Le notizie di mercoledì 29 aprile sul Coronavirus in Italia e nel mondo. Sono 203.591 i casi di Covid-19 nel nostro Paese: secondo l'ultimo bollettino sono 68 le persone in meno in terapia intensiva. Il capo della task force sulla Fase 2 Vittorio Colao: "Ripartiremo a ondate, pronti a chiudere piccole aree se il male riparte" con "regole diverse a seconda delle regioni". Il ministro Boccia conferma che le riaperture saranno differenziate in base all'andamento epidemiologico regionale: "Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm". Azzolina: “Maturità 2020 al via il 17 giugno. L'orale varrà 40 crediti". Ordinanza Regione Calabria: da domani sarà "consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto".
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“L'Oms ha agito rapidamente e con decisione per avvertire il mondo”
"Sin dall'inizio, l'Oms ha agito rapidamente e con decisione per rispondere e avvertire il mondo. Abbiamo dato l'allarme presto e l'abbiamo dato spesso. Abbiamo ripetutamente affermato che il mondo aveva una finestra di opportunità per prepararsi e prevenire la trasmissione del coronavirus nella comunità". Lo ha detto oggi il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. "Domani saranno trascorsi 3 mesi dal giorno in cui l'Oms ha dichiarato Covid-19 un'emergenza sanitaria di rilevanza internazionale. In conformità con il Regolamento sanitario internazionale, domani riunirò il Comitato di emergenza, per valutare l'evoluzione della pandemia e per aggiornare le raccomandazioni", ha aggiunto. Ghebreyesus ha ribadito che dall’inizio l’Oms ha agito velocemente per affrontare questa emergenza. "Il 31 dicembre 2019 – così il direttore dell’Oms – l'Epidemic Intelligence System dell'Oms ha raccolto un rapporto su un gruppo di casi di polmonite di causa sconosciuta a Wuhan. Il giorno seguente, il giorno di Capodanno, l'Oms ha chiesto alla Cina ulteriori informazioni ai sensi del Regolamento sanitario internazionale e ha attivato il nostro team di supporto alla gestione delle emergenze, per coordinare la risposta attraverso la sede centrale e gli uffici regionali e nazionali. Il 2 gennaio, l'Oms ha informato la rete globale di allerta e risposta alle epidemie – o Goarn – che comprende più di 260 istituzioni in oltre 70 Paesi". "Il 3 gennaio – ha continuato – la Cina ha fornito informazioni all'Oms attraverso una riunione faccia a faccia a Pechino e attraverso il Sistema di informazione sugli eventi dell'Oms istituito ai sensi del Regolamento sanitario internazionale. Il 4 gennaio, l'Oms ha segnalato il cluster di casi su Twitter. A quel punto, non erano ancora stati segnalati decessi. Il 5 gennaio, l'Oms ha condiviso informazioni tecniche dettagliate attraverso il suo sistema di informazione. Lo stesso giorno, l'Oms ha anche pubblicato la sua prima notizia pubblica sull'epidemia di malattia, con informazioni tecniche per le comunità scientifiche e di sanità pubblica, nonché per i media". E ancora: “Il 10 e 11 gennaio l'Oms ha pubblicato un pacchetto completo di linee guida su come rilevare, testare e gestire i casi e proteggere gli operatori sanitari dalla potenziale trasmissione da uomo a uomo, sulla base della nostra precedente esperienza con i coronavirus. L'11 gennaio, la Cina ha condiviso la sequenza genetica del virus e lo stesso giorno ha riportato la prima morte. Il 13 gennaio il primo caso è stato segnalato fuori dalla Cina, in Thailandia. Il 14 gennaio abbiamo dato notizia che le indagini preliminari evidenziavano la possibilità di trasmissione uomo-uomo. Il 20 e 21 gennaio il personale dell'Oms ha visitato Wuhan e il 22 ha riferito che le prove suggerivano che si stava verificando una trasmissione da uomo a uomo. Il 22 e 23 gennaio ho convocato il Comitato di emergenza, composto da 15 esperti indipendenti da tutto il mondo". Infine la conclusione: “All'epoca erano stati segnalati 581 casi e solo 10 casi al di fuori della Cina. Il Comitato di emergenza era diviso al suo interno e non ha consigliato di dichiarare un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale, chiedendo di essere riconvocato dopo 10 giorni o meno per consentire il tempo di raccogliere e considerare più informazioni. Una decisione che è poi arrivata il 30 gennaio".
