopo che si è chiuso il voto di fiducia in Senato, con 153 voti a favore del governo, è arrivata la reazione di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che chiedono l'intervento del Colle. "Dobbiamo chiedere un colloquio al presidente ella Repubblica per chiedere a lui come intende affrontare le prossime settimane. Non si può fare finta che le cose vadano bene", ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, intervenendo su Rete4.
Annuncio simile era arrivato poco prima ai microfoni del Tg1 dal leader della Lega, Matteo Salvini: "Ci rivolgeremo a Mattarella: c'è un governo che non ha la maggioranza al Senato e sta in piedi con chi cambia casacca".
Governo incassa la fiducia al Senato, ma non c'è maggioranza assoluta: 156 i sì
Il Senato ha dato il via libera alla fiducia al governo Conte con 156 voti favorevoli, 140 i contrari, 16 gli astenuti. La maggioranza assoluta è fissata a quota 161. Ieri il governo aveva incassato la fiducia anche della Camera dei deputati, quindi con il voto di oggi a Palazzo Madama si chiude la parlamentarizzazione della crisi voluta dallo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il risultato definitivo del voto è arrivato dopo qualche minuto a causa del controllo del voto arrivato all'ultimo dei senatori Ciampolillo e Nencini.
Licheri (M5s) contro Renzi: "Crisi scellerata, folle e assurda"
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Ettore Licheri, annuncia il voto favorevole alla fiducia al governo Conte, attaccando Matteo Renzi e Italia Viva per la scelta di aprire la crisi. “Questa la follia, la crisi ritenuta dalla stampa internazionale la più scellerata, folle e assurda del nostro Paese”, afferma in Aula.
Confronto Salvini-Segre al Senato: leader Lega aveva attaccato senatori a vita citando Grillo
Un confronto che a tratti sembra anche teso tra la senatrice Liliana Segre e il leader della Lega, Matteo Salvini. La discussione tra i due nasce al Senato dopo che Salvini ha citato Beppe Grillo attaccando i senatori a vita, soprattutto quelli che voteranno la fiducia al governo. In un filmato si vede Salvini parlare con Segre, proprio dopo l’intervento del leader leghista.
Borsellino ricordato in Senato: frase citata da Conte è la stessa della mascherina di Salvini
Il segretario della Lega Matteo Salvini, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo dice che l'unico passaggio del discorso di Conte che ha gradito è quello in cui il presidente del Consiglio ha citato le parole Paolo Borsellino.
Anche il leader della Lega ha voluto ricordare una celebre frase del giudice palermitano: "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. Io voglio aggiungere ‘viva l'Italia che non si vende e che non ha paura". Durante la sua replica Conte aveva ricordato un'altra frase del magistrato ucciso dalla mafia, che oggi avrebbe compiuto 81 anni: "La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". Curiosamente la stessa frase era stampata sulla mascherina che Salvini ha indossato in Via D'Amelio, proprio dove fu ucciso Borsellino, gesto che ha suscitato accese polemiche, e che è stato anche criticato dalla famiglia del magistrato.
Salvini cita Grillo: "Senatori a vita non muoiono mai". Casellati lo riprende: "Irrispettoso"
Caos in Aula al Senato quando Matteo Salvini cita le parole di Beppe Grillo sui senatori a vita di qualche anno fa, quando il co-fondatore del Movimento 5 Stelle si schierava contro la figura dei senatori a vita parlando della longevità di questi ultimi. Il leader leghista cita Grillo ricordando quando "diceva ‘i senatori a vita non muoiono mai e se muoiono lo fanno un po' troppo tardi'". “Che coraggio, che coraggio, che coraggio”, dice Salvini rivolgendosi ai senatori a vita che voteranno la fiducia al governo Conte. La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, riprende Salvini censurando le sue parole e affermando: “Mi è sembrato irrispettoso nei confronti dei senatori a vita”. Continuano le proteste in Aula, con il leader della Lega che replica: “Sono d’accordo con lei che le parole dette sono disgustose”.
