Le notizie di mercoledì 29 aprile sul Coronavirus in Italia e nel mondo. Sono 203.591 i casi di Covid-19 nel nostro Paese: secondo l'ultimo bollettino sono 68 le persone in meno in terapia intensiva. Il capo della task force sulla Fase 2 Vittorio Colao: "Ripartiremo a ondate, pronti a chiudere piccole aree se il male riparte" con "regole diverse a seconda delle regioni". Il ministro Boccia conferma che le riaperture saranno differenziate in base all'andamento epidemiologico regionale: "Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm". Azzolina: “Maturità 2020 al via il 17 giugno. L'orale varrà 40 crediti". Ordinanza Regione Calabria: da domani sarà "consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto".
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Il virologo di Perri lancia l'allarme su Torino: "Qui la trasmissione del virus è elevata"
Giovanni Di Perri, responsabile del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, lancia l'allarme sulla situazione nel capoluogo piemontese. In un'intervista a La Stampa ha infatti dichiarato: "È un’area dove la trasmissione del virus è ancora di intensità elevata. Oltretutto, non abbiamo ancora i dati disgiunti dei focolai nelle Rsa. Insomma: complessivamente è una situazione pesante, di cui bisogna tenere conto". Per questo il medico suggerisce di rinviare di una settimana anche la possibilità di acquistare cibo da asporto nei ristoranti.
Speranza: "Se riaprissimo tutto in due settimane il virus presenterebbe il conto"
"Le misure adottate hanno salvato la vita a migliaia di persone. Il 10 marzo ho insistito con forza per chiudere in tutte le Regioni. Rivendico quel passaggio difficile. Con il lockdown si è evitato che l'onda altissima del virus arrivasse al Sud, che avrebbe pagato un prezzo molto salato". In un colloquio con il Corriere della Sera il ministro della Salute Roberto Speranza afferma che non c'è "nessuna pretesa di riorganizzare la società con un Dpcm" e che si tratta di "polemiche senza senso". "Dobbiamo tutti – aggiunge – lavorare insieme, anche con i presidenti di Regione e i sindaci", ma dal 4 maggio non sarà "assolutamente" un liberi tutti: "Ci è sembrato giusto dare un primo cauto segnale perché siamo consapevoli della sofferenza delle persone, ma come ha detto Conte non decidiamo le misure per il consenso. Se riaprissimo tutto, in due settimane il virus presenterebbe il conto".
Il pericolo di una nuova ondata di contagi è dunque concretissimo: "finché non ci saranno vaccino e terapie dobbiamo governare questo processo, se non vogliamo vedere di nuovo le terribili immagini che tutti abbiamo ancora negli occhi". Poi Speranza aggiunge: "Vedo le tensioni sociali e vedo il problema economico. Però i dati non sono scritti nel cielo. L'indice R0 va conquistato giorno per giorno e ora il comportamento degli italiani, sin qui straordinario, è ancora più importante". "Il 4 maggio – promette – invertiamo la direzione di marcia", ma il ministro avvisa anche: "Non possiamo permetterci salti nel buio. Vediamo gli effetti. Ritengo giusto fare un primo passo uniforme in tutti i territori, poi potranno esserci elementi di flessibilità regionale". "Tenere chiuse le scuole è una grande amarezza" riconosce il titolare della Salute, e nel chiedersi "se abbiamo fatto errori" dice anche che "dall'Oms al premier, dai ministri, ai governatori, ai sindaci, dobbiamo tutti essere pronti a rispondere di ogni atto compiuto. E' la forza della democrazia. Ma queste valutazioni le faremo dopo. Ho la coscienza a posto".
Colau: "La app immuni arriverà a fine maggio"
Vittorio Colao, commissario nominato dal governo per coordinare la task force sulla Fase 2, in un'intervista al Corriere della Sera ha affermato che il coronavirus rappresenta "l'occasione per rilanciare tutto il sistema Italia, il Paese ha imparato a usare le nuove tecnologie". "Ripartiremo a ondate, pronti a chiudere piccole aree se il male riparte" con "regole diverse a seconda delle regioni", precisa. Dal 4 maggio, dunque, "rimettiamo al lavoro 4 milioni e mezzo di italiani", "è una base per poter fare una riapertura progressiva e completa, sarà un test importante" che metterà alla prova la "robustezza del sistema".