In Svezia superati i 20mila casi di coronavirus
Nella Svezia "anti-lockdown" superati i 20.000 casi confermati di coronavirus dopo l’annuncio di altre 681 infezioni registrate nelle ultime 24 ore. Stando all’ultimo aggiornamento dell’Agenzia svedese per la salute pubblica, sono 20.302 i contagi nel Paese scandinavo, dove le restrizioni attuate per prevenire la diffusione del virus sono state più blande rispetto al resto del mondo. Si registrano un totale di 2.462 decessi dall’inizio dell’emergenza, mentre i guariti sono un migliaio.
Nel Regno Unito 26mila morti: terzo Paese al mondo dopo Usa e Italia per numero di vittime
Aumenta il bilancio delle vittime del coronavirus nel Regno Unito: si contano 26.097 morti, numero che porta il Regno Unito a diventare il terzo Paese al mondo in cifra assoluta dopo Stati Uniti e Italia. Nell'ultimo bilancio delle vittime si contano anche i decessi nella case di riposo oltre che negli ospedali.
Fase 2, nell’autocertificazione non sarà necessario inserire il nome dei congiunti
Nella fase due al via lunedì prossimo sarà sempre necessario esibire l’autocertificazione per uscire di casa ma il nuovo decreto dà la possibilità di uscire anche per far visita ai “congiunti”. Fino ad ora, stando a quanto ha fatto trapelare il ministero della Salute, con “congiunti” si intendono anche i fidanzati, che si vanno ad aggiungere alle categorie indicate dall'articolo 307 del codice penale, e anche gli amici secondo quanto spiegato dal viceministro alla Salute Sileri in un'intervista. Secondo alcune ipotesi i cittadini non dovranno comunque inserire le generalità di parenti e amici. Sarà il Viminale con una circolare a chiarire i dubbi legati alle nuove norme e alle modalità di compilazione dell'autocertificazione.
L'80% dei positivi al Covid-19 sono in isolamento a casa
In Italia secondo l'ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile l'80 percento delle persone attualmente positive, si tratta di 83.652 malati, sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Inoltre, su 100 tamponi solo 3,2 persone risultano positive: si tratta del dato più basso dall'inizio dell'emergenza coronavirus.
Ministro Gualtieri assicura: nessuna misura “lacrime e sangue” per uscire dalla crisi
Non ci sarà nessuna misura “lacrime e sangue” per uscire dall’emergenza economica conseguente a quella dettata dal Coronavirus. A dirlo il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo alla Camera sul Def e sullo scostamento di bilancio. Secondo Gualtieri non serviranno “misure lacrime e sangue” per far tornare a scendere debito e deficit. Il ministro assicura che entrambi i dati scenderanno “già il prossimo anno”. “Come dimostrano i risultati del 2019 per farlo non è necessario imporre misure lacrime e sangue ma si può continuare a lavorare per far crescere il gettito fiscale a parità di aliquote attraverso una seria politica di contrasto all'evasione supportata da innovazione, organizzazione e risorse umane qualificate”, le parole in aula. “Ci aspettano periodi ancora difficili ma lo spirito di unità che ha pervaso il paese in questo drammatico periodo e che auspico potrà riflettersi in un ampio e costruttivo dialogo sulle misure da varare e in un largo sostegno alla richiesta di scostamento, che il governo rivolge al Parlamento, mi fa ritenere che con costanza e determinazione riusciremo a superare questo momento di difficoltà senza precedenti”, ha aggiunto.