Salvini in Aula annuncia voto contrario Lega: "La fiducia non la diamo a Conte la diamo agli italiani"
Il segretario della Lega Matteo Salvini, intervenuto in dichiarazione di voto sulla fiducia al governo, ha detto: "Surreale, qualche collega mi ha fatto vergognare di essere senatore. Mi scuso perché qui la preoccupazione è perdere la poltrona, mentre per molti italiani è perdere il lavoro. Conte ha detto sostanzialmente che ha il governo migliore al mondo: siamo i primi al mondo per numero di morti, gli ultimi al mondo per crescita economica. Le magie del suo prode Casalino arrivano ovunque, non nella redazione del The Wall Street Journal evidentemente".
"Siamo gli ultimi, mettere in discussione un governo che ha fallito su tutto non è un diritto ma è un dovere di ogni cittadino. Quelli che cambiavano casacca prima erano ‘poltronari', oggi non state cercando ‘costruttori', ‘volenterosi', ‘responsabili', state cercando dei ‘complici', per restare attaccati alle vostre poltrone"
"Se state facendo tutto bene perché temete il giudizio degli italiani? Il sovranismo c'è da mesi, è sempre colpa dei sovranisti. A me piace l'Europa dei De Gasperi, della crescita, non mi piace quella dei burocrati. Sulle tasse io credo che per abbattere l'evasione fiscale serva la pace fiscale, e abbassare le tasse con la flat tax".
"Azzerare Quota 100 e Opzione donna, come chiede l'Europa, sarebbe una follia, sulle pensioni degli italiani non si scherza. Spero che non riesca il suo governo, che spero abbia fine stasera, a svendere un patrimonio dei toscani e degli italiani che si chiama Monte dei paschi di Siena che non è proprietà di un partito. Sul commercio abbiamo due idee diverse, noi preferiamo il Made in Itay, qualcuno preferisce Amazon. Sull'ambiente non basta dire ‘green', ovunque nel mondo i rifiuti diventano energia e ricchezza, in Italia andiamo avanti a discariche e roghi tossici, grazie ai ‘no' del suo ministro".
"Noi vogliamo il Ponte sullo Stretto di Messina, per collegare la Sicilia e la Calabria al resto dell'Europa. Noi siamo per la difesa della vita sempre e comunque, e l'Italia del futuro, il nostro modello sono i centri d'aiuto alla vita, non le pillole abortive regalate per strada a chiunque. Lei avvocato Conte ci chiede la fiducia, noi non la diamo a lei, la diamo ai cittadini italiani. Noi speriamo che liberi la poltrona che sta difendendo con tutti i mezzi necessari".
Forza Italia voterà no a fiducia a Conte: “Governo supponente, ci candidiamo a guidare Paese"
La capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini, annuncia il voto contrario del suo gruppo al Senato alla fiducia al governo: “Per quale motivo a fronte di tutte le cose belle che ci racconta il Paese soffre? Non avete fatto l’anno fiscale bianco, il condono per chi non ce la fa, non avete dato veri risarcimenti, non avete fatto niente di quello che andava fatto. È per questo che non possiamo dare la nostra fiducia, non crediamo in lei, nella vostra coerenza. Crediamo che il suo governo sia molto supponente, perché di fronte ai problemi non sa fare altro che scuotere la testa. Non crediamo che sia in grado di rispondere ai problemi reali del problema. Noi scegliamo di essere coerenti, con le nostre proposte che condivideremo con voi, perché noi lottiamo per l’Italia. Scegliamo di essere coerenti, liberi da condizionamenti e ricatti, liberi di candidarci come forza di governo con tutta l’opposizione per il Paese”.
“Ci sentiamo di troppo”, esordisce Bernini parlando di quanto avviene al Senato. “È evidente che questa maggioranza non c’è più, è evidente da tempo. Se un marziano oggi fosse sbarcato sulla terra e avesse ascoltato la sua relazione avrebbe avuto l’impressione di trovarsi nel giardino dell’Eden: va tutto benissimo. Nella sua relazione non c’è il Paese reale”. Bernini critica “l’attività di raccogliere voti in Parlamento” e aggiunge: “8 milioni e mezzo di famiglia mentre voi celebrate questa crisi surreale, questa psico-crisi, stanno subendo una drammatica riduzione del loro tenore di vita”.
