Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia e le news dal mondo di oggi, domenica 31 maggio. Sono 233.019 i contagi in Italia, 75 morti nelle ultime 24 ore. Zangrillo: “Il virus non esiste più clinicamente”. Sconcerto degli altri esperti. Da mercoledì 3 giugno, via libera agli spostamenti tra regioni senza autocertificazione, ma ci saranno ancora diverse restrizioni. E non è unanime il parere dei governatori: contrari il sardo Solinas, il toscano Rossi e il campano De Luca. Musumeci: "In Sicilia i turisti verranno tracciati". Polemica per le restrizioni della Grecia alle regioni del nord. Oltre 6 milioni di casi Covid-19 nel mondo.
- Richeldi: "Il virus circola ancora, sbagliato dare messaggi che non invitano alla prudenza" 31 Maggio
- Bollettino Protezione Civile: 75 nuove vittime e 355 contagi 31 Maggio
- Sì agli spostamenti tra regioni: ma ecco cosa non potremo fare 31 Maggio
- Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia e nel mondo di domenica 31 maggio 31 Maggio
Spagna, 96 casi nelle ultime 24 ore: numero più basso dal 6 marzo
La Spagna registra oggi il numero più basso di nuovi casi di contagio in un giorno dal 6 marzo: il ministero della Sanità notifica 96 nuovi positivi nelle ultime 24 ore. Lo sottolinea El Pais, ricordando che proprio dal 6 marzo scorso i contagi in Spagna cominciarono a crescere in maniera esponenziale, fino ad arrivare anche a oltre 9000 in un unico giorno alla fine di marzo. Il ministero spagnolo della Sanità ha notificato inoltre che sono 39 i morti nel Paese a causa del Covid-19 negli ultimi sette giorni, per un totale di 27.127 dall'inizio della pandemia, quattro in più rispetto all'aggiornamento di ieri.
Locatelli risponde a Zangrillo: "Virus non esiste più? Assoluto sconcerto per le sue dichiarazioni"
Il presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli accoglie con "assoluto sconcerto" e "grande sorpresa" le dichiarazioni rese oggi dal professore Alberto Zangrillo secondo cui il nuovo coronavirus "clinicamente non esiste più" e "terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità". "Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo. Basta guardare al numero di nuovi casi confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del virus", ha detto Locatelli.
Oltre 370.000 le vittime nel mondo
Le vittime di coronavirus nel mondo sono 370.247, di cui 103.906 negli Stati Uniti, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University. I casi di contagio hanno superato i 6 milioni (6.108.525), di cui 1.775.125 negli Stati Uniti e 498.440 in Brasile. Oltre agli Usa, i Paesi che hanno registrato il numero più alto di persone morte a causa del coronavirus sono Gran Bretagna (38.571), Italia (33.415) e Brasile (28.834).
Richeldi: "Il virus circola ancora, sbagliato dare messaggi che non invitano alla prudenza"
"Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza. È indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente ridotta nelle ultime settimane. Non va scordato che questo è il risultato delle altrettanto drastiche misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese”. A dirlo Luca Richeldi, direttore di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico. Peraltro, “è bene ricordare che la circolazione virale è un processo dinamico, per cui la gradualità e la cautela nella ripresa delle attività economiche e sociali devono rimanere la nostra priorità. Soprattutto alla luce delle riaperture del 3 giugno”, ha aggiunto Richeldi.
In Francia 31 morti da ieri negli ospedali
Sono 31 i morti in Francia per coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo i dati che giungono dagli ospedali e che vengono diffusi dalla Direzione generale della Sanità. Il totale sale a 28.802. Sono 58 meno di ieri i ricoverati, in totale 14.322. Calati anche i malati in rianimazione, 1.319 con una diminuzione di 6 rispetto a ieri.