In Sicilia nessun nuovo decesso, in calo contagi
Per la prima volta, dopo oltre un mese, in Sicilia non si registrano nuove vittime a causa del coronavirus. Una buona notizia che va ad aggiungersi agli altri dati sul contagio. Le vittime in Sicilia erano 231 secondo il bollettino del 27 aprile, 232 secondo quello di ieri e lo stesso numero secondo l’ultimo bollettino di oggi diffuso dalla Protezione Civile. In totale oggi si registrano 20 casi in più sull’isola, ieri erano +35 e due giorni fa +30.
Bollettino Protezione civile: 2086 nuovi casi, 323 morti
In Italia i casi totali di coronavirus sono 203.591 secondo l’ultimo aggiornamento della Protezione civile, di cui 71.252 guariti e 27.682 decessi. -548 le persone attualmente positive, + 323 i morti in 24 ore, +2311 i guariti. Sono 1795 i pazienti in terapia intensiva, in calo di 68 unità rispetto a ieri. Eseguiti 63.827 tamponi in più, per un totale di 1.910.761. Le persone testate, al netto di quanti tamponi abbiano fatto, sono 1.313.460.
Lombardia, 786 contagi e 104 morti nelle ultime 24 ore
Diffuso il bollettino aggiornato sull'emergenza Coronavirus in Lombardia. I casi positivi al Covid-19 sono 75.134, in aumento di 786 rispetto ai 74.348 di ieri. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 7.120 (- 160 rispetto a ieri). Le persone nei reparti di terapia intensiva sono 634, in calo di 21 rispetto ai 655 di ieri. Il numero dei pazienti dimessi aumenta e arriva a quota 50.347. I morti dall'inizio della pandemia sono 13.679 in aumento di 104 unità nelle ultime 24 ore. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 365.895, con un incremento di 14.472 rispetto a ieri.
Arrivano risultati incoraggianti con il farmaco Remdesivir
Risultati promettenti sull'antivirale remdesivir di Gilead contro il coronavirus saranno illustrati dal virologo americano Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) in una conferenza stampa. L'ipotesi che circola è che alla luce di questi dati l'Agenzia regolatoria americana Food and Drug Administration (Fda) possa dare il via libera all'uso di emergenza di remdesivir per il trattamento del Covid-19. Si tratta dei dati provenienti dal trial Niaid, in pubblicazione su Lancet, condotto dallo stesso istituto diretto da Fauci. Secondo i risultati, il 50% dei pazienti trattati ha mostrato miglioramenti in 10 giorni con la terapia ‘breve’, e in 11 con quella ‘lunga’. Più del 50% dei pazienti di entrambi i gruppi è stato dimesso entro il giorno 14 (il 60% per la terapia breve e il 52,3% per quella lunga). Il farmaco è risultato ben tollerato da entrambi i gruppi di pazienti. “Questi dati sono incoraggianti – afferma uno degli autori, Aruna Subramanian della Stanford University – anche se servono dati aggiuntivi, questi risultati ci danno un’idea più chiara su come il trattamento può essere ottimizzato”.
Aumentano i morti in Spagna: 325 decessi in 24 ore
Aumenta in Spagna il numero dei decessi giornalieri per il coronavirus: sono stati registrati 325 morti in più rispetto a ieri. Nel Paese sono complessivamente 24.275 i decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria e quasi 213.000 le persone contagiate. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità. Sono invece 6.399 le persone guarite dall'infezione in un giorno, 108.947 in totale.