Pd vota la fiducia al governo, Marcucci: "Apertura crisi al buio sbagliata e pericolosa per l'Italia"
Nelle dichiarazioni di voto per il Pd interviene Andrea Marcucci: "Mi ricordo agosto del 2019, una scommessa difficile. Il vicepremier che chiedeva pieni poteri, una situazione complicata a livello internazionale, nella fase della Brexit, con Trump presidente Usa. Abbiamo scelto di confrontarci tra forze diverse e programmi diverse. È stata un'avventura difficile. Ma ci abbiamo messo l'anima, sapevamo che era nell'interesse nel Paese. Oggi dopo tanti mesi sono orgoglioso di ciò che quel governo ha fatto".
"Abbiamo trovato nell'Europa la nostra casa. La convivenza non è stata facile, ci sono stati momenti difficili, ma sapevamo che volevamo tutelare la nostra comunità. Poi la pandemia, i provvedimenti complicati che il governo è stato costretto a prendere, affrontando un'emergenza sanitaria senza precedenti. Stiamo ottenendo risultati, chi non li vede ha un pizzico di malafede".
"Era inevitabile che si arrivasse a un confronto politico. Poi questo confronto si è interrotto ed è sfociato in un'apertura di crisi pericolosa e sbagliata. Noi dobbiamo sapere che fare il parlamentare e il politico significa anche litigare, mettendo però sempre davanti l'interesse del Paese. So l'importanza si essere qui oggi, abbiamo delle grosse responsabilità. Noi oggi decidiamo se continueremo a lavorare, per migliorare il Recovery Plan. Noi vogliamo il confronto, biasimiamo chi rinuncia al dialogo. È un momento difficile noi oggi esercitiamo il nostro ruolo più alto, decidere sul futuro del governo del Paese. Importante essere trasparenti, bene riacquisire ruolo centrale delle Aule parlamentari. Noi oggi sappiamo di fare la cosa giusta, noi le rinnoviamo la fiducia, a lei e al suo governo".
Fratelli d’Italia contro Conte: “Cerca maggioranza mettendo insieme casi umani e voltagabbana"
Annunciando il voto contrario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato alla fiducia a governo Conte, il capogruppo Luca Ciriani non ha risparmiato critiche al governo e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Abbiamo la sensazione che il vuoto politico sia la dimensione perfetta per la sua maggioranza, perché sta cercando una maggioranza negli angoli del Senato mettendo insieme gente scappata da ogni partito, espulsi, voltagabbana, casi umani, di tutto. È difficile spiegare a coloro che sono a casa la desolazione di un Senato trasformato in un mercato. Lei per tutta la giornata ha cercato di allontanare da sé la responsabilità di questa crisi, ma noi di Fdi la riteniamo il principale responsabile di questa crisi vergognosa. Questa è una crisi di potere che viene da lontana, figlia dei vostri insuccessi, che è uno schiaffo in faccia gli italiani che soffrono”.
Ciriani attacca ancora il governo per il coinvolgimento di Mastella nella maggioranza, accusando che la maggioranza sta insieme solo per “paura delle elezioni”. Per Fdi l’unica strada è quella di tornare subito al voto: “Il confronto non facciamolo qua, ma davanti ai cittadini italiani, con un confronto vero a cui lei non è abituato. La sfidiamo a far decidere gli italiani chi deve governare questo Paese, perché lei sfugge dal voto se è convinto di fare bene e avere il consenso degli italiani?”. “Noi a differenza sua non pensiamo che esistano governi e uomini per tutte le stagioni. Voi avete umiliato il Parlamento e la politica troppo a lungo, con la vostra ipocrisia e il vostro mancato senso dello Stato e dell’onore. Per voi è solo una questione di potere e sopravvivenza, mentre noi crediamo che la politica debba essere responsabilità e coerenza. Non voteremo la fiducia al suo governo e crediamo che farebbe meglio a dimettersi”, conclude il capogruppo di Fdi.