L'approccio per bloccare sul nascere ogni possibile nuovo focolaio deve essere "microgeografico: occorre intervenire il più in fretta possibile, nella zona più piccola possibile". "L'App – prosegue – potrà servire se arriva in fretta e se la scaricano la grande maggioranza degli italiani, è importante lanciarla verso la fine di maggio, se quest'estate l'avremo tutti o quasi bene, altrimenti servirà a poco". Il sistema, puntualizza, non sarà invasivo, rispetterà la privacy e la segnalazione di un contagio avverrà "in modo automatico e anonimamente". Alla domanda se intende prendere il posto di Conte Colao risponde nettamente che "non ho nessuna intenzione di fare politica" e "alla fine tornerò al mio lavoro", molti manager si sono messi a disposizione del loro paese "solo in Italia si pensa che vogliano fare politica". "Sono state scritte anche altre inesattezze. Non abbiamo mai proposto di chiudere in casa i sessantenni. L'hanno creduto in tanti, anche Fiorello", conclude.
Nel mondo 3.116.992 casi di coronavirus
Sono 3.116.992 i casi di coronavirus accertati nel mondo. A renderlo noto la Johns Hopkins University aggiungendo che i decessi sono 217.183, la stragrande maggioranza dei quali negli Stati Uniti (58.355). Il secondo paese al mondo per numero di contagi è la Spagna con 232.128 malati (23.822) seguito dall'Italia con 201.505 malati (27.359 morti).
Le ultime notizie sul Coronavirus e gli aggiornamenti di mercoledì 29 aprile
In Italia superati i 200mila casi di Coronavirus Covid-19: sono 201.505 i contagi nel nostro Paese come si evince dall'ultimo bollettino della Protezione Civile. Di questi, 27.359 le vittime e 68.941 i guariti. Cala ulteriormente il numero di ricoveri in terapia intensiva; meno di dieci contagi in sei regioni Italiane. Ecco la mappa dei casi in Italia regione per regione:
Lombardia: 74.438
Emilia Romagna: 24.914
Piemonte: 25.450
Veneto: 17.708
Toscana: 9.231
Liguria: 7.772
Lazio: 6.467
Marche: 6.175
Campania: 4.380
Trento: 4.025
Puglia: 3.980
Sicilia: 3.120
Friuli VG: 2995
Abruzzo: 2.899
Bolzano: 2.498
Umbria: 1.379
Sardegna: 1.285
Valle D'Aosta: 1.119
Calabria: 1.097
Basilicata: 366
Molise: 297
Nella giornata di ieri il premier Giuseppe Conte ha proseguito la sua visita in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia di Coronavirus, e poi in Liguria dove sono quasi terminati i lavori del nuovo Ponte Morandi. "Affrontiamo questa fase con prudenza, non dobbiamo permettere alla curva di impennarsi nuovamente", ha dichiarato il Premier alla stampa. Dopo le indicazioni sulla Fase 2, la Cei ha espresso diverse perplessità sulla non riapertura dei luoghi di culto: Papa Francesco ha tuttavia esortato la comunità cristiana a rispettare le regole del Governo. Dopo le polemiche, il governo sta studiando un provvedimento per permettere le funzioni religiose all'aperto a partire dal 10 maggio. Il Ministro dell'Economia Gualtieri ha annunciato che il piano di aiuti per famiglie e imprese continuerà finchè se ne avrà necessità, e che non verrà applicata l'Iva sul costo delle mascherine.
Dalla scienza alla politica l'invito è quello di usare cautela anche durante la Fase 2, al fine di evitare una seconda ondata di contagi: è ciò che, stando ai dati, sta succedendo in Germania, dove l'indice R0 è tornato a 1 dopo la riapertura del Paese e la fine del lockdown. In Francia è stata annunciata la Fase 2: le scuole apriranno a maggio, ma i genitori potranno scegliere se far tornare i propri figli in aula.
Sono oltre 210mila i morti e tre milioni i contagi da Covid-19 nel mondo, con gli Stati Uniti primi per numero di casi. La ONG International Rescue Committee ha portato avanti uno studio secondo cui il numero di positivi al Coronavirus nel mondo potrebbe salire a un miliardo. A rischio anche le Olimpiadi nel 2021 se la pandemia non sarà sotto controllo il prossimo anno.