Fase due a rischio infiltrazioni mafia e corruzione, l'allarme del Viminale
La fase 2 dell’epidemia coronavirus in Italia è a rischio “infiltrazioni mafiose, nell’intero circuito produttivo e commerciale” e corruzione, vista la mole di finanziamenti pubblici. A lanciare l'allarme il Viminale, che ha già messo in campo misure di monitoraggio e contrasto. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, Cnosp. Presenti i vertici delle forze di polizia, della Difesa e delle Agenzie di informazione e sicurezza. La riunione – spiega il ministero – è stata convocata per una valutazione della prima fase emergenziale connessa al contenimento della diffusione del virus, relativamente agli aspetti legati all’ordine e alla sicurezza pubblica, e per un’analisi dei rischi di infiltrazioni del tessuto economico e sociale da parte della criminalità organizzata, anche in vista della fase due. Riguardo all’analisi dei rischi di infiltrazione, l’avvertenza è chiara: “Il contesto economico-finanziario che si prefigura nella fase della ripresa espone l’intero circuito produttivo e commerciale al rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Anche tenuto conto che la crisi in atto ha già prodotto un forte deficit di liquidità per le aziende e le famiglie e che è stato attivato un flusso di ingenti finanziamenti pubblici, sia nazionali sia comunitari, diretti alle imprese, questo scenario può favorire dinamiche corruttive e rapporti illeciti tra imprenditori, funzionari pubblici e organizzazioni criminali”.
Boccia alle Regioni: "Ordinanze coerenti con Dpcm o impugno il provvedimento"
"Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm": è quanto il ministro Francesco Boccia avrebbe detto in videoconferenza alle Regioni. "Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure) – così il ministro -. Se non avviene sono costretto a ricorrere all'impugnativa al Tar o alla Consulta". "Per arrivare a una soluzione condivisa – così ancora Boccia – ha più senso la lettera che vi indica le violazioni dell'ordinanza rispetto alla tutela della salute e se non vengono modificate si trasformano in diffida, rispetto all'impugnativa. Non impugno subito ma con grande collaborazione vi scrivo e prima ancora sollecito un confronto preventivo". Boccia ha spiegato anche che in base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate tra le Regioni sulle riaperture di attività.
Maturità 2020 al via il 17 giugno, orale da 40 crediti e niente tesina
Come sarà l’esame di maturità 2020? In attesa del decreto ad hoc che sarà reso noto nei prossimi giorni, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha fornito alcune anticipazioni in diretta con Skuola.net. Si inizia con l’esame di maturità il 17 giugno e cambia il sistema dei crediti per la valutazione finale, con il maxi-orale che varrà 40 punti. “Niente tesina, ma si partirà da un argomento concordato con i professori sulle materie d’indirizzo”, ha annunciato la ministra. "L'esame di Stato è un momento fondamentale della vita, che segna metaforicamente il passaggio degli studenti all'età adulta – ha sottolineato Azzolina -. State tranquilli. Inoltre questo è un momento in cui potrete rivedere in sicurezza i professori. Tramite il comitato tecnico-scientifico noi possiamo portare gli studenti a fare gli esami in presenza. Il momento è difficile per tutti, ma fidatevi del governo".
Il caso dell’Isola del Giglio che si è salvata dal coronavirus: al via lo screening di massa
All’isola del Giglio, dove dall’inizio dell’emergenza sanitaria non un solo residente è risultato positivo al Covid-19, verrà eseguito uno screening per tutta la popolazione. Sull’isola toscana sono stati registrati solo quattro contagi, ma si tratta di persone arrivate da fuori e sebbene abbiano avuto contatti con la popolazione, il virus non si è diffuso. Da questa base è partito stamani uno screening di massa attraverso test sierologici. “Vista la finalità dello studio invito i cittadini a superare l’incertezza”, è l’invito del sindaco del Giglio Sergio Ortelli. Il progetto è stato presentato dall’università di Milano e Trento ed è stato autorizzato dal comitato etico dell’Istituto Spallanzani nell’ambito delle ricerche sulla diffusione del coronavirus. L’obiettivo principale, spiega il Comune, è quello di caratterizzare sia il profilo immunitario dei potenziali soggetti positivi al test e sia quello dei soggetti negativi. I test saranno effettuati su base volontaria e riguarderanno tutti i cittadini asintomatici, residenti e non, presenti sull’isola, con esclusione dei pendolari giornalieri per motivi di lavoro.