Conte cita Borsellino in Senato, la figlia: "Se vuole fare un regalo a mio padre riapra le scuole"
"Se il premier Conte vuole davvero fare un regalo a mio padre deve riaprire al più presto le scuole di ogni ordine e grado e tutte le università. È l'unico modo per onorare in questo momento la memoria di mio padre. Perché noi stiamo consegnando migliaia di ragazzi alla criminalità". Lo ha detto all'Adnkronos Fiammetta Borsellino, figlia minore del giudice Paolo Borsellino, commentando le parole del premier Giuseppe Conte che poco fa, durante le repliche in aula, ha citato una celebre frase del magistrato ucciso dalla mafia.
"Mio padre diceva sempre che la lotta alla mafia parte dalla scuola. Quindi si deve fare il possibile per fare ritornare i ragazzi a scuola. Il possibile. È l'unico modo per onorare in questo momento mio padre, il suo compleanno".
"Per il resto è inutile il ricordo se non si fa qualcosa per aiutare i ragazzi a farli uscire dall'isolamento – aggiunge Fiammetta Borsellino – io li vedo migliaia di ragazzini in giro che non fanno assolutamente nulla".
Conte, in un passaggio del suo discorso, ha ricordato l'anniversario della nascita di Paolo Borsellino: "Oggi avrebbe compiuto 81 anni". Queste parole sono state accompagnate dall'applauso in Aula di ministri e senatori.
Iv si astiene, Bellanova: "Non può essere l'emergenza a tenere in piedi questo governo"
"Non può essere soltanto l'affrontare l'emergenza a tenere in piedi in governo, ci deve essere una visione, avviare la ripresa economica: resilienza è una parola vuota altrimenti e tutto questo nel suo governo manca". Lo dice Teresa Bellanova, ex ministra del governo Conte bis, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia. Poteva un governo nella gestione della più rilevante mole di risorse esautorare sé stesso, il Parlamento, e affidare tutto a manager e tecnici?".
"Rivendichiamo il risultato di aver ricondotto il Recovery fuori da un ambito tecnicista, ma non vediamo ancora una governance e rimane un vulnus. Questo è il banco di prova per decidere se prevale la politica e la visione del futuro o l'immobilismo e il tecnicismo".
"La posizione che lei ha assunto nei confronti dei fatti di Capitol Hill è stata imbarazzante", ha aggiunto la ministra. Al termine del suo intervento Bellanova conferma l'astensione di Italia viva.
Conte in Senato: "Se il governo non ha i numeri va a casa"
"Io sono il presidente del Consiglio, il capitano di una squadra. Mi hanno attaccato perché in un'intervista ho detto che i miei ministri, compresi quelli di Italia viva, sono i migliori del mondo. L'impegno è stato notevole, non c'è stato nessun risparmio di energie fisiche e intellettive". A queste parole del premier l'Aula ha risposto con un applauso.
Conte ha detto anche che se non avrà i numeri il governo non andrà avanti: "Certo che c'è un problema di numeri e se i numeri non ci sono questo governo va a casa".
"Comprendo la diffidenza ma il mio appello" ai parlamentari "è un invito franco, trasparente ed aperto", ha detto nel corso della replica alla discussione generale sulle sue comunicazioni.
Conte a Iv: "Avete scelto strada dell'aggressione, ma non è la soluzione migliore per il Paese"
Il presidente del Consiglio Conte si è poi rivolto direttamente agli esponenti di Iv e a Matteo Renzi, che nomina per la prima volta: "Italia viva ha ricostruito le ragioni del nostro stare insieme. Ma a me non sembra che quando abbiamo trattato dei temi concreti non abbiamo trovato una soluzione. Il Recovery Plan non è stato elaborato in un'oscura cantina di Palazzo Chigi, ma la bozza è stata realizzata dopo un confronto con tutti i ministri, compresi quelli di Iv, dopo incontri bilaterali".
"Dovevamo fare un confronto, un momento collegiale. Ma questo lo si può fare anche con leale collaborazione. Voi avete bloccato per 40 giorni il Recovery plan. La versione aggiornata è stata migliorata anche grazie al vostro contributo, oltre a quello delle altre forze di maggioranza. Anche la cabina di regia, l'avete giudicata indecente. Si poteva cambiare. Ma quando mai non si è discusso? Il risultato è che adesso comunque dobbiamo affrettarci. A un certo punto avete scelto la strada dell'aggressione e degli attacchi mediatici. Ma possiamo dire che questa non è la soluzione migliore per il Paese?".