Bassetti: "Evidente che oggi la malattia Covid-19 è diversa"
Il nuovo coronavirus "potrebbe ora essere diverso: la potenza di fuoco che aveva tale virus due mesi fa non è la stessa potenza di fuoco che ha oggi", lo ha detto all'Ansa il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti. "È evidente – ha aggiunto – che oggi la malattia Covid-19 è diversa: la presentazione clinica e il decorso sono infatti molto più lievi".
Blocco viaggi in Grecia: domani telefonata tra Di Maio e Dendias
Ci sarà domani una telefonata tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l'omologo greco Nikos Dendias. Al centro del colloquio – secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina – il tema delle restrizioni della Grecia alle regioni del nord Italia. Martedì 9 giugno, inoltre, il ministro Di Maio sarà in missione ad Atene dopo aver fatto tappa nei giorni precedenti in Germania e in Slovenia, sempre per affrontare il tema dei flussi turistici.
Nessuna vittima in 9 regioni, solo la Lombardia con più di 10 morti
Nessuna vittima in 9 regioni nelle ultime 24 ore in Italia secondo i dati della Protezione civile. Sono Marche, Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. In Lombardia si contano 33 morti sulle 75 vittime totali, il 44% del totale, unica regione a far registrare oggi un numero di deceduti in doppia cifra. Le altre sono tutte al di sotto delle 10 vittime. I malati calano in tutte le regioni, tranne in Umbria dove il numero resta invariato rispetto a ieri.
In Lombardia 210 nuovi casi e 33 morti
In Lombardia si registrano 210 nuovi positivi con 12.427 tamponi effettuati, e il totale dei contagiati dal coronavirus in regione è di 88.968. In calo i nuovi decessi che sono 33 per un totale complessivo di 16.112 morti in regione. Ieri i decessi erano stati 67. Calano sia i ricoverati in terapia intensiva (-2, 170) così come quelli negli altri reparti (-176, 3.131). Sono i dati resi noti da Regione Lombardia.
Bollettino Protezione Civile: 75 nuove vittime e 355 contagi
Ad oggi, domenica 31 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus in Italia è di 233.019, con un incremento rispetto a ieri di 355 nuovi casi. È quanto emerge dall'ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile. Tra gli attualmente positivi, 435 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 15 pazienti rispetto a ieri. 6.387 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 293 pazienti rispetto a ieri. 35.253 persone sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Si segnala un incremento di 75 morti rispetto a ieri: il totale delle vittime in Italia sale a 33.415. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 157.507, con un incremento di 1.874 persone rispetto a ieri. 54.118 i tamponi analizzati nelle ultime 24 ore.
Zangrillo: "Il virus dal punto di vista clinico non esiste più"
Secondo il primario del San Raffaele, Alberto Zangrillo, "il virus dal punto di vista clinico non esiste più". Il medico lo ha affermato intervenendo alla trasmissione Mezz'ora in più su Rai Tre. "Che il virus dal punto di vista clinica non esista più lo dice l'università Vita e Salute del San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo direttore dell'Istituto di virologia, professor Clementi, lo dice insieme alla Emory University di Atlanta, il professor Silvestri: i tamponi eseguiti negli ultimi dieci giorni hanno risultati con una carica virale dal punto di vista quantitativo infinitesimale rispetto ai tamponi eseguiti sui pazienti un mese fa", ha aggiunto.
Speranza: "Se avessimo prolungato il lockdown l'economia del Paese non avrebbe retto"
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, commenta la riapertura dei confini regionali, che permetteranno la libera circolazione dei cittadini su tutto il territorio. In altre parole, la fine del lockdown. Intervenendo a Mezz'ora in più su Rai Tre, il ministro afferma: "La prudenza e la gradualità devono rimanere la nostra luce, bisogna avere la consapevolezza che la curva non si è alzata ma non si è neanche fermata". Per poi riconoscere il rischio che comporterà il via libera agli spostamenti tra le Regioni: "Sarebbe sbagliato non riconoscerlo, perché c'è e ce lo stiamo assumendo. Ma c'è stato un rischio anche quando abbiamo aperto per la prima volta le fabbriche e c'è stato quando abbiamo cominciato a riaprire i ristoranti e le altre attività dal 18 maggio".