Ministro Gualtieri: “Dal 2021 a regime Iva sulle mascherine al 5%”
"Per sostenere le spese dei cittadini e delle imprese per l'acquisto di presidi e dispositivi sanitari di protezione individuale esenteremo integralmente dall'Iva le cessioni di questi beni per tutto il 2020 e a regime dal 1 gennaio 2021 ridurremo l'aliquota Iva al 5%". Lo ha annunciato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri alla Camera su Def e scostamento, precisando l'intervento sull'Iva sulle mascherine in arrivo con il prossimo decreto legge anti-Coronavirus.
Oltre 130.000 i morti in Europa
Il vecchio continente è sempre più epicentro dell'epidemia di Covid-19. Sono stati superati i 130.000 morti per coronavirus in Europa secondo il bilancio diffuso dall'Afp. I tre quarti dei decessi si trovano in Italia (27.359), Spagna (24.275), Francia (23.660) e Regno Unito (21.678). Su un totale di 130.002 e 1.433.753 casi di Covid-19, l'Europa è il continente più colpito al mondo dalla pandemia.
Avevano violato il lockdown per trascorrere Pasquetta tra amici: multa di 1.200 euro a testa
“Noi Pasqua a casa non ce la facciamo manco per il cazzo!”, dicevano mentre realizzavano un video alla stazione di Vigevano. Era l’11 aprile scorso e i tre giovani in questione, pr di alcune discoteche milanesi, mostravano su Instagram che non avevano alcuna intenzione di rispettare il lockdown. Uno di loro diceva anche che il padre era appena guarito dal Coronavirus, un altro che sua madre lavorava in un centro Covid. Avevano deciso di lasciare le loro case per trascorrere la Pasquetta da un amico. In tutto una decina di persone che poi si erano filmate mentre cucinavano e scherzavano. A Vigevano qualcuno, dopo che la vicenda era stata denunciata anche da Selvaggia Lucarelli, ha segnalato alle forze dell’ordine quei video ed è di oggi la notizia che due dei tre ragazzi sono stati sanzionati. La multa è di 1.200 euro a testa.
Dalla Val Seriana alla Sicilia, Marco è il secondo bergamasco guarito dal Coronavirus a Palermo
Marco Maffeis, 61 anni della Val Seriana, è il secondo bergamasco a essere guarito dal Coronavirus dopo essere stato trasferito dalla Lombardia alla Sicilia. Il paziente, risultato negativo al secondo tampone, è in buone condizioni di salute ed è stato dimesso dal reparto di rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, dove era arrivato a metà marzo. Al momento stato trasferito, con un ponte aereo, in un ospedale milanese, dove completerà il percorso terapeutico di riabilitazione. "Sono felice – ha detto Marco -. In questo reparto mi hanno voluto bene, mi hanno amato e guarito. Mi sento fortunato, un sopravvissuto. Ci sono tanti che mancano, anche nel mio paese, dove su 8 mila abitanti ne sono morti più di cento. Noi veniamo spesso in Sicilia una regione che amiamo. Adesso ancora di più". Prima di lui era stato curato dalla stessa equipe Ettore Consonni.
Anche l'amicizia è un "affetto stabile": la precisazione del viceministro della Salute
"Anche un'amicizia può essere un affetto stabile, come un fidanzato, se è considerato un amico vero e non è una scusa. Se io incontrassi un amico caro ora, dopo tre mesi, lo abbraccerei e ci scapperebbe pure una lacrimuccia. Serve il buonsenso, questo è un periodo di transizione, servono le regole per far capire che non è un liberi tutti". Lo ha detto il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo alla trasmissione radio Un giorno da pecora. Dunque, anche gli amici potranno incontrarsi a parte dal 4 maggio con l'avvio della fase 2 dell'emergenza Coronavirus.