La replica di Conte in Senato: "Non è vero che la caduta del Pil in Italia è stata la peggiore in Ue"
"Il tema toccato dalla senatrice Drago, il calo demografico, è un problema serissimo". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo dice nell'aula del Senato in sede di replica dopo le sue comunicazioni rese questa mattina. Il calo demografico "è molto preoccupante", spiega.
"Se non interveniamo adesso in tempo rischiamo di compromettere il futuro dei nostri figli. E non possiamo certo farlo facendo cadere il governo. Ho già richiamato la riforma dell'assegno unico, che partirà a luglio. Questo alleggerirà le famiglie e il carico di cura che grava di solito sulle donne. Questo è un progetto che proprio la ministra Bonetti aveva condiviso con il governo.
"Sui congedi parentali il governo è già intervenuto portandolo da 7 a 10 giorni. La scuola deve tornare centrale, abbiamo realizzato 40mila aule in più, con i lavori di edilizia scolastica, frutto di una collaborazione del governo con le realtà territoriali. Sulla scuola abbiamo mobilitato 10 miliardi in più. Nel Recovery plan troverete un intero capitolo dedicato all'istruzione. Proprio adesso stanno tornando in classe gli alunni della scuola secondaria di secondo grado. È importante la didattica in presenza".
"Molte osservazioni hanno riguardato i ristori e il Pil. Non corrisponde affatto al vero che l'Italia sia prima per caduta più forte del Pil. Nonostante siamo stati colpiti per primi dalla pandemia nei primi tre trimestre del 2020 il calo tendenziale del Pil è stato lo stesso che in Francia, inferiore alla Spagna e al Regno Unito".
"Non è vero poi che abbiamo erogato meno ristori di altri Paesi. Non sto dicendo che sono stati sufficienti. Purtroppo sappiamo che abbiamo avuto tanti ritardi sulla cassa integrazione, sono state percorse delle accelerazioni. Adesso del decreto Ristori si occuperà il Parlamento, che domani si esprimerà anche sullo scostamento di bilancio. È stato toccato anche il tema della Giustizia. Abbiamo delle riforme strutturali che ci attendono. È stato varato un massiccio piano ordinario per le assunzioni, ed è stato programmato l'aumento di 600 unità dei magistrati. 2,3 miliardi di euro verranno poi stanziati nel Recovery plan per velocizzare la Giustizia, ma il problema è la zavorra degli arretrati".
Conte ha poi ricordato la nascita di Paolo Borsellino, nato 81 anni fa, citando una sua celebre frase: "La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". A questo punto è scattato un lungo applauso.
Italia viva conferma la linea dell'astensione al voto di fiducia
Si è conclusa la riunione del gruppo di Italia viva al Senato. Secondo fonti del partito di Matteo Renzi è stata confermata la decisione di astensione al voto di fiducia al governo di Giuseppe Conte.
Renzi: "Abbiate rispetto per chi lascia poltrona per un'idea. Mi ha offerto gli Esteri e ho detto no"
"Ora o mai più per il Mes: investiamo 2700 euro a testa per la sanità, la Germania il doppio, vorrà dire qualcosa questo? Finora abbiamo già perso 540 milioni, sto pensando a tutti gli investimenti sulla medicina e sulla sanità che potremmo fare, saremo maledetti dai nostri figli se non ne approfitteremo". Lo ha detto Matteo Renzi nel suo lungo intervento in Senato sulla crisi di governo. "Lei è sempre stato cortese con me, quando ci siamo visti mi ha offerto un incarico agli esteri e io le ho detto gentilmente di no. La politica non è solo distribuzione degli incarichi. Abbiate rispetto per chi, come la ministra Bellanova, abbandona la poltrona per un'idea".