Tuttavia, continua il ministro, non era più possibile attendere: "Per il rischio zero avremmo dovuto avere il lockdown ancora per mesi, ma non avrebbero retto il nostro Paese e la nostra economia". E conclude: "Non abbiamo la bacchetta magica, quindi abbiamo scelto di assumerci dei rischi ponderabili, consapevoli che il rischio zero lo avremo solo quando ci sarà il vaccino, sperando che arrivi il prima possibile".
In Perù si registrano 7mila positivi in un giorno: è il secondo Paese più colpito in America Latina
Il Perù, dopo il Brasile, è il secondo Paese dell'America latina più colpito dall'emergenza coronavirus. Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati oltre 7 mila nuovi contagi, portando il totale delle persone positive a 155.671. Secondo il ministero della Salute ieri sarebbero stati effettuati 48 mila test, di cui 7.386 sono risultati positivi. Sempre ieri si sono anche registrati 141 nuovi decessi. Il totale dei morti nel Paese arriva così a 4.371. La regione intorno alla capitale, Lima, continua ad essere la più colpita: solo lì si contano 96.583 contagi. Proprio questa settimana è stato approvato un nuovo decreto che proroga l'emergenza nel Paese fino al prossimo 30 giugno. Non solo: viene anche stabilito un nuovo coprifuoco: in alcune regioni sarà in vigore dalle 21 alle 4 del mattino, ma in altre dalle 18.
Zaia: "La Grecia mette al bando il Veneto? Non vedrà più i nostri turisti"
Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, "la Grecia che mette al bando il Veneto è allucinante". Atene ha infatti stabilito che dal 15 giugno i voli internazionali potranno sì tornare a decollare e atterrare nell'aeroporto della capitale greca e in quello di Salonicco, ma ci saranno delle clausole per quanto riguarda i passeggeri provenienti da quelle zone in cui il rischio coronavirus rimane alto. Tra queste, appunto, anche il Veneto. "Mi chiedo cosa pensino i loro operatori, sono i nostri turisti che vanno lì. Sappiano che non ci vedranno più", ha aggiunto Zaia. E ancora, sarcasticamente: "Esperti di sanità quelli della Grecia… Siamo a disposizione della comunità greca in maniera costruttiva per mostrare le ‘carte'. Se poi vogliono anche, chiamiamo il prof Crisanti, per fare un giro di tamponi a casa loro".
In Veneto si sono registrati solo 6 nuovi contagi nelle ultime ventiquattro ore
In un giorno il Veneto ha registrato solo 6 nuovi casi. I decessi in ventiquattro ore sono stati 2. A riferirlo è l'ultimo bollettino della Regione, aggiornato a questa mattina, domenica 31 maggio. Il numero totale di casi positivi è al momento di 19.152: dall'inizio dell'epidemia sono morte 1.918 persone. Prosegue il calo di malati nelle terapie intensive, che al momento sono 29, anche se si registra un nuovo ricovero, portando così il totale di pazienti attualmente negli ospedali a 385. Aumentano comunque le persone dimesse, che arrivano a un totale di 3.377. Il governatore Luca Zaia, nel consueto punto stampa, ha anche comunicato che dall'inizio dell'emergenza sono stati in totale effettuai 670 mila tamponi.
Coronavirus in Umbria, da cinque giorni non ci sono nuovi contagi nella Regione
Nella Regione Umbria non si registrano contagi da ben cinque giorni. Secondo i dati forniti dal governo regionale e aggiornati a questa mattina, domenica 31 maggio, le persone positive al coronavirus sono ancora 1.431, le stesse di alcuni giorni fa. Anche i numeri per quanto riguarda guariti e deceduti rimane invariato. "Complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45 (invariato). I guariti sono 1310 (invariato); risultano 14 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato)", scrive la Regione.