Malattia di Kawasaki e Coronavirus: cosa succede nei bambini
Nelle ultime settimane i pediatri di vari istituti hanno osservato un incremento dei casi di Malattia di Kawasaki, una sindrome infiammatoria dei vasi sanguigni (vasculite) che colpisce principalmente i piccoli al di sotto dei cinque anni di età. Si ritiene possa esservi uno stretto legame con la pandemia di Coronavirus SARS-CoV-2. Fanpage.it ha chiesto un chiarimento su questa questione alla dottoressa Alessandra Marchesi, medico dell'Unità Operativa di Pediatria Generale e Malattie Infettive presso il Dipartimento di Medicina Pediatrica IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Al momento non possiamo dare nessun tipo di spiegazione causa-effetto tra Covid e Kawasaki, perché non abbiamo i dati – ha spiegato -. Sappiamo che magari pazienti COVID positivi a Bergamo hanno sviluppato anche la Kawasaki e che c'è stato un aumento dell'incidenza, però bisognerà studiare meglio i meccanismi sottostanti. Noi che trattiamo questa malattia abbiamo ben presente che la Kawasaki ha un substrato sicuramente di genetica, perché sappiamo che ci sono casi familiari dimostrati qua da noi e ancora meglio in Giappone, ma sappiamo anche che c'è un trigger infettivo che la scatena. Per cui se c'è un trigger infettivo della Kawasaki che poi è rappresentato dal coronavirus dobbiamo capire.
Il ministro De Micheli: "Allo studio bonus di 200 euro per l'acquisto di bici e monopattini"
"È allo studio il riconoscimento di un buono mobilità alternativa, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60mila abitanti, pari a 200 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale". Lo ha detto la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli.
Zaia (Veneto): "Pronti a richiudere tutto se i contagi risalgono"
"Lo dico subito e in maniera trasparente: stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere". Lo ha annunciato ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. "Non ci sono alternative – ha aggiunto – non vorrei che qualcuno si faccia l'idea che è tutto finito". Il governatore ha poi sottolineato di voler raggiungere entro l'estate i 30mila tamponi al giorno con l'obiettivo di puntare ai 40mila tamponi al giorno dopo l'estate. "Avevo detto che avremmo schierato l'artiglieria pesante – ha spiegato – ma forse se riusciamo andremo pure oltre con alcune sorprese che stiamo cercando di mettere in piedi".
Oggi alle 21.30 in programma il Consiglio dei Ministri su misure privacy App
Si riunirà questa sera intorno alle 21:30, secondo quanto si apprende, il Consiglio dei ministri. All'ordine del giorno il decreto su intercettazioni, misure in materia di ordinamento penitenziario e misure a tutela dei dati personali in relazione alla app Immuni.
I dati della app per il tracciamento saranno cancellati a fine emergenza o entro il 31 dicembre
I dati utilizzati dalla app Immuni per il tracciamento del contagio da Coronavirus verranno cancellati a fine emergenza o, al massimo, entro il 31 dicembre 2020. E' quanto prevede la bozza del dl targato Bonafede che tra stasera e domattina verrà esaminato dal Cdm. Il preconsiglio che esaminerà il provvedimento è fissato per questo pomeriggio alle 17. "L'utilizzo dell'applicazione e della piattaforma, nonché ogni trattamento di dati personali effettuato ai sensi al presente articolo – si legge nell'articolo 6, che si occupa proprio della App per il tracciamento – sono interrotti alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi".