Renzi al Senato: "Suo governo non è il migliore del mondo, abbiamo avuto già troppa pazienza. Ora o mai più"
Il senatore Matteo Renzi Iv ha fatto un lungointervento di 20 minuti: "Questo luogo esige rispetto. Quando una storia volge al termine vale la pena dirsi tutto. Noi pensiamo che il suo governo non sia il migliore del mondo. Per la tragedia della pandemia che è in corso non basta la narrazione del ‘gli altri paesi ci copiano, siamo un modello'. Non si è aperta ancora una crisi istituzionale, ma c'è la crisi economica, -10% del Pil. Le previsioni di crescita del 6% sono smentite dalla Banca d'Italia. Ma c'è anche un altro elemento, la crisi sanitaria. L'Italia è il peggior paese al mondo nel rapporto tra popolazione e decessi. Ma abbiamo anche il record negativo sull'educazione scolastica. Quando chiedevo di riorganizzarci a marzo mi rispondevate che non era il momento. Questi tre record non sono entrati nel suo discorso. Noi abbiamo chiesto di aprire un grande dibattito. Ma lei non è salito al Quirinale il giorno dopo le dimissioni, ha scelto l'arrocco istituzionale. Sono mesi che le chiediamo una svolta. Il ministro Bonafede è stato oggetto di una mozione di sfiducia, che noi condividevamo".
"Avevamo chiesto a luglio di parlare solo del Recovery plan, e non siamo stati ascoltati. A settembre abbiamo usato queste parole "cambio di passo". A novembre abbiamo chiesto di aprire un tavolo, nel mese di dicembre le abbiamo scritto una lettera. Lei ha detto che questo non è il momento di aprire una crisi. Ma questo è invece il ‘Kairos', il momento opportuno. Ora o mai più".
Segre in Senato, Fratoianni (SI) la ringrazia: "In Aula per senso del dovere, una splendida lezione"
"Oggi Liliana Segre è in Senato per votare la fiducia a Giuseppe Conte. Da mesi non partecipa alle sedute perché alla sua età i medici le hanno sconsigliato di esporsi al rischio del contagio. Oggi ha deciso di farlo". Lo scrive su Facebook il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Per senso del dovere e per indignazione civile. Una splendida lezione. Grazie".
Richetti: "Anch'io sono stato contattato da alcuni colleghi, non hanno senso della decenza"
Il senatore di Azione Matteo Richetti spiega ai microfoni di Fanpage.it perché non voterà la fiducia al governo Conte: "Non abbiamo dato la fiducia al governo Conte quando è nato e non lo faremo nemmeno oggi perché dal mio punto di vista la situazione si è pure aggravata". Anche Richetti, come Carlo Calenda, racconta di essere stato contattato più di una volta da altri parlamentari che volevano convincerlo ad appoggiare la maggioranza: "Questi sono alla disperazione, hanno passato le ultime ore raschiando il fondo del barile, mi hanno detto che avevo la possibilità di redimermi, non hanno il senso della decenza". Nonostante lo strappo di Renzi dalla maggioranza, però, il senatore dubita che le strade di Azione e di Italia Viva possano convergere: "Mi sembra ci sia ancora inconciliabilità".
Centinaio: "Conte unico premier al mondo a passare automaticamente da una maggioranza all'altra"
"Lei ha intenzione di prendere anche le deleghe dell'Agricoltura. Ma ha intenzione di fare il ministro a tempo pieno? Siamo senza parole perché buona parte del suo intervento lo ha passato a parlare di legge elettorale e di regolamenti parlamentari". A dirlo è il leghista Centinaio, ex ministro dell'Agricoltura.
"Le chiediamo di mantenere un atteggiamento di rispetto nei confronti del Parlamento. Avvocato Conte ero allibito ascoltando il suo intervento. Lei è sembrato l'illusionista l'Arturo Brachetti della politica. Prima fan di Trump e poi fa di Biden, e potremmo andare avanti per ore. Lei detiene il record del trasformismo. Nella storia moderna mondiale non c'è un premier che è passato automaticamente da una maggioranza a un'altra. Lei porta avanti questo record con un motto ‘Francia o Spagna purché se magna'. Dovete andare a casa perché il vostro tempo è finito. Perché siete ancora lì? Non dovevate allora evitare l'aumento dell'Iva, come dicevate, ma dovevate evitare che gli italiani andassero a votare. Ai colleghi del M5s dico: non volevate dare i pieni poteri a Salvini li avete dati a Conte. Se erano traditori Razzi e Scilipoti allora lo sono anche coloro che passano dall'opposizione e si vanno a sedere nella vostra maggioranza".