Riaprono aeroporti in Grecia: ma italiani in arrivo da Regioni a rischio dovranno sottoporsi a test
Dal prossimo 15 giugno i voli internazionali riprenderanno a partire e arrivare negli aeroporti greci di Atene e Salonicco. Ad una condizione: se l'aereo in questione dovesse provenire da un'area "ad alto rischio", i passeggeri dovranno sottoporsi a un test una volta atterrati. Lo riporta il sito dell'ambasciata greca. L'elenco delle zone in cui è più alto il pericolo di contagio è stato stilato dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea: per quanto riguarda l'Italia, sono comprese le Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, e Veneto. In caso di test negativo, il passeggero appena arrivato in Grecia dovrà comunque mettersi in auto-isolamento per un settimana. Se invece il test dovesse essere positivo, la quarantena durerà due settimane.
Salvini: "Gli Stati europei non ci vogliono, nessun problema: viviamo nel Paese più bello del mondo"
"Più di venti Stati europei non vogliono turisti italiani (o impongono controlli e paletti) mentre alcuni giornali del Nord Europa addirittura ci insultano? Nessun problema. Abbiamo la fortuna e l'orgoglio di vivere nel Paese più bello del mondo". Lo dice Matteo Salvini, sottolineando i pregi turistici italiani: cultura, ambiente, monumenti, enogastronomia, montagne e spiagge, mari e laghi. E
quindi "ai turisti di tutto il mondo dico che sono i benvenuti, mentre agli italiani che potranno riposarsi per qualche giorno chiedo di stare in Italia, quest'anno più che mai".
Papa: “Grazie a questa pandemia possiamo combattere egoismo, non chiudiamoci in noi stessi"
Papa Francesco, nell’omelia di oggi a piazza San Pietro, ha detto che “peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”. Il pontefice ha indicato poi i tre mali da evitare in questo momento: il narcisismo, il vittimismo e il pessimismo, tre pericoli “sempre accovacciati alla porta del cuore”.
Ingegnere positivo: era sul primo volo che trasportava lavoratori europei in Cina
Un ingegnere tedesco che era a bordo del primo volo che trasportava lavoratori europei in Cina è risultato positivo al nuovo coronavirus. Lo hanno reso noto le autorità locali cinesi.
L'uomo era su un volo Lufthansa da Francoforte verso la città nord-orientale di Tianjin che e' atterrato con circa 200 passeggeri, principalmente lavoratori tedeschi e le loro famiglie. Le autorità di Tianjin hanno dichiarato che l'ingegnere 34enne è risultato positivo, sebbene avesse una temperatura regolare e non avesse riportato sintomi. Da allora è stato trasferito in un ospedale locale per l'osservazione. Tutti gli altri passeggeri sono stati sottoposti al test per il coronavirus dopo l'atterraggio e devono restare in quarantena per due settimane. L'ingegnere era uno dei tre nuovi casi asintomatici del coronavirus riportati oggi, assieme ad gli altri due casi interni. L'atterraggio del volo Lufthansa di sabato dovrebbe essere seguito da un secondo charter che partirà da Francoforte per Shanghai mercoledì. Ci sono più di 5.000 aziende tedesche che operano in Cina, secondo la Camera di commercio tedesca.
Dl rilancio: Dadone, 150mila domande per reddito emergenza
Sono 150.000 le domande arrivate finora per il reddito di emergenza, misura inserita nel dl rilancio. Lo annuncia su Twitter la ministra della p.a. Fabiana Dadone. "Per il reddito di emergenza la procedura è già avviata e le domande presentate all'Inps sono a quota 150mila. – scrive. Grazie al ministro Nunzia Catalfo per il suo infaticabile lavoro: con il Movimento 5 Stelle al governo nessuno rimarrà indietro".
Il fisico Bassi a Fanpage.it: "Riaprire dal 3 giugno è atto di fede, dati regionali scarsi"
La riapertura dei confini interregionali dal 3 giugno, sulla base del monitoraggio del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità a partire dai dati trasmessi dalle Regioni, è un azzardo secondo il professor Davide Bassi, fisico ed ex rettore dell’università di Trento. In un'intervista a Fanpage.it ha dichiarato che basarsi su quei dati "è un atto di fede, perché i controlli sulla qualità dei dati accumulati dalle diverse regioni sono stati scarsi. Il problema è che non avevamo un sistema di raccolta dati preparato prima dell’epidemia, lo abbiamo dovuto mettere in piedi in fretta e furia, con grandi difficoltà. La frammentazione regionale ha moltiplicato i problemi perché ciascuno fa a modo suo. Ancora oggi manca una struttura centrale del ministero della Salute in grado di dare linee guida precise e controllare che siano eseguite, correggendo e sanzionando i comportamenti inappropriati".
"È naturale – ha aggiunto – che ci sia una tendenza da parte delle giunte regionali a presentare un quadro il più possibile positivo della situazione sul proprio territorio. Le contrapposizioni tra governo e regioni di colore politico diverso poi aumentano la confusione. In Italia abbiamo visto dare un colore politico persino ai farmaci e alle cure, un’assurdità, e lo stesso vale per i numeri".
Secondo il professore in Italia è mancata la prevenzione, e ha paragonato l'emergenza coronavirus al disastro di Chernobyl: "Un alto funzionario della sanità mi ha spiegato che da gennaio si conosceva il rischio che il Coronavirus arrivasse in Italia, ma non ci si è attrezzati per tempo perché se poi ciò non fosse successo, si correva il rischio di essere denunciati per danno erariale. Un Paese che ragiona così non ha speranza"
Il fisico Bassi: “Troppo peso al Rt, riaprire tutte le Regioni il 3 giugno è un atto di fede”
Alla vigilia della riapertura dei confini regionali, in molti si interrogano sulla bontà dei dati sull’andamento del contagio raccolti dalle regioni per giustificare questa scelta. “È come chiedere all’oste se il vino è buono”, dice a Fanpage il professor Davide Bassi, fisico ed ex rettore dell’università di Trento, che qualche settimana fa aveva scovato una clamorosa “svista” nei numeri trasmessi a Roma dal Trentino. E sul monitoraggio dell’Iss, Bassi dice: “Troppo peso al Rt, in Germania i numeri che contano sono altri”.
Musumeci: "In Sicilia i turisti saranno tracciati, ma non ci sarà obbligo di quarantena"
"Dio sa quanto mi senta legato ai lombardi. Mio fratello da mezzo secolo vive a due passi da Monza. Ma anche Sala sa che un protocollo di sicurezza è interesse del viaggiatore". Lo ha ribadito, in un'intervista al Corriere della Sera, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che ha spiegato di non voler mettere tutti quelli che arrivano sull'isola in quarantena: "Ovviamente no. Ma ‘Sicilia sicura' è il nostro motto. E per questo occorrerà verificare la provenienza, l'esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista".
Sull'ipotesi di creare una lista dei movimenti e dei luoghi frequentati ha detto: "Ricordo soltanto che siamo al centro di una pandemia. E che tutto il resto appare davvero piccola cosa". Al ministro Boccia, che ha detto che la chiusura dei confini è materia dello Stato e ha invocato l'articolo 120 della Costituzione, Musumeci risponde: "Non sto parlando di libera circolazione, ma di chi liberamente viene in Sicilia e accetta la collaborazione con le autorità sanitarie locali".
Brusaferro (Iss): “Possibile seconda ondata ma meno violenta"
Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, in un’intervista a Repubblica, dice che “la tregua c’è, una seconda ondata non è scontata e non si può escludere ma non si possono fare paragoni con quanto abbiamo vissuto. Comunque non avrà lo stesso impatto della prima".
Sì agli spostamenti tra regioni: ma ecco cosa non potremo fare
Da mercoledì 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti tra Regioni, e si potrà circolare in Italia senza autocertificazione. Riapriranno anche le frontiere Ue, senza obbligo di quarantena. Restano le misure restrittive anti-contagio, come l’obbligo di mascherina, il distanziamento sociale di almeno un metro o il divieto di assembramento. Cosa sarà possibile fare e cosa invece no.
In Sardegna Solinas rilancia il passaporto sanitario: "Accogliamo già stranieri con il certificato"
Il governatore della Sardegna Christian Solinas rilancia l'idea del passaporto sanitario, che attesti la negatività al virus, proposta che è stata dichiarata incostituzionale dal ministro per gli Affari regionali Boccia: "Dal 21 maggio abbiamo riaperto ai voli privati. E a decine, provenienti da tutto il mondo, si stanno presentando già con il loro certificato di negatività, in base a protocolli con le società di gestione degli aeroporti".
Nonostante il via libera agli spostamenti tra Regioni dal prossimo 3 giugno, stabilito dal governo, il presidente della Sardegna frena: "Già oggi, per norme e protocolli statali, se una persona è positiva non può circolare liberamente in Italia", ha ricordato il governatore, "noi diciamo la stessa cosa: se uno è infetto non può imbarcarsi per la Sardegna. Cerchiamo fino all'ultimo un'intesa con il governo. Che però, se continuerà a dirci no senza proporre soluzioni valide, dovrà assumersi la responsabilità di un'apertura senza controlli".
"Le spinte verso la riapertura sono forti. Alla luce di ciò che è accaduto in altri Paesi che hanno riaperto prima di noi e oggi si ritrovano con i contagi di ritorno, avrei tenuto una cautela maggiore", ha detto Solinas, "ma non facendo una chiusura di intere regioni, piuttosto puntando su uno screening accurato di chi si sposta. Il virus cammina sulle gambe delle persone, indipendentemente da dove provengono. Se uno è negativo al virus, può essere di qualsiasi regione: e noi, i negativi, li accogliamo a braccia aperte".
Oltre 6 milioni di casi nel mondo: più di 367mila morti
Sono oltre sei milioni (6.003.762) i casi di coronavirus registrati nel mondo, di cui 1.760.740 negli Usa. Il numero totale dei morti a livello globale ammonta a 367.183. Sono i dati forniti dalla Johns Hopkins University.
Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia e nel mondo di domenica 31 maggio
I contagi da Coronavirus in Italia salgono a 232.664 positivi, di cui 155.633 guariti e 33.340 morti secondo l'ultimo bollettino della Protezione Civile. Nella giornata di ieri si sono registrati 416 nuovi casi, 2.789 morti e 111 decessi. Ecco il dato sui contagi regione per regione:
Lombardia: 88.758
Piemonte: 30.583
Emilia Romagna: 27.759
Veneto: 19146
Toscana: 10100
Liguria: 9.651
Lazio: 7.715
Marche: 6.727
Campania: 4.797
Puglia: 4.490
Trento: 4.429
Sicilia: 3.442
Friuli VG: 3.271
Abruzzo: 3.237
Bolzano: 2.596
Umbria: 1.431
Sardegna: 1.356
Valle D'Aosta:
Calabria: 1.183
Molise: 436
Basilicata: 399
Da domani, lunedì 3 maggio, sarà possibile spostarsi liberamente tra le regioni italiane; inoltre il Ministro degli Esteri Di Maio ha dichiarato che dal 15 giugno si potrebbe riaprire ai turisti stranieri. La Ministra Nunzia Catalfo in un post su Facebook ha sottolineato che il bonus di 600 euro per autonomi spetta anche a lavoratori intermittenti e incaricati di vendite a domicilio. In un approfondimento dedicato alla sanità nell'ultimo rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, la Corte dei Conti ha registrato come la concentrazione delle risorse nei grandi ospedali e l'impoverimento della sanità territoriale hanno reso indifeso il Paese davanti al Coronavirus.
Oltre 5,8 milioni di contagi nel mondo; superati i 102mila decessi in USA. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di voler interrompere i rapporti con l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Registrato un nuovo focolaio in Germania, nella regione della Baviera, a seguito di una serie di feste private svoltesi lo scorso weekend.