Il governatore del Veneto Zaia: "Dal 4 maggio in vigore il nuovo piano per gli ospedali"
La Regione Veneto ha approvato il piano sanitario degli ospedali. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del quotidiano punto stampa nella sede della Protezione Civile di Marghera. "Non troveremo più la modalità di accesso agli ospedali che conoscevamo prima – ha sottolineato -. Vi sarà infatti l'obbligo di utilizzare la mascherina, gli ingressi saranno diminuiti e controllati, le visite saranno singole e non di gruppo. La filosofia è quella di mettere in sicurezza i pazienti e i cittadini. L'ospedale è un luogo nel quale virus e batteri sono più presenti, è un luogo sacro, di cura, e dobbiamo quindi mettere in sicurezza la salute dei pazienti, che sono ancora più esposti al virus. All'ospedale – ha concluso – bisogna accedere solo in caso di vera necessità". Il piano andrà in vigore da lunedì 4 maggio.
Zaia: "La mascherina è un salvavita. Non indossarla è come uscire di casa nudi"
"La mascherina è un salvavita, per te e per gli altri. Dovremmo persino togliere l'obbligo di portarla, perchè nessuno esce di casa nudo, senza vestiti. Allo stesso modo nessuno uscirà di casa senza mascherina". A dirlo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "Sia chiaro che non siamo assolutamente convinti del fatto che il virus se ne sia andato. Il pericolo della reinfezione è reale, e anche quello di nuovi focolai. Come evitarlo? Con la messa in sicurezza dei cittadini e rispettando le regole", ha aggiunto.
Rimini, parafarmacista fa test sierologici: denunciata dai Nas
I Carabinieri del Nas hanno denunciato la titolare di una parafarmacia di Rimini, che offriva a privati cittadini test diagnostici per la rilevazione rapida degli anticorpi al virus Sars Cov-2, test che sono ad uso esclusivo di personale medico o infermieristico. La commerciante, sprovvista anche dei titoli di studio previsti dalla legge, è indagata per esercizio abusivo della professione. Durante il controllo, svolto dai militari del Nas di Bologna, sono stati sequestrati circa 300 kit per il test rapido sierologico. Un sequestro analogo era stato effettuato, circa due settimane fa, in un poliambulatorio di Rimini, dove furono trovati 200 kit diagnostici.
Catalfo: "Chi percepisce il reddito di cittadinanza potrebbe lavorare nei campi"
Nel prossimo decreto di aprile "confermeremo molte misure" già inserite nel decreto Cura Italia e stanzieremo "13 miliardi sugli ammortizzatori sociali, per ulteriori 9 settimane di copertura". A dichiararlo la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ospite di Corriere Tv. La cig sarà "utilizzabile fino a fine dicembre 2020", ha spiegato Catalfo, parlando di "misure importanti". Il divieto di licenziamento, previsto dal dl Cura Italia fino a metà maggio, "verrà prorogato", ha inoltre affermato la ministra. "Abbiamo un ventaglio di tutele per le imprese e per i lavoratori che consente di mantenere il lavoratore all'interno dell'impresa, accanto agli strumenti che danno liquidità".
La ministra ha quindi aggiunto: "Si può prevedere che i percettori di reddito di cittadinanza o in generale di ammortizzatori sociali e strumenti di sostegno al reddito possano accettare una proposta di lavoro anche nel settore agricolo". C'è "la richiesta da parte delle aziende agricole di aiutarle a fare l'incrocio della domanda e offerta di lavoro, anche attraverso un'applicazione".
Arcuri: "Da lunedì saranno disponibili 12 milioni di mascherine al giorno"
Il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus Domenico Arcuri nel corso di un'audizione davanti alle commissioni riunite Finanze e Attività Produttive della Camera ha nuovamente fatto il punto sulla distribuzione di mascherine: "Da lunedì 4 maggio, quando comincerà la fase 2, se serviranno possiamo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, da giugno 18 milioni, da agosto 24 milioni al giorno. Le distribuiamo gratis a sanità, Pubblica amministrazione, forze dell'ordine e servizi essenziali, da lunedì anche ai trasporti pubblici locali e alle Rsa pubbliche e private. Ma il commissario non distribuisce mascherine ai cittadini, deve metterli in condizione di comprarle a un prezzo più conveniente possibile, di qui il prezzo calmierato a 0,50 centesimi".