L'ex senatore Razzi: "Parola 'costruttori' è una presa per il c... meglio chiamarli 'responsabili'"
"Se oggi è la mia rivincita? Ma cos'è, la finale di Coppa dei Campioni? Potremmo dire anche questo, ma solo per far capire che da che mondo è mondo è sempre così, non si cambia. In Italia, ahimè, è così". Così l'ex senatore Antonio Razzi, rispondendo all'Adnkronos in Transatlantico a Palazzo Madama. L'ex parlamentare nel 2010 lasciò l'Italia dei Valori per votare la fiducia al governo Berlusconi.
Se oggi fosse in Parlamento voterebbe insieme al suo partito: "Se Forza Italia dice no, voto no. Io sono fedele a chi mi ha nominato. Il 2010? Beh, l'altra volta ero stato votato con le mie preferenze, non ero nominato. Quelli che erano nominati se ne sono andati molto prima di me dal partito".
A proposito del termine ‘costruttori', scherza così: "Io ho una casa in campagna, la strada non è finita. Speriamo che me la finiscano, se sono costruttori".
"E comunque – aggiunge – preferisco la parola ‘responsabile', perché si è responsabili verso se stessi e verso i cittadini. Costruttori, scusate l'espressione, mi sembra una presa per il culo…".
Toti: "I tre senatori di Cambiamo! non voteranno la fiducia a questo governo"
"Sono a Roma con i tre senatori di Cambiamo! che oggi non voteranno la fiducia a questo Governo, proprio come hanno fatto i nostri deputati ieri alla Camera". Lo ha scritto sulla sua pagina di Facebook il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti. Il riferimento è ai senatori Romani, Quagliarello e Berruti.
"Non siamo ideologici, non siamo faziosi né pregiudizialmente ostili a nessuno – prosegue il governatore – Ma questo Esecutivo così com'è, con linee politiche che non abbiamo mai condiviso, non ci interessa. E non credo che il Paese, in un momento così complesso, possa fare affidamento su un Governo che dipende da qualche ‘sorpresa' che potrebbe esserci oggi in Senato".
"Adesso – conclude – incontreremo di nuovo i nostri alleati del centrodestra: servono serietà e certezze per l'Italia e gli italiani".
Centrodestra: "Da Conte cinica operazione trasformismo, noi costruiamo alternativa"
In una nota congiunta, i gruppi parlamentari del centrodestra ribadiscono di essere “al lavoro per costruire l’alternativa” a questo governo. “Ancora una volta il presidente del Consiglio ha raccontato al Parlamento un Paese che non esiste, cercando di mascherare una cinica operazione di trasformismo con un'operazione politica”, si legge.
Tommaso Cerno torna nel Pd e vota la fiducia a Conte
"Stasera torno al Pd, da indipendente e senza tessera, e voterò molto convintamente la fiducia al governo Conte". Lo ha detto all'Ansa, il senatore Tommaso Cerno, che un anno fa aderì al gruppo Misto lasciando i Democratici. "Sostengo da sempre l'alleanza Pd-M5s anche quando sembrava un'ipotesi assurda – ha aggiunto – Nel suo discorso Conte ci ha detto che ha un progetto politico, che andrà avanti anche senza Renzi. Insomma è più importante il progetto politico e, visto che Conte ha rottamato Salvini e da oggi Renzi, significa che l'alleanza Pd-M5s è politica. Quindi mi da garanzia che sta dicendo la verità, ci sto e torno al Pd".
Cerno, giornalista professionista ed ex vicecaporedattore all'Espresso, è stato candidato a Palazzo Madama con i dem nel 2018. Nel febbraio del 2020 annunciò l'approdo a Italia viva, ma poco dopo cambiò idea passando direttamente dal Pd al gruppo Misto, dove si trova tuttora e che, come ha annunciato, dovrebbe lasciare in